Ciao fefo, è sempre un piacere leggerti. Ottimo spunto.

Un paio di mie considerazioni sull'argomento...

Per quanto concerne la volontà di non essere tracciati direi che ormai è troppo tardi, anche per chi volontariamente si oppone in maniera attiva.
Direi, però, che si può usare un approccio ragionato sul problema evitando di dare, in maniera gratuita, almeno alcuni dati.

Sorge una questione che tu hai evidenziato: combattere strenuamente questo sistema significa rimanere sempre più fuori da certe dinamiche. Questo non è ne buono ne cattivo, e andrebbe valutato di volta in volta.
Esempio: a me non interessa essere aggiornato costantemente sul calcio, ma se sui social posso trovare qualche discussione interessante su certi argomenti...

La questione che poni nella tua ultima domanda andrebbe analizzata su più livelli.

Ci sono moltissimi interessi sulla raccolta dei dati e delle informazioni.

A partire da chi, con i dati, può ricavare dei possibili profili di consumatori.

Continuando con chi può monitorare il polso dell'opinione pubblica (commenti politici, religiosi ed in genere su temi specifici della società...) per poi, eventualmente, influenzarla.

Ricordiamoci, però, che questi discorsi valgono per il cosidetto "occidente". Ci sono grosse fette di popolazione mondiale che, ancora per poco, sono immuni da tali problemi.

VIMS

@fefochip

Citazione:

L'hai scritto nel titolo del topic.

Controllo, controllo anche dell'interno di noi stessi, non solo dell'esterno.

Controllo, sicurezza, anche la più piccola potenziale minaccia deve essere eliminata.

Un mondo politically correct, dove fare solo le cose permesse e niente altro.

Il grande fratello svelato da Orwell, un mondo dove la Verità non è la verità ma la verità di qualcuno.

Un sogno per chi vuole dominare il mondo, quel mondo costruito da lui grazie a noi e che noi pensiamo sia l'unico mondo possibile.

Siamo noi stessi a permetterglielo.

una piccola premessa : mi sono tenuto sempre alla larga da facebook perché ho immediatamente intravisto l'enorme pericolo che porta con se riguardante la privacy.
da un anno circa tuttavia rendendomi conto che senza un account non potevo nemmeno fare ricerche all'interno di fb mi sono segnato con un account farlocco conscio che comunque senza inserirmi in quel mondo in continua e scoppiettante evoluzione sarei rimasto tagliato fuori anche dalla sua comprensione.

mi sono inventato un profilo, e ho chiesto in giro un po' di amicizie e sapendo che un amicizia con un click "non si nega a nessuno" (certi fanno quasi a gara ad avere piu amici e contatti) il tutto per rendere un po meno incredibile il profilo.

poi piano piano ho inserito anche contatti della mia vita reale, seguendo il pricipio di rendere arduo la ricostruzione mio profilo tramite "piste false"

ieri(o comunque lo ho notato solo ieri e non so se me ne sono arrivate altre di mail di questo tipo) mi è arrivata una mail all'apparenza innocua che mi ha molto inquietato.

mi arriva una mail di tripadvisor che mi segnala che un mio contatto farlocco di facebook "è entrato/a nella mia rete di viaggiatori. "

cerchiamo di ricostruire:

ho un account anonimo "fefochip" di google con una sua mail
(da un po di tempo youtube e google hanno "integrato" e incrociato i loro account ma questo particolare lo teniamo per dopo).

ho un account completamente falocco di facebook (la mail ovviamente è una creata per l'occasione) nel quale tuttavia ho alcuni contatti della mia vita reale e quella di internet.

ho scritto un paio di recensioni su tripadvisor con il nick "fefochip" e la stessa mail di google quindi il link tra tripadvisor e google c'è.

ma chi ha detto a tripadvisor che la mail di google (e quindi l'account) è legato a un utenza compeltamente staccata di face book?

ora sorvolando sugli aspetti tecnici che mi interessano fino a un certo punto e di cui sarò lieto approfondire insieme il punto è un altro :
perche facebook fa "la spia" a tripadvisor dicendo che quel contatto farlocco (che ho solo su fb) corrisponde comunque a un account reale (per quanto anonimo) di google ?

c'è evidentemente uno sforzo di integrare diversi accont tra compagnie anche diverse, ma perche ?


SKYPE

mi sono fatto "un giro" sul mio profilo anonimo di skype e anche li ho notato una cosa : ti spingono a essere meno anonimi .
volevo cambiare la mail perche quella dell'account di skype è vecchia avendo cambiato provider (avevo messo quella con il dominio dell' ISP)
non mi faceva procedere se non gli scrivevo il cognome nel campo apposito.

pensateci...perche?

perche anni fa mi sono potuto segnare senza mettere un cognome ?

l'intento è chiaro a mio avviso prima o poi fai un errore e metti un dato reale che verrà incrociato automaticamente con tutti i database per cercare di rendere reali gli account anomini attuali.

tra l'altro temo (non lo so per certo) che se vuoi usare skype out devi usare dati reali.

GOOGLE
quante volte gmail vi ha chiesto di mettere un numero cellulare dicendovi che cosi è "piu sicuro"?
o una mail secondaria ? per recuperare l'account per carità ! loro sono preoccupatissimi che tu puoi perdere la tua mail (dimenticandoti la password) che loro ti danno GRATIS (su questo altro aspetto del gratuito ci sarebbe da riflettere vivendo in un mondo dove paghi anche l'aria che respiri).

WHATSAPP
questa a mio avviso è stata una della applicazioni piu geniali dal punto di vista di questo violazione mondiale della privacy.

questa applicazione ti crea il tuo account automaticamente con il tuo numero di telefono e ti ritroverai una lista contatti pari a quella della tua rubrica telefonica.

ti invoglia con il fatto che puoi mandare quanti "sms" ti pare (nel senso che passando da internet in pratica quel sistema su uno smartphone diventa come un sms quando in realtà è come se fosse un altro "skype")

ma come lo paghi ?

la grande "G" integra questo sistema con gli account di google quindi se fino a quel momento non avevi dato il cellulare a google adesso ti puoi pure rilassare : ce l'hanno .

ormai appare evidente lo sforzo di queste diverse compagnie di integrare sempre di piu i vari account in barba a qualunque privacy

MA LA VERA DOMANDA DI TUTTO QUESTO E':

cosa ci vogliono fare con tutti questi nostri dati?


a voi le idee e ipotesi