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 American Moon

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   Politica Interna & Estera
  crisi economica in america

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  •  mpi
      mpi
crisi economica in america
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
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http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=67947

alcuni analisti prevedono una recessione per la fine del 2007 negli usa
siccome per fare una guerra ci vogliono i soldi e per fare molti soldi ci vuole una guerra penso che questa notizia possa individuare la causa per un' attacco all' iran per quest' anno visto che la presidenza probabilmente cederà il passo ai democratici nel 2008


che ne pensate?
Inviato il: 6/3/2007 13:48
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
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penso che sia imminente un attacco ll' iran visto che i servizi segreti si sono già mossi recuperando informazioni e screditando possibili oppositori:

Esteri
06 mar 08:23
Israele: sparito generale iraniano, ambasciate piu' protette
TEL AVIV - Lo stato di Israele ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza delle proprie ambasciate, dopo la notizia della sparizione di un generale iraniano. Lo ha fatto sapere la radio militare israeliana, secondo la quale si temono operazioni dei servizi segreti di Teheran. Le tracce dell'alto ufficiale si sono perse lo scorso mese in Turchia; secondo alcuni mezzi di informazione arabi sarebbe stato rapito dai servizi segreti dello stato ebraico, che pero' smentisce. (Agr)

TOKYO - Non avrebbe dichiarato fondi elettorali per 700mila euro. Di questo e' accusato il ministro della difesa giapponese Fumio Kyuma, gia' nella bufera per aver criticato la guerra in Iraq. Proprio per questo il vicepresidente americano Dick Cheney, in una recente visita nel paese, non lo aveva voluto incontrare. Il ministro, tra l'altro, avrebbe usato i fondi per pagare uno stipendio da 120mila euro alla propria segretaria che risultava impiegata in una fittizia impresa commerciale. (Agr).

Afghanistan, offensiva NATO. Persi i contatti con inviato di Repubblica
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=67942
anche quest' offensiva ora sembra perpetrata per 'sopire' ogni zona inattesa del conflitto
Inviato il: 6/3/2007 14:25
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
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mi sembra di essere un onanista del forum !!!
ma nessuno è interessato alla guerra usa-iran?
comunque

conoscete le teorie di Emmanuel Todd?
stavo cercando dei libri su di lui se qualcuno sapesse qualcosa mi farebbe piacere scambiare due opinioni

Emmanuel Todd, antropologo e demografo all’Institut national des études démographiques di Parigi, sta per pubblicare in Italia Dopo l’impero. La dissoluzione del sistema americano, Marco Tropea editore, che sarà in libreria a maggio(2003)
. Nel 1998 aveva pubblicato L’illusione economica, sulla crisi dei Paesi sviluppati. Questa intervista in cui spiega quelli che, a suo avviso, sono i motivi del declino degli Stati Uniti, è stata pubblicata sul settimanale svizzero L’Illustré il 5 febbraio di quest’anno. È stata dunque realizzata quando la guerra non era ancora né decisa, né, tantomeno, cominciata e dunque alcuni dei riferimenti qui contenuti sono stati poi superati dagli eventi.

D.L’impero americano scomparirà: è la tesi del suo ultimo libro. Siamo dunque tutti ciechi?
R. Spesso si verifica un tal guazzabuglio di interpretazioni e teorie che ci impediscono di guardare alla realtà. Quando ho scritto il mio libro, eravamo ancorati all’idea della superpotenza di un’America che, senza più avversari, poteva fare ciò che voleva. Oggi, molti cominciano a intuire la verità: quando si sa che gli Stati Uniti hanno 500 miliardi di dollari di deficit commerciale, che fanno una guerra dall’altro capo del mondo senza alleati di peso, si capisce che non hanno i mezzi finanziari che possano sostenere la loro politica.
D. Quali sono i soggetti che percepiscono la debolezza americana?
R. Innanzitutto le élite economiche e finanziarie che cominciano a dubitare del dinamismo dell’economia americana. Vedono che il denaro inviato negli Stati Uniti non è stato investito ma sperperato, poiché serve ai consumi correnti degli Americani e a finanziare il debito commerciale che si misura sulla caduta del dollaro. In secondo luogo se ne accorge la Germania che, insieme alla Francia, sta per segnare una storica svolta opponendosi a questa guerra. Sta per riemergere l’alleanza francotedesca. La verità è che i vertici americani muoiono di paura all’idea di andare a fare dall’altra parte del pianeta una guerra contro un nano militare, certamente ma a un costo enorme, senza alleati e senza contributi finanziari.
D. Senza alleati… Ma otto dirigenti europei hanno appena firmato una lettera di appoggio a Bush!
R. Questa defezione non è che un episodio che non potrà compensare il rifiuto francotedesco. Ma d’altra parte ben dimostra come la vera posta in gioco sia il fronteggiamento tra Europa e Stati Uniti. Se si guarda da antropologi a questa defezione, si osserva che il continente europeo vive una fase di emancipazione e che la posizione di questi otto Paesi è la manifestazione ben conosciuta del conservatorismo delle zone periferiche, scombussolate dalla rapidità del centro. Quando si renderanno conto di essere delle pedine degli americani, torneranno indietro.
D. L’Europa è veramente così potente?
R. L’Europa è assai più potente degli Stati Uniti sul piano industriale! Se volesse potrebbe comprare ogni cosa e costruire in una dozzina d’anni un apparato militare superiore a quello americano. Di più, non rischia niente poiché implicitamente è sotto l’ombrello nucleare russo. L’America invece è diventata economicamente dipendente, obbligata a importare beni e capitali e diventando un Paese insieme predatore e mendicante, anzi lo Stato più mendicante che si sia mai visto. Finora il mondo era generoso con gli Stati Uniti perché gli era riconoscente per i servizi resi. L’obiettivo degli Stati Uniti è dunque di continuare a far credere che sono indispensabili. Lo fanno gesticolando con le armi e denunciando l’asse del male costituito da Paesi deboli e ciò è ridicolo.
D. Questa guerra non avrebbe dunque nulla a che fare con il petrolio iracheno?
R. Indirettamente. La realtà del dibattito è che l’Iraq e il Golfo Persico producono il petrolio necessario agli europei e ai giapponesi e non agli americani. Questi ultimi, nel tentativo di imporsi militarmente e in maniera durevole in questa regione, vogliono conservare il controllo dei loro protettorati europei e giapponesi. Vediamo allora crescere l’antagonismo transatlantico tra un’America commercialmente deficitaria e un’Europa che acquista fiducia e che non ha bisogno di esercizi diplomatici o militari per pagare le proprie importazioni di petrolio.
D. Lei non scivola così nell’antiamericanismo?
R. No. D’altra parte solo qualche anno fa io non ero proeuropeo perché non avvertivo la minaccia americana. Anche se l’America ha fallito in alcune cose, ho sempre pensato che avesse una potenza egemonica benefica, che fosse il grande regolatore mondiale, il Paese che ha avuto ragione nel ventesimo secolo, avendo sviluppato una sorta di specializzazione militare di difensore della democrazia di fronte a serissimi avversari, prima il nazismo, poi il comunismo. All’indomani dell’affondamento dell’Unione Sovietica, credevo ancora nella natura intrinsecamente buona ed equilibrata della società americana. È il suo comportamento disordinato e pericoloso che ha fatto di me, a ragione, un europeo.
D. Pensa che l’Europa, per trovare la propria giusta collocazione, abbia bisogno della Russia?
R. Dipende. La sola cosa di cui sono certo è che l’America non vincerà la partita. L’ipotesi ottimista è che gli Americani arretrino davanti all’emergere dell’accordo francotedesco sia per razionalità che per benefica vigliaccheria. L’amministrazione viene allora ridicolizzata, i democratici tornano al potere e il mondo torna a essere multipolare e più tranquillo, apparentemente senza la partecipazione della Russia. Secondo scenario: l’emergere dell’Europa non basta a fermare gli Stati Uniti, fanno la guerra, gli europei hanno una fifa blu e così il ravvicinamento esplicito tra europei e russi diventa necessario. In questo caso gli americani vengono battuti in un altro modo, sulla base del disordine economico. In un modo o nell’altro, sostengo che gli Stati Uniti hanno già perso.
D. Lei non vede nella Russia un altro pericolo?
R. Siamo molto ingiusti con la Russia. Senza volerne dare una visione troppo rosea, noto semplicemente che c’è una stabilizzazione della società e un inizio di ripresa economica. Beninteso, la democrazia russa non è di tipo occidentale ma alla fine Putin è stato eletto, c’è un Parlamento, si vanno stabilendo degli equilibri. È vero, la stampa non è completamente libera, ma è quasi paragonabile alla situazione della Francia all’inizio del gollismo. Il grande errore dei russi è stato di aver voluto entrare di colpo in democrazia e nel libero mercato, errore che i cinesi non hanno commesso.
D. C’è motivo di temere la crisi del mondo musulmano?
R. Io vorrei denunciare questo mito del terrorismo universale. Certamente oggi la maggior parte dei fenomeni di violenza sono legati al mondo musulmano. Perché? Perché quel mondo sta per fare il grande salto, passare da una società tradizionale e analfabeta a una società moderna, alfabetizzata, con una natalità in ribasso. E ciò implica, come ogni progresso umano, uno sradicamento mentale che provoca violenza. Ma la transizione del mondo musulmano ha fatto meno morti di quella del mondo cristiano! E come demografo, osservo che il pianeta sta per raggiungere l’alfabetizzazione universale, cinquemila anni dopo l’invenzione della scrittura. È un bel risultato ed è questo che dovremmo celebrare.
D. Lei è inguaribilmente ottimista!
R. Incorregibile. Sono una vecchia bestia progressista. Il periodo che stiamo per vivere sarà stupefacente. L’analisi della lunga durata non esclude vi siano momenti in cui il mondo cambia di direzione. E io credo che ci siamo. Ho passato la mia giovinezza in un mondo abbastanza inerte, fino all’affondamento del comunismo. Era ben segnalato, c’erano delle ideologie che si distruggevano, ma si sapeva dove ci si trovava. Mentre adesso siamo davanti all’emergere di forme sconosciute.
D. Se lei fosse stato invitato al Forum di Davos, ci sarebbe andato?
R. Sono stato già invitato e ho rifiutato. Non mi interessa. Ciò che succede in riunioni del genere non è che il pallido riflesso dello stato delle cose.
D. No global, Porto Alegre… Lei pensa che stiamo assistendo al risveglio di un movimento che potrebbe cambiare la direzione di marcia?
R. Non ne sono così sicuro. Affinché la contestazione del sistema arrivi alla rottura, bisogna per prima cosa che aumenti la rabbia dei giovani dei Paesi sviluppati che subiscono l’abbassamento dei salari e del tenore di vita dovuti all’aumento delle diseguaglianze della mondializzazione. Bisogna anche che l’unità dei potenti si incrini, con le élites americane da una parte e quelle europee e giapponesi dall’altra. Nel momento in cui queste ultime non trovassero più il loro tornaconto, si può sognare che insieme, questa forze possano far invertire la direzione di marcia. Perché, nella storia, non vi sono esempi di cambiamento degli equilibri di classe che non siano stati almeno un po’ attivati dai conflitti internazionali. Difficile immaginare insomma la rivoluzione russa senza la Prima guerra mondia
Inviato il: 6/3/2007 16:46
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Re: crisi economica in america
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
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mpi non sei l'unico, c'è una discussione di 18 pagine che titola "*Guerra contro l'Iran". Molto probabilmente avevi intenzione di impostare il thread da un punto di vista più economico, comunque puoi trovare interessanti contributi in quella discussione.
_________________
Inviato il: 6/3/2007 17:06
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: crisi economica in america
#5
Dubito ormai di tutto
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Io l'ho letto "Dopo l'impero", è uno schianto.
Compralo, ne vale la pena.

Inutile dire che i franzosi, seppure antipatici, le valutazioni le sanno fare. Se ti interessa l'economia, ti consiglio "L'orrore economico" di Vivianne Forrester. E' vecchio (1998 credo) ma spiega alla grande il trappolone in cui viviamo.
_________________
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 6/3/2007 18:32
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
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grazie mille orwell non avevo proprio visto il forum gli darò un' occhiata
grazie anche a te cassandra

si in effetti preferisco puntare il dito sull' economia la vera ragion d' essere della politica odierna
lessi a suo tempo lo scontro di civiltà
ma onestamente non condividevo i presupposti dell' autore
per capire l' evolversi della situazione penso bisogna guardare ai movimenti finanziari (l' 11 settembre insegna) cmq se non ci fossero altri interventi passerò all' altro forum

grazie ancora
Inviato il: 6/3/2007 19:35
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Re: crisi economica in america
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
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Citazione:

mpi ha scritto:

si in effetti preferisco puntare il dito sull' economia


Allora dai un'occhiata a questo articolo su Movisol:

*Il momento della verità

Secondo lo statista democratico americano Lyndon LaRouche ci sono due elementi che stanno ad indicare come la situazione strategica sia ormai giunta al momento della verità.

Il primo è l'arrivo, nel Golfo di Oman, della squadra navale della portaerei USS Stennis, che va ad aggiungersi alla USS Eisenhower. A questo punto tutto è pronto per orchestrare un incidente premeditato alla “Golfo del Tonkino” che dia agli USA il pretesto per attaccare l'Iran. A tale rischio hanno fatto riferimento, tra gli altri, anche la BBC e il vice ammiraglio Patrick M. Walsh, capo del Comando centrale delle forze navali USA.

Il secondo elemento è la decisione presa la settimana scorsa dalla Banca del Giappone di aumentare i tassi d'interesse dallo 0,25% allo 0,50%. In tal modo il Giappone riduce i margini dello yen carry trade, il meccanismo che ha finora fornito alle banche e agli hedge funds abbondante liquidità da investire in altre monete. La riduzione della liquidità potrebbe avere effetti shock tali da grippare l'intero sistema.
_________________
Inviato il: 6/3/2007 20:07
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#8
Mi sento vacillare
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Grazie orwell !

Voglio appunto approfondire l'aspetto economico della questione;
se l' america attaccherà come estrema ratio di una politica economica fallimentare in previsione della perdita della propria egemonia sui mercati internazionali dovrà farlo prima delle elezioni del 2008 e se dovesse cambiare il colore politico della presidenza almeno ci ritroveremmo tutti quanti davanti al fatto compiuto

La mia paura è che l' attacco all' iran può degenerare in una colossale crisi. La caduta repentina dell' america non gioverebbe a nessuno anzi lascerebbe troppe questioni irrisolte e potremmo assistere alla prima vera guerra mondiale intesa come conflitto TOTALE.

Pensa cosa accadrebbe in italia con i fantasmi che si agitano in una repubblica non ancora pienamente accettata da tutti i personaggi politici

p.s. avete letto gomorra? dovrebbero metterlo come libro di testo nelle scuole

p.p.s. scusatemi se non rispetto tutte le regole del forum ma questo è il primo a cui partecipo
Inviato il: 6/3/2007 22:15
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
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Grazie orwell !

Voglio appunto approfondire l'aspetto economico della questione;
se l' america attaccherà come estrema ratio di una politica economica fallimentare in previsione della perdita della propria egemonia sui mercati internazionali dovrà farlo prima delle elezioni del 2008 e se dovesse cambiare il colore politico della presidenza almeno ci ritroveremmo tutti quanti davanti al fatto compiuto

La mia paura è che l' attacco all' iran può degenerare in una colossale crisi. La caduta repentina dell' america non gioverebbe a nessuno anzi lascerebbe troppe questioni irrisolte e potremmo assistere alla prima vera guerra mondiale intesa come conflitto TOTALE.

Pensa cosa accadrebbe in italia con i fantasmi che si agitano in una repubblica non ancora pienamente accettata da tutti i personaggi politici

p.s. avete letto gomorra? dovrebbero metterlo come libro di testo nelle scuole

p.p.s. scusatemi se non rispetto tutte le regole del forum ma questo è il primo a cui partecipo
Inviato il: 6/3/2007 22:19
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#10
Mi sento vacillare
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anche qui
previsioni...
Inviato il: 7/3/2007 0:51
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  •  roberto__
      roberto__
Re: crisi economica in america
#11
Ho qualche dubbio
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mpi puoi accorciare il link mettendoci una parola tipo "qui" invece del link intero? allarga la pagina e ne diminuisce la leggibilità, grazie
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1984 - Orwell
Inviato il: 7/3/2007 1:01
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#12
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
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si scusa e che non ho molta dimestichezza...

qualcuno saprebbe tradurmi questo stralcio dalla lettera di congedo di Warren Buffett:
Below is the tally on our underwriting and float for each major sector of insurance. Enjoy the
view, because you won’t soon see another like it.
(in $ millions)
Underwriting Profit (Loss) Yearend Float
Insurance Operations 2006 2005 2006 2005
General Re ....................... $ 526 $( 334) $22,827 $22,920
B-H Reinsurance.............. 1,658 (1,069) 16,860 16,233
GEICO ............................. 1,314 1,221 7,171 6,692
Other Primary................... 340** 235* 4,029 3,442
Total ................................. $3,838 $ 53 $50,887 $49,287
* Includes MedPro from June 30, 2005.
** Includes Applied Underwriters from May 19, 2006
In 2007, our results from the bread-and-butter lines of insurance will deteriorate, though I think
they will remain satisfactory. The big unknown is super-cat insurance. Were the terrible hurricane seasons
of 2004-05 aberrations? Or were they our planet’s first warning that the climate of the 21st Century will
differ materially from what we’ve seen in the past? If the answer to the second question is yes, 2006 will
soon be perceived as a misleading period of calm preceding a series of devastating storms. These could
rock the insurance industry. It’s naïve to think of Katrina as anything close to a worst-case event.
Neither Ajit Jain, who manages our super-cat operation, nor I know what lies ahead. We do know
that it would be a huge mistake to bet that evolving atmospheric changes are benign in their implications
for insurers.
Don’t think, however, that we have lost our taste for risk. We remain prepared to lose $6 billion
in a single event, if we have been paid appropriately for assuming that risk. We are not willing, though, to
take on even very small exposures at prices that don’t reflect our evaluation of loss probabilities.
Appropriate prices don’t guarantee profits in any given year, but inappropriate prices most certainly
guarantee eventual losses. Rates have recently fallen because a flood of capital has entered the super-cat
field. We have therefore sharply reduced our wind exposures. Our behavior here parallels that which we
employ in financial markets: Be fearful when others are greedy, and be greedy when others are fearful.

non capisco a cosa si riferisca con super-cat
Inviato il: 7/3/2007 1:25
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  •  roberto__
      roberto__
Re: crisi economica in america
#13
Ho qualche dubbio
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Da FIRENZE
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LA guerra all'Iran secondo me è solo quna questione di tempo. Sono indecisi se far scoppiare un altro 11/9 o attaccare subito, ma comunque si farà. Al limite non ci sarà una guerra in piena regola, come per l'Iraq, ma si limiteranno a bombardamenti a tappeto (leggi chirurgici) ormai la guerra al medio oriente è stata dichiarata, presto o tardi lo invaderanno tutto. L'iraq e L'iran sono gli ossi più duri, gli altri stati sono relativamente piccoli e si arrenderanno senza troppe storie alle basi NATO
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Inviato il: 7/3/2007 1:45
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#14
Mi sento vacillare
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Si concordo pienamente
ma mi preoccupano 2 cose in particolare

1) il casus belli sarà un nuovo 11-9 o sarà più simile all' incidente di tonkino per il vietnam?
visto che lo spauracchio nucleare non sembra aver funzionato

2)Se israele si accontenterebbe di un bombardamento preventivo fin dove si spingerebbe bush?

ti posto alcuni link che avevo sull' altra discussione
Inviato il: 7/3/2007 1:50
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#15
Mi sento vacillare
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sembra che le spie militari stiano spianando la strada ad un evento che potremmo definire casus belli:

1
2
3
4

che ne pensate?

07 mar 01:03
Israele: epidemia di klebsiella, decine di morti
GERUSALEMME - Un'epidemia di klebsiella sta mettendo in ginocchio gli ospedali israeliani e avrebbe gia' causato "decine di morti". A causare l'emergenza e' un batterio che, stando a un reportage, sarebbe "responsabile di polmonite, infezioni delle vie urinarie, setticemia e infezioni dei tessuti molli". Secondo un medico dell'ospedale "Tel Hashomer" di Tel Aviv, il ceppo batterico e' resistente agli antibiotici.

sarò paranoico ma qualcosa si muove...
(qui)
(2003)Trovate tracce di armi batteriologiche (non in Iraq, nel Maryland)
Gli Stati Uniti hanno trovato tracce di armi di distruzione di massa nel Maryland - tra cui cento fiale di antrace - a meno di cento chilometri di distanza da Washington, nelle installazioni militari di Fort Detrick. Ne dà notizia il Washington Post, precisando che le cento fiale di antrace e gli altri agenti biologici trovati - campioni di brucella melitensis e di klebsiella pneumoniae - potrebbero essere ciò che resta di un programma di guerra batteriologica probabilmente abbandonato durante la Guerra Fredda. Il ritrovamento è avvenuto nel corso di una vasta operazione di pulizia nell'area di Fort Detrick.

e su questavi do la buonanotte
Inviato il: 7/3/2007 1:55
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#16
Mi sento vacillare
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1

2

penso siano più affidabili le notizie dell' ultimora anche se brevissime che lunghi articoli in cui si perde il punto della questione
l' ap (mi sembra) nelle ore immediatamente successive all' 11-9 non parlava di attentato ma di colpo di stato !

qualcuno sà dove posso trovare le quotazioni in tempo reale delle principali compagnie legate alla produzione bellica (tipo hullyburton?) ho intenzione di monitorare l' andamento dei prezzi dell' oro e degli altri indicatori economici.

l' oro è salito nelle ultime 24 ore
Inviato il: 7/3/2007 14:11
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#17
Mi sento vacillare
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Inviato il: 7/3/2007 16:16
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      mpi
Re: crisi economica in america
#18
Mi sento vacillare
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beige book

come và interpretato ?
una possibile guerra avrà come prima conseguenza il rialzo del prezzo del petrolio , mi chiedo se il sistema americano possa reggere anche in relazione ai dati negativi sulle riserve strategiche

sembra migliorare l' occupazione...
Usa: -10mila a 328mila richieste settimanali sussidi disoccupazione (RCO)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 08 mar - Negli Stati Uniti le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono calate di 10mila unita' a 328mila nella settimana al 3 marzo, minimo da un mese. Lo ha comunicato il dipartimento del Lavoro. Il dato e' migliore delle attese degli analisti, che scommettevano su un assestamento a 335mila. La media mobile delle quattro settimane e' salita di 3.750 unita' a 339mila, livello piu' alto dall'ottobre 2005. Ppa-Y-
Inviato il: 8/3/2007 17:05
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  •  mpi
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Re: crisi economica in america
#19
Mi sento vacillare
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l' italia non chiede aiuto alla nato per mastrogiacomo
1
in afganistan uccidono un operatore ong
2

l' italia vuole evitare un affaire calipari?
Inviato il: 8/3/2007 17:21
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Re: crisi economica in america
#20
Mi sento vacillare
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tre paginedi analisi sul mercato americano.

continuo a linkare in questa discussione perchè vedo che continua ad essere letta, anche se mi piacerebbe di più scambiare notizie ed impressioni.
Se pensate sia inutile continuare fatemelo sapere
Inviato il: 10/3/2007 15:54
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Re: crisi economica in america
#21
Mi sento vacillare
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Il mercato americano dei mutui
naviga in bruttissime acque
entro un mese si potrebbe delineare una situazione recessiva pericolosissima per la stabilità dell'economia globale ( tipo bruciare miliardi di dollari in una seduta)
Inviato il: 14/3/2007 17:18
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Re: crisi economica in america
#22
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  •  edo
      edo
Re: crisi economica in america
#23
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
urge un'altra guerretta?
Da quelle parti l'economia si rilancia così forse non riescono a spiegarsi come mai l'effetto sperato duri sempre meno!
Inviato il: 10/5/2007 21:09
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  •  mpi
      mpi
Re: crisi economica in america
#24
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
Da
Messaggi: 329
Offline
Solo da quelle parti ?

Si cercano i nemici
Inviato il: 10/5/2007 21:23
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