Parte delle macerie provenienti dal "crollo" della torre nord avrebbero sostituito la funzione dell'impatto dell'aereo e il combustibile dei serbatoi contenuti nell'edificio avrebbero dato il pretesto per un "incidente" simile a quello accorso alle torri gemelle...Certo.
Anche se dalle testimonianze si è appreso che gran parte del carburante contenuto è stato recuperato e alcune cisterne degli impianti di emergenza erano state trovate vuote e integre(leggi quindi anche: inesplose)Dai rapporti ufficiali si apprende che gli incendi, di modesta entità, si sono sviluppati un po' ovunque e specialmente - che coincidenza - proprio al 23° piano occupato dalla
OEM, la sede per le emergenze ristrutturata appena due anni prima e senza badare a spese (15 milioni di $ per un solo piano) per resistere a "tutto". Tranne che a se stessa?
I rapporti ufficiali escludono che la quantità di combustibile (diesel per alimentare i gruppi elettrogeni) possa aver avuto un ruolo rilevante nel collasso.(FEMA 2002)
Sempre dal
rapporto FEMA, che tra parentesi (tab 5.1) ha reso pubblica la presenza di un ufficio "segreto" della CIA al 25° piano (poi tornato segreto nel rapporto NIST), possiamo leggere con precisione la posizione e relativa capienza di serbatoi, gruppi elettrogeni e linee di alimentazione. I principali serbatoi si trovavano nel seminterrato: tali serbatoi non hanno preso fuoco e le pompe non avrebbero potuto inviare quantità di combustibile tali da creare un incendio in grado di far crollare il grattacielo.
Le pompe servivano infatti a ricaricare i cosiddetti "serbatoi quotidiani" di capienza limitata (1000 litri al massimo).
Inoltre il primo incendio è stato osservato al 7° piano solo alle 12:15 sul lato ovest dunque un paio di ore dopo il crollo delle TT: qui era presente il "quotidiano" della OEM ma era di appena 1000 litri.
Altri focolai si sono poi sviluppati ai piani 11-12 (SEC!!!) e 23 (OEM!!!)... ma non vi erano serbatoi! (FEMA 2002, capitolo 5, tabella 5-2)
Nessun incendio è stato avvistato al di sotto del 6° piano dove erano sistemate le riserve dei vari inqulini; la cosa è confermata da diverse foto, sfuggite alla censura, che mostrano le bocche di aerazione del 5° piano COMPLETAMENTE prive di fumo.
Parliamoci chiaro. Nessuno, cercando di rimanere serio, potrebbe sostenere la teoria degli incendi: solo alcuni
noti bloggers italiani toccarono il fondo producendo fotomontaggi, per poi insegnare ad altri il "rispetto" per le vittime.
Sebbene non sia stato tentato alcuno studio sulle
cause del collasso (per le TT è tutt'ora ignota la modalità
dinamica), il NIST nel 2005 lascia intendere che le cause
potrebbero essere stati i danni ricevuti dal collasso delle stesse TT (vedi nota nella pagina
wiki che cita appunto la ex "appendice" pubblicata dal NIST nel 2004 e sfociata poi nel nulla più assoluto del 2005 e del
2008).
La cosa è comprensibile dal momento che, scartata l'idea che il WTC7 sia stato demolito intenzionalmente, non può esserci altra spiegazione.
Il problema è che l'entità dei danni (diagramma 2-1 del NIST 2008) non è mai stata stimata nè osservata e anzi è negata da ogni evidenza fotografica nota.
Qui sta il punto.
Purtroppo per gli attentatori, tutti i palazzi (alcuni costruiti all'inizio del 1900) attorno all'area centrale del WTC sono stati gravemente danneggiati (si pensi al WFC o alla Deutsche Bank) tranne (incredibile!) proprio il WTC7 che invece è miseramente crollato. Nel pomeriggio. Senza fare morti. Senza fare notizia fino a scomparire, nel 2004, persino dal rapporto "mainstream" della 911 Commission.
Il crollo delle TT è stato talmente perfetto che non solo ha rivoluzionato le tecniche e le teorie di demolizione controllata ma non ha nemmeno prodotto i danni (sperati?) al WTC7. Cosicchè si è stati costretti a inscenare gli incendi farlocchi per avere almeno un motivo (?) per farlo crollare.