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  Il M5S incontra Julian Assange

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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#61
Sono certo di non sapere
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Eppure non mi sembra così difficile da capire:

E' un disinformatore perchè, non informa, le cose che divulga sono cazzate spacciate per segreti nazionali!
E' un disinformatore perchè, in questo modo disinforma, lui si, sviando dai VERI complotti che hanno cambiato il corso della storia. (11 settembre, kennedy, israele etc)

E' un disinformatore, non perchè fighetta bionda, ma perchè tutti sanno dove sia, ma a nessuno frega un cazzo di prenderlo ... avesse detto cose VERE e SCOMODE, da mo che sarebbe sparito a Guantanamo!

E' un disinformatore, perchè i media NON parlano di chi dice cose vere e scomode, parlano di Belen!
(se preferisci, per puro tecnicismo, "distrattore", magari so cose vere, ma so cazzate che ti DISTRAGGONO dai veri problemi ... proprio quello che lui accusa di fare agli altri!
Cosa che tra l'altro ricorda il metodo Attivissimo e compagnia debunker cialtroneggiante)

Dr House, se della frase di Rickard hai letto solo il "fighetto biondo" allora si, sei parecchio ingenuo ... e si spiega anche perchè ci hai messo due anni e mezzo per capire che ti hanno detto na vagonata di puttanate.

Cioè, alcune cose sono schifosamente intuitive (vengono colpiti a casaccio due grattacieli e TRE vengono giù perfettamente in verticale? I demolitori professionisti a che servono? Proprio la prima che venne in mente a me) ... ma adesso hai anche i film di Massimo, praticamente la pappa pronta, ne guardi uno, verifichi giusto le prime due o tre cose che ti sembrano eclatanti (e ce ne sono a pacchi!) ... che vuoi, che te la mastichiamo pure?

p.s. Il concetto di prova è molto labile in questi casi, devi essere proprio un cretino per farti beccare con delle PROVE, che so, penso a un Ferrara che è stato preso co na valigia piena di soldi della CIA, (e nonostante questo, oggi dirige un giornale! Mah!) ... ma anche ignorando questo fatto (e ipotizzo tu lo ignori, visto che non ne parlano molto), ti servono molto più di 10 minuti per capire che è un cane del potere in malafede?

Te lo chiedo sinceramente, ignora le prove ... che in questo caso ci sono!
Se non lo avessi saputo, ti sarebbero serviti davvero più di 10 minuti in una trasmissione per capirlo?
Inviato il: 4/12/2013 15:28
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#62
Sono certo di non sapere
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Vi faccio partecipe che secondo le ultime dichiarazioni del governo USA Julian Assange non può neanche più essere arrestato perché senno dovrebbero incriminare anche i vertici del NYTimes e gli altri giornali coinvolti.

Usa, Julian Assange non sarà incriminato

Quindi di fatto l'unico nemico rimane Snowden.
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 4/12/2013 15:36
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#63
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

perspicace ha scritto:
Vi faccio partecipe che secondo le ultime dichiarazioni del governo USA Julian Assange non può neanche più essere arrestato perché senno dovrebbero incriminare anche i vertici del NYTimes e gli altri giornali coinvolti.

Usa, Julian Assange non sarà incriminato

Quindi di fatto l'unico nemico rimane Snowden.

Beh, se però uno legge le motivazioni, allora non dovrebbero incriminare neppure Snowden. Anche lui ha avuto bisogno del Guardian per farsi ascoltare.
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 4/12/2013 15:39
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#64
Sono certo di non sapere
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Citazione:
DrHouse ha scritto:
Sertes,
a costo di passare per ingenuo o, se preferisci, per cazzaro, continuo in tutta franchezza a non vedere le prove che Assange sia un disinformatore.


Io non vedo prove che NON lo sia.

Ribadisco: viene esaltato da tutti i mass media. Parla di cazzatelle. Si erge come alfiere della verità. Quando parla di 2 cose fondamentali, scazza alla grande. Le prove sono queste.

Citazione:
La frase che tu hai riportato è la stessa, con parole leggermente diverse ma di segno complessivo identico, che ho sentito pronunciare da Paolo Barnard, Noam Chomsky, Uriel Fanelli e molti altri. Il concetto di base è sempre lo stesso: i complottisti sono dannosi perché distolgono lo sguardo dai "veri problemi" o, in qualche caso, addirittura dai "veri complotti".


Tombola. Secondo me sei già arrivato al punto, non occorre proseguire:

Intervista a Paolo Attivissimo: "Scie chimiche e teorie del complotto distraggono dai problemi reali"

Ogni livello di consapevolezza ha la sua menzogna. Per il livello "televisivo" la menzogna è quella.

Citazione:
A conferma di ciò, nel variegato mondo dell'informazione indipendente sono in molti infatti a considerare Mazzucco un gatekeeper e luogocomune un sito di disinformazione. Questo dovrebbe farti capire come sia facile cadere vittima dei tuoi stessi tranelli.


Heh, scrivevo proprio adesso a Corrado Penna che dice proprio che alla conferenza del 13 dicembre non ci va perchè Mazzucco è un po' come Grillo, non parla delle scie chimiche!!

ROTFL, me lo sono mangiato!

Comunque, come ben sai Mazzucco non ha temi taboo sul suo sito, questo fa tutta la differenza del mondo.

E anche lui, credo, riconosce che il problema della produzione della moneta a debito sia più importante del 9/11, anche se dice di non sapere bene come esporlo (almeno se mi ricordo bene, se magari interviene lui chiarisce meglio... voglio solo dire che per Massimo non è nemmeno vero che lui considera il suo argomento di punta come la summa dei problemi del mondo!)
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Inviato il: 4/12/2013 15:44
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#65
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Citazione:

Sertes ha scritto:
Io non vedo prove che NON lo sia.

Ribadisco: viene esaltato da tutti i mass media. Parla di cazzatelle. Si erge come alfiere della verità. Quando parla di 2 cose fondamentali, scazza alla grande. Le prove sono queste.

Scazzare alla grande è una cosa, disinformare intenzionalmente è un'altra. Nel primo caso esprimi solo un giudizio personale, che io nel caso specifico posso anche condividere, ma tale resta, un'opinione. Nel secondo caso, invece, fai un'accusa precisa e qui il discorso è molto diverso. O riesci a provarla oppure rischi di esporti all'accusa di diffamazione.
Non vedi prove che non lo sia, però non vedi nemmeno prove che lo sia, quindi, in casi come questi, la cosa migliore da fare è limitarsi ad affermare ciò che puoi affermare e sospendere il giudizio su tutto il resto finché non disponi di altre informazioni.

Va da sé che il mio è solo un consiglio su come si debba procedere. Ovviamente sei liberissimo di infischiartene.
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Inviato il: 4/12/2013 16:09
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  •  ohmygod
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#66
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DrHouse

Sono un pò confuso tento di approfittarne.
Se Assange si fosse fermato alla frase sul 9.11 avrei anche potuto, forse, comprenderlo in fondo lui afferma che il 9.11 è una falsa cospirazione e gli "regalo" la possibilità di farmi credere che lo "studio" della suddetta avrebbe comportato solo una perdita di tempo; difatti lui trova più importante "carpire segreti" in merito alla vera cospirazione: "a mass financial fraud".

Ora va da sè che la mass financial fraud e la "mass" Bilderberg operano a stretto contatto e una testa, presumo che ne abbia una, (se non più di una) come la sua come fa a definire il Bilderberg una "architettura" VAGAMENTE cospirazionaria in a networking sense.

Come se fuori dal networking sense si potesse trovare una accezione differente dal VAGAMENTE.
Afferma altresì che hanno pubblicato i resoconti in merito all'incontro Bilderberg.
Non ho letto i resoconti e magari li si legge ,sorridendo, pensando che Estulin ne sà qualcosa in più.
Inviato il: 4/12/2013 16:10
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#67
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ohmygod,
ti ho già risposto. È possibile che Assange, come molti altri che ho citato, non abbia mai studiato seriamente l'11 settembre e non veda quella connessione che a te, invece, appare lampante.

Sbaglia? Secondo me sì. È in malafede? Non lo so, è possibile, ma invito tutti a considerare anche la possibilità che uno possa sbagliare in buona fede, dove per "buona fede" intendo il fatto che non agisca necessariamente per conto terzi o non menta intenzionalmente sapendo di mentire. Guardate, io in questi anni ho parlato con vari piloti di linea. Alcuni di loro non volevano proprio sentir parlare di complotto dell'11 settembre e quando gli ripetevo che United 175 ha volato per quasi quindici minuti oltre la Vmo, toccando alcune volte Vmo +150 nodi (e scusa se e poco), hanno continuato a tirare avanti per la loro strada fornendo spiegazioni improponibili. Altri invece erano già convinti che fosse tutta una fregnaccia e non ho avuto problemi a farmi dare ragione, altri ancora mi hanno detto "Beh, in effetti, tutti i torti non ce li hai", un 767 non può viaggiare a quella velocità a quella quota. Insomma, non è detto che tutti quelli che negano l'11 settembre siano necessariamente in malafede. Ribadisco, esistono le resistenze psicologiche e tante altre possibili spiegazioni. Prima di dare del disonformatore a qualcuno, io ci andrei cauto, altrimenti, applicando lo stesso criterio, potrei benissimo dare del disinformatore a chi mi sta criticando in questo thread, tanto per avere ragione.
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Inviato il: 4/12/2013 16:22
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#68
Sono certo di non sapere
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@Dr.house

Vedi quando ho aperto il forum sul datagate ho scelto di aggredire la parte più pesante dell'argomento, cioè non il fatto che si facesse del semplice "spionaggio" per fini bellici, ma dello "spionaggio industriale", questo perché una cosa è rivelare che nell'esercito ci sono persone che si arricchiscono ai danni degli USA taroccando le spese o con tangenti, un'altra è lo spionaggio industriale che danneggia economicamente gli alleati.

Gli usa non condividono il loro "know how", sono molto gelosi dei loro brevetti e sono molto attenti anche a non condividere le loro mosse di mercato in anticipo per evitare "speculazioni borsistiche".

Anche noi Europei abbiamo iniziato da poco a sviluppare il nostri "know how" in ricerca, lo spionaggio industriale ci interessa in maniera diretta quindi. Perché primo: il furto di dati nella ricerca avendone noi poca ci danneggia maggiormente, e secondo: il furto di dati sulle mosse politiche e monetarie permette a chi ha una stampante magica di fare tutta la speculazione che vuole.

Quindi mentre nel primo caso: "Assange" il problema è prevalentemente interno, nel secondo: "Snowden" è internazionale perché ha svelato il "modo in cui speculano gli statunitensi" e la nostra mancanza di tutele riguardo ai brevetti.
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Inviato il: 4/12/2013 16:46
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  •  ohmygod
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#69
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DrHouse
ti ho già risposto. È possibile che Assange, come molti altri che ho citato, non abbia mai studiato seriamente l'11 settembre e non veda quella connessione che a te, invece, appare lampante.

Lo sò, ero un pò confuso. Ora non lo sono o suppongo di non esserlo.
Non ho affibbiato ad Assange nessuna "colpa" al suo merito di interagire col 9/11.
Mi sono solo "costernato" leggendo la sua convinzione: we provide evidence of real conspiracies, for war or mass financial fraud per poi leggere il suo pensiero in merito al Bilderberg: That is vaguely conspiratorial.

La confusione è tornata in me perciò sono certo che anche tu sai cose che Assange ignora.
Inviato il: 4/12/2013 16:50
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#70
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

perspicace ha scritto:
@Dr.house

Vedi quando ho aperto il forum sul datagate ho scelto di aggredire la parte più pesante dell'argomento, cioè non il fatto che si facesse del semplice "spionaggio" per fini bellici, ma dello "spionaggio industriale", questo perché una cosa è rivelare che nell'esercito ci sono persone che si arricchiscono ai danni degli USA taroccando le spese o con tangenti, un'altra è lo spionaggio industriale che danneggia economicamente gli alleati.

Gli usa non condividono il loro "know how", sono molto gelosi dei loro brevetti e sono molto attenti anche a non condividere le loro mosse di mercato in anticipo per evitare "speculazioni borsistiche".

Anche noi Europei abbiamo iniziato da poco a sviluppare il nostri "know how" in ricerca, lo spionaggio industriale ci interessa in maniera diretta quindi. Perché primo: il furto di dati nella ricerca avendone noi poca ci danneggia maggiormente, e secondo: il furto di dati sulle mosse politiche e monetarie permette a chi ha una stampante magica di fare tutta la speculazione che vuole.

Quindi mentre nel primo caso: "Assange" il problema è prevalentemente interno, nel secondo: "Snowden" è internazionale perché ha svelato il "modo in cui speculano gli statunitensi" e la nostra mancanza di tutele riguardo ai brevetti.

Assolutamente d'accordo dalla prima all'ultima parola.
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Inviato il: 4/12/2013 17:30
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#71
Sono certo di non sapere
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DrHouse, io non ci credo che uno possa sbagliare in buonafede sia sul 9/11 che sul gruppo Bilderbergs. Casualmente al sentire quel discorso del cazzo sui "falsi complotti" pure l'intervistatore l'ha voluto mettere alla prova con due capisaldi, e lui -scegliendo le parole con cura- ha detto la sua.

Capito? Pure l'intervistatore del Belfast Telegraph è più complottista che Julian Assange!

Ma non esiste proprio!
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Inviato il: 4/12/2013 17:36
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  •  Rickard
      Rickard
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#72
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Dr house
Credo che tu parta da un punto di vista totalmente sbagliato, perché imposti la “questione” Assange da un punto di vista socio-psicologico, andando dunque a parare su altri lidi (disinformazione in generale, Blondet, Fanelli, Chomsky ecc.) e perdendo di vista l’analisi sugli elementi specifici della faccenda wikileaks.

Io ho messo un po’ di link (quasi tutti di Luogocomune, fra l’altro) per il semplice motivo che non è possibile, ogni santa volta, ricominciare daccapo, come se su un argomento non si fosse mai detto nulla. E sulla “questione wikileaks/Assange” di dati e analisi precise e puntuali ne sono state fatte, perciò non si può venire a dire onestamente che magari è onesto, a meno di non ammettere di non saperne niente o di avere un approccio altamente dogmatico alla cosa (ho deciso che è onesto e basta). Per carità, vanno bene entrambe le ipotesi, ma basta essere chiari con gli altri e con se stessi.

Assange è stato glorificato da tutti i media mondiali, è stato descritto come un misto di eroe moderno e Arsenio Lupin, per la sua capacità di non farsi beccare semplicemente cambiando in tonalità sempre più orride il colore dei suoi capelli. Ufficialmente non fu nemmeno arrestato, dato che si costituì da solo dopo aver lungamente trattato la propria resa.

Attualmente chiunque (e sottolineo chiunque) sa/può sapere la sua esatta ubicazione, e nonostante questo sembra che si sia perso ogni interesse a perseguirlo, un po’ come bin Laden, se ricordate; come se gli USA, se lo volessero prendere, si farebbero bloccare dall’ambasciata ecuadoregna (i precedenti sono molti e numerosi).

Snowden è invece andato in Russia, un paese (l’unico, forse) in grado di tenere testa alla superpotenza statunitense e comunque la sua locazione attuale è assolutamente segreta. Snowden non è stato glorificato come Assange e non sono stati fatti film dedicati a lui (mentre Assange sì).

John Kleeves ha scritto molti articoli e libri approfonditi, che analizzano nel dettaglio le metodologie imperialiste statunitensi. Nonostante questo non ha mai avuto la grancassa mediatica a disposizione, nemmeno per lui film e soprattutto lui ha fatto una brutta fine.

Assange altro non è stato che l’altra faccia di bin Laden: una creazione propagandistica, per veicolare il dissenso verso il nulla (ossia gli infiniti cable) e contemporaneamente mandare un messaggio a tutte le varie consorterie europee, in modo che chi di dovere sapesse che, a comando, potevano scoppiare scandali e casini di ogni tipo (vedi anche la vicenda di Strauss-Kahn).

Questa è l’essenza di tutto l’affaire wikileaks ed è sotto questa luce che andrebbe visto, senza fare improbabili paragoni tra Assange e personaggi della controinformazione, mischiando il tutto in un calderone.
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La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Inviato il: 4/12/2013 17:42
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  •  Calvero
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#73
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Assange chi?? ... quello che per rilasciare un intervista a Gibney ha chiesto la modica cifra di un MILIONE di Dollari spiegandogli che quella è la cifra di quanto vale lui sulla piazza ...

... e state ancora qui a perderci tempo??

Anche un documentarista interessato agli alfieri della verità, ha subito compreso il Lato oscuro di quest'individuo schifoso; alfiere di stocazzo (come direbbe Calvero). Che qui su LC si riesca anche a spezzare lance a favore di questo vigliacco, per ora mi fa sorridere, ma speriamo non peggiori la situazione

Continuo a quotare Rickard e Sertes
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Inviato il: 4/12/2013 17:56
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  •  DrHouse
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#74
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Citazione:

Rickard ha scritto:
Snowden è invece andato in Russia, un paese (l’unico, forse) in grado di tenere testa alla superpotenza statunitense e comunque la sua locazione attuale è assolutamente segreta. Snowden non è stato glorificato come Assange e non sono stati fatti film dedicati a lui (mentre Assange sì).

Rickard, forse non hai seguito attentamente il thread. Snowden l'ho citato io per primo proprio per sottolineare le differenze sostanziali con Assange. E ho spiegato che, mentre i danni provocati da Assange con le sue "rivelazioni" sono inesistenti o, al massimo, trascurabili, quelli provocati da Snowden sono invece reali e quantificabili. Mi domando pertanto perché tu insista tanto su un punto sul quale, evidentemente, non posso che darti ragione. Posso solo immaginare che tu non abbia seguito attentamente il thread.

Citazione:
Questa è l’essenza di tutto l’affaire wikileaks ed è sotto questa luce che andrebbe visto, senza fare improbabili paragoni tra Assange e personaggi della controinformazione, mischiando il tutto in un calderone.

Ho tirato fuori quei personaggi solo per illustrare meglio il mio ragionamento. Penso che non tutti quelli che negano l'11 settembre siano necessariamente dei disinformatori. Qualcuno magari lo è veramente, ma sinceramente preferisco evitare affermazioni che non sono in grado di dimostrare. Ci sono diverse motivazioni plausibili per spiegare il loro atteggiamento, per quanto io e te possiamo considerarlo sbagliato, non è detto che siano necessariamente disinformatori (= mentano sapendo di mentire).

Infine, su Assange, continuo a non vedere le prove che sia un disinformatore e, francamente, ritengo abbastanza tirato per i capelli (è proprio il caso di dirlo, visto il tuo riferimento) il tuo parallelo con Bin Laden. Considera anche la possibilità che Assange sia stato semplicemente usato dai media per dimostrare che, infondo, nella democrazia nessun segreto regge per più di cinque minuti, un'argomentazione che, sappiamo, viene usata a piene mani dai nostri amici debunker. Una volta capito che le armi che può mettere in campo sono sostanzialmente innocue, diventa un vantaggio averlo piuttosto che non averlo. Non è detto sia così, ma è anche questa un'ipotesi plausibile. Io preferisco essere prudente finché non vedo prove conclusive e francamente mi tengo lontano da chi attribuisce etichette unicamente sulla base del proprio "intuito" che, evidentemente, considera come qualcosa di intrinsecamente infallibile.

Ti assicuro che il personaggio in sé non riscuote nessuna simpatia da parte mia, né peraltro simpatizzo con coloro che sono andati a intervistarlo (e credo non sia un segreto su LC). Il mio è solo un discorso a favore del rigore, tutto qui.
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Inviato il: 4/12/2013 18:09
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#75
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Citazione:


Infine, su Assange, continuo a non vedere le prove che sia un disinformatore ...



Scusa House, quali prove vorresti?? ... perché?? .. ci sono le prove che ECO sia un disinformatore o vi sono su Travaglio? ..

.. eppure lo sono, entrambi, è una questione di logica. Se Travaglio a domande circostanziate su questioni dei potentati economici, ti risponde letteralmente "UUUHHH BUUUUU LA MASSONERIA UUHHH IL LUPO CATTIVO" ... è ovvio che una testa simile che usa iperboli e gioca di dialettica con il sarcasmo più becero, e svicola alla domanda, facendo leva sul piano emozionale per il popolino ... è un disinformatore.

Ovvio che una testa come quella di ECO che si arroga di accusare coloro che dubitano dell''undici settembre come individui con problemi paranoici, sia un disinformatore. Certe affermazioni non possono uscire da chi sa pesare il suo intelletto ed è conscio PERFETTAMENTE del potere delle stesse.

... come ovvio, che un personaggio come Assange, sia in malafede. Non è mica il macellaio sotto casa mia che magari è filo-israeliano e non sa neanche se Israele sia più vicino all'Africa o al Canada. Uno come Assange sa che le sue posizioni non possono essere buttate a caso. Uno che è sotto i riflettori del mondo intero e sa che le sue riflessioni influenzano proprio tutto ciò che riguarda la percezione che ha l'uomo comune del Potere, può parlare solamente per partito preso.

Ci facciamo prendere per il culo così adesso? .. da un individuo chiaramente obliquo e subdolo da qualunque parte lo si osservi. No dico, ma stiamo scherzando o cosa.
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Inviato il: 4/12/2013 18:43
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#76
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Citazione:

Calvero ha scritto:
Scusa House, quali prove vorresti?? ... perché?? .. ci sono le prove che ECO sia un disinformatore o vi sono su Travaglio? ..

.. eppure lo sono, entrambi, è una questione di logica. Se Travaglio a domande circostanziate su questioni dei potentati economici, ti risponde letteralmente "UUUHHH BUUUUU LA MASSONERIA UUHHH IL LUPO CATTIVO" ... è ovvio che una testa simile che usa iperboli e gioca di dialettica con il sarcasmo più becero, e svicola alla domanda, facendo leva sul piano emozionale per il popolino ... è un disinformatore.

Travaglio è un conservatore, un anticomunista dichiarato e un filo-americano da sempre. Il suo format culturale gli impedisce anche solo di prendere in considerazione la possibilità che gli americani siano capaci di fare una cosa simile. Lo dissi ripetutamente anni fa e lo ripeto oggi: per me Travaglio non è né un gatekeeper, né un disinformatore di professione. È solo uno che dice alcune cose giuste e diverse cose sbagliate. Il fatto che non la pensi come me sull'11 settembre o su Israele non mi autorizza a fare affermazioni su di lui che non posso dimostrare.

Il caso di Eco è già diverso. Le sue frequentazioni mi lasciano diversi sospetti sul fatto che la sua possa essere qualcosa di più che semplice resistenza psicologica. Ma anche qui, siccome non posso dimostrarlo, mi tengo prudentemente a distanza da ogni affermazione drastica.

Sul resto, prendo atto che la pensiamo diversamente, ma non vedo motivi per scazzarsi. Ribadisco ancora una volta, se può essere utile, che la mia non è una difesa di Assange, ma di un certo tipo di approccio, che mi permetto di definire rigoroso, ai problemi.
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#77
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Calvero ha scritto:


. Uno come Assange sa che le sue posizioni non possono essere buttate a caso. Uno che è sotto i riflettori del mondo intero e sa che le sue riflessioni influenzano proprio tutto ciò che riguarda la percezione che ha l'uomo comune del Potere, può parlare solamente per partito preso.

Ci facciamo prendere per il culo così adesso? .. da un individuo chiaramente obliquo e subdolo da qualunque parte lo si osservi. No dico, ma stiamo scherzando o cosa.



Calvero, ma non gli staremo semplicemente dando troppa importanza e troppe capacitá?? questo gira gira ha fatto copia e incolla su un web, eh??
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Lavorare deve essere veramente uno schifo, se per convincerti a farlo ti devono pagare.
Inviato il: 4/12/2013 19:19
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  •  yarebon
      yarebon
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#78
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Travaglio è un conservatore, un anticomunista dichiarato e un filo-americano da sempre. Il suo format culturale gli impedisce anche solo di prendere in considerazione la possibilità che gli americani siano capaci di fare una cosa simile. Lo dissi ripetutamente anni fa e lo ripeto oggi: per me Travaglio non è né un gatekeeper, né un disinformatore di professione. È solo uno che dice alcune cose giuste e diverse cose sbagliate. Il fatto che non la pensi come me sull'11 settembre o su Israele non mi autorizza a fare affermazioni su di lui che non posso dimostrare.

su questo ti quoto e vale per Barnard, per Chomsky e persino per Odifreddi, odioso come pochi, ma che ha avuto le palle di attaccare, diverse volte in passato ed avendo tutti i media contro, il sionismo, lo stato d'Israele e la legge sul negazionismo.E' anche grazie a persone come lui che l'assurdità della legge sul negazionismo è stata dibattuta anche da ambienti politically correct. Il suo imprinting culturale lo fa essere limitato su molti argomenti, ma chi sono io per giudicarlo? Fare di tutta l'erba un fascio solo perché uno non la pensa in un tal modo, la ritengo una deriva di pensiero pericolosa e non degna di questo sito, così come non mi sognerei mai di dire che Blondet è un disinformatore solo perché spesso sembra un vaticanista.
Ti quoto meno su Assange, che ripeto mi sembra un pagliaccio che ha fomentato mezzo mondo su praticamente nulla, in questo senso chiamarlo disinformatore vale per il fatto che devia l'attenzione su persone che davvero hanno messo in pericolo la propria vita per informazioni, quelle si, altamente destabilizzanti, oltretutto lo giudico dalle sue azioni, poco chiare ed ambigue e tese ad ottenere il monopolio sull'informazione alternativa, non è un caso che tutta la sua faccenda si sta smontando clamorosamente e che sempre meno persone si interessano a lui.
Simbolicamente ammetto che è un personaggio che ha fatto smuovere alcuni processi anche positivi, ma è un'influenza indiretta come quella che può aver avuto Berlusconi verso alcune persone che hanno compreso che la politica italiana è un teatrino
Purtroppo la verità è che nel mondo esistono più coglioni ed ignoranti che disinformatori.
Inviato il: 4/12/2013 19:34
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#79
Sono certo di non sapere
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E poi che cazzo di cognome. Assange. Culo d'Angelo.
O Culo d'Angela?
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Inviato il: 4/12/2013 20:16
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#80
Dubito ormai di tutto
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Wired : Grillo e Assange

Articolo interessante a parte la solita chiosa finale per schierarsi..
C'è un problema con il link,voi lo leggete?
Vi è una frase di Grillo di qualche anno fa eloquente.
Inviato il: 4/12/2013 23:19
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  •  earlturner
      earlturner
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#81
Mi sento vacillare
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La tua definizione invece include il concetto di "utile", che è molto relativo. In base ad essa potrebbe essere definito disinformatore chiunque non faccia informazione, o magari chiunque non faccia informazione sull'11 settembre, dando per scontato che chiunque manifesti, su certe faccende, un'opinione diversa dalla nostra stia mentendo.



ed io DottHouse e' questo che vado contestando fin dal commento su Snowden (che ora "va bene" perche' in fondo ha diffuso notizie valide, o utili ; e' diventato "buono" nel giro di pochi 3d) perche' volente o nolente questo e' il tipo di ragionamento in voga ; se non parli di..sicuramente sei un disinformatore. Che, ci tengo a dirlo, non e' quello che stai sostenendo tu anzi. E le risposte alle tue domande ti sono arrivate gia'da altri ; pensa, son d'accordo con te
Inviato il: 5/12/2013 0:40
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#82
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Considera anche la possibilità che Assange sia stato semplicemente usato dai media per dimostrare che, infondo, nella democrazia nessun segreto regge per più di cinque minuti


Per curiosità, tu se volessi fare il figo e tenerti una bomba in casa, la terresti disinnescata o attiva?

Il punto è tutto li, se i media lo stessero solo usando, ci sarebbe sempre la possibilità che un giorno si interessi di 11 settembre e di altre cose scomode, a quel punto, potrebbero arrestarlo, ammazzarlo, infangarne il nome ... ma sarebbe un "divulgatore di verità" famoso in tutto il mondo a parlare di 11 settembre e sarebbe difficile smentirlo.

Quindi se devi fare una cosa del genere, prendi uno che, in qualche modo, tieni per le palle.

Pure e fredda logica

Non dai potere a una potenziale scheggia impazzita.
Inviato il: 5/12/2013 1:01
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#83
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

earlturner ha scritto:
pensa, son d'accordo con te

Uhm. Preoccupante. Significa che devo rivedere radicalmente il mio pensiero.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 5/12/2013 1:47
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#84
Sono certo di non sapere
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@earlturner

La parte che hai quotato veramente l'ho scritta io, non DrHouse

@Sertes

"Complottista" ha un'accezione soltanto denigratoria e sai benissimo da sempre con quanto disprezzo la usi io, ma come puoi notare non era riferita a nessuno dei presenti. Teniamoci i guanti!

Tornando a noi, io trovo particolarmente grave (passami il termine) che tu dica una cosa come

Citazione:
Io non vedo prove che NON lo sia.


Non è che così che si ragiona, mai, e tu lo sai sicuramente meglio di me. Questo passaggio è l'anticamera di tutte le peggio cose.

Citazione:
Ribadisco: viene esaltato da tutti i mass media. Parla di cazzatelle. Si erge come alfiere della verità. Quando parla di 2 cose fondamentali, scazza alla grande.


Fondamentalmente è la descrizione del Papa
Seriamente comunque, ergersi ad alfiere della verità è caratteristica comune di chi ha un ego smisurato. Fa ridere, senza dubbio, ma un terzo delle persone che conosco ha la stessa pecca.

In realtà - e su questo penso che avremmo da discutere parecchio, ne abbiamo pure già parlato per altro - la vera affermazione che ti contesto è questa:

Citazione:
DrHouse, io non ci credo che uno possa sbagliare in buonafede sia sul 9/11 che sul gruppo Bilderbergs.


Si può eccome. Tu non consideri affatto (neanche altrove, colgo l'occasione qui per segnalartelo) né il bispensiero che è comune alla stragrande maggioranza degli esseri umani (indipendentemente dall'intelligenza), né il fatto che esiste la "mala fede in buona fede", se mi passi l'espressione. Gli esseri umani (la maggior parte, s'intende) amano le proprie opinioni incondizionatamente, e sono in totale buona fede nel reputarle corrette anche quando non lo sono (come tutti, del resto), e sono pronte a difenderle disonestamente (cioè in mala fede rispetto alla dialettica onesta) perché "tanto sono corrette comunque", e il ragionamento segue questo punto di partenza (anziché averlo come meta). L'onestà intellettuale, che è veramente di pochi, e quasi sempre pure a compartimenti stagni, proibisce interiormente questo comportamento ma di base è un impulso che abbiamo tutti, è anzi il meccanismo naturale fondamentale della formazione di una visione delle cose, in tutti gli ambiti. Persone infinitamente colte e nobili non sfuggono automaticamente a questa regola, anzi, sono più inclini a seguirla.

Se dovessimo passare a concepire una disonestà monolivello (mentire con cattive intenzioni come unica alternativa al dire la verità quando si è in buona fede) dovremmo considerare disonesti i nostri amici, parenti e conoscenti.

Tutto questo naturalmente non dice nulla sulla genuinità di Assange che sicuramente, essendo un personaggio pubblico e non la mia cara e sconosciuta zia, può sfuggire a ragionamenti di massima come il mio e deve essere giudicato, da persone sveglie quali noi siame, con il sospetto che ci contraddistingue in quanto luogocomunardi

Tuttavia, fermo restando che non mi interessa difendere Assange in sé, è una questione di rigore e di metodo, come ha detto DrHouse di cui sposo ogni singola virgola, contrastare il principio opposto che vede disinformatori a prescindere quelli che si esprimono in quel modo; dunque, maieuticamente per così dire, per aprire una breccia in questo fallace pregiudizio conviene entrare nel merito del personaggio. Ricordando ancora una volta che non potrò mai dimostrare che non è un disinformatore (e che nemmeno mi interessa), suggerisco a te e a Rickard di considerare come elementi di dubbio nei confronti del metodo da voi enunciato alcuni dettagli.

1) Assange è solo il volto più noto. Wikileaks conta diverse persone. Anzi è un'entità quasi astratta, ancora meglio è una metodologia: usare un "marchio" che ha acquistato una certa visibilità per pubblicare spifferate. Finora non ha rivelato granché ma è teoricamente inarrestabile. Tecnicamente può esistere a prescindere dai suoi membri e dalle sue locazioni fisiche. Non è saggio o è quanto meno contorto dare vita a un potenziale mostro simile per fare gatekeeping (posto che sia mai saggio fare gatekeeping...).
2) Infatti e/o inoltre, a scelta, ora esiste anche Openleaks, stessa pappa, nata proprio in polemica con Assange. Nulla vieta che ne nascano pure altre, e in ogni caso ora che è stato messo nero su bianco che un qualunque anello della catena può spifferare qualcosa e farla franca il danno è, potenzialmente, fatto, anche qualora riuscissi a infiltare tutte le associazioni spifferatrici. Lo stesso Edward Snowden potrebbe aver maturato la sua decisione grazie all'"esempio" di Wikileaks.
3) Wikileaks esiste da prima del Cablegate. È nata 3 anni prima, per la precisione.
4) Wikileaks ha supportato materialmente la defezione di Edward Snowden. Probabilmente per cavalcare l'onda, ma l'ha aiutato.
5) Non c'è nessuna necessità per l'esistenza di Wikileaks e per il rilascio di 200000 cablogrammi autentici qualora si vogliano "inviare messaggi alle consorterie europee" o fare gatekeeping in generale. Basta molto meno, per esempio il solo Assange o un altro giornalista tradizionale "collaudato" e una dozzina di rivelazioni col giusto marketing.
6) L'insignificanza delle rivelazioni di Wikileaks è tale a posteriori. Anche se nulla ha lontanamente la portata delle rivelazioni di Snowden, ci sono molti cable che presi singolarmente avrebbero potuto causare un incidente diplomatico, in un altro contesto, o magari suscitare approfondimenti di vario tipo. Il clamore mediatico su Cablegate in sé, mai concentratosi su un cable in particolare, ha al contrario neutralizzato quel poco che c'era.


Citazione:
Attualmente chiunque (e sottolineo chiunque) sa/può sapere la sua esatta ubicazione, e nonostante questo sembra che si sia perso ogni interesse a perseguirlo, un po’ come bin Laden, se ricordate; come se gli USA, se lo volessero prendere, si farebbero bloccare dall’ambasciata ecuadoregna (i precedenti sono molti e numerosi).


7) Se i cablogrammi erano insignificanti allora è perfettamente coerente che gli USA non violino la sacralità di un'ambasciata (cosa che certo farebbero, ma mai gratuitamente) per andarlo a prendere. In ogni caso l'arresto di un semplice frontman non cambierebbe granché, a cose fatte, né scongiurerebbe alcun seguito.
8) A differenza di Snowden, Assange non era un dipendente federale e dunque non ha potuto essere incriminato tramite l'Espionage Act del 1917 come Snowden. Bradley Manning, la fonte, lo era ed è stato incarcerato per 880 giorni e torturato.
9) L'attività di Wikileaks ha indirettamente dato a Twitter la possibilità di sottrarsi alle richieste di consegna dei dati al governo e di ignorare legalmente il gag order dato a tutti i grandi provider di servizi da cui si rifornisce proprio PRISM, stabilendo un importante precedente giuridico.
10) Nel suo libro del 2012 "Internet è il nemico" Assange anticipa il succo delle rivelazioni di Snowden e molto altro, prospettando pure cose ancora peggiori, e proponendo perfino delle vie d'uscita per i singoli. Ok che non l'ha letto quasi nessuno, ma non è esattamente il modo ideale di distrarre dalle rivelazioni importanti. O è un gatekeeper anche Snowden, oppure...


Si badi bene che, come ho detto sopra, questi sono corollari a un ragionamento di metodo. Se (e dico "se") vi è venuto un dubbio sulle vostre conclusioni, volete provare a riconsiderare il metodo con cui le avete ottenute?

@Rickard

Tu hai postato 5 link per mettere una pietra tombale sulle tesi altrui. La tua ipotesi di per sé non è nemmeno così inverosimile, anzi, ma commetti un errore atroce che è quello di dimenticarti che tu (esattamente come me e come noi tutti) di queste cose non conosci e non potrai conoscere che vaghi e dubbi frammenti non ricomponibili. Come disse una volta qualcuno su questo sito, noi di quello che fanno gli dei dell'Olimpo possiamo vedere soltanto i bagliori delle saette. Il nostro (lodevole, se posso permettermi di dirlo) impegno per cercare di avere una visione quanto più oggettiva della realtà può - e deve - produrre ipotesi quanto mai aperte e minimali: se mi porti 5 link (sui cui contenuti potrei avere per altro parecchio da ridire) tratti da questo sito come argomentazione definitiva, significa che l'aver confabulato con una dozzina di tuoi consimili è riuscito a darti l'illusione di aver accumulato una qualche forma di sicurezza sull'argomento, e questo non puoi permetterlo.
L'argomento più studiato e discusso su questo sito, per fare un esempio molto concreto, può portarti giusto ad affermare al di là di ogni ragionevole dubbio che la versione ufficiale sull'11/9 è formalmente falsa. È già difficile stabilire esattamente in quali quantità ed è già pressoché impossibile conoscere i veri fatti. Le interpretazioni geopolitiche, le connessioni ad altri fatti notevoli, gli schemi di causa-effetto che derivano dall'improvvisa consapevolezza di aver scoperto una bugia fra le tante che ci vengono raccontate rimangono comunque poco più che sensazioni e hanno una chance assai misera di essere corrette. Rimangono nostre costruzioni aleatorie, confortate, in verità, più dalla nostra autostima che da altri esseri umani, che a contarli davvero sono molto, molti pochi. È una cosa che sfida la comune sensazione del vero.
Questo non significa che dobbiamo tornare allo scetticismo paralizzante, ma che non dovremmo mai uscire dal rigore cui ci ha invitato DrHouse. Ti propongo seriamente di considerare le possibili conseguenze dell'"atteggiamento epistemologico" tuo e di Sertes e, già che ci siamo, di guardare in retrospettiva alla tua esperienza su Luogocomune.

Ormai sono andato off-topic, ma mi premeva dirlo.
Scusate entrambi per avervi incrociato continuamente nella risposta.
Ribadisco un'ultima volta che la mia è una questione di principio.
E scusate pure tutti i miei "ribadisco"...
Inviato il: 5/12/2013 6:23
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#85
Sono certo di non sapere
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Bello come red knight sia d'accordo con dr house, ma non la veda per nulla alla stessa maniera!

Citazione:
7) Se i cablogrammi erano insignificanti allora è perfettamente coerente che gli USA non violino la sacralità di un'ambasciata (cosa che certo farebbero, ma mai gratuitamente) per andarlo a prendere.


Secondo lui, (e se non sbaglio anche secondo red knight!) andava DIMOSTRATO che i cablogrammi fossero insignificanti ... ecco la dimostrazione!

Oltre al fatto che, abbiamo visto, per gente inutile che non ha fatto nulla, se ne sbattono della sacralità di una nazione, figurati se si fan problemi per un'amabasciata nel caso avessero voluto prenderlo! (Abu Omar docet n.d.a.)

Citazione:
1) Assange è solo il volto più noto. Wikileaks conta diverse persone. Anzi è un'entità quasi astratta, ancora meglio è una metodologia: usare un "marchio" che ha acquistato una certa visibilità per pubblicare spifferate. Finora non ha rivelato granché ma è teoricamente inarrestabile.


Si mo è come anonymous!
Peccato abbiano un sito e che sia ancora in piedi!
Se volevano fermarli, quel sito non c'era più!
E fine dei giochi.

Giusto le prime due puttanate che ho trovato, ma è mattina e non ho voglia di perder più di tanto tempo con red... ce ne sono molte altre, ma lascio sto compito a Rickard che le smonterà pezzo per pezzo e mi farà ridere molto ^__^
Inviato il: 5/12/2013 9:29
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#86
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Citazione:


Travaglio è un conservatore, un anticomunista dichiarato e un filo-americano da sempre. Il suo format culturale gli impedisce anche solo di prendere in considerazione la possibilità che gli americani siano capaci di fare una cosa simile.


Certo, e la marmotta confeziona la cioccolata.

Il format culturale di cui parli diviene qualcosa di ostativo in un opinionista; il format culturale di cui parli può ostacolare il bisogno d'indagine di un professore della storia americana; il format culturale di cui parli può condizionare la buona fede di un politico che inizia a fare carriera, prima di sedere qualche poltrona con la "P" maiuscola; un format culturale di questo tipo può non far approfondire un tema a un qualsiasi noto conduttore televisivo che non ha, parimenti, gli obblighi di essere divulgatore informativo...

... Travaglio è invece in una posizione che da una decade a questa parte ha dovuto assolutamente fare i conti con ogni posizione cruciale che riguarda lo scacchiere internazionale e le forze dei poteri che sono in campo. Sono cose queste, al suo livello, che ti chiedono subito da che parte stare, non ci sono santi. Uno come Travaglio ad un certo punto, anche non avesse voluto approfondire una data questione, nella sua posizione, è perché è conscio che quegli approfondimenti sarebbero cruciali per far comprendere la storia della politica e del Potere, di cui lui è un influente intellettuale, giornalista, scrittore, ricercatore eccetera eccetera ... e finanche nella sua posizione si limitasse a fare la scimmietta che si tappa le orecchie, è proprio il suo Status a renderlo edotto e perfettamente conscio che compie un deliberato atto di disinformazione, e finanche abbiamo detto, finanche fosse solo un "finanche".

Citazione:

Lo dissi ripetutamente anni fa e lo ripeto oggi: per me Travaglio non è né un gatekeeper, né un disinformatore di professione. È solo uno che dice alcune cose giuste e diverse cose sbagliate. Il fatto che non la pensi come me sull'11 settembre o su Israele non mi autorizza a fare affermazioni su di lui che non posso dimostrare.


Travaglio è uno che ha fatto più danni di Berlusconi e Prodi messi insieme. Esistesse la Legge del taglione bisognerebbe tagliare la lingua prima a lui e poi a tutti gli altri. Al paese non ha portato nulla di buono, se non di scoprire con migliore approssimazione la temperatura dell'acqua calda.

Le affermazioni che non si possono dimostrare non sono comprese nel prezzo di quello che si sta dicendo, così come a me non è dato sapere della corruzione del Papa e posso ugualmente giocarmici le palle.

Travaglio ha condotto, lui in testa insieme a pochi altri, l'opinione pubblica ad un gioco inquietante e terribile di dicotomie, dannosissime - che hanno contribuito al più grande fenomeno di distrazione di massa nella storia di questo paese dei Balocchi. Gente come lui, se la cosa venisse osservata con una visione di insieme che va di là di quella di Don Camillo e Peppone, meriterebbe la stessa pena che vogliono infliggere a Berlusconi e prima di lui.

Citazione:

Sul resto, prendo atto che la pensiamo diversamente


Eh grazie, House ...se no che staremo a discutere a fare

Citazione:

... ma non vedo motivi per scazzarsi.


Non è un buon termine, più scaldarsi - magari, ci va vicino di più. Se non lo vedi - a me dice del perché non vedi tutto il resto. La cosa è gravissima, più di molte altre.

Anche tutte le altre belle parole di RED (che sono precise e circostanziate), purtroppo non valgono un cazzo. Magari valessero, significherebbe che il Sistema che vogliamo combattere sarebbe quello di facciata. Per questo è inquietante che qui si LC ci si caschi con tutte le scarpe.

Si continua a fare i conti con la contro-informazione, senza fare quelli con la propaganda.... apposto siamo, e il tunnel è sempre più buio.

.... Avanti così compagni .... coi pezzi di merda che guidano l'opinione pubblica, e poi il rigore sarà sempre quello del cetriolo su per il culo, di tutti quanti. Compreso il mio, sia chiaro...

... tranne che per i Travaglini, gli Echini e gli Assangini e tutta 'sta melma assortita di pifferai che vi gabbano con giochi di specchi e pure li difendete
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 5/12/2013 10:08
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  •  Rickard
      Rickard
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#87
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Da Un mondo pervaso di follia
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Red_Knight

Citazione:
1) Assange è solo il volto più noto. Wikileaks conta diverse persone. Anzi è un'entità quasi astratta

Un po’ come il mega direttore galattico di Fantozzi, insomma.

Citazione:
ancora meglio è una metodologia: usare un "marchio" che ha acquistato una certa visibilità per pubblicare spifferate. Finora non ha rivelato granché ma è teoricamente inarrestabile. Tecnicamente può esistere a prescindere dai suoi membri e dalle sue locazioni fisiche. Non è saggio o è quanto meno contorto dare vita a un potenziale mostro simile per fare gatekeeping (posto che sia mai saggio fare gatekeeping...).

Un’“entità astratta”, una “metodologia”, insomma mettiamoci d’accordo. Sembra che tu voglia dare una lettura spirituale di wikileaks, anziché considerare gli aspetti pratici e reali della faccenda: Chi sono queste persone? Come agiscono? Perché? Da dove prendono fondi, mezzi e supporti logistici?

Riguardo al “teoricamente inarrestabile”, mi sembra che tu paragoni la forza d’impatto di una scoreggia a quella di un uragano. Cosa vuoi che ci sia da “arrestare” nella storia di Wikileaks? Manco il capo/volto noto sono riusciti ad arrestare…

Sulla “saggezza” di fare gatekeeping da parte dei dominanti, mi trovi esterrefatto: Fare gatekeeping è un’attività in cui il potere costituito investe sempre ampia parte delle proprie risorse, proprio per impedire l’insorgenza di nuove forze al suo interno, per sviare i fatti, per dare la propria lettura della realtà, funzionale ai propri scopi. Il gatekeeping è estremamente conveniente e vantaggioso dal punto di vista del Potere, altro che storie.

Citazione:
2) Infatti e/o inoltre, a scelta, ora esiste anche Openleaks, stessa pappa, nata proprio in polemica con Assange. Nulla vieta che ne nascano pure altre, e in ogni caso ora che è stato messo nero su bianco che un qualunque anello della catena può spifferare qualcosa e farla franca il danno è, potenzialmente, fatto, anche qualora riuscissi a infiltare tutte le associazioni spifferatrici.

Certo, infatti ho visto le prime pagine di tutti i maggiori giornali mondiali su Openleaks, la totale grancassa mediatica e film dedicati al suo fondatore… Proprio la stessa cosa. Ma chi cazzo lo conosce Openleaks? Su queste cose sei pericoloso in misura direttamente proporzionale al tuo grado di diffusione; a prescindere a ciò che diffondi, a chi vuoi che gliene fotta qualcosa se sei il solito blogger segaiolo con 50 lettori? Se così non fosse, LC sarebbe già stato chiuso 40 volte, vista la quantità e qualità del materiale che ha diffuso negli anni.

Citazione:
Lo stesso Edward Snowden potrebbe aver maturato la sua decisione grazie all'"esempio" di Wikileaks.

A proposito di argomentazioni, se permetti io con i “potrebbe” mi ci sciacquo i coglioni.

Citazione:
3) Wikileaks esiste da prima del Cablegate. È nata 3 anni prima, per la precisione.

Sì, peccato che nasca come sito di dissidenti cinesi, e solo dopo un po’ (poco prima del Cablegate) è saltato fuori il “cinese” Assange. Tra l’altro ad oggi non è rimasta praticamente traccia dell’origine cinese di wikileaks, e durante il cablegate nessuno ha ricordato questa cosa.

Citazione:
4) Wikileaks ha supportato materialmente la defezione di Edward Snowden. Probabilmente per cavalcare l'onda, ma l'ha aiutato.

Che vuol dire “materialmente”? L’hanno aiutato a fuggire in Russia? Gli hanno fornito supporto logistico? Oppure su qualche forum del cazzo sono comparsi messaggini del tipo vai Snowden sei tutti noi?

Citazione:
5) Non c'è nessuna necessità per l'esistenza di Wikileaks e per il rilascio di 200000 cablogrammi autentici qualora si vogliano "inviare messaggi alle consorterie europee" o fare gatekeeping in generale. Basta molto meno, per esempio il solo Assange o un altro giornalista tradizionale "collaudato" e una dozzina di rivelazioni col giusto marketing.

Lo dici tu. Mai sentito parlare di multitasking? Dei metodi della propaganda? Il Potere ha bisogno di una narrazione di se stesso e creare una finta “fonte alternativa” è una mossa intelligente, poiché di consente di far uscire fuori qualcosa in misura estremamente controllata, mentre al contempo fai arrivare un altro tipo di messaggio ai “piani alti”. L’effetto complessivo di wikileaks non sarebbe mai stato raggiunto (non con questa efficacia, almeno) da un pugno di “penne eccellenti”.

Citazione:
6) L'insignificanza delle rivelazioni di Wikileaks è tale a posteriori. Anche se nulla ha lontanamente la portata delle rivelazioni di Snowden, ci sono molti cable che presi singolarmente avrebbero potuto causare un incidente diplomatico, in un altro contesto, o magari suscitare approfondimenti di vario tipo. Il clamore mediatico su Cablegate in sé, mai concentratosi su un cable in particolare, ha al contrario neutralizzato quel poco che c'era.

Se ti rileggi i post di quel periodo, ti accorgerai che anche lì per lì sembravano le cagate che poi si sono rivelati. La loro utilità si misura unicamente dai loro effetti e conseguenze, e anche qui gli “avrebbero” hanno vita corta.

Citazione:
7) Se i cablogrammi erano insignificanti allora è perfettamente coerente che gli USA non violino la sacralità di un'ambasciata (cosa che certo farebbero, ma mai gratuitamente) per andarlo a prendere. In ogni caso l'arresto di un semplice frontman non cambierebbe granché, a cose fatte, né scongiurerebbe alcun seguito.

E grazie al cazzo. I cablogrammi sono insignificanti perché wikileaks è una creazione del Potere, per questo gli USA non hanno alcuna voglia di creare un vero incidente diplomatico per una finzione creata da loro stessi. Ma non aver paura che se wikileaks fosse stato “vero”, si sarebbero dati molto più da fare per mettere le mani sopra l’uomo simbolo di tutta questa faccenda. Uomo simbolo che fa palesemente finta di nascondersi, continuando a rilasciare interviste e ad essere raggiungibile, mentre il suo corrispettivo Snowden è veramente nascosto e irraggiungibile, cosa che dovrebbe far capire chi fra i due sia “autentico” e chi farlocco.

Citazione:
8) A differenza di Snowden, Assange non era un dipendente federale e dunque non ha potuto essere incriminato tramite l'Espionage Act del 1917 come Snowden. Bradley Manning, la fonte, lo era ed è stato incarcerato per 880 giorni e torturato.

Certo, erano impotenti per via della legge. False accuse o metodi più spicci non esistono, vero? Farlo sparire a Guantanamo dove ci sono persone incarcerate da anni senza alcuna formale accusa era “illegale”? Ma perfavore…

Citazione:
@Rickard

Tu hai postato 5 link per mettere una pietra tombale sulle tesi altrui. La tua ipotesi di per sé non è nemmeno così inverosimile, anzi, ma commetti un errore atroce che è quello di dimenticarti che tu (esattamente come me e come noi tutti) di queste cose non conosci e non potrai conoscere che vaghi e dubbi frammenti non ricomponibili. Come disse una volta qualcuno su questo sito, noi di quello che fanno gli dei dell'Olimpo possiamo vedere soltanto i bagliori delle saette. Il nostro (lodevole, se posso permettermi di dirlo) impegno per cercare di avere una visione quanto più oggettiva della realtà può - e deve - produrre ipotesi quanto mai aperte e minimali: se mi porti 5 link (sui cui contenuti potrei avere per altro parecchio da ridire) tratti da questo sito come argomentazione definitiva, significa che l'aver confabulato con una dozzina di tuoi consimili è riuscito a darti l'illusione di aver accumulato una qualche forma di sicurezza sull'argomento, e questo non puoi permetterlo.
L'argomento più studiato e discusso su questo sito, per fare un esempio molto concreto, può portarti giusto ad affermare al di là di ogni ragionevole dubbio che la versione ufficiale sull'11/9 è formalmente falsa. È già difficile stabilire esattamente in quali quantità ed è già pressoché impossibile conoscere i veri fatti. Le interpretazioni geopolitiche, le connessioni ad altri fatti notevoli, gli schemi di causa-effetto che derivano dall'improvvisa consapevolezza di aver scoperto una bugia fra le tante che ci vengono raccontate rimangono comunque poco più che sensazioni e hanno una chance assai misera di essere corrette. Rimangono nostre costruzioni aleatorie, confortate, in verità, più dalla nostra autostima che da altri esseri umani, che a contarli davvero sono molto, molti pochi. È una cosa che sfida la comune sensazione del vero.
Questo non significa che dobbiamo tornare allo scetticismo paralizzante, ma che non dovremmo mai uscire dal rigore cui ci ha invitato DrHouse. Ti propongo seriamente di considerare le possibili conseguenze dell'"atteggiamento epistemologico" tuo e di Sertes e, già che ci siamo, di guardare in retrospettiva alla tua esperienza su Luogocomune.

Dissento totalmente da questo tipo di approccio alle cose. Se nemmeno attraverso l’analisi approfondita, la valutazione dei fatti e tutto il processo logico possiamo giungere a qualcosa di compiuto, questo toglie significato a tutto ciò che si è fatto negli anni per il raggiungimento della verità, lo studio degli avvenimenti e delle loro conseguenze.

Tu sminuisci grandemente i percorsi fatti qui e in generale tutta la spinta che, dopo il 9/11, c’è stata alla ricerca della verità dei fatti, aldilà delle versioni ufficiali bugiarde e di parte.

Oltretutto cadi anche te nello stesso errore di DrHouse, e cioè quello di dare letture socio-psicologiche di tutto questo, andando a tirare in ballo l’autostima e altri aleatori concetti.

Anche qui, sulla vicenda Assange, alcuni hanno voluto impostare la cosa su una prospettiva totalmente teorica (“e se”, “avrebbe” ecc.), usando di continuo formule dubitative, per fare astratti discorsi sul “metodo” e sul “rigore” prendendo come esempio l’affaire wikileaks, mentre nessuno si è preso la briga di dimostrare la presunta mancanza di metodo e rigore su questa faccenda.

Alla fine si tratta di un imbronciato monito alla “prudenza” e alla “cautela” che però non trova riscontro nell’esempio che esso stesso porta. Come un vecchio che si lamenta di qualcosa che non capisce… proprio perché non lo capisce.
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Inviato il: 5/12/2013 10:52
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      Calvero
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#88
Sono certo di non sapere
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.. continuando a rilasciare interviste e ...


.. se hai un milione di dollari da sganciargli. Ovviamente, tutto per una buona causa
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#89
Sono certo di non sapere
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Siccome a volte dire di più significa dire di meno, vorrei accantonare un attimo il discorso di Assange e concentrarmi su un fattore di numericità delle intercettazioni della NSA, con cui parlavo con Red Knight qua sopra.

Articolo di oggi:
Washington Post

The National Security Agency is gathering nearly 5 billion records a day on the whereabouts of cellphones around the world, according to top-secret documents and interviews with U.S. intelligence officials, enabling the agency to track the movements of individuals — and map their relationships — in ways that would have been previously unimaginable.

The records feed a vast database that stores information about the locations of at least hundreds of millions of devices, according to the officials and the documents, which were provided by former NSA contractor Edward Snowden.

---

La NSA raccoglie circa 5 miliardi di registrazioni al giorno riguardo la posizione dei cellulari nel mondo, sceondo documenti top-secret e interviste con impiegati di intelligence U.S., rendendo capace la NSA di tracciare i movimenti degli individui - e mappare le loro relazioni - in modi che sarebbero stati precedentemente inimmaginabili (ma da chi, lol!! - nota mia)

Queste registrazioni vanno a nutrire un vasto database che memorizza le informazioni di almeno centinaia di milioni di dispositvi, secondo gli impiegati e i documenti, che sono stati forniti dall'ex collaboratore NSA Edward Snowden.

---

5 miliardi al giorno di posizioni triangolate, tutte memorizzate per tracciare movimenti e mappe di relazioni, quindi interpolazioni tra posizioni di altri nella zona. Centinaia di milioni di dispositivi portatili tracciati in perpetuo.

Il sistema è allo scoperto, ora questa è Versione Ufficiale.

Edit: guardate qua, il sistema è COMPLETAMENTE SPUTTANATO

http://apps.washingtonpost.com/g/page/national/how-the-nsa-is-tracking-people-right-now/634/



Edit2: la notizia è arrivata anche qui Repubblica, che se la sbriga con una dozzina di righe tutte funzionali a dire che "ciò produce un'enorme mole di dati che l'agenzia ha difficoltà a gestire."
Devono andare a casa tutti, giornalisti per primi.
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Inviato il: 5/12/2013 11:19
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#90
Sono certo di non sapere
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Attacchinaggio

Darsi torto è come darsi un pò ragione e in stretta correlazione la mente è incorruttibile...corrotta a sè...in chiunque.

Va da sè che la mente corrotta, a secondo dei soggetti, assume aspetti che in una scala cromatica vanno dal lieve al degradante e fra i due aggettivi parte dei vizi capitali dai quali il soggetto attinge quella negatività che serve a rafforzare la propria incorruttibile immagine.

Del resto basta "studiare" il modo di argomentare e del relativo comportamento che affligge l'umanità quando posta sotto i riflettori di un ovvio LuogoComune.

A parer mio in buona parte dell'umanità vi trovo un unico riscontro: la massima espressione dell'idiozia in concomitanza con lo stampo con cui l'idiota sceglie il marchio al quale sottostare.
Inviato il: 5/12/2013 13:30
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