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  Cristo si è fermato ad Eboli?

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  •  daste
      daste
Cristo si è fermato ad Eboli?
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 22/4/2006
Da Sessa Cilento (SA) / Torino / Helsinki
Messaggi: 123
Offline
Salve a tutti,
sono nuovo di questo sito, ma nonostante ciò ritengo che questo possa essere il luogo adatto per discutere della situazione di una terra, il Cilento antico, che può essere ritenuta l'emblema dell'assurdità del mondo nel quale ci troviamo a vivere.
So che siete abituati a discorsi più elevati, sui "massimi sistemi" e sulle ombre che riguardano eventi che condizionano la vita di tutti, consciamente o meno (11/9, scie chimiche, mass media, religione, filosofia, massoneria, ecc.), ma penso, forse per una mia incapacità nel comprendere concetti complessi, che non vadano dimenticate le "vittime" di questo modello globalizzatore, ossia le piccole identità locali che non hanno i mezzi e le capacità per difendersi.
Volta per volta mi propongo di inserie in questo thread interventi riguardanti la mia terra e come essa viene deturpata, sfruttata e distrutta giorno per giorno, e probabilmente noterete collegamenti tutt'altro che artificiosi tra i piccoli eventi di una piccola comunità del Sud Italia e le "grandi" manovre a livello internazionale delle quali è vietato parlare sui nostri cari mass-media, cose che vengono giornalmente trattate su questo sito.
Inizierei, dunque, nel riportare qui di seguito la mia lettera che oggi è stata pubblicato su "Il Mattino":

Citazione:
Salve a tutti,
sono un ragazzo originario di un piccolo paesino del Cilento interno, Sessa
Cilento, ma mi trovo a Torino per studio.
Sebbene frequento i corsi di ingegneria informatica, da un po' di tempo mi sto
interessando, per forza di cose, alla storia e alle tradizioni della mia
terra. Dico "per forza di cose" perché da quando sto qui capisco fin troppo
bene l'enorme differenza in termini di qualità della vita tra
l'iper-industrializzata città della Fiat e il mio iper-dimenticato paesino
natio, che, insieme a tutto il Cilento antico, sta letteralmente cadendo a
pezzi, nell'indifferenza di (quasi) tutti.
Da 10 anni a questa parte la nostra unica ancora di salvezza dovrebbe essere
stata il Parco Nazionale, ma che invece privilegia le zone costiere e il Vallo
di Diano, lasciando la terra che più propriamente prende il nome di Cilento,
quello storico, a se stessa. A parte vari volantini pubblicitari non abbiamo
visto ancora niente da parte loro, tranne il volersi appropriare dei meriti
della ricostruzione in corso di un palazzo baronale a Sessa Cilento, nella
frazione di Valle Cilento, che invece viene restaurato grazie al ricavato di
una sagra campagnola organizzata in estate dai (pochi) abitanti del paesino.
Ma parliamo della gente: l'emigrazione esiste ancora! Io ne sono un esempio
vivente e questo è il periodo peggiore di mai da questo punto di vista, basta
dare un'occhiata a Wikipedia per rendersi conto dell'andazzo! Da 30 anni a
questa parte la popolazione nei piccoli centri subisce una decrescita
esponenziale, per il mio paesino si va dai 2578 abitanti del 1951 ai 1446 del
2001 e la situazione nei prossimi dieci anni peggiorerà ulteriormente.
La memoria storica, le tradizioni e il dialetto stanno progressivamente
venendo distrutti: le prime due non significano praticamente nulla per i pochi
giovani rimasti, mentre per il dialetto si ci sta impegnando a livello
internazionale per farlo scomparire.
Cosa sto dicendo? Ve lo spiego... Lo standard che definisce la lista delle
lingue parlate nel mondo è l'ISO 693-3, il quale riconosce come lista delle
lingue ufficiali quella stilata da Ethnologue, un'associazione americana che
si occupa della traduzione della Bibbia in tutte le lingue del mondo.
Le lingue vengono distinte secondo un principio di non-intellegibilità
reciproca e di diversità della letteratura comune. Accade che quasi tutte le
regioni d'Italia hanno il proprio dialetto riconosciuto come lingua, tranne il
Sud, per il quale con la dicitura "Napoletano-Calabrese" si raggruppano tutte
le lingue dal Molise a Reggio Calabria.
Cioè ufficialmente un foggiano e un reggino parlano due varietà dello stesso
dialetto! Ma non finisce qui: per loro esiste un "Giudaico-Italiano" parlato
da 200 persone e non un Cilentano parlato da 350.000 anime solo in Italia. E
tutto questo perché secondo loro nessuno comprerebbe una Bibbia in Lucano, in
Grico o in Pugliese!
E mentre i beni ambientali stanno progressivamente diventando un ricordo tra
discariche abusive e deforestazione selvaggia, noi ci becchiamo il loro
cartello "Parco Nazionale del Cilento, Qui la natura è protetta!" in ogni
comune, magari con affianco parcheggiato un secchio dell'immondizia
traboccante che aspetta di partire per la Germania dopo l'estate!
I beni culturali sono i più afflitti da un'amministrazione assurda: solo nel
mio paese ci sono un monastero del 1000 in condizioni di crollo strutturale,
una chiesetta dello scorso millennio probabilmente ad abside tricora
abbandonata a se stessa, un mosaico dei tempi della Magna Graecia che dopo
essere stato scoperto è stato reinterrato perché non c'erano fondi per
restaurarlo, un palazzo baronale, di cui parlavo prima, che necessita di
ulteriori cure, una chiesa del 1600 restaurata con i soldi della gente poco
prima di un probabile danneggiamento, i resti di un'intera città antica
(abbandonata intorno al 1200) semi-distrutti per la costruzione di un radar da
parte dell'ENAV, una chiesa del 1000 "sotterrata" da ripetitori televisivi
sulla cima del Monte della Stella... e questo in un paese di poco più di mille
anime.
Per non parlare poi di chi si trova a far parte delle amministrazioni locali:
politici della domenica, medici che fanno delle proprie prestazioni un'arma
per accaparrare voti, finanche pregiudicati e persone agli arresti domiciliari.
Probabilmente non riesco minimamente a farvi capire come mi sento quando penso
a tutto questo... Mi trovo a 1000 km di distanza da casa proprio a causa di
questa condizione di degrado, perché non ci sarebbe mancato niente per avere
anche dalle nostre parti un'università funzionante e una città culturalmente
attiva e vivibile, anzi...
Vi saluto sperando che qualcuno raccolga questo appello, sapendo che questa
non può che essere che una goccia nell'oceano se davvero vogliamo che la
situazioni cambi per davvero non solo da noi, ma in tutto il Sud Italia.

Stefano D'Angelo
daste@oneonline.it
Inviato il: 14/5/2006 21:22
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  •  daste
      daste
Re: Cristo si è fermato ad Eboli?
#2
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 22/4/2006
Da Sessa Cilento (SA) / Torino / Helsinki
Messaggi: 123
Offline
E adesso scopro che la lettera stessa è stata un po' "ritoccata" pacandone i toni, quella postata qui era l'originale, quella pubblicata è qui: http://ilmattino.caltanet.it/mattino/view.php?data=20060514&ediz=NAZIONALE&npag=18&file=GARGANO.xml&type=STANDARD

Per non parlare della risposta, che poco ha a che fare con la lettera stessa e che esprime un giudizio su di me che trovo totalmente privo di senso (perché avrei dovuto scrivere se sento la mia terra matrigna? mah!):

Citazione:
La ripresa dell’emigrazione giovanile e intellettuale è un dramma poco raccontato del Sud. Stefano provvede a ricordarcelo. Ci parla del Cilento, terra bella e così forte di memoria eppure da lui sentita matrigna perché l’ha costretto a partire. Forse è il caso di sottolineare che i Parchi vanno benissimo perché salvano l’ambiente; come sono benvenuti i villeggianti. Ma tutto questo non basta al futuro.


Ah l'informazione nel nostro paese...

Vabbè la finisco con questa storia, il prossimo post sarà spero più interessante.
Inviato il: 14/5/2006 21:37
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