Vorrei portare a conoscienza gli utenti, soprattutto medici , di una, relativamente nuova, tecnica sull'uso dei medicinali, quella delle microdosi.
Riportero' alcuni spezzoni dal libro che ne parla e ne descrive uso e preparazione.

Nasce in Messico con il dott. Eugenio Martinez Bravo e si e' diffusa nei trascorsi quarant'anni in molte parti dell'America latina, soprattutto a Cuba, dove oltre 50.000 medici e operatori della salute praticano tale metodo.

La microdose non e' altro che una particolare diluizione ponderale di un rimedio terapeutico. Le sostanze utilizzate possono essere di tipo vegetale (tinture madri di piante fresche, oli essenziali), di tip organico (estratti animali di ghiandole e tessuti) o di tipo sintetico (farmaci, sostanze chimiche). I rimedi ottenuti diminuiscono di 1.000-15.000 volte le dosi normalmente utilizzate nella pratica quotidiana, ma contengono ancora piccole quantita' ponderali di sostanza.
Riferendosi al principio di Avogadro, ci troviamo poco al di sopra dello zero (molto al di sopra abbiamo rimedi fitoterapici, farmaci, oli essenziali, mentre molto al di sotto abbiamo le diluizioni omeopatiche). In presenza di allergia ad una sostanza e' sconsigliato percio' l'uso della microdose, perche' provocherebbe comunque una reazione da parte dell'organismo.

-Continua-

Per quanto possa far pensare all'omeopatia, la tecnica se ne differenzia per vari motivi: il tipo di veicolo, la mancanza di dinamizzazione e soprattutto il tipo di diagnosi. Nella microdose la scelta del rimedio non e' basata sul principio del simile (fondamentale in omeopatia), ma su quello dei contrari
(ad as. microdose di un antibiotico o di un antinfiammatorio).
L'aspetto straordinario e' che , nonostante la diluizione, la microdose ottiene gli stessi effetti terapeutici, in completa assenza di quelli collaterali. Questo ci da' la possibilita' di abbattere la maggior parte dei danni iatrogeni che si osservano abitualmente nelle terapie (si calcola un terzo delle patologie correnti), continuando ad aiutare il paziente nella cura dei suoi disturbi. Ad esempio, il noto e "innocuo" paracetamolo, analgesico e antipiretico, venduto anche senza ricetta medica, a dosi elevate e continue puo' provocare danni epatici e problemi ematologici (leucopenia, neutropenia, ecc.).

Vantaggi del metodo:
Efficace
Economico
Privo di effetti collaterali
Di semplice preparazione
Puo' essere usato per trattare una grande varieta' di malattie.

-continua-

Credo che in rete possiate trovare informazioni al riguardo.

Ciao , Roberto.

La preparazione delle microdosi

Si prende la dose giornaliera del farmaco e si scioglie in una soluzione costituita da 2/3 di alcool e da 1/3 di acqua, per un totale di 20 ml. Da tale miscela BASE si prendono 12 gocce e si mescolano con la soluzione 2 formata da 1/3 di alcool e da 2/3 di acqua sempre nella quantita' di 20 ml.
a questo punto abbiamo la soluzione di microdosi da somministrare in dosi da 2 gocce piu' volte al giorno a seconda dei casi e dei medicinali somministrati.
Le gocce si assumono sopra la lingua.

Ora in questa mia veloce spiegazione ho omesso molti particolari importanti, come la qualita' dell'acqua da usare per le soluzioni, quanto durano tali soluzioni, che le dosi per gli oli essenziali e le tinture madri cambiano, ecc.
Mi piacerebbe che qualcuno intervenisse perche' si tratta di una cosa molto seria e rivoluzionaria e molto facile da usare.

Ci sono sicuramente delle questioni non chiare alle quali cercherei di rispondere volentieri.
Sono in attesa.

Roberto

Ciao Roberto,
questa diluizione funziona anche per gli antidolorifici?
Che io sappia,il più delle volte,per attenuare o far sparire il dolore occorrono dosi massicce,o forse è valido solo per alcuni farmaci ?
E' interessante il tutto,usare i principi dell'omeopatia per contrastare gli effetti collaterali delle sostanze di sintesi chimica usate.
Mi sorge però una domanda: è una nuova forma di prolungamento della malattia,a ns.spese ? Dico questo perchè se con un antibiotico devo aspettare circa sei giorni per avere dei risultati,con le microdosi devo attenderne 12 ?

Ps: leggendo questo articolo viene anche il dubbio che sia una forma legalizzata di sperimentazione su vasta scala di cavie umane.

Ciao Fiammifero,
e' importante che il principio attivo del farmaco sia uno solo, se bisogna assumere piu' farmaci, basta attendere un minuto da una somministrazione all'altra. Si possono assumere fino a 12 cose diverse contemporaneamente, ovvero separandole da almeno un minuto l'una dall'altra.
L'effetto del farmaco non diminuisce, anzi si riscontrano dei benefici inaspettati in molti casi.
Esiste una sperimentazione da quarant'anni a questa parte, ma i margini di miglioramento e di approfondimento sono enormi.
Parliamoci chiaro se ne sto parlando e non e' il mio lavoro, come tu sai, e' perche' sto in contatto con chi ha scritto il libro e ne conosco la professionalita' e la serieta'.
Poi e' una cosa che ogniuno di noi puo' verificare a casa.
Quante volte ci prendiamo un'aspirina ? Beh possiamo provare a prenderne la millesima parte, non credo che sia pericoloso.

Una volta qualcuno diceva "Cio' che da' carattere di medicina o di veleno e' la dose...."

Ciao e grazie,
avevo gia' intravisto Staffelli col tapiro d'oro qua' fuori

Nessun tapiro per il momento
ma non hai risposto alle mie domande
Ho sentore di new age,non vorrei sbagliarmi.
Se è vero che sono più di 40 anni che è in sperimentazione ed ha dato ottimi risultati anche in strutture pubbliche,perchè mai non c'è una larga diffusione,se non altro per ridurre la spesa sanitaria?
Il fatto che sia usato nell'America Latina,e Cuba,mi fà pensare ad "un vorrei ma non posso" e/o all'arte di arrangiarsi.

Citazione:
O alla glorificazione dell'effetto placebo (datemi sempre tanto placebo, se funziona, e' meglio che i veleni come il paracetamolo - che non solo non e' innocuo: e' letale).

Ciao Fiammifero,
veramente mi sembrava di averti risposto. Cerchero' di essere piu' chiaro.
Si puo' usare per tutti i farmaci, anche per gli antidolorifici, purche' abbiano un solo principio attivo. Se tu leggi la composizione di un farmaco, quasi sempre il principio attivo e' uno, poi ci sono altre sostanze che sevono ad altro, ma cio' che cura e' il principio attivo.
Inoltre non devi attendere di piu' solo perche' la dose e' minore, anzi sono stati riscontrati risultati migliori in molti casi.

Ho visto il tuo link in p.s. che non avevo notato.
Non centra niente, li' si parla di una normale sperimentazione di farmaci prima della loro commercializzazione, solo che vengono somministrati in dosi bassissime per evitare forti effetti collaterali.
La microdose che sto trattando agisce in altro modo e non credo che sia molto conveniente per le multinazionali farmaceutiche. Questo spiega la sua mancata diffusione.
Perche' in Messico e a Cuba ?
Se qualcuno di voi e' stato in Messico forse e' a conoscenza del fatto che i messicani (parlano spagnolo ) si curano in maggioranza con medicine alternative, sono molto aperti in questo campo. Per cui non mi meraviglio che si sia sviluppata questa tecnica proprio li'. A cuba, stanno messi maluccio in quanto a rifornimenti di medicine, ma stanno messi molto bene in quanto a preparazione medica. 1+1=2 hanno colto la palla al balzo. Pensa che a Cuba gli mandiamo medicine anche scadute, proprio perche' con questo metodo le possono ri-utilizzare.

Ma che c'entra la new age ? (prima o poi leggero' qualcosa in proposito alla new age, visto che si nomina spesso )

P.s. L'arte di arrangiarsi ovvero di necessita' virtu'

Ciao.

Citazione:
per lo meno il principio è accettabile..

Citazione:

com'è che diceva Fantozzi a proposito della corazzata potemkin?

teoria del range terapeutico e del fallimento terapeutico... quisquilie!

Sentiero, le dosi e il sistema di diluizione che hai descritto sono esattamente quelli dei Fiori di Bach.

(Lo dicevo io che di Aulin ne bastava mezzo... e sono quella che prende 4 gocce di Novalgina! Se mi davate tempo ci arrivavo anch'io alle microdosi!!! )