Ciao, vorrei scrivere due parole sulla questione dei
videogiochi violenti e del fatto che per alcuni
potrebbero essere causa di violenze, come quelle
con armi da fuoco successe in America e Germania.

Alcuni anni fa in Emilia Romagna
successe un fatto di cronaca del quale ricordo
i particolari in maniera abbastanza confusa
ma che mi ha lasciato abbastanza perplesso.

Un uomo, in provincia di Ferrara credo (ma non mi ricordo bene anche la città) entro in un bar armato,
fece fuoco e uccise 5 persone.

Il fatto di cronaca fu raccontato dai giornali e poi
dopo alcuni giorni si disse che l’uomo era fuggito
e che quell’uomo aveva “dei legami in alto”.

Comunque, i giornali, a parte questo ne parlarono
molto poco e dopo che si disse dei legami in alto
non ne parlarono più.

L’impressione che io ne ho ricavato fu che quell’uomo che aveva ucciso 5 persone fosse autorizzato a fare ciò che ha fatto e che i giornali locali stessero in definitiva dicendo che se uno
è legato al potere può fare ciò che vuole.

Nessuno si indignò, forse perché quando c’è di mezzo qualche agenzia governativa o roba del genere forse buona parte della popolazione pensa che questi personaggi possano fare ciò
che vogliono.

L’episodio , al tempo, mi ha lasciato molto dubbioso.
In questo caso il condizionamento da videogiochi
penso che centri poco.

I contorni dell’episodio sono molto sfumati e non
ricordo bene i particolari, l’unica cosa che mi chiedo é questa: ma che razza di persone esistono
che non si indignano di fronte ad alcuni omicidi
solo perché sanno che vi sono legami con il
“potere”.

I giornalisti non ne hanno più parlato e la gente che ha letto i giornali non ha più detto niente ne si è
domandata del perché di tale comportamento
molto sospetto da parte degli organi di stampa.

Questi sono complici tanto quanto l’uomo che
ha fatto fuoco uccidendo 5 persone.
Altro che videogiochi.

Il fatto ha un aria di irreale, me ne rendo conto.
Se qualcuno si ricorda questo episodio di cronaca nera lo faccia presente (se vuole).
Grazie.