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1 Utenti anonimi
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jataka |
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chi ha paura del lupo cattivo? | #1 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
Messaggi: 292
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Chi ha paura del lupo cattivo? Dove per lupo cattivo si intende la morte. La cultura religiosa del nostro cattolico paese costringe i credenti (teoricamente eh?) a vivere una vita di terrore: non peccare, altrimenti verrai punito. Così siamo diventati sessuofobi e proibizionisti, praticamente di tutto, visto che ogni cosa fai, se non ti condanna lo stato, lo fa la chiesa. E monta la paura, in primis quella della morte, perché se vivi attenendoti a certe regole puoi sperare, ma se sgarri sei finito. Certo, puoi sempre pentirti all’ultimo respiro, ma nel frattempo come hai passato i tuoi anni? Nel terrore di finire in quel posto cupo chiamato inferno (che non ha senso d’esistere, secondo nessuna logica umana o divina)? O magari sperare in un purgatorio se si sono commessi <peccati> lievi? Ultimamente la chiesa ha abolito il limbo, spero acceleri sulle altre sezioni. Ma perché insiste tanto sulla paura? Perché è un’arma micidiale, che martella il cervello umano dall’inizio alla fine. Quella cattolica è una chiesa totalmente proibizionista, vieta praticamente tutto ciò che può essere piacevole per l’essere umano, in quanto considera la rinuncia (a ogni cosa) un atto sempre positivo, senza mai pensare che, ogni tanto, una soddisfazione concretata, oltre che al corpo fa bene all’anima, magari facendola rinascere dopo un periodo di buio. Ma tant’è, personalmente ho superato quel terrore che mi è stato inculcato da piccolo relativo alla morte, non dico che spero di andarmene al più presto, tutt’altro, ma non penso certo all’inferno o al paradiso e cerco di godermi ogni istante su questa terra.
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Ho accarezzato il cielo con la mano. Era terso, un azzurro fantastico che diceva: senti come sono morbido. Lo era davvero e ho deciso di sdraiarmici sopra. E mi sono ritrovato in volo, trasportato dal respiro del cielo stesso verso l’ultimo orizzonte, ...
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benitoche |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #2 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
Messaggi: 1941
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Ciao jataka, Si dice che chi ha paura della morte ha paura della vita Solo i giovani non hanno paura,quando si è giovani si va a 300 con la moto a 200 con la macchina,si fa a botte,si va in guerra A 30 anni la paura prende possesso dell'essere umano ed inizia una sorta di autodelimitazione Come diceva Coelho: "Ognuno si crea il suo negozietto di bicchieri di cristallo" La storia racconta di un commerciante di bicchieri di cristallo, oramai in declino per svariate motivazioni,che incontra un ragazzino pieno di vita (e senza paura),il giovane con la sua freschezza riporta l'attività ai suoi vecchi splendori e oltre. Il vecchio commerciante allora disse: "Tu mio giovane amico sei stato per me una benedizione e una maledizione; Una benedizione perchè mi hai fatto fare dei buoni affari; Una maledizione perchè mi hai fatto capire che nel mio negozietto mi ero rinchiuso propio per paura di confrontarmi con la vita" Autolimitazione,questo è il vero problema oggi,ognuno di noi cerca di crearsi il suo bel negozietto di bicchieri di cristallo tranquillo, pacifico; a questo punto una cosa è certa : LA VITA TI HA FOTTUTO Maestro Eckart diceva: "La cosa più difficile che ho dovuto imparare della vita è stato lasciar scorrere la vita stessa";ma per far questo ci vuole coraggio mio buon amico Per quanto riguarda la paura come arma l' NWO spesso adotta questa "entità",basti pensare alla finta minaccia del nucleare o a quella dell'effetto serra
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #3 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
Messaggi: 292
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Citazione: benitoche ha scritto: Ciao jataka,
Si dice che chi ha paura della morte ha paura della vita Solo i giovani non hanno paura,quando si è giovani si va a 300 con la moto a 200 con la macchina,si fa a botte,si va in guerra A 30 anni la paura prende possesso dell'essere umano ed inizia una sorta di autodelimitazione
Autolimitazione,questo è il vero problema oggi,ognuno di noi cerca di crearsi il suo bel negozietto di bicchieri di cristallo tranquillo, pacifico; a questo punto una cosa è certa : LA VITA TI HA FOTTUTO
Maestro Eckart diceva: "La cosa più difficile che ho dovuto imparare della vita è stato lasciar scorrere la vita stessa";ma per far questo ci vuole coraggio mio buon amico
Per quanto riguarda la paura come arma l' NWO spesso adotta questa "entità",basti pensare alla finta minaccia del nucleare o a quella dell'effetto serra
ciao benitoche probabilmente è corretta l'interpretazione che chi ha paura della morte l'ha anche della vita, nel senso che nn riesce ad accettarle ed apprezzarla concordo sui giovani, anche se le eccezioni non mancano allo stesso modo l'affermazione di Eckart è da me accettabile, perchè lasciar scorrere la vita non è semplice lasciarla scorrere significa accettare ogni cosa accada, mentre noi, generalmente, lottiamo in ogni momento per evitare l'evento, nel caso non ci piaccia, o per amplificarlo nel caso contrario
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fiammifero |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #4 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Di solito la morte viene associata culturalmente alla vecchiaia,e solo in sua prossimità molti ne temono le conseguenze paventate dalle religioni. In gioventù tutti se ne fregano,e la riprova è che i credenti ne fanno di cotte e di crude alla faccia dei precetti religiosi,forse perchè c'è la confessione? Personalmente non ho paura della morte,anzi in essa vedo la fine di tutte le sofferenze fisiche e psichiche,la chiusura del cerchio,quello di cui ho terrore è il dolore fisico di certe malattie,non certo l'invidiata ed invidiabile morte nel sonno. Siamo sicuri che avere paura della morte dolorosa sia indice di paura di vivere? In base alle mie ed altre esperienze,ci vuole più coraggio a vivere,a lasciarsi vivere giorno per giorno che morire (dipende certamente in che modo ed in quale frangente),e sono una senza Dio,per i veri credenti dovrebbe essere una passeggiata o no? Quindi non credo che la colpa sia da attribuire prettamente alle religioni,ma quasi esclusivamente che è un mistero la data e le modalità del suo evento,semmai il resto è solo autoconvinzione,autosuggestione ed autoconsolazione.
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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LoneWolf58 |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #5 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
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Perché questa censura sul titolo del 3d... come mai non hai messo esplicitamente "chi ha paura della morte"? La morte non fa paura, anzi la morte non esiste o almeno... sono sempre gli altri a morire, noi siamo immortali. Siamo tutti sicuri, quando ci svegliamo, di tornare a casa la sera e di riaddormentarci nel nostro letto o sbaglio?! Per conto mio non è la morte a spaventarmi magari, ma solo un po, la fase di transizione mi piacerebbe non fosse troppo dolorosa Quello che invece mi spaventa è l'attaccamento parossistico alla vita che la società attuale (e magari anche qualche religione) sta cercando di imporre anche quando la vita non è più tale, almeno per come la penso io. Ci sarebbe poi da fare un piccolo distinguo tra il non temere la morte ed il cercarla.
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La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand) Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #6 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
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Citazione: LoneWolf58 ha scritto: Perché questa censura sul titolo del 3d... come mai non hai messo esplicitamente "chi ha paura della morte"?
nessun intento di censura da parte mia, solo ho voluto presentarla come viene sostanzialmente vista in generale, una brutta cosa e, sempre in generale, il lupo cattivo è una brutta cosa Citazione: La morte non fa paura, anzi la morte non esiste o almeno... sono sempre gli altri a morire, noi siamo immortali. Siamo tutti sicuri, quando ci svegliamo, di tornare a casa la sera e di riaddormentarci nel nostro letto o sbaglio?!
non mi pare siano molti ad affermare, come te, che la morte non fa paura, che invece tanti si sentano immortali (proprio per paura inconscia della morte) è verissimo Citazione: Per conto mio non è la morte a spaventarmi magari, ma solo un po, la fase di transizione mi piacerebbe non fosse troppo dolorosa Quello che invece mi spaventa è l'attaccamento parossistico alla vita che la società attuale (e magari anche qualche religione) sta cercando di imporre anche quando la vita non è più tale, almeno per come la penso io. Ci sarebbe poi da fare un piccolo distinguo tra il non temere la morte ed il cercarla.
certo, sarebbe bello poter scegliere come morire, senza soffrire, se possibile, ma non è così, e la fine può arivare quando meno te l'aspetti l'attaccamento alla vita imposto da società e religione, fa parte proprio del progetto che porta la gente ad avere timore di morire quando, in realtà, la fine del ciclo vitale esiste da sempre per ogni essere e può benissimo essere un nuovo inizio
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #7 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
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Citazione: fiammifero ha scritto: Di solito la morte viene associata culturalmente alla vecchiaia,e solo in sua prossimità molti ne temono le conseguenze paventate dalle religioni. In gioventù tutti se ne fregano,e la riprova è che i credenti ne fanno di cotte e di crude alla faccia dei precetti religiosi,forse perchè c'è la confessione? Personalmente non ho paura della morte,anzi in essa vedo la fine di tutte le sofferenze fisiche e psichiche,la chiusura del cerchio,quello di cui ho terrore è il dolore fisico di certe malattie,non certo l'invidiata ed invidiabile morte nel sonno. Siamo sicuri che avere paura della morte dolorosa sia indice di paura di vivere? In base alle mie ed altre esperienze,ci vuole più coraggio a vivere,a lasciarsi vivere giorno per giorno che morire (dipende certamente in che modo ed in quale frangente),e sono una senza Dio,per i veri credenti dovrebbe essere una passeggiata o no? Quindi non credo che la colpa sia da attribuire prettamente alle religioni,ma quasi esclusivamente che è un mistero la data e le modalità del suo evento,semmai il resto è solo autoconvinzione,autosuggestione ed autoconsolazione.
hai scritto delle cose stupende, fiammifero, tipo <ci vuole più coraggio a vivere,a lasciarsi vivere giorno per giorno che morire>, oppure che <in essa (la morte) vedo la fine di tutte le sofferenze fisiche e psichiche,la chiusura del cerchio>, ma quanti sono a pensarla così? forse più di quanti io creda, ma rimane il fatto che le religioni non danno certo sostegno a queste tesi
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fiammifero |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #8 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Citazione: Quello che invece mi spaventa è l'attaccamento parossistico alla vita che la società attuale (e magari anche qualche religione) sta cercando di imporre anche quando la vita non è più tale, almeno per come la penso io. credo che lo sia da sempre se consideri l'attaccamento al possesso,al potere,all'accumolo come se ci portassimo tutto appresso con la morte Certamente la "società " può acuire il tutto che nasce però individualmente. altro discorso è l'attaccamento fisico alla vita,che fà parte dell'istinto di conservazione tra quello di decidere quando e come morire (eutanasia) nel caso di una "non vita". Qui si che centrano le convinzioni religiose,etiche e morali di altri che hanno potere decisionale,altrimenti si parlerebe di suicidio A tal proposito,ultimamente ho letto questo articolo che dovrebbe far riflettere.
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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LoneWolf58 |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #9 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
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Precisando che comunque dovrebbe essere sempre e solo una scelta personale, eutanasia vs accanimento terapeutico... non so quale sia peggio. Tornando alla paura della morte l'illusione dell'immortalità ci circonda e anche se con le parole non appare... è facilmente rilevabile dai comportamenti delle persone che affrontano la morte come una cosa che accade ad altri. Solo quando ne vengono sfiorati, a volte, ne diventano consapevoli e si nota un cambiamento radicale e profondo nel modo di vivere la vita. Come suol dirsi (ma non si fa) "vivi ogni giorno come fosse l'ultimo" che quando la signora arriva non bussa mai C'era una gran festa nella capitale perché la guerra era finita. I soldati erano tornati tutti a casa ed avevano gettato le divise. Per la strada si ballava e si beveva vino, i musicanti suonavano senza interruzione. Era primavera e le donne finalmente potevano, dopo tanti anni, riabbracciare i loro uomini. All'alba furono spenti i falò e fu proprio allora che tra la folla, per un momento, a un soldato parve di vedere una donna vestita di nero che lo guardava con occhi cattivi.
Ridere, ridere, ridere ancora, Ora la guerra paura non fa, brucian le divise dentro il fuoco la sera, brucia nella gola vino a sazietà, musica di tamburelli fino all'aurora, il soldato che tutta la notte ballò vide tra la folla quella nera signora, vide che cercava lui e si spaventò.
"Salvami, salvami, grande sovrano, fammi fuggire, fuggire di qua, alla parata lei mi stava vicino, e mi guardava con malignità" "Dategli, dategli un animale, figlio del lampo, degno di un re, presto, più presto perché possa scappare, dategli la bestia più veloce che c'è
"corri cavallo, corri ti prego fino a Samarcanda io ti guiderò, non ti fermare, vola ti prego corri come il vento che mi salverò oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh, cavallo, oh oh
Fiumi poi campi, poi l'alba era viola, bianche le torri che infine toccò, ma c'era tra la folla quella nera signora stanco di fuggire la sua testa chinò: "Eri fra la gente nella capitale, so che mi guardavi con malignità, son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale, son scappato via ma ti ritrovo qua!"
"Sbagli, t'inganni, ti sbagli soldato io non ti guardavo con malignità, era solamente uno sguardo stupito, cosa ci facevi l'altro ieri là? T'aspettavo qui per oggi a Samarcanda eri lontanissimo due giorni fa, ho temuto che per ascoltar la banda non facessi in tempo ad arrivare qua.
Non è poi così lontana Samarcanda, corri cavallo, corri di là... ho cantato insieme a te tutta la notte corri come il vento che ci arriverà oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo oh oh
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benitoche |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #10 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
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jakata scrive ciao benitoche probabilmente è corretta l'interpretazione che chi ha paura della morte l'ha anche della vita, nel senso che nn riesce ad accettarle ed apprezzarla
Il punto è che chi ha paura non affronta la vita,perde occasioni per il solo fatto di temere l' insuccesso, il dolore la morte o altro (linfa vitale per una sana conoscenza di se stessi,invece) Alzarsi al mattino,ed attendere che la vita faccia il suo corso,senza mai rifiutare ciò che essa stessa ci propone,questa è per me l' arte della vita Diventare artista nella vita riguarda propio il mettere da parte se stessi o meglio il propio IO,a favore di un sana e coraggiosa accettazione di cio che essa quotidianamente ci propone
jakata scrive lasciarla scorrere significa accettare ogni cosa accada, mentre noi, generalmente, lottiamo in ogni momento per evitare l'evento, nel caso non ci piaccia, o per amplificarlo nel caso contrario
Una lotta inutile, un consiglio, se si vogliono affrontare con forza i momenti duri sarà meglio nei momenti di gioia controllarsi
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #11 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
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Citazione: benitoche ha scritto:
jakata scrive lasciarla scorrere significa accettare ogni cosa accada, mentre noi, generalmente, lottiamo in ogni momento per evitare l'evento, nel caso non ci piaccia, o per amplificarlo nel caso contrario
Una lotta inutile, un consiglio, se si vogliono affrontare con forza i momenti duri sarà meglio nei momenti di gioia controllarsi
che sia una lotta inutile sono d'accordo, la vita fa comunque ciò che vuole sul fatto di controllarsi nei momenti di gioia, beh, non concordo del tutto, a mio parere è giusto viverli appieno, senza per questo andare in eccesso ciao
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fiammifero |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #12 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Citazione: lasciarla scorrere significa accettare ogni cosa accada, mentre noi, generalmente, lottiamo in ogni momento per evitare l'evento, nel caso non ci piaccia, o per amplificarlo nel caso contrario Alt! non esageriamo e generalizziamo troppo,altrimenti si cade nell'incoscienza e nel masochismo
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #13 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
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Citazione: fiammifero ha scritto: Citazione:lasciarla scorrere significa accettare ogni cosa accada, mentre noi, generalmente, lottiamo in ogni momento per evitare l'evento, nel caso non ci piaccia, o per amplificarlo nel caso contrario
Alt! non esageriamo e generalizziamo troppo,altrimenti si cade nell'incoscienza e nel masochismo
forse mi sono espresso male accettare ogni cosa accada non significa essere passivi, ma rendersi conto che è andata così e basta, nulla può più cambiare la situazione creatasi e pertanto la si deve accettare ovvio che ogni accadimento crea esperienza per la volta futura lungi da me il pensiero del masochismo, proprio non mi piace ciao
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beat |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #14 |
Ho qualche dubbio
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Da
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"Nella mia città gli uomini muoiono, L'uomo perisce; oppresso è il mio cuore... L'uomo, anche il più alto, non può arrivare al cielo; l'uomo, anche il più grande, non può coprire la terra. Anch'io avrò lo stesso destino?" domandò Gilgamesh a Shamash Così rispose "Quando gli dei crearono il genere umano, ad essi assegnarono la morte, e la vita tennero per sè" "Pensa a riempirti la pancia, Gilgamesh; stai allegro giorno e notte! Ogni giorno fà che sia una festa; giorno e notte, danza e gioca! Indossa abiti freschi e puliti, lavati il corpo e la testa con acqua pura. Bada al piccolo che tiene la tua mano, lascia che la tua sposa delizi il tuo cuore; perchè è questo il destino dell'umanità." salute
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #15 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
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Citazione: beat ha scritto: "Nella mia città gli uomini muoiono, L'uomo perisce; oppresso è il mio cuore... L'uomo, anche il più alto, non può arrivare al cielo; l'uomo, anche il più grande, non può coprire la terra. Anch'io avrò lo stesso destino?" domandò Gilgamesh a Shamash
Così rispose
"Quando gli dei crearono il genere umano, ad essi assegnarono la morte, e la vita tennero per sè"
"Pensa a riempirti la pancia, Gilgamesh; stai allegro giorno e notte! Ogni giorno fà che sia una festa; giorno e notte, danza e gioca! Indossa abiti freschi e puliti, lavati il corpo e la testa con acqua pura. Bada al piccolo che tiene la tua mano, lascia che la tua sposa delizi il tuo cuore; perchè è questo il destino dell'umanità."
salute
niente male
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benitoche |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #16 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Citazione: jataka ha scritto: Citazione: fiammifero ha scritto: Citazione:lasciarla scorrere significa accettare ogni cosa accada, mentre noi, generalmente, lottiamo in ogni momento per evitare l'evento, nel caso non ci piaccia, o per amplificarlo nel caso contrario
Alt! non esageriamo e generalizziamo troppo,altrimenti si cade nell'incoscienza e nel masochismo
forse mi sono espresso male accettare ogni cosa accada non significa essere passivi, ma rendersi conto che è andata così e basta, nulla può più cambiare la situazione creatasi e pertanto la si deve accettare ovvio che ogni accadimento crea esperienza per la volta futura lungi da me il pensiero del masochismo, proprio non mi piace
ciao
Riterrei cosa sana e giusta,nelle sopradette situazioni, evitare categoricamente i sensi di colpa ,accettare le situazioni è saggio in quanto tutte determinate da FATO; ma se si ricade nel senso di colpa difficilmente se ne esce fuori Il senso di colpa è l'eutanasia dell'anima
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benitoche |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #17 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
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Ritornando al concetto della morte jakata Se qualcuno ti dicesse che la morte è iniziata ad esistere solo da qualche millennio,ci crederesti? Mi spiego meglio,è possibile che 5000 anni fà,la morte fosse intesa solo come una variazione dello stato di coscienza; nel senso che l'uomo nel momento dell'abbandono del corpo fisico,del trapasso diciamo fosse comunque sempre cosciente sia nel di quà che nell 'aldilà
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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beat |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #18 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/2/2006
Da
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Citazione: jataka ha scritto: Citazione: beat ha scritto: "Nella mia città gli uomini muoiono, L'uomo perisce; oppresso è il mio cuore... L'uomo, anche il più alto, non può arrivare al cielo; l'uomo, anche il più grande, non può coprire la terra. Anch'io avrò lo stesso destino?" domandò Gilgamesh a Shamash
Così rispose
"Quando gli dei crearono il genere umano, ad essi assegnarono la morte, e la vita tennero per sè"
"Pensa a riempirti la pancia, Gilgamesh; stai allegro giorno e notte! Ogni giorno fà che sia una festa; giorno e notte, danza e gioca! Indossa abiti freschi e puliti, lavati il corpo e la testa con acqua pura. Bada al piccolo che tiene la tua mano, lascia che la tua sposa delizi il tuo cuore; perchè è questo il destino dell'umanità."
salute
niente male
salute a tutti, chiaramente non l'ho scritta io ....sicuramente saprai che è tratta dalla saga di gilgamesh.. cmq molti sono stati i "personaggi" impegnati nella ricerca dell'immortalità avvolti da quell'alone di mistero e di allegoria...pensiamo allo stesso gilgamesh, ad alessandro magno ad enoch e il profeta elia, che non morirono ma furono portati in cielo da carri di fuoco ...a ponce de leon che da membro dell'equipaggio di colombo, partì alla ricerca della fonte dell'eterna giovinezza nelle terre del centro america per conto della regina isabella e del re ferdinando per quanto concerne poi gli egizi, essi credevano nell'esistenza del KA vale a dire lo spirito ancestrale, l'essenza del faraone da morto, che compiva il viaggio nell'aldilà per poter raggiungere la "scala celeste" che lo avrebbe portato in cielo sulla stella imperitura, sul disco alato di ATEN dal dio RA per ottenere l'immortalita'... tutte leggende, tutte allegorie comunque molto interessanti...o forse c'è di più?salute
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #19 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
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Citazione: benitoche ha scritto:
Riterrei cosa sana e giusta,nelle sopradette situazioni, evitare categoricamente i sensi di colpa ,accettare le situazioni è saggio in quanto tutte determinate da FATO; ma se si ricade nel senso di colpa difficilmente se ne esce fuori
Il senso di colpa è l'eutanasia dell'anima
in effetti, il senso di colpa (che ci viene inculcato da piccoli) è una delle cose assolutamente da eliminare per poter vivere ciao
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #20 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
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Citazione: beat ha scritto:
salute a tutti, chiaramente non l'ho scritta io ....sicuramente saprai che è tratta dalla saga di gilgamesh.. cmq molti sono stati i "personaggi" impegnati nella ricerca dell'immortalità avvolti da quell'alone di mistero e di allegoria...pensiamo allo stesso gilgamesh, ad alessandro magno ad enoch e il profeta elia, che non morirono ma furono portati in cielo da carri di fuoco ...a ponce de leon che da membro dell'equipaggio di colombo, partì alla ricerca della fonte dell'eterna giovinezza nelle terre del centro america per conto della regina isabella e del re ferdinando per quanto concerne poi gli egizi, essi credevano nell'esistenza del KA vale a dire lo spirito ancestrale, l'essenza del faraone da morto, che compiva il viaggio nell'aldilà per poter raggiungere la "scala celeste" che lo avrebbe portato in cielo sulla stella imperitura, sul disco alato di ATEN dal dio RA per ottenere l'immortalita'... tutte leggende, tutte allegorie comunque molto interessanti...o forse c'è di più?salute
ogni allegoria è interessante di per sè e porta informazioni (per chi le vuole recepire), ma la nostra vita (e la successiva puntata, la morte) non deve essere un'allegoria, va pienamente vissuta attimo per attimo
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fiammifero |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #21 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: tutte leggende, tutte allegorie comunque molto interessanti...o forse c'è di più?salute già allora l'umanità si divideva in creduloni e scettici,premi e cotillon futuri a consolazione,gerarchie comunque sempre,perchè evidentemente l'uomo non accetta la sua natura terrena,si sente troppo sopra le parti e le righe sul resto dell'universo. L'avvenire ci tormenta il passato ci trattiene...il presente ci sfugge diceva Gustave Flaubert ,mentre Gervaso,più concretamente osserva che la vita è la piu' monotona delle avventure, finisce sempre allo stesso modo...
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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jataka |
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Re: chi ha paura del lupo cattivo? | #22 |
Ho qualche dubbio
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Citazione: benitoche ha scritto: Ritornando al concetto della morte jakata Se qualcuno ti dicesse che la morte è iniziata ad esistere solo da qualche millennio,ci crederesti? Mi spiego meglio,è possibile che 5000 anni fà,la morte fosse intesa solo come una variazione dello stato di coscienza; nel senso che l'uomo nel momento dell'abbandono del corpo fisico,del trapasso diciamo fosse comunque sempre cosciente sia nel di quà che nell 'aldilà
sono abbastanza d'accordo sul fatto che la morte, com'è intesa oggi, non esiste da quando c'è l'uomo sicuramente era vista in modo diverso, tempo fa, e l'episodio veniva vissuto anche dai familiari, in maniera molto meno tragica, a volte anche festeggiando l'evento del trapasso a nuova vita non so se l'uomo fosse cosciente sia di qua che di là, ma non lo escludo per niente
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Ho accarezzato il cielo con la mano. Era terso, un azzurro fantastico che diceva: senti come sono morbido. Lo era davvero e ho deciso di sdraiarmici sopra. E mi sono ritrovato in volo, trasportato dal respiro del cielo stesso verso l’ultimo orizzonte, ...
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