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   Scienze Economiche
  Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?

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  •  Descartes
      Descartes
Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/6/2006
Da Christ = Sun God
Messaggi: 1087
Offline
Sono stato incuriosito da un commento di un certo "Daniele" da Milano ad un articolo di Blondet:

http://www.effedieffe.com/content/view/3735/179/

Dove questo Daniele scrive cripticamente:

Sono davvero stupito da chi dice di acquistare bond...chi la terra..chi una casa(!!)....
Ma allora non avete capito che nel 2000 è iniziato un ciclo KONDRATEVIANO winter delle commodities,quello che invece gli ebrei sanno benissimo,e che invece nelle università "normali" (leggi :completamente inutili) non insegnano!!!


Essendo profondamente ignorante in economia, mi sono andato a cercare questi cicli di Kondratev, ed ho trovato che in effetti tale osservazione non sembra campata in aria.

Su wikipedia i clicli o onde di Kondratiev sono così definiti:

In economia, le Onde di Kondratiev - chiamate anche Onde K - sono cicli regolari sinusoidali nel moderno mondo economico capitalistico. Lunghi da 50 a 60 anni, i cicli consistono alternativamente in periodi di crescita veloce e specializzata e periodi crescita lenta. Questo tipo di cicli economici è più evidente nei dati relativi alla produzione internazionale piuttosto che in quelli individuabili nelle singole economie nazionali e riguarda le produzioni più che i prezzi. Alcuni economisti dividono le onde di Kondratiev in due 'stagioni', chiamate l'Autunno di Kondratiev e, la parte successiva, Inverno di Kondratiev. Viene solitamente associato all'Autunno di Kondratiev un periodo in cui il mercato è in forte ascesa mentre all'opposto all'Inverno di Kondratiev viene associato un periodo in cui il mercato è in fase discendente. Più comune oggi è la divisione effettuata da diversi economisti secondo cui esistono quatro periodi con un punto di massimo riscontrabile tra il primi due e gli ultimi due. L'economista russo Nikolai Kondratiev (1892-1938) è stato il primo ad innalzare queste osservazioni all'attenzione internazionale nel suo libro "I maggiori cicli economici" (1925) oltre che in altri lavori scritti nello stesso periodo. Due studiosi olandesi, J. van Gelderen (1891-1940) e Samuel de Wolff in precedenza avevano ipotizzato l'esistenza di cicli di 50-60 anni nel 1913. Comunque, solo recentemente il lavoro di Gelderen e Wolff è stato tradotto dall'olandese così da poter raggiungere un più ampio pubblico.

http://it.wikipedia.org/wiki/Onde_di_Kondratiev

In un articolo di Rothbard del 1984 ho trovato questo grafico:



I cicli sembrano essere legati all'introduzione delle nuove tecnologie, e al tempo che una nuova generazione ci mette ad adottare le nuove tecnologie fino a renderle commodities (cioè fino a che non divengono talmente facili da produrre che non c'è più nulla da guadagnarci e quindi si disinveste):



Rothbard criticava allora la teoria delle onde dicendo che (nel 1984) non si era ancora verificato il crollo e la deflazione, come invece sarebbe dovuto avvenire, e che quindi si poteva considerare la teoria di Kondratiev come infondata.

Però fa una interessante osservazione:

The idea that we are right now in the midst of a Kondratieff depression, but that the deflation is being masked by inflationary bank credit, cannot be the way out. For that is simply the mystic's fudge factor so that you can never prove him wrong, regardless of the evidence.
fonte: http://www.lewrockwell.com/rothbard/rothbard44.html

Tradotto:

L'idea che siamo ora nel mezzo di una depressione Kondratieff, ma che la deflazione sia mascherata dall'inflazione prodotta dal credito bancario, non può essere una scusante. Perchè questo è semplicemente quel fattore mistico che non puoi mai provare vero o falso, nonostante le prove.

Ma in realtà è un dato di fatto che la massa monetaria USA sia inflazionata artificialmente da anni dalla Federal Reserve, quindi la possibilità che l'inverno di Kondratieff sia stato artificialmente ritardato dai banchieri internazionali inflazionando le monete è più che probabile, così come è probabile che ora questa massa monetaria possa essere arrivata al limite, e come sostiene qualcuno, tutti si stiano già muovendo verso la deflazione visto i primi segni di assenza di liquidità appaiono negli ambienti economici, ed ottenere credito è diventato improvvisamente più difficile, come si può leggere qui:

http://globaleconomicanalysis.blogspot.com/2008/06/bank-credit-is-contracting.html

http://freethemarketman.wordpress.com/2008/06/26/the-global-financial-crisis-peak-credit/

La cosa interessante è che leggendo l'articolo di Wikipedia inglese su Kondratiev, non si può fare a meno di notare che fa riferimento a due simboli noti a Wall Street:

Some market commentators divide the Kondratiev wave into two 'seasons', namely, the Kondratiev Fall and the later part, the Kondratiev Winter. A bull market is associated with 'fall' and a bear market with 'winter'. More common today is the division into four periods with a turning point (collapse) between the first and second two.
fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Kondratiev_wave

Il Toro (Bull), associato con la fase ascendente inflazionistica del ciclo di Kondatiev, e L'Orso (Bear), associato con la fase "invernale", deflazionistica di Kondratiev, sono guarda caso le due statue che troviamo spesso fuori dagli edifici delle borse internazionali:

Borsa di Francoforte:


Borsa di Wall Street:


Sono quindi quelli che vediamo da anni quindi solo trucchi di chi dietro le quinte già sa quello che sta accadendo, trucchi mirati a rimandare l'inevitabile? Dal taglio estremo all'1% dei tassi di interesse della FED che hanno creato la bolla delle case nel 2002 al tentativo recente, usando i futures, di tenere artificialmente alti i prezzi dei beni alimentari e del petrolio?

Cosa ne pensate, specialmente quelli tra voi esperti in economia?

Alcuni link sull'argomento:

http://www.ifpf.com/newera.html

http://faculty.washington.edu/krumme/207/development/longwaves.html

http://www.newworldencyclopedia.org/entry/Nikolai_Kondratiev

http://en.wikipedia.org/wiki/Kondratiev_wave

http://en.wikipedia.org/wiki/Business_cycle

http://www.risklatte.com/Inv/070804.php

http://www.kondratieffwinter.com/kw_wave.html

http://www.kwaves.com/kond_overview.htm

http://globaleconomicanalysis.blogspot.com/2006/01/kondratieff-cycle-revisited.html
Inviato il: 29/6/2008 15:01
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  •  yarebon
      yarebon
Re: Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2366
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ipotesi interessante non fosse altro che la trovo inverosimile e campata in aria, un giochetto che può divertire gli amanti di numeri e di statistiche e quelli che credono che il mercato è un entità autonoma ed autoregolarizzatrice.
Queste teorie mancano sempre del fattore umano stranamente e sono superbamente ancorate alla visione economica imperante, come se nella storia dell'umanità ci fosse stato sempre lo stesso sistema economico.
Inviato il: 29/6/2008 19:28
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Re: Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
Offline
Da sempre lo studio dell'economia tralascia il fattore umano, perché il capitalismo vuole consumatori anziché uomini, e ci impone di usare il denaro e l'inflazione e il debito.

L'ho letto su Topolino quindi dev'essere proprio così.

Se nel 2008 devo ancora leggere queste boiate buttate lì come se fossero vere allora tanto vale che mi anneghi con la testa in un secchio d'acqua.
Inviato il: 29/6/2008 21:55
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  •  Mande
      Mande
Re: Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
Messaggi: 1301
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Citazione:

In economia, le Onde di Kondratiev - chiamate anche Onde K - sono cicli regolari sinusoidali nel moderno mondo economico capitalistico. Lunghi da 50 a 60 anni, i cicli consistono alternativamente in periodi di crescita veloce e specializzata e periodi crescita lenta.

Non sono propenso a credere che esistano "cicli regolari". Questa per me è una visione fatalistica dell'economia. Difatti credendo a questo non si può far altro che rimanere inermi di fronte all'inevitabile ciclo che si compirà per volere divino senza che nessuno possa intervenire.
Molto probabilmente Kondratiev nella sua analisi ha cercato di "forzare" la scelta dei parametri che secondo lui definiscono un ciclo per ottenere un risultato che combaciasse con la sua teoria.

Come giustamente afferma Rothbard i cicli sono influenzati (per non dire decisi a tavolino) dalle scelte di politica economica delle banche che agendo sulla quantità di denaro circolante (inflazione - deflazione) incrementano la crescita o accelerano la depressione.
Citazione:

Ma in realtà è un dato di fatto che la massa monetaria USA sia inflazionata artificialmente da anni dalla Federal Reserve, quindi la possibilità che l'inverno di Kondratieff sia stato artificialmente ritardato dai banchieri internazionali inflazionando le monete è più che probabile, così come è probabile che ora questa massa monetaria possa essere arrivata al limite,

Da quando esiste il sistema bancario la massa monetaria è sempre stata inflazionata. Siccome la moneta oggi nasce dal debito ovvero dalla promessa che esisterà un valore non esistono limiti teorici alla espansione della stessa.
Una moneta credito basata su un bene reale che ne conferisce valore è limitata dalla quantità fisica del bene stesso che si è in grado di reperire. Di "promesse" invece se ne possono fare all'infinito.

Alle volte tendiamo a dimenticarci che le regole che governano l'economia sono state create dagli uomini seguendo strutture matematiche. A differenza delle leggi fisiche le conosciamo e siamo in grado di manipolarle.

Se non acquisiamo la consapevolezza che l'economia è gestita e condotta da esseri umani e non da ipotetiche entità superiori che dettano leggi cicliche ineludibili non riusciremo a cambiare alcunché.
Inviato il: 29/6/2008 22:26
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  •  yarebon
      yarebon
Re: Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2366
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linucs stai calmo non ti scaldare, non ho offeso né le tue idee e né il capitalismo, non ti sentire sempre attaccato.
Nonostante ritengo il capitalismo un sistema imperfetto ed anche pericoloso se prende alcune pieghe sono d'accordo con te che noi siamo in una società che è di facciata capitalista ma non lo è nella sostanza, ciò non toglie che uno non deve sempre giustificarsi per evitare di essere offeso dalla tua presunzione e scostumatezza.

Per me il mercato che si autoregolamenta è una balla tipo gli asini che volano. Sono gli uomini che creano e portano avanti il sistema economico e forse questo mercato una volta che si forma è una sorta di Dio a cui possiamo parlare e risolvere i nostri problemi? Si avvicina un pò all'idea di stato non trovi?
Queste idee economiche non contano vari fattori che possono insinuarsi in un "ciclo" economico, tipo anche fenomeni naturali quale siccità, rivoluzioni culturali, l'entrata in scena di una figura carismatica ecc ecc., quindi rimangono fuffa.
Inviato il: 30/6/2008 13:19
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  •  franco8
      franco8
Re: Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
Da
Messaggi: 1561
Offline
Citazione:

Se non acquisiamo la consapevolezza che l'economia è gestita e condotta da esseri umani e non da ipotetiche entità superiori che dettano leggi cicliche ineludibili non riusciremo a cambiare alcunché.


Quoto...
(estendendo, ovviamente, il concetto di "ipotetiche entità superiori"
anche al libero mercato)

D'altra parte gli andamenti ciclici (non fissi e eneludibili) esistono in natura e in qualsisi sistema (e noi siamo soprannaturali).
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 30/6/2008 15:23
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  •  Continuo
      Continuo
Re: Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#7
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/6/2008
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Messaggi: 128
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Citazione:

Per me il mercato che si autoregolamenta è una balla tipo gli asini che volano. Sono gli uomini che creano e portano avanti il sistema economico e forse questo mercato una volta che si forma è una sorta di Dio a cui possiamo parlare e risolvere i nostri problemi? Si avvicina un pò all'idea di stato non trovi?
A proposito, la cosiddetta "grande mano" di Adam Smith che guiderebbe i mercati verso l'equilibrio non esiste.
Kenneth Arrow e Gerard Debreu, entrambi premi nobel per l'economia, hanno dimostrato che esistono equilibri stabili dati certi vincoli in una situazione in cui i mercati non interagiscono troppo tra loro.
Herbert Scarf ha poi dimostrato che nel caso più generale in cui la variazione del prezzo di ciascuna merce dipende dall'eccesso di tutte le altre, bastano appena 3 tipi di merci perchè il sistema possa diventare caotico e instabile, e non tendere ad alcun equilibrio. Addio Adam
Inviato il: 1/7/2008 20:32
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  •  argon
      argon
Re: Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#8
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 18/8/2006
Da Pordenone
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Citazione:

Linucs ha scritto:
Da sempre lo studio dell'economia tralascia il fattore umano, perché il capitalismo vuole consumatori anziché uomini, e ci impone di usare il denaro e l'inflazione e il debito.

L'ho letto su Topolino quindi dev'essere proprio così.

Se nel 2008 devo ancora leggere queste boiate buttate lì come se fossero vere allora tanto vale che mi anneghi con la testa in un secchio d'acqua.


Ma ritieni forse che il fattore umano sia una vairabile aleatoria? Che non sia facilmente prevedibile? A determinati stimoli la società reagisce sempre sempre sempre allo stesso modo.
_________________
« La sovranità sovrannazionale di banchieri mondiali ed un’èlite intellettuale è preferibile all’autodeterminazione praticata nei secoli passati»
( David Rockefeller)
Inviato il: 13/7/2008 14:16
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  •  ilberneri
      ilberneri
Re: Siamo alla fine di un ciclo economico di Kondratieff?
#9
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/3/2006
Da Coimbra
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sull'argomento Kondratiev ho letto un interessante libro di Nino Galloni "il grande mutuo", a suo avviso il problema sta nel fatto che la produzione mondiale supera di gran lunga il reddito mondiale....
di qui la necessità di finanziare gli acquisti attraverso il ricorso a vari tipi di credito (soprattutto al consumo)...... ciò ha portato alla situazione attuale di crisi storica...... secondo me è un punto di vista interessante.
E' chiaro che il sitema è sostenuto e legittimato da questo livello di produzione, qualora questo fosse costretto a scendere il "riallineamento" a cui assisteremmo a livello mondiale sarebbe a dir poco (e lo è) storico
_________________
"l'utopia esiste, è radicata nello spirito degli uomini.Credo che sempre di più il capitalismo le sue logiche appaiano inutili.Il mio cervello,il mio sapere,i miei desideri non hanno più bisogno di un padrone:io, individuo lavoro nella mia autonomia
Inviato il: 18/9/2008 10:46
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