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  Elezioni 2006.

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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#50
Ho qualche dubbio
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Quindi la procura di Roma sarebbe al servizio del centrodestra ?
Ma non erano i bananas a dire che i giudici erano comunisti e che con le loro
inchieste su Silvio cercavano di discreditarlo ?
Mah,ma di un pò,non è che sei davvero un sostenitore di Berlusconi e scrivi
tutte queste sciocchezze per fare fare brutta figura ai sostenitori del centrosinistra ?
Inviato il: 9/2/2015 16:12
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Elezioni 2006.
#49
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

antonioB ha scritto:
Quindi se uno paga una multa per un reato che ha commesso vuol dire che è stato assolto ?
Siamo ai livelli dei bananas che dicono che siccome Silvio è stato prescritto allora è innocente.

Infatti non sono stati "assolti". Il problema è che era ridicola l'accusa stessa. È un articolo del codice penale che non veniva applicato dagli anni 60 e che è stato usato in modo chiaramente pretestuoso dalla procura di Roma per mettere pressione sugli autori del DVD e archiviare al tempo stesso l'accusa contenuta nel DVD stesso. Del resto, la Procura non poteva dimostrare che Deaglio e Cremagnani affermavano il falso senza aprire essa stessa un'indagine. Quindi, sono ricorsi a questo stratagemma.

Di fatto, Deaglio e Cremegnani non hanno commesso nessun reato e l'articolo stesso prevede che la contravvenzione si estingua con il pagamento di 308 euro.

Adesso lo sai anche tu.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 9/2/2015 14:29
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#48
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/12/2014
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Quindi se uno paga una multa per un reato che ha commesso vuol dire che è stato assolto ?
Siamo ai livelli dei bananas che dicono che siccome Silvio è stato prescritto allora è innocente.
Inviato il: 9/2/2015 14:22
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Elezioni 2006.
#47
Dubito ormai di tutto
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 9/2/2015 14:19
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#46
Ho qualche dubbio
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Olè:

http://archiviostorico.corriere.it/2009/settembre/19/Voto_2006_brogli_Deaglio_diffamo_co_9_090919048.shtml

Visto che ti piacciono tanto i link.

E buon lavoro,mi raccomando.

Più che altro spero che tu conosca il tuo lavoro meglio di quanto conosci questi argomenti.
Inviato il: 9/2/2015 14:14
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  •  DrHouse
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Re: Elezioni 2006.
#45
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

antonioB ha scritto:
Come mai per questa vicenda l'unico condannato e processato è proprio solo Deaglio,con l'accusa,secondo i giudici provata,di avere diffuso notizie FALSE ?

La vicenda si è risolta con l'archiviazione davanti al giudice di pace dopo il versamento, da parte di Deaglio e Cremagnani, di 308 Euro a testa, con cui è stata estinta la contravvenzione.

Sta diventando quasi imbarazzante risponderti, meno male che il lavoro mi chiama.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 9/2/2015 14:12
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#44
Ho qualche dubbio
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Questa è la prova che sei un cazzaro.
Certo che i giudici non ricontano le schede,ma fanno solo la somma dei voti risultanti
dai verbali di una singola circoscrizione.
Ma questo è ovvio.
Quindi non hai debunkato proprio nulla,ti sei solo reso ulteriormente ridicolo.
I giudici di una data circoscrizione prendono i dati dei verbali relativi a quella e sommano
uno ad uno i dati dei partiti,fino ad avere il totale regionale.
Dovrebbe essere abbastanza facile da capire,cosa c'è che ancora non ti è chiaro ?
Poi scusa se fosse come dici tu come mai in tanto tempo non è venuto fuori nulla ?
Cioè,perchè non si è venuti a processi o quant'altro contro il CDX ?
Al di là della tua sbandierata grande mole di anomalie ?
Di Berlusconi è venuto fuori tutto,corruzione,concussione,prostituzione,mafia ecc.
e per questo è stato processato e condannato.
Come mai per questa vicenda l'unico condannato e processato è proprio solo Deaglio,con l'accusa,secondo i giudici provata,di avere diffuso notizie FALSE ?
Inviato il: 9/2/2015 13:41
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Elezioni 2006.
#43
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Ad esempio tu dove lo troveresti scritto che i giudici non ricontano i verbali ?

Basta leggere. Ho già citato il parere di almeno due magistrati di corte d'appello, uno dei quali oggi in Cassazione, ho citato l'art. 79 del Testo unico sulla legge elettorale, che definisce i limiti e le prerogative degli uffici elettorali circoscrizionali. E, se ancora non basta, posso citare il parere di Alberto Roccella, docente di diritto pubblico presso l'Università degli Studi di Milano, il quale già all'indomani del voto del 2006 spiegava:
Citazione:
il conteggio è prerogativa del presidente del seggio e degli scrutatori: "Non è possibile ricontare i voti già scrutinati, la legge lo vieta espressamente. L'unica possibilità di riesame riguarda i voti contestati e non assegnati".
http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/politica/elezioni-2006-8/voti-contestati/voti-contestati.html


Il tuo argomento è ampiamente smontato e debunkato oltre ogni limite. Scusami, ma ora ho altro da fare.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 9/2/2015 13:37
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#42
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Sul perchè le schede bianche nel 2006 furono più alte al senato ti ho già spiegato,non è colpa mia se tu non lo riesci a capire.
Fu la diversa modalità di presentazione del CSX,con la lista unitaria alla camera e coi solo DS e Margherita al senato.
C'è un elettorato ulivista che non riconoscendosi però nei solo DS e Margherita
dopo aver votato la lista unitaria dell'Ulivo alla camera al senato non trovandola o votò altri partiti di CSX come RC oppure lasciò la scheda in bianco.
Ma da uno che non è capace di elaborare analisi e pensieri autonomi e sa solo fare copia-incolla c'è poco a aspettarsi.
Inviato il: 9/2/2015 13:36
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  •  DrHouse
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Re: Elezioni 2006.
#41
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

antonioB ha scritto:
Ed io ti ho portato i dati che dimostrano che le bianche sono sempre state maggiori al senato rispetto alla camera e che nel 2006 è falso quello che tu affermi che ci sarebbe stata un'anomalia nella crescita dell'affluenza.
Tu a questo cosa rispondi ?

Ho già risposto con un'immagine e delle cifre al post #31. È l'unica elezione degli ultimi 15 anni in cui le bianche al Senato sono state numericamente superiori che alla Camera. Chiunque lo può osservare, non è un'opinione, è un fatto. Persino il ministro Pisanu lo considera un elemento "su cui riflettere". Cos'altro c'è da aggiungere?

Nel 1948 e nel dopoguerra in generale c'era una situazione completamente diversa, quindi la tua è un'obiezione irrilevante, perché completamente diverso era il contesto storico e politico. Fra l'altro, ti faccio notare la tua ennesima contraddizione. Quando si parla del crollo delle bianche nel 2006 rispetto al 2001, rispondi che non è corretto fare questo confronto tra il 2006 e le elezioni precedenti, perché nel 2006 si è votato con un sistema diverso, il Porcellum (il che, intendiamoci, è in parte anche vero, lo stesso Pagnoncelli lo riconosce come una delle cause del crollo delle bianche). Quando, però, devi spiegare l'anomalia del maggior numero di bianche al Senato rispetto alla Camera, allora lo stesso argomento non vale più, tiri fuori le elezioni del 1948 e del dopoguerra. È uno dei tanti esempi che dimostrano la tua malafede. Usi gli argomenti come trippa da gatti, a seconda di quello che ti fa più comodo.

Comunque, ovvio che ti attacchi a questi dettagli per tenerti in piedi sul ring. La mole di informazioni che dimostra l'anomalia di quella elezione è talmente gigantesca e comprovata da fatti, documenti, interrogazioni parlamentari e prove concrete che non ti resta che fuggire dalle vere questioni per attaccare l'interlocutore. Sei nell'angolo e sbraiti, non ti resta altro da fare.
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 9/2/2015 13:29
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#40
Ho qualche dubbio
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Ed io ti ho portato i dati che dimostrano che le bianche sono sempre state maggiori al senato rispetto alla camera,non solo nel 2006,e che nel 2006 è falso quello che tu affermi che ci sarebbe stata un'anomala crescita dell'affluenza.
Tu a questo cosa rispondi ?
Perchè il punto è qui.
Debbo postarti tutti i link coi dati delle bianche tra camera e senato dal 1948 al 1992 ?
Debbo farti notare che il tuo calcolo sulle affluenze tra il 2001 ed il 2006 è sbagliato perchè non tieni conto della vicenda dello scorporo degli elettori esteri ?
Rispondi a questo anzichè arrampicarti sugli specchi tirando fuori la cosa di Provenzano o peggio ancora quella di Portella della Ginestra,anch'essa messa da Deaglio nel calderone.
Mi pare che sei tu che la butti in caciara,non io che ti ho postato dati veri e concreti a differenza tua.
Ad esempio tu dove lo troveresti scritto che i giudici non ricontano i verbali ?
Non certo in quello che hai postato.
Inviato il: 9/2/2015 13:11
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  •  DrHouse
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Re: Elezioni 2006.
#39
Dubito ormai di tutto
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Antonio,
non ti sto affatto rispondendo. Io sto facendo ricerca e portando dati, sui quali chi ha voglia e tempo trarrà le sue conclusioni. Il battibecco non mi interessa, mi sembrava di essere stato chiaro e di avertelo già detto più di una volta. Per tua informazione: quello che tu chiami "fare il copia & incolla come i bambini" qui dentro si chiama semplicemente portare le fonti. Qui le argomentazioni si misurano sulla base delle prove e dei dati sottostanti, non in base ai decibel.
La tua unica speranza è buttarla in rissa, ma con me caschi male.

Riguardo allo scrutinio elettronico, ho già abbondamente parlato sopra, citando, fra l'altro, la circolare della Prefettura di Roma inviata all'epoca a tutti i presidenti di seggio. Da come ti esprimi, dubito tu abbia avuto il tempo di leggere quello che ho scritto. Fai come credi, io vado per la mia strada.
_________________
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Inviato il: 9/2/2015 12:33
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  •  antonioB
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Re: Elezioni 2006.
#38
Ho qualche dubbio
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Poverino che sei House.
Essendo smentito su tutto quello che scrivi,
(affluenza non affatto aumentata misteriosamente nel 2006 rispetto al 2001,
schede bianche al senato sempre superiori alla camera e non solo nel 2006
per esempio) ti arrampichi sugli specchi con cazzate come queste.
Tipo tirare fuori l'arresto di Provenzano.
Poi non rispondi sul fatto che il voto elettronico(che poi non era)
era limitato a solo 4 regioni.
Come poteva il CDX recuperare quello svantaggio brogliando in solo 4 regioni ?
Visto che poi la diminuzione delle schede bianche è avvenuta dappertutto ?
Insomma poi ti offendi se ti danno del complottista,ma se i tuoi argomenti sono questi non hai ragione ad offenderti,perchè ti si stà solo dicendo la verità.
Inviato il: 9/2/2015 11:42
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  •  DrHouse
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Re: Elezioni 2006.
#37
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INTERVISTA A MAURIZIO TURCO SUL SECONDO FILM DI ENRICO DEAGLIO DEDICATO AI PRESUNTI BROGLI ELETTORALI DEL 2006



Molto interessante questa intervista dell'on. Maurizio Turco, membro della Giunta per le elezioni della Camera dei deputati per La Rosa nel pugno, rilasciata il 16 maggio 2007 a Radio Radicale. In questa intervista di 22 minuti Turco ripete molte cose già trattate ne "Gli imbroglioni" o che ho già documentato nei post precedenti (il contratto segreto con Telecom senza alcun bando pubblico, l'impiego di tecnici del Tiger Team Telecom ecc.), però emergono anche alcuni nuovi dettagli che personalmente non conoscevo e non avevo trovato neppure citati da terzi.

12:25 - Turco fa capire che Pisanu è stato blindato nella Giunta per elezioni con la complicità dello stesso Centrosinistra:
Citazione:
Io per ben tre volte, quasi deriso per la mia ignoranza, in Giunta ho chiesto l'audizione del ministro Pisanu. Mi si è risposto che non è prassi, che non c'entra niente, è il ministro… eh, però, chi ha tenuto duro, cioè queste risposte, il capofila, era un membro della maggioranza, l'ex presidente della giunta delle elezioni, Antonello Soro. Cioè, voglio dire, c'è evidentemente qualcosa che, non dico molti, sicuramente in diversi dall'una e dall'altra parte sanno.

15:00: Turco aggiunge un particolare esplosivo a quanto già si sapeva sulle falle nel sistema informatico del Viminale e l'impiego del famigerato Tiger Team della Telecom, poi finito in carcere:
Citazione:
Il capoufficio stampa del Viminale dice: "Sì, sì, queste persone [gli esperti Telecom del famoso Tiger Team] sono entrate al Viminale, hanno saggiato i nostri sistemi, ci hanno detto che non funzionano… ". E cosa avevano scoperto fra l'altro e denunciato al Viminale stesso? Che c'erano due telefoni che non dovevano essere lì. C'erano due linee telefoniche, fuori dal sistema informatico, che riuscivano a penetrare nel sistema informatico senza farsi vedere. Cioè, due linee a disposizione degli hacker o di chi si sarebbe potuto o voluto introdurre in quel sistema…"

17:50: Deaglio, riferisce Turco, è venuto a sapere dal vice-direttore de L’Espresso che dell'arresto di Provenzano si sapeva già da marzo [un mese prima delle elezioni ndr]. La copertina del settimanale era già pronta il venerdì prima delle elezioni.

Naturalmente, a chi è interessato all'argomento, ne consiglio l'ascolto integrale, almeno a partire da 6:50.

Qui, anche un video dell'incontro con i giornalisti di Maurizio Turco sul "Dossier riservato di Forza Italia sul riconteggio delle schede elettorali relative alle elezioni politiche del 2006" del 4 luglio 2007. Turco ripete alcuni dettagli già rivelati nell'intervista audio di cui sopra e spiega la strategia adottata dal centrodestra in Giunta per trasformare, di fatto, il riconteggio in una pagliacciata (metto il link perché stavolta non riesco a integrare il video):

http://www.radioradicale.it/scheda/230136?format=52
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 9/2/2015 2:28
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#36
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Secondo House un'anomalia delle elezioni è che nel 2006 ci sarebbe stato un aumento dell'affluenza in controtendenza rispetto alle altre votazioni,infatti per lui abbiamo avuto:

1992 87,29%
1994 86,14%
1996 82,88%
2001 81,38%
2006 83,62%
2008 80,51%
2013 75,20%

Quindi per lui le elezioni sono anomale perchè l'affluenza sarebbe stata sempre in calo a parte il 2006 quando invece crebbe.
Però come tutto quello che ha scritto è anche questa una inesattezza.
Infatti mentre i dati delle affluenze dal 1992 al 2001 sono comparabili perchè omogenei,
quelli dal 2006 al 2013 non lo sono.
Infatti la base elettorale 2006 è composta da un numero di aventi diritto inferiore di oltre 2 milioni di votanti rispetto al 2001,in seguito alla revisione delle liste elettorali e della istituzione della circoscrizione Estero in cui sono confluiti tutti gli elettori AIRE (elettori italiani residenti all’estero,che prima erano conteggiati nel totale nazionale).
Quindi una differenza non da poco.
L'83,6% di affluenza del 2006 è riferito a una base di 46.997.601 aventi diritto al voto,
invece l'81,38% del 2001 è riferito ad una base di 49.256.295
Ma l'83,6% di affluenza del 2006 non è riferito a tutti gli aventi diritto al voto,
sono esclusi da quel calcolo la val d'aosta ed il voto estero.
Conteggiano questi esce che nel 2006 l'affluenza fu del 81,18%

Quindi la vera sequenza,applicando questo correttivo anche al 2008 ed al 2013 è:

1992 87,29%
1994 86,14%
1996 82,88%
2001 81,38%
2006 81,18%
2008 78,10%
2013 72,18%

E quindi partecipazione sempre calante e nessuna anomalia.
Infatti prima del 2006 gli italiani all'estero potevano si votare,ma per farlo dovevano venire in Italia,quindi era molto difficile che molti usufruissero di questa possibilità.
Invece dal 2006 col voto per corrispondenza sono molti di più i nostri connazionali che hanno esercitato questo diritto.
Per questo il calcolo che nel 2006 l'affluenza sarebbe misteriosamente cresciuta
è sbagliato,bisogna tenere conto di questa diversità.
Inviato il: 8/2/2015 20:48
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  •  antonioB
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Re: Elezioni 2006.
#35
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Se a qualcuno interessa spiego il perchè nel 2006 non è sia anomalo che vi siano più schede bianche al senato rispetto alla camera.
Dunque nel 2006 al senato il csx si presenta coi simboli separati di DS e MArgherita,invece alla camera DS e Margherita sono presenti nella lista unica dell'Ulivo.
Questo cosa vuol dire,chiedrà qualcuno storcendo il naso ?
Vuol dire,a a patto di seguire con cognizione di causa le elezioni come me con una esperienza ventennale.
E cioè che in passato i partiti e le coalizoni di centrosinistra hanno ottenuto risultati più alti quando si univano in un simbolo unico rispetto a quando invece si presentavano separati.
Ad esempio nei collegi del maggioritario il CSX presentandosi col simbolo dell'Ulivo
prendeva di più della somma dei singoli partiti al proporzionale.
Ad esempio nel 1996 i partiti del CSX presero il 43,3% al proporzionale,ma il 45,4% al maggioritario della camera,oppure nel 2001 il 40% circa al proporzionale,ma il 43,7% al maggioritario della camera.
Questo avveniva,secondo tutti gli analisti politici,perchè esisteva una parte di elettorato che si riconosceva si nel CSX e nell'Ulivo,ma non nei singoli partiti.
Nel 2006 le elezioni furono quindi influenzate da questa variabile.
Alla camera la lista unitaria dell'Ulivo prese il 31,3%,fece il pieno dei voti di DS e Margherita ed anche di quell'elettorato che pur simpatizzando per il CSX non si riconosceva in quei 2 partiti.
Al senato invece no,i DS al 17,5% e la Margherita al 10,8% presero il 28,3% complessivamente,quindi il 3% in meno del 31,3% della lista unitaria.
Questo 3% è quell'elettorato di cui scrivevo prima.
Orbene questo elettorato diversificò quindi il suo voto.
Ad esempio una parte di questo 3% votò al senato per Rifondazione Comunista,
infatti Rifondazione Comunista prese solo il 5,8% alla camera,ma ben il 7,4% al senato.
Oppure votando per partiti minori del CSX.
Però al senato ci fu anche una parte di questi che non trovando il simbolo dell'Ulivo sulla scheda lasciò il voto in bianco.
Ecco perchè al senato nel 2006 ci sono più schede bianche che alla camera.
Ancora una volta chi lancia accuse basate su teoremi basati solo sull'applicazone di leggi algebriche finisce per fare l'ennesima figuraccia.
Nel 2008 e nel 2013 invece questa"anomalia" non si ripete perchè in quelle 2 elezoni ci sono meno differenze tra le coalizioni in campo tra le 2 camere.
Inviato il: 8/2/2015 16:26
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#34
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Oltretutto il video che hai postato con la giudice che parla dei controlli non dice affatto quello che dici tu e cioè che loro prendano per buono il dato de ministero senza procedere ad un riconteggio dei verbali.
Lei dice che se in dei verbali ci sono dei macroscopici errori loro non possono intervenire.
Però come fanno a vedere queste eventuali macroscopiche anomalie se non li ricontano i verbali ?
Insomma,qui ti mancano proprio le basi della logica,solo copia-incolla.
Stesso discorso sulla val D'aosta e sulla Puglia.
In Val D'Aosta ci sono quasi le stesse schede bianche del passato.
E questa sarebbe un'altra prova del broglio o un'anomalia.
Invece non,in Val D'aosta se non lo sai si vota ancora con la vecchia legge maggioritaria,
non col proporzionale del Porcellum.
Per questo le schede bianche rimangono quasi inalterate.
Stesso discorso nel Trentino alto adige.
Alle camera col porcellum sono 1,6%,ma al senato dove i sono ancora i collegi schizzano al 2,8%.
Questo perchè sono leggi elettorali diverse.
Sulla Puglia poi rasenti il ridicolo.
In Puglia nel 2001 vi furono 165000 schede bianche.
Nel 2006 per i dati delle prefetture sono crollate a solo 36000.
Tu dici che misteriosamente nei file del ministero invece risultarono 72000.
Ma questo è il contrario di quello detto da Deaglio.
Per lui appunto al ministero ci fu un programma che faceva risultare
meno schede bianche rispetto ai dati di partenza delle prefetture.
Qui è il contrario,le prefetture danno 36000 bianche ed il ministero
(che compì un errore)le raddopiò,fosse come dici tu doveva dimezzarle.
Insomma,altra cazzata.
Mi chiedo quando tirerai fuori la questione del comune di San Nicola Gargano con 0 schede bianche o che in Campania il CDX sia passato dal 34,4% delle regionali
al 50% scarso delle politiche perchè il quadro delle tue scemate sia completo.
Inviato il: 8/2/2015 9:24
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#33
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Quindi non potendo smentire nel merito quello che ti ho scritto inizi a sostenere che i giudici non farebbero un riconteggio,ma prenderebbero per buoni i dati(manipolati del ministero).
Bene,ma allora li stai accusando di un reato.
In quanto la lege prevede proprio un riconteggio dei verbali.
Che prove hai ?
Solo perchè lo ha visto in un film o lo hai letto in un sito ?
Sai,non funziona così in Italia e nei paesi civilizzati.
All'accusa spetta l'onere della prova,e tu che prove hai oltre
alla sola affermazione:
ho sentito dire da Deaglio che forse i giudici non ricontano i verbali ?
Allora i berlusconiani potrebbero sostenere che in teoria gli spogli vanno fatti correttamente,però siccome hanno letto che i comunisti fanno brogli allora le elezioni sono irregolari.
Insomma,siamo fuori,ma proprio tanto.

P.S.: ma non avevi scritto che non saresti più intervenuto nella discussione ?
Inviato il: 8/2/2015 9:06
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#32
Ho qualche dubbio
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House,house,proprio sei fuori,ma cosa mi posti ?
I dati di Marisa Pareto che afferma che anche le elezioni del 2008 e del 2013 sono state imbrogliate anche per il grafico ?
Poi tutto quello che hai postato è un concentrato di cazzate.
La più grossa è che essendo smentito nei fatti inizia a dire che
i giudici avrebbero violato la legge e che non avrebbero fatto il riconteggio,
ma preso per buoni i dati del ministero.
Tipico dei complottisti.
Poi ripeti argomenti triti e ritriti,solo facendo copia ed incolla,senza la minima capacità di analisi e discernimento.
Per esempio ripeti la cazzata delle 3 province in Friuli che votarono nello stesso giorno
per le amministrative assieme alle politiche e che ebbero alle amministrative più schede bianche.
Però se tu seguissi davvero tutte le elezioni vedresti che questa anomalia si è sempre ripetuta,tutte le volte che si è votato nello stesso giorno per politiche ed amministrative ci sono comunque più schede bianche alle amministrative.
Questo perchè il sistema elettorale è diverso e tende a creare meno schede bianche alle politiche.
Se almeno riesci a fare un controllo vedrai che nel 2008 a Roma alle politiche ci sono 16000 schede bianche,ma 26000 alle contemporanee comunali,oppure a Varese
meno di 5000 alle politiche,ma più di 10000 alle provinciali.
Come sempre sai solo fare il pappagallo.
Stesso discorso per il fatto che vi furono più schede bianche al senato rispetto alla camera.
E che per te sarebbe strano perchè al senato vi sono meno votanti.
Qui davvero dimostri tutta la tua ignoranza ed il tuo basso livello.
Se tu ti fossi guardato la sequenza di tute le schede tra camera e senato vedresti che
è sempre avvenuto che ce ne fossero di più al senato rispetto alla camera,anche se per qualcuno è impossibile.


1992:

Votanti Camera: 41.479.764 bianche: 872.025
Votanti Senato: 35.633.367 bianche: 1.133.237
261212 schede bianche in più al Senato.

1987:

Votanti Camera: 40.586.573 bianche: 773.475
Votanti Senato: 34.421.230 bianche: 961.797
182322 schede bianche in più al Senato.

1983:

Votanti Camera: 39.188.182 bianche: 942.382
Votanti Senato: 33.402.139 bianche: 1.049.064
106682 schede bianche in più al Senato.

1979:

Votanti Camera: 38.242.918 bianche: 836.669
Votanti Senato: 32.976.304 bianche: 896.307
59638 schede bianche in più al Senato.

1976:

Votanti Camera: 37.755.090 bianche: 596.541
Votanti Senato: 32.621.581 bianche: 715.877
119336 schede bianche in più al Senato.

1972:

Votanti Camera: 34.525.687 bianche: 600.153
Votanti Senato: 31.486.399 bianche: 873.527
273374 schede bianche in più al Senato.

1968:

Votanti Camera: 33.001.644 bianche: 640.202
Votanti Senato: 30.252.921 bianche: 1.103.276
463074 schede bianche in più al Senato.

1963:

Votanti Camera: 31.766.009 bianche: 571.961
Votanti Senato: 28.872.052 bianche: 870.656
298695 schede bianche in più al Senato.

1958:

Votanti Camera: 30.434.681 bianche: 473.682
Votanti Senato: 27.425.843 bianche: 779.712
306030 schede bianche in più al Senato.

1953:

Votanti Camera: 28.406.479 bianche: 430.888
Votanti Senato: 25.483.201 bianche: 634.558
203670 schede bianche in più al Senato.

1948:

Votanti Camera: 26.855.741 bianche: 164.392
Votanti Senato: 23.842.919 bianche: 480.104
315712 schede bianche in più al Senato.

E a te pareva la prova di un broglio che nel 2006 ci fossero 440000 schede bianche alla Camera e 480000 al Senato ?
Con 40000 schede bianche in più al Senato ?
Quando invece nel 2006 c'è stata la minore differenza tra le 2 ?
Come puoi ben vedere dai dati che ti ho scritto in tutte le elezioni dal 1948 al 1992 al Senato che ci fossero più bianche
rispetto alla Camera era la regola,si andava dalle solo 59638 del 1979 alle 463074 del 1968.
Allora vuoi dire che tutte le elezioni italiane sono state imbrogliate ?

Insomma tu capacità di analisi 0 proprio,solo copia ed incolla come i bambini.
Inviato il: 8/2/2015 8:54
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Re: Elezioni 2006.
#31
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LE SCHEDE BIANCHE SONO RIMASTE BASSE ANCHE DOPO IL 2006

È sostanzialmente vero che le bianche sono rimaste basse anche dopo il 2006, tuttavia l'elezione del 2006 resta comunque un'elezione assolutamente sui generis. Vediamo perché:





Se osserviamo attentamente i dati, saltano agli occhi almeno due grosse anomalie:

1) quella del 2006 è l'unica elezione in controtendenza per quanto riguarda la percentuale di votanti dal 1992 a oggi. Anche questo fu uno degli aspetti considerati "anomali" da molti sondaggisti, che avevano calcolato una percentuale di votanti tra l'80 e l'81% basandosi sulle stime delle elezioni precedenti e sul numero di incerti dei sondaggi:



2) Le schede bianche al Senato sono state numericamente maggiori di quelle alla Camera (462.355 contro 439.286), sebbene i votanti alla Camera siano stati numericamente molti di più (circa 4 milioni di votanti/schede) in più. Questo fatto è così clamoroso che lo stesso ministro Pisanu (sic) lo considerava "un'anomalia" (vedi video a partire da 3:30):



Sul perché sia così lascio la conclusione a chi ci legge.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 8/2/2015 3:01
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Re: Elezioni 2006.
#30
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IL VOTO DIVULGATO DAL VIMINALE NELLE REGIONI A SCRUTINIO ELETTRONICO FU IL VOTO ELETTRONICO E NON IL VOTO CARTACEO

Come noto, alle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 in Liguria, Sardegna, Lazio e Puglia fu utilizzato lo "scrutinio elettronico". Oltre alla rilevazione informatizzata dei risultati, si è anche provveduto alla trasmissione informatizzata dei dati stessi, benché ciò non fosse esplicitamente previsto dalla legge.

I dati stampati dal tecnico informatico, eventualmente corretti per farli corrispondere ai risultati dello scrutinio manuale, vennero copiati su una chiavetta USB portatile e attrverso quest'ultima trasferiti su un PC centrale, installato nell'edificio in cui si votava e utilizzato per raccogliere i risultati di tutti i seggi dell' edificio. Dal PC centrale i risultati di tutti i seggi dell'edificio vennero trasmessi per via elettronica alle "Strutture Centrali" del Governo e utilizzati per il calcolo dei risultati generali.

Teoricamente il voto che faceva fede era quello dei verbali cartacei, di fatto i risultati elettorali in Liguria, Lazio, Sardegna e Puglia diffusi dal Viminale erano basati sui dati provenienti dalle chiavette USB. È vero che in queste regioni veniva allegata ai verbali cartacei una stampa dei dati ufficiali di ciascun seggio, ma è anche vero che di tale stampa non era previsto l'uso se non in casi particolari. Inoltre, non era neppure prevista la validazione dei risultati elettronici con quelli tradizionali.

Una Circolare della Prefettura di Roma, n. 15/2006 prot. 13883 del 21 Febbraio 2006, distribuita ai Presidenti di tutti i seggi della Provincia, lo conferma:

Al paragrafo 6 la circolare dice che i dati ufficiali di ciascun seggio vengono trasmessi alla Prefettura in due modi: uno elettronico (che serve per la diffusione dei risultati) e uno cartaceo.
Citazione:

6. FATTO SALVO QUANTO PREVISTO NEL CASO DI IMPOSSIBILITA’ DI REALIZZARE LA RILEVAZIONE INPORMATIZZATA, A CONCLUSIONE DELLE OPERAZIONI DI SPOGLIO DELLE SCHEDE, L’OPERATORE INFORMATICO DI SEZIONE STAMPA IL RIEPILOGO DEI RISULTATI DELLO SCRUTINIO E LO METTE A DISPOSIZIONE DEL PRESIDENTE DELL’UFFICIO ELETTORALE DI SEZIONE, IL QUALE ATTESTA, AI SENSI DEL QUARTO COMMA, DELL’ARTICOLO 2 DELLA LEGGE N. 22/2006, LA CONFORMITA’ DEGLI ESITI DELLA RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO RISPETTO A QUELLI RISULTANTI DALL’ANNOTAZIONE SULLE TABELLE DI SCRUTINIO CARTACEE. IN TAL CASO IL PRESIDENTE INSERISCE LA STAMPA DEL RIEPILOGO DEI RISULTATI DELLO SCRUTINIO, CORREDATA DELL’ATTESTAZIONE DI CONFORMITA’ E DELLA FIRMA DEL PRESIDENTE STESSO, UNITAMENTE AD OGNI EVENTUALE, ULTERIORE DOCUMENTAZIONE CARTACEA PRODOTTA DALL’OPERATORE INFORMATICO, NELL’APPOSITA BUSTA CHE, CHIUSA E SIGILLATA CON IL BOLLO DELL’UFFICIO, DEVE ESSERE INVIATA PER IL TRAMITE DEL COMUNE , A QUESTA PREFETTURA , PER LA CUSTODIA DELLA DOCUMENTAZIONE IVI CONTENUTA. IN CASO DI DISCORDANZA TRA I RISULTATI DELLA RILEVAZIONE IN FORMATIZZATA ED I RISULTATI RIPORTATI SULLE TABELLE DI SCRUTINIO CARTACEE, IL PRESIDENTE ATTESTA LA NON CONFORMITÀ’ DEI DATI E, SENZA PER QUESTO PROCEDERE AD ULTERIORI VERIFICHE, COMUNICA LE RISULTANZE DELLE TABELLE DI SCRUTINIO CARTACEE ALL’OPERATORE INFORMATICO, IL QUALE PROCEDE A DIGITARLE SUL PERSONAL COMPUTER IN DOTAZIONE. TERMINATA QUEST’ATTIVITA’ DI IMMISSIONE DATI L’OPERATORE INFORMATICO, DOPO AVER MEMORIZZATO I RISULTATI SULLA CHIAVE USB, PRODUCE UNA NUOVA STAMPA CONTENENTE LE RISULTANZE DELLE TABELLE DI SCRUTINIO CARTACEE, COSI’ COME COMUNICATEGLI DAL PRESIDENTE, E LA METTE A DISPOSIZIONE DEL PRESIDENTE STESSO, IL QUALE A SUA VOLTA CONSENTE, A CURA DELL’ OPERATORE, LA SUCCESSIVA TRASMISSIONE INFORMATICA DELLE PREDETTE RISULTANZE ALLE STRUTTURE CENTRALI PER LA SUCCESSIVA DIFFUSIONE DEI RISULTATI. A QUESTO PUNTO IL PRESIDENTE INSERISCE NELL’APPOSITA BUSTA, DA INVIARE, CHIUSA E SIGILLATA CON IL BOLLO DELL’UFFICIO, A QUESTA PREFETTURA, PER LA CUSTODIA, LA STAMPA DEL RIEPILOGO DEI RISULTATI DELLA RILEVAZIONE INFORMATIZZATA, NON CONFORMI A QUELLI DELLE TABELLE Dl SCRUTINIO CARTACEE, CORREDATA DALLA RELATIVA ATTESTAZIONE NEGATIVA, OLTRE ALLA NUOVA STAMPA CON I RISULTATI DELLE TABELLE CARTACEE TRASMESSE ALLE STRUTTURE CENTRALI, UNITAMENTE AD OGNI ALTRA DOCUMENTAZIONE CARTACEA PRODOTTA DALL’OPERATORE INFORMATICO
http://www.electronic-vote.org/DOCUM/CIRCELET2102200601.pdf


Inoltre, al paragrafo 9 la circolare impone ai Comuni di continuare ad utilizzare le classiche procedure di trasmissione dei risultati verso la Prefettura. La stessa circolare aggiunge però che i dati "tradizionali" (sia quelli cartacei certificati dai Presidente di seggio, sia quelli trasmessi dai Comuni col sistema classico) sono semplicemente presi in custodia dalla Prefettura "per soddisfare eventuali richieste che dovessero pervenire dal Ministero dell' Interno". In sostanza, si prevedeva che i dati tradiozinali NON sarebbero stati utilizzati per verificare i dati ricevuti elettronicamente se non nell'improbabile caso di riconteggio manuale.

Per maggiori approfondimenti, consiglio la lettura di questo sito:
http://www.electronic-vote.org/NEWS/news_scrutinioe_it.php
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Inviato il: 8/2/2015 2:30
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Re: Elezioni 2006.
#29
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L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI MAURIZIO TURCO (31 maggio 2007)

La riporto integralmente perché riassume i punti essenziali dei sospetti sui brogli del 2006, con particolare riferimento agli attacchi informatici confermati di quella notte e alle falle già evidenziate da esperti e giornalisti nei giorni antecedenti le elezioni.

Citazione:
INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA DEL DEPUTATO MAURIZIO TURCO (RNP):
PERCHE’ TELECOM GESTIVA “SICUREZZA INFORMATICA ITALIA”?


A - SUL MOVIMENTO DI 12 PREFETTI IN PROSSIMITA’ DELLE ELEZIONI DEL 9-10 APRILE 2006

A1 – il 27 marzo 2006, a seguito di alcuni articoli di stampa che avevano preannunciato il movimento di 12 prefetti in prossimità delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile, il presidente dell’associazione dei prefetti, il Sinpre, Claudio Palomba, inviò al Ministro dell’Interno una accorata missiva: “… non è mai stato nello stile dei Ministro dell’Interno dal 1948 ad oggi (salvo alcuni rarissimi casi) elargire regali e remunerazioni a fine legislatura così come i Ministri di questo dicastero si sono sempre distinti dagli altri per il rigore ed un certo “distacco” nel periodo di campagna elettorale, dovuto proprio al loro ruolo di garanti della correttezza del procedimento elettorale … “ (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 54);
A2 - Il 29 marzo il Consiglio dei Ministri riunito a Palazzo Chigi, su proposta del Ministro dell’Interno Pisanu, delibera il movimento di 12 Prefetti.

B - SULLE INTERRUZIONI E IL RITARDO DELLA DIFFUSIONE DEI DATI ELETTORALI DA PARTE DEL MINISTERO DELL’INTERNO

B1 - il 19 luglio 2006 il Prefetto Adriana Fabbretti, direttore dei Servizi elettorali del Viminale, nel corso dell’audizione alla giunta delle elezioni della Camera dei Deputati, “alla domanda dell’Onorevole Donata Lenzi, il Prefetto Fabbretti aveva risposto “Probabilmente, vi saranno stati anche dei tempi tecnici, perché l’afflusso dei dati al Ministero crea delle code, in quanto ogni prefettura invia il proprio dato. Quando chiedevo perché si fermasse la trasmissione mi spiegavano che ciò era dovuto al fatto che si creavano dei blocchi. In prefettura, forse, il dato arrivava prima, perché era singolo. Ci saranno stati dei motivi tecnici, sui quali non sono in grado di riferire.”. Donata Lenzi: “Quindi, lei dice che quel vuoto che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso tra le 16 e le 17,30 di lunedì è stato provocato solo da una causa tecnica?” Prefetto Fabbretti : “Sì. La causa è stata solo tecnica, anche perché i dati venivano trasmessi su internet automaticamente, e quindi non si potevano bloccare.”;
B2 – il 4 dicembre 2006 Roberto Andracchio, dirigente dell’Area I, capoufficio staff dell’Ufficio I dei Servizi informatici elettorali del Viminale, nel corso di una testimonianza resa negli Uffici della Questura di Roma- Digos, dichiara, tra l’altro, che : “Per quello che riguarda l’andamento dei flussi elettorali e, in particolare, i ritardi, voglio dire che la sera delle elezioni, intorno alle ore 20 circa, anche se non ricordo con precisione l’orario, ci siamo accorti di rallentamenti, all’inizio minimi ma che andavano crescendo. Vale a dire i dati che arrivavano dalle Prefetture non erano diffusi istantaneamente ma si mettevano in coda provocando ritardi. Abbiamo verificato il corretto funzionamento dei nostri sistemi del centro informatico e poi, attraverso uno scambio di informazioni con il Dipartimento della pubblica sicurezza, ci è stato segnalato il malfunzionamento di una macchina di sicurezza “anti-intrusione” interna alla rete del Centro informatico, ossia un apparato di rete a salvaguardia degli apparati interni al Centro tecnico. Abbiamo risolto il problema baipassando questa macchina e adottando altre misure di sicurezza e in tempi piuttosto rapidi, circa 20 minuti, dopo aver focalizzato il problema, la situazione si è normalizzata. Diciamo che il “blocco” è durato circa 30 minuti e nei 15 o 20 minuti successivi, risolto il problema, tutto l’arretrato, ovvero i dati che erano stati messi in coda, sono stati regolarmente diffusi. Non ci sono stati ritardi nel completamento delle operazioni diffusione dati.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 23);
B3 – marzo 2007, Enrico Deaglio, direttore di Diario, che aveva formulato alcune domande al Ministero dell’Interno, alla domanda specifica: ci furono blocchi di trasmissione dati quella notte?, Felice Colombrino, capo ufficio stampa del Ministero dell’Interno, risponde: “… l’interruzione della diffusione dei dati sul sito internet è avvenuta una sola volta ed è durata 32 minuti (dalle ore 00.10 alle ore 00.42). Nei successivi 20 minuti si è provveduto a smaltire celermente e a diffondere tutte le comunicazioni accumulate. La breve interruzione è stata causata da un transitorio, rallentato funzionamento di un apparato di rete locale del Ministero dell’Interno, collegato al sistema di diffusione dei dati. Durante la notte delle elezioni è stata assicurata la presenza di specialisti Siemens per la sola, eventuale assistenza al personale interno del Ministero che ha gestito direttamente le fasi operative ed i rapporti con le Prefetture.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 59).

C) SULLE NOMINE DEGLI OPERATORI INFORMATICI

C1 - il 3 gennaio 2006 viene approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge numero 1, che sarà convertito con modificazioni il 27 gennaio dalla legge numero 22 con il quale si dettano, tra l’altro, “disposizioni urgenti … per la rilevazione informatizzata dello scrutinio…”;
C2 - il 21 febbraio 2006 il Ministro per l’innovazione e le tecnologie in risposta all’interrogazione 4-10195 presentata dal Senatore Fiorello Cortiana, in relazione alla nomina gli operatori informatici - previsti dall’articolo 2, comma 1, del decreto legge numero1 del 2006 - scriveva che “la loro individuazione dovrà necessariamente basarsi sulle capacità tecniche possedute; in ogni caso ad essi verranno forniti specifica formazione e adeguato addestramento.”;
C3 - il 21 marzo 2006, il Ministro per l’Innovazione e le tecnologie emanò un decreto di nomina degli operatori informatici e otto giorni dopo, il 29 marzo, ne emise un secondo, avendo “Ritenuto opportuno ampliare l’elenco degli operatori informatici al fine di disporre di un adeguato numero di soggetti che assicurino l’esecuzione della rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni politiche 2006 nella totalità degli uffici elettorali di sezione”; nella Gazzetta Ufficiale n. 81 di giovedì 6 aprile 2006, non sono stati pubblicati i due decreti ma un comunicato nel quale si dice che “I suddetti provvedimenti sono consultabili sul sito del Ministro per l’innovazione e le tecnologie denominato www.innovazione.gov.it“, oggi introvabili; dai due decreti si evince che sono stati nominati 39.838 operatori informatici secondo il seguente prospetto:





C4 - il 10 aprile 2006, seconda giornata della tornata elettorale, il Ministro per l’Innovazione e le tecnologie emette un terzo decreto per nominare ulteriori 176 operatori informatici “stante il fatto che gli elenchi approvati” con i precedenti decreti “sono risultati insufficienti al momento dell’effettiva presentazione ai seggi degli operatori”;

D) SUL VOTO ELETTRONICO, I RITARDI NELLA PUBBLICIZZAZIONE DEI DATI E LE INCURSIONI INFORMATICHE

D1 - il 3 gennaio 2006 viene approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge numero 1, che sarà convertito con modificazioni il 27 gennaio dalla legge numero 22 con il quale si dettano, tra l’altro, “disposizioni urgenti … per la rilevazione informatizzata dello scrutinio…”;
D2 - il 14 marzo 2006 viene sottoscritto il “Contratto per l’affidamento della realizzazione di un Sistema integrato per la rilevazione informatizzata dello scrutinio alle elezioni politiche del 2006, nonché per la sperimentazione della trasmissione informatizzata dei risultati dello scrutinio agli uffici preposti alla proclamazione e convalida degli eletti” sottoscritto il 14 marzo 2006 dall’Ing. Mario Pelosi per conto della “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le innovazioni e le tecnologie” e dal Sig. Marcello Giuseppe Caruti Antonelli per conto di “Telecom Italia Spa” in quanto Impresa mandataria capogruppo di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese, per un importo di euro 27.995.000 (iva esclusa); detto contratto manca delle pagine da 8 a 27 e dalla 29 alla 40 nonché dei 4 allegati (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – riproduzione del contratto alle pagine 60/62);
D3 – il 21 febbraio 2006 il Ministro per l’innovazione e le tecnologie in risposta all’interrogazione 4-10195 presentata dal Senatore Fiorello Cortiana, scriveva che “A proposito del rilievo circa le modalità di affidamento della gestione e realizzazione dello scrutinio elettronico, si osserva che il citato decreto-legge n. 1 del 2006 ha espressamente previsto che tale affidamento avvenga in deroga alle norme di contabilità generale dello Stato, stante il brevissimo lasso di tempo disponibile prima della consultazione elettorale; lo svolgimento delle procedure ordinarie sarebbe stato infatti impossibile in tempi tanto ristretti. La modalità prescelta è quindi quella della trattativa privata; in tal senso, sulla base di procedure trasparenti e nel pieno rispetto delle leggi del mercato, verranno valutate l’economicità e la funzionalità delle offerte.”
D4 - il 9 marzo 2006 la società Ales srl di Selargius (CA) fa notificare al Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie presso il Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Interno un atto stragiudiziale di diffida (avente ad oggetto il servizio di rilevazione informatizzata dei risultati degli scrutini elettorali in occasione delle elezioni politiche del 2006), dall’utilizzare - onde non incorrere nelle medesime violazioni di legge attribuite a E.D.S. Italia S.p.A, ognuno per quanto di propria competenza: numeri di licenze d’uso del programma “Seggio Elettorale Elettronico e-Voto®”, oltre la misura massima delle 2.500 cedute dalla Ales S.r.l. nel 2004, in relazione alla lesione dei diritti alla stessa riferibili quale titolare del prodotto denominato “Seggio Elettorale Elettronico e-Voto®”;
D5 - “il 24 marzo 2006, mancavano appena 16 giorni alle elezioni. E un giornale (Diario ndr) sollevava degli interrogativi gravissimi su una vicenda (lo scrutinio elettronico ndr) di cui, apparentemente, nessuno aveva mai sentito parlare … “il contratto era riservato” … non c’era stato un regolare appalto, ma si era dovuto procedere rapidamente perché era cambiata la legge elettorale. Non venne data particolare risposta a una ditta di informatica sarda, la Ales, che aveva condotto precedenti sperimentazioni con un proprio software brevettato e che si vedeva scippata della sua invenzione. Della serietà delle tre società che si erano unite per assicurarsi l’appalto di 32 milioni di euro, poi, non si poteva dubitare. La Telecom era … già impegnata nei servizi elettorali per tutto ciò che riguardava la telefonia; la Accenture (l’ex Arthur Andersen travolta dallo scandalo Enron) … la Eds, fondata dal miliardario americano Ross Perot … il contratto, che non era visibile, non dipendeva dal ministero dell’Interno, ma dal dipartimento per l’Innovazione e della tecnologia, diretto da Lucio Stanca. Un dipartimento che fa parte della presidenza del Consiglio.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 20);
D6 - il 5 aprile 2006, sul quotidiano “International Herald Tribune” appare un articolo di Eric Sylvers, corrispondente dell’International Herald Tribune da Milano nel quale, tra l’altro, scrive che “Il decreto relativo al nuovo metodo di scrutinio (elettronico) dei voti, approvato dal governo Berlusconi in gennaio, indica che in caso di contestazione dei voti scrutinati elettronicamente, questi non saranno considerati validi e saranno utilizzati i voti scrutinati manualmente. Ma i critici affermano che un tale sviluppo potrebbe portare a una crisi simile a quella avvenuta in Florida nelle elezioni presidenziali americane del 2000. I critici sottolineano inoltre che il figlio di un ministro (Pisanu) è partner in una delle società che gestiranno il processo dello scrutinio elettronico (Accenture). ... Il contratto principale è stato assegnato, senza un bando pubblico, a Telecom Italia... Telecom Italia ha rifiutato di commentare sulla sua scelta di utilizzare Accenture...” ;
D7 – il 6 aprile 2006 il quotidiano “La Repubblica” pubblica un articolo proveniente da Milano a firma Luca Fazzo, con occhiello “L’Allarme”; titolo: “Falle nel sistema di voto elettronico”; sottotitolo: “Rapporto al Viminale: rischi di attacchi, intrusioni e blocchi”; sommari: “I tecnici segnalano varchi nel sistema di sicurezza, che possono essere utilizzati da hacker”. “Individuate due linee interne telefoniche del ministero in grado di agire come “porte”. “La polizia postale ha attivato un servizio 24 ore su 24 per le denunce di incursioni”. Testo: Alcune falle rendono vulnerabile il sistema di “voto elettronico” che in occasione delle elezioni politiche di domenica e lunedì raccoglierà ed elaborerà le schede di parte degli elettori italiani. Secondo un rapporto pervenuto nei giorni scorsi ai responsabili del ministero degli Interni, il sistema - appaltato dal Viminale a tre società private - è esposto ad attacchi, incursioni e blocchi. Inoltre il rapporto segnala l´individuazione all´interno del ministero degli Interni di postazioni in grado di entrare nel sistema senza motivo apparente.
L´esperimento voluto dal governo riguarda, come è noto, il voto di quattro regioni - Lazio Liguria, Puglia e Sardegna - ed è stato affidato senza gara d´appalto ad un consorzio composto dall´americana Eds, da Accenture (ex Andersen Consulting) e da Telecom Italia. Nei giorni scorsi una serie di polemiche politiche avevano investito l´operazione, in particolare per quanto riguardava il sistema di consegna del voto dei seggi, affidato a diciottomila lavoratori interinali muniti di una chiavetta Usb con i dati da riversare nel cervellone centrale. Ma ora l´attenzione del ministero è focalizzata sulle lacune indicate dal rapporto promosso dallo stesso Viminale sul sistema operativo che gestirà i dati. 
Lunedì scorso una riunione dei responsabili dell´operazione ha comunque ritenuto che le falle non impediscano di proseguire l´esperimento: il voto elettronico, dunque, va avanti. Anche perché in caso di contestazioni e di discrepanze, a fare testo saranno comunque i tradizionali verbali su carta.
 Ad allarmare i tecnici sono stati alcuni varchi nel sistema di sicurezza che protegge il sistema, che potrebbero essere utilizzati da hacker - cioè da vandali informatici - per alterare il flusso dei dati o per paralizzarlo con quella che in gergo si chiama Dos, un sovraccarico di dati tale da mandare in tilt il servizio. Ma allarmante è stata anche l´individuazione di due utenze telefoniche interne del ministero in grado di agire come roots, le porte d'accesso privilegiate che dovrebbero essere riservate agli operatori del sistema.
 Il rischio di attacchi informatici in occasione delle elezioni è considerato alto dagli specialisti del settore. La polizia postale ha attivato un servizio 24 ore su 24 per raccogliere le denunce di incursioni come quelle che due giorni fa hanno paralizzato i siti web di due importanti aziende di comunicazione.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 57);
D8 - “Telecom ha anche una serie di doveri pubblici, tra cui quello di assicurare il funzionamento delle intercettazioni telefoniche richieste dalla magistratura … e l’archivio di tutto il traffico telefonico … la security Telecom ha spiato concorrenti, dipendenti, ha organizzato dossieraggi … si è interfacciata con i servizi segreti italiani e francesi, ha ricattato, controllato, spiato, ha alimentato una serie notevole di società di consulenza che in realtà erano di spionaggio. Ma la punta di diamante dell’organizzazione … è il Tiger Team, di cui l’animatore è Fabio Ghioni … del Tiger Team fanno parte diverse persone; oltre a Ghioni, Rocco Lucia, Andrea Pompili, Alfredo Melloni, Roberto Preatoni … A conoscere molti segreti del Tiger Team è Adamo Bove, responsabile della security della Tim. Collabora con i magistrati di Milano che conducono l’inchiesta … Precipita da un viadotto sulla tangenziale di Napoli il 21 luglio 2006 … è curioso che uomini del Tiger Team capitanato da Fabio Ghioni siano stati coinvolti dal Viminale per curare la sicurezza delle operazioni elettorali del 2006 e in particolare impedire intrusioni di hacker: così entrarono al Viminale, realizzarono un lungo e dettagliato sopralluogo, fecero un’ispezione delle macchine, simulazioni di attacchi, verifica di password e meccanismi antrintusione.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagine 16-17);
D9 - “Le notizie che Luca Fazzo ebbe per lo scoop sull’allarme al Viminale venivano da Fabio Ghioni, il capo del Tiger Team della Telecom, alle dirette dipendenze di Giuliano Tavaroli.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 25);
D10 - il 1° marzo 2007, Il Sottosegretario di Stato per l’interno Francesco Bonato, in risposta all’interrogazione dell’On. Licandro, scriveva che “Com’è noto, la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni politiche del 2006, prevista dall’articolo 2 della legge 27 gennaio 2006, n. 22, è stata curata dal Ministero dell’interno e dal Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri. In particolare, questa Amministrazione ha seguito la realizzazione della fase preparatoria, assicurando la conformità alle norme delle procedure e diramando le numerose circolari a tutti i soggetti coinvolti, mentre il Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie si è occupato degli aspetti operativi compresa l’organizzazione sul campo, l’assistenza tecnica, l’individuazione delle società private coinvolte nell’iniziativa e la gestione della relativa attività contrattuale. In vista delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006, per rendere ancora più sicuro il sistema informatico di diffusione dei risultati elettorali, è stata pianificata un’attività di verifica e test mirata specificamente a prevenire eventuali attacchi informatici. Tale attività, svolta nel mese di marzo 2006, ha visto coinvolti oltre ai competenti uffici ministeriali, Telecom Italia S.p.a, che ordinariamente svolge attività sulla rete del Ministero sulla base di convenzioni con il Dipartimento della pubblica sicurezza, e il già citato Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri. Quest’ultimo Dipartimento ha affidato l’incarico dell’effettuazione dei test antihacker alla Telecom Italia S.p.A. che ha quindi comunicato i nomi delle persone incaricate al Centro tecnico informatico della Direzione centrale dei servizi elettorali, per consentirne l’accesso presso il Compendio Viminale. Fra questi nominativi era compreso anche quello del signor Rocco Lucia. Si precisa che il personale indicato da Telecom Italia S.p.A. non è intervenuto né sulle macchine, né sui programmi di raccolta e diffusione dati del Centro tecnico informatico della Direzione centrale dei servizi elettorali ed ha effettuato esclusivamente simulazioni di attacco alla rete. Solo in questo ambito di attività si è svolto l’incarico del consulente Telecom Rocco Lucia.”;
D11 – marzo 2007, Felice Colombrino, capo ufficio stampa del ministero dell’interno rispondendo a una domanda del direttore di Diario, Enrico Deaglio, nel richiamare la risposta all’interrogazione dell’On.Licandro, aggiungeva che “il Sig. Alfredo Melloni, il cui nominativo figurava tra quelli comunicati dalla Telecom Italia S.p.A., ha partecipato solo nei primissimi giorni all’attività specificata nella risposta alla predetta interrogazione.”. (“i libri di diario”, numero 3, maggio 2007 – pagina 59);
D12 - il 17 maggio 2007, come riportato dall’Agenzia ANSA, nell’ambito della trasmissione “Prima serata” in onda su Telelombardia condotta da David Parenzo, è andata in onda una intervista realizzata da Stefano Golfari in cui Pilerio Plastina, avvocato di Fabio Ghioni, ha affermato che “Se gli specialisti del Tiger team, prestati al Viminale, avessero voluto manipolare i dati informatici delle elezioni politiche, sicuramente non avrebbero lasciato tracce. Perché già avevano tutte le chiavi di accesso e quindi non avevano alcun bisogno di entrare come hacker nel sistema … è vero invece che le tre incursioni informatiche … ci sono state, ma sono state rilevate e contrastate dallo stesso Tiger Team” - :



relativamente al punto A:

1) quali ragioni hanno indotto il Ministero dell’Interno a insediare dodici prefetti nel pieno della campagna elettorale.


relativamente al punto B:

1) con quali modalità il Ministero dell’interno ha proceduto alla raccolta dei dati e alla loro successiva comunicazione ai mezzi di stampa nel periodo intercorso dall’apertura delle urne elettorali alla diffusione definitiva dei dati ufficiosi da parte dello stesso Ministero;
2) per quale motivo, nella notte tra il 10 e l’11 aprile 2006, nel corso dello scrutinio dei voti, l’aggiornamento dei dati che affluivano al Ministero dell’interno è stato sospeso per diverse ore e facendo ritardare la diffusione all’opinione pubblica dei dati ufficiosi da parte del Ministero dell’interno;
3) a chi sono imputabili gli eventuali errori materiali che hanno portato alla quantificazione complessiva di 43.028 schede contestate nell’elezione della Camera dei deputati;
4) le ragioni per le quali gli errori concernenti la quantificazione delle schede contestate si sono concentrati in un numero limitato di province, in particolare quelle di Catania, Como, Enna, Pisa e Udine, e a quale livello, territoriale o centrale, tali errori sono stati compiuti;
5) per quale motivo il Ministero dell’interno ha impiegato quarantotto ore per rendersi conto degli errori materiali di cui ai punti 4) e 5);

6) quali dotazioni tecniche il Ministero della giustizia ha messo a disposizione degli uffici elettorali circoscrizionali per le operazioni di somma dei dati di ogni sezione elettorale e di trasmissione degli stessi all’Ufficio centrale costituito presso la Corte di cassazione;
7) quanto tempo hanno impiegato gli uffici elettorali istituiti presso ciascuna corte d’appello per trasmettere i dati definitivi all’Ufficio centrale di cui al punto 7) e la data e l’ora di tali trasmissioni.


relativamente al punto C:

1) come si è proceduto alla individuazione degli operatori informatici;
2) chi ha controllato che gli operatori informatici avessero i requisiti di cui si da atto essere in loro possesso nei decreti di nomina e che avessero ricevuto la necessaria specifica formazione e l’adeguato addestramento;
3) quando è stato reso noto al Ministero per l’Innovazione e le tecnologie il numero totale degli uffici elettorali di sezione delle regioni interessate allo scrutinio elettronico;
4) per quali ragioni i decreti di nomina degli operatori informatici non sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale;
5) ammesso il 9 aprile 176 operatori informatici non si siano presentati all’ufficio elettorale di sezione, come ha fatto ad individuarli per poi nominarli con decreto il giorno successivo;


relativamente al punto D:

1) se il contratto sottoscritto tra “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le innovazioni e le tecnologie” e la Telecom italia spa sia pubblico e conoscibile e, in caso contrario, per quali motivi non lo è;
2) se e quali società sono state invitate a presentare una offerta per la realizzazione di un Sistema integrato per la rilevazione informatizzata dello scrutinio alle elezioni politiche del 2006, nonché per la sperimentazione della trasmissione informatizzata dei risultati dello scrutinio agli uffici preposti alla proclamazione e convalida degli eletti; e, nel caso fossero diverse le proposte ricevute, quali sono i motivi che hanno portato a scegliere Telecom Italia SpA in quanto Impresa mandataria capogruppo di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese;
2) se risponde al vero che l’ingegner Mario Pelosi, che ha sottoscritto per conto della “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le innovazioni e le tecnologie” il contratto con Telecom Italia Spa, era stato in precedenza Socio della Andersen Consulting/Accenture;
3) se risponde al vero che il signor Gianmario Pisanu, al momento della firma del contratto di cui al punto 2, era socio della Accenture;
4) quali iniziative hanno preso il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie presso il Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Interno a seguito dell’atto stragiudiziale di diffida promosso dall’azienda Ales srl di Selargius (CA);
5) Quali sono i nomi degli esperti che Telecom Italia S.p.A. ha comunicato al Centro tecnico informatico della Direzione centrale dei servizi elettorali; in quali date svolsero l’attività di verifica e test mirata specificamente a prevenire eventuali attacchi informatici, per quante ore, quali attività svolsero, se e da chi erano controllati; se a seguito della verifica fecero un rapporto e se esso sia pubblico e conoscibile;
6) Se risponde al vero che gli esperti della Telecom Italia S.p.A. individuarono due utenze telefoniche interne del ministero in grado di agire come roots, le porte d´accesso privilegiate che dovrebbero essere riservate agli operatori del sistema; se è stato appurato chi e quando le avesse fatte attivare; se e quando sono state disattivate;
7) Se risulta che tra gli esperti della Telecom Italia S.p.A. ammessi al Viminale vi fossero persone coinvolte in attività di intelligence illegale nel contesto delle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005, il cosiddetto caso Laziogate?
8) Quali misure ha adottato per mettere in sicurezza i sistemi informatici del Viminale da eventuali attacchi provenienti dal gestore della rete?
9) Se risponde al vero che la polizia postale attivò un servizio 24 ore su 24 per raccogliere le denunce di incursioni, se era un numero verde, se era pubblico e come era stato pubblicizzato, quante denunce ha raccolto e di che tipo; quali sono le due importanti aziende di comunicazione le cui incursioni hanno paralizzato i siti web;
10) Perché il Viminale non si è rivolto al GAT, il nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza che, nel sito ufficiale scrive che “Oltre a tirar fuori dai guai Ministeri, Enti pubblici e importanti imprese … i super-esperti di questo Nucleo Speciale sono stati attori di una delle più mirabolanti investigazioni che ha assicurato alla giustizia gli hacker colpevoli di aver violato il Pentagono, la NASA e diversi governi stranieri.”;
11) chi e con quali strumenti era preposto a controllare che Telecom non abusasse dei compiti istituzionali affidatigli e della disponibilità della rete;
12) se, a seguito delle attività di spionaggio illegale messe in atto dai massimi dirigenti della sicurezza Telecom ha preso provvedimenti, e quali, nei confronti della società; se e quali controlli ha predisposto, se e quali misure ha preso per evitare il ripetersi dei fatti citati.
http://www.radicali.it/download/comunicato_turco.htm
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
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Re: Elezioni 2006.
#28
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Un articolo de La Repubblica del 6 aprile 2006 metteva in guardia sulle possibili falle nello scrutinio elettronico già prima delle elezioni stesse:

Citazione:
L'ALLARME, FALLE NEL SISTEMA DI VOTO ELETTRONICO
MILANO - Alcune falle rendono vulnerabile il sistema di "voto elettronico" che in occasione delle elezioni politiche di domenica e lunedì raccoglierà ed elaborerà le schede di parte degli elettori italiani. Secondo un rapporto pervenuto nei giorni scorsi ai responsabili del ministero degli Interni, il sistema - appaltato dal Viminale a tre società private - è esposto ad attacchi, incursioni e blocchi. Inoltre il rapporto segnala l'individuazione all' interno del ministero degli Interni di postazioni in grado di entrare nel sistema senza motivo apparente. L' esperimento voluto dal governo riguarda, come è noto, il voto di quattro regioni - Lazio Liguria, Puglia e Sardegna - ed è stato affidato senza gara d' appalto ad un consorzio composto dall' americana Eds, da Accenture (ex Andersen Consulting) e da Telecom Italia. Nei giorni scorsi una serie di polemiche politiche avevano investito l' operazione, in particolare per quanto riguardava il sistema di consegna del voto dei seggi, affidato a diciottomila lavoratori interinali muniti di una chiavetta Usb con i dati da riversare nel cervellone centrale. Ma ora l'attenzione del ministero è focalizzata sulle lacune indicate dal rapporto promosso dallo stesso Viminale sul sistema operativo che gestirà i dati. Lunedì scorso una riunione dei responsabili dell'operazione ha comunque ritenuto che le falle non impediscano di proseguire l' esperimento: il voto elettronico, dunque, va avanti. Anche perché in caso di contestazioni e di discrepanze, a fare testo saranno comunque i tradizionali verbali su carta. Ad allarmare i tecnici sono stati alcuni varchi nel sistema di sicurezza che protegge il sistema, che potrebbero essere utilizzati da hacker - cioè da vandali informatici - per alterare il flusso dei dati o per paralizzarlo con quella che in gergo si chiama Dos, un sovraccarico di dati tale da mandare in tilt il servizio. Ma allarmante è stata anche l'individuazione di due utenze telefoniche interne del ministero in grado di agire come roots, le porte d' accesso privilegiate che dovrebbero essere riservate agli operatori del sistema. Il rischio di attacchi informatici in occasione delle elezioni è considerato alto dagli specialisti del settore. La polizia postale ha attivato un servizio 24 ore su 24 per raccogliere le denunce di incursioni come quelle che due giorni fa hanno paralizzato i siti web di due importanti aziende di comunicazione.
La Repubblica, 6 aprile 2006
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/06/allarme-falle-nel-sistema-di-voto.html
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Inviato il: 8/2/2015 1:52
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Re: Elezioni 2006.
#27
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LA NOMINA E IL TRASFERIMENTO DI PREFETTI ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI

Una delle anomalie più vistose e sospette delle elezioni del 2006 fu la nomina di ben 14 nuovi prefetti e il trasferimento di altri prefetti poco più di una settimana prima delle elezioni del 9-10 aprile. Come noto, i prefetti hanno un ruolo essenziale nell'organizzazione delle consultazioni elettorali e referendarie, unitamente agli appositi uffici elettorali. Più precisamente, il prefetto è il garante della correttezza del procedimento elettorale. Tra le altre cose, la Prefettura è il nodo attraverso cui transitano i dati dei seggi elettorali provenienti dai comuni prima di essere trasmessi al Viminale. Le città interessate dalle nuove nomine furono: Lucca, Brescia, Macerata, Vercelli, Massa Carrara, Belluno, Verbania, Caserta, Rimini, Bari, la Spezia, Caltanissetta, Alessandria, Siracusa.
Di seguito la comunicazione ufficiale del Ministero degli Interni, datata 29 marzo 2006:

Citazione:
Notizie
2006 - Ministero
29.03.2006
Nomine e movimento di Prefetti nelle delibere adottate da Palazzo Chigi


Il Consiglio dei Ministri riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Silvio Berlusconi, ha deliberato le seguenti nomine e movimento di Prefetti, su proposta del Ministro dell'Interno Pisanu.
• TRONCA dr. Francesco Paolo - da Lucca a Brescia
• ARONICA dr. Carmelo - da Macerata a Lucca
• BUFFONI dr. Ferdinando - nominato prefetto, a Macerata
• MINUNNI dr. Pasquale - a Vercelli, cessando dalla disposizione
• MONTELEONE dr. Giovanni Francesco - nominato prefetto, collocato a disposizione con incarico
• MANNINO dr. Domenico - da Massa Carrara a Rimini
• STRICCOLI dr. Carlo - a Massa Carrara, cessando dalla disposizione
• SABELLI dr.ssa Carmen - collocata a disposizione, con l'incarico di componente del Collegio del Servizio di controllo interno, cessando dal fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio
• BLASCO dr. Ennio - nominato prefetto, collocato a disposizione con incarico
• MAZZUCA dr.ssa Emilia - nominata prefetto, collocata a disposizione
• PORZIO dr.ssa Annapaola - nominata prefetto, collocata a disposizione con incarico
• SCHILARDI dr. Carlo - da Caserta a Bari
• STASI dr.ssa Maria Elena - a Caserta, cessando dalla disposizione con incarico
• FALLICA dr. Melchiorre - nominato prefetto, collocato a disposizione con incarico
• CERNETIG dr. Lorenzo - da Belluno ad Alessandria
• RAIMONDO dr.ssa Provvidenza Delfina - a Belluno, cessando dalle funzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. n. 313 del 2004 presso Gorizia
• MARROSU dr.ssa Maria Augusta - nominata prefetto, con le funzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. n. 313 del 2004 presso Gorizia
• SANTORO dr. Vincenzo - da Caltanissetta a La Spezia
• LISI dr. Pietro - a Caltanissetta, cessando dalle funzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. 313 del 2004 presso Siracusa
• MADDALONI dr. Paolino - nominato prefetto, con le funzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. 313 del 2004 presso Siracusa
• MAROLLA dr.ssa Chiara - nominata prefetto, permanendo fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio quale Vice Commissario del Governo per la regione Friuli-Venezia Giulia
• CASTALDO dr. Francesco Paolo - nominato prefetto, fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio - Ispettorato per la Funzione pubblica
• NAPOLITANO dr. Pasquale - nominato prefetto, collocato a disposizione
• LO FARO dr.ssa Franca - nominata prefetto, collocata a disposizione con incarico
• LAURO dr.Raffaele - collocato a disposizione con l'incarico di Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, cessando dal fuori ruolo presso il Ministero delle attività produttive
• CUTTAIA dr. Domenico - A Verbano Cusio Ossola, cessando dalla disposizione
http://www1.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/ministero/notizia_22095.html_1873405748.html


Le proteste e le perplessità del Sinpref, il sindacato dei prefetti, per una simile decisione alla vigilia di un'elezione politica sono sintetizzate da questo articolo del 30 marzo 2006 pubblicato dal Corriere:
Citazione:
E' il prefetto Lauro. Protestano Ds e associazioni
Antiracket, polemiche sul nuovo commissario
Anche i colleghi del sindacato Sinpref perplessi: perché promozioni e spostamenti sotto elezioni?


ROMA - Nel sito Internet che si è dedicato, il prefetto Raffaele Lauro ha predisposto le fotografie più preziose di una lunga carriera ministeriale forse per esorcizzare le polemiche che, ora, accompagnano la sua nomina a commissario Antiracket e Antiusura. La decisione del Consiglio dei ministri di cambiare cavallo all' Antiracket e di effettuare un' ampio giro di prefetti (tra nomine e spostamenti) a ridosso delle elezioni ha innescato la protesta delle associazioni antiusura e dei Ds che, con Massimo Brutti, ricordano cosa successe all' ex commissario Tano Grasso quando fu licenziato nel 2001 dall' allora ministro dell' Interno Claudio Scajola (Forza Italia): «Scajola motivò la sua decisione con la necessità di individuare una personalità che fosse legata da un rapporto di fiducia con il governo in carica. Ecco perché ora è assai singolare che a 12 giorni dalle elezioni il governo abbia provveduto a una nomina così delicata». Per avere un quadro della carriera del prefetto Lauro, vale la pena iniziare dagli ultimi incarichi: dal 2003 segue il ministro Scajola che, dopo le dimissioni dal Viminale, lo ha voluto come consigliere al ministero per l'Attuazione del programma e poi, come capo di Gabinetto alle Attività produttive. Un ambito in cui Lauro si è conquistato attestati di stima tanto da far dire al direttore generale della Confindustria, Maurizio Beretta, che il nuovo commissario «è una persona dotata di grande esperienza, equilibrio e sicura professionalità». Conferma Carlo Sangalli, il nuovo presidente della Confcommercio: «E' l'uomo giusto al posto giusto». Ma il prefetto Lauro, nato 66 anni fa a Sorrento, viene da lontano. E il suo sito racconta un'intera carriera: una sua foto con l'immagine alle sue spalle di Francesco Cossiga, un saluto con Giovanni Paolo II, un brindisi con l'ex ambasciatore Usa Peter Secchia, un abbraccio con il capo della polizia Vincenzo Parisi, una stretta di mano con il ministro Vincenzo Scotti di cui fu capo di gabinetto al Viminale. Un curriculum così - che comprende pure il romanzo «Roma a due piazze» firmato con lo pseudonimo Ralph Lorbeer e la direzione della rivista scientifica «Poste e Telecomunicazioni» - non è sufficiente per il presidente della Federazione della associazioni antiracket, Giuseppe Scandurra, che parla di «nomina illegittima»: «L' articolo 19 della legge antiracket prevede un requisito per il commissario, ovvero la comprovata esperienza nell' attività di solidarietà nei confronti delle vittime». Aggiunge Giuseppe Lumia (Ds): «Nel decreto c' è una violazione di legge perché il commissario viene nominato fino al raggiungimento della pensione, cioè tra 6 anni. Ma il mandato previsto dalla legge 44/99 è di 4 anni». A storcere il naso ci sono anche i colleghi prefetti di Lauro. Il potente Sinpref non ha gradito l'attivismo del governo in scadenza che ieri ha nominato molti altri prefetti: «Perché sotto elezioni?», ha chiesto al ministro Beppe Pisanu il presidente Claudio Palomba.
Martirano Dino
Pagina 20
(30 marzo 2006) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/30/Antiracket_polemiche_sul_nuovo_commissario_co_9_060330241.shtml


Il presidente del Sinpref, qualche giorno prima dell'ufficializzazione della delibera, aveva scritto personalmente al ministro Pisanu esprimendo le sue perplessità. Un passaggio di questa lettera è riportato, oltre che nel film "Gli Imbroglioni" di Deaglio e Cremagnani, anche nell'interrogazione parlamentare di Maurizio Turco:
Citazione:
… non è mai stato nello stile dei Ministro dell’Interno dal 1948 ad oggi (salvo alcuni rarissimi casi) elargire regali e remunerazioni a fine legislatura così come i Ministri di questo dicastero si sono sempre distinti dagli altri per il rigore ed un certo “distacco” nel periodo di campagna elettorale, dovuto proprio al loro ruolo di garanti della correttezza del procedimento elettorale … "
(“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 54);
http://www.radicali.it/download/comunicato_turco.htm
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Re: Elezioni 2006.
#26
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LA CASSAZIONE NON ERA A CONOSCENZA DEL NUMERO DELLE SCHEDE BIANCHE

Citazione:
CASSAZIONE: "NESSUN DATO SU SCHEDE BIANCHE"
CASSAZIONE - Nel frattempo il presidente aggiunto della Corte Suprema, Vincenzo Carbone, ha dichiarato che «la Cassazione non è a conoscenza del numero delle schede bianche o nulle, né del numero di voti validi riportati in ciascun seggio». «Per quanto riguarda l'elezione del Senato della Repubblica - aggiunge Carbone - la legge non prevede alcun intervento dell'Ufficio elettorale centrale nazionale costituito presso la Corte di Cassazione». «L'Ufficio elettorale centrale nazionale, costituito presso questa Corte per l’elezione della Camera dei Deputati dell'aprile 2006, ha svolto i suoi compiti sulla base dei dati risultanti dagli "estratti dei verbali" degli Uffici centrali circoscrizionali costituiti presso le corti di appello ed i tribunali circoscrizionali. Tali estratti contengono soltanto il numero dei voti validi riportati da ciascuna lista nell'intera circoscrizione. Quindi la Cassazione non è a conoscenza del numero delle schede bianche o nulle, né del numero di voti validi riportati in ciascun seggio».
24 novembre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/11_Novembre/24/schede.html
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Re: Elezioni 2006.
#25
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BROGLI, LA PROCURA ESCLUDE IL RICONTEGGIO DELLE "BIANCHE"

Citazione:
ROMA - La procura di Roma non conterà le schede bianche delle ultime elezioni politiche. "È un'ipotesi remota" ammettono i pubblici ministeri Salvatore Vitello e Maria Francesca Loy, che ieri hanno ascoltato per circa due ore il prefetto Adriana Fabbretti, direttore centrale dell'ufficio elettorale del ministero dell'Interno. Ai pm che indagano sui presunti brogli elettorali, il funzionario del Viminale ha spiegato che "i dati diffusi dal ministero hanno soltanto un valore divulgativo".

I numeri che contano, ha chiarito la Fabbretti, sono quelli che arrivano attraverso il deposito del verbale in cancelleria agli uffici elettorali circoscrizionali presso le corti d'Appello e alla Cassazione. E la Suprema Corte ha assegnato i seggi ai partiti e alle coalizioni, mentre i gli uffici circoscrizionali hanno proclamato gli eletti. Per il resto la Fabbretti si è limitata ad illustrale la procedura seguita al Viminale.

"Al momento non abbiamo motivo di pensare a una frode informatica", dice il procuratore capo Giovanni Ferrara, lasciando a sera il tribunale dopo una lunga riunione con il pm Vitello. La volontà è comunque quella di proseguire gli accertamenti sul ministero dell'Interno.
(28 novembre 2006)
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/polemica-film-deaglio/no-riconteggio-bianche/no-riconteggio-bianche.html
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Re: Elezioni 2006.
#24
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Il film-documentario del 2007 "Gli imbroglioni di Deaglio e Cremagnani analizza molto attentamente questo punto. In particolare, vi consiglio di prendere visione del quarto e ultimo capitolo, "In nome della legge", in cui la Dr.sa avv. Magda Cristiano, della corte d'appello di Napoli, spiega chiaramente quali sono le effettive procedure di verifica effettuate dalle corti d'appello, le quali si limitano, in buona sostanza, all'esame delle schede contestate. La stessa Cristiano aggiunge che nel caso di Napoli "moltissimi verbali presentavano delle incongruenze". Peggio ancora, mancavano completamente i verbali di circa 30 sezioni. Di queste 30 sezioni mancanti, pari a circa 24.000 schede mai arrivate in Tribunale, parla anche il blog Trafanus. La conferma arriva poco dopo da Germano Virzì, cancelliere della corte d'Appello di Bologna.





Marisa Pareto, che insieme al blog Tafanus e Enrico Deaglio è stata tra le più attive nell'indagine sui brogli delle elezioni del 2006, ha stilato un elenco di tutte le più clamorose anomalie. Eccone alcune:

1) I dati elettorali completi del Ministero degli Interni, solitamente disponibili dopo 40 giorni, sono stati resi pubblici solo dopo 7 mesi e diffusi solo dopo la denuncia di Deaglio.
2) In Val d'Aosta, che non partecipa al conteggio nazionale dei voti per il premio di maggioranza, le schede bianche non crollano. Idem in Trentino, che partecipava solo in parte al conteggio nazionale.
3) A Gorizia, Udine, Trieste, dove si è votato lo stesso giorno per elezioni politiche e amministrative, le schede bianche per le amministrative sono il doppio, rispetto a quello delle politiche.
4) In Puglia, il totale delle bianche comunicato dal Ministero è il doppio della somma delle bianche dei singoli comuni (dopo la denuncia i dati sono stati rimossi dai siti Internet comunali e regionali e, in parte, "corretti").
5) In decine di comuni i voti validi sommati alle nulle e alle bianche risultano superiori ai votanti.
6) Durante lo spoglio elettorale vi furono almeno tre attacchi hacker al sistema del Viminale. I computer predisposti alla ricezione dei dati elettorali si sono fermati ripetutamente anche per mezzora. Il caso più clamoroso a Caserta, dove si sono bloccati per due ore, fino a quando una delegazione dei DS è piombata in prefettura. Per la cronaca, Caserta è una delle 14 città in cui erano stati appena nominati nuovi prefetti.
7) Per almeno tre giorni il Ministero degli Interni ha continuato a pubblicare la notizia, poi rivelatasi del tutto infondata, della presenza di ben 43.000 schede contestate. 19.000 di queste presunte schede erano solo a Catania. Altre 19.000 nelle sole Udine, Como, Enna e Pisa. Alla fine, le schede contestate in tutta Italia sono risultate circa 2.000
8) Una settimana prima delle elezioni sono stati cambiati 14 prefetti (garanti del corretto svolgimento delle votazioni in altrettante città: Lucca, Brescia, Macerata, Vercelli, Massa Carrara, Belluno, Verbania, Caserta, Rimini, Bari, la Spezia, Caltanissetta, Alessandria, Siracusa
9) Prima delle elezioni un contratto per sperimentare il conteggio elettronico dei voti in quattro regioni: Liguria, Lazio, Puglia, Sardegna. Vedi: http://www.electronic-vote.org/NEWS/news_scrutinioe_it.php Sono assunte 18.000 persone.
10) La società scelta, senza alcuna gara di appalto, assieme a Telecom ed EDS, è l'americana Accenture, di cui il figlio di Pisanu (Ministro degli Interni di Berlusconi) è socio, già nota per il contestatissimo voto del 2000 in Florida, dove Bush vinse la presidenza per 300 voti*.
11) Il contratto con lo Stato è segretissimo, soltanto 9 pagine su 41 sono state rintracciate con enorme difficoltà da Deaglio e Cremagnani.
12) Sono stati fatti inoltre: un contratto con la Siemens per la nuova trasmissione dei dati dalle prefetture (dove confluiscono tutti i verbali e le schede delle elezioni) al Ministero degli Interni, e un nuovo sistema di trasmissione dati con la Rai.

http://www.webalice.it/marisa.pareto/bibliografia6.htm
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 8/2/2015 1:45
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Elezioni 2006.
#23
Dubito ormai di tutto
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I RISULTATI DELLE ELEZIONI DEL 2006 SONO STATI CONFERMATI DALLE CORTI D'APPELLO E DALLA CASSAZIONE SULLA BASE DEI VERBALI CARTACEI

In teoria è vero, in realtà non è affatto così.
Per capire il perché, bisogna innanzitutto analizzare nel dettaglio la procedura prevista dalla legge per lo scrutinio delle schede e l'invio dei risultati agli organi competenti.

1) Terminato lo scrutinio, ogni seggio elettorale genera essenzialmente tre documenti di riepilogo: un verbale in duplice copia e un estratto del verbale stesso. Tutti e tre i documenti vengono firmati dal presidente del seggio, da tutti gli scrutatori e dai rappresentanti di lista che ne fanno richiesta:
Citazione:
Il presidente dichiara il risultato dello scrutinio e ne fa certificazione nel verbale, del quale fa compilare un estratto, contenente i risultati della votazione e dello scrutinio, che provvede a rimettere subito alla Prefettura, tramite il Comune. Il verbale è poi immediatamente chiuso in un plico, che dev'essere sigillato col bollo dell'Ufficio e firmato dal presidente, da almeno due scrutatori e dai rappresentanti dei candidati nel collegio uninominale e delle liste presenti. L'adunanza è poi sciolta immediatamente.
Art. 75 del D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361

2) La prima copia, insieme all'estratto del verbale, va all'Ufficio elettorale del Comune, che lo conserva a fini statistici, ma, soprattutto, ne trasmette i dati alla Prefettura, la quale a sua volta li trasmette al Viminale. Essenzialmente, quindi, è l'estratto del verbale che va a confluire nei dati del Viminale.
3) Il Viminale, aggregati i dati di tutte le prefetture, li rende pubblici. Tuttavia, sono dati ufficiosi, poiché nella trasmissione sono possibili errori materiali (intenzionali o accidentali).
4) La seconda copia del verbale, con i plichi delle schede contestate, nulle e bianche e i plichi delle schede valide viene inviata al Tribunale di competenza.
5) Il Tribunale trattiene le schede valide e una copia delle tabelle di scrutinio e manda all'Ufficio Circoscrizionale presso la Corte d'Appello i verbali e i plichi di contestate, nulle e bianche.
6) In Corte d'appello si attribuiscono o si annullano i voti contestati e non assegnati, si proclamano gli eletti e si redige un verbale in doppia copia.
7) Una copia di questo verbale rimane in Corte d'Appello, l'altra viene inviata alla Camera insieme ai plichi con le schede nulle, bianche e contestate.
8) Una copia del verbale della Corte d'Appello viene inviata all'Ufficio Elettorale Centrale Nazionale presso la Cassazione, il quale ripartisce i seggi su base nazionale, comunica agli uffici circoscrizionali presso la Corte d'Appello i seggi assegnati ad ogni lista e, a sua volta, redige un verbale in doppia copia.
9) Una copia rimane alla Cassazione, l'altra viene inviata alla Camera/Senato.
10) La Camera/Senato effettua l'ultimo controllo attraverso la Giunta per la verifica dei poteri e poi designa gli eletti.
11) La Giunta per le Elezioni della Camera/Senato esamina eventuali ricorsi

In sostanza: è vero, almeno ufficialmente, che le corti d'appello hanno il compito di verificare i dati dei seggi elettorali basandosi sugli estratti dei verbali cartacei e che è la Cassazione a proclamare gli eletti. Di fatto, succede però che le corti d'appello si limitano a prendere atto dei risultati dei verbali (che spessissimo presentano incongruenze, errori o omissioni, come ad esempio l'assenza delle firme del presidente di seggio e degli scrutatori) senza poter intervenire in alcun modo per alterare il contenuto dei verbali stessi. Il compito delle corti d'appello, come ben illustrato dall'avv. Magda Cristiano nel film "Gli Imbroglioni" (all'epoca presidente della corte d'appello Di Napoli, oggi in Cassazione) e dal cancelliere della corte d'appello di Bologna (Germano Virzì) è limitato all'esame delle schede contestate, ossia le schede oggetto di contestazione in sede di seggio elettorale e, pertanto, temporaneamente non assegnate a una lista e/o a un candidato.

Vediamo in proposito che cosa dice la legge:
Citazione:

Art. 79 del Testo unico delle leggi elettorali
L'Ufficio centrale circoscrizionale pronuncia provvisoriamente sopra qualunque incidente relativo alle operazioni ad esso affidate, salvo il giudizio definitivo degli organi di verifica dei poteri.
Ad eccezione di quanto previsto dal n. 2) dell'art. 76, circa il riesame dei voti contestati e provvisoriamente non assegnati, è vietato all'Ufficio centrale circoscrizionale di deliberare, o anche di discutere, sulla valutazione dei voti, sui reclami, le proteste e gli incidenti avvenuti nelle sezioni, di variare i risultati dei verbali e di occuparsi di qualsiasi altro oggetto che non sia di sua competenza.
http://www.camera.it/leg17/146?indice_legge_elettorale=6&legge_elettorale_numeroarticolo=Art.%2079

I controlli dei verbali si limitano, dunque, alle schede contestate e, nel migliore dei casi, al conteggio dei totali. In nessun caso viene operato un raffronto tra i verbali cartacei dei vari seggi elettorali e i dati del Ministero degli Interni relativi alle stesse sezioni, anche perché i dati del Viminale sono, come noto, ufficiosi. La legge non prevede, dunque, che le corti d'appello possano alterare i risultati dei verbali neppure in presenza di macroscopici errori, salvo ricorsi o contestazioni formali da parte dei candidati o delle liste. A tal proposito, l'avv. Magda Cristiano nel film "Gli imbroglioni" ci ricorda che, anche laddove venissero ravvisate irregolarità, è praticamente impossibile invalidare un'elezione. La Costituzione, infatti, non prevede questa possibilità. Ne consegue che l'unico vero controllo che viene effettuato dagli organi giudiziari è quello sulle schede contestate o nulle, riassegnando, ove necessario, le preferenze. Che questo è accaduto anche nel 2006 ce lo conferma una pagina de La Repubblica del 13 aprile 2006:
Citazione:
Sono solo qualche migliaio i voti ripescati al vaglio delle corti d'appello e vengono attribuiti in modo simile alla Cdl e al centrosinistra
Schede contestate, i primi controlli confermano l'andamento del voto

ROMA - Confermano più o meno l'andamento generale del voto i controlli presso gli uffici elettorali delle Corti d'Appello delle schede contestate che sono in corso in tutta Italia. I voti ripescati, qualche centinaio fino ad ora, vengono attribuiti in proporzione praticamente simile al centrodestra e al centrosinistra.

Piemonte
I controlli negli uffici della Circoscrizione 1 per la Camera e il Senato termineranno martedì o mercoledì della prossima settimana, quelli di Novara (Piemonte 2 della Camera) dovrebbero concludersi entro domani sera. Le schede contestate sono meno di 200, fra Camera e Senato, per gli uffici elettorali di Torino e 25 a Novara.

Lombardia
Sono in tutto meno di 300 i voti contestati che sta controllando in Lombardia la commissione elettorale per il Senato che sta lavorando a palazzo di giustizia di Milano e un centinaio quelli contestati nella circoscrizione Lombardia 1 della Camera (Milano-Monza). Dei 300 voti per il Senato la metà non è stata assegnata, l'altra metà è stata attribuita con proporzioni in linea con i risultati delle elezioni già noti. Più o meno lo stesso è accaduto nella commissione della Camera dove 25 voti non sono stati attribuiti e 75 assegnati con ripartizione che rispecchia i risultati emersi dagli scrutini.
[…]
http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/politica/elezioni-2006-10/controllo-schede/controllo-schede.html

In neretto: delle schede contestate.
Sebbene il Ministero degli Interni si ostinasse fino al 14 aprile a diffondere sul proprio sito Internet la falsa notizia di ben 43.000 schede contestate, le varie corti d'appello iniziarono, come da prassi, la procedura di controllo delle schede contestate. E solo di quelle. Queste furono, in buona sostanza, anche le uniche vere verifiche che le corti d'appello effettuarono sui fantomatici estratti dei verbali cartacei, che secondo qualcuno sarebbero la garanzia che non avvenne alcun broglio alle elezioni del 2006. Seguirono la prassi e la legge, niente di più.
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Inviato il: 8/2/2015 1:39
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#22
Ho qualche dubbio
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Se tu non riesci a capire quello che è scritto in quel messaggio è il tuo livello ad essere molto basso.
Proverò a fare un ulteriore sforzo di educazione,non per te però.
Dunque il tuo beniamino Deaglio a chi gli faceva notare l'infondatezza della tesi basata sul broglio informatico in quanto i dati delle elezioni vengono proclamati sulla base del riconteggio dei verbali cartacei ribatteva che i giudici facevano il conto dei soli voti validi
e non tenevano conto delle bianche.
Certo,i giudici,prima delle corti di appello e poi delle cassazione,ricontano
e sommano i voti validi e non le schede bianche.
Però,sempre se si ha un minimo di capacità di ragionamento,questo non cambia di una virgola la stupidità di quella tesi.
Infatti l'accusa di Deaglio è che Berlusconi abbia manipolato non uno,ma due dati.
Cioè,meno schede bianche,ma anche più voti validi al CDX.
D'altra parte se Berlusconi avesse solo fatto figurare un numero minore di schede bianche
e null'altro cosa mai avrebbe ottenuto ?
Nulla,l'ampio gap col CSX sarebbe rimasto.
In soldoni per Deaglio non solo ci sarebbero più schede bianche,per lui dovevano essere
su 1,2 milioni e non solo 440000,ma il CDX doveva avere un minore numero di voti validi.
Invece sia nei dati informatici(quelli che per te derivano da un grafico anomalo),sia
dal riconteggio fatto dai giudici sul cartaceo i risultati sono identici,e cioè 19 milioni di voti per entrambe le coalizioni.
Fosse come diceva Deaglio dal riconteggio del cartaceo il CDx doveva risultare che di voti validi ne avesse molto meno di 19 milioni,chessò 17,8 cioè -1,2 milioni delle bianche taroccate.
Quindi hai perso un'altra occasione per stare zitto.

Disegnino perchè tutti possano capire:

i risultati sospetti sono
19 milioni di voti per il CSX
19 milioni di voti per il CDX
440000 schede bianche

Per Deaglio:
il CSX ha davvero preso 19 milioni di voti
il CDX non ha preso 19 milioni di voti,raggiunge quella cifra perchè avrebbe sommato 1,2 milioni di schede bianche mancanti,quini il CDX dovrebbe avere circa 17,8 milioni di voti(19-1,2=17,8)
le bianche non sarebbero state solo 440000,ma bensì 1640000,sono solo 440000 perchè 1,2 milioni vengono trasformate col broglio in voti validi per il CDX.

I giudici sul cartaceo guardano e riportano solo i voti validi,e non si occupano delle bianche,ma anche così il broglio si doveva vedere,invece risultano davvero anche 19 milioni di voti per il CDX sul cartaceo.
Inviato il: 7/2/2015 22:52
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Elezioni 2006.
#21
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/11/2007
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Antonio,
l'articolo del codice penale sulla base del quale la Procura di Roma ha deciso di indagare all'epoca Deaglio è quello. Lo dice Wikipedia, lo dice Repubblica, lo dicono centinaia di altri siti. Puoi scegliere la fonte che preferisci, quello è e quello rimane. Io, per completezza, ho anche riportato l'art. del CP. Chi ci legge, fatica a capire la base della tua polemica.

Non sperare che io mi lasci trascinare nel battibecco da uno come te, che ha lasciato ampie tracce della propria inattendibilità su Internet:



Il tuo livello è questo, perdonami se ti prendo poco sul serio.
Saluti.
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Inviato il: 7/2/2015 22:40
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