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  Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze

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  •  Wolfgang
      Wolfgang
Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#1
So tutto
Iscritto il: 2/11/2006
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Messaggi: 26
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Questo messaggio non ha intenzione di mettere in discussione quanto sta dietro l’assassinio di JFK.
Ho letto “Anche le querce cominciano da piccole” e ho notato errori, alcuni anche macroscopici, dal punto di vista fisico e matematico.
Cercherò di essere schematico e possibilmente di rendere le cose comprensibili anche a chi di fisica non sa nulla.
Vediamo quali cose, a mio avviso, sono sbagliate:


1) prendiamo l’affermazione “Le leggi della fisica dicono infatti che fra due corpi che si scontrano, è il più "leggero" (in quanto a forza d'impatto, cioè energia cinetica tradotta in Kg./cm2) a cambiare maggiormente di traiettoria rispetto al più pesante”.
Questo non ha senso. O si parla di corpo con più energia contando anche quella potenziale oppure tenendo in considerazione la quantità di moto (massa*accelerazione), oppure dire che un corpo è più “leggero” non ha proprio alcun fondamento, soprattutto se si parla di energia cinetica e poi la si misura in kg/cm2 (unità di misura della pressione).

2) Si fa l’esempio di due corpi che si scontrano: l’esempio riportato è incompleto e soprattutto prende in considerazione il fatto che l’impatto avvenga in modo conservativo, ovvero l’energia si trasmetta da un corpo ad un altro senza dispersioni ( cosa assolutamente inverosimile nella realtà).
Prendiamo il caso di un proiettile che colpisca un “soft target”. Il proiettile pesa pochi grammi mentre il bersaglio può pesare anche svariati kg. Chi si sposta?
A mio avviso in questo caso si è utilizzato un esempio sbagliato (urto elastico) per spiegare un fenomeno fisico differente (urto anaelastico).

3) Calcolare la forza d’impatto non è così semplice come invece si scrive. Primo perché si deve spiegare cosa si intende per forza d’impatto…Inoltre se si intende calcolare la forza esercitata dal proiettile sul ramo dobbiamo conoscere altre cose.

4) Ma veniamo all’errore più evidente: mettiamo che sia tutto ok e allora calcoliamo l’energia cinetica.
Prendendo buoni i dati avremo che il proiettile pesa circa 10 grammi ed è sparato ad una velocità di 600 m/s.
Bene poiché la formula per il calcolo dell’energia cinetica è giustamente E=1/2 m v2 avremo:
E= 0.5 * 0.01 * (9.81) * 6002= 17658 Joule!
Circa 1.000 volte in più rispetto al calcolo precedente…
Ma vediamo bene al punto successivo.

5) “Facendo un calcolo approssimativo (per difetto), se un proiettile calibro 6.5 pesa circa 150 grani = 10 grammi (0,01 Kg), e viaggia a 600 metri al secondo, abbiamo
0.01 x 600 = 6
6 x 6 = 36
36 / 2 = 18 E (Joules di energia cinetica).”
Il proiettile pesa 0.01 kg, ma se vogliamo calcolare l’energia cinetica noi dobbiamo conoscere la massa del proiettile e non il suo peso (la massa è invariante mentre il peso cambia a seconda dell’accelerazione di gravità). Quindi per sapere la massa del proiettile dobbiamo moltiplicare il peso per 9.81 m/s2, ovvero 0.0981 N (Newton).
Poi moltiplichiamo per la velocità in m/s ottenendo 0.0981*600= 58.86 Nm/s
Poi moltiplichiamo un’altra volta per la velocità 58.86*600= 35316 Joule
Dividiamo infine per 2 ottenendo un’energia cinetica E=17658 J
Nel calcolo dell’articolo si applica una formula sbagliata ovvero (massa*velocità)2/2 che non è la formula dell’energia cinetica e tanto meno da un risultato in Joule.
6) “Siccome 1 Joule equivale a una spinta di circa 10 Kg/cmq., abbiamo 180 Kg. per centimetro quadrato di spinta prodotta dal proiettile appena uscito dalla canna. E siccome la sezione di un proiettile di 6.5 mm di diametro, equivale più o meno ad un quarto di centimetro quadrato, possiamo valutare sui 45 kg circa (180 / 4) la forza d'impatto di quel proiettile. (Che non si disperde nel bersaglio, poichè in questo caso non c'è penetrazione).”

Secondo quale strana formula o legge si può affermare che 1 Joule equivale a una spinta di 10 kg/cmq? 1 Joule = 1 Newton x 1 metro. Non vedo la connessione con la pressione, a meno che non conosco quanto vale la superficie d’impatto, e anche il tempo di durata dell’impatto. Non è che si è fatta confusione tra lavoro (o energia) e impulso?
Certo si dice che la sezione del proiettile vale 6.5 mm ma si conosce quanto vale la superficie d’impatto nella direzione ortogonale alla superficie del ramo?
Infine come si fa a escludere a priori la penetrazione? Se penetrazione c’è stata in questo caso si avrebbe una forte caduta dell’energia cinetica e potenziale del proiettile per forze dissipative che entrano in gioco nella dinamica del moto del proiettile.

7) IMMAGINIAMO QUINDI DI FAR CADERE SUL RAMO, CHE E' LIBERO DI OSCILLARE IN OGNI DIREZIONE, UN PESO DA BILANCIA DI 45 CHILOGRAMMI, CHE COLPISCA IL RAMO CON UN SUO SPIGOLO (che equivale alla punta del proiettile): SI SPOSTA IL RAMO, O E' IL PESO A CAMBIARE DIREZIONE?

Facendo finta che i calcoli siano giusti non si può assolutamente fare un’affermazione del genere! Se prendiamo un peso di 45 kg e lo facciamo cadere sul ramo dobbiamo dire da che altezza lo facciamo cadere e quindi se si da un’altezza cresce la sua energia potenziale e, dal momento che all’impatto avrà raggiunto una velocità, cresce anche la sua energia cinetica…Ma di questo passo avremmo un sistema che aumenta di energia all’infinito…Un po’ paradossale mi sembra.
Quindi si potrebbe parlare di appoggiarsi al ramo e non di colpirlo.
Se proprio si vuole fare un paragone di questo genere si può mettere in ballo l’energia meccanica e considerare l’urto elastico in modo che ci sia conservazione di energia meccanica e quindi eguagliare questa energia a quella di un corpo di massa scelta a piacimento, che cade o che è dotato di velocità iniziale.

8) “bisognerebbe aggiungere anche quella "rotazionale" (mentre viaggia il proiettile gira anche su se stesso), misurata rispetto al suo centro di massa.”

Si misura rispetto al suo asse principale d’inerzia, che passa anche per il suo centro di massa. Ma poiché si mette un termine che tira in ballo il momento d’inerzia, allora questo si misura relativamente ad un asse. Comunque è vero che il contributo è trascurabile.

9) Si cita spesso la rigidità come caratteristica essenziale per deviare il colpo. Non mi sembra così. Un vetro è senz’altro rigido (o meglio ha un coefficiente di elasticità molto basso) ma a meno che non sia blindato mi sembra non riesca a deviare un proiettile sparato da un fucile, ma neppure da una biglia scagliata con una fionda. Mentre la gomma, che non mi sembra molto rigida, è utilizzata, sotto forma di copertone, come barriera protettiva nei circuiti di F1, ed è in grado di fermare una vettura di circa 600 kg lanciata a 300 km/h con pochi danni per il pilota (anche se poi entra in gioco il fattore di smorzamento dell’auto stessa).

Ora queste sono le incongruenze che ad una prima lettura ho trovato, chi si intende un po’ di fisica può provare a rifare i calcoli e magari farmi notare qualche abbaglio che possa avermi indotto a dire inesattezze.
Voglio sottolineare che quello che ho riscontrato non è che ha come fine quello di avallare come buone le tesi della commissione Warren e mettere in discussione l’idea di un complotto, ma mi sembra sbagliato presentare calcoli e teorie fisiche errate per cercare di dimostrare fisicamente una tesi. Sono sicuro della buona fede degli errori, ma mi sembra giusto metterli in rilievo.

ciau
Inviato il: 7/12/2006 22:26
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Anche le querce cominciano da piccole...alcune inesattezze
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/11/2005
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Buonasera Wolfgang,
sei sicuro delle grandezze che riporti? Non mi tornano un paio di cose...

Citazione:
oppure tenendo in considerazione la quantità di moto (massa*accelerazione)

La quantità di moto è una grandezza vettoriale il cui modulo è pari al prodotto di massa per velocità. "Massa per accelerazione", invece, dà il modulo di una forza.

Citazione:
e poi la si misura in kg/cm2 (unità di misura della pressione).

La pressione si misura in N/m^2 (forza/superficie), mentre kg/cm^2 indica semplicemente una distribuzione di carico superficiale. Forse stavi pensando al kgf?

Direi che si possa partire da qui per emendare certi errori "dal punto di vista fisico e matematico."!
Inviato il: 7/12/2006 22:54
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  •  Wolfgang
      Wolfgang
Re: Anche le querce cominciano da piccole...alcune inesattezze
#3
So tutto
Iscritto il: 2/11/2006
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X Abulafia:

concordo per quanto riguarda la quantità di moto, ho scritto proprio una caxxta. L'avevo tirata in ballo perchè è una quantità che si conserva nel caso di urto elastico, e quindi un invariante che si può scomodare nel caso si vogliano fare paragoni.
Per quanto riguarda la pressione è vero che sarebbe più corretto utilizzare i Newton/mq (Pascal) tanto per attenersi al Sisema Internaionale, ma anche il kg peso/cmq è un'unità di misura della pressione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pressione

ciau
Inviato il: 7/12/2006 23:40
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  •  rigel
      rigel
Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 12/1/2006
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ciao a tutti, entro in questo topic non avendo letto il tread che l'ha generato (penso sia uno sull'assassinio di kennedy)

i punti 1-2-3 mi vedono sostanzialmente daccordo (a parte quando si dice che la q. di moto è massa per accelerazione, è massa per velocità ma questo è stato già evidenziato)

--il punto 4 presenta un'inesattezza

quando calcoli l'energia cinetica del proiettile applichi questa formula:

E = 1/2mV^2

fin qui tutto bene

però quando vai a fare il calcolo metti al posto di m il peso del proiettile (10g) moltiplicato per l'accelerazione di gravità

in realtà non bisogna moltiplicare per 9.81

E= 0.5 * 0.01 * 600^2= 1800 Joule

questo xchè la massa di una particella coincide con il suo peso

(equivalenza tra massa inerziale e gravitazionale)




--anche il calcolo iniziale del punto 5 è sbagliato (ma qui penso che stai evidenziando quello scritto in quell'articolo):


non è affatto vero che l'energia cinetica è uguale alla quantità di moto al quadrato diviso 2

questo lo vedi bene se consideri che facendo la quantità di moto al quadrato hai una velocità al quadrato per una massa al quadrato mentre l'energia cinetica è velocità al quadrato per massa

e infatti se dividi 18 per la massa (0.01) ottieni proprio 1800 joule che ho ottenuto sopra

--non è vero che per ottenere la massa bisogna moltiplicare il peso per l'accelerazione di gravità, con questa moltiplicazione si ottiene la Forza Peso, non la massa, e infatti la esprimi giustamente in newton

ribadisco:


l'energia cinetica del proiettile è 1800 joule

per il resto sono in grandi linee daccordo con te
Inviato il: 8/12/2006 4:14
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  •  Wolfgang
      Wolfgang
Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#5
So tutto
Iscritto il: 2/11/2006
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rigel hai ragione per quanto riguarda la forza peso, ho calcolato il peso in Newton mentre effettivamente si deve lasciare la massa in kg senza moltiplicarlo per l'accelerazione di gravità.
Per quanto riguarda il punto 5 io ho riportato i calcoli presenti sull'articolo e quindi sottolineando l'errore di aver elevato al quadrato la quantità di moto e non la sola velocità.
Potrebbero poi esserci altri errori, i calcoli e le correzioni sono stati fatti velocemente e quindi è facile che possa aver sbagliato alcune cose, come aver scritto accelerazione in luogo di velocità per la misura della quantità di moto e aver moltiplicato la massa per 9.81

grazie per le correzioni

ciau
Inviato il: 8/12/2006 12:05
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  •  Wolfgang
      Wolfgang
Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#6
So tutto
Iscritto il: 2/11/2006
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Qui c'è l'articolo "Anche le querce cominciano da piccole"

http://www.luogocomune.net/site/modules/sections/index.php?op=viewarticle&artid=33
Inviato il: 8/12/2006 13:28
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#7
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Non sono chiaramente laureato in fisica o in ingegneria, e ricordo di aver passato le notti prima alla ricerca della formula giusta, e poi nel tentativo di usarla correttamente. Prima di pubblicarla l'avevo pure sottoposta per approvazione a due presunti esperti (come avrete visto in fondo alla pagina) e questo la dice lunga sul significato della parola "esperto."

Visto che Wolfgang ha dedicato così tanto tempo a mostrarmi gli errori, mi domando se abbia anche voglia di darmi una mano a raggiungere il mio obiettivo, che era quello di dimostrare - o almeno di mostrare con chiarezza - l'altissima improbabilità (a mio parere, impossibilità vera e propria) di una deviazione del genere.

Ecco perchè cercavo un parallelo con un peso da 45 Kg che cada su un ramo. Non mi importa molto da che altezza può cadere, nel senso che ovviamente il tempo di accelerazione conta, ma anche da qualche metro un peso da 45 kg è un peso da 45 kg. Se ti arriva in testa non ti domandi "cazzo, ma da che distanza era partito"? Fa male e basta.

In altre parole, capisco benissimo la differenza fra un discorso logico basato su percezioni empiriche, e un discorso rigorosamente scientifico, e cercavo proprio un supporto del secondo al primo.

I dati certi chi ci sono a disposizione sono il peso e la velocità di uscita del proiettile, il fatto (fondamentale) che fosse un camiciato, la distanza (approssimativa) del ramo di quercia, la distanza (approssimativa) del punto di impatto finale (marciapiede Tague), e l'angolo della deviazione (relativamente preciso) che ne deriva.

Sappiamo poco o nulla del malefico rametto, ovviamente, a parte il fatto che debba aver potuto deviare il proiettile senza spezzarsi. (Non dimentichiamo che siamo all'interno di una pura IPOTESI, e che nessuno - nemmeno fra i più accaniti difensori della Warren - ha mai osato proporla come soluzione certa).

A mio parere invece la si deve poter escludere anche matematicamente, poichè si poteva trattare al massimo di una frangia esterna dell'albero, che è venuta ad ingombrare la linea di tiro per un colpo di vento, proprio al momento dello sparo. (Oswald cioè non avrebbe tirato "fra i rami", ma PRIMA che Kennedy scomparisse sotto la quercia).

Si tratta quindi di una estremità flessibile, relativamente sottile e altamente elastica, e non di un qualunque grosso ramo "rigido", attaccato direttamente al tronco. Per me è quindi OVVIO che nell'impatto "si sposta il rametto e il proiettile non devia" (se non in misura minima), invece dell'inverso.

Vorrei quindi tradurre la "forza d'impatto" del proiettile da una parte (sono ignorante in materia, ma ho sempre usato le virgolette, proprio per quello) e la "capacità di opporvi resistenza senza piegarsi" del ramo dall'altra, in qualche cosa di relativamente preciso. In fondo,se il mio calcolo è sbagliato, dovrebbe anche essere possibile farlo giusto, no?

Grazie a chi ha voglia di provarci.

Massimo
Inviato il: 9/12/2006 7:50
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Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#8
Sono certo di non sapere
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Scusate, ma non posso trattenermi: qui si sta disquisendo del sesso degli angeli.

Abbiamo un tiratore che si piazza in una posizione perfetta per tirare mentre l'auto rallenta prima della curva, tiro d'incontro, perfetto.
Cosa fa? Aspetta.
Aspetta che l'auto sia coperta da un'albero, in accellerazione e allontanandosi dal tiratore.
Uno potrebbe dire: non ha avuto l'opportunita' di tirare prima. Gia'.
Ma la cosa fantascientifica e' che ci provi lo stesso e che ci COLGA!
E' un po' tropppo, per non essere una palla.

Il bersaglio e' coperto ed ha ormai passato il punto in cui puo' essere facilmente acquisito: le probabilita' sono troppo poche. Avete mai sparato con un piccolo calibro attraverso delle fronde? Le deviazioni possono tranquillamente esserci, ma il punto cruciale e' l'acquisizione del bersaglio e l'impresa quasi impossibile di centrare diversi colpi in quelle condizioni, resa del tutto impossibile dal fatto che usi QUEL fucile.
E' infatti opinione diffusa da parte di chiunque abbia usato un Carcano-Mannlincher durante la guerra che la canna, troppo sottile, impedisca una qualsiasi precisione nei colpi susseguenti al primo se sparati in rapida sucessione. Il fatto poi che qualche americano abbia fatta una "prova" non mi dice granche': di Cattivissimi e' pieno il mondo.

Mettersi a disquisire su rametti ed energia cinetica e' fare, a mio parere, esattamente il lavoro dei debunkers e cioe' spezzettare la questione in interminabili diatribe su dettagli minimi e tirarla avanti per l'eternita'.
Non e' un rametto nei nostri occhi, e' una quercia negli occhi di chi ancora ha il coraggio di non mettere in discussione la ridicola versione della Commissione.
Come al solito le coincidenze sono troppe per essere esaminate una per una senza perdere il quadro d'insieme: che il Re sia nudo lo puo' vedere anche un bambino.
Inviato il: 9/12/2006 11:22
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  •  Wolfgang
      Wolfgang
Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#9
So tutto
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Trovare un paragone adatto tra proiettile e qualcosa di diverso, magari di massa molto maggiore, che impatti sul ramo è una buona idea. Infatti ne propongo uno sotto.

Iniziami con il calcolo dell'energia potenziale corretto da riegel:
m=0.01 kg
v=600 m/s
allora E=1800 Joule
Come puoi vedere è 100 volte tanto.
Ora l’energia meccanica in gioco si conserva fino ad un dt (infinitesimo di tempo) prima dell’impatto, consideriamo infatti il proiettile soggetto ad un campo conservativo di forze, ritenendo nulle le forze dissipative di attrito viscoso tra aria e proiettile.
L’energia meccanica è la somma di energia cinetica più energia potenziale.
L’unica forza a cui è soggetto il proiettile è la sua forza peso. E la sua energia potenziale è quindi trascurabile.
L’energia meccanica del proiettile equivale allora alla sua energia cinetica.
Prendiamo ora un corpo in caduta libera di 50 kg di massa che parte da fermo. Da che altezza lo dobbiamo far cadere per ottenere la stessa energia meccanica?

Eguagliamo le energie meccaniche:

Em(proiettile)=Em(50kg)
1800=mgh
h=1800/mg=1800/(50*9.81)=3.7 metri

Come far cadere un sacco di cemento dal balcone del primo piano!
Questo potrebbe essere un paragone, ammettendo comunque di prendere un dt prima dell’impatto, poiché non si tiene conto di quello che succede dopo. La durezza di un full metal jacket è diversa da quella del sacco di cemento, e da qui in poi penso che il fenomeno fisico sia veramente complesso, non per nulla neppure la Warren si è spinta in questa dimostrazione.

Per quanto riguarda il parere degli esperti, penso che quanto detto sia da tenere in considerazione perché sicuramente avranno visto tanti di quei proiettili sparati che l’idea dell’impossibilità della deviazione ha una dimostrazione sperimentale. Sarebbe infatti secondo questa via, quella sperimentale, che bisognerebbe procedere per capire quanto avrebbe dovuto essere grosso il ramo per deviare il proiettile.
Mi piacerebbe comunque conoscere bene i dati sulla posizione del presunto tiratore dal deposito di libri, della quercia, dell’auto presidenziale e di Tague al momento di tutti e tre gli spari, se qualcuno me li può fornire…

Ciau

p.s. spero che i calcoli fatti sopra siano esatti…
Inviato il: 9/12/2006 11:38
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  •  rigel
      rigel
Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#10
Dubito ormai di tutto
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se posso aggiungere un'osservazione:

dobbiamo anche distinguere tra urti elastici e anaelastici

se vogliamo che il proiettile una volta urtato il ramo passi deviato dobbiamo ipotizzare un'urto almeno parzialmente elastico

ora è ovvio che se il proiettile becca il ramo frontalmente lo trapassa xchè l'impulso generato dal proiettile supera quello massimo sopportabile dal legno

però se lo beccasse con una determinata angolazione?


in tal caso si potrebbe vedere l'impulso come somma di due componenti, una in direzione frontale al ramo e una in direzione trasversale a esso

a seconda dell'angolo la componente trasversale aumenta a discapito di quella frontale


esiste un'angolo per il quale la componente frontale è inferiore al massimo valore di impulso sopportabile dal legno del ramo, questo vorrà dire che per quell'angolo, e per tutti gli angoli superiori ad esso, si avranno urti puramente elastici

se conoscessimo la resistenza del ramo di quercia allo stress meccanico potremmo calcolare quest'angolo inoltre potremmo realizzare una formula che calcola l'angolo di deviazione in funzione dell'angolo di inclinazione rispetto alla normale al ramo


a questo punto potremmo vedere se esiste un'angolo di inclinazione rispetto al ramo che porta come deviazione proprio la deviazione osservata

lo studio però diventa complesso xchè anche i casi di urti parzialmente non elastici (dove il proiettile trapassa un'pò il ramo, perdendo parte della sua energia cinetica, e poi però ne esce deviato) potrebbero essere consistenti con la cinematica osservata
Inviato il: 9/12/2006 13:20
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  •  Wolfgang
      Wolfgang
Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#11
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X PikeBishop
Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro nel mio primo messaggio: il mio post non ha intenzione di mettere in discussione chi ha sparato contro JFK.
Ho letto la scheda "anche le quercie cominciano da piccole" e ho notato degli errori. Mi è sembrato cosa buona segnalare questi errori, tutto quì.
In ogni caso ognuno avrà la sua idea su come sono andate le cose, ma visto che la fisica è, almeno fino a questo momento, una cosa certa,utilizzarla per riuscire a dimostrare l'impossibilità delle basi su cui si fonda una teoria serve per dichiararla sbagliata senza prva d'appelllo. Non c'entrano nulla le congetture su perchè ha sparato in un momento piuttosto che in un altro perchè non dimostrano assolutamente nulla, questo mi pare chiaro.
Passare attraverso la via dell'indagine scientifica penso che sia stata la strada giusta presa per dimostrare l'impossibilità di una cosa. L'unico problema è che non c'era quel rigore scientifico a cui un lettore di idee contrarie si può aggrappare per contestare l'intero articolo.
Il fatto poi di fare un'analisi senza dover prendere in considerazione i particolari perchè si ha paura di perdere di vista la situazione nell'insieme non mi pare giusto: è come andare dal dottore perchè non si sta bene e lui invece di visitarti ti guarda da dietro la scrivania cercando di capire di cosa sei malato perchè ha paura di perdere il quadro d'insieme...

ciau
Inviato il: 9/12/2006 13:31
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      Redazione
Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#12
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PIKEBISHOP: "Mettersi a disquisire su rametti ed energia cinetica e' fare, a mio parere, esattamente il lavoro dei debunkers e cioe' spezzettare la questione in interminabili diatribe su dettagli minimi e tirarla avanti per l'eternita'."

In questo caso la situazione è capovolta. Siccome ero riuscito a ridurre le chances per Oswald a questa unica possibilità, era un tentativo di mettere la faccenda a nanna una volta per tutte.

WOLFGANG: Grazie, ora leggo con attenzione
Inviato il: 10/12/2006 8:04
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Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#13
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Wolfgang

La tua intenzione era chiarissima: hai solo notato degli errori ed hai cercato di correggerli.

Il fatto e' che la balistica, nella realta', e' tutto meno che una scienza esatta (troppe variabili), e lo e' ancor meno quando si cerca di esaminare il comportamento di un proiettile che non e' dato sapere se veramente abbia urtato contro qualcosa, e contro che cosa: rametto, tronco o gatto che stava appollaiato sui rami dell'albero?

Empiricamente ho affermato che proiettili di piccolo calibro (ed il mod. 91 non porta un grosso calibro, e' molto teso ma non ha una rimarchevole energia) capita che vengano deviati da rami, ed e' la ragione per cui in Vietnam ci furono parecchie lamentele sull'adozione del nuovo fucile d'ordinanza M16 (decisamente superiore in tutto tranne che nella potenza del calibro) al posto del M14.

E' chiaro che ce l'avevo con l'articolo originario, che a mio parere invece che risolvere una volta per tutte la questione, la incasina ancor di piu'

Se proprio dovessi propendere per una pistola fumante, sarebbe l'impossibilita' a doppiare un colpo con un '91, come a suo tempo fatto notare in un risolutivo articolo della rivista "Armi e Tiro", con tanto di prove e esame balistico della scena in termini reali.

Io comunque non mi fiderei di un medico che si infervorisce nelle minuzie perdendo il quadro d'insieme.....

Per Mazzucco: capisco l'intenzione, ma non sono d'accordo che possa funzionare.

Se interessa cerco l'articolo citato e vedo se lo posso passare allo scanner e inviarvelo.

Ciao a tutti.
Inviato il: 10/12/2006 13:19
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Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#14
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WOLFGANG: Se ho capito bene, pur avendo guadagnato 1000X nell'errore di calcolo (dai miei 45 Kg al sacco di cemento), è comunque possiblile sostenere che il ramo abbia offerto una resistenza sufficiente da imporre a quel proiettile una deviazione di circa 40°?

(Lasciandogli sufficiente energia cinetica da andare a scheggiare il marciapiede a ottanta metri di distanza?)
Inviato il: 11/12/2006 9:44
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  •  Wolfgang
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Re: Anche le querce cominciano da piccole... alcune inesattezze
#15
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Per PikeBishop:
Certo la pistola fuamante è difficile trovarla, soprattutto a 43 anni di distanza dallo sparo...Inoltre in un "mistero" in cui si sono cimentati centinaia di migliaia di persone: esperti, meno esperti, professionisti e dilettanti. Però è sempre interessante e anche divertente cercare di battere nuove strade o percorrere quelle già battute per cercare di risolvere, senza se e senza ma, il caso forse più "affascinante" del XX secolo.
La via scientifica secondo me è l'unica che non lascia spazio a interpretazioni e contestazioni.
Se posti l'articolo lo leggerò con piacere.

Per Massimo:
Calcolare la deviazione non è difficile, basta conoscere l'altezza da cui avrebbe sparato Hoswald e l'altezza della quercia inoltre le distanze dell'auto presidenziale e del marciapiede dalla base del deposito o dalla finestra al sesto piano: con queste ti posso dire l'entità della deviazione. Bisogna comunque ricordare una cosa: difficilmente Hoswald, auto e Togue si trovano su uno stesso piano, ma probabilmente il proiettile avrebbe dovuto subire due deviazioni uno sul piano verticale ma anche una (benchè minima) sul piano orizzontale.

In generale comunque mi sembra strano che il fogliame possa aver dato questo tipo di deviazione, voglio dire, a questo punto poteva pure darsi che sparando alla testa di Kennedy il colpo avrebbe potuto rimbalzargli sul cranio senza ucciderlo!

ciau
Inviato il: 11/12/2006 14:12
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