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  •  Drive
      Drive
Re: foto
#2161
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 22/3/2006
Da Forte dei marmi
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Citazione:
Secondo te cos' erano?
Che interpretazione dai ?

Ivan scusa, ma un minimo di serietà la vuoi usare di tanto in tanto? Non dico che bisogna essere per forza comici tutta la vita e neppure troppo seri tutta la vita. Ci stanno bene tutte le due cose, ma almeno con un po' di tatto quando serve.
Detto questo, ma tu sei veramente convinto al punto da portare davanti a un tribunale la tua affermazione, che quelle siano PALE di un ELICOTTERO?
Le parole "riflesso dell'obbiettivo", "difetto della pellicola", o "difetto di sviluppo", proprio non ci stanno, vero?
Certo che no, è per forza un elicottero e quelle sono PALE roteanti!
E che ci faceva un elicottero sulla Luna? Scattava foto souvenir agli astronauti?
Ah già, ma che sbadato, quella non è la Luna, è uno studio cinematografico. E a maggiar ragione che ci faceva un elicottero in uno studio al chiuso in cui è stata aspirata tutta l'aria per far sì che gli oggetti cadano tutti alla stessa velocità?
E con cosa poteva funzionare quell'elicottero senz'aria? Usava forse le bombole di idrogeno e ossigeno liquido come il Saturno V?
E scusa un'altra domanda, ma se non c'era aria, come diavolo faceva un elicottero a restare in volo? Dove la prendeva la portanza? E poi che strano, ma ipotizzando che l'aria c'era non si vede nessuna nuvolona di polvere sotto le pale dell'elicottero. Uhmm stranissimo, dalla foto si evince che quell'elicottero aveva le pale roteanti a non più di 5 metri di altezza dal suolo. Sai che polveraccia avrebbero scatenato?
Eh sì, ci hai convinto tutti. Quello è davvero un elicottero. Non si vede niente di niente che abbia una lontana appartenenza ad un elicottero, ma se lo dici tu è sicuramente vero. Grazie per averci illuminato.

P.S. Ti assicuro che se avresti detto che era un braccio gru venuto mosso e sfuocato forse ti avremmo creduto di più. Ma dire che quella roba sono pale di un elicottero....guarda ..non mi pronuncio neanche.
Inviato il: 1/9/2006 20:47
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: foto
#2162
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/6/2006
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Ciao Drive
forse qui stiamo scambiando falsi paesaggi per elicotteri o sbaglio????
Inviato il: 1/9/2006 21:11
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  •  Nemrod
      Nemrod
Re: foto
#2163
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/6/2006
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Ho trovato un vecchio numero di
Universo. Rivista dell'Istituto Geografico Militare- Firenze

Anno XLII, n. 6 Novembre -Dicembre 1962.

C'è una puntata di un lungo articolo a firma del famoso Paolo Maffei sulla cartografia lunare.
In questa puntata c'è un paragrafo che riporto, e che potrebbe avere un qualche interesse storico: (è passato all'ocr, possono esserci quindi i tipici errori di decodifica)

--------------------

L'EMISFERO INVISIBILE DALLA TERRA
Nonostante i più grandi perfezionamenti nei metodi e negli strumenti, fino a pochissimo tempo fa le carte lunari erano tutte affette da una gravissima lacuna: poco meno della metà della superficie lunare era da esse assente perchè a noi sconosciuta. La ragione di questo fatto è semplice. La durata della rivoluzione della Luna intorno alla Terra coincide perfettamente con quella della rotazione intorno al proprio asse ed il nostro satellite ci mostra quindi sempre lo stesso emisfero. Per effetto delle librazioni in longitudine e in latitudine, una piccola parte dell'emisfero opposto alla Terra può essere saltuariamente osservata, cosicché la zona conosciuta non ammontava al 50 % ma al 57,5 % dell' intera superficie. Per riuscire però a vedere o a fotografare interamente l'altro emisfero c'era una sola possibilità: aggirare la Luna con un viaggio nello spazio. Ciò è stato fatto per la prima volta il 7 ottobre 1959 mediante una stazione interplanetaria automatica lanciata dall' Unione Sovietica. Le fotografie ottenute in tale occasione, divulgate a suo tempo ed a tutti ormai ben note, sono state lungamente elaborate ed hanno permesso di costruire la prima mappa contenente gran parte dell'emisfero invisibile della Luna, edita alla fine dello scorso anno e corredata di un volume di testo, del quale è comparsa recentemente anche una traduzione inglese [3].
La stazione spaziale destinata a questa impresa fu lanciata dall' Unione Sovietica il 4 ottobre 1959 (nel secondo anniversario del lancio del primo satellite artificiale). La orbita che la stazione doveva percorrere giungeva in prossimità della Luna e, incurvandosi intorno al nostro satellite, tornava poi a passare in prossimità della Terra. Più precisamente fu calcolata in modo tale che, all'epoca del riavvicinamento alla Terra, la stazione stessa apparisse circumpolare per l'emisfero Nord, rendendo così possibile una perfetta ricezione dei segnali radio dal!' Unione Sovietica. Il 7 ottobre, alle ore 3 e 30 di TU, mentre l'emisfero lunare invisibile, illuminato in pieno dal Sole, era al di sotto della stazione spaziale, con uno speciale comando, venne dato inizio alla ripresa delle fotografie che proseguì automaticamente per 40 minuti. Durante tale intervallo la stazione si spostò da una distanza di 65 200 km dal centro della Luna ad una di 68 400 km. La camera, munita di un dispositivo automatico per ottenere diverse esposizioni, era dotata di due obbiettivi, di 20 e 50 cm di lunghezza focale, capaci di fornire immagini della Luna rispettivamente di 10 e 25 mm di diametro. Tutte le fotografie vennero registrate su una pellicola da 35 mm, appositamente preparata per resistere alle alte temperature, che venne automaticamente sviluppata, asciugata e fissata nella stazione stessa. Successivamente le immagini, con tecnica televisiva, furono trasformate in segnali elettrici trasmessi alla Terra, dove vennero immediatamente registrati su nastro magnetico e, dopo la demodulazione, esaminati con diverse apparecchiature.
I dati raccolti sono stati analizzati all' osservatorio Sternberg di Mosca e all' Istituto Centrale di Geodesia, Fotografia aerea e Cartografia da numerosi studiosi che hanno poi sviluppato diversi metodi per l'interpretazione dei dettagli, hanno catalogato e descritto le configurazioni osservate, misurato le loro coordinate e tracciato, infine, la mappa. Le stesse fotografie venivano studiate contemporaneamente ed indipendentemente agli osservatori di Poulkovo e di Kharkov, dove sono state tracciate carte meno dettagliate.
L'interpretazione dei dettagli è stata molto difficile per due ragioni: il basso contrasto delle fotografie ed i disturbi introdotti nella trasmissione delle immagini. Il primo difetto avrebbe potuto essere evitato fotografando la Luna in fase ma, trattandosi delle prime fotografie dell' emisfero invisibile, si preferì avere la visione più completa possibile, anche se nelle più sfavorevoli condizioni di illuminazione. Al secondo inconveniente si sarebbe potuto rimediare facendo tornare a Terra il veicolo interplanetario ed esaminando direttamente le fotografie. È evidente che se nel prossimo futuro tali metodi diverranno possibili, ne trarremo enormi vantaggi. Per il momento, intanto, gli studiosi sovietici si sono dovuti contentare di ricavare il maggior numero di informazioni dal materiale raccolto. Per fare questo hanno usato tre metodi diversi, tutti rivolti ad aumentare il contrasto e ridurre i difetti.
Il primo di essi, già usato nella fotografia dei pianeti, consiste nel formare l' immagine mediante diversi negativi dello stesso oggetto, ottenuti tutti in condizioni identiche. Avendo cura di portare alla perfetta coincidenza le diverse immagini negative, nella positiva che ne risulta tutti i particolari reali dell' oggetto fotografato, comuni a tutte le negative, vengono rinforzati, mentre i difetti sporadici (purchè non troppo gravi) si attenuano, compensandosi statisticamente.
Il secondo consiste nel preparare, da una negativa debole, una diapositiva impressionata alla distanza di qualche millimetro, in modo che risulti leggermente sfuocata. Ciò fatto si sovrappone la diapositiva (detta « maschera l») alla negativa da studiare che viene cosi stampata su carta o esaminata direttamente. In tal modo si riduce notevolmente il contrasto tra parti estreme della negativa, senza indebolirlo nell' ambito delle singole zone.
Il terzo metodo, infine, si basa sul rafforzamento del contrasto attraverso una tecnica elettronica. Schematizzandolo al massimo, esso consiste nel riprodurre l'immagine lunare per sezioni, utilizzando in ogni sezione solo quella parte del segnale corrispondente a un determinato intervallo di densità. Fissati due valori estremi Al e A2' la parte di negativa con annerimento superiore a quello corrispondente ad A2 viene tutta riprodotta in nero, mentre quella al di sotto di Al viene interamente riprodotta in bianco. La zona compresa tra Al e A2 è la sola a mostrare differenze di annerimento intermedie che possono venire ulteriormente amplificate. Tale metodo si è dimostrato il più efficace.
Utilizzando i tre metodi citati, e in particolare l'ultimo, è stata costruita una carta del diametro di cm 33,6 che riproduciamo nella fig. 27. In essa figurano 498 oggetti, per ognuno dei quali sono state determinate le coordinate. Un centinaio di tali oggetti erano già noti, essendo visibili al bordo Ovest della Luna anche dalla Terra, tuttavia le fotografie dalla stazione spaziale, ottenute sotto un' inclinazione minore, li mostrano pressochè privi di deformazione ed hanno permesso una più accurata determinazione delle loro coordinate. Le configurazioni registrate sono state distribuite in tre gruppi, a seconda del grado di sicurezza nell' identificazione. Al primo appartengono 252 configurazioni, tra cui quelle osservabili anche dalla Terra, tracciate sulla mappa con tratto continuo; al secondo, 190 disegnate a linee tratteggiate; al terzo 57 rappresentate con contorno punteggiato. Per la migliore comprensione della carta, aggiungiamo che sono state rappresentate in scuro tutte quelle zone che nelle fotografie studiate appaiono più scure della zona adiacente.
Limitandoci a poche considerazioni sommarie su questo emisfero lunare, possiamo affermare che le formazioni in esso presenti sono tutte dello stesso tipo di quelle già note (crateri, catene di montagne, sistemi di righe luminose, ecc.). Tuttavia una caratteristica balza subito all'occhio: la notevole povertà di quelle oscure pianure, chiamate « mari l), tanto abbondanti nell'emisfero rivolto verso la Terra. Anche le catene di montagne non sembrano molto numerose, essendo stato rilevato solo un massiccio della lùnghezza di 1000 km detto: catena dei Monti Sovietici. È certo che un notevole numero di configurazioni minori potrà essere messo in evidenza in futuro da fotografie ottenute con illuminazione radente, cioè con la Luna in fase, ma, in ogni caso, non subiranno sensibili variazioni nè il numero nè l'estensione delle zone oscure, per le quali le condizioni di illuminazione del 7 ottobre 1959 erano già ottime. Delle nuove formazioni osservate, 19 hanno già ricevuto un nome dagli scienziati russi; le restanti, ancora anonime,
sono contrassegnate da un numero. Il criterio adottato nella nomenclatura è ancora
quello tradizionale sempre meno seguito, però, per i mari e le catene montuose. Anche la nomenclatura personale è stata adottata con criteri. più larghi, essendo stati assegnati nomi di scienziati appartenenti a diverse discipline (Maxwell, Edison, Lomonossov, Pasteur, ecc.). Un grosso cratere ha ricevuto il nome di un uomo che, pur non essendo uno scienziato, non poteva non essere ricordato in questo emisfero lunare: Giulio Verne.
Sempre a proposito di nomenclatura, segnaliamo infine un' interessante curiosità. Tutti coloro che hanno osservato al telescopio la Luna intorno al plenilunio o ne hanno visto riproduzioni fotografiche, hanno certamente notato un cratere australe molto luminoso, dal quale si irradia un sistema di righe brillanti. Tale configurazione è la più vistosa del disco lunare ed ebbe dal P. Riccioli, irriducibile tolemaico, il nome di Tycho Brahe, valente astronomo, autore di un celebre sistema geocentrico. Nell'altro emisfero lunare è stata scoperta una configurazione simile, consistente in un picco o un cratere brillantissimo, pur esso al centro di un sistema di righe brillanti. La configurazione, situata in una zona grossolanamente antipodica a quella di Tycho, ha avuto il nome di Giordano Bruno, il celebre filosofo che nella lotta per sostenere la teoria copernicana giunse a perdere la vita. A quanto sembra, anche gli astronomi moderni continuano talvolta a tracciare sulla Luna la storia dell' Astronomia, con accostamenti o allontanamenti significativi!

Inviato il: 5/9/2006 13:34
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  •  brasm
      brasm
Re: foto
#2164
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/6/2006
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Messaggi: 42
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Ciao, ho trovato questo sito su cui mi pare ci siano cosa non ancora trattate...

http://www.daltramontoallalba.it/confiniscienza/missioniapollo.htm

...e mi parea nche fatto bene!
Inviato il: 6/9/2006 15:59
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: foto
#2165
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
Da Roma
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Citazione:
Ciao, ho trovato questo sito su cui mi pare ci siano cosa non ancora trattate...


Ciao brasm , ti riferisci a qualcosa in particolare ? Ho dato una veloce occhiata e degli argomenti li trattati si è detto di tutto ed anche di pìù , però mi ha fatto trovare una foto molto interessante



Guarda guarda che si vede , invece di belle traiettorie balistiche dovute all'assenza dell'aria (vedi gomme posteriori) delle belle nuvolette di polvere (presenza aria) dalle gomme anteriori , oggi è proprio una bella giornata
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 6/9/2006 19:50
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  •  Iceman
      Iceman
Re: foto
#2166
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/2/2006
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Citazione:

Fabrizio70 ha scritto:

Guarda guarda che si vede , invece di belle traiettorie balistiche dovute all'assenza dell'aria (vedi gomme posteriori) delle belle nuvolette di polvere (presenza aria) dalle gomme anteriori , oggi è proprio una bella giornata


Ma come si fa anche solo a pensare di poter stabilire le dinamiche di movimento della polvere mossa dalla LRV GUARDANDO UNA FOTOGRAFIA??????

Basterebbe solo guardare(se proprio si vuol far finta di non vedere le dinamiche vere e proprie, assolutamente impossibili da riprodurre sulla terra!) anche solo la velocità con cui TUTTA la polvere ricade completamente al suolo senza lasciare un MINIMO di sospensione.

Andate su ApolloArchive sezione Multimedia, guardate il filmato chiamato "View of astronaut driving lunar rover" della missione apollo 16.
(http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/alsj/ktclips/ap16_rover.mpg)

prego guardare questo filmato e spiegare per favore come sarebbe possibile sulla terra "sparare" la polvere in aria in quel modo e senza che rimanga nulla in sospensione....
Una polvere così fine tirata su con tanta violenza, su di una superficie così ampia e per così tanto tempo, sulla terra avrebbe dovuto lasciare una sopensione evidente per decine e decine di minuti.

Se per voi la cosa è normale e riproducibile in presenza di atmosfera allora spiegatemi dove e come lo avete visto.
Inviato il: 7/9/2006 10:52
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  •  Tubo
      Tubo
Re:bagliori on the moon...
#2167
Dubito ormai di tutto
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Sul sito della Nasa è possibile vedere alcuni fotogrammi dell'impatto recente di un asteroide sulla superficie lunare...
Ora non trovo il link,scusate, ma tant'è.
C'è una parte dove si dice ogni giorno la superficie lunare viene colpita da migliaia di asteroidi che , non disintegrandosi per via dell'assenza di atmosfera , colpiscono in pieno la Luna generando la famosa PEPPERED SURFACE.
Very Good.
Dicono inoltre che essendo la sup. lunare paragonabile per estensione a quella del continente africano, la probabilità per l'astronauta di essere colpito da uno dei sassi cosmici è bassissima.
Ma come mai la Luna è vittima quotidiana di impatto meteoritico e la terra no?
Anche sulla Terra in effeti piovono dei sassolini che si smaterializzano o quasi per via dell'atmosfera , ma di certo non i giganteschi sassi che provocano sulla luna esplosioni osservabili dallo spazio.
Perchè?
La distanza Terra Luna è insignificante!!

Se ogni giorno piovono sulla Luna migliaia di asteroidi, come mai Mai nessuno di questi ha centrato le navicelle?

Il rischio , seppur basso, c'è eccome!

Ciao.
Inviato il: 7/9/2006 11:25
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  •  Iceman
      Iceman
Re:bagliori on the moon...
#2168
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

tubo04 ha scritto:
Ma come mai la Luna è vittima quotidiana di impatto meteoritico e la terra no?
Anche sulla Terra in effeti piovono dei sassolini che si smaterializzano o quasi per via dell'atmosfera , ma di certo non i giganteschi sassi che provocano sulla luna esplosioni osservabili dallo spazio.
Perchè?


Sulla terra cadono molti più meteoriti rispetto alla luna ma solo una minima parte di essi riesce a raggiungere la superficie per ovvie ragioni.

LA terra è molto più grande della luna per cui la sua gravità attira molti più corpi ripetto alla luna stessa.

L osservazioni di impatti tra corpi celesti sono una manna molto rara per gli studiosi sia che riguardi la luna che qualsiasi altro corpo celeste.

Ricordo quando due osservatori riuscirono a osservare l impatto di diversi meteoriti(grandi quasi come la terra) con giove. Riuscire ad assistere ad una cosa del genere in termini statistici sarebbe come vincere 4 volte di fila alla lotteria.

Sono fenomeni rari da osservare da terra.

Citazione:
Se ogni giorno piovono sulla Luna migliaia di asteroidi, come mai Mai nessuno di questi ha centrato le navicelle?

Il rischio , seppur basso, c'è eccome!


Nessuno ha mai sostenuto che andare sulla luna fosse un viaggio privo di rischi, e il problema degli impatti con altri corpi è sempre stato preso in considerazione, e lo è tuttora per i viaggi pianificati in futuro verso marte.

Qualche asteroidi potrebbe aver colpito i siti apollo a tutto oggi??? Molto molto probabile! Ma le possibilità statistiche di essere colpiti quando si è su di un "pianeta" vasto come la luna per un tempo così breve come quella delle missioni stesse è bassissima.
Inviato il: 7/9/2006 13:51
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  •  Tubo
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Re:bagliori on the moon...
#2169
Dubito ormai di tutto
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Ciao Iceman , ciò che dici è vero e conforme a quanto ho detto io.
Però sulla Luna ,i danni sono visibilissimi, un asteroide di 1 km di diametro fa danni seri!!
Sulla Terra non mi sembra che questo avvenga.
E non penso che un asteroide di 1 km di diametro si possa consumare tutto prima di impattare col suolo terrestre!!

Ne cadono tanti sulla terra? si ma tutti di dimensioni ridotte!!

Non tali da , ripeto ,provocare bagliori enormi (relativamente alla superficie lunare , s'intende) visibili dallo spazio!!

O no?

Che dici?
Ciao
Inviato il: 7/9/2006 14:41
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re:bagliori on the moon...
#2170
Dubito ormai di tutto
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Tubo ed Iceman,
guardate che c'e' anche un'altra teoria per spiegare i TROPPI crateri lunari
A dopo.Pensateci su..
Inviato il: 7/9/2006 14:45
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  •  Iceman
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Re:bagliori on the moon...
#2171
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

tubo04 ha scritto:
E non penso che un asteroide di 1 km di diametro si possa consumare tutto prima di impattare col suolo terrestre!!

Ne cadono tanti sulla terra? si ma tutti di dimensioni ridotte!!



La nostra atmosfera è in grado di disintegrare anche oggetti enormi, vedi diversi oggetti costruiti dall uomo.

Ricordo che dellla stazione spaziale orbitante Skylab, di gran lunga l oggetto più grosso e massiccio messo in orbita dall uomo, al momento del suo rientro il pezzo più grosso che toccò terra fu non più lungo di un metro, e riuscì a sopravvivere fin li solo perchè , per ragioni di sicurezza (per evitare che potessero finire pezzi su di una zona abitata!), la stazione non venne posizionata in modo da opporre il massimo della resistenza aerodinamica.

si, diciamo che i meteoriti che impattano con la nostra atmosfera, di norma non sono enormi, ma è anche vero che l effetto della nostra atmosfera è in grado di polverizzare anche oggetti enormi.

Citazione:
Non tali da , ripeto ,provocare bagliori enormi (relativamente alla superficie lunare , s'intende) visibili dallo spazio!!

O no?

Che dici?


Tieni presente che la Luna viene ormai osservata molto molto da vicino dai potenti telescopi di cui disponiamo sulla terra.

Osservare dalla terra un impatto sulla Luna è ben diverso da osservarlo, per esempio, su marte.
Inviato il: 7/9/2006 16:52
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  •  Iceman
      Iceman
Re:bagliori on the moon...
#2172
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

ANTICRISTO ha scritto:
Tubo ed Iceman,
guardate che c'e' anche un'altra teoria per spiegare i TROPPI crateri lunari
A dopo.Pensateci su..


Roswell??? CIA???? Kennedy???? Bush???....
Inviato il: 7/9/2006 16:54
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  •  Tubo
      Tubo
Re:bagliori on the moon...
#2173
Dubito ormai di tutto
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Esatto!! Bush , con una foto ricordo di Kennedy nel taschino , aiutato a fuggire di notte dalla CIA , recatosi a Roswell, è partito con L'Apollo 18 ed è andato a giocare a golf sulla LUNA!!!
Inviato il: 7/9/2006 16:58
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: foto
#2174
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Una polvere così fine tirata su con tanta violenza, su di una superficie così ampia e per così tanto tempo, sulla terra avrebbe dovuto lasciare una sopensione evidente per decine e decine di minuti.


addirittura il tempo di andarmi a prendere un caffè ? a saperlo prima.
In quel video non vedo niente di differente dal comportamento sulla terra , se te lo vedi differente non ci posso fare nulla , sempre nuvole di sabbia sono , decine di minuti o secondi , del resto....

_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 7/9/2006 20:02
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  •  Iceman
      Iceman
Re: foto
#2175
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Fabrizio70 ha scritto:

addirittura il tempo di andarmi a prendere un caffè ? a saperlo prima.
In quel video non vedo niente di differente dal comportamento sulla terra , se te lo vedi differente non ci posso fare nulla , sempre nuvole di sabbia sono , decine di minuti o secondi , del resto....


ah beh...

Se tu LO VEDI uguale io non posso dir nulla.
ma giusto per curiosità: In quale situazini vedi la polvere alzarsi in quel modo e ricadere con tale velocità senza lasciare sospensione????? in quale situazione e dove???
Inviato il: 7/9/2006 21:00
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  •  Tubo
      Tubo
Re: foto
#2176
Dubito ormai di tutto
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Iceman, secondo te perchè la LUna è cosi' piena di crateri?
Non mi rispondere per la mancanza di atmosfera.
Crateri larghi centinaia di KM non sono spiegabili con la mancanza di atmosfera.

Anche perchè senno' la navicella di rientro degli astronauti...

Perchè non cade sulla Terra un meteorite/asteroide grande 20 km?
Inviato il: 7/9/2006 21:37
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: foto
#2177
Dubito ormai di tutto
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Guardate queste foto che ritrarrebbero oggetti extraterrestri sulla Luna:
Ohibo':

http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/luna068g.htm

http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/luna069g.htm



Inviato il: 7/9/2006 21:54
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  •  sangre_tor
      sangre_tor
Re: foto
#2178
Ho qualche dubbio
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>>da tubo04 su 7/9/2006 21:37:21

Iceman, secondo te perchè la LUna è cosi' piena di crateri?
Non mi rispondere per la mancanza di atmosfera.
Crateri larghi centinaia di KM non sono spiegabili con la mancanza di atmosfera.

Anche perchè senno' la navicella di rientro degli astronauti...

>>>>>

qui trovi la risposta

http://wikipedia.sapere.alice.it/wikipedia/wiki/Cratere_meteorico

oppure qui

http://www.astroscenza.org/Astronomia/Sistema%20Solare/Meteorite.htm
Inviato il: 7/9/2006 23:03
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Re: foto
#2179
Sono certo di non sapere
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Una teoria alternativa sui crateri lunari:

Lunar Craters—a Failed Theory

More than forty years ago the British journal Spaceflight published the laboratory experiments of Brian J. Ford, an amateur astronomer who suggested that most of the craters on the moon were carved by cosmic electrical discharge. (Spaceflight 7, January, 1965).

In the cited experiments Ford used a spark-machining apparatus to reproduce in miniature some of the most puzzling lunar features, including craters with central peaks, small craters preferentially perched on the high rims of larger craters, and craters strung out in long chains. He also observed that the ratio of large to small craters on the Moon matched the ratio seen in electrical arcing.

In 1969, just prior to the first Moon landing, Immanuel Velikovsky suggested that rayed craters on the Moon were the result of electric arcs—cosmic thunderbolts. Since terrestrial lightning can magnetize surrounding rock, Velikovsky predicted that lunar rocks would be found to contain remanent magnetism. Astronomers saw no reason to consider such possibilities, and they were caught by surprise when lunar rocks returned by Apollo missions revealed remanent magnetism.

In 1974 the engineer Ralph Juergens published two groundbreaking articles arguing that major features of both the Moon and Mars were electrical discharge scars. Juergens drew attention to both Tycho and Aristarchus on the Moon, suggesting that these features display the unique attributes of cosmic thunderbolts. First, there are the long linear streamers that mark the paths of electrons rushing across the surface toward a regional high point. This is the event that provokes the leader stroke of a discharge. Then, the explosive discharge from a more intense return stroke excavates a crater surrounded by an electrical discharge effect called a “Lichtenberg figure”, a pattern well known in industrial applications of electric discharge.
Inviato il: 7/9/2006 23:24
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  •  sangre_tor
      sangre_tor
Re: foto
#2180
Ho qualche dubbio
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puoi darmi il link in cui hai trovata questa teoria alternativa, paxtibi?
Inviato il: 7/9/2006 23:27
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: foto
#2181
Sono certo di non sapere
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Citazione:
ma giusto per curiosità: In quale situazini vedi la polvere alzarsi in quel modo e ricadere con tale velocità senza lasciare sospensione????? in quale situazione e dove???


Sulla sabbia per esempio , vedo tipiche nuvole di polvere (spettacolare quella al 10 sec ) che si osservano vedendo una dune baggy sulla sabbia , se vedi il disegno di prima il comportamento della polvere lunare è molto differente da quello che si vede nel filmato,ciao
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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 7/9/2006 23:39
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Re: foto
#2182
Sono certo di non sapere
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Clicca il titolo...
Inviato il: 7/9/2006 23:40
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  •  sangre_tor
      sangre_tor
Re: foto
#2183
Ho qualche dubbio
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ok, grazie
Inviato il: 7/9/2006 23:52
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  •  sangre_tor
      sangre_tor
Re: foto
#2184
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così ad occhio mi pare che queste teorie non vengano documentate adeguatamente, mancano le fonti, mancano dei riferimenti per poter verificare le asserzioni contenute, almeno per quanto riguarda le pagine che ho visionato nel sito thunderbolts.info. Controllerò meglio, se così fosse mi rimane difficile accettare per "fede" tale teoria alternativa.
Inviato il: 8/9/2006 0:47
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Re: foto
#2185
Sono certo di non sapere
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se così fosse mi rimane difficile accettare per "fede" tale teoria alternativa.

Perché metti le mani avanti? Nessuno ti ha chiesto di fare niente del genere.
Nemmeno io "credo" ai teorici dell'universo elettrico, mi pare una teoria interessante, ma non sono certo io che posso giudicarne la validità. E, forse, neanche tu.

L'ho postata per completezza di informazione, tutto qui.
Inviato il: 8/9/2006 0:52
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  •  sangre_tor
      sangre_tor
Re: foto
#2186
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completezza di informazione? ma scusami se non è possibile giudicarne la validità (e aggiungo io la veridicità) come puoi dire che è una teoria interessante. non si tratta di mettere le mani avanti ma suppongo che chi abbia scritto queste cose aveva come fine quello di divulgare delle teorie in alternativa a quelle ufficiali. Se tali teorie però non sono suffragate da fonti attendibili è lecito dubitare della loro veridicità. qualcuno dovrà pur giudicare la veridicità di queste teorie o almeno verificarle da un punto di vista scientifico.

siccome la teoria che ho letto potrebbe anche anche avere un fondo di verità sarebbe interessante capire in che modo sono giunti a tali conclusioni e a quali fonti hanno attinto credo sia doveroso, giusto per avere la certezza che non si tratti invece di una bufala.
Inviato il: 8/9/2006 1:01
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Re: foto
#2187
Sono certo di non sapere
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siccome la teoria che ho letto potrebbe anche anche avere un fondo di verità sarebbe interessante capire in che modo sono giunti a tali conclusioni e a quali fonti hanno attinto credo sia doveroso, giusto per avere la certezza che non si tratti invece di una bufala.

In quel sito ci sono diversi link, se ti interessa studiateli, che ti devo dire!

Io li ho letti e li ho trovati interessanti, ma non sono un astrofisico, neanche un elettricista per la verità, la mia opinione vale per quello che vale.

Insomma: ma che vuoi da me?!?

Inviato il: 8/9/2006 1:08
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  •  sangre_tor
      sangre_tor
Re: foto
#2188
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non voglio nulla da te ho solo scritto quello che ho rilevato leggendo quello che tu hai postato. quello che ho scritto riguarda quello che ho letto e che tu hai postato, non voleva essere mica una critica a te.
Inviato il: 8/9/2006 1:10
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  •  ivan
      ivan
Re: foto
#2189
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Senti Drive secondo te cos'era quest' oggetto:











Secondo te perchè era importante farne un referto fotografico in triplice copia?



From www.apolloarchive.com


Rif: AS11-37-5506HR

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You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 8/9/2006 1:13
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  •  ivan
      ivan
Re:bagliori on the moon...
#2190
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Citazione:

tubo04 ha scritto:
Sul sito della Nasa è possibile vedere alcuni fotogrammi dell'impatto recente di un asteroide sulla superficie lunare...
Ora non trovo il link,scusate, ma tant'è.
C'è una parte dove si dice ogni giorno la superficie lunare viene colpita da migliaia di asteroidi che , non disintegrandosi per via dell'assenza di atmosfera , colpiscono in pieno la Luna generando la famosa PEPPERED SURFACE.
Very Good.
Dicono inoltre che essendo la sup. lunare paragonabile per estensione a quella del continente africano, la probabilità per l'astronauta di essere colpito da uno dei sassi cosmici è bassissima.
Ma come mai la Luna è vittima quotidiana di impatto meteoritico e la terra no?
Anche sulla Terra in effeti piovono dei sassolini che si smaterializzano o quasi per via dell'atmosfera , ma di certo non i giganteschi sassi che provocano sulla luna esplosioni osservabili dallo spazio.
Perchè?
La distanza Terra Luna è insignificante!!

Se ogni giorno piovono sulla Luna migliaia di asteroidi, come mai Mai nessuno di questi ha centrato le navicelle?

Il rischio , seppur basso, c'è eccome!

Ciao.



Bellisimo quesito tubo04, quesito che "quoto in toto".



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Inviato il: 8/9/2006 1:18
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