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  Emergency e le guerre infinite

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  •  padegre
      padegre
Emergency e le guerre infinite
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/11/2007
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Messaggi: 496
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-Emergency e le guerre infinite-
a cura di Paolo De Gregorio, 12 maggio 2008

Dalla bella puntata di Fazio dedicata a “Emergency”, con l’illustrazione delle attività della associazione, dalla sua nascita e dei suoi obbiettivi, abbiamo la sensazione di assistere ad un film già visto, in cui un piccolo gruppo di amici, sodali e affini, decide di realizzare una iniziativa consistente di tipo sanitario, senza scopo di lucro.
L’associazione vive dei contributi di privati cittadini, di lasciti, di donazioni, riscuote l’applauso di tutti e lo stesso Fazio appare sollevato dal fatto che Gino Strada non si schiera politicamente, né attacca e tanto meno indica, i responsabili delle guerre in corso, come se questi fattori fossero secondari e quasi lecito tacerli.
Spesso queste organizzazioni, e posso fare l’esempio della Comunità di S:Egidio e del San Raffaele, si trasformano in potentati con capi carismatici che non si mettono in discussione, spesso allergici alle regole democratiche, e fatalmente vengono assorbiti nella sfera politica dove questi personaggi sono utilissimi per dimostrare molte cose.

Se prendiamo l’esempio dell’Ospedale San Raffaele di Milano le cose tornano in maniera impressionante, perché è il luogo fisico e visibile a grandi numeri di popolazione dove è chiaro che quando le cose sono in mano ai privati, con una dittatura “morbida”, senza i sindacati e con i dipendenti motivati in senso religioso, le cose funzionano e vi sono anche risultati economici, mentre la sanità pubblica è ingovernabile, sprecona, inefficiente.
Musica per le orecchie dei pescecani che vorrebbero la privatizzazione di tutta la sanità, e terreno su cui si è innestata l’infiltrazione degli elementi integralisti di “comunione e liberazione”, che ormai sono la classe dirigente del San Raffaele e che hanno fatto del grande ospedale una perfetta macchina di consenso elettorale a favore della destra.
In questo senso si è trasformata una iniziativa “benefica e caritatevole” (immaginiamo la difesa urlata e fascista di uno come Sgarbi), ma vi è anche un altro fattore, mai sottolineato, che l’ospedale privato San Raffaele è convenzionato con la sanità pubblica, senza la quale non sopravviverebbe.
Non solo abbiamo l’anomalia dell’esistenza di una “sanità privata”, che prevede che si possa speculare sulla malattia, ma è ancora più anomalo che un prete, Don Verzè, gestisca, in senso confessionale e ambiguamente politico, un ospedale privato con soldi pubblici.

Quanto a Gino Strada e alla sua Emergency, fatto salvo il mio rispetto per l’opera umanitaria, mi interessa chiedere a chiunque sia in buona fede: è più giusto combattere contro le cause delle guerre, le alleanze militari, le fabbriche di armi, le spese militari, le basi militari fuori dai confini nazionali, per una riforma dell’ONU in senso pacifista, o curare una piccola parte degli effetti delle guerre mettendosi l’anima in pace? Rendere più umane le guerre assistendo i feriti serve forse a evitarle?
E in Africa e in Afghanistan, dove il colonialismo occidentale ha picchiato e picchia duro per mantenere l’egemonia politica, non è un appoggio indiretto far vedere che ci sono occidentali buoni che ti curano gratis?
Tutte le cosiddette “onlus” presenti nei teatri di guerra hanno un preciso scopo strategico: portando aiuti e sostegno creano consenso nella popolazione, parlano di emancipazione delle donne, però nel quadro di governi fantoccio con in mano l’esercito e i mezzi di informazione.
Tutti coloro che applaudono e finanziano Strada, lo sosterrebbero lo stesso se egli chiedesse le basi Nato fuori dall’Italia e la fine dell’alleanza atlantica che ci porta a rimorchio delle guerre americane?
Ho forti dubbi.
Ciò su cui non ho il minimo dubbio è l’esigenza di un grande movimento contro tutte le guerre, per la dignità dei paesi europei che si vedono sudditi degli Usa e della Nato, la chiusura di ogni base militare straniera, la difesa basata su una politica estera di pace e di integrazione economica con la Russia e il Medio Oriente, area geopolitica che, se non vedesse l’ingerenza americana, sarebbe per noi di buon vicinato e di vantaggi economici notevoli e reciproci.
Battersi per queste cose probabilmente salverebbe più vite di molte Emergency.
Paolo De Gregorio
Inviato il: 13/5/2008 9:48
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  •  FARMER
      FARMER
Re: Emergency e le guerre infinite
#2
So tutto
Iscritto il: 29/3/2008
Da Roma
Messaggi: 13
Offline
sono cmpletamente d'accordo.
la stessa cosa ad esempio vale x le associazioni "caritatevoli" che si occupano dei senza tetto... invece di risolvere le vere cause della loro situazione gli danno da mangiare e qualche coperta facendogli così almeno in parte accettare la loro misera situazione e cosi evitando che si possano ribellare.
_________________
...in un mondo dove il male è di casa e vince sempre dove regna il capitale sempre più spietatamente...farmer
Inviato il: 13/5/2008 15:06
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