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   Storia, Arte & Cultura
  L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?

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  •  Calvero
      Calvero
L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#1
Sono certo di non sapere
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... oggi sono molto marzulliano assai che ne dite del titolo?

COMUNQUE


A seguire - sposto i POST incriminati qui dentro da l'angolo delle immagini
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 20/5/2014 12:59
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#2
Sono certo di non sapere
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DOKTORENKO scrive così:

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Se vogliamo considerare l`arte occidentale tout court, direi che la parabola va dalla Cappella Sistina alle defecazioni prodotte e inscatolate di Manzoni, dopo peggio, o meglio, non si puo` fare

Ma gia` tutta la produzione post-michelangiolesca ha elementi pieromanzoniani, intesi come contaminazioni, degenerazioni, concettualismi, intellettualismi, ecc., ed e` proprio Michelangelo a giustificare e a rendere possibile tutta l`involuzione successiva.

Scommetto che tra i cantanti pop Bieber, da non confondere con Heinrich Ignaz, non ti piace, magari lo trovi stupido?

Eppure e` possibilissmo avere ottima e ingenua musica leggera, la Mina degli anni `60 credo sia insuperabile, ma dopo quel picco e` arduo fare qualcosa di simile: bisogna per forza concettualizzare, contaminare, intelletualizzare, ecc ...

Stesso discorso nell`evoluzione: e` possibile immaginare qualcosa di piu` ippico del cavallo o canino del lupo?

Chiaramente si puo` solo regredire: ecco spiegato il barboncino
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Inviato il: 20/5/2014 13:01
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#3
Sono certo di non sapere
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La musica è arte? ... dico di sì


Se lo dico in questo senso, gli ultimi grandi sono stati i LED ZEPPELIN


... e non riguardavano la mia adolescenza
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Inviato il: 20/5/2014 13:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#4
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Doktorenko, quando hai tempo e voglia spiegami la dodecafonia.
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Inviato il: 20/5/2014 13:13
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  •  Merio
      Merio
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#5
Sono certo di non sapere
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La Musica è parte del nostro essere secondo me...
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Ezra Pound
Inviato il: 20/5/2014 15:09
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#6
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:
La Musica è parte del nostro essere secondo me...


... letto mai il Silmarillion ?

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Detto ciò, gli OT (il motivo per cui siamo qui a parlare di qualcos'altro) sono come il sesso:

- piace farlo di più dove non si potrebbe
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 20/5/2014 16:01
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  •  Merio
      Merio
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#7
Sono certo di non sapere
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Citazione:
letto mai il Silmarillion ?


Non ti ricordi ?

é il mio libro preferito, ma affermare ciò è quasi senza senso...

Come cercare di definire un colore...

Si va proprio al di là...
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Ezra Pound
Inviato il: 20/5/2014 16:38
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  •  invisibile
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#8
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

DOKTORENKO

Se vogliamo considerare l`arte occidentale tout court, direi che la parabola va dalla Cappella Sistina alle defecazioni prodotte e inscatolate di Manzoni, dopo peggio, o meglio, non si puo` fare

E' questa visione categorica che mi sembra riduttiva.
L'arte può sorprendere, lo ha già fatto e penso che continuerà a farlo.
La merda in scatola, che sorprende, non è arte. E' merda in scatola.
Non c'è creatività, c'è solo dissacrazione.
Per cui non concordo con l'arco che descrivi anche se certe cose le reputo esatte.

Citazione:

Ma gia` tutta la produzione post-michelangiolesca ha elementi pieromanzoniani, intesi come contaminazioni, degenerazioni, concettualismi, intellettualismi, ecc., ed e` proprio Michelangelo a giustificare e a rendere possibile tutta l`involuzione successiva.

Rimane che Mozart, anche se ha elementi involutivi che citi, è una enorme evoluzione del linguaggio musicale. Enorme.

Così come Monteverdi rispetto al primo rinascimento e all'ars nova.

Creatività, non cacca in scatola e basta.

Per me anche Ligeti è una evoluzione (non tutto ma molto), nonostante sia musica contemporanea che non digerisco.
Ma se pensi che tutta la colonna sonora di Shining è Ligeti, e come questa porti elementi fortemente creativi al lavoro di Kubrik, non puoi chiamarla cacca in scatola o solo intellettualismo (o il tunnel spazio-temporale nel finale di 2001 odissea nello spazio con Lux Aeterna sempre di Ligeti, geniale e innovativo = creativo).

Citazione:

Scommetto che tra i cantanti pop Bieber, da non confondere con Heinrich Ignaz, non ti piace, magari lo trovi stupido?

Il pop commerciale fa pena. Sono solo rimescolamenti di cose già scritte con il solo fine di fare soldi. E si sente.
Poi c'è qualcuno che con gli stessi elementi fa cose belle, come dici, ma è perché ci mette il cuore e di conseguenza creatività.

Citazione:

Eppure e` possibilissmo avere ottima e ingenua musica leggera, la Mina degli anni `60 credo sia insuperabile, ma dopo quel picco e` arduo fare qualcosa di simile: bisogna per forza concettualizzare, contaminare, intelletualizzare, ecc ...

Il pop l'hanno inventato i Beatles, praticamente. Dei veri geni creativi che hanno usato elementi di moltissimi stili musicali rielaborati in chiave popolare.
Infatti sembrano semplici. Poi quando vai a vedere i loro spartiti rimani sorpreso dalla raffinatezza ed audacia (per quei tempi) con cui usavano il materiale melodico e armonico.

Puoi trovare invenzioni dei Beatles in moltissima musica successiva.
Per me non è un problema concettualizzare eccetera, se c'è la creatività è arte ed è sempre una evoluzione.

Secondo me sei tu che concettualizzi troppo

Citazione:

Stesso discorso nell`evoluzione: e` possibile immaginare qualcosa di piu` ippico del cavallo o canino del lupo?

Chiaramente si puo` solo regredire: ecco spiegato il barboncino

Io credo che non è pertinente. Stiamo parlando dell'arte umana, non dell'arte del creatore o se preferisci di madre natura.

Che poi le razze purissime di cani siano un abominio concordo. Infatti hanno seri problemi di salute, di carattere e di intelligenza (tranne qualcuno che gli è venuto bene...).
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Chuang Tzu
Inviato il: 20/5/2014 20:09
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#9
Dubito ormai di tutto
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Per me la dodecafonia ha lo scopo di rendere classica tutta la musica precedente e fuori tempo massimo quella successiva.

Quindi ok fino a Puccini e Stravinsky dopo e` rimasticatura di vecchie cotolette (cit.)

Della musica pop/rock non bado agli epifenomeni sociologici, esistenziali, sentimentali: per me ok il rock americano del 1950, e il pop cantato bene, cioe` solo Mina e le canzoni napoletane.
Inviato il: 23/5/2014 13:12
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#10
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Della musica pop/rock non bado agli epifenomeni sociologici, esistenziali, sentimentali



Minkiam !! ... che storie meno male che il Devoto Oli è venuto in mio soccorso. Ma ce l'ho fatta.

Quindi:

- non sono d'accordo.

Proprio artisticamente: prima - ove sento, da qui trascendere in musica, cioè dall'arte, un'evoluzione che troppo labile è il confine per chiamarla discendenza. Io vedo una profonda trasformazione, invece. Da qui, poi, secondo la sensibilità che mi appartiene, collima col divenire dell'esistenza. L'arte s'è immobile, non è arte, ma decorazione.
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Inviato il: 24/5/2014 2:54
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#11
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Calvero ha scritto:
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L'arte s'è immobile, non è arte, ma decorazione.

Bello.

Vero.
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Chuang Tzu
Inviato il: 24/5/2014 9:45
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#12
Mi sento vacillare
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Citazione:

Calvero ha scritto:

L'arte s'è immobile, non è arte, ma decorazione.

Disse, imparzialmente, Calvero l'Inquieto!
Inviato il: 24/5/2014 10:17
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#13
Sono certo di non sapere
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doktorenko ha scritto:
Per me la dodecafonia ha lo scopo di rendere classica tutta la musica precedente e fuori tempo massimo quella successiva.

Scopo fallito.
La dodecafonia ha aperto un vicolo.
Cieco.

(infatti lo stesso Schoenberg, l'inventore, l'ha rinnegata in vari modi).

Per cui

Citazione:

Quindi ok fino a Puccini e Stravinsky dopo e` rimasticatura di vecchie cotolette (cit.)


Non puoi dire che "Musica per archi, percussioni e celesta" di Bartòk siano vecchie cotolette.

O Varie composizioni di Ligeti.

Comunque piano piano spostiamo il confine più in la

Riaffermo che i Beatles sono stati i Mozart del pop.
Hanno inventato un nuovo stile, così come Mozart lo ha fatto per il classicismo.
A dire il vero Mozart ha non solo inventato il classicismo, ha anche aperto le porte del romanticismo (una sbirciata diciamo).

Poi ci sarebbe da considerare il R&B, il Jazz, i Genesis.... ce ne è di Arte...
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Inviato il: 24/5/2014 10:27
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#14
Ho qualche dubbio
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Calvero ha scritto:
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L'arte s'è immobile, non è arte, ma decorazione.

Io direi invece che non è arte quella che necessita di spiegazioni.
Inviato il: 24/5/2014 10:33
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  •  Calvero
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#15
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Io direi invece che non è arte quella che necessita di spiegazioni.


Credo tu dica bene. Ci mancherebbe.

L'abominio nasce quando tu pensi di poterla spiegare per dimostrarla tale. Questo NO.

Se io ti parlo della pantomima di Chaplin, Keaton, e di Jacques Tati: tre colonne diverse che reggono una medesima struttura; non è che in realtà "ti sto spiegando qualcosa", ma comunico qualcosa attraverso loro e che loro mi avevano a loro volta comunicato.

Non necessitano di nulla ----> stanno lì, nel tempo senza tempo.
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Inviato il: 24/5/2014 11:02
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#16
Sono certo di non sapere
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@ Captcha

Non mi cagano, ho chiesto della dodecafonia ma niente. Io resisto e non vado su gugùl

Non accetto link
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Inviato il: 24/5/2014 11:22
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#17
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Calvero ha scritto

Non mi cagano,

Vabbè, ti cago io

Hai una infarinatura di musica?

Tipo DO RE MI... # e bemolle?

Musica tonale (tonalità?)

Differenza tra melodia e armonia? (e polifonia?)
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Chuang Tzu
Inviato il: 24/5/2014 12:03
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#18
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Hai una infarinatura di musica?

Tipo DO RE MI... # e bemolle?

Musica tonale (tonalità?)

Differenza tra melodia e armonia? (e polifonia?)


NO

... ma imparo velocemente e con poche nozioni.
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Inviato il: 24/5/2014 12:14
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#19
Sono certo di non sapere
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azz....

Parliamo di musica occidentale.
La musica "tradizionale" (diciamo non-contemporanea classica - loro dicono colta [prrrrr]), e cioè quella che viene dalla tradizione storica (anche popolare), che poi viene dai MODI greci (più o meno); si basa sulla TONALITA'.

Hai un TONO: es. DO

Poi, da quel do, hai un MODO: DO RE MI FA SOL LA SI / DO (e riparte salendo (ascendendo).

Quello che determina il tipo di MODO è la "distanza" tra una nota e l'altra (gradi del MODO).
Il MODO si può chiamare anche SCALA Ogni nota rappresenta un grado [gradino] della scala.

La differenza tra l'altezza delle note è data dalla velocità di VIBRAZIONE (di una corda, di una pelle, di una campana di una tromba...)

Tra il 1° DO (quello basso) e il successivo (salendo) c'è SEMPRE il doppio di vibrazioni. Si chiama "OTTAVA".

Es. Il LA cosiddetto "centrale" è 440 vibrazioni al secondo); quello una ottava sopra è 880.

Ti spiego questo perché il tutto deriva de fenomeni fisici naturali.

-----------------------

La musica "tradizionale" si basa su questi toni e "tonalità". Significa che un dato pezzo "gravita" attorno ad un tono preciso; infatti inizia e finisce su quel TONO (detta con la zappa eh?).

Avrai sentito l'espressione "in DO", "in FA" etc.

Questo ha generato dei sistemi molto complessi di scrittura:
polifonia (almeno 2 note allo stesso tempo) e infine armonia (), almeno 3 note allo stesso tempo, che è il sistema della successione degli accordi.

Diversa dal CONTRAPPUNTO, che è la sovrapposizione di più melodie.

In realtà le due cose (sovrapposizione verticale-armonia e sovrapposizione orizzontale-contrappunto) si intersecano a loro volta; ma per ora basta così.

A partire dal tardo barocco, Bach in particolare, la musica diventa "spostabile" di tono.
Questo vuol dire che magari parti in DO, fai una MODULAZIONE (spostamento) e ti ritrovi in SOL.
Non approfondisco, perché per capire veramente è necessaria una infarinatura di armonia.

A furia di sperimentare si è arrivati prima al classicismo (Mozart & co), al romanticismo (Chopin & co), alla musica moderna (debussy & co) e infine alla musica contemporanea e alla musica ATONALE.
A-TONALE, senza un TONO di riferimento "intorno" a cui organizzare la scrittura. L'ho fatta semplice ma è stato un processo con molte variabili.

Vedrai dei paralleli con la storia delle altre arti. Perché ci sono.

Nella letteratura si potrebbe dire che la musica atonale equivale ad un racconto senza storia (per esempio), visto che la storia ha guidato la scrittura dei racconti tradizionalmente.
Ma è un parallelo tanto per cercare di farti capire la grande differenza tra musica tonale e atonale.

La musica contemporanea rinnega il tono come regola di base, e ha trovato altri sistemi. Molti, perché è stato come un "liberi tutti".

Uno di questi è la dodecafonia, inventata da Arnold Shoenberg (e da lui stesso rinnegata successivamente). Lui sosteneva che la musica atonale (liberi tutti) non era "corretta", perché "nella musica non c'è forma senza logica e non c'è logica senza unità".
Riteneva che delle regole ci dovessero essere e in molta musica atonale proprio non ce ne sono.

Per capire la dodecafonia, devi sapere che le note non sono 7: do re mi fa sol la si.

Ma 12:
do
do diesis (#) o re bemolle (b) che sono la stesa nota
re
re diesis
eccetera

I diesis e i bemolle sono dei "mezzi gradini" tra il DO e il RE (per esempio).

Non fare il conto perché non ti torna fino ad arrivare al do successivo, perché le note di riferimento provengono già da un modo greco che non è regolare perché ha già dei "mezzi gradini" in sé (tra il MI e il FA e tra il SI e il DO dell'ottava successiva).
Accettalo come un dogma (per ora)

Sono 12, fidati.

LA DODECAFONIA è una musica SERIALE (al posto di TONALE).
Il nome significa 12 toni: dodeca-fonia.
La SERIE è letteralmente una serie di note, che il compositore sceglie come base per il suo pezzo (arbitrariamente) al posto del tono.
Nella dodecafonia "pura" questa serie DEVE essere composta da 12 note.
Questo significa che prima di ripetere una nota già suonata, devono essere suonate tutte le altre.

Un piccolo delirio insomma.

C'è molta musica seriale che non è dodecafonica e cioè si basa su di una serie (invece che di un tono) ma non segue la regola delle 12 note.

Questa è dodecafonica "pura":



Wiki fa una panoramica breve che può integrare quanto sopra.
Dodecafonia

Siccome è la prima volta che cerco di spiegare la dodecafonia a chi non conosce niente della teoria musicale (via intenet inoltre), non ho la minia idea se tu ci abbia capito qualcosa

Solo uno matto più di me poteva convincermi a tentare una cosa simile.

Fammi sapere se hai capito qualcosa...
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Inviato il: 24/5/2014 13:03
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#20
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Citazione:
Siccome è la prima volta che cerco di spiegare la dodecafonia a chi non conosce niente della teoria musicale (via intenet inoltre), non ho la minia idea se tu ci abbia capito qualcosa


Con qualche riserva (minore, no in maggiore ): perfettamente. Ma più che bravo io, bravo tu. Mi piace mettere alla frusta la gente che sa si ottengono risultati unici, quindi veri ... sono un pedagogo al contrario

.. comunque il mio tipo di intelligenza non ha problemi ad assimilare queste nozioni e riconnetterle in una "visione" d'insieme.

Un approfondimento; devo cogliere meglio, quando tu dici:

Citazione:
La differenza tra l'altezza delle note è data dalla velocità di VIBRAZIONE (di una corda, di una pelle, di una campana di una tromba...)


Se tu parli di altezze, parli di note in sé, e non più di una determinata distanza tra loro, dico bene?

Se così mi stai dicendo, allora significa che in sé una nota non è ferma, immobile, dico bene?
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#21
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Calvero ha scritto:
______________
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Mi piace mettere alla frusta la gente che sa

Non iniziamo ad offendere...

...dopo le lenzuolate sul non-sapere

Citazione:
La differenza tra l'altezza delle note è data dalla velocità di VIBRAZIONE (di una corda, di una pelle, di una campana di una tromba...)

Se tu parli di altezze, parli di note in sé, e non più di una determinata distanza tra loro, dico bene?


Si. Ricorda che quello che determina la altezza di una nota è la sua frequenza di vibrazione.
Ma se dico che una nota è più alta di un altra sto dicendo che la prima vibra ad una frequenza maggiore della seconda, per cui a "distanza" di tot gradi [i nostri gradini] (si usa dire così anche se non è corretto).

Citazione:


Se così mi stai dicendo, allora significa che in sé una nota non è ferma, immobile, dico bene?

Dipende cosa intendi per "immobile"...

... solo Dio è immobile

Comunque si e no.

I suoni sono provocati dalla vibrazione dei corpi (corde, pelli, metalli... corde vocali...).
Quando un corpo vibra, sposta l'aria intorno a sé, provocando onde (onde sonore) che si espandono nell'aria (spazio).
Quando queste onde colpiscono l'orecchio, il timpano dell'orecchio vibra e trasmette al sistema nervoso il suono.
Quello che chiamiamo "suono" (suono determinato) è la nostra nota.
Quello che chiamiamo rumore (suono indeterminato), è... rumore
La differenza tra i due è:

Per la "nota"
1) La nota vibra ad una frequenza costante
2) il suono prodotto è sufficentemente "puro" (poi spiego)

Per il rumore:
1) la frequenza di vibrazione non è costante
2) il suono non è "puro"

Cosa significa un suono "puro"?
E so cazzi...
I suoni hanno in sé molti altri suoni che l'orecchio umano non percepisce direttamente. Sono gli ultrasuoni (troppo acuti per l'orecchio), gli infrasuoni (troppo bassi) e gli ARMONICI.
Gli armonici sono una famiglia a parte (ci sono caratteristiche che sono ancora inspiegate) perché possono essere di varia natura:
determinati ma troppo acuti, bassi o deboli per essere uditi da noi e indeterminati con la stessa varietà dei primi.
La somma dei suoni udibili e non udibili, compresi gli armonici (soprattutto questi ultimi) determinano il TIMBRO (colore) che è proprio quello che ci permette di distinguere un violino da un pianoforte, o la voce di Calvero da quella di Incredulo.
Il suono del violino (il suo timbro) è la somma dei suoni (udibili e non udibili) diversa da quella di un pianoforte.
Poi tutti i violini sono diversi... ecc.

Un violino è fatto apposta per produrre suoni con frequenza costante e puri (abbastanza puri da non diventare rumore), così come lo è Calvero (corde vocali, cassa toracica, cranio risonante ecc. ma anche che ti sei bevuto che hai una voce così orrenda oggi?).

Tornando alla nostra nota "ferma", è corretto dire che è ferma perché mantiene nel tempo la sua frequenza di vibrazione e allo stesso tempo e sufficientemnte "pura", per poter essere considerata "nota" e non "rumore".
Ma siccome è una vibrazione, definirla ferma non è corretto.
Direi che "costante" è più appropriato.

Per completare, un esempio di nota "pura" (non rumore) che non è costante e cioè che varia la sua frequenza progressivamente (si chiama glissando o nota glissata):

Glissando ascendente (aumentando progressivamente e costantemente la frequenza); per cui "sale", diventa progressivamente più acuto.
[è come spianare i gradini della nostra scala e per cui diventa una rampa scivolosa ---> "glissa", scivola]

da 30"

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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#22
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Perfetto. Capito. (Spero)

Quindi tornando al discorso, e soprassedendo al fatto che ho una voce che non mi piace neanche per il cazzo, allora posso cogliere queste informazioni e - a caldo - dedurre quanto segue formulando così:

- la percezione [nostra] che, "di riflesso", coglie nell'etere i suoni, formulati, determinati e voluti secondo un'ordine stabilito (in questo caso, si presuppone, da un'artista o quanto meno da un esecutore che si propone a sua volta in un protocollo artistico)...

.... è in primis (secondo quanto esteticamente pervade il nostro percepire) quell'insieme "astratto" chiamato musicale, il quale scorre secondo un determinato tracciato sulla linea del tempo (ma senza lo spazio a imporsi come dimensione): - un compiuto, teso a materializzare un'opera che solo nel suo complesso ha il suo senso;

- questo percepire [nostro] riceve informazioni di un'opera, identificandola nei suoi stilemi, non propriamente dalle note in sé, dal loro ordine, ma dalla differenza di una "non-nota" che noi cogliamo come passaggio ----> tra l'una e l'altra, generando, nel continuum da ...

---> punto iniziale "A" a punto terminale "B" <----

... un processo musicale oggettivo che, soggettivamente (per il "riflesso" di cui sopra), imporrà un determinato giudizio per una determinata sensibilità che nel gusto critico/musicale imporrà differenze notevoli e cioè, mi pare di cogliere che:

- in una dodecafonia, l'opera artistica risulterà all'orecchio del critico, dell'appassionato, dell'esteta, come un "dialogo" che ha una portanza (metaforicamente quelle delle ali di un aereo), dicevo: una "portanza" minore nel suo continuum poiché la sua costruzione, il suo costrutto artistico, è chiamiamolo impertinente agli occhi di un "classicismo" meglio subordinato ad una emotività di fondo (esteticamente) cui l'ascoltatore può attenersi ...

... mentre nella dodecafonia, l'elemento artistico soggiace e si vivifica forse più a una "creazione primigenia", che a un "perseguire".
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#23
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Scusa ma non apro WIKI che seguo un maestro la volta.
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#24
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Citazione:

Calvero ha scritto:
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- la percezione [nostra] che, "di riflesso", coglie nell'etere i suoni, formulati, determinati e voluti secondo un'ordine stabilito (in questo caso, si presuppone, da un'artista o quanto meno da un esecutore che si propone a sua volta in un protocollo artistico)...

.... è in primis (secondo quanto esteticamente pervade il nostro percepire) quell'insieme "astratto" chiamato musicale, il quale scorre secondo un determinato tracciato sulla linea del tempo (ma senza lo spazio a imporsi come dimensione): - un compiuto, teso a materializzare un'opera che solo nel suo complesso ha il suo senso;

Concordo.
Ma anche una porzione dell'opera ha (può avere) un suo senso. Il ritornello di una canzone, una parte di una melodia, una successione di accordi...
Quando il vero senso dell'opera si ha solo (o soprattutto) nel suo insieme, è, a mio avviso, animata in modo particolare.
Voglio dire che ci sono delle canzoni (parlo di queste perché hanno una forma semplice), che una volta che hai svolto le sue 2 o 3 parti hai detto tutto. Il resto è ripetizione. Invece ci sono dei brani che più vai avanti è più acquistano significato, in cui il (i) "messaggio" diventa sempre più "forte", o "chiaro" o profondo"...

Citazione:


- questo percepire [nostro] riceve informazioni di un'opera, identificandola nei suoi stilemi, non propriamente dalle note in sé, dal loro ordine, ma dalla differenza di una "non-nota" che noi cogliamo come passaggio ----> tra l'una e l'altra, generando, nel continuum da ...

---> punto iniziale "A" a punto terminale "B" <----

... un processo musicale oggettivo che, soggettivamente (per il "riflesso" di cui sopra), imporrà un determinato giudizio per una determinata sensibilità che nel gusto critico/musicale imporrà differenze notevoli

Questo è da chiarire. Quando parli di "non nota", intendi tutte le frequenze di vibrazioni che ci sono tra una nota e un altra che non vengono suonate in quanto assenti dal tono o dal sistema seriale?

Non ho capito bene...
(poi li mortacci tua non è che scrivi semplice semplice... )

Citazione:
...e cioè, mi pare di cogliere che:

- in una dodecafonia, l'opera artistica risulterà all'orecchio del critico, dell'appassionato, dell'esteta, come un "dialogo" che ha una portanza (metaforicamente quelle delle ali di un aereo), dicevo: una "portanza" minore nel suo continuum poiché la sua costruzione, il suo costrutto artistico, è chiamiamolo impertinente agli occhi di un "classicismo" meglio subordinato ad una emotività di fondo (esteticamente) cui l'ascoltatore può attenersi ...

... mentre nella dodecafonia, l'elemento artistico soggiace e si vivifica forse più a una "creazione primigenia", che a un "perseguire".

Complimenti. E complimenti a me
Molti intellettualissimi (è esatto) hanno affermato che la musica contemporanea ha una valenza "primitiva", in quanto primigena, separata dalle convenzioni dei tempi.
Comunque questo riguarda, in misure diverse, tutta la musica atonale, non solo quella dodecafonica.
In realtà la dodecafonia "pura", è più tradizionale della musica contemporanea tout court, perché impone un sistema molto rigido di composizione, e per cui è comunque ancorata all'idea di regole a prescindere, invece di faccio come cazzo mi pare o mi do le regole di volta in volta sempre come cazzo mi pare.
Infatti lo stesso inventore l'ha rinnegata, rendendosi conto che comunque per la musica le regole servono a creare un dato linguaggio e una certa forma, che serve a veicolarlo, ma più diventano strette e più la musica fa cagare.

Il che apre delle riflessioni molto interessanti sul binomio leggi/libertà.

E noto che i peggiori compositori di musica cosiddetta "colta" [prrrr sempre sia prrr], sono quelli più accademici, tipo insegnanti di composizione dei conservatori (con le dovute eccezzioni chiaramente).

Mozart era un genio. Lo era anche perché se ne strasbatteva delle regole del suo tempo (e delle regole in generale...), e per cui la libertà interiore permetteva alla creatività di fiorire in mille direzioni diverse.
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#25
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Citazione:


Concordo.
Ma anche una porzione dell'opera ha (può avere) un suo senso. Il ritornello di una canzone, una parte di una melodia, una successione di accordi...
Quando il vero senso dell'opera si ha solo (o soprattutto) nel suo insieme, è, a mio avviso, animata in modo particolare.
Voglio dire che ci sono delle canzoni (parlo di queste perché hanno una forma semplice), che una volta che hai svolto le sue 2 o 3 parti hai detto tutto. Il resto è ripetizione. Invece ci sono dei brani che più vai avanti è più acquistano significato, in cui il (i) "messaggio" diventa sempre più "forte", o "chiaro" o profondo"...



Certo: - questo è un approfondimento e non lo escludo nel ragionamento, semplicemente non ne ho parlato.

Ciò che invece non è eludibile (e non sminuisce quanto hai aggiunto) è invece quello che riguarda il momento in cui un'opera viene riconosciuta, e non si può parcellizzarne il senso.

Citazione:

Questo è da chiarire. Quando parli di "non nota", intendi tutte le frequenze di vibrazioni che ci sono tra una nota e un altra che non vengono suonate in quanto assenti dal tono o dal sistema seriale?

Non ho capito bene...
(poi li mortacci tua non è che scrivi semplice semplice... )




Esatto, proprio questo è da chiarire bene, anzi, direi nell'ottica del Topic (si rilegga il titolo) è il punto cruciale di ogni cosa. Quindi la mia risposta alla tua domanda è: - No.

Provo a spiegarmi e non è detto che ci riesca

Quello che emotivamente coglie nell'espressione artistica l'autore che sta creando/sviluppando il suo "lavoro" (consciamente o meno) così come l'ascoltatore che n'è coinvolto, è l'indefinibile "significato" mentale/emotivo che si ha come risultato quando una nota passa a un'altra. Lì risiede ciò che di divino ed eterno è insito nella musica.

Per approfondire questo concetto dovrei parlare di una mia tesi ---> sul perché della musica per l'uomo. Ma non è proprio il caso. Almeno per ora.

Quando tu (esempio a caso) da un accordo di LA minore, passi al LA ... quello spazio che intercorre, ha un perché nella TUA memoria, la tua memoria musicale viene "trasformata/guidata/evoluta" in un'altra sensazione sonora ed ecco, che lì, c'è stata una creazione nella creazione, che è oltre il binomio ---> LA m / e il LA ...

.. non è una questione tecnica; è in quel momento di "non-nota" che si genera uno stato mentale/emotivo; un trasporto indefinibile quanto esistente.


Citazione:

Complimenti. E complimenti a me
Molti intellettualissimi (è esatto) hanno affermato che la musica contemporanea ha una valenza "primitiva", in quanto primigena, separata dalle convenzioni dei tempi.
Comunque questo riguarda, in misure diverse, tutta la musica atonale, non solo quella dodecafonica.
In realtà la dodecafonia "pura", è più tradizionale della musica contemporanea tout court, perché impone un sistema molto rigido di composizione, e per cui è comunque ancorata all'idea di regole a prescindere, invece di faccio come cazzo mi pare o mi do le regole di volta in volta sempre come cazzo mi pare.
Infatti lo stesso inventore l'ha rinnegata, rendendosi conto che comunque per la musica le regole servono a creare un dato linguaggio e una certa forma, che serve a veicolarlo, ma più diventano strette e più la musica fa cagare.


Interessante, moooolto.

Citazione:

Il che apre delle riflessioni molto interessanti sul binomio leggi/libertà.


Figata


Citazione:

E noto che i peggiori compositori di musica cosiddetta "colta" [prrrr sempre sia prrr], sono quelli più accademici, tipo insegnanti di composizione dei conservatori (con le dovute eccezzioni chiaramente).

Mozart era un genio. Lo era anche perché se ne strasbatteva delle regole del suo tempo (e delle regole in generale...), e per cui la libertà interiore permetteva alla creatività di fiorire in mille direzioni diverse.


Ho capito bene: un ulteriore approfondimento che mi mancava.

Mi sa quasi di vendetta la dodecafonia


Detto ciò, dimmi dove mi sbaglio, ma ascoltando il pezzo che hai postato e valutandolo secondo la tua definizione quando dici:

Citazione:
Questo significa che prima di ripetere una nota già suonata, devono essere suonate tutte le altre.


Non mi sembra in certi passaggi che note già suonate abbiano atteso il giro delle altre, quindi: - o non ho capito o forse il dire "nota già suonata", musicalmente va compreso diversamente.
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
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mi intrometto senza aver letto un singolo post

se lo reed"""genio"""
fosse nato il 15 dicembre 1770,
sarebbe stato beethoven"""genio"""


il 2 marzo 1942 sarebbe nato un altro coglione"""genio"""
e avrebbe detto e scritto e musicato



con tutto il rispetto per l' intelligenzza umana
magari anche poca....

esiste l' arte
al suo interno esistono periodi che i più fortunati"""genii"""possono sfruttare

@dottorenko

la musica esiste solo negli orecchi di chi la ascolta
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non puoi vincere
non puoi pareggiare
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
#27
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Calvero

Citazione:
Ciò che invece non è eludibile (e non sminuisce quanto hai aggiunto) è invece quello che riguarda il momento in cui un'opera viene riconosciuta, e non si può parcellizzarne il senso.

Concordo.

Citazione:
Quello che emotivamente coglie nell'espressione artistica l'autore che sta creando/sviluppando il suo "lavoro" (consciamente o meno) così come l'ascoltatore che n'è coinvolto, è l'indefinibile "significato" mentale/emotivo che si ha come risultato quando una nota passa a un'altra. Lì risiede ciò che di divino ed eterno è insito nella musica.
...............

Quando tu (esempio a caso) da un accordo di LA minore, passi al LA ... quello spazio che intercorre, ha un perché nella TUA memoria, la tua memoria musicale viene "trasformata/guidata/evoluta" in un'altra sensazione sonora ed ecco, che lì, c'è stata una creazione nella creazione, che è oltre il binomio ---> LA m / e il LA ... .. non è una questione tecnica; è in quel momento di "non-nota" che si genera uno stato mentale/emotivo; un trasporto indefinibile quanto esistente.

Hai letto la mia firma?
"L'utile delle cose è in quello che non c'è"

"Utile in questo caso non è carino, rispettoso, ma il senso è lo stesso.
Inoltre in musica, il silenzio è altrettanto importante del suono.
Esistenza / non-esistenza.
Senza la non-esistenza l'esistenza non è possibile.
Senza il nulla le "cose" non avrebbero "luogo" dove esistere.

Ma il nulla, per definizione, non esiste.
Ma se non esistesse nemmeno le "cose" potrebbero esistere perché non ci sarebbe un "posto" dove esistere.

Bel paradosso

Si, io penso la stessa cosa.
Ma secondo me, ed è per questo che ho scritto quanto sopra, vale per qualsiasi cosa manifesta.
Possiamo dire che la musica è Arte, non solo quando è viva, ma anche quando esprime il mistero dell'esistenza grazie al "passaggio" da una condizione di non-esistenza ad una di esistenza, e viceversa.
E' proprio quel passaggio che tocca in noi qualcosa, qualcosa si muove in noi, e questo è significativo.

Per cui ti prego:

Citazione:
Per approfondire questo concetto dovrei parlare di una mia tesi ---> sul perché della musica per l'uomo. Ma non è proprio il caso. Almeno per ora.

Quando vuoi.

Citazione:
Detto ciò, dimmi dove mi sbaglio, ma ascoltando il pezzo che hai postato e valutandolo secondo la tua definizione quando dici: Citazione: Questo significa che prima di ripetere una nota già suonata, devono essere suonate tutte le altre. Non mi sembra in certi passaggi che note già suonate abbiano atteso il giro delle altre, quindi: - o non ho capito o forse il dire "nota già suonata", musicalmente va compreso diversamente.

Non avevo verificato. Mi sono fidato di wiki.
Non sono un esperto della dodecafonia per cui le sottigliezze sfuggono anche a me. Ho verificato e pare che quel pezzo non sia veramente rigoroso (le note ripetute, la stessa nota ripetuta ritmcamente credo che "non contino" nella regola). Ho trovato note della serie che riappaiono prima di aver suonato le 12.
Ma l'idea è quella, e il "suono", il tipo di risultato è quello.

A mio avviso la cosa interessante, è che gli stessi dodecafonici hanno abbandonato velocemente quell'idea, per il semplice fatto che non funzionava.
Io credo che la musica, come tutte le creazioni umane, deve avere una parte "naturale" per poter comunicare quello di cui parlavamo sopra, per poter toccare quel "qualcosa" in noi. Non può essere totalmente "controllata" dalla mente umana. Anzi, più è incontrollata e più tocca.

Intermezzo:
Chiesero a Mozart come cavolo faceva ad inventare tutte quelle melodie in così poco tempo, tutte belle, fantasiose e stimolanti, innovative. Lui rispose che non inventava proprio niente, le trovava.

Esiste la musica dell'Universo?
Io credo di si.
Basta sintonizzarsi sul canale giusto.
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Inviato il: 27/5/2014 11:34
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#28
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Citazione:

gronda85 ha scritto:
mi intrometto senza aver letto un singolo post

se lo reed"""genio"""
fosse nato il 15 dicembre 1770,
sarebbe stato beethoven"""genio"""



Non e` solo una questione temporale: Beethoven nasce da una famiglia di musicisti, studia e si innesta nella tradizione musicale europea, pur cambiandola, ha i migliori insegnanti ecc ... ed e` un genio, se non segui la trafila puoi essere un grande artista, anche geniale, ma sicuramente non un grande compositore, piuttosto un artista della comunicazione.

Tra i musicisti rock solo uno puo` fare il `salto della quaglia`, ha gia` avuto l`appoggio da quello che e` considerato la vestale della tradizione musicale occidentale; vediamo se indovini chi e`, ti do un indizio: proviene da Varèse ma non e` propriamente Italiano.


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Mozart alcune melodie le ha trovate nelle opere di Paisiello

Come melodisti personalmente apprezzo di piu` Cimarosa e Paisiello, anche Beethoven era un fan scatenato di quest`utlimo:

Inviato il: 27/5/2014 12:34
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Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?
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