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 American Moon

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  Avatar - un film scomodo?

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Avatar - un film scomodo?
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 12/7/2007
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Trama in breve:

Avatar è la storia di una spedizione militare americana su di un pianeta lontano, al fine di sfruttarne le risorse minerarie.

Ben presto la stessa si trasforma in una guerra nella quale gli invasori, pur di soddisfare il proprio tornaconto, si rivelano pronti a spazzare via ogni nativo che si trovi sulla propria strada.

Trailer:

http://www.youtube.com/watch?v=moSRMC5JNww

--

Moltissime le osservazioni secondo le quali il film ha delle "prominenze" anti guerra in Iraq.

Infatti il regista ha affermato:

Siamo andati per un sentiero che è costano centinaia di migliaia di vite irachene. Non credo che il popolo americano sappia nemmeno il perché sia stato fatto. E' tutta una questione di aprire gli occhi.

(fonte)

Quì alcune somiglianze:

Gli umani (americani) arrivano in una terra lontana (Iraq), e sono protetti da ex-militari mercenari (sicurezza privata Blackwater, PSD),la quale missione è supportata da una grande azienda (KBR, Oil / società del gas, etc) che cercano di attuare un programma atto a civilizzare le persone indigeni con scuole, strade, etc, al fine di prendere possesso delle risorse naturali (petrolio).

Il film può esser visto anche sotto altre chiavi di lettura, cioè come una forma di "anti-follie" del tempo recente e passato.. tipo la questione palestinese, l'invasione cinese in Tibet, la guerra in Afghanistan, "la guerra al terrore" ecc, ecc.

Anche contro quella forma messa a punto da [non faccio nomi] secondo cui: "se non hai un nemico meglio fabbricarlo", infatti i nativi si rasformano automaticamente in nemici, essendo sopra quel che interessa agli invasori.

--

Ovviamente (dove l'apprezzamento è pressocchè assoluto), quel poco di critica va a parare quasi tutta su questioni di tipo politico.. (per me si tratta dei vari pro-USA, pro-militarismo, guerre, pro complotto islamico, ecc).

Accusando il film di promulgare retorica anti-guerra, e simil. Si vede che ha toccato un tasto dolente della politica estera di alcuni paesi..!

E' stato addirittura VIETATO in CINA!

(fonte)

--

Comunque ne consiglio la visione a tutti, io sono andato a vederlo al cinema in 3D ed ho anche in programma di andarmi a comprare il dvd.
E' probabilmente il più bel film che io abbia mai visto!
Inviato il: 23/1/2010 20:47
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Re: Avatar - un film scomodo?
#2
Dubito ormai di tutto
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Da Freedonia
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Ho visto il film la settimana scorsa.

Tecnicamente niente da dire, James Cameron dimostra ancora una volta di saper cogliere nelle immagini quella "qualita" che trasforma un lungometraggio in un'opera d'arte. Il suo cammino è costellato di grandi successi tra l'altro. Giunge, quindi, ancora una volta a presentare al pubblico qualcosa di spettacolare e riflessivo al contempo.
Infatti su questo punto ero prevenuto prima che iniziassi a digerire il film, credevo che l'una precludesse l'altra. Di solito capita così. Invece una bella sorpresa è stata la coniugazione di entrambi gli aspetti.

Una tecnica, sopraffina, che rende Cameron geniale in quello che fa e rende i suoi film "grandi", è proprio riproporre spesso all'occhio dello spettatore vasti paesaggi. Ciò contribuisce, non indifferentemente, a creare un senso di epicità ed emozione. Un piccolo appunto si, ma "furbesco" artifizio.

Il senso del film poi pare chiaro. Disegnare la nostra società per quello che è stato e che è (sono atterrito nello scrivere pure "quello che sarà"). E' vero che colpisce al cuore la politica guerrafondaia dell'odierna America, ma ripropone un pensiero anche ai tempi passati, quando il genocidio già rappresentava un buon compromesso per raggiungere i propri fini. Da parte di qualsiasi popolo infatti. Machiavelli lo ricordava nel Principe, e per questo lo detesto.

Un fatto da sottolineare è la barbarie che porta con se l'evoluzione dei popoli. La semplicità è sinonimo di purezza e pace, mentre la complessità porta funestamente nel proprio grembo freddezza e cinicità. Sentimenti che puntualmente si ripresentano in Avatar. Le tribù native che con le loro tradizioni aprono un nuovo mondo a quello chiuso dell'uomo tecnologizzato. Anch'egli una volta semplice e puro, ma che ha barattato tali sentimenti per primeggiare sugli altri e viverne sulle sofferenze.

Infatti il film sottolinea, anche, che la redenzione è possibile per quelli che volgiono ritornare ad imparare. Collegarsi con quella parte della coscienza che forzatamente si tiene sopita, in modo da giustificare, ai propri occhi, scempi come massacri di innocenti per i soli, meri, fini materiali.

Una scena particolarmente significativa è stato l'attacco del protagonista verso il più grande volatile di Pandora, dove per me il film raggiunge la sua sublimità: "Perchè il più grande predatore del cielo dovrebbe guardare in alto dove, in teoria, non teme attacchi?"
Una frase che suona come epitaffio per i gradassi e gli spacconi di questo nostro tempo.

Da questo punto di vista Avatar è un film scomodo, smaschera quella parte di "se stessi" che vuole cancellare ogni umanità e compassione nelle persone accecate dal potere. Questo fa male, è uno specchio che abbaglia e ricopre di vergogna. E' come quando il giovane Gray vede l'orribile immagine che è ritratta in quel marciscente quadro: brutta, orribile, contorta. Si mettono veli su veli, per ricacciarla ma lei è sempre lì che scalcia per uscire fuori.
Mi rendo conto che siamo ben lontani dalla parte in cui la spada trafigge il ritratto, ma ad ogni sussulto il muro di bugie ed autoinganni si sbriciola.

E a volte quel sussulto provoca l'uscita del mostro, rappresentato in tutta la sua orripilanza da questa frase:


Citazione:
Accusando il film di promulgare retorica anti-guerra


Come se essere contro la guerra fosse un male.
Inviato il: 23/1/2010 22:13
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  •  ivan
      ivan
Re: Avatar - un film scomodo?
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Ancora non ho visto il film Avatar, spero di farlo domani.

Purtuttavia gli states fanno sempre lo stesso film, la struttura di base è sempre la stessa, cambia solo la scenografia.

Le situazioni, i personaggi sono sempre gli stessi: il cow-boy con un sacco di problemi personali scelto dal fato per fare il lavoro sporco ma necessario, la bella principessa che si allea con il cow-boy, la scena in cui l'eroe sta per soccombere ma viene salvato da uno che colpisce alle spalle il cattivo, il bene e il male che sono sempre nettamente separati in una visione ultra manichea delle cose. Il male che è sempre brutto nei modi, nei versi, nell'aspetto; il bene che viene raffigurato sempre giovane, bello, divertente.
Gli effetti speciali poi son sempre si all'alteza, son sempre da brivido ma .. ma la sostanza del film è sempre la stessa.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 23/1/2010 22:22
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  •  Sandman
      Sandman
Re: Avatar - un film scomodo?
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 29/5/2006
Da
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Al di là dei significati,che sono ovvii,vi consiglio di lasciarvi andare alla stupenda favola che Cameron ha saputo creare.E' un film che,malgrado la prevedibilità della trama (anzi forse si dovrebbe dire "grazie alla prevedibilità") è stato concepito per stupire e far sognare sempre che,ovviamente,si abbia la sensibilità adatta
Inviato il: 24/1/2010 0:29
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  •  blu23
      blu23
Re: Avatar - un film scomodo?
#5
Mi sento vacillare
Iscritto il: 11/2/2009
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Fantastico!!!!! Ci ho visto l'america degli indiani, gli Inca i Maya il delta del Niger l'Africa in generale. Ottimo lavoro per Cameron che consiglia as tutti di aprire gli occhi e magari prendere esempio dai nativi di Pandora e vivere in armonia con la Madre Terra.

Frase topica del film "RISPONDEREMO AL TERRORE CON IL TERRORE".

Unico appunto: con quelle maschere hanno fatto un gran casino, alle volte le portavano, alle volte no; in questo mi dispiace, hanno un po toppato.

Sabato scorso ho sentito Gianluigi Rondi definire Avatar: "Un baraccone". Solo una persona con gravi limitazioni mentali può dire una cosa del genere
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Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. (Bob Marley)
Inviato il: 24/1/2010 1:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Avatar - un film scomodo?
#6
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:

... ma la sostanza del film è sempre la stessa.


..sono molto felice di dirti che hai sbagliato. Almeno, questa volta. Per il resto, purtroppo, è tutto vero o siamo lì vicino.

Questa volta la metafora disseppellita da Cameron è politicamente scorretta (era ora!) all'ennesima potenza. Sì, proprio quello stesso Cameron che tagliava i concetti con l'accetta in True Lies, con l'Arabo Cattivo e tanto di Barba, che appeso a un missile "volava" come un idiota nell'epilogo ... ecc. ecc.

Il cattivo questa volta non è il coglionazzo di turno preso soltanto dalle sue frustrazioni di Generale che è solo tramite la forza che vede le soluzioni. Ma è l'apice di un Sistema che lo legittima a 360 gradi. Sia nella sfera cinica dello scienziato/commerciante sia nel Sistema "avanti marines" alla Generale Custer.

Prima di dire la mia, a tutto tondo, devo andare a vederlo ancora due volte... ma ti asscicuro che la metafora questa volta è lapidaria. Gli americani finisco la loro impresa a testa bassa, e non vi è nessuna sfumatura di riabilitazione nella loro filosofia di azione e di pensiero. Escono sconfitti e non nel senso che hanno perso una battaglia, ma degradati a livello spirituale e umano - a indicare come nella totatlità della vicenda appunto (e non come temevi tu) non ci sono cattivi e buoni.. ma c'è un equilibrio cosmico che tiene la chiave del registro di tutta la pellicola.

Importante, anzi VITALE, è la sequenza in cui la principessa porta il tono della filosofia filmica ad apici mai raggiunti nei blockbuster fino ad ora, quando dice a Lui << il grande albero non parteggia per nessuno >>.

L'intera struttura della sceneggiatura è sorretta sui canoni di una visione d'insieme che si distacca dalle vicende personali dei personaggi in gioco, nonostante questi - ovviamente - facciano la parte del leone per veicolare le emozioni dello spettatore e dare il giusto crescendo alla pellicola.

Non ci sono perdonati e/o accusati .. la catarsi dei protagonisti al limite viene condensata nel loro vissuto ma questa cosa, eccezionalmente! - non trascende il motivo/movente portante degli avvenimenti.. bensì sono gli avvenimenti a influenzare i personaggi..

...a riprova appunto che ogni stereotipo del bene e del male viene annullato, poiché l'Energia Vitale e l'equilibrio della Natura sono l'unico reale personaggio che, come un Demiurgo, dirige i burattini ("buoni" e "cattivi") nello spettacolo della vita.

Per il resto sono molte altre cose che mi hanno infastidito.. (e non poco), ma sotto questo aspetto il bersaglio è centrato.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 24/1/2010 12:36
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  •  ivan
      ivan
Re: Avatar - un film scomodo?
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Citazione:

itazione:

... ma la sostanza del film è sempre la stessa.


..sono molto felice di dirti che hai sbagliato.






Avevo premesso che il film lo devo ancora vedere, spero di riuscirci questo pomeriggio (3 ore.. però non ci sono piu' abituato ... sarà dura .. doppia scorta di pop-corn e bibite ) .

Il mio modestissimo intervento voleva essere soltanto una panoramica su come ultimamante gli yankee fanno i film: buona parte sono le fotocopie ritocatte l'uno dell'altro.

Ad esempio, "Ombre rosse" è lo schema base di tutta una miriade di altri film che sono man manostai prodotti: c'è sempre l'assalto alla diligenza da parte dei pellerosse , c'è il fiume da guadare e via discorrendo.
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 24/1/2010 12:40
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Avatar - un film scomodo?
#8
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:

ivan ha scritto:
Citazione:

itazione:

... ma la sostanza del film è sempre la stessa.


..sono molto felice di dirti che hai sbagliato.






Avevo premesso che il film lo devo ancora vedere, spero di riuscirci questo pomeriggio (3 ore.. però non ci sono piu' abituato ... sarà dura .. doppia scorta di pop-corn e bibite ) .

Il mio modestissimo intervento voleva essere soltanto una panoramica su come ultimamante gli yankee fanno i film: buona parte sono le fotocopie ritocatte l'uno dell'altro.

Ad esempio, "Ombre rosse" è lo schema base di tutta una miriade di altri film che sono man manostai prodotti: c'è sempre l'assalto alla diligenza da parte dei pellerosse , c'è il fiume da guadare e via discorrendo.


Dio Bon ..Ivan.. leggi bene


..guarda che ho detto che hai sbagliato, nel senso che lo è la tua previsione. Infatti se segui il discorso.. sono consapevole che il problema dei film è proprio quello che hai denunciato.. e la penso come te

..avevo capito che non l'avevi ancora visto, Bada che quando si parla di Cinema leggo moooolto attentamente quel che dicono i colleghi

PS

scommetto che non l'avevi letto tutto il mio post
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 24/1/2010 12:59
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Re: Avatar - un film scomodo?
#9
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Caro Ivan,
Hai ragione, in parte... basterebbe leggersi John Kleeves (Divi di Stato) per capire il sistema hollywoodiano. A mio avviso, tuttavia, James Cameron ha fatto un passo decisivo, inquadrando il "progresso" umano sotto la bandiera USA non come eccesso di un singolo (cosa che fa sempre comodo), ma come vero e proprio squilibrio del sistema capitalistico, costretto ad ingoiare interi pianeti oltre alla Terra (memorabile la frase nel film "una volta era così anche il nostro pianeta" riferita alla vegetazione di Pandora) per sopravvivere e, soprattutto per far guadagnare pochi eletti.
Il sistema capitalistico USA ha tentato di mascherare la propria natura sotto le facce dei singoli attori (il cattivo Bush, il buono Obama), ma pochi hanno intuito il quadro globale (Bob Kennedy, con il suo discorso sul PIL, si guadagnò un posto al cimitero). Potrà compiere un film il miracolo paradossale di cambiare la percezione del mondo capitalista?
Ottimisticamente si, ma essendo Hollywood uno strumento (troppo spesso) orwelliano di modifica della storia a proprio uso e consumo, viene da chiedersi perché Cameron sia riuscito a far filtrare un messaggio così potente, certo più in linea con The Abyss (Editor's Cut) di quanto lo sia stato l'indegno True Lies.

Saludos
Kolza
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Inviato il: 24/1/2010 13:01
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Avatar - un film scomodo?
#10
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Kolza ha scritto:

Ottimisticamente si, ma essendo Hollywood uno strumento (troppo spesso) orwelliano di modifica della storia a proprio uso e consumo, viene da chiedersi perché Cameron sia riuscito a far filtrare un messaggio così potente, certo più in linea con The Abyss (Editor's Cut) di quanto lo sia stato l'indegno True Lies.

Saludos
Kolza


esatto.. abbiamo detto la stessa identica cosa


..credo, a mio vedere, che questo alimenta la tesi ( che se non sbaglio era anche Audisio a sostenerla) che vi sono delle fazione elitarie in lotta. Poiché un simile richiamo e appeal sulle generazioni di oggi ..a suon di dollaroni e dollaroni.. era veramente difficile immaginarsi di poterlo vedere. Chi sostiene Cameron? O da che parte stanno andando (forse questa è la domanda vera) questi Re Mida di Hollywood?
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Inviato il: 24/1/2010 13:08
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Re: Avatar - un film scomodo?
#11
Mi sento vacillare
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Il film è piaciuto molto anche ad Icke, riporto un frammento dalla Newsletter:

Hello all ...

I don't go to see films very much, but I have been to watch the much-hyped James Cameron movie, Avatar, and I am glad I did.

I thought it was excellent and the animation and special effects were cutting edge, but what interested me most is that it basically tells the story of what has happened on Earth - albeit back to front.

The plot, which takes place in the year 2154, involves a people with blue skin and lion-type noses who are native to Pandora, 'a moon of the gas giant, Polyphemus, which orbits Alpha Centauri A'. They live in total harmony with their environment and they know that everything is connected and part of a unified Consciousness.

The trees and plant life of Pandora have formed electrochemical connections between the roots which act as neurons to form a sentient planet-wide 'brain', or Consciousness. The blue people, called the 'Na'vi', have their own 'root connectors' which allow them to 'plug in', through plants and trees, to this network of 'Oneness'.
Inviato il: 24/1/2010 13:14
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  •  Calvero
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Re: Avatar - un film scomodo?
#12
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Citazione:

schottolo ha scritto:
Il film è piaciuto molto anche ad Icke, riporto un frammento dalla Newsletter:


mi traduci sinteticamente il senso di quel che ha detto Icke? apprezzerei la gentilezza: con i traduttori di internet (a proposito quale sarebbe il migliore?) ho già preso fregature..
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Inviato il: 24/1/2010 13:19
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Re: Avatar - un film scomodo?
#13
Mi sento vacillare
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Citazione:

Calvero ha scritto:
Citazione:

schottolo ha scritto:
Il film è piaciuto molto anche ad Icke, riporto un frammento dalla Newsletter:


mi traduci sinteticamente il senso di quel che ha detto Icke? apprezzerei la gentilezza: con i traduttori di internet (a proposito quale sarebbe il migliore?) ho già preso fregature..


Probabilmente è il traduttore di google il migliore.
--

Traduzione:

Salve a tutti ...

E' da molto che non vado a vedere un film, ma sono andato a vedere il tanto pubblicizato film di James Cameron, e sono felice di averlo fatto.

Ho pensato che sia eccellente, l'animazione e gli effetti speciali sono all'avanguardia, ma quello che mi interessa di più è che fondamentalmente si dice che sia la storia di quanto è successo sulla Terra - anche se al contrario.

La trama, che si svolge nel corso dell'anno 2154, include un popolo dalla pelle blu "zebrata", essi sono i nativi di Pandora, luna di una gigante di gas, Polyphemus, (tipo il pianeta Giove) che orbita su Alpha Centauri A. Vivono in totale armonia con l'ambiente e sanno che tutto è collegato ed è parte di una coscienza unitaria.

Gli alberi e le piante di Pandora hanno formato delle connessioni elettrochimiche tra le radici, che agiscono come i neuroni a formare un pianeta senziente, un "cervello" a livello-planetario, o "Cosciente". Il popolo azzurro, chiamato "Na'vi", hanno i loro "connettori radice", che consentono loro di connettersi, attraverso le piante e gli alberi, a questa rete di "unità".
Inviato il: 24/1/2010 13:38
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Avatar - un film scomodo?
#14
Sono certo di non sapere
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Citazione:


mi traduci sinteticamente il senso di quel che ha detto Icke? apprezzerei la gentilezza: con i traduttori di internet (a proposito quale sarebbe il migliore?) ho già preso fregature..

Probabilmente è il traduttore di google il migliore.
--


Grazie mille..

torneremo a parlarne spero, dopo le mie due prossime visioni di Avatar... a presto
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Inviato il: 24/1/2010 14:06
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  •  Vincent51
      Vincent51
Re: Avatar - un film scomodo?
#15
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IMHO

Lascio ovviamente a Calvero la parte di critica approfondita visto che mi ha più volte dimostrato di averne la capacità.

Purtroppo personalmente ammetto di essere molto prevenuto verso Cameron, e sono andato a vedere Avatar con la sottile speranza di poter, almeno questa volta, cambiare idea ma... niente da fare.
D'accordo: gli effetti speciali, il 3D, tutto fantastico, ma la storia è penosa. Dopo 20 minuti si capisce già dove va a finire, si comprendono le personalità dei personaggi che non riescono a dare nessuna sorpresa per 3 ore 3...
Le inquadrature sono lì dove devono essere, così come ogni singola azione drammatica della sceneggiatura, zeppa di luoghi comuni.
L'eroe è eroe fin dall'inizio, senza speranza (eppure quell'attore che avevo già apprezzato in Terminator Salvation meriterebbe di più) c'è l'alleato che diventerà nemico, la diffidente che diventerà amica, la donna (in questo caso aliena) che prima detesta per poi innamorarsi... l'eroina alleata delle vittime predestinate che pagherà con la vita (si veda tra l'altro la stessa ottima attrice in 'Gorilla nella nebbia': stesso destino ma film molto più bello) e dulcis in fundo una civiltà aliena i cui componenti si comportano come gli esseri umani, però sono in sintonia con la natura. Spontaneità Zero.
Ma non succede anche sulla terra?
Poteva risparmiare qualche soldino e fare un bel documentario su quello che sta accadendo, oggi non nel 2154, nella foresta amazzonica, sarebbe stato sicuramente più efficace. Però sarebbe stato difficile creare il lieto fine, accidenti.
Ovviamente se l'obiettivo fosse stato quello di inviare qualche tipo di messaggio sotto forma di metafora, come qui qualcuno ha ipotizzato.

Retorica anti-guerra? Ben venga ci mancherebbe altro, poteva farlo girando il film direttamente in Iraq o Afghanistan, con un soldato americano che si infiltra in un villaggio di Talebani che prima lo odiano, ma poi una bellissima Afghana si innamora di lui, combattono insieme e gli Americani se ne vanno finalmente fuori dalle palle, non sarebbe stato un messaggio ben più dirompente?
Ah già... il 3D, i colori sgargianti...

E' sicuramente un ottimo prodotto industriale, completo di trovate marketing piuttosto originali: è notizia di questi giorni che molti adolescenti USA (chi l'avrebbe mai detto) avrebbero sviluppato la Sindrome di Pandora, cioè il desiderio di abbandonare la terra per il pianeta dove tutto è perfetto...
Fioccano le accuse di plagio, molte ovviamente fasulle, ma fanno sempre comodo anche quelle.

E' un po' una involuzione del Cinema che torna al 'Cinema d'attrazione' come quando i fratelli Lumiere proiettavano l'entrata del treno in stazione e la gente scappava spaventata dalla sala (o così racconta la leggenda). Non è più importante quello che il cinema dice, ma il mezzo cinematografico in sè che si trasforma in attrazione.
In questo senso sì, 'Baraccone' può essere un termine azzeccato.


Il film d'animazione 'Aida degli alberi' voleva trasmettere lo stesso messaggio, ed era molto più poetico, ma di quello ovviamente non si ricorda nessuno, mica aveva il budget di Cameron.

Ma poi qual è il problema di un pubblico che ha bisogno di questo tipo di film per capire quello che sta accadendo?
E siamo sicuri che qualcuno, a parte qui su LC, abbia davvero colto, seppur inconsciamente, questi profondi significati?
Da quello che sento in giro non mi sembra, sbaglierò...
Forse la "colpa" non è tutta del buon James.

P.S. (poi taccio, lo giuro) come sempre si utilizzano tanti termini davvero a sproposito, come 'opera d'arte'. Ecco, io ci andrei davvero piano.

Un saluto e ricordatevi che ho solo espresso la mia merdosa opinione eh!
Inviato il: 24/1/2010 15:27
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Avatar - un film scomodo?
#16
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Agente 064 operazione Demoni

Di Keith Laumer

Titolo original: The Hounds of the hell
©1964 Galaxy Publishing Corporation
©1966 Arnoldo Mondadori S.p.a., Milano

I Danzatori del crepuscolo
Di JACK L. CHALKER

Titolo originale
DANCERS IN THE AFTERGLOW (1978)
Urania 1988


Ciao
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Manfred
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Re: Avatar - un film scomodo?
#17
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Citazione:
Unico appunto: con quelle maschere hanno fatto un gran casino, alle volte le portavano, alle volte no; in questo mi dispiace, hanno un po toppato.


Lo dice all'inizio che si può resistere per un certo tempo senza. (mi pare 20 minuti, poi iniziano i problemi).

*ovviemante all'interno di aerei ed altri mezzi non servono.

--

Comunque io lo reputo un capolavoro assoluto. Tutto, la grafica innovativa, i dialoghi, epici!, le musiche, emozionanti, l'ambientazione immensa, spettacolare!, la storia, incredibile davvero, altro che scontata.

3 ore a bocca aperta e con il lucchichio negli occhi.
E quando mai si è vista la gente, al cinema, dopo la proiezione, ad alzarsi in piedi a battere le mani ,alcuni a piangere ecc!?

Mi vengono i brividi solo a pensarci.
Inviato il: 24/1/2010 16:24
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Avatar - un film scomodo?
#18
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Sarà una questione di età ma io da almeno 25 anni non riesco a vedere nemmeno i "trailers" per intero:
movimenti di camera che infastidiscono gli occhi, dissolvenze continue, scenografie e costumi deprimenti, effetti speciali ridondanti.
Questo solo in un contesto estetico. Se confrontiamo poi l'effetto sulle menti indifese di determinate tecniche di ripresa con gli studi del programma MKUltra
e l'odierna reazione degli spettatori allora si evince che la manipolazione mentale delle masse è una realtà in stato avanzato.

Ciao
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Manfred
Inviato il: 24/1/2010 17:08
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  •  blu23
      blu23
Re: Avatar - un film scomodo?
#19
Mi sento vacillare
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Lo dice all'inizio che si può resistere per un certo tempo senza. (mi pare 20 minuti, poi iniziano i problemi). *ovviemante all'interno di aerei ed altri mezzi non servono.

Se non erro scottolo i minuti dovrebbero essere 4. Quando bombardano l'albero casa il mitragliere laterale che sta sull'elicottero si sporge evidentemente (x forza è il mitragliere laterale) dal velivolo e non ha nessuna maschera, ciome non la ha la pilota che invece sfoggia dei rayban che fano molto apocalypse now. Quando gli scienziati fuggono dalla base principale con la solita elicotterista se ne sbattono bellamente della maschera mentre il generale che li insegue e gli spara prima di uscire sul corridoio rialzato dell'hangar trattiene il fiato e appena quelli scappano si mette immediatamente la maschera mentre gli altri sull'elicottero armeggiano tranquillamente con la sedia a rotelle e si cercano le ferite... il vetro dell'elicottero potrebbe essere addirittura forato, ma non ricordo bene. In un ulteriore scena la solita elicotterista gira sul suo elicottero con la maschera. Nella scena finale la principessa soccorre immediatamente il protagonista nel container perchè in poco tempo stava per morire.

Vincent51 le favole alle volte possono raccontare molta più realtà di una narrazione in presa diretta sul campo. Sul fatto che il popolo bue abbia colto le sfumature, che a parer mio è la parte focale e centrale del film, io posso dirti che molti amici hanno espresso gli stessi concetti che si stanno riportando su LC. Mi dispiace ma per me il "baraccone" non passa
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Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. (Bob Marley)
Inviato il: 24/1/2010 18:06
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  •  Zenit
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Re: Avatar - un film scomodo?
#20
Ho qualche dubbio
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Boiate fintoambientaliste alla Al Gore
+ il mito (nefasto) del 'buon selvaggio'
+ un pò di spiritualità neopagana di stampo new age
+ palate di 'senso di colpa'
+ la tematica del 'doppio' alla Lewis Carroll
+ il risveglio della "kundalini"
+ la tematica del 'Mondo Nuovo' (e dell'Uomo Nuovo)
+ la dicotomia gnosticheggiante corpo/spirito (corpo astrale permanente),
etc etc......il tutto, rafforzato dalla pervasività sensoriale del 3D.
Una perfetta 'iniziazione di massa' alla Nuova Religione Imperiale che il NWO ha confezionato per il gregge dei "trascurabili".
Inviato il: 24/1/2010 22:21
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  •  blu23
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Re: Avatar - un film scomodo?
#21
Mi sento vacillare
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+ un pò di spiritualità neopagana di stampo new age

+ il risveglio della "kundalini"

Una perfetta 'iniziazione di massa' alla Nuova Religione Imperiale che il NWO ha confezionato per il gregge dei "trascurabili".

Associazione d'idee veramente strana....
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Inviato il: 24/1/2010 23:20
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  •  Makk
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Re: Avatar - un film scomodo?
#22
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Cameron lavorava da dieci anni a questo film.
Prima di tutto si è studiato le nostre paure:
la fine del pianeta
l'insicurezza del domani (lavoro, instabilità dell'economia)
i popoli poveri che ci portano la loro miseria e la guerra in casa (terrorismo, immigrazione)
la sensazione che il potere (politico, economico, scientifico, giornalistico) possa fare lo stracavolo che gli pare senza consultarci...

Poi si è schierato, cioè ha fatto come l'Albero delle Anime, Calvero ;) i nativi dicono che L'Albero, La Coscienza Collettiva (sì dài, insomma: Gaia) non prende posizione, ma - sorpresa! - se il pianeta è davvero in pericolo, si schiera eccome.
E allora denuncia il Falso Dio (invero pittosto meschino come divinità) dal quale tutti aspettano salvezza, pace, progresso: il Denaro.

Le tematiche di Avatar sono proprio queste:
- Ecologia: "il pianeta dei terrestri è morto e adesso vogliono saccheggiare e distruggere anche il vostro"
- Lavoro: un lavoro del cavolo, ma non c'è di meglio ("una volta i marines erano combattenti della libertà, ma qui sono solo mercenari")
- Lo straniero: non vorrebbe né attaccarci né rubarci il lavoro, però si rifiuta lavorare per noi e di lasciarci lavorare in casa sua, non gli interessano la nostra istruzione, i nostri giocattoli, i nostri obbiettivi e valori... e noi buana bianchi abbiamo sempre e solo due modi per rapportarci con lo straniero: o lo sfruttiamo o lo massacriamo.
- L'impotenza contro il potere: tecnologico, militare, economico... troppo potente, come si fà ad opporsi? Se noi (spettatori) siamo sfiduciati, i nativi di Pandora no...
- Denaro: la Compagnia è denaro allo stato puro, denaro che si manifesta sotto forma di viaggi stellari, di guerra, di politica, di scienza, di stupidità, arroganza, sopraffazione, violenza, genocidio.

Al dio denaro, alla tecnologia, alla perdita di speranza, Cameron contrappone il Dragone Primordiale: il simbolo di qualcosa che può renderci forti se solo riusciamo a osare di appropriarci della sua grandezza. Metafora del tutto trasparente del "uniti si vince".
Ma anche di un qualcosa di profondamente indomito che Cameron attribuisce all'uomo.
La scena degli enormi blindati con le frecce dei Na'vi conficcate nei pneumatici mi ha fatto pensare (citazione voluta?) al Vietnam di Coppola nei "Giardini di Pietra":
La Recluta: Cazzo, come puoi perdere contro gente che tira contro gli elicotteri da guerra con arco e frecce di bamboo?
Il Veterano: E come cazzo puoi vincere contro gente che continua a tirare contro gli elicotteri anche se ha solo arco e frecce di bamboo?


Certo che è tutto molto "telefonato" e già visto.
Tuttavia le tematiche di Avatar sono parecchio più diversificate (e allo stesso tempo precisate e organiche) che nei film dai quali lo accusano di aver saccheggiato: Pocahontas, Balla coi Lupi, l'Ultimo Samurai, ecc

Magari sarà furbetto, Cameron, ma
1- i compitini a casa li ha fatti con diligenza e si vede
2- come già detto, prende posizione: avesse voluto fare il paraculo *davvero*, avrebbe lasciato qualche scappatoia al "capitalist pig"

Quanto al telefonato... c'è qualcuno che, fin dalla prima scena, aveva il dubbio su chi, tra Frodo e Sauron, fosse il cattivo?
Quanto ci avete messo a sgamare che Gimli era un falso scorbutico, Aragorn coraggioso e leale, Boromir un tipo da Golf nera ad assetto ribassato e Legolas il bastardo di cui la tua fidanzata s'innamora secca?
Le Grandi Saghe hanno le loro regole... e Avatar non è Blade Runner: non vuole essere "problematico" né seminare il dbbio su chi è cattivo e chi no: te lo dice chiaro e tondo.

E, a *differenza* del Signore degli Anelli, quella di Avatar è (a meno di sequel che spero non vedranno mai la luce) una Saga autentica, perché è ciclica: il Bene e Il Male si scontrano ma nessuno dei due viene distrutto per sempre. La saga è fascinosa perché il bardo si limita a narrare il ritorno all'equilibrio fra le forze, non la Vittoria Finale tanto cara agli sceneggiatori.
Inviato il: 25/1/2010 0:36
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Re: Avatar - un film scomodo?
#23
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
+ palate di 'senso di colpa'


Infatti mi sono sentito in colpa per aver aggiunto sale ai pop-corn.


Citazione:
Una perfetta 'iniziazione di massa' alla Nuova Religione Imperiale che il NWO ha confezionato per il gregge dei "trascurabili".


Adesso capisco perchè si sono incazzati quando ho preso un posto che non corrispondeva a quello assegnato sul biglietto.
Inviato il: 25/1/2010 1:05
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Avatar - un film scomodo?
#24
Dubito ormai di tutto
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Scusate delle domande così, così, alla "cazzo di cane" pensate che i multi-sale non facciano parte di una strategia? che dal 1975 prima con le norme antifumo e poi con le nuove regole sulla sicurezza abbiano cominciato la decimazione delle sale cinematografiche e teatrali nei paesi tanto per "rompere i coglioni" a gratis?

Penso non facciate fatica a seguirmi anche se salto di palo in frasca.


ciao
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Manfred
Inviato il: 25/1/2010 1:26
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  •  Calvero
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Re: Avatar - un film scomodo?
#25
Sono certo di non sapere
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Citazione:



Poi si è schierato, cioè ha fatto come l'Albero delle Anime, Calvero ;) i nativi dicono che L'Albero, La Coscienza Collettiva (sì dài, insomma: Gaia) non prende posizione, ma - sorpresa! - se il pianeta è davvero in pericolo, si schiera eccome.


..ciao Makk

leggi bene ..ho detto che non << parteggia >> ...e non che NON si schiera, che è altra cosa: approfondisci la "sottigliezza"..
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 25/1/2010 2:06
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  •  Calvero
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Re: Avatar - un film scomodo?
#26
Sono certo di non sapere
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il Sapere è fatto per prendere posizione, non per comprendere

..copiai questo aforisma come dedica quando regalai, ad un'amica, un libro di psicologia. Stava incominciando i suoi studi di laurea e con quello gli ho voluto dire quanto tutto ciò che sappiamo o che possiamo imparare, a mio vedere, non ci porterà mai alla verità ...ma al miglior percorso per cercare di raggiungerla. Questo concetto poi lo ricollego alla fine, e al senso che si è discusso più animatamente in questo Topic.

1) Griglia concettuale
A intendere quello che ha voluto esprimere Cameron, gli si deve accollare in primis una colpa per mancanza di cattiveria. I nuovi aborigeni dalla pelle Blu che pragmaticamente sono in connessione con la Natura e l'energia vitale; che assolvono istintivamente ai "doveri" del << cerchio della Vita >> ..dovevano essere brutti e NON diversamente belli. Ma attenzione non parlo solo di una questione estetica.. ma proprio della coerenza che è mancata alla cattiveria che comunque la metafora trasmette e intende trasmettere.

Questa, in tal senso, è stata un occasione sprecata. Il film non manca di professionalità, ma di maturità. Soltanto l'Herzog di Fitzcarraldo poteva intingere una pennellata di viscerale e Atavica primordiale crudezza. Tanto quanto Avatar appunto meritava. In questo, Cameron, e non ci interessano le ragioni (che credo siano legate grottescamente a un Merchandising che se non facevano dei pupazzotti ammalianti, comunque non avrebbero colto l'empatia necessaria a vendere i prodotti.. e questo è triste), ha mostrato una esasperata dose di ruffianeria. Bersaglio mancato. Ma andiamo ai risultati.

2) il film

Per Avatar avevo dei timori e uno, purtroppo, si è avverato. E' la maledizione che hanno nelle vene anche i migliori Spielberg, Cameron, Jackson, Scott: <<imboccare il pubblico>> prepararlo, indurlo a.., prepararlo a.., costruirgli la rampa per.., ecc. ecc.. e questo declassa l'opera in ogni caso, poiché la rende falsa. Gli escamotage e le scorciatoie degradano la forza dei concetti. Atro bersaglio mancato.

INSOMMA: il Primo Tempo di Avatar è una Fionda che lancia il secondo tempo. Manca il tutt'uno artistico dei capolavori. Immaginate un Quarto Potere o un 2001 Space Odissey che cercano di imboccare il pubblico per tenerlo ancorato alle poltrone.. I veri capolavori non stupiscono. Spiazzano. Sconquassano. Forse deludono all'apparenza ma esci dalla sala che ti hanno lasciato un seme.. che germoglia piano e cresce ..cresce ..cresce ..e non hanno più tempo. Sono eterni.

Qui per Avatar, come sopra detto, non c'è maturità, non c'è espressione artistica all'altezza del prodotto, non c'è un << osare>>, non c'è il pugno nello stomaco che doveva dipingere una realtà indigena senza darci il tempo di giudicarla ...ma di viverla. Questo di Cameron è uno stilismo che, per quanto di pregevole fattura, è privo di quell'evoluzione che, almeno io, attendevo. Si è voluto calcare la mano sull'effetto cartolina e si è giocato sull'evocazione. Così non è più Cinema d'autore ma manifestazione d'intenti. Notevole e riuscita manifestazione di intenti.

PS. L'attore protagonista spero che venga messo alla frusta in futuro. Lo trovo un attore di spessore. Ha nello sguardo qualcosa che buca lo schermo, come si suol dire.

Però la vera domanda che un regista si dovrebbe porre è questa: perché vorrei rivedere il film una seconda volta? Insomma, il problema che affligge queste produzioni è questo e lo risolvono così ... << spieghiamo bene al pubblico cosa i personaggi potrebbero perdere o vincere, facciamoli innamorare di loro e... >> Un gioco psicologico, questo, che con un minimo di sensibilità ti fa dedurre al primo colpo che cosa succederà e dove andrà a parare l'epilogo. L'unica scommessa che si potrà purtroppo fare è chiedersi soltanto come ciò verrà mostrato. Avatar è un capolavoro nel <<come>> e non nel <<cosa>>. Ed ecco finalmente "svelato" il punto di incontro e la chiave di lettura per Avatar che induce a fare confusione....

Se vogliamo dare un Voto a come Cameron ha gestito il suo strabiliante giocattolo, allora non possiamo che dargli gli Oscar che sono già, credo, pronti per la consegna..

..se vogliamo dare a Cameron un premio per la sua maturazione artistica allora non si merita la lode. Cameron ha dimostrato di essere un prestigiatore di talento eccezionale. Unico. E non è poco, ci mancherebbe.

Tutto ciò non toglie che un plauso immenso gli è dovuto. Non è possibile concepire una tale opera con uno sforzo che soltanto una grandissima e immensa passione può trasportare. Avatar è un sogno dolcissimo di un regista, e il bello è che proprio la tanto osannata questione che gli ci siano voluti anni e anni per produrlo e portarlo a compimento, sottolinea quanto l'Ego del regista abbia abbracciato la prospettiva di non deludere, ma abbia abbandonato quella di evolversi.

quindi arriviamo a dove la fionda ci ha trasportati nel secondo tempo..

3) la Storia

..il film inizia dalla metà. Iniziamo a vedere all'opera lo stilismo delle riprese. Carichi delle sensazioni che i personaggi hanno inoculato in noi si è pronti per il grande balzo. Ed ecco che, finalmente, dopo aver visto L'ultimo dei Mohicani che ha Ballato Coi Lupi nella Terra di Mezzo... si saggia quel che di originale Avatar possiede.

La carica emotiva è sincera, e i bambini possono sognare e per favore non scordiamoci di loro: i bambini. Mettetevi al loro posto.. e lasciate agli occhi innocenti una battaglia che per quanto stereotipata conduce il senso della conquista per la libertà senza gratuità e senza morbosità. In Avatar la magia e il coinvolgimento hanno un perché, e di spessore. Le parole e le emozioni corrono sulla pelle dei protagonisti. Non si può negare alla struttura degli avvenimenti il Pathos e la forza del riscatto, dell'amore e della sfida. Bisogna anche lasciarsi andare e ripeto, la magia c'è.

Noi lo sappiamo cosa è giusto o è sbagliato? Non lo so.. ma credo che arriva un punto in cui dovremo sapere se prendere posizione oppure no. La connessione con l'Albero della Vita dove il bene e il male hanno altri nomi, indica all'uomo le porte. Ma non parteggia poiché non Tifa ma agisce.

Noi dobbiamo sempre antropomorfizzare tutto e se non abbiamo riscontri, non comprendiamo. Se i Na'vì (si scrive così??) non avessero avuto quella connessione organica con le loro trecce "polipose a fibre ottiche" forse molti non sarebbero neanche arrivati a comprendere quanto in realtà siamo connessi con il cosmo. Già, dobbiamo vedere lo spinotto inserirsi. E così l'organo maschile penetra in madre natura. Ma ..please ... per questo non c'è bisogno di appartenere a nessuna new age della minchia. Non si può accusare Avatar di essere una marmellata di concetti metafisici con tanta leggerezza. D'altronde la nostra vita è questa.. e i film d'amore saranno sempre con una principessa infelice, e l'eroe avrà la sua rivalsa attraverso la catarsi dell'amore e del sacrificio. E in questo non vi è nulla di male.

Se vi fosse qualcosa di male in questo senso nel cinema, allora dopo la prima comica Stanlio e Ollio dovevano andarsene a casa. Il concetto è e sarà sempre lo stesso. L'originalità sta nell'evolvere contesti in maniera artistica sulle strutture della nostra esistenza. Che, piaccia o meno, è sempre quella. Guerra, odio, amore, evoluzione, amicizia... siamo Noi. Se il cinema non cambia, noi non siamo cambiati.

I veri artisti con le loro antenne sensibili percepiscono i terremoti lontani. Avatar è figlio del suo tempo... purtroppo non guarda oltre, ma non gli si può negare un ottima e magica rappresentazione del presente.

Avatar (o meglio Cameron) ha dimostrato di Sapere e non è poco, ma non ha preso posizione, non ha denunciato. Ha sottolineato intelligentemente, e in questo qualche merito bisogna darglielo. Purtroppo il male che trasforma l'arte cinematografica in industria cinematografica si chiama <<manierismo>>. Quando si sà adoperare un ferro del mestiere si rischia di non evolversi, ma solo di migliorare le funzionalità di uno stesso prodotto. Per questo, Avatar, ha perso la sfida... ma nulla che ci posa far dire di non andare a vederlo. Và visto, perché comunque è cinema fatto con amore.

4) riflessioni
Vi è più denuncia ne <<I figli degli uomini>>... più futuro prossimo ancora in <<Arancia meccanica>> ..più fantascienza in <<Fight Club>> ...più attacco al sistema in <<V per Vendetta>>... vi è più magia e risveglio in <<2001...>> e il messaggio più cattivo di una Natura in connessione e si ribella è in << E venne il Giorno >>... questi film hanno preso posizione attraverso una presa di coscienza artistica con la mano ferma di Autori sganciati dalle convenzioni di accattivarsi il pubblico.

La vera arte prima ti stordisce, ... e quando arriva il tempo, allora comprendi che anche grazie a lei hai preso Posizione. Al di là del bene e del male. Poiché il sapere e la verità sono soltanto la calamita che ci attrae. La domanda è: quanta fatica costa rimanere d'acciaio?
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 25/1/2010 3:55
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  •  ivan
      ivan
Re: Avatar - un film scomodo?
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Sono andato a vedere il film qui al cinema multisala del "Bronx".

Qualche difficoltà a parcheggiare, mi avvio a piedi verso l'ingresso .

Noto una calca di persone, cosa che non avevo mai notato all'ingersso di un cinema.

Mi avvicino, era la fila per i biglietti. Tempo di attesa stimato per comprare i biglietti: almeno un'ora.

Bè, pazienza, faccio la fila, ad un certo punto un malconetnto serpeggia tra la folla, dei ragazzini si mettono a piangere, qualcuno urla.

Che sarà successo, mi chiedo, in questo freddo pomeriggio invernale ?

Guardo verso le biglietterie e noto un cartello: "AVATAR: tutto esaurito".

Esce uno dei responsabili del cinema multisala e si scusa con i clienti: : "è tutto pieno, non ci sono piu' posti, sia per questo spettacolo, sia per tutta la serata".

La gente borbottando man mano se ne va.

Torno a casa, un giro di telefonate alle mulitisala di città limitrofe e riesco alla fine trovare per il rotto della cuffia qualche posto.

Vado così con degli amici a vedere il fim alla multisala di una città limitrofa.

Anche qui calca di persone, ma alla fine è fatta.

E in effetti è vero : è un gran bel film; la scenografia, i colori, i dialoghi ... tutto è spettacolare. Poi in 3d la bellezza si esalta ancora di piu'.

Sulla trama e sulla storia bè si può discutere e si può anche non essere d'accordo.

Senza scomodare NWO e roba del genere, secondo me la trama e la storia sono semplici e già visti: tutto si riconduce al mito dell'Adelita ( qui ) .
Tanti pezzi del fim poi si riconducono a pezzi di "l'uomo chiamato cavallo", in cui un bianco fatto prigionero dai pellerossa divenata uno di loro. Ci sono poi pezzi che si riconducono ai film sul Vietnam e altri ancora che sono dei classici dei film americani;: il bene che alla fine vince sempre, la società vista in due soli modi: o la società del capitale o la società con la monarchia, altre forme di governo - ad esempio la democrazia parlamentare - non sono mai rappresentate così come è raro vedere rappresentate società multietniche. Alcune sitiuazioni poi sono ingenue ed improbabili, altre sono poi onnipresenti nei film degli yankee e alla lunga sono noiose.

Ma nonostante questo, concordo pienamente con schottolo: e' probabilmente il più bel film che io abbia mai visto!
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The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 25/1/2010 4:45
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Avatar - un film scomodo?
#28
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Ho rivisto il trailer. Le scene naturalmente sono tratte dal film.
Siamo tornati al giardino d'infanzia? O avete bevuto la medicina con tutta la bottiglia?

ciao
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Manfred
Inviato il: 25/1/2010 13:07
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  •  Zenit
      Zenit
Re: Avatar - un film scomodo?
#29
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/8/2009
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Non sfuggirà ai più accorti che già dal titolo "Avatar" il riferimento alla Teosofia di Helena Petrovna Blavatsky è palese.
La dottrina degli 'Avatar', mutuata dall'induismo, è infatti uno dei cardini della teosofia blavatskyana

Foster Bailey (alto dirigente della Società Teosofica,1888-1977) in Running God's Plan (Lucis Publishing 1972- ex Lucifer Trust)
affermò chiaramente "La New Age produrrà un Nuovo Governo Mondiale, nuovi obiettivi per l'istruzione publica e una "Nuova Religione Mondiale

Iniziate a riconoscerne le manifestazioni, prima che sia troppo tardi.
Inviato il: 25/1/2010 14:00
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  •  rekit
      rekit
Re: Avatar - un film scomodo?
#30
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/9/2006
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Sono l'unico che ha l'impressione di aver rivisto "Balla con i lupi" ???
Una cosa degna di nota sono le ambientazioni, veramente belle e ben realizzate. per il resto nulla di sconvolgente....
Inviato il: 25/1/2010 14:05
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