Spezia,stuprata mentre va al lavoro
Appello ad automobilista testimone
Stuprata in strada alle 6.45 in una via appartata della periferia nord di La Spezia da un immigrato, forse un dominicano che l'ha seguita mentre andava al lavoro. Dopo Bologna, un'altra violenza ai danni di una giovane. Del suo stupratore c'è solo uno scarno identikit, ma la caccia all'uomo è già partita. Intanto i carabinieri rivolgono un appello a un uomo brizzolato che avrebbe visto l'immigrato seguire la ragazza.
Erano le 6.30 quando la giovane si è incamminata a piedi verso il posto di lavoro per il suo turno della domenica mattina. Ha percorso una strada periferica, ma normalmente trafficata. Un automobilista a bordo di un fuoristrada ad un certo punto si è fermato, ha accostato e l'ha avvertita: "C'è un uomo che ti segue, se vuoi ti offro un passaggio". Ma la ragazza spaventata per quell'invito, ha ripreso a camminare con passo più spedito e con il cuore in gola temendo che quell'automobilista potesse tenderle un tranello. Invece, svoltato l'angolo della strada principale il misterioso uomo che la seguiva l'ha aggredita.
Le è saltato addosso nella penombra e approfittando del fatto che in quel punto non c'erano auto o persone l'ha minacciata e violentata. Per dieci interminabili minuti ha abusato di lei, lasciandola poi sotto choc sul marciapiede. La ragazza, appena ventenne, ha telefonato ai genitori: "Aiutatemi è successa una cosa terribile" ha detto alla famiglia, come riporta il Quotidiano nazionale. Subito è scattato l'allarme al 112 e i carabinieri hanno cominciato la caccia all'uomo.
La giovane è stata accompagnata al pronto soccorso per essere visitata. Intanto ai militari ha potuto fare un primo sommario identikit del suo aggressore. Si tratterebbe di un immigrato, dall'accento spagnolo, sui 20-30 anni, dalla carnagione olivastra. In attesa dei riscontri medici, i carabinieri hanno lanciato anche un appello all'automobilista che ha avvertito la ragazza del pericolo. L'uomo sarebbe forse l'unico importante testimone: avrebbe visto l'aggressore e potrebbe fornire altri elementi utili per la sua identificazione.
Bologna,30enne picchiata e stuprata
Video riprende parte dell'aggressione
Picchiata e stuprata in pieno giorno senza che nessuno le prestasse aiuto. E' accaduto ad una 30enne di Bologna, con la telecamera del vicino distributore di benzina che non ha filmato lo stupratore, ma ha ritratto l'indifferenza degli automobilisti di passaggio. La giovane, avvicinata nei pressi dell'esercizio commerciale dal suo aggressore, è stata pestata, trascinata in un giardino condominiale e violentata.
Il fatto è avvenuto nel quartiere Navile della città, uno spicchio della metropoli emiliana che non è nuovo ad episodi di violenza: l'anno scorso due immigrati si affrontarono a colpi di pistola. E nel capoluogo questo è il terzo caso di stupro in pochi mesi.
La ragazza era scesa dal bus 27/a alla fermata di via Bentini seguita dal suo aggressore che era sul mezzo insieme a lei. Un primo tentativo di stupro è stato effettuato nella zona a fianco del distributore, andando però a vuoto. L'aggressore però non ha desistito e ha percosso la ragazza costringendola a forza ad attraversare la strada per andare nel giardino condominiale dove è stato consumato lo stupro. Proprio la fase dell'attraversamento della strada è stato ripreso dalla telecamera: si vedono nelle immagini le due sagome attraversare con l'uomo che trascina la ragazza mentre un camper e una macchina passano, probabilmente, non accorgendosi di nulla. A quel punto, nel cortile del condominio, si è consumata la violenza. Prima di fuggire il violentatore ha tirato anche dei calci al volto della sua vittima.
Soccorsa da un passante, la donna è stata trasportata all'ospedale Maggiore, con varie escoriazioni sul volto e alle braccia, dove i medici hanno confermato l'avvenuta violenza e l'hanno dimessa con una prognosi di 10 giorni. In base ai tratti somatici l'aggressore potrebbe essere di origine pakistana o bengalese. I carabinieri hanno subito avviato le ricerche nella zona fermando un giovane straniero che però non è stato riconosciuto dalla vittima, ed è stato immediatamente rilasciato. Gli investigatori hanno prelevato campioni di materiale biologico riconducibile all'aggressore, per un eventuale test del Dna, e starebbero già lavorando alla realizzazione di un identikit dell'uomo, alto circa un metro e 70, con capelli neri tirati all'indietro e la carnagione scura. I carabinieri, insieme al Pm Enrico Cieri che coordina le indagini, hanno anche lanciato un appello per trovare eventuali testimoni: chi mercoledì sera si trovava nella zona dell'aggressione e pensa di avere visto o sentito qualcosa, è invitato a rivolgersi alle forze dell'ordine.
La Lega Nord tuona contro l'ennesimo episodio di violenza. "Forse le zone di periferia sono meno importanti del centro? - si chiede il coordinatore provinciale dei Giovani Padani, Lodovico Bevilacqua Ariosti - O semplicemente non rientrano nel balletto sulla legalità in cui si sta cimentando il sindaco ultimamente? Noi Giovani Padani saremo accanto ai cittadini per garantire che il loro e nostro diritto alla sicurezza sia rispettato, al contrario di come avviene adesso". Il coordinamento donne Ds di Bologna ha intanto organizzato una fiaccolata "di solidarietà e di condanna per l'episodio di barbara violenza". L'iniziativa è promossa insieme alle donne della Cgil e alle associazioni femminili "che da sempre si battono in città contro la violenza sulle donne".
Questi sono i risultati della politica multirazziale,gli episodi innumerevoli di stupri verso le donne italiane continuano e questo a causa di ripugnanti e schifosissimi laidi negracci.
Queste cose non fanno altro che rafforzare la mia fede nazionalsocialista!!!
Se fosse stata mia figlia,a quello schifoso negro lo avrei ammazzato di legnate,lo avrei lasciato per terra in una pozza di sangue.
Queste cose mi fanno veramente arrabbiare!!!