- omicidi eccellenti -
a cura di Paolo De Gregorio, 2 giugno 2008

Certo dà molto da pensare che Michele Orsi, l’imprenditore dei rifiuti assassinato che accusava i clan camorristi e i politici (in particolare il deputato Landolfi di An), e che tra pochi giorni doveva testimoniare nel processo contro i clan dei casalesi, fosse stato lasciato senza scorta e abitasse normalmente nella sua casa di Casal di Principe, in provincia di Caserta, città dominata dagli stessi clan.
Non doveva essere difficile pensare di trasferirlo con la famiglia fuori dalla Campania, per quei pochi giorni che mancavano alla sua testimonianza nel processo. Questo assassinio annunciato getta una pesantissima ombra sull’intreccio tra politica, mafia e affari, di cui Orsi era l’anello di congiunzione o, come dice Roberto Saviano, il Salvo Lima della camorra.
Una cosa è certa, che nella nostra splendida democrazia, la casa di tutte le libertà, chi tocca l’intreccio mafia-politica, certamente non muore nel suo letto e ciò rende impossibile qualsiasi speranza di liberare il Sud dell’Italia dal controllo criminale del territorio e di tutte le attività produttive.
La zona grigia di sospetto si estende anche alle istituzioni che avevano il dovere di proteggere il pentito Orsi e se la complicità con i clan si estende a questo livello, il messaggio che arriva alla società civile è quello di chinare la testa a tutte le prepotenze.
La cosa sicura è che di fronte ad un omicidio di questo peso, stranamente, non si parla né di esercito, né di presenza massiccia di forze di polizia, che però si trovano per dare addosso a chi non vuole discariche nel proprio territorio, giustamente, perché è un modo primitivo di affrontare e risolvere la questione rifiuti, contro gente che, come ieri a Chiaiano, chiedeva ragionevolmente di organizzare la raccolta differenziata dei rifiuti, invece di fare discariche e inceneritori.
Da ventanni la politica delle discariche, controllate dalla camorra, coincide con quella dello Stato, anche se tutti sanno che i rifiuti tossici e nocivi affidati dai padroni leghisti del Nord ai camorristi, sono stati sversati nottetempo e abusivamente nelle discariche “legali” e tutti i territori vicini alle discariche e le falde acquifere sono gravemente compromessi.
Se dovessi scegliere contro chi alzare il “pugno di ferro” di cui parla la destra, non me la prenderei con chi non vuole le discariche, ma lo userei contro chi controlla il territorio con la prepotenza e spera che si facciano altre discariche, perché l’affare rifiuti possa continuare in eterno.
Come al solito, vi sono due scuole di pensiero che non possono mai incontrarsi: una è quella di andare alla radice del problema differenziando, raccogliendo porta a porta, riciclando al 100% con impianti moderni ed efficienti, l’altra è quella di continuare sulla strada che fa comodo ai camorristi che controllano il territorio, ossia le discariche dove verrà gettato di tutto, e i famosi termovalorizzatori in mano a grossi gruppi industriali che faranno dei rifiuti un affare. Alle spalle della salute pubblica e del riscaldamento globale, visto che bruceranno 24 ore su 24 con produzione di Co2 ed effetto serra, oltre al 30% di ceneri tossiche e alle cancerogene particelle sottili.
Giudicate voi chi sono i barbari!
Vorrei fare un appello a quelle decine di migliaia di persone delle Onlus che vanno in giro per il mondo a diffondere la democrazia e portare aiuti: guardate che qui c’è mezza Italia sotto la dittatura dei criminali e forse sarebbe più giusto risolvere prima questo problema a casa nostra, prima di andarsi a proporre per il mondo come modello di civiltà e democrazia.
Magari aiutati in questo compito dalle migliaia di soldati che abbiamo in Libano e in Afghanistan.
Paolo De Gregorio

Come non concordare con Padegre.

Mi stavo chiedendo proprio in questi giorni che cos'e' che percepisco come minaccia tanto da dover vedere l'impiego dell'esercito per scongiurare la minaccia stessa.

Debbo dire che le proteste delle popolazioni dei paesi toccati dalle decisioni del governo sulle discariche non mi arrivano come una minaccia. L'attivita' della camorra, invece, mi preoccupa e mi fa sentire minacciato da grave ed imminente pericolo.

Se le forze di polizia non ce la fanno a contrastare una minaccia, allora, magari, l'utilizzo dell'esercito in via supplementare e mai surrogata delle forze dell'ordine puo' essere un provvedimento odioso, ma necessario.

Ma invece di usare questa forza contro cio' che minaccia, il governo manda questa forza contro cio' che minaccia non e'.

La spiegazione che viene data e' che bisogna dimostrare chi controlla il territorio, se la malavita o lo stato.

Il controllo del territorio di una nazione si ha quando ogni cittadino acquisisce coscienza di essere parte attiva ed integrante di un'azione cogiunta volta a perseguire intenti comuni, non con uno stato dove la polizia finisce per essere obbligata a far rispettare ad ogni singolo cittadino una legge percepita come vessatoria piuttosto che giusta.

Questo e' successo in Italia perche' i governi che si sono susseguiti dal dopoguerra ad oggi si sono alla fine sempre piu' trasformati in una cleptocrazia. Cleptocrazia di sinistra, centro, o destra, non c'e' stata differenza. L'intento comune a tutti i governanti succedutisi nel tempo e' stato sempre quello di aggiustarsi il proprio orticello e, poi, se rimane qualcosa, qualcosa per il bene comune.

Non ho idea di come si possa uscire da questo circolo vizioso.

L'intento comune a tutti i governanti succedutisi nel tempo e' stato sempre quello di aggiustarsi il proprio orticello e, poi, se rimane qualcosa, qualcosa per il bene comune.
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Ma invece ora pare che vogliano anche prendersi quello che c'è in comune.
Cioè l'orticello e anche il resto.
E farne una Grande Pattumiera...

Ma perchè chiamarli governanti? Qualcuno che dovrebbe governare l'intero paese ma si la li cacchi sui si chiama semplicemente, nella migliore delle ipotesi: fijo de na mignotta.
E dovrebbe essere mandato via.


Non ho idea di come si possa uscire da questo circolo vizioso.
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Semplice.
Si tira via il 'vizio' (t'è capì...)

Se tiro via il vizio resta il so...ed io nin zo'.

C'era una canzone di quattro amici al bar che pianificavano la rivoluzione...finche non si sistemavano anche loro in banca o in altro posto sicuro.

Avevo un caro amico ed insieme ci incazzavamo per le cose storte del quartiere. Una (banale) per tutte: i tombini otturati che non smaltivano l'acqua piovana causando allagamenti. ...e giu' noi a tirar moccoli con l'AMA e quant'altro....e che caspita ci vuole a pulire i tombini!!! Poi e' stato eletto in circoscrizione. I tombini sono sempre occlusi.....e con me non ci parla +. Mah

La soluzione e' forse quella di far arrivare il maggior numero di persone a non aver + nulla da perdere per cui si vedra' finalmente qualche protesta che fa venire un po' di paura ai governanti. Ma non credo che ci porteranno a questo.

Per il resto, le buone intenzioni si perdono con l'incarico. Mah.

C'era una canzone di quattro amici al bar che pianificavano la rivoluzione...finche non si sistemavano anche loro in banca o in altro posto sicuro.

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Ci sono anche quelli che vanno a prostitute.Anche se la prostituzione è sempre reato...

Questo non significa che il vizio faccia bene!

Il vizio in questo caso è che in un posto pubblico sarebbe auspicabile essere dei 'virtuosi'...
Chi parla di rivoluzione e poi si siede su di una poltrona pubblica la rivoluzione non solo non voleva farla ma stava a guardare chi la faceva per poi sparargli contro....

La soluzione e' forse quella di far arrivare il maggior numero di persone a non aver + nulla da perdere per cui si vedra' finalmente qualche protesta che fa venire un po' di paura ai governanti. Ma non credo che ci porteranno a questo.

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Non è lo stato che da soluzioni ai cittadini.
Lo stato attuale è stato VOTATO.Tolte queste quattro persone che attaverso i mass media fanno il cacchio che je pare ....si vedrà cosa è realmente il paese.
Il paese non è diverso dall'anno scorso.Ce lo fanno sembrare diverso. Ci dicono cose che non servono e che non saranno mai attuabili, ,. e ci dicono che non si paga l'ICI quando tutti hanno i bollettini nella casella della posta. E' uno stato virtuoso questo?