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   Scienze Economiche
  Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato

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  •  Descartes
      Descartes
Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#1
Dubito ormai di tutto
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Il Plunge Protection Team
Un Gruppo Elitario Protegge il Settore Finanziario

di Kevin Phillips 4/25/08 5:30 AM

Alcune persone pensano stupidamente che i recenti sforzi di Washington per sterzare, sostenere e proteggere il settore finanziario americano sia l'inizio di qualcosa di nuovo - uno sviluppo rivoluzionario.

Non lo è. Basta considerare che il Gruppo di Lavoro del Presidente sui Mercati Finanziari, – soprannominato “Plunge Protection Team” dal Washington Post nel 1997 - ha visto festeggiare silenziosamente il suo 20esimo compleanno lo scorso 18 Marzo.

“Silenziosamente,” infatti, è un eufemismo. “Semi-segreto” sarebbe più corretto. Il Gruppo di Lavoro, o PPT, è quel molto discusso ma molto discreto gruppo che ha rifiutato di sottomettersi al Freedom of Information Act o di testimoniare in dettaglio di fronte al congresso riguardo le sue attività. Il segretario Henry M. Paulson Jr. – insieme al Federal Reserve Board Chairman Ben Bernanke che è un altro prominente membro — non ha fatto segreto di accelerare le sue operazioni dopo che prese posto al Tesoro nel 2006.

Il lettore curioso si chiederà: ma che cosa fa il PPT?

Attualmente, il Congresso dovrebbe essere in grado di porre questa questione fondamentale: E' il PPT un tipo di comitato per la coordinazione extra-legale, la manipolazione ed il sostegno di istituzioni finanziarie e mercati? E' intervenuto quando le forze del libero mercato sono divenute troppo pericolose per i profitti e gli asset — ovvero durante le crisi finanziarie del 1998, 2001 e 2007? Ha Washington deciso di proteggere il settore finanziario più di ogni altro elemento dell'economia USA?

Nel corso dell'ultimo decennio, il Dipartimento del tesoro e la Fed hanno entrambi sviluppato una attitudine criminale verso la stretta interpretazione degli statuti e dei regolamenti federali. Per esempio, entrambe hanno chiuso un occhio alla fine del 1990, quando i regolatori federali permisero a Citibank di fondersi con Travelers Insurance, nonostante la legge che lo vieta sia ancora nei libri. Entrambi chiusero un occhio in anni più recenti, quando alcune delle maggiori banche crearono SIV (Structured Investiment Vehicles) da molti miliardi di dollari, per eseguire operazioni fuori dai libri che non erano altrimenti permesse sotto la corrente legge bancaria. Ora abbiamo avuto la banca finanziata federalmente J.P Morgan Chase che acquisisce Bear Stearns. Il PPT potrebbe aver avuto un ruolo silenzioso in alcune di queste operazioni.

Per uno sguardo d'insieme, basta guardare al crollo del mercato del 1987 — il tragico 19 ottobre quando il Dow-Jones Industrial Average perse 508 punti o il 23.6 % del suo valore in un singolo giorno di contrattazioni. Alan Greenspan aveva appena assunto il ruolo di chairman della Federal Reserve Bank, e alcuni credono che la Fed intervenne per supportare il mercato il giorno dopo — sia comprando futures della Standard & Poors che dicendo a diversi broker loro collaboratori di fare lo stesso.

Tim Metz, in "Black Monday," afferma che "alcuni leader e manipolatori del mercato al New York Stock Exchange e al Chicago Mercantile Exchange collaborarono per salvare il mercato azionario influenzando occultamente i prezzi e le informazioni.” Tony Dye, un manager di fondi Britannici, fece una simile accusa di intervento da parte delle autorità USA nel London Sunday Telegraph del 22 Marzo 1998. Edward Chancellor, nel suo libro del 1999, "Devil Take the Hindmost," notò che, se questi interventi erano avvenuti realmente, avevano alzato un serio problema di azzardo morale.

La probabilità che siano avvenuti è aumentata dal fatto che un anno dopo il lancio del gruppo PPT, un ex dirigente della Fed in pensione, Robert Heller, scrisse un molto discusso articolo su The Wall Street Journal che in caso di un altra emergenza come quella del 1987, ci sarebbe stata una migliore alternativa al solito rimedio della Fed, ovvero la riduzione del tasso di interesse. “Invece di inondare l'intera economia con liquidità, e quindi aumentare il pericolo di inflazione, " scrisse Heller, "la Fed potrebbe supportare il mercato azionario direttamente comprando market averages nel mercato dei futures, e quindi stabilizzando il mercato nel suo insieme.”
Nessuna menzione pubblica fu mai fatta della Fed o del Working Group riguardo all'adozione dello schema di Heller, ma questo potrebbe essere avvenuto in segreto.

Tali accuse sono lontane dall'essere conclusive. Ma esse spiegano l'atmosfera in cui il Working Group, or PPT, fu istituito per ordine presidenziale – il Congresso non ebbe infatti alcun ruolo — nel Marzo 1988. L'ordine autorizò il Working Group a “migliorare l'integrità, l'efficienza, l'ordine e la competitività dei mercati finanziari” — linguaggio che potrebbe aver inteso fornire una vasta e aperta autorizzazione per intervento nel modo del 1987 qualora fosse nuovamente richiesto.

Le discussioni dei media sul Working Group, negligibili nel 1988, riemersero dopo le tribolazioni sul debito Asiatico e Russo e durante le crisi della moneta del 1997 e 1998. Le ambizioni di Washington di manipolare sembrano essere in crescita. In un discorso del Gennaio 1997 in Belgio, Greenspan dichiarò che la Fed poteva perseguire un “intervento diretto negli eventi del mercato” — una nuova e arrogante interpretazione della legge.

Un mese dopo, The Washington Post pubblicò un grosso articolo, rivelando dettagli mai più ripetuti da nessun altra pubblicazione. L'articolo descrive come il Gruppo di Lavoro aveva messo su una "war-room" finanziaria, assemblato una lista di contatti di emergenza nazionali e globali, ed eseguito una serie di esercitazioni di emergenza simulata.

Il mattino dell'attacco terroristico dell'11 Settembre, l'attenzione dei media su un possibile intervento del governo sui mercati finanziari tornò nuovamente — anche se meno negli Stati Uniti quanto nei paesi stranieri di lingua inglese. Il London Observer riportò che, più tardi quel Settembre, il Guppo di Lavoro del PTT era “pronto a coordinare l'intervento della Federal Reserve su una scala senza precedenti. La Fed, supportata dalle banche, avrebbe comprato equities dai fondi dei mutui e da altri venditori istituzionali se ci fossero stati segni di vendite per panico al risveglio dalla carneficina della settimana precedente.”

Il gruppo fu citato ancora l'anno successivo. L'autorevole Financial Times citò un ufficiale della Fed, che rifiutò di essere identificato, ma ammise che i politici avevano considerato di “comprare U.S. equities” — non solo futures. La Fed, disse l'ufficiale, poteva “teoricamente comprare qualsiasi cosa per pompare denaro nel sistema," inclusi “debiti statali e locali, terreni e miniere d'oro, ed ogni asset.” Questo suona molto simile alla concezione allargata di potere che Greenspan aveva irresponsabilmente avallato nel 1997.

Due mesi dopo, l'Australian Financial Review si aggiunse, chiedendosi se una crescita improvvisa di 234 punti nel giro di un giorno al New York Stock Exchange poteva essere attribuibile al PPT: “Crediamo che questo team rappresenti una mano potente e segreta pronta ad agire ogni volta che il Dow sembra sul punto di di affondare.”

Dopo il 2001-02, ci furono poche menzioni del PPT group per alcuni anni. Ma nel 2006, quando Paulson decise di rinnovare l'importanza del Gruppo di Lavoro, le pagine dei giornali finanziari Britannici, se non quelle Americane, risvegliarono nuovamente il loro interesse. Il London Telegraph descrisse il PPT come un “corpo oscuro con poteri di supportare l'indice di borsa, la moneta ed i futures in un crollo.” Aggiunse che il vecchio assistente di Clinton, George Stephanopoulos, aveva descritto il gruppo come avente “un accordo informale con le maggiori banche per intervenire e comprare azioni se vi è l'apparenza di un problema.”

Nel corso dell'ultima decade, il Dipartimento del tesoro e la Fed hanno entrambe svilupapto un attitudine criminale verso la stretta interpretazione degli statuti federali ed iregolamenti.

Non tutti i giornalisti finanziari USA sono stati pecore silenziose, pronte ad ignorare il problema. John Crudele del New York Post ne ha discusso in diverse colonne, ed altri hanno riconosciuto di aver sentito gli ordini di acquisto da amici nelle arene del trading S&P. Un altro articolista, James Pethokoukis del U.S. News & World Report, ha descritto a lungo come nelle due ore finali di trading del 16 Agosto 2007 il Plunge Protection Team potrebbe aver incoraggiato una o due grandi istituzioni a comprare futures, spazzando via rapidamente un declino di 300 punti del Dow. Ma alla fine il giornalista si sentì obbligato a chiudere l'articolo con una semi-ritrattazione: “non c'è mai stata alcuna conferma ufficiale di questo," e che insider sia a Washington che Wall Street “negano totalmente” tali rapporti.

Con i recenti crolli e diffusioni del panico nei mercati, il Gruppo di Lavoro — e i suoi reconditi segreti — sarebbe potuto apparire nuovamente sulle prime pagine. Ma questo non è accaduto.

Comunque nel Marzo 2008, l'esponente Democratico di punta del comitato Finanziaro del Senato the Senate, Max Baucus (D-Mont.), ed il Repubblicano Charles Grassley (R-Iowa), si chiesero se Paulson aveva fatto pressioni su Bernanke affinchè la Federal Reserve intervenisse nel controverso affare in cui J. P. Morgan Chase ottenne 30 miliardi di dollari in aiuto per acquisire Bear Stearns.

Baucus e Grassley chiesero ogni tipo di dettaglio. Ciononostante, non sembra abbiano chiesto informazioni su quanto strettamente Paulson e Bernanke avevano collaborato fin dal 2006 nei loro rispettivi ruoli nel Plunge Protection Team e come essi interpretarono i loro poteri sotto l'ordine presidenziale del 1988. Che sfortuna.

L'ex chairman Paul Volcker, un anziano e rispettato statista, dichiarò apertamente la sua preoccupazione. “Per affrontare la crisi," disse Volcker, "la Federal Reserve giudicò necessario intraprendere azioni che si estendevano ai veri limiti dei suoi poteri legali ed impliciti, trascendendo certi principi e certe pratiche tradizionali delle banche centrali.”

Volcker è considerato uno degli ultimi uomini onesti della finanzia USA. Ma fin dal 1987, la legalità ed i poter impliciti della Federal Reserve sono stati probabilmente estesi molto più di quanto l'anziano chairman della Fed vorrebbe - e, probabilmente, più di quanto sappia.




The Plunge Protection Team
An Elite Group Protects the Financial Sector


By Kevin Phillips 4/25/08 5:30 AM

Some people foolishly think that Washington’s recent high-profile effort to steer, subsidize and protect the American financial sector is the beginning of something new — a revolutionary development.

It isn’t. Consider that the President’s Working Group on Financial Markets – nicknamed “the Plunge Protection Team” by The Washington Post in 1997 & ndash; quietly observed its 20th birthday on Mar. 18.

“Quietly,” in fact, is an understatement. “Semi-secretly” would be more like it. The Working Group, or PPT, is much-pondered but reclusive group that has declined to submit to the federal Freedom of Information Act or to testify in detail before Congress about its activities. This is true even though its current chief, Treasury Secretary Henry M. Paulson Jr. – Federal Reserve Board Chairman Ben Bernanke is another prominent member — made no secret of revving up its operations after he took took over at Treasury in 2006.

The curious reader will wonder: Just what does the PPT do?

Right now, Congress ought to able to pursue this basic question: Is the PPT a kind of committee for the extra-legal coordination, manipulation and subsidization of financial institutions and markets? Has it been stepping in when free-market forces have become too perilous to profits and asset values — in financial crisis years like 1998, 2001 and 2007. Has Washington decided to protect the financial sector more than any other element of the U.S. economy?

Over the last decade or so, the Treasury Dept. and the Fed have both developed something of a scofflaw attitude toward strict interpretation of federal statutes and regulations. For example, both winked in the late 1990s, as federal regulators allowed Citibank to merge with Travelers Insurance, despite contrary law still on the books. Both winked in more recent years, as major banks set up huge multi-billion-dollar structured investment vehicles, or SIVs, to do on an off-the-books basis what they were not allowed under banking law. Now we have the federally funded J.P Morgan Chase takeover of Bear Stearns. The PPT may well have had a quiet role in some of these actions.

For the bigger picture, look back to the stock market crash of 1987 — the sickening Oct. 19 fall when the Dow-Jones Industrial Average lost 508 points or 23.6 percent of its value in a single trading day. Alan Greenspan had just taken over as the Federal Reserve Bank chairman, and some believe that the Fed intervened to support the market the next day — by either buying Standard & Poors futures or telling several collaborative broker-dealers to do so.

Tim Metz, in "Black Monday," contends that "some leaders and market makers at the New York Stock Exchange and Chicago Mercantile Exchange collaborated to save the stock market by rigging stock information and prices.” Tony Dye, a British fund manager, made a similar charge of intervention by U.S. authorities. London Sunday Telegraph, Mar. 22, 1998).]] Edward Chancellor, in his 1999 book, "Devil Take the Hindmost," noted that if these interventions occurred, they raised a major issue of “moral hazard.”

The likelihood they did occur is increased by the fact that a year after the PPT group’s launch, a retiring Fed board member, Robert Heller, wrote a much-discussed article in The Wall Street Journal that in the case of an another emergency like 1987, there might be a better alternative than the Fed’s usual remedy — interest rate reduction. “Instead of flooding the entire economy with liquidity, and thereby increasing the danger of inflation, " Heller wrote, "the Fed could support the stock market directly by buying market averages in the futures market, thereby stabilizing the market as a whole.” No public mention was ever made of the Fed or the Working Group embracing the Heller scheme, but that may have happened privately.

Such accusations are a long way from being conclusive. But they do help explain the milieu in which the Working Group, or PPT, was set up by presidential proclamation – Congress had no role — in March 1988. The proclamation authorized the Working Group to “enhance the integrity, efficiency, orderliness and competitiveness of financial markets” — language that may have been intended to provide a broad and loose authorization for intervention in the 1987 mode, should it be required again.

Media discussion of the Working Group, negligible in 1988, rekindled after the tribulations over the Asian and Russian debt and currency crises of 1997 and 1998. Washington’s ambitions to manipulate seem to have been on the upswing. In a January 1997 speech in Belgium, Greenspan indicated that the Fed could pursue “direct intervention in market events” — a bold new legal interpretation.

A month later, The Washington Post ran a big article, revealing details never repeated by any other major publication. The article describes how the Working Group had set up a financial "war room;" assembled a global as well as national list of key emergency contacts, and carried out simulated emergency drills.

In the wake of the Sept. 11 terrorist attacks, media attention to possible government market intervention and manipulation refocused again — though less in the United States than in foreign English-speaking media. The London Observer reported, later that September, the Working Group-cum-PTT was “ready to coordinate intervention by the Federal Reserve on an unprecedented scale. The Fed, supported by the banks, will buy equities from mutual funds and other institutional sellers if there is evidence of panic selling in the wake of last week’s carnage.”

The group was cited again a half-year later. The authoritative Financial Times quoted a Fed official, who declined to be identified, but acknowledged that policy-makers had considered “buying U.S. equities” — not just futures. The Fed, said the official, could “theoretically buy anything to pump money into the system,” including “state and local debt, real estate and gold mines, any asset.” That sounds much like the same broad conception of empowerment Greenspan had injudiciously taken note of in 1997.

Two months later, the Australian Financial Review weighed in, wondering whether a 234-point intra-day surge on the New York Stock Exchange could be attributed to the PPT: “There is a belief that this team represents a powerful and secretive hand that is ready to act any time the Dow looks ready to tank big time.”

After 2001-02, there was little mention of the PPT group for several years. But come 2006, when Paulson decided to renew the Working Group as a major player, the British financial pages, if not the American, renewed their interest. The London Telegraph described the PPT as a “shadowy body with powers to support stock index, currency and credit futures in a crash.” It added that the former Clinton aide, George Stephanopoulos, had earlier described the group as having “an informal agreement among the major banks to come in and start to buy stock if there appears to be a problem.”

Over the last decade or so, the Treasury Dept. and the Fed have both developed something of a scofflaw attitude toward strict interpretation of federal statutes and regulations.

Not all U.S. financial journalists have been baaing sheep, ready to ignore the issue. John Crudele of The New York Post has pursued it in several columns, and others have acknowledged hearing about the buy orders from friends in the S&P trading pits. Another columnist, James Pethokoukis of U.S. News & World Report, described at length how in the final two trading hours on Aug, 16, 2007, the Plunge Protection Team might have encouraged one or two major institutions to buy stock index futures, because a 300-point Dow decline was briskly wiped away. But then he felt obliged to close with a semi-disavowal: “there’s never been any official confirmation of this," and that insiders both in Washington and Wall Street “totally dismiss” these reports.

With the recent market panics and surges, the Working Group — if not its deepest secrets — might have again appeared on the front pages. But this did not happen.

However, in March 2008, the Senate Finance Committee’s top Democrat, Max Baucus (D-Mont.), and top Republican, Charles Grassley (R-Iowa), were consumed by interest in whether Paulson pressured Bernanke into having the Federal Reserve broker the controversial deal in which J. P. Morgan Chase got $30 billion to help take over Bear Stearns.

Baucus and Grassley asked for all kinds of details. However, they seem not to have asked for information on how closely Paulson and Bernanke had been collaborating since 2006 in their mutual roles on the Plunge Protection Team. and how they interpreted their powers under the 1988 presidential proclamation. This is unfortunate.

Former Fed Chairman Paul Volcker, a well-respected senior statesman, stated his concern bluntly. “To meet the challenge," Volcker said, "the Federal Reserve judged it necessary to take actions that extend to the very edge of its lawful and implied powers, transcending certain long-embedded central banking principles and practices.”

Volcker is regarded as one of the last honest men in U.S. finance. But since 1987, the lawful and implied powers of the Federal Reserve have probably been extended further than the former Fed chairman would like – and, conceivably, further than he knows.


fonte: http://www.washingtonindependent.com/1543/the-plunge-protection-team


Altri articoli sul PPT:

http://www.marketoracle.co.uk/Article1771.html
http://www.gamingthemarket.com/2008/07/front-running-systemic-market-crash-ppt.html
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4951
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=604904
http://www.goldonomic.com/PPTeam.htm
Inviato il: 27/8/2008 10:11
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  •  tibberio
      tibberio
Re: Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#2
Mi sento vacillare
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@ Descartes

Questi dementi non hanno capito che " il problema" spostandolo temporalmente...si ingigantisce.
Ma ormai siamo agli sgoccioli.
Chi frenera´ il dollaro quando F&F saranno nazionalizzate? (per me e´ come se gia´lo fossero)....

Mutui: Fdic, 117 banche in crisi
Profitti calano dell'86% nel secondo trimestre
(ANSA) - NEW YORK, 26 AGO - Crollano i profitti dell'industria bancaria americana: nel secondo trimestre i profitti sono scesi dell'86%. Secondo la Federal Deposit Insurance Corp (Fdic), il calo e' legato al prolungarsi della crisi dei mercati immobiliari e del credito. La Fdic rileva inoltre che le banche in difficolta' sono 117 nel periodo aprile-giugno, in aumento rispetto alle 90 rilevate nel primo trimestre, e che sono necessari piani per far fronte a eventuali perdite.
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La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Inviato il: 27/8/2008 13:11
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  •  Mande
      Mande
Re: Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#3
Dubito ormai di tutto
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tibberio
Citazione:

Chi frenera´ il dollaro quando F&F saranno nazionalizzate?

Aspetta, aspetta, aspetta...
Ce l'ho sulla punta della lingua...

Ma si dai, era così semplice...
La BCE sostiene il dollaro con i nostri soldi.

Blondet dimentica di menzionare ovviamente anche i paesi asiatici con Cina e Giappone in testa ma comunque ci informa che anche noi con l'Euro stiamo diventando un terzo mondo. Un buon luogo dove esportare inflazione.

Te la faccio io una domandina semplice semplice...

Se Fanny e Freddy falliscono chi ci rimette?
I debitori? No, quelli fanno salti di gioia.
Gli azionisti americani? Quei pochi che esistono certamente si...
I fondi sovrani Asiatici? Bingo!

Quando si dice cornuti e mazziati.

Ritornando alla questione posta da Blondet...

Perché la BCE si gonfia di debiti americani?
I titoli americani rendono al 2% contro una inflazione almeno del 5% (fonti governative). Chi fa un acquisto del genere perde un 3% di valore annuo. Una follia dal punto di vista economico.

Se esiste un unico plunge protection team questo deve essere per forza di cose transnazionale. Da sola la FED può solo trasferire ricchezza dalla maggior parte degli americani verso un ristretto gruppo di elite come ogni banca centrale che si rispetti fa. Per poter attingere ricchezza da tutto il mondo però serve la collaborazione delle più grandi banche centrali internazionali.
Inviato il: 28/8/2008 1:18
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  •  Infettato
      Infettato
Re: Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#4
Dubito ormai di tutto
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Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Inviato il: 28/8/2008 8:21
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  •  tibberio
      tibberio
Re: Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#5
Mi sento vacillare
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@ Mande
@ Infettato

purtroppo e´sempre cosi´.... il creditore (UE, Cina, Russia, India, Giappone, etc.) per poter riavere i propri soldi e´ costretto a "sostenere il debitore (USA)"
Nonostante questo, molti stanno dismettendo i loro assets in dollari o acquistando a piu´ non posso direttamente in dollari e proprio in Usa
( e´per questo che l´economia americana ancora si tiene ed il mercato immobiliare non e´ crollato di brutto cosi´ come avrebbe dovuto).....

ma questo giochetto quanto durera´, chi rimarra´ con il cerino in mano?

Nel momento stesso in cui Fannie e Freddie saranno nazionalizzate chi fermera´ il dollaro volare a 2€? Io spero che cio´ non avvenga e, infatti, gli operatori economici agiscono come se cio´ non avverra´, ma questo per puro e semplice calcolo egoistico che segue questo ragionamento:

Se F&F falliscono il problema non e´ piu´ SOLO IL MIO, ma di tutti.
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La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Inviato il: 28/8/2008 9:44
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#6
Dubito ormai di tutto
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Altre prove della manipolazione in corso: il Nikkei English News riporta da una fonte anonima che le banche centrali di Giappone, Europa ed USA avrebbero stipulato un accordo segreto a metà Marzo di quest'anno per mettere in opera un piano di sostegno del Dollaro. Le banche centrali avrebbero in questi mesi comprato dollari e venduto Euro e Yen ogniqualvolta il dollaro fosse calato significativamente.


U.S., Europe, Japan Devised Plan to Prop Up Dollar, Nikkei Says

By Timothy R. Homan

Aug. 27 (Bloomberg) -- Finance officials from the U.S., Japan and Europe in mid-March drew up plans to strengthen the U.S. dollar following troubles at Bear Stearns Cos., Nikkei English News reported, citing unnamed sources.

The intervention designed by the U.S. Treasury Department, Japan's Finance Ministry and the European Central Bank called for the central banks to purchase dollars and sell euros and yen, with Japan providing the yen needed for the currency swap if the greenback's value dropped significantly, the news service said.

The three groups, which considered making an emergency statement through the Group of Seven industrial nations, did not stipulate a specific exchange rate for the potential intervention, nor did they detail the amount of money to be used, Nikkei said.

ECB spokeswoman Eszter Miltenyi and Treasury spokeswoman Brookly McLaughlin declined to comment on the report.


http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aafNFhZiOg.w&refer=home
Inviato il: 29/8/2008 12:02
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#7
Dubito ormai di tutto
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Oggi tutte le borse del mondo sono crollate quasi simultaneamente, dagli Stati Uniti all'Europa fino alla Cina, India e al Giappone ( bbc , istockanalyst , mid-day.com).

Cosa ha causato il crollo? La pubblicazione da parte del ministero del lavoro USA dei dati sulla disoccupazione, che hanno rivelato il picco del 6.1%:



Il tasso di disoccupazione, uno dei principali sintomi di deflazione, è l'unico dato che il Plunge Protection Team non può gonfiare, poichè le sue manipolazioni finanziarie non si tramutano in nuovi reali posti di lavoro.

La deflazione è iniziata, anche se gli USA stanno facendo di tutto per nasconderla. E oggi i mercati mondiali hanno iniziato a capirlo e a vendere come se non ci fosse un domani.

C'è solo da chiedersi cosa si inventerà il PPT nelle prossime ore.
Inviato il: 5/9/2008 18:50
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#8
Dubito ormai di tutto
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05/09/08
MERRILL LYNCH: GLI STATI UNITI AFFRONTANO UNA CRISI GLOBALE DEL CREDITO
Data: Giovedi 4 Settembre 2008 (19:00)

DI AMBROSE EVANS-PRITCHARD
The Telegraph

Il Ministero del Tesoro statunitense ha pochi giorni per agire prima che all'estero perdano la pazienza

La Merrill Lynch [importante banca d'affari e d'investimento con sede a New York, ndt] ha annunciato che gli Stati Uniti potrebbero dover affrontare una "crisi finanziaria" globale entro alcuni mesi in seguito al fallimento di Fannie Mae e Freddie Mac [rispettivamente Federal National Mortgage Association e Federal Home Loan and Mortgage Corporation, due maxi-banche di credito fondiario, ndt ] nel mondo.

Le sorti del Paese dipendono dalla decisione degli investitori asiatici, russi e del Medio Oriente di finanziare buona parte del disavanzo di 700 miliardi di dollari (350 miliardi di sterline) sul conto delle partite correnti, mettendo il Paese in una situazione di rischio peggiore di quella giapponese dei primi anni Novanta dopo lo scoppio della bolla speculativa dell'indice Nikkei [segmento della Borsa di Tokyo, paniere dei 225 titoli principali, ndt]. La Gran Bretagna e gli altri paesi anglosassoni in deficit potrebbero dover fare fronte a una simile ritirata degli investitori stranieri.

"Il Giappone era in grado di ridurre i suoi tassi d'interesse a zero", ha detto Alex Patelis, il responsabile dell'economia estera della Merrill.

"Sarà molto difficile per l'America farlo. All'estero non forniranno volentieri capitale. Nessuno sa dov'è il limite".

Brian Bethune, responsabile del settore finanza ed economia presso Global Insight [prestigioso istituto di ricerca economica e finanziaria, ndt], ha detto che il Tesoro statunitense ha due o tre giorni di tempo per immettere liquidità per sostenere il suo piano di salvataggio o, altrimenti, dovrà affrontare una crisi pericolosa della quale potrebbe perdere il controllo.

"Non è tempo per i politici di sottovalutare, ancora una volta, il rischio strutturale al sistema finanziario e l'enorme danno che questo causerà all'economia. Servono azioni aggressive e audaci, e servono ora" ha detto.

Bethune ha detto che il Ministero del Tesoro dovrebbe immettere 20 miliardi di dollari di capitale pubblico. Questo a sua volta potrebbe attirare 20 miliardi di dollari di capitale privato. Fondi di tale portata dovrebbero essere abbastanza per le due agenzie che, in questo modo, in qualunque ipotesi, si potrebbero salvare prima degli effetti del crollo del mercato immobiliare statunitense.

Ha detto che le preoccupazioni riguardo al "moral hazard" – alimentato dai sostenitori intransigenti dell'economia di mercato alla Casa Bianca e dalle rappresentanze dei media statunitensi – stanno rallentando il raggiungimento di una soluzione. "Non possiamo esitare. I mercati possono essere brutali. Dobbiamo spezzare la catena prima del crollo della fiducia".

Fannie e Freddie – le due istituzioni finanziarie più grandi al mondo – erogano quasi la metà dei 12 trilioni di dollari dell'intera industria ipotecaria statunitense. Ma questo dato non esprime appieno la loro importanza vitale in questo frangente. Le due agenzie operano in qualità di società di prestiti immobiliari di ultima istanza nel mercato immobiliare, fornendo l'80 % di tutti i nuovi mutui.

Più o meno 1 trilione e mezzo di dollari del debito AAA [ad elevata solvibilità, ndt] di Fannie e Freddie – e di altre GSE èimprese "sponsorizzate dal governo" statunitensi, ndt ] – è adesso in mani straniere. La grande incognita è ora scoprire se la pazienza degli stranieri non si esaurirà nel momento in cui le perdite aumenteranno e il dollaro sarà in ribasso.

Hiroshi Watanabe, numero due della banca centrale giapponese, ieri ha scosso i mercati quando ha raccomandato alle banche e alle compagnie assicuratrici giapponesi di trattare il debito delle agenzie statunitensi con cautela. I due gruppi di istituzioni sono in possesso di circa 56 miliardi di questi bond. La Mitsubishi UFJ possiede 3 miliardi di dollari. La Nippon Life 2,5.

Ma la parte del leone la fanno le banche centrali della Cina, della Russia e delle potenze petrolifere. Tutti questi paesi potrebbero fin troppo facilmente innescare una corsa al dollaro e mettere gli Stati Uniti in ginocchio, se dovessero decidere che è nel loro interesse strategico farlo.

Era improbabile, secondo Patelis, che qualcuno volesse provocare una svalutazione, mettendo sul mercato sottocosto i propri pacchetti azionari. Al contrario, probabilmente si accumuleranno i titoli di debito statunitense e anglosassone ad un tasso più lento. Solo questo permetterà ai paesi aventi un bilancio in deficit di lottare per colmare il buco nel bilancio. "Non vedo come la situazione attuale possa prolungarsi per altri sei mesi", ha detto.

La Merrill Lynch ha annunciato che i governi stranieri hanno aggiunto 241 miliardi di dollari al debito dell'agenzia statunitense solo nello scorso anno poiché le loro riserve estere esplodevano, rappresentando un terzo del finanziamento totale per l'attuale deficit. (Oggi possiedono 985 miliardi di dollari in tutto). Secondo la maggior parte delle valutazioni, la Cina possiede circa 400 miliardi di dollari, la Russia 150 miliardi di dollari e l'Arabia Saudita e gli altri stati del Golfo almeno 200.

L'inflazione globale si sta ora imponendo in modo categorico. Buona parte dell'Asia ha la necessità di alzare bruscamente i tassi d'interesse, portando via i capitali dal Nord America. Questo potrebbe far crescere i rendimenti dei titoli e delle obbligazioni del Tesoro statunitense, inasprendo il credito in un momento in cui gli Stati Uniti sono già in caduta libera.

Il viceministro russo delle finanze, Dmitry Pankin, ha detto che il crollo congiunto delle azioni condivise della Fannie e della Freddie nella settimana scorsa è stato irrilevante perché il loro debito è stato garantito dal governo statunitense, che lo ha inserito nel piano di salvataggio.

"Non vediamo la ragione di cambiare alcunché perché la valutazione del debito di queste agenzie non è cambiata", ha detto.

Gli esperti in politica estera dubitano che il quadro sia così semplice. È probabile che la Russia usi i suoi 530 miliardi di dollari di riserve di capitale per negoziare su importanti questioni diplomatiche, magari per scoraggiare gli Stati Uniti dall'estendere l'adesione alla Nato all'Ucraina e alla Georgia.

Vladimir Putin, l'attuale premier russo, ha ribadito più volte che la sua nazione ha ingaggiato una nuova Guerra Fredda con gli Stati Uniti. È evidente che Mosca è entusiasta all'idea di umiliare gli Stati Uniti, a patto che i costi necessari non siano troppo alti per la Russia stessa.

La Cina è vista come un partner più affidabile, per il suo desiderio, certamente più forte, di una stabilità globale. Il Segretario del Ministero del Tesoro Hank Paulson ha lasciato intendere l'esistenza di rapporti con l'élite cinese, risalente ai suoi giorni alla Goldman Sachs [una delle più grandi e affermate banche d'affari al mondo, con sede legale a New York, ndt], quando visitò il paese più di 70 volte.

Brad Setter, del Consiglio statunitense per i Rapporti Esteri, ha detto che i Cinesi sono impegnati a sostenere Fannie e Freddie, non per ultimo per garantire che i loro prestiti siano "onorati in tempo e per intero".

David Bloom, attuale amministratore della HSBC [colosso bancario europeo, ndt], ha affermato che la paura che le banche regionali possano iniziare a vacillare dopo il fallimento di IndyMac è adesso la minaccia più grande per il dollaro.

"Siamo in piena svalutazione del dollaro", ha detto. "È una lotta all'ultimo sangue: oggi i mercati credono più nell'euro che nel dollaro, anche se l'indice di fiducia tedesco elaborato dall'istituto Zew è stato assolutamente negativo".


fonte: http://mercatoliberonews.blogspot.com/2008/09/merrill-lynch-gli-stati-uniti.html

Per chi vuole inquadrare il problema e capire con quali ricatti gli USA costringono gli altri paesi del mondo a comprare dollari, rimando allo storico discorso di Ron Paul al congresso USA:

La fine dell'egemonia del Dollaro - Ron Paul
Inviato il: 5/9/2008 23:50
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Il Plunge Protection Team e la manipolazione occulta del mercato
#9
Dubito ormai di tutto
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Rivelato il piano per salvare Fannie e Freddie... poichè gli USA non possono permettersi di nazionalizzarle, il congresso ha modificato la legge sulla bancarotta per permettere la cosiddetta "Conservatorship", ovvero come spiega il Washington Post:

[...] Under the plan, which could prompt one of the most sweeping government interventions in financial markets in U.S. history, federal officials would place the firms under a conservatorship, a legal status giving the government the option and time to restructure and revive the companies, the sources said. The value of the companies' common stock would be diluted but not wiped out, while the holdings of other securities, including company debt and preferred shares might be protected by the government.

Instead of giving each company a big capital infusion upfront, the government could make quarterly injections as the companies' losses warrant, the sources said. This would be an attempt to minimize the initial cost of the rescue.[...]

fonte: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/09/05/AR2008090503351.html

Cioè, in altre parole, non avendo i soldi per nazionalizzarla tutta insieme (cosa che raddoppierebbe di fatto il debito pubblico usa in un colpo), le faranno progressive iniezioni di soldi ogni 3 mesi per coprire le richieste dei debitori.
Inviato il: 6/9/2008 12:21
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