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  Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?

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  •  sick-boy
      sick-boy
Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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GIOCHI MENTALI

DI SHARON WEINBERG
Washington Post

"Fresca da Internet: una comunità di persone crede che il governo stia inviando voci nelle loro menti. Potrebbero essere pazzi, ma il Pentagono ha sviluppato un'arma che può fare proprio questo.

Se Harlan Girard è pazzo, allora non sta recitando. Si trova proprio dove aveva detto, sotto il monumento ai caduti della II guerra mondiale della stazione ferroviaria di Philadelphia -- la statua torreggiante di un angelo alato che abbraccia un combattente caduto, come portandolo in paradiso. Girard indossa dei pantaloni cachi stirati, delle scarpe di pelle dall'aspetto costoso e una ruvida camicia blu abbottonata fino al collo. Sembra un uomo d'affari del luogo vestito per un venerdì informale – un uomo d'affari del luogo con un senso dell'umorismo rudemente nero, che è diventato evidente quando ha detto di cercarlo sotto "l'angelo che sodomizza un soldato morto". A 70 anni, appare robusto e in salute – neanche minimamente trasandato o strambo. Inoltre porta con se una borsa.

L'auto-descrizione di Girard è prosaica, fino a quando non spiega cosa c'è nella borsa: documenti che secondo lui proverebbero che il governo sta tentando di controllare la sua mente. Porta quella borsa nera e logora ovunque egli vada. "Ogni volta che esco, sono pronto a tornare a casa e accorgermi che tutto è stato rubato" dice.

Borsa a parte, Girard sembra intelligente e coerente. A un tavolo di fronte al Dunkin' Donuts dentro la stazione, Girard apre la borsa e tira fuori una spessa pila di documenti, attentamente etichettati e ordinati con note adesive gialle recanti una chiara scritta instampatello. I documenti sono un mix dall'aspetto autentico di notizie di cronaca, di articoli selezionati da riviste militari e anche di alcuni documenti declassificati sulla sicurezza nazionale che sembrano mostrare che il governo USA ha provato a sviluppare delle armi che mandano voci nelle teste della gente.

"È innegabile che la tecnologia esiste", dice Girard, "ma se vai dalla polizia e dici 'Sento delle voci', quelli ti rinchiudono per una perizia psichiatrica".

La cosa che manca dalla sua borsa – l'assenza della quale rende difficile provare che egli non sia pazzo – è anche un solo documento che rafforzerebbe la non plausibile nozione che il governo stia attualmente dirigendo la tecnologia di controllo mentale su un vasto gruppo di cittadini americani. L'unica prova diretta di ciò, ammette Girard, risiede nelle presunte vittime come lui.

E di queste ce ne sono molte.

Sono le 21.01 quando la prima persona parla durante la teleconferenza del sabato.

Senza neanche essere certa che qualcun altro sia già sulla linea, la chiamante lancia la prima domanda: "Hai gang stalking o V2K?" chiede a nessuno in particolare.

C'è una pausa breve e imbarazzata.

"V2K, molto brutto. 24 su 24, 7 giorni su 7", risponde un uomo.

"Gang stalking", dice un'altra donna.

"Oh, si, unisciti al club," replica un altro ancora.

I membri di questo "club" confessionale non sono le solite vittime. Qui non si tratta di un gruppo per alcolisti, tossicodipendenti o sopravvissuti ad abusi di infanzia; le persone che si collegano sono sedicenti vittime di controllo mentale -- persone che credono di essere state scelte da un programma segreto del governo che li tiene d'occhio continuamente, usando la tecnologia per sondare e controllare le loro menti.

Essi si riferiscono frequentemente a se stessi come TI, che è un'abbreviazione di Targeted Individual [Individuo Puntato, ndt], e parlano di V2K-- l'abbreviazione militare ufficiale sta per "voice to skull" ["voce al cranio", ndt] e denota le armi che inviano voci o suoni dentro la testa. Nel loro lessico esoterico, "gang stalking" si riferisce alla convinzione che loro vengano seguiti e importunati: da vicini, estranei o colleghi che agiscono per conto del governo.

Si scambiano altri "ciao", interrotti dai bip che segnalano arrivi tardivi: Bill da Columbus, Barbara da Philadelphia, Jim dalla California e una dozzina di altri o giù di lì.

Derrick Robinson, il moderatore della teleconferenza, richiama all'ordine.

"Sono le 9 e cinque", dice Robinson, con l'intonazione dolcemente ragionevole di un conduttore della radio di tarda notte. "Forse dovremmo andare avanti e iniziare".

L'idea di un gruppo di persone convinte di essere bersagliate da armi che possono invadere le loro menti è diventata una burla culturale, riassunta dall'immagine di lunatici solitari che indossano cappelli di stagnola per deviare degli invisibili raggi mentali. "Il cappello di stagnola", riporta Wikipedia, è diventato "un popolare stereotipo e termine di derisione; la frase serve da modo di dire per paranoia ed è associata ai teorici della cospirazione".

Nel 2005, un gruppo di studenti del MIT ha condotto uno studio formale utilizzando fogli di alluminio e segnali radio. La loro sorprendente scoperta: i cappelli di stagnola possono effettivamente amplificare i segnali in radio frequenza. Certamente gli studenti consideravano il loro studio una burla.

Ma durante la teleconferenza del sabato, l'argomento del foglio di alluminio è mortalmente serio. Lo studio del MIT ha ravvivato il dibattito; mentre alcuni TI hanno realizzato che si tratta di uno scherzo a loro spese, altri hanno interpretato le scoperte come una spiegazione del perché la stagnola non sembri fermare le voci. Altri ancora garantiscono per il materiale.

"La stagnola aiuta drasticamente", riporta una partecipante alla teleconferenza, che racconta di avvolgerla attorno a tutto il corpo, sotto i vestiti.

"Dove metti la stagnola?" chiede un uomo.

"Ovunque, dappertutto", replica lei. "la metto anche in un cappello".

Un TI in un forum online sul controllo mentale raccomanda un sito web chiamato "Block EMF" ["Blocca i campi elettromagnetici", ndt] (come nelle frequenze elettromagnetiche), che pubblicizza una linea completa di indumenti, compresi dei boxer foderati in alluminio descritti come un "indumento intimo assolutamente comodo che potete indossare sopra i vostri normali boxer per schermarvi dai campi delle linee elettriche e dei computer, e dalle radiazioni a microonde, radar e televisive". Allo stesso modo, un cappello di stagnola camuffato come un normale cappello da baseball è "furbo e impercettibile".

Dopo tutto lo scoramento, i ranghi delle vittime – o della gente che crede di esserlo – stanno alzando la voce. Durante la serata ci sono circa 40 click di gente che si unisce alla chiamata, e molti di più partecipano al forum online, che conta 143 membri. Un articolo lì pubblicato che menzionava l'interesse di un giornalista ha ricevuto più di 200 e-mail di risposte.

Fino a poco tempo fa, le persone che credevano che il governo sparasse voci nelle loro teste avrebbero aggiunto l'isolamento sociale all'elenco delle loro disgrazie, ma adesso molti hanno scoperto centinaia, forse migliaia di altre persone esattamente come loro sparse per il mondo. Siti web dedicati alla persecuzione elettronica e al gang stalking sono comparsi improvvisamente in India, Cina, Giappone, Corea del Sud, Regno Unito, Russia e altrove. Le vittime hanno cominciato a organizzare incontri di supporto nelle città maggiori, compresa Washington. Gli argomenti preferiti agli incontri comprendono lezioni su come costruire schermi (i proverbiali cappelli di stagnola), corsi di formazione per media e PR, e possibili strategie legali per mettere al bando il controllo mentale.

L'ostacolo più grosso per i TI è convincere la gente a prendere seriamente i loro argomenti. Una proposta avanzata nel 2001 dal deputato Dennis Kucinich (Democratico, Ohio) per bandire le "armi psicotroniche" (un altro termine comunemente usato per indicare la tecnologia del controllo mentale) è stata entusiasticamente accolta dai TI come un grande passo avanti. Ma il progetto di legge è stato ampiamente deriso da blogger e opinionisti e rapidamente accantonato.

Doug Gordon, il portavoce di Kucinich, non avrebbe detto altro sul controllo mentale se non che la proposta era parte di una più vasta legislazione volta a bandire le armi nello spazio. La proposta venne in seguito reintrodotta, ma senza il controllo mentale. "Non era l'obiettivo della legislazione, per questo è stata ridotta e riscritta", è tutto ciò che Gordon avrebbe detto.

Incapaci di ottenere grande aiuto dai loro rappresentanti, i TI hanno dato inizio alle proprie campagne di pubbliche relazioni. Così, la scorsa primavera, le teleconferenze del sabato si sono concentrate sull'organizzazione di una manifestazione a Washington. Un tentativo di manifestazione nel 2005 attrasse poche dozzine di persone e infine fu cancellata per maltempo; i TI erano determinati a riprovarci. Le conversazioni vertevano sull'ideare T-shirt, impostare degli appuntamenti congressuali, raccogliere fondi, creare un nuovo sito web e formalizzare uno slogan. Dopo avere dibattuto sull'opportunità di focalizzarsi sul gang stalking o sul controllo mentale, il gruppo è giunto a un compromesso con uno slogan che li abbracciava entrambi: "Libertà Dalla Sorveglianza Privata e Dalla Persecuzione Elettronica".

Il moderatore della conferenza, Robinson, il quale dice che il suo gang stalking ebbe inizio quando egli lavorava alla National Security Agency negli anni '80, offre una sua stima sulle prospettive del gruppo:fForse questa manifestazione non attirerà molto la stampa, ma è comunque un primo passo. "Lo vedo come un movimento", dice, "Raccogliamo continuamente gente".

Harlan Girard dice che i suoi problemi iniziarono nel 1983, quando faceva il consulente immobiliare a Los Angeles. All'inizio la persecuzione era impercettibile: Un giorno una donna si fermò bruscamente con la macchina, gli fece no con il dito e schizzò via; vide gente che passava sotto la sua finestra di notte; notò che alcuni dei suoi vicini sembravano osservarlo; di notte sentiva qualcuno muoversi nell'intercapedine sotto il pavimento del suo appartamento.

Girard chiese consiglio alla compagna di allora, una psicologa professionista che lui preferisce non identificare. Lei gli disse "Nessuno diventa psicotico a 40 anni inoltrati". Disse che lui non sembrava manifestare altri sintomi di un comportamento psicotico – vestiva bene, pagava le sue bollette -- e, oltre alle sue affermazioni sulla sorveglianza, che suonavano paranoiche, si comportava normalmente. "Gli psicotici sono socialmente isolati", la ricorda dire.

Dopo pochi mesi, dice Girard, la persecuzione si fermò bruscamente. Ma la tregua non durò. Nel 1984, abbastanza appropriatamente, le cose divennero seriamente strane. Aveva lasciato la carriera immobiliare per tornare a studiare alla University of Pennsylvania, dove studiava per un master in architettura del paesaggio. Coltivava il sogno di progettare parchi e spazi pubblici. Quindi, dice, cominciò a sentire delle voci. Girard poteva distinguere diverse voci maschili, che si completarono con un'immagine mentale di come le voci venivano generate: da uno studio di registrazione, con "quattro merde sedute attorno ad un tavolo da gioco a bere birra", dice.

Le voci erano stupide ma anche stranamente gentili, rivolgendosi a lui come a "Signor Girard".

Lo provocavano. Gli chiedevano se pensasse di essere normale; gli suggerivano che stava impazzendo. Insultavano i suoi compagni di corso: Quando una studentessa sovrappeso comparve in impermeabile bianco per una gita in campagna, dissero "Hey, Mr. Girard, non sembra un frigorifero?".

Sei mesi dopo avere iniziato, le voci avevano un altro quesito per lui: "Signor Girard, Signor Girard. perché non è ancora morto?". Inizialmente, ricorda, le voci parlavano appena due o tre volte al giorno, ma ciò aumentò fino a diventare una cacofonia quasi costante, spesso accompagnata da un forte dolore su tutto il corpo -- che Girard adesso attribuisce alle armi ad energia direzionata che possono sparare raggi invisibili.

Le voci gli suggerirono anche come capire cosa gli stesse succedendo. Disse che gli proposero di andare al dipartimento di ingegneria elettrica per "dire loro che stai scrivendo una storia di fantascienza e che non vuoi scrivere nulla di inconsistente con la realtà fisica. Quindi digli esattamente cosa è successo".

Girard andò e ottenne alcune rudimentali spiegazioni di come la tecnologia potesse spiegare alcune delle cose che descriveva.

"Infine dissi 'Guardate, devo venire al punto, ho bisogno di risposte. Tutto questo mi sta succedendo davvero, non è una storia di fantascienza'. Risero".

Ha avuto lo stesso parere dagli amici, dice. "Mi consideravano pazzo, che è un'esperienza umiliante".

Quando interrogato sul perché egli non abbia consultato un medico per le voci e il dolore, dice "Non oso cominciare a parlarne alla gente a causa della potenziale stigmatizzazione riguardo a tutto ciò. Non voglio essere trattato diversamente. Ero lì a Philadelphia. Stava succedendo qualcosa, non conosco medici... so che qualcuno mi sta facendo qualcosa".

Laurearsi è stata una lotta, dice, ma era determinato ed ha perseverato. Nel 1988, lo stesso anno in cui si laureò, suo padre morì, lasciando a Girard un'eredità abbastanza grande da permettergli di non lavorare.

Così, invece di diventare un architetto del paesaggio, Girard cominciò un'indagine a tempo pieno su quello che gli stava succedendo, viaggiando spesso per Washington alla ricerca di documenti del governo relativi al controllo mentale. Mise un annuncio su una rivista in cerca di altre vittime. Solo poca gente rispose. Ma nel corso degli anni, man mano che incontrava sempre più gente come lui, cominciò a convincersi di essere parte di ciò che chiama un "campo di concentramento elettronico".

Anche quello che andava trovando durante le sue ricerche rafforzò le sue convinzioni: Girard scoprì che negli anni '50 la CIA aveva drogato vittime ignare con LSD come parte di un deplorevole esperimento di controllo mentale chiamato MK-ULTRA. Si imbatté in riferimenti al fatto che la CIA cercava di influenzare la mente con i campi elettromagnetici. Quindi, in un libro di ricerca accademico, trovò dei riferimenti al lavoro che alcuni ricercatori militari del Walter Reed Army Institute of Research avevano svolto negli anni '70 con le microonde modulate per trasmettere parole che un soggetto avrebbe udito nella sua testa. Altrove trovò riferimenti a tentativi di usare l'energia elettromagnetica, le onde sonore o i raggi di microonde per provocare un dolore fisico non letale. Per ogni sintomo che ha patito crede di avere individuato dei riferimenti a un'arma che potrebbe averlo causato.

Quanto c'è di attendibile nelle ricerche che Girard cita?

Le preoccupazioni circa le microonde ed il controllo mentale risalgono agli anni '60, quando il governo USA scoprì che la propria ambasciata a Mosca veniva bombardata da radiazioni elettromagnetiche a bassa intensità. Nel 1965, secondo alcuni documenti declassificati del Dipartimento della Difesa, il Pentagono, sotto diretta richiesta della Casa Bianca, lanciò il Progetto Pandora, una ricerca top-secret per esplorare gli effetti comportamentali e biologici delle microonde a bassa intensità. Per circa quattro anni il Pentagono condusse delle ricerche segrete: cuocere scimmie; esporre marinai ignari alle radiazioni di microonde; e condurre un mucchio di altri esperimenti inusuali (un sotto-progetto del Progetto Pandora era stato chiamato Progetto Bizarre). I risultati erano assortiti, e il programma fu segnato da disaccordi e polemiche scientifiche. Il "segnale di Mosca", come venne chiamato, fu infine attribuito ad intercettazione elettronica, non a controllo mentale, e Pandora terminò nel 1970. E con esso, la ricerca militare sui cosiddetti effetti non termici delle microonde sembrò estinguersi, perlomeno nel dominio del non classificato.

Ma ci sono tracce che la ricerca continui: un articolo accademico scritto per l'Air Force a metà degli anni '90 menziona l'idea di un'arma che potrebbe utilizzare le onde sonore per mandare parole nella testa di una persona. "Il segnale potrebbe essere un 'messaggio da Dio' che può avvisare il nemico della catastrofe imminente, oppure può incoraggiare il nemico ad arrendersi", concludeva l'autore.

Nel 2002, l'Air Force Research Laboratory brevettò appunto una tale tecnologia: utilizzare le microonde per mandare parole nella testa di qualcuno. Questo lavoro viene frequentemente citato nei siti web sul controllo mentale. Rich Garcia, un portavoce del comitato direttivo per l'energia del laboratorio di ricerca, si è rifiutato di discutere di questo brevetto o di attuali o correlate ricerche nel campo, citando la politica del laboratorio di non parlare delle proprie attività sulle microonde.

In risposta a una richiesta tramite il Freedom of Information Act ricevuta per questo articolo, l'Air Force ha rilasciato dei documenti non classificati che circondano quel brevetto del 2002 – articoli che evidenziano come il brevetto fosse basato sulla sperimentazione umana durante l'ottobre 1994 nel laboratorio dell'Air Force, dove alcuni scienziati furono capaci di trasmettere frasi nelle teste di soggetti umani, seppur di marginale comprensibilità. Sembra che le ricerche siano proseguite almeno fino al 2002. Dove tale lavoro sia arrivato da allora non è chiaro – il laboratorio di ricerca, citando la segretezza, si è rifiutato di discutere di ciò o di rilasciare altro materiale.

La posizione ufficiale dell'aviazione Usa è che non ci sono effetti non termici delle microonde. Eppure Dennis Bushnell, ricercatore capo presso il Langley Research Center della NASA, ha etichettato gli attacchi alle microonde contro il cervello umano come parte della guerra del futuro in una presentazione del 2001 alla National Defense Industrial Association circa le "Future Questioni Strategiche".

"Quel lavoro è troppo delicato" e inadatto ad essere riportato in qualunque documento non classificato, dice.

Nel frattempo, l'utilizzo a scopi militari di armi che impiegano le radiazioni elettromagnetiche per generare dolore è ben noto, così come alcune limitazioni di queste armi. Nel 2001, il Pentagono declassificò un elemento di questa ricerca: l'Active Denial System, un'arma che utilizza le radiazioni elettromagnetiche per riscaldare la pelle e creare un'intensa sensazione di bruciore. Quindi sì, c'è una tecnologia progettata per sparare invisibili raggi dolorosi sugli umani, ma l'arma non sembra avere sufficiente gittata per giustificare molti dei sintomi dei TI. Nonostante l'esatto raggio d'azione sia segreto, Doug Beason, un esperto di armi ad energia diretta, lo pone a circa 700 metri, e il raggio non può penetrare un certo numero di materiali, come l'alluminio. Considerando le dimensioni dell'arma (che ricorda il disco di un satellite) in grandezza reale, e le sue limitazioni operazionali, la capacità del governo o di chiunque altro di sparare raggi verso migliaia di persone – su strade cittadine, nelle loro case e mentre viaggiano in macchina e in aereo -- è più che improbabile.

Ma, data la storia della ricerca clandestina in America, è ragionevole assumere che se i vertici della difesa potessero sviluppare controllo mentale o armi a raggi a lunga distanza, lo farebbero certamente. E, una volta sviluppati, la possibilità che essi vengano testati su civili innocenti non potrebbe essere categoricamente esclusa.

Girard, da parte sua, crede che queste armi siano state non solo sviluppate, ma anche testate su di lui più di 20 anni fa.

Cosa ci guadagnerebbe il governo torturandolo? Di nuovo, Girard ha trovato quella che potrebbe essere una spiegazione, o quantomeno un precedente: Durante la guerra fredda, il governo condusse esperimenti con le radiazioni su una grande quantità di vittime ignare, usandole essenzialmente come cavie. Girard arrivò a credere di essere anche lui un esperimento che cammina.

Non è che Girard pensi che la sua selezione sia stata totalmente casuale: Egli crede di essere stato preso di mira a causa di uno sprezzante commento fatto ad un fundraiser repubblicano su George H.W. Bush nei primi anni 80. In seguito, dice Girard, le voci hanno confermato il suo sospetto.

"Una notte stavo andando a letto; la solita ciarla andava avanti", dice. "Il flusso costante di stupidaggini. Stavo proprio per andare a letto e una voce ha detto: 'Signor Girard, sa chi c'era nel nostro studio insieme a noi? Era George Bush, vice presidente degli Stati Uniti'".

La storia di Girard, per quanto strana, riflette ciò che i TI sparsi per il mondo riportano: un incontro casuale con un funzionario o con un'agenzia governativa, seguita da sorveglianza e gang stalking. Quindi, in diversi casi, voci, e dolori simili a shock elettrici. Alcuni nella comunità hanno deciso di documentare il maggior numero di casi possibile. Un TI californiano ha condotto circa 50 interviste, restringendo i sintomi a diverse macro-aree: "scampanio nelle orecchie", "manipolazione di parti del corpo", il "sentire voci", "sensazione di lacerazione sulla pelle", "problemi di fistole" e "attacchi sessuali". Infatti, continuava il TI, "molti riportano la sensazione di avere i propri genitali manipolati".

TI di entrambi i sessi riportano una varietà di "attacchi" ai loro organi sessuali. "I testicoli mi facevano talmente male che camminavo a stento", dice Girard delle sue prime esperienze. Altri, tuttavia, riportano gli attacchi in forma di stimolazione sessuale, compreso un TI che afferma di essersi ritirato dal seminario dopo una costante stimolazione sessuale da armi a energia diretta. Susan Sayler, una TI di San Diego, dice che molte donne fra i TI soffrono per gli attacchi ai loro organi sessuali ma sono spesso imbarazzate per parlarne con gli altri.

"È un fatto sporadico, semplicemente non sai quando succederà", dice. "Molte donne dicono che succede non appena ti sdrai sul letto – è li che capita il peggio. A me è successo mentre guidavo, nei momenti peggiori".

Cosa le ha fatto pensare che si trattasse di un attacco elettronico e che non fosse solo nella sua testa? "Non c'era alcuna attrazione sessuale verso un uomo quando succedeva. Ecco cosa non quadrava. Non sentivo spasmi muscolari o cose del genere", dice. " E' così… elettronico":

Gloria Naylor, una rinomata scrittrice afro-americana, sembra opporsi a molti degli stereotipi di chi crede nel controllo mentale. Vincitrice del National Book Award, Naylor è conosciuta al grande pubblico per il suo apprezzato romanzo, Le donne di Brewster Place, che descriveva un gruppo di donne che vivevano in un misero quartiere urbano, in seguito ridotto in una miniserie da Oprah Winfrey.

Ma nel 2005 ha pubblicato un lavoro meno conosciuto, 1996, un libro semi-autobiografico che descrive la sua esperienza come TI. "Non volevo parlare di questa storia. Ci vuole coraggio. Forse più coraggio di quanto io ne possieda, ma non mi hanno lasciato alternative", scrive Naylor all'inizio del suo libro. "Sto combattendo una battaglia per la mia mente. Se mi fermo adesso, loro avranno vinto e io mi perderò". Il libro è coerente, sebbene difficile da credere. E' anche segnato da alcuni inquietanti passaggi che descrivono come agenti ebrei americani fossero responsabili della sorveglianza su Naylor. "Delle molte macchine che continuavano ad andare e venire per la mia strada, molte erano guidate da Ebrei", scrive nel libro. Quando interrogata su quel passaggio in una recente intervista, ha difeso la sua logica: essendo di New York, ha affermato, riconosce bene gli Ebrei.

Naylor vive in una strada tranquilla a Brooklyn in una maestosa ed elegante abitazione con un interno caratterizzato da intricati lavori in legno e da decorazioni di gusto che attestano una vita letteraria di successo. Parla della propria situazione con calma, talvolta ridendo della propria difficile situazione e della lotta con ciò che originariamente pensava fose malattia mentale. "Osservavo me stessa", spiega. "Stavo sdraiata sul letto mentre le conversazioni scorrevano, e mi chiedevo: potrebbe essere schizofrenia?".

Come Girard, Naylor descrive quello che chiama "teatro di strada" – episodi che potrebbero essere bollati da altri come casuali, ma che Naylor crede organizzati. Notava macchine sospette che giravano attorno alla sua isolata casa di villeggiatura. In aereo, gli altri passeggeri imitavano ogni suo movimento – come mimi per strada.

Seguirono voci simili a quelle del caso di Girard – voci che la insultavano, dicendole che era stupida, che non era in grado di scrivere. Un linguaggio scurrile riempiva la sua testa. Naylor chiese aiuto ad uno psichiatra e ottenne una ricetta per un farmaco antipsicotico. Ma la medicina non riuscì a fermare le voci, dice, che si aggiunsero solamente alla sua convinzione che le molestie erano reali.

Per circa quattro anni, dice Naylor, le voci le impedirono di scrivere. Nel 2000, dice, più o meno quando scoprì i forum sul controllo mentale, le voci si fermarono e la sorveglianza si affusolò. Fu allora che cominciò a scrivere 1996 come una "catarsi".

I colleghi esortarono Naylor a non pubblicare il libro, dicendo che avrebbe distrutto la sua reputazione. Ma lei lo pubblicò, sebbene con una piccola casa editrice. Il libro fu sostanzialmente ignorato dalla critica ma abbracciato dai TI.

Naylor non è la prima scrittrice a descrivere un simile declino personale. Evelyn Waugh, uno dei grandi romanzieri del XX secolo, descrive in dettaglio esperienze simili in The Ordeal of Gilbert Pinfold. Il libro di Waugh, pubblicato nel 1957, ha delle misteriose similitudini con quello di Naylor.

Imbarcato per una crociera ristoratrice, Pinfold comincia a udire delle voci sulla nave che crede essere parte di un sistema senza fili capace di trasmettere nella sua testa; crede che l'istigatore abbia reclutato alcuni passeggeri come agenti; e descrive le "esibizioni" messe in scena dai passeggeri dirette a lui ma tuttavia intese a sembrare innocue agli altri.

Waugh scrisse il suo libro diversi anni dopo essersi ripreso da un episodio simile e aver realizzato che le voci e la paranoia erano il risultato di allucinazioni indotte dalla droga.

Naylor, che non ha più scritto libri dopo 1996, è ora di nuovo al lavoro su un romanzo storico che spera possa riportarla alla letteratura per il grande pubblico. Resta convinta di essere stata presa di mira dal controllo mentale. Le molte eco della sua difficile esperienza che lei trova sui forum sul controllo mentale la rassicurano sul fatto che non è pazza, dice.

Certamente alcune delle cose che vede sul forum le sembrano folli. "Ma chi sono io per parlare?", dice. "Magari io stessa sembro pazza a qualcun altro".

Alcuni TI, come ad esempio Ed Moore, adottano un approccio un po' più scettico. Egli critica ciò che chiama le "affermazioni strampalate" dei TI che incolpano varie agenzie governative o gruppi di persone senza alcuna dimostrazione. "Non ho ancora trovato un'affermazione di chi si trova in queste condizioni avendo dei dati a supporto", scrive.

Tuttavia, Moore crede ugualmente che le voci nella sua testa siano il risultato del controllo mentale e che il governo Usa sia il responsabile più probabile. Moore ha cominciato a sentire le voci nel 2003, non appena completati gli studi di specializzazione in anestesiologia; durante una notte di studio per l'esame di abilitazione udì delle voci provenienti da una casa vicina che parlavano di lui, delle sue capacità come medico, della sua sanità mentale. All'inizio pensò che stava semplicemente sentendo le conversazioni attraverso le pareti (un po come pensava l'alter ego romanzato di Waugh), ma quando si accorse che nessun altro poteva udire le voci, realizzò che queste erano nella sua testa. Moore attraversò due anni traumatici, compreso un ricovero ospedaliero per depressione con allucinazioni uditive.

"Cerchi di convincere amici e familiari di essere molestato elettronicamente con voci che solo tu puoi sentire", scrive in una e-mail. "Impari a smetterla. Loro non ti credono, e diventano tristi e preoccupati, e ciò amplifica la tua stessa depressione quando hai voci che ti gridano e amici e famiglia che ti vedono come un rottame indifeso, malato e mentalmente disturbato".

Dice che diventava sempre più frustrato per i farmaci antipsicotici intesi a fermare le voci, sia perché i trattamenti non funzionavano, sia perché gli psichiatri non mostravano interesse verso ciò che le voci stavano dicendogli. Cominciò a cercare qualche altra via d'uscita.

"Nel marzo del 2005 ho iniziato a cercare gruppi di supporto su Internet", ha scritto. "Mia moglie avrebbe pianto se avesse visto questi siti, sapendo che sentivo ancora le voci, ma non sapevo cosa altro fare". Nel 2006, dice, sua moglie, che gli era rimasta accanto per tre anni, chiese il divorzio.

Moore, come gli altri TI, è riluttante sul condividere i dettagli della sua vita. Teme di apparire stupido di fronte ad amici e colleghi – ma sostiene che alla fin fine valga la pena di correre il rischio se ciò può portare attenzione sul problema.

Con l'aiuto finanziario di suo padre, Moore sta studiando per una laurea in ingegneria elettrica alla University of Texas in San Antonio, nella speranza di riuscire a provare che la V2K, la tecnologia per mandare voci nelle teste della gente, è reale. Stare in facoltà, in mezzo alla gente, lo aiuta a resistere, ma le voci continuano a provocarlo.

Di recente, dice, gli hanno detto: "Non smetteremo mai con te [di creare problemi]".

Una settimana prima della manifestazione dei TI al National Mall, John Alexander, una delle persone che Harlan Girard ritiene personalmente responsabili delle voci nella sua testa, si trovava in un ristorante Chili a Crystal City spiegando davanti ad una bistecca Philly con patatine come mai gli Stati Uniti abbiano bisogno delle armi per il controllo mentale.

Ex berretto verde con esperienze in Vietnam, Alexander ha svolto diverse occupazioni relative alla sicurezza nazionale, ed ha stretto fitti rapporti con importanti leader politici e militari. Da tempo conosciuto per aver espresso interesse verso le armi esotiche, il suo articolo del 1980, "The New Mental Battlefield" ["Il nuovo campo di battaglia mentale", ndt], pubblicato sul giornale dell'esercito Military Review, viene citato da sedicenti vittime come una dimostrazione del suo coinvolgimento nel controllo mentale. Ritiratosi dagli incarichi governativi e stabilitosi a Las Vegas, Alexander continua a dare dei consigli alle forze armate. Quel giorno si trovava nell'area di Washington per un meeting ufficiale.

Sotto un cespuglio di capelli bianchi c'è la mente di un sedicente pensatore militare. Alexander appartiene ad una particolare classe di consiglieri del Pentagono che si considerano intellettuali della difesa, focalizzati su problemi generali, minacce future e nuove potenzialità. La carriera di Alexander lo ha guidato da un lavoro su una schiuma appiccicosa che arresterebbe un nemico agli ozi in studi paranormali e fisica, che egli difende come operativamente utili.

In una precedente conversazione telefonica, Alexander disse che negli anni '90, quando prese parte a dei briefing alla CIA, non ci fu mai alcuna discussione su "controllo mentale, o droghe o tecnologie alteranti la mente, o nient'altro del genere".

Secondo Alexander, le forze armate e le agenzie di intelligence erano ancora preoccupate per gli eccessi di MK-ULTRA, il famigerato programma della CIA che comportò, in parte, la somministrazione di LSD a vittime ignare. "Fino a poco tempo fa, qualunque cosa sapesse di [controllo mentale] era estremamente pericolosa" perché il Congresso avrebbe semplicemente revocato i fondi, ha detto.

Alexander ha riconosciuto che "si verificarono alcuni abusi", ma ha aggiunto che, nel complesso, "concluderei che faremmo di tutta l'erba un fascio".

Ma l'11 settembre 2001 ha cambiato il vento a Washington, e alcuni nella comunità della sicurezza nazionale stanno nuovamente nutrendo interesse nel controllo mentale, in particolare una più giovane generazione di ufficiali che non c'erano ai tempi di MK-ULTRA. "È interessante, che stia tornando", ha osservato Alexander.

Mentre Alexander ride all'idea di essere in qualche modo parte di un elaborato piano per controllare le menti della gente, riconosce l'assistenza per imparare come attingere al cervello di un potenziale nemico. E offre un esempio del possibile utilizzo della risonanza magnetica funzionale, o fMRI, come macchina della verità. La "mappatura del cervello" con l'fMRI, teoricamente, potrebbe permettere a chi interroga di sapere quando qualcuno sta mentendo, cercando attività in determinate zone del cervello. Potrebbe essere utile per interrogare i terroristi, suggerisce Alexander. Ma ogni possibile uso della tecnica sarebbe comunque troppo poco per il genere di lettura mentale di cui i TI si lamentano.

Alexander è anche affascinato dalla possibilità di utilizzare mezzi elettronici per modificare il comportamento. Il dilemma della guerra al terrorismo, nota, è che non finisce mai. Quindi cosa ne fai dei nemici, come ad esempio di quelli a Guantanamo: tenerli li per sempre? Non è pratico. La modifica del comportamento potrebbe essere un'alternativa, dice.

"Forse posso sistemarti, o neutralizzarti elettronicamente, in modo che sia sicuro rilasciarti nella società, così che tu non torni indietro per uccidermi", dice Alexander. È solo una questione di tempo prima che la tecnologia permetta a questo scenario di realizzarsi, continua. "Stiamo arrivando al punto di poterlo fare". Si ferma un momento per prendere un boccone del suo sandwich. "Dove va a cadere ciò nello spettro dell'etica? È una domanda davvero difficile".

Quando Alexander si imbatte in una domanda alla quale non vuole rispondere, come quella sull'etica del controllo mentale, sorride e porta al petto le mani, come a bilanciare due pesi immaginari. In una mano c'è il controllo mentale e la sacralità del libero pensiero – e nell'altra mano, un pochino più alta – c'è la guerra al terrorismo.

Ma niente di tutto ciò ha qualcosa a che fare con i TI, dice. "Solo perché una cosa è segreta, le persone tendono a estrapolare. Il senso comune non prevale, e anche quando fai notare enormi salti nella logica che semplicemente non possono essere veri, non sono dissuasi".

Cosa porta qualcuno, anche una persona intelligente, ad imputare l'esperienza di sentire voci incorporee alle armi del governo?

Nel suo libro, Abducted [Rapito, ndt], la psicologa di Harvard Susan Clancy esamina un gruppo che presenta forti analogie con i TI: la gente che crede di essere stata rapita dagli alieni. Le similitudini sono spesso pazzesche: i presunti rapiti descrivono strani dolori, e l'impressione di essere osservati o presi di mira. E sebbene essi generalmente non soffrano di allucinazioni uditive, a volte credono che i loro pensieri siano controllati dagli alieni, o di avere degli impianti ad alta tecnologia.

(Sul forum online, alcuni TI hanno postato rumorose obiezioni sul parallelo, preoccupati che il pubblico trovi gli UFO anche più strambi del controllo mentale. "Ci manterrà emarginati e screditati", si è lamentato uno).

Clancy spiega che la principale ragione per cui le persone credono di essere state rapite dagli alieni è che ciò fornisce loro una storia convincente per spiegare la loro percezione che gli sia successo qualcosa di strano, come dei marchi sui loro corpi (marchi che altri bollerebbero semplicemente come ecchimosi), stimolazione del propri organi sessuali (come descrivono i TI) o sensazioni di paranoia. "Non è solo una spiegazione per i tuoi problemi; è una fonte di significato per la tua vita", dice Clancy.

Nel caso dei TI, le armi di controllo mentale sono una spiegazione per le voci che sentono nella loro testa. Socrate sentiva una voce e pensava che si trattasse di un demone; Giovanna d'Arco sentiva voci da Dio. Come un TI ha notato in una e-mail: "Chiunque subisca questa persecuzione cerca la soluzione al problema. Ognuno la analizza secondo il proprio particolare spettro di convinzioni. Se sei una persona dalla mentalità scientifica, probabilmente analizzerai la situazione da quella prospettiva e concluderai che deve avvenire per mezzo di qualche tipo di dispositivo elettronico. Se sei una persona religiosa, la vedrai come una lotta tra gli elementi della religione in cui credi. Se sei, diciamo, un po' più eccentrico, potresti pensare che sia di natura aliena".

O, se ti capita di vivere negli Stati Uniti all'inizio del 21° secolo, potresti temere il crescente potere dell'NSA, della CIA e dell'FBI.

Essere una vittima della sorveglianza del governo è anche, verosimilmente, meglio che essere pazzi. Nel romanzo di Waugh basato sulla propria dolorosa esperienza, quando Pinfold conclude che si sta usando una tecnologia nascosta per infiltrarsi nel suo cervello, egli "prova nient'altro che gratitudine per la sua scoperta". Perché? "Potrebbe essere impopolare; potrebbe essere ridicolo; ma non è pazzo".

Ralph Hoffman, un docente di psichiatria a Yale che ha studiato le allucinazioni uditive, vede regolarmente gente convinta che le voci siano parte di una persecuzione del governo (altri credono che siano Dio, parenti scomparsi o anche ex ragazze). Non tutti quelli che sentono voci sono schizofrenici, dice, notando che le persone possono incidentalmente udire voci in condizioni altamente emotive. Cosa esattamente causi queste voci è ancora sconosciuto, ma una cosa è certa: la gente che pensa che le voci siano causate da qualche forza esterna vengono raramente dissuase dalla loro illusoria convinzione, dice. "Sono esperienze altamente emotive che fanno grande presa e che sono per loro talmente affascinanti da far sembrare blanda la realtà ordinaria".

Forse perché l'esperienza è così vivida, dice, anche alcuni fra quelli che migliorano attraverso i trattamenti semplicemente deducono che il regime medico li ha in qualche modo aiutati a proteggere i loro cervelli dalle armi governative.

Scott Temple, un docente di psichiatria alla Penn State University coinvolto in due recenti studi sulle allucinazioni uditive, nota che chi soffre di simili allucinazioni manca frequentemente di comprensione della propria malattia. Anche tra quelli che capiscono di essere malati, "la consapevolezza va e viene", dice. "La gente si sente travolta, e le interpretazioni illusorie ritornano".

Tornando alla stazione ferroviaria di Philadelphia, Girard sembra più agitato. Durante un incontro della settimana precedente, i suoi "gestori" gli hanno parlato soltanto brevemente – non erano in una buona posizione per attaccarlo, ha supposto Girard, basandosi sulla penuria di voci. Oggi, la sua conversazione salta più rapidamente da un soggetto all'altro: vittime di esperimenti con le radiazioni, il suo odio per George H. W. Bush, MK-ULTRA, le sue esperienze personali.

Interpellato sui suoi studi alla Penn, ha risposto parlando dei suoi problemi con la lettura: "Te l'ho detto, ogni cosa che scrivo me l'hanno dettata loro", dice, riferendosi ancora alle voci. "Quando leggo, loro stanno leggendo per me. I miei occhi vanno da una parte all'altra. Loro muovono i miei occhi sotto la riga. Stanno leggendomelo. Quando chiudo il libro, non riesco a ricordare una cosa di ciò che ho letto. Ecco perché lo fanno".

La settimana prima, Girard ha indicato solo una persona che gli sembrava sospetta – un giovane afro-americano che leggeva un libro; questa volta, tuttavia, sente più voci, che lo portano a credere che la stazione sia brulicante di agenti.

"Cambiamo posto", dice Girard dopo un po. "Sono sicuro che ci siano 40 o 50 persone qui oggi. Sono sfuggito alla loro sorveglianza l'ultima volta – non permetteranno che succeda di nuovo".

Consultato per spiegare il collegamento tra il controllo mentale e la University of Pennsylvania, che Girard ritiene coinvolta nella cospirazione, comincia a parlare di appaltatori della difesa situati vicino al campus di Philadelphia: "La General Electric era appena dopo il parcheggio coperto; la General Electric Space Systems occupa un enorme edificio proprio laggiù. Da quell'edificio si può vedere dentro lo studio nel quale svolgevo il mio lavoro per la maggior parte del tempo. Ho chiesto a qualcuno cosa stessero facendo lì. Sai, ha a che fare con i computer. GE Space Systems. Si supponeva che tenessero traccia dei detriti dei missili da questo posto... scusa. Puoi ripetere la domanda?".

Tuttavia molte parti della vita di Girard sembrano riflettere quella di un qualunque ricco scapolo 70enne. Si reca frequentemente in Francia per delle lunghe vacanze e prende parte alle attività culturali francesi a Philadelphia. Ha istituito una borsa di studio presso il Cleveland Institute of Art intitolata alla sua defunta madre, che ha frequentato la scuola lì (lui aveva cambiato il proprio cognome 27 anni prima per "motivi personali"), e viaggia per incontrare gli studenti che beneficiano del fondo. E mentre impiega la maggior parte del suo tempo nella sua ricerca e scrivendo sul controllo mentale, ha anche altri interessi. Segue la politica e descrive le escursioni con amici e familiari con i quali non parla di controllo mentale, sapendo che loro lo vedrebbero con scetticismo.

Girard riconosce che alcune delle sue esperienze rispecchiano i sintomi della schizofrenia, ma quando gli è stato chiesto se si è mai preoccupato che le voci potessero essere effettivamente causate da malattia mentale, ha risposto chiaramente con una parola: "No".

Come fa, quindi, a sapere che le voci sono reali?

"Come sai di sapere qualcosa?" replica Girard. "Come sai che io esisto? Come fai a sapere che questo non è un sogno dal quale ti sveglierai in qualche minuto? Suppongo che questa analogia sia la cosa più vicina: sai quando stai sognando. A volte può essere perfettamente lucido, ma sai che è un sogno".

La completa "realtà" delle voci è il problema – come fai a non credere a qualcosa che percepisci come vera? È esattamente ciò che Hoffman, lo psichiatra di Yale, fa notare: le voci sono talmente chiare che chi ne soffre – a prescindere dal livello di educazione o dalla consapevolezza – non riesce a non vederle come reali. "L'unica cosa che posso assicurarvi", dice Hoffman, "è che per loro sembra reale".

Sembra quasi come una qualunque altra piccola manifestazione politica a Washington. I poster adornano il ponte sulla parte sud-ovest della Capitol Reflecting Pool, dato che gli intervenuti approntano un tavolo con materiale informativo, mentre i volontari provano un altoparlante e sistemano dei frigoriferi portatili pieni di acqua in bottiglia. Fuori c'è il sole, il tempo è perfetto, e un eclettico insieme di gente da tutto il paese si è riunita per protestare contro il controllo mentale.

Non si vedono cappelli di stagnola. Solo i poster e gli attrezzi vari suggeriscono l'inusuale. "Fermare la persecuzione elettronica Usa", insiste un poster. "L'energia direzionale attacca", recita un altro. Cartelli più piccoli in forma di lapidi dicono "RIP MKULTRA". Il display principale, di fronte al leggio dell'oratore, ha un messaggio più esteso: "AIUTATE A FERMARE GLI ASSALTI HI-TECH DELLA TORTURA PSICOTRONICA".

Circa 35 TI appaiono per la manifestazione di Giugno, in aggiunta ad alcuni amici e familiari. Gli oratori alternano testimonianze personali a descrizioni delle ricerche sulla tecnologia del controllo mentale. La maggior parte degli spettatori della manifestazione sono turisti stranieri. Qualche piantagrane ride dei cartelli, ma principalmente la gente è confusa o indifferente. Gli articoli sul controllo mentale sopra il tavolo – dalle principali riviste di informazione – restano intoccati.

"Come puoi aspettarti che la gente si lasci coinvolgere se non si interessa di intercettazioni e di espropri per pubblica utilità?" dubita un uomo dopo avere smesso di sfogliare la letteratura. Mary Ann Stratton, che si occupa del tavolo, si limita a fare spallucce e sorride tristemente. Non c'è risposta: tutti alla manifestazione riconoscono che si tratta di una dura battaglia.

In generale, la prospettiva per i TI non è buona: molti perdono lavoro, casa e famiglia. La depressione è comune. Ma per molti, alla manifestazione, l'esperienza della comunità di vittime del controllo mentale sembra aiutare. Un TI, uno che aveva lavorato nelle squadre di salvataggio della Guardia Costiera prima che le voci nella sua testa lo spingessero verso una spirale verso il basso, ha espresso la consolazione che ha trovato con i compagni TI in una lunga e-mail ad un altro TI: "Penso che gli unici che possono aiutare siano quelli che passano la stessa cosa. Tutti gli altri o non ti crederanno, o sono potenzialmente coinvolti".

Alla fine, purtroppo, niente ha potuto aiutarlo abbastanza. Nell'agosto del 2006 si è suicidato.

Ma, almeno per la giornata, la manifestazione sta stimolando gli spiriti dei TI. Girard, in ciò che per lui è un animo esuberante, prende il microfono. Una piccola folla di turisti si riunisce di lato, ascoltando con interesse. Con il Campidoglio che incombe alle sue spalle, raggiunge il crescendo del suo discorso, chiamando i partecipanti a ricordare una cosa importante: sono parte di una singola comunità.

"Ho sentito dire, 'Non possiamo andare da nessuna parte perché la storia di ognuno è differente'. Siamo tutti uguali", esplode Girard. "Avete conosciuto qualcuno con il potere di assegnarvi al sistema dei campi di concentramento elettronico".

Molte settimane dopo la manifestazione, Girard compare con un reporter per un meeting al maestoso Mayflower Hotel di Washington, dove ha soggiornato frequentemente durante i due decenni in cui si è recato nella capitale per combattere il controllo mentale. Gira con una sigaretta accesa, che mette via scusandosi dopo che un dipendente dell'hotel gli dice che fumare non è più permesso. Ha mezz'ora di ritardo – trattenuto, dice, da un incontro al senato. Indossando una camicia e una cravatta con le iniziali ricamate, appare, come sempre, serio e professionale.

Girard preferisce non menzionare con chi si è incontrato al senato, oltre a dire che si trattava di una persona appartenente allo staff del congresso. L'imbarazzo è probabilmente un fattore: Girard ammette prontamente che la maggior parte della gente che incontra, che vanno da studenti a politici, ignora le sue richieste o lo bolla come lunatico.

Più tardi, la sua attenzione è sul suo sito web, che vede come il culmine di quasi un quarto di secolo di ricerca. Una volta completo, conterrà oltre 300 pagine di documenti. Che altro? Forse si trasferirà in Francia (anche li ci sono delle vittime) o forse infine il governo USA semplicemente lo ucciderà, dice.

Frattanto, sta cercando la dimostrazione assoluta che il governo abbia decodificato il cervello. Il suo ultimo interesse è Lifelog, un progetto fondato dal pentagono di cui ha letto su Wired News. L'articolo lo descriveva in questo modo: "Il programma embrionale Lifelog riverserebbe in un database gigante tutto ciò che un individuo fa: ogni mail spedita o ricevuta, ogni foto scattata, ogni pagina web visitata, ogni telefonata, ogni show televisivo guardato, ogni rivista letta. Tutto ciò – e altro – verrebbe combinato con le informazioni estrapolate da una varietà di fonti: un trasmettitore GPS per sorvegliare gli spostamenti di quella persona, sensori audiovisivi per catturare per catturare ciò che vede o dice, e monitor biomedici per tener traccia della salute dell'individuo".

Girard suggerisce che il governo, usando tecnologie simili, abbia "catalogato" la sua vita negli ultimi due anni – ogni immagine e suono (Evelyn Waugh, nel suo libro sul controllo mentale, scrive della simile paura del suo personaggio che i suoi torturatori stessero creando un file della sua intera vita).

Girard pensa che il governo possa controllare i suoi movimenti, iniettare pensieri nella sua testa, causargli dolore notte e giorno. Crede che morirà vittima del controllo mentale.

C'è qualche ragione per essere ottimisti?

Girard esita, quindi pone una domanda retorica.

"Perché, nonostante tutto ciò, perché sono la stessa persona? Perché sono Halran Girard?"

Nonostante tutte le sue angoscie, siano esse il risultato di una malattia mentale o, come Girard sostiene, del controllo mentale del governo, le voci non sono riuscite a conquistare la cosa che lo rende ciò che è: chiamiamola la sua coscienza, il suo intelletto o, forse, la sua anima.

"Ecco cosa ancora non hanno", dice. Dopo 22 anni, "Sono ancora me stesso".
Sharon Weinberger è una giornalista di Washington, autrice di Imaginary Weapons: A Journey Through the Pentagon's Scientific Underworld."

Articolo originale dal Washington Post

Traduzione italiana presa da comedonchisciotte a cura di Nicola Alessi
Inviato il: 27/6/2007 9:29
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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autorimosso...documenti sbagliati (c'è qualcosa di stano...)
Inviato il: 27/6/2007 9:35
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Re: Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#3
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Segnalo anche un articolo da cryptogon in tema:


A Horror Movie Come to Life

Obviously, this makes things difficult for researchers. Conveniently for the government, actual victims of this research will sound just like schizophrenics.

But what are schizophrenics unable to do?

They can’t show third parties tangible evidence of the harassment.

Now, what we have below is exactly the type of thing described by “targeted individuals,” but with a few BIG exceptions: There are recordings, observable anomalies and the phenomena are affecting multiple people who know each other.
Inviato il: 27/6/2007 14:05
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  •  Dorian
      Dorian
Re: Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#4
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Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?

Sicuramente paranoici!

Che bisogno avrebbe la CIA di fare qualcosa di utile inventando (fatica fatica fatica) un dispositivo per "parlare nella testa della gente"???
E che diamine!
Non esiste già la tivvì???

PS: comunque se accendete la TV consiglio un bel paio di mutande di amianto (anche se danno un po' di prurito)
Inviato il: 27/6/2007 23:26
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  •  Dorian
      Dorian
Re: Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#5
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autorimosso...documenti sbagliati (c'è qualcosa di stano...)

Non ho avuto modo di vedere per bene i doc che hai postato ma se ho capito giusto si riferivano ad esperimenti legati all'uso di droghe (dall'eroina all'LSD).
Da quanto si sa questi esperimenti erano principalmente mirati a far "cantare" eventuali spie nemiche catturate.. com'era logico aspettarsi si rivelarono un fiasco assoluto.
Inviato il: 27/6/2007 23:30
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#6
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Citazione:

Dorian ha scritto:

Non ho avuto modo di vedere per bene i doc che hai postato ma se ho capito giusto si riferivano ad esperimenti legati all'uso di droghe (dall'eroina all'LSD).
Da quanto si sa questi esperimenti erano principalmente mirati a far "cantare" eventuali spie nemiche catturate.. com'era logico aspettarsi si rivelarono un fiasco assoluto.


giusto. Però i documenti non erano gi stesse questi volta, e li ho ricontrollati solo una volta postati....boh.

Cmq l'articolo è stato riportato soprattutto perchè è uscito sul post. Non è che vuol dire che io sia d'accordo con i TI, nè che non lo sia. Sospendo il giudizio, intanto l'ho letto.
Inviato il: 28/6/2007 22:16
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#7
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eccolo qui

Inviato il: 29/6/2007 1:10
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  •  m4x
      m4x
Re: Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#8
Mi sento vacillare
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Inviato il: 19/8/2007 19:27
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Controllo Mentale: passi avanti per la verità o associazioni di paranoici?
#9
Dubito ormai di tutto
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Ho personalmente visionato una cassetta dove il presidente Clinton chiedeva scusa per gli esperimenti di controllo mentale effettuati su ignari americani attraverso l impianto di un sistema nella parte alta della testa
Era al congresso e ne rispondeva dopo svariate interrogazioni e denunce dei malcapitati intorno al 1999

La cassetta era su MK ultra,anche nord europei avevano espiantato l impianto e si trattava di microattrezzature dalla tecnologia e dai materiali sconosciuti

La cosa è quindi notissima
Inviato il: 20/8/2007 13:37
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