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  •  Calvero
      Calvero
I PRECURSORI
#1
Sono certo di non sapere
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 19/3/2010 21:32
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: I PRECURSORI
#2
Mi sento vacillare
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Per una volta calvero....ti ammiro per il bel video che hai postato...
Inviato il: 19/3/2010 21:36
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#3
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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grazie di cuore, da un nemico un complimento vale il doppio

...ma il merito è di BENE
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 19/3/2010 21:39
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#4
Sono certo di non sapere
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- la catena di montaggio si risente oppressiva nell'entusiasmo -

...ovviamente connessa a tutta la premesse del suo "monologo" è qualcosa di magico, eccezionale..

- democrazia, mera demagogia -


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....
..
.

non si sfugge alla macchina
_________________
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Inviato il: 19/3/2010 21:55
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: I PRECURSORI
#5
Mi sento vacillare
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che grande...
Inviato il: 19/3/2010 21:56
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#6
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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....nell' entusiasmo....

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Inviato il: 19/3/2010 21:58
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#7
Sono certo di non sapere
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.........
.....
..


chi ha orecchie in risonanza, intenda

chi ha orecchie per intendere, intenda
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Inviato il: 19/3/2010 21:59
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: I PRECURSORI
#8
Mi sento vacillare
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Inviato il: 19/3/2010 22:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#9
Sono certo di non sapere
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<<da quali Golia fui concepito così grande e così inutile?>>

mitica!


..però sei andato un po' fuori tema Metal ..

o no?
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Inviato il: 19/3/2010 22:07
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#10
Sono certo di non sapere
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tornando in tema

[al "giornalismo"] : ...che fà - l'informazione DEI fatti, e non SUI fatti -

Grande BENE ....c'è tutto e di più. Altro che anti/conformismo dei miei stivali.. ogni parola, ogni frase è rivoluzionaria; è sensata; vicina a toccar l'Utopia con le dita delle possibilità!

- l'affrancamento DAL lavoro, questa la liberta! -

centro.. colleghi, centro...
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Inviato il: 19/3/2010 22:13
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: I PRECURSORI
#11
Mi sento vacillare
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un altro video...del celebre intervento al costanzo show...
Inviato il: 19/3/2010 22:17
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: I PRECURSORI
#12
Mi sento vacillare
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<<da quali Golia fui concepito così grande e così inutile?>>

mitica!


..però sei andato un po' fuori tema Metal ..

o no?

....meglio così....evolviamo....
Inviato il: 19/3/2010 22:20
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#13
Sono certo di non sapere
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Citazione:


....meglio così....evolviamo....


bada che rimaniamo in quattro gatti
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Inviato il: 19/3/2010 22:26
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: I PRECURSORI
#14
Mi sento vacillare
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calvero:
bada che rimaniamo in quattro gatti

pochi ma buoni....
Inviato il: 19/3/2010 22:28
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#15
Sono certo di non sapere
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Citazione:


un altro video...del celebre intervento al costanzo show...



è vero, questo è meglio..

..sarebbe lo stesso, però sintetizza i passaggi migliori; quelli ..che dovrebbero interessare tutti qui dentro, anzi: TUTTI

PS

(qualcuno ha detto Elezioni ?)
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Inviato il: 19/3/2010 22:30
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: I PRECURSORI
#16
Mi sento vacillare
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è vero, questo è meglio..

ho pensato l'esatto contrario
Inviato il: 19/3/2010 22:40
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#17
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:


ho pensato l'esatto contrario


in quello che ho postato io c'è una divagazione FANTASTICA sull'Arte e su come, fondamentalmente, viene svenduta attraverso, e per, lo Stato. Lui si mette in prima persona ma come Figura teatrale però, e lancia il suo affondo con una sagacia stratosferica.

Però, per il il succo "Elezioni", potrebbe annoiare chi non interessa..

Minchia che Cultura aveva quest'uomo e, più che altro, come la maneggiava con il suo intelletto dissacratore! funzionale, mitragliatore e - udite udite - fondamentalmente, realista!
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Inviato il: 19/3/2010 22:48
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  •  benitoche
      benitoche
Re: I PRECURSORI
#18
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Calvero ha scritto:

Però, per il il succo "Elezioni", potrebbe annoiare chi non interessa..

Minchia che Cultura aveva quest'uomo e, più che altro, come la maneggiava con il suo intelletto dissacratore! funzionale, mitragliatore e - udite udite - fondamentalmente, realista!


Ma che ti frega degli altri
Con quest'uomo si superano i limiti dell'ordinaria presa di coscienza,non puoi pretendere da coloro i quali,in buona fede o meno,perdono tempo a discutere di democrazia

Lasciali all'informazione sui fatti e non dei fatti
Mi domando cosa garantisce la democrazia che una dittatura non può garantire
L'istruzione?ma aboliamole le scuole

Questa non è cultura è profonda presa di coscienza,realistica come tu dici,ma basata su concetti profondamente spirituali
Quindi saltiamo a piè pari nella logica di quest'uomo
Ricerchiamo una soluzione sana
Diventiamo dei capolavori di noi stessi e facciamo ciò per cui siamo stati creati,ognuno con le sue capacità vere e uniche

Un esempio su tutti
Dalle mie parti ci sono posti fantastici,campagne abbandonate all'interno di riserve naturalistiche
Uniamoci e rendiamoci indipendenti dal mondo degli altri
Otteremo in primis parte del concetto di libertà :
"L'affrancamento dal lavoro"
Avremo + tempo per noi stessi,per esprimerci

In fin dei conti questo è quello che ci vogliono precludere,essere noi stessi
In una situazione del genere che crolli pure l'economia,saremo l'esempio pratico del futuro sviluppo,chi a quel punto non ci seguirebbe in questa nuova e vera forma di libertà?
Non esiste miglior esempio della realtà
Ritornare indietro per andare avanti,apportando sempre qualcosa di nuovo,altrimenti il ciclo non avrebbe senso

Ho sforato lo so
Ma , ma ne fotto
Chi cerca un seguito numeroso difficilmente lo raggiungerà

PS
Penso non sia così negativo che si faccia strada l'idea che a ciascuno si lasci fare ciò che può
Libertà e autonomia interiore sono facce della stessa medaglia
Non posso essere semplicemente il recipiente che accoglie qualcosa da un altro che è attivo,ma nell'accoglierlo devo diventare io stesso attivo
Il Bene mi ha attivato,per calmarmi ho dovuto inzozzare il tuo forum,non me ne volere Calvero
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 20/3/2010 9:25
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#19
Sono certo di non sapere
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Grandissimo intervento! Benitoche , grandissimo intervento


... proprio da questa riflessione si possono agganciare i concetti che io chiamo <<Oltre>> che sono nemici dei concetti che qualcuno crede che siano profondi e chiamo invece <<al di là delle cose>> e cioè che fanno parte di un falso approfondimento...

..poi ci sono i concetti che sono <<nelle cose>> e <<per le cose>> cioè l'apatia e la staticità di chi si accavalla e di chi si arrampica tra i tessuti sociali illudendosi di cambiare la <<trama>> del tessuto continuandone la "tessitura"..

tutta la mia ammirazione per il tuo pensiero
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Inviato il: 20/3/2010 14:59
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#20
Sono certo di non sapere
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..infatti lo spirito di BENE è assolutamente Dionisiaco ed è in risonanza con il vero tema Nicciano (si dovrebbe scrivere Nitzscheano, ma è un termine snobboso che mi sta sulle palle) che l'Accademicità e la Filosofia dei ben pensanti dei miei stivali ha snobbato.

Quando Nietzsche chiama gli Operai "schiavi salariati", non si propone certo in un ottica elitaria o socialmente classista. Qui si toccano temi e concetti che volano sulle cime più alte e guardano il "problema uomo" dalla giusta distanza e lo riconoscono in tutti i suoi falsi problemi; nella politica <<cosa nata per i mediocri>>; nelle ideologie <<cioè gli Idoli>> che portano lo Spirito verso una morbosa distorsione prospettica e cioè verso quello che sarebbe "prepararsi il futuro": cioè l'inganno per cui [spiritualmente] buttiamo via il Presente e tutto il Pathos che gli appartiene...

- guarda caso quel "futuro" su cui i Politici, i ben pensanti - tramite le ideologie/IDOLI - ingannano la massa e spostano il centro di gravità in un falso problema come quello, ad esempio, di preoccuparci del "futuro" dei nostri figli. Così abbiamo perso il Pathos della distanza. Abbiamo perso il Pathos di noi stessi.

Nietzsche ha preso le distanze da Socrate come concetto per cui l'uomo che veniva dopo il periodo della Tragedia Greca; dopo il Risorgimento; l'uomo "moderno" insomma; non vive più come uomo Dionisiaco ma ha spostato il suo centro di gravità. Dopo il risorgimento [inteso spiritualmente] l'uomo è andato contro il progresso di sé stesso e vive in una masturbazione di sé stesso. Con la Maieutica Socrate aveva comunque ragione nel metodo in cui si dovrebbe aiutarsi a tirare fuori quello che abbiamo dentro.

Infatti, BENE, quando parla del fatto che siamo capaci di <<entusiamarci>> [!!!] mentre ci inseriamo nelle trame del tessuto sociale, si riferisce proprio all'abominio per cui l'uomo trova la gratificazione ad essere "salariato". Una zavorra spirituale che ammorba la dignità, inganna la libertà, e crea falsi problemi [o meglio] sposta nuovi ideali [idoli] di benessere, che non ci riguardano - non ci appartengono. Compresa l'Istruzione, la scuola. Una morbosa devianza per assoggetare l'argento vivo che i bambini hanno ancora indosso.

non si sfugge alla macchina! ...

Tema Chapliniano, ripreso anche dai Pink Floyd
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Inviato il: 20/3/2010 15:27
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  •  Makk
      Makk
Re: I PRECURSORI
#21
Mi sento vacillare
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Citazione:
[al "giornalismo"] : ...che fà - l'informazione DEI fatti, e non SUI fatti -

In verità dice anche: informa I fatti
a-grammaticale che suggerisce "rende informe".


Citazione:
l'affrancamento DAL lavoro, questa la liberta!

Eppure è un concetto davvero impervio per molti, e insospettabili.
Etica del lavoro, etica da schiavo.
Fritz Lang, senza accorgersene (?), ci avverte.
Orwell è più didascalico (e meno artista) ma è consapevole.
E tuttavia non è facile ricordarsi di quando il concetto era ovvio.
Al mio bis-nonno spiegavano di non aver paura delle macchine perché ci avrebbero liberato dal lavoro. Mio nonno l'hanno imbrogliato, d'accordo, ma il sogno era quello di guadagnarsi la vita lavorando di meno.
La scintilla dietro la ruota, la lega metallica, il vapore è scoccata dall'esigenza di faticare di meno.
Non era tanto tempo fa...

Bene se lo ricorda: lui ha il tempo di un bardo, e quindi canta le storie immortali e cicliche.
Non quelle vettoriali dettate dal magnifico tempo (e progressivo) della narrazione moderna, che è cristianamente proiettato verso l'eterno e la risurrezione della carne. Un tempo che non ha spazio per ricordare.

Citazione:
... l'oppressione della catena di montaggio [...] si sente nell'entusiasmo.

Ecco, questo invece non lo capisco fino in fondo. Non sono certo che stia ancora criticando l'etica individuale dello schiavo-prolet.

So solo che appena ha pronunciato "entusiasmo" è scattata l'associazione d'idee con un brano di Daniele Silvestri:

Quando applaudi in un teatro, quando preghi in una chiesa
quando canti in uno stadio oppure in una discoteca
Sei tu quello che canta, è il tuo fiato che esce
ma il suono intorno è immenso e cresce, cresce

Il numero è importante, dà peso alle parole
per questo tu ogni volta prima pensale da sole
e se ci trovi il minimo indizio di violenza
ricorda che si eleverà all’ennesima potenza

La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente
Non mi devi giudicare male
anch’io ho tanta voglia di gridare

ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura
Inviato il: 20/3/2010 15:56
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  •  Calvero
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Re: I PRECURSORI
#22
Sono certo di non sapere
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Centro Makk!

..essenziale poi, e assolutamente dinamico il concetto legato al tuo Avo: una "povera" persona, certamente genuina, a cui gli hanno appioppato un senso di colpa per cui il suo <<vivere>> sarebbe diventato [grazie al fantomatico gioco Orwelliano] anacronistico.

Interessante, molto, quel che hai detto. Sta nascendo una bellissima discussione.
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Inviato il: 20/3/2010 16:03
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  •  Calvero
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Re: I PRECURSORI
#23
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ecco, questo invece non lo capisco fino in fondo. Non sono certo che stia ancora criticando l'etica individuale dello schiavo-prolet.


..abbi un po' di pazienza e leggi questa mia vecchia critica. Ho cancellato i passaggi prettamente cinematografici. Quindi può sembrare che manchi qualcosa. Qui c'è la risposta, credo, alla tua riflessione..

- TEMPI (appunto) MODERNI -

Nel 1936 Charlie Chaplin dà alla luce il suo sesto lungometraggio: un film muto che più di tutti mostra la lungimiranza dell’autore attraverso gli occhi e i gesti del Vagabondo. Nel caratterizzare l’epoca, Chaplin analizza come quella società faceva degli uomini dei numeri, ingranaggi sacrificabili in nome di un “progresso” tanto allettante quanto insidioso.

Chaplin mette in luce come il suo personaggio, prima di innamorarsi della bellissima orfana, sia fondamentalmente indifferente alle traversie che affronta con spregiudicatezza e spirito libero (l’amore romantico sarà la zavorra di uno spirito libero?). Nel bene e nel male il mondo gli scivola addosso. L’anarchismo dell’individuo scioglie i moralismi che non possono far presa sul Vagabondo. Ebbene sì, prima di quella scintilla del cuore, i Tempi Moderni non lo scalfiscono (meglio adottare una filodofia Jedi?). Questo costringe il suo spirito brado a mettersi in gioco, rivelando agli spettatori tutti i paradossi di una società in catene: nasce il conflitto, l’idiosincrasia di Charlot; nasce la comicità. Una comicità senza confini poiché intrisa del movente più importante, ancora una volta e paradossalmente: l’Amore.

Ai nostri occhi, le gesta dei due innamorati possono apparire lontane ma, nella sostanza, la pellicola non soffre certo di anacronismi; il messaggio quì veicolato è senza tempo. La congestione di una società, di cui Chaplin ne individuò i futuri baratri, palesa tutte le germinazioni pronte per il secolo venturo. Nel liquido amniotico di un Occidente industriale, gonfiato con gli estrogeni delle droghe e dei comfort, i futuri cittadini saranno pronti per ogni umiliazione... noi, bozzoli e batterie di un Sistema che non insegna a lavorare ma a produrre energia: batterie in seno a incubatrici mirate a non farci mai "nascere"...



Come disse magistralmente Griffith:- << Chaplin non aveva nulla contro il SONORO in sé. Quel che cercava di fare era conservare il silenzio di Charlot >>. Nell’opera Chapliniana dissacrare la modernità e l’irregimentazione che questa comporta è un tema che riconduce sempre e comunque al valore primo che lui voleva rappresentare: essere sereni attraverso ciò che è a portata di mano, cose che tutt’oggi come allora sono, di fatto, bandite. In Tempi Moderni tutto si “riduce” a questo.

Il Vagabondo è un individuo che lotta per ciò che è alla portata del suo naso, non fa bandiera del suo stato, e comunque nel suo piccolo mai si riduce ad elemento passivo. MAI. Lo vedremo sì inghiottito dalle gigantesche macchine della fabbrica in cui lavora, però il suo approccio con esse rimane comunque distaccato, fanciullesco, surreale. Charlot non crea odi di classe, solo si oppone ai meccanismi che vorrebbero vederlo parte del gregge operaio. Non per niente il film si apre sull’immagine di un quadrante di un orologio per poi, in dissolvenza, veder apparire un gregge di pecore sovrapporsi alle persone che si accalcano nelle città. Per lui non ci sono “classi”. Crede, al limite, in sé stesso. Non odia questa o quella società; candidamente ..non la considera.

Tutto ciò è prioritario per una critica obiettiva di - Tempi Moderni -. Si è travisato il simbolo, la figura di Charlot/vagabondo in tal senso. Lo si è anche voluto, vigliaccamente.

La pomposità delle situazioni serie viene denudata in maniera disarmante, rivelando l’irrazionale dal “razionale”. Charlot ci racconta che certe cose serie non sono così serie, che i Tempi Moderni saranno soltanto ridicoli.

Non di poco conto le parole di Fellini (come dissi in un altro Topic) sul conto di Chaplin, a monito per gli Artisti futuri: <<una sorta di Adamo da cui noi tutti discendiamo>>.

Il vagabondo durante la storia manifesterà sempre più la sua impossibilità di allinearsi al sistema. Niente da fare: ne è allergico. Charlot e la sua compagna subiscono, attaccano, vincono e perdono, sognano, si illudono e anche si sollazzano goliardicamente. Ma quando, verso il finale, si prospetta la speranza di un esistenza dignitosa (lei come ballerina, lui come cameriere/cabarettista), questa svanisce senza pietà, e per giunta in nome della Legge. Il loro sogno è spezzato brutalmente. L’ennesima fuga dei due è ancora una volta inevitabile. Perdendo anche questa opportunità di costruirsi un futuro, Charlot consiglia a lei un sorriso mentre il finale dipinge due figure in controluce che, per mano, si incamminano nella prospettiva di una strada senza fine.

questi qui sotto, non rappresentano forse noi [ancestralmente] e i nostri nonni nel contempo?

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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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  •  Manfred
      Manfred
Re: I PRECURSORI
#24
Dubito ormai di tutto
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Conrad su "Cuore di tenebra" se non erro dice:(riporto con parole mie) il lavoro non piace a nessuno ma proprio il lavoro da all'individuo la possibilità di confrontarsi con se stesso e con le proprie capacità, una sfida. Io sono perfettamente d'accordo con questo pensiero, questa per me è libertà, la libertà di non farmi travolgere dalle situazioni avverse.
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Manfred
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  •  Calvero
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Re: I PRECURSORI
#25
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non credo si stia parlando dello stesso <<lavoro>>, c'è il lavoro come fatica, come sfida, ecc. ecc. appunto ..ed è innegabile..

comunque non ne stiamo parlando certo da sprovveduti, io, personalmente, sono 23 anni che lavoro e non posso negare che tutta l'immane esperienza che si è andata correlando nella mia esistenza non mi abbia formato. Ci mancherebbe. Ma questa è la Vita che si lega al mondo del lavoro. Credo che BENE e gli altri che sono intervenuti (me compreso) ci muoviamo in una prospettiva che cerca le radici dell'inganno attraverso il <<lavoro>> ..cerca di capire cosa intendo Manfred. Se no finiremo per discutere a livello "gregge" se il lavoro è una cosa utile oppure no, apposto siamo. Sia mai ..e và tutto a puttane.
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Re: I PRECURSORI
#26
Dubito ormai di tutto
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Calvero
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  •  Manfred
      Manfred
Re: I PRECURSORI
#27
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Non intendevo assolutamente l'utilità in senso sociale ma in senso individuale. Se fossi nato in altri tempi vivrei di caccia, ma a caccia ci dovrei andare.
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Manfred
Inviato il: 20/3/2010 17:08
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  •  astro7
      astro7
Re: I PRECURSORI
#28
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/11/2007
Da questa sconosciuta terra di mezzo
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Citazione:

non si sfugge alla macchina! ...


più che alla macchina, a me viene in mente ..... al leviatano.

http://www.storicamente.org/03bertozzi_link5.htm
Inviato il: 20/3/2010 17:14
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#29
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Non intendevo assolutamente l'utilità in senso sociale ma in senso individuale. Se fossi nato in altri tempi vivrei di caccia, ma a caccia ci dovrei andare.


l'importante è capirsi ..ci tengo a che, nei limiti del possibile, la discussione si sforzi di essere cristallina, come ci tengo alla tua opinione ovviamente
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 20/3/2010 17:36
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  •  Calvero
      Calvero
Re: I PRECURSORI
#30
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione:



più che alla macchina, a me viene in mente ..... al leviatano.



Secondo me Hobbes se si fosse fatto di LSD non avrebbe ancora potuto immaginare quanto e come il suo Leviatano si sarebbe evoluto ...
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 20/3/2010 17:51
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