Sono certo di non sapere
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Seduta del [url=http://www.camera.it/chiosco.asp?source=&position=Organi%20Parlamentari\L'Assemblea\Resoconti%20dell'Assemblea&content=/_dati/leg15/lavori/stenografici/framedinam.asp?sedpag=sed007/s000r.htm]30 Maggio 2006[/url] alla Camera
oggetto: Conversione in legge del decreto-legge 3 aprile 2006, n. 135, recante disposizioni urgenti per la funzionalità dell'Amministrazione della pubblica sicurezza (del governo B.)
che il relatore descrive così:
Consente, attraverso il primo comma, che il Ministero dell'interno autorizzi un ulteriore trattenimento in servizio, fino al 30 settembre 2006, degli agenti ausiliari trattenuti frequentatori del 63o corso di allievo agente ausiliario di leva, i quali ne facciano domanda. Tale autorizzazione è espressamente finalizzata alle esigenze connesse con la prevenzione e il contrasto del terrorismo, anche internazionale, e della criminalità organizzata ed alla funzionalità dell'amministrazione della pubblica sicurezza. Nella relazione illustrativa è precisato che il provvedimento riguarda i 568 agenti reclutati quali agenti ausiliari di leva [..] La disposizione inoltre reca un limite di spesa pari a 8.844.000 euro per l'anno 2006.
Ecco cosa pensa uno che più di destra non si può... Cossiga
Signor Presidente, è curioso notare che la prima seduta in cui questo Parlamento deve esprimere un voto su disegni di legge [..] abbia ad oggetto [..] la sicurezza e la lotta al terrorismo. Ancora più insolito, come ha sottolineato la relatrice, è il fatto che, in particolare sul disegno di legge di conversione in esame, siamo tutti d'accordo [..]Il decreto-legge al nostro esame mira sostanzialmente ad assicurare la prosecuzione della lotta al terrorismo in questo paese Poiché, come ho testé premesso, siamo tutti d'accordo, non mi dilungherò sulle tecnicalità e sull'utilità del provvedimento, aspetti che sono già stati illustrati dal relatore, ma preferisco sviluppare alcune riflessioni sulla situazione politica. La già sottolineata anomalia - relativa ad un provvedimento forse minore, ma comunque importante, perché riguarda la lotta al terrorismo - accende una luce, una spia d'allarme sul prosieguo della nostra attività parlamentare, sull'azione del Governo in carica e sugli effetti che essa potrà produrre proprio in termini di sicurezza dei cittadini
Un tema «maggiore» è che siamo tutti d'accordo: al di là delle differenze di azione, nonché di valutazione di alcune problematiche, credo si possa tranquillamente affermare che tutti i gruppi presenti in questo Parlamento abbiano a cuore la sicurezza del paese.
Ora, che vi possano essere valutazioni diverse su singole azioni che i Governi in carica intraprendono, avendo come fine la sicurezza, non solo è naturale ma, probabilmente, in un'ottica bipolare, anche utile: [..] se differenze non vi fossero, sarebbe evidente che lo scopo di ciascuno schieramento sarebbe soltanto quello di mantenersi al potere, non di aiutare il paese a crescere ed a migliorare (e non voglio pensare che siamo ormai ridotti in questa situazione; anzi, non credo che sia così).
Vediamo la sinistra...(Dorina Bianchi)
Il decreto-legge in esame è importante ed io esprimo, a nome del gruppo de L'Ulivo, parere favorevole su tale provvedimento, che reca disposizioni urgenti per la funzionalità dell'amministrazione della pubblica sicurezza. Credo che, al di là delle polemiche, sia giusto guardare ai problemi veri del paese che la gente recepisce come punti da affrontare [...] Noi abbiamo sempre chiesto che il sistema fosse messo in grado di dare risposte più concrete e certe al bisogno di sicurezza manifestato dai cittadini [..] Questa autorizzazione è espressamente finalizzata alle esigenze connesse con la prevenzione ed il contrasto del terrorismo internazionale e della criminalità organizzata e con la funzionalità dell'amministrazione della pubblica sicurezza. [..] A tale proposito, vorrei ricordare in questa sede le parole pronunciate, il 15 maggio, proprio qui alla Camera, dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che diceva: «Resta assai dura la sfida della lotta contro la criminalità, una presenza aggressiva che ancora tanto pesa sulle possibilità di sviluppo del Mezzogiorno, così come contro le nuove minacce del terrorismo internazionale e interno. [..] In Italia, i servizi sono tuttora impegnati a fronteggiare minacce diversificate, da una parte quelle terroristiche, dall'altra quelle di organizzazioni criminali, anche di tipo mafioso, organizzazioni etniche e transnazionali, dedite soprattutto al narcotraffico e alla tratta degli esseri umani.
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