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   Salute & Ambiente
  mais transgenico

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      Redazione
mais transgenico
#1
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
Messaggi: 19594
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(postato per conto di kex)

Agosto e' il mese piu' pericoloso dell'anno, e non solo per gli incidenti stradali o per i furti negli appartamenti, ma anche per tutte le leggi e leggine che ci vengono propinate con un bassissimo profilo, ma che risultano poi importanti se non pericolose.

Mi e' capitato (ma veramente per caso) di leggere in un trafiletto di un quotidiano, il via libera in europa alle colture e commercializzazione di mais transgenico finalizzato al cibo per animali.

Ora se proprio il mio intelletto non e' completamente andato, se la mucca mangia questa roba e la mucca produce il latte che noi beviamo, e poi cannibali come siamo ci mangiamo la mucca intera, non e' che il mais transgenico lo mangiamo pure noi??
Per non parlare di galline che fanno le uova e maiali che e ...

Allora quanti di noi hanno letto questa notizia?

Mi sembrava importante e sono andato a cercarla un po' dappertutto. Risultati tragici, poche righe da qualche parte, le tv manco a parlarne.

Siamo alle solite, e pensare che nel nostro paese dovrebbe esistere una stampa "libera"e "indipendente" .
Inviato il: 14/9/2005 23:06
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Re: mais transgenico
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Stavo cercando tutt'altra cosa, quando, per puro caso, mi sono imbattuto in questa notizia del luglio 2004 di una intossicazione alimentare in Kenya, che ha causato 35 morti. Ricordando questo post, mi ci sono soffermato: La Chiesa di Machakos si è subito mobilitata per affrontare il disastro umanitario lanciando un appello per l’invio di cibo non contaminato, creando punti per sensibilizzare la popolazione sui rischi del mais avariato e offrendo supporto medico.
Qui l'analisi: il problema alimentare nei paesi poveri deriva anche da una mancanza di informazione e di formazione degli agricoltori e dei commercianti che conservano e distribuiscono il cibo. Da cui si deduce che i locali dovrebbero seguire gli illuminati "consigli" di "esperti"- non locali, ovviamente. Ma la rivelazione sta in fondo, dove scopriamo che la responsabile di questo incidente - così viene definito nell'articolo - l'aflatossina, è classificata come arma biologica.
Si tratta di un monito a vigilare perché mal intenzionati non sviluppino conoscenze e capacità in questo campo.
Visto che l'hanno utilizzata, non vorrà dire che "qualcuno" già possiede queste conoscenze e capacità?

Insospettito - come sempre del resto - ho cercato su google "mais,transgenico,africa,nairobi", ed ecco cosa ho trovato: La multinazionale svizzera Novartis desidera esaminare ed introdurre il Bt-mais nel Kenia: in primavera 2000, ha iniziato un programma di cinque anni con Bt-mais, ai costi di 6.2 millioni di $, in collaborazione con l'istituto di ricerca di Kenyan KARE ed il CYMMIT dell'America latina.

Poi c'è un articolo a firma Anna Bono su ragionpolitica.it che ci annuncia che il 7 dicembre ['04], a Nairobi, l'I.R.M.A [Insect Resistant Maize for Africa] ha presentato i primi risultati della sperimentazione - realizzata su espressa richiesta del presidente della repubblica, Mwai Kibaki - di una varietà di mais transgenico Bt resistente ad alcuni dei più dannosi parassiti. Nell'illustrarne le caratteristiche, Alfred Diallo, portavoce del C.I.M.M.Y.T-Messico che lo ha prodotto, ha spiegato che il mais transgenico potrebbe salvare molte vite umane. Poco oltre Anna Bono stenta a crederlo, ma deve purtroppo notare che quegli ingrati del Forum dei piccoli produttori agricoli kenyani, svoltosi negli stessi giorni a Nairobi, non abbiano trovato di meglio che dichiararsi "oltraggiati" dal progetto di legge e abbiano deciso di attivarsi per impedire che venga approvato.
È giustamente indignata la cronista, dal momento che gli agricoltori di cui si parla, che «solitamente conservano i semi anche per tre anni», in realtà, «solitamente», è tanto se riescono ad accantonare il necessario per la semina successiva (e comunque non saprebbero dove conservare i semi per più di una stagione) e da due anni non producono cibo abbastanza da sopravvivere. Illuminante: i misteriosi OGM sarebbero la soluzione per un problema di stoccaggio.

Queste cose la Bono le scriveva il 24 dicembre del 2004 - strano modo di passare la vigilia di Natale, tra l'altro - mentre un mese prima (e quattro mesi dopo "l'incidente" di Machakos) il professor Umberto Veronesi, annunciando un «Manifesto per il biotech» a favore delle biotecnologie, "suggeriva" che il mais transgenico è poco esposto al rischio della aflatossina, un cancerogeno sviluppato da un insetto che aggredisce per lo più il mais tradizionale. Riecco l'aflatossina, ma non è più un'arma biologica, avrà subito una mutazione anche lei.
_________________________

Infine, desideroso di saperne qualcosa in più, ho trovato questo documento, gli Atti della 1a Conferenza Nazionale Comuni Antitransgenici, tenutasi a Firenze il 4 maggio 2001 . Queste le conclusioni:
- E' stato osservato il trasferimento orizzontale di geni (HGT) da batteri modificati a batteri naturali nel tratto gastro-intestinale.
- Non è stato dimostrato il trasferimento orizzontale di geni (HGT) in esperimenti in vivo da cibo vegetale modificato al tratto intestinale.
- Il DNA transgenico può sopravvivere alla digestione gastro-intestinale e diffondersi nell'ambiente.
- Il DNA esogeno sembra interagire con il DNA cellulare dei mammiferi.
Quale è la frequenza di questi fenomeni e quali sono le conseguenze sugli esseri umani, gli altri animali e l'ambiente? Tutto ciò non è stato ancora ben chiarito.


Sarà tutto più chiaro ed evidente allorché vedremo gli effetti del Bt-mais sui kenyani.
Inviato il: 15/9/2005 2:51
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Re: mais transgenico
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Altre informazioni sul Bt-corn (mais) le torvate qui:

Genetically Modified Corn Study Reveals Health Damage and Cover-up
Inviato il: 17/9/2005 23:27
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Re: mais transgenico
#4
Sono certo di non sapere
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Lo stesso giochino con il grano?

The new pathogen goes by the name of Ug99, for the nation—Uganda—and the year in which its emergence was formally recognized. This variant of the Puccinia graminis fungus, a type of black-stem rust, has been popping up in fields throughout East Africa.

Il nuovo agente patogeno porta ill nome di Ug99, dalla nazione - l'Uganda - e l'anno in cui la sua apparizione è stata
riconosciuta formalmente. Questa variante del fungo di Puccinia Graminis, un tipo di ruggine nera del gambo, si sta manifestando nei campi durante l'Africa orientale.
Inviato il: 25/9/2005 15:51
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Re: mais transgenico
#5
Sono certo di non sapere
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Questa storia in Kenya continua ad avere strani sviluppi:

Il Kenya ripete la prova del Bt-corn; l'insetticida ha invalidato i risultati

L'istituto di ricerca agricolo del Kenia (KARI) ed il centro internazionale di miglioramento del frumento e del mais (CIMMYT) sono pronti per ripetere la prova in campo limitato per il Bt-mais contrariamente a quanto dichiarato dai media per i quali il governo avrebbe terminato il progetto.
(...)
I responsabili del progetto del KARI e del CIMMYT hanno spiegato che l'uso errato dell'insetticida ha effettivamente invalidato i risultati della prova, spingendoli ad informare, il 18 luglio 2005, il comitato nazionale di Biosafety (NBC) che ha suggerito che il raccolto corrente sia immediatamente distrutto sotto il controllo del servizio dell'ispettorato di fitopatologia del Kenia (KEPHIS), il quale ne aveva sorvegliato la relativa piantatura.


"Uso errato" dell'insetticida? Nella prova ufficiale del Bt-corn?



Inviato il: 4/10/2005 19:50
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Re: mais transgenico
#6
Sono certo di non sapere
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L'inviato U.S.A. sollecita il Vaticano sulle coltivazioni biotech

CITTÀ del VATICANO -- Il nuovo ambasciatore U.S.A. alla Santa Sede ha invitato sabato il Vaticano a promuovere il potenziale delle coltivazioni biotech, definendo "imperativo morale" lo studio dei possibili benefici della tecnologia agricola per alimentare il mondo affamato.

"Non c'è un'unica soluzione al complesso problema della fame nel mondo," ha detto l'ambasciatore Francis Rooney a Papa Benedetto XVI presentando le sue credenziali durante l'udienza al Vaticano. "Ma non possiamo lasciare che irrazionali timori ci impediscano lo studio di ciò che potrebbe essere una parte della risposta."

Benedetto, da parte sua, ha sollecitato gli Stati Uniti a continuare il loro "generoso" aiuto ai poveri paesi, deplorando lo "schiacciante debito" che può alimentare la povertà.

"Sono certo che la vostra nazione continuerà a dimostrare una leadership basata sull'impegno costante per i valori della libertà, integrità e autodeterminazione," ha detto nelle note fornite dal Vaticano.

Inoltre ha detto a Rooney a che tutte le decisioni politiche dovrebbero essere basate su considerazioni etiche che promuovano "la dignità, la vita e la libertà di ogni persona umana."

Gli Stati Uniti, sede di importanti multinazionali del biotech, insistono da parecchi anni sul potenziale degli alimenti geneticamente modificati per alimentare il mondo affamato.

I critici di questa tecnologia affermano che ci sarebbe abbastanza cibo per sfamare il mondo e che ciò che è necessario sono la volontà politica e le politiche adatte a combattere la fame. Inoltre avvertono che tutti i benefici degli alimenti geneticamente modificati verrebbero superati dai potenziali pericoli.

Mentre molta Europa è scettica o si oppone alle coltivazioni biotech, Washington ha trovato un orecchio attento in alcuni ambienti vaticani. La chiesa cattolica non ha una posizione specifica sulla materia.


Inviato il: 14/11/2005 12:29
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