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  intervista a don Fortunato Di Noto su pedopornografia

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intervista a don Fortunato Di Noto su pedopornografia
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/9/2005
Da ROMA
Messaggi: 347
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Don Di Noto, che cos’è Genteviolenta?
Genteviolenta è un criminale che ha raccolto, non sappiamo se free o a pagamento, 4 video che ha messo in rete riproponendoli attraverso una bacheca virtuale, una delle maggiori Bbs per pedofili nel mondo, con la possibilità di scambio materiale. Questi video sono girati nell’ambito familiare, con adulti di ambo i sessi che compiono atti sessuali con bambini anche di un anno d’età. Negli altri ci sono bambine di 7-8-9 anni massimo (come loro scrivono, del resto), coinvolti in orge in famiglia e vengono violentate, ma non in maniera soft. La cosa grave però è un’altra. La libertà di questo commercio free, che tutti possono vedere. Ma mi deve credere, in pochissimi ci indigniamo. Le faccio un esempio banalissimo, visto che nessuno sembra voglia parlare di una notizia del genere. Sfogliando i quotidiani nazionali, qualcuno online ne ha parlato, ma tutto tace.
E perché si tace?
Le faccio una domanda. È gravissimo quello che i soldati inglesi hanno fatto ai bambini iracheni. E si sono sollevati i governi, il mondo. Invece davanti a questi video pedopornografici, che possono essere visti da chiunque, non fanno alzare un dito a nessuno. E non si tratta di cose inventate, ma di atti depositati all’Interpol e alla polizia postale di Catania! Questo mi addolora. E crea un problema: non li possiamo far vedere, ma online tutti li vedono. Questa è l’ipocrisia della vicenda. In Tv non li possono far vedere, d’accordissimo è una questione di deontologia, di etica. Però online chiunque può vedere questi video, e nessuno protesta. A nessun livello, politico o altro, nessuno dice una parola.
Scusi, ma secondo lei perché manca quest’indignazione?
Ma non lo so, forse per paura o forse perché il fenomeno ancora una volta è sempre sottovalutato. Il concetto è questo qua: io nel 1989 sono stato tra i primi ad usare il computer. Ancora non esistevano neanche i Pop, ma con questo non vuol dire che stiamo penalizzando la Rete, anzi! E’ uno strumento di comunicazione di una positività… io dico sempre che è un dono di Dio. Quindi l’invenzione di questo meccanismo di comunicazione è cosa positivissima: per cui bloccare la pedopornografia online non significa censurare la Rete. Significa semplicemente che stiamo vedendo bambini coinvolti in queste storie! Non sono fotomontaggi, e anche se fosse così, stiamo parlando di bambini. È possibile – e lo dico con forza – che nessuno con queste denunce certe, documentate, alza la voce e protesta, chiedendo di prendere i responsabili, bloccare queste cose? E quindi per questo faccio il confronto con il video degli inglesi: ci indigniamo per queste cose, e non per quanto accade tra le mura di casa, nel sommerso? È inconcepibile una cosa del genere.
Gli abusi sessuali accaduti nella Chiesa, hanno limitato la sua capacità di reazione/indignazione?
Sono un prete cattolico ed è bene dire che chi si macchia di questi reati e peccati gravi dev’essere punito severamente. Anche se è mio confratello, se si accerta il reato dev’essere punito severamente. È un grave scandalo e non ha posto nella comunità cristiana. Grande misericordia, ma importante la giustizia. Con questo non difendo assolutamente nessun prete, perché il peccato è sempre strutturale e soprattutto personale. Secondo: il problema è che noi non abbiamo i servizi delle agenzie, ovviamente mi chiedo chi abbia fatto passare la notizia, e vado a monte. Un fatto diventa pubblico quando la comunicazione lo rende pubblico. Ma se una notizia così grave viene comunicata ufficialmente solo a chi può leggere qualche agenzia… tornando al video degli inglesi: se non fosse stato pubblicizzato così in tutto il mondo, nessuno ne avrebbe parlato. Quindi io credo che la Chiesa, soprattutto in questi ultimi tempi, non sia sorda al problema e stia diventando molto attenta. Non perché la voglia difendere, ma è attenta nel momento in cui i fatti diventano certi. Ora, qua ci sono quattro video, veri, e se ne viene a conoscenza credo che il Santo Padre si muoverà: almeno dirà: “Ma perché i bambini vengono sfruttati e massacrati?”, non so se rendo l’idea. Dobbiamo allora alzare il tiro, scuotere le coscienze: ma noi non ne abbiamo le capacità, siamo solo un’associazione che non ha milioni di euro. Pensi che non abbiamo neanche il servizio di agenzie di stampa…
Ma lei che cosa teme di più?
Mi preoccupa questo silenzio assordante, quasi come se si dicesse: “Ma vabbè, in fondo che c’è di male… pazienza, è una delle tante notizie…”. Qualcuno chiede se sia vero: io posso documentare le cose che denuncio. Ora, io dico, che cosa si può fare? La sensibilità sociale ci deve portare ad attivare canali informativi, di prevenzione e anche repressivi, e l’unica domanda è questa. Oggi ci sono tecnologie che possono individuare i bambini, ma anche tecnologie che possono identificare chi gira questi video a viso aperto. E non possono passare impuniti soggetti che si fanno riprendere in volto mentre violentano. Ma non perché vogliamo mandare in galera la gente: è semmai veramente grave far passare questi concetti. Noi nel 2005 abbiamo denunciato 9.044 siti pedopornografici puri, è un lavoro enorme. A noi interessa non solo la chiusura del sito, ma anche individuare i soggetti che commerciano questo materiale e soprattutto quelli che lo producono con i bambini reali. E dare loro un nome. A noi interessa che si individuino i bambini! È un lavoro di sensibilizzazione. Ho visto anche scene di bambini di 10 giorni abusati, e gli autori che si firmano… uno che si chiama Genteviolenta e scrive in italiano, si appoggia a un server messicano per l’email, fa passare prima in una Bbs giapponese e poi in un server americano…

Possibile che non se n’accorge nessuno?
Io mi aspetterei che non dico il presidente della Repubblica, ma almeno uomini di sensibilità giornalistica, culturale, politica e sociale si rendessero conto di questo, dell’impegno contro la pedopornografia via Internet. Mamme, gente di buona volontà… ma se per un video di bambini maltrattati in Iraq, che condanno fermamente, si mobilita il mondo, per uno scempio simile non si mobilita nessuno, si e no 5 persone?
E quindi?
E quindi il problema è rendere visibile il dramma. Facciamo partite di calcio per cose nobilissime, e non scendiamo in piazza per questo, e tutto tace? Come se quando uno parla di pedofilia è come se si inventasse qualcosa? No, questo non lo posso più tollerare. Io dopo 15 anni non posso più tollerare che un fatto del genere possa passare sottobanco. E i giornali, le tv, gli opinionisti, la gente che scrive o fa cultura, che smuove le montagne, che lotta per la pace… e non dice una parola? Io mi angoscio.
Le chiedo un promemoria per il prossimo governo e per tutti gli uomini di buona volontà quale dev’essere?
Prima di tutto rispetto di tutti i diritti umani. Ogni persona ha il diritto di essere tutelata e aiutata nel rispetto della libertà altrui. Sta alla base di ogni cosa: quello che manca nella politica di oggi è il rispetto altrui, come se l’altro fosse un nemico. No, l’altro è un collaboratore per il bene comune di ogni città e nazione. E lo dico fuori dal ruolo di prete, non devo presentarmi alle elezioni. E da qui il programma: se lo sviluppo penalizza l’uomo non è più sviluppo. Se il benessere per pochi deve penalizzare qualcun altro non è più sviluppo. Quindi la politica e i politici devono uscire dall’ipocrisia ‘sono buono e gli altri no’. Semmai dicano: “siamo tutti deficitari e forse insieme possiamo fare un buon governo”. Dimentichiamo spesso le cose essenziali...un buon governo pernsa sempre all'uomo con una attenzione alle presenze deboli nella società. Un buon governo deve impegnarsi contro ogni forma di povertà, sfruttamento, violenza...per il bene di tutti. Privilegi e opportunità per tutti. Stiamo sempre attenti a non cadere solo nella trappola del potere che serve il potere.
Che politica?
Un appello al rispetto delle famiglie, di certe situazioni in cui si ritrovano persone che stanno insieme e non sono credenti, e che hanno bisogno di un rispetto legale della loro unione. Il rispetto della persona, questo è fondamentale. Non è possibile né giusto che chi rappresenta abbia precedenti in processi civili o penali, eventualmente già condannati. Rispetto dell’uomo, famiglia, politica per l’infanzia più incisiva, perché se investiamo sull’infanzia politicamente, culturalmente… elevazione anche di un’Italia che viva il mondo della cultura in maniera molto elevata. Il lavoro dev’essere rivisto nella logica di lavoro onesto, corretto, prospettiva futura diversa. Il programma può essere riassunto così: se dietro un bambino corrotto c’è un grande corruttore, questa non è politica.

Quale prevenzione può essere applicata contro la pedofilia?
Prima di tutto uscire dal silenzio. Quindi informazione corretta e percorsi educativi che aiutino i bambini a riconoscere che cos è bene e che cosa è male, e dire loro che ci sono amori distorti. La seconda cosa è che dobbiamo dire a squarciagola che oggi ci sono bambini ‘orfani’ con genitori vivi. Questi bambini sono i più soggetti a questi infami fenomeni di abuso. La terza è che credo che i figli degli altri siano figli di tutti, quindi occorre la compartecipazione di tutti perché ogni bambino abbia diritto alla cultura nuova, quella dell’accoglienza. E noi dell’associazione Meter, che stiamo diventando una rete sociale senza appoggio di nessuno e denaro, sta crescendo e sta aumentando. Io credo che questi sono gli elementi che prevengono gli abusi. E poi, ovviamente, prima di tutto, la vita degli uomini.
Un’ultima cosa. Adozioni dei bambini ai gay: sì o no?
Rispetto profondamente le scelte degli adulti gay. Ho tanti amici gay, che non ostentano di essere tali, questa è la cosa più importante. Io credo che i bambini debbano stare in un nucleo familiare, che significa papà e mamma. Non credo che nessuna forma omosessuale possa essere non dico capace, questo non è un problema di capacità, non è il luogo naturale in cui i bambini possano vivere. E noi ce ne rendiamo conto: se poi vogliamo chiudere gli occhi anche in questo campo, dicendo che i bambini vivono bene nelle coppie gay, questo è un altro discorso. Però non ce l’ho con le coppie gay, sto solo dicendo che credo sia inappropriato fare questo binomio: se due persone omosessuali vogliono unire il loro amore sono libere e indipendenti, però farli diventare un nucleo famigliare, forse è una forzatura più ideologia che pratica.
Antonino D'Anna

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GIORNALISTA TERRORISTA
Inviato il: 23/2/2006 12:09
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Re: intervista a don Fortunato Di Noto su pedopornografia
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/9/2005
Da
Messaggi: 715
Offline
Citazione:
non è il luogo naturale in cui i bambini possano vivere


per il resto:
Citazione:
coinvolti in orge in famiglia e vengono violentate, ma non in maniera soft

"in maniera soft" ?
ma che vuol dire...?

comunque...per il resto...Ci si deve abituare al mondo della pedopornografia...

Ordini dall'alto! ....
Inviato il: 23/2/2006 13:08
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Re: intervista a don Fortunato Di Noto su pedopornografia
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/9/2005
Da ROMA
Messaggi: 347
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Citazione:
"in maniera soft" ?
ma che vuol dire...?


non pensiamo subito male si sarà espresso male.


Citazione:
comunque...per il resto...Ci si deve abituare al mondo della pedopornografia...

Ordini dall'alto! ....


Non è la prima volta che succede ma non capisco le tue battute.Senza offesa ma secondo me su certe cose nn c'è proprio niente da scherzare.
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GIORNALISTA TERRORISTA
Inviato il: 23/2/2006 13:59
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      lixuxis
Re: intervista a don Fortunato Di Noto su pedopornografia
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/9/2005
Da
Messaggi: 715
Offline
Citazione:
Non è la prima volta che succede ma non capisco le tue battute.Senza offesa ma secondo me su certe cose nn c'è proprio niente da scherzare.


Ma guarda che io, su "certe cose" non scherzo mica...
Inviato il: 23/2/2006 14:31
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