In giro ...per le strade delle nostre città e, nei mezzi di comunicazione di massa, si stanno "scaldando i motori", già si sente da lontano come "il rullare di tamburi" che invitano gli ignari cristiani e non, a prepararsi: ...oramai il tempo si fa breve, ...è ora di iniziare a metter mano al portafoglio!

Sta per avvicinarsi il Natale, ricorrenza cristiana che per tanti purtroppo ha assunto un altro significato, ...non è più la festività cristiana per eccellenza, il ricordo della nascita di N.S. Gesù Cristo che, dovrebbe essere vissuta all'insegna della spiritualità e del raccoglimento; ...tale "festa di compleanno" del Re dei Re, sta divenendo sempre più la ..."festa di babbo natale"!

Un modo come un altro per stressarsi, ...prendendo d'assalto i negozi e vuotarsi le tasche. Al massimo, quelli di buona volontà, si ricordano d'andare in Chiesa il 25 dicembre. Ma poi, tutto si riduce ad una grande corsa al consumo.

E' giunto il momento, ...ed è questo, di dare una svolta alla nostra vita e di imparare a rifiutare questa non-cultura dei falsi bisogni e dei falsi valori!

Il nostro “nemico”, pian pianino, …anno dopo anno, con la complicità dei "suoi figli", sta tramutando la sacra atmosfera dei tempi natalizi in una "baraonda" senza via d'uscita ...così, anche chi cerca in qualche modo di tirarsene fuori, è costretto suo malgrado a soccombere agli stereotipi ed agli impulsi crescenti che rendono le giornate di festa un vero e proprio "calvario": corsa ad ostacoli ai beni effimeri come l’ultimo modello di telefonino, di automobile, di computer, di capo firmato, di pelliccia ecc.; ...pranzi e cenoni da mille e una notte, ...traffico cittadino e "traffico di pensieri" per l'immancabile "baratto" dei regali.

Certo, ...solo a pensarci, ai più sensibili potrà venir la pelle d'oca!

Non sia così per noi, …nei giorni a venire riscopriamo il vero valore di essere figli di Dio, e ...fratelli di Gesù che si fa uomo per noi, per donare tutto sé stesso, ...per darci la vera Vita, ...quella che non tramonta mai.

Cerchiamo di restare accanto a Lui in gioioso silenzio, stiamo pur certi che Lui ci riempirà il cuore delle Sue delizie ...che, poi sono i veri regali, ...quelli di immenso valore che nessuno ci potrà portar via!

Pace e gioia

Pur non essendo cattolico condivido questa tua insofferenza verso un materialismo che ha oltrepassato ogni limite umano.
Ormai ogni occasione è buona per "vendere", ci inventiamo persino ricorrenze che non appartengono alla nostra cultura (vedi l'halloween).


P.s.: Comunque, Elias, è incredibile come voi cattolici riusciate a conciliare il "silenzio" con la "gioia".

Anche io, come maxcantagallo, non mi ritengo un credente, ma lo scempio che il consumismo sta facendo di qualsiasi cosa possa trasformarsi in profitto mi sta schifando ogni anno di più. Nonostante non penso che il Natale sia la festa più importante del cristianesimo (personalmente ritengo sia la Pasqua, la Resurrezione, la sconfitta della morte), vedere gente andare a messa "almeno una volta l'anno!" come mi dice la mamma... mi avanza alla grande.

Da persone a consumatori. Come i polli negli allevamenti vengono rimpinzati, così ci subissano di pubblicità, ci inondane il cervello con la loro merda, e alla fine l'80% gli è pure riconoscente e via, tutti a seguire il GALA' DELLA PUBBLICITA'!!! MAVAFFANCULO!!!

- DANGER _ DANGER -
- PERICOLO_FRENZY -
auto_spegnimento

Eppure senza silenzio interiore, non c'è gioia e ...nemmeno la vera pace

Riguardo ad halloween: ...è solo un'assordante fracasso ...di zucche vuote

Io non esagererei pero.
Non è da oggi che il natale non ha più quel senso religioso e francamente da anticlericale quale sono non mi dispiace affatto.
Essendo cresciuto in una famiglia di atei/agnostici non ho mai vissuto il natale in modo religioso ma devo dire che l'atmosfera natalizia, anche quella consumistica, non mi è mai dispiaciuta.
Concordo con tutti voi pero sulla rovina crescente del natale, perchè anche da un punto di vista un po' anti-chiesa come il mio devo dire che non è più la stessa cosa.
Andando indietro nel tempo l'atmosfera della festa era molto più sentita, e non si correva nei negozi per i regali, si cercava al contrario il regalo giusto, per la persona giusta, per fare davvero un regalo gradito agli altri. Ora invece è la sagra dell'apparenza, dell'ipocrisia...
E' la festa a tutti i costi che a me da fastidio, l'essere quasi obbligati a divertirsi e a far regali.