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  Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

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  •  Doryphoros
      Doryphoros
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#511
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/5/2010
Da Tra Sardegna e Corsica, magicamente
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Malanga è un ricercatore sincero, ma le sue deduzioni sono sbagliate. La faccenda è più semplice: esistono "volontà" esterne che fanno il bello e il cattivo tempo con la nostra realtà. Nessuna di queste ha reali progetti precisi, si svagano e basta.
_________________
To dory phero, didascale.
Inviato il: 10/7/2013 5:23
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#512
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
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Citazione:

alroc ha scritto:
@incredulo,
mi spieghi perché Malanga è quello che vede nemici dappertutto e poi tu non fai che scrivere dei ladri della magia?

Solo se sono umani va bene, ma se sono angeli non ti quadra?

Dal mio punto di vista anche tu dai l'mpressione di vedere dei nemici...pensa alla discussione sull'ego come causa dei mali del mondo, quello non fa parte dell'universo che ci ama?


Non è che si possa sempre ripetere le stesse cose, poi qualcuno si incazza e inizia a darci dei fissati e dei paranoici, intenti a discutere del sesso degli Angeli, perdendo tempo dietro a fantastici scenari senza fondamenta.

Se ipotizziamo una Umanità capace di creare il mondo con le sue credenze, un mondo "magico" come ipotizza Ciapanna, in cui gli uomini potevano alzare pietre pesantissime col pensiero e la volontà, stiamo ipotizzando uno scenario precedente all'invenzione della scrittura, uno scenario che oggi definiremmo magico, solo perchè la visione della nostra realtà, oggi, è volutamente manipolata.

Con l'invenzione della scrittura è cominciata la Storia, la nostra Storia, quella che studiamo a scuola, una Storia di appena 6000 anni sui complessivi 2 milioni di anni in cui esiste l'Essere umano sul pianeta Terra.

La Storia, la nostra Storia ci dipinge come esseri di civiltà, dipinge il nostro modo di vivere come il migliore al mondo, una evoluzione naturale da esseri selvaggi con l'anello al naso che grugnivano nelle foreste ad esseri con la macchina ed il cellulare civili ed intelligenti.

In realtà è una autocelebrazione, in quanto non conosciamo quale fosse il livello di civiltà raggiunto prima di noi dagli uomini che ci hanno preceduto.

In questo scenario, qualcuno domina il mondo fisico, quello che chiamiamo materia e domina la percezione degli avvenimenti storici e, di conseguenze, le nostre coscienze.

Quel qualcuno è quello che viene riconosciuto da tutte le discipline misteriche come il Diavolo, Satana, il Demiurgo, il costruttore di questo mondo, colui che ha il dominio di questo mondo da lui voluto e costruito, il Re del mondo, quello che nel nostro ESSERE individuale, nel nostro microcosmo, (così in alto come in basso), viene definito lo Sfidante, l'Avversario.

Tramite la sua azione veniamo istruiti, veniamo sfidati, veniamo deviati dalla nostra vera natura, quella natura che Invisibile definisce come "Giardinieri del mondo", quel mondo di cui siamo ospiti temporanei.

Senza questa sfida non potremmo accedere a livelli di esistenza più luminosi.

Ogni manifestazione di questo mondo è sotto il suo dominio, sotto il suo regno.

Per questo è difficile da individuare.

Buoni che diventano cattivi, buone intenzioni che ottengono cattivi risultati, cattivi che compiono il "bene", amici che sono nemici, nemici che diventano amici in un alternarsi caleidoscopico di situazioni ed avvenimenti in cui i confini fra "bene" e "male", diventano sottili ed indecifrabili.

Per ottenere la nostra collaborazione, va a solleticare un'area cerebrale particolare, quella sede delle emozioni primarie, il cosiddetto cervello rettile.

Quest'area:




Da notare la somiglianza di quest'area cerebrale con questa immagine:




L'occhio sinistro di Horus.


In quell'area cerebrale, esiste il comportamento reattivo primario, sede delle emozioni, sede della paura.

La sede del nostro Sè inferiore, altrimenti definito EGO.

Queste conoscenze, sono state celate, nascoste alla massa degli uomini, sono state celate tramite indovinelli kabbalistici ed indizi contraddittori con lo strumento delle "parole".

E all'inizio fu il VERBO, tutto parte dal VERBO, la Storia, la Cultura, le filosofie, le scienze, il mondo è costituito dal VERBO che è la mappa e non il territorio.

Rimanendo concentrati sulle parole, viviamo in un mondo costruito, finto.

Per questo le meditazioni si svolgono nel silenzio, il luogo dove Dio si rivela, il silenzio.

Queste conoscenze vengono usate dagli adoratori di Satana nel mondo che pensano di usarle senza rendersi conto di essere usati.

Quelle persone che reputano Satana il vero potente Dio amico degli uomini, Lucifero oppure Prometeo il suo aiutante più sacro, per avere portato il fuoco, il sacro fuoco della conoscenza, agli uomini e averli liberati, rendendoli simili agli Dei e non selvaggi con l'anello al naso.

Quelle persone di cui abbiamo abbondantemente argomentato prima, individuandone il filo rosso che li lega, le finalità e le modalità di esecuzione che li caratterizzano.

Ma tutto questo carrozzone, nulla può in realtà contro di noi, ha bisogno del nostro consenso, della nostra collaborazione.

Per questo il lavoro dei suoi aiutanti è stato quello di indebolirci SPIRITUALMENTE, facendo di noi degli ESSERI che credono di essere deboli, sbagliati, ammalati e fuori posto, delle bestie senza Luce.

Lo Spirito è la nostra LUCE, quando siamo nello Spirito siamo luminosi, irradiamo Luce.

Indebolendo lo Spirito, si indebolisce la Luce e viviamo nell'ombra, il vero regno di queste entità, l'OMBRA.

Lo Spirito è AMORE, ci ama e ci sostiene, lo Spirito è luce.

Amare è la soluzione, quella soluzione predicata da molti al mondo, TUTTI ASSASSINATI.

In quest'ottica risulta più chiara la figura di Yahushua(Gesù).

Un ESSERE DI LUCE INATTACCABILE, perfetto perchè senza peccato, senza ombre, Yahushua(Gesù) è PURA LUCE.

Un essere che non è di questo mondo, essendo questo mondo sotto il totale controllo dell'occhio onniveggente di Horus

Ed Egli diceva loro: "Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo.
Perciò v'ho detto che morrete nei vostri peccati; perchè se non credete che sono io (il Cristo), morrete nei vostri peccati."


Ama, Ama e non temere, questo ci dice Yahushua(Gesù).

Siccome il mondo lo creiamo noi con le nostre credenze, abbiamo visto prima il potere che possediamo senza saperlo, seguendo questo semplice insegnamento creiamo un mondo di Pace ed Amore, un mondo di Luce dove l'ombra non ha nessun potere su di noi.

Mettendolo in pratica, azione necessaria perchè il tutto abbia consistenza reale, ci si accorge della Verità di Yahushua(Gesù).

Quella Verità che è stata manipolata perfino dai suoi rappresentanti terreni, coloro che sostengono di rappresentarlo, ma che abbiamo visto prima non lo fanno.

Ma ci vuole salda intenzione, pura intenzione, cuore puro mente pura azione corretta per sopportare questa Luce.

Perchè il mondo si nutre di conflitto, prospera nella menzogna e nel conflitto.

Non possiamo impedire che questo avvenga attorno a noi, ma possiamo impedire che questo avvenga in noi, dentro noi stessi, che è l'unico mondo che esista veramente.
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 10/7/2013 8:28
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#513
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

alroc ha scritto:

Scusa, ma è proprio quello che succede nella TCTDF perché abbatti i muri, diventi trasparente, ti espandi e il te stesso coincide con l'universo intero. Nel momento in cui "sei e fai" senza paura non ti attacca più nessuno. Il mondo felice di cui parla Malanga è proprio questo, anime in pace perché "non c'è nulla di cui aver paura nell'universo, se non della propria ignoranza" (citazione forse non testuale di Corrado)

Io non conosco bene Malanga, ho solo visto qualche sua intervista.
Potresti riassumere semplicemente cosa é il TCTFD e perché facendolo "abbatti i muri, diventi trasparente, ti espandi e il te stesso coincide con l'universo intero"?
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 10/7/2013 9:40
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#514
Mi sento vacillare
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Diamine Incredulo ti propongo un pizzico di Abraxas
...un pizzico bada bene per poterti calare come il Maestro in Abissi Sotterranei ;)

“Abraxas è il Dio duro a conoscere. Il suo potere è il più grande perché l’uomo non lo vede. Del sole egli vede il summum bonum, del demonio l’infimum malum; ma di Abraxas la VITA, indefinita sotto tutti gli aspetti, che è la madre del bene e del male….Duplice è il potere di Abraxas. Ma voi non lo vedete, perché ai vostri occhi gli opposti in conflitto di questo potere si annullano…Ogni cosa che chiedete supplicando al Dio sole genera un atto del demonio. Ogni cosa che create col Dio sole dà al demonio il potere di agire. Questo è il terribile Abraxas. (dal Sermone III)"

http://web.mclink.it/MH0077/IlGiardinoDeiMagi/Giardino%201/Catalano%202.htm


Ps: L'occhio di Horus non è l'occhio di Sauron è semplicemente l'occhio pinealico veggente dell'Iniziato...e il Falco vola più in alto del Serpente seppure iniziati della mano sinistra vedono ben lontano perchè a loro volta hanno attivato nuclei diencefalici atti alla visione

Pss: Mi è capitato in visione meditativa di essere osservato sia dall'occhio di Horus che dall'occhio di Sauron, entrambi collegati al certe aree cerebrali, entrambi portatori di sfide e misteri

Pss: conosci le immagini del grande mistico Jacob Bohme? IN esse è rappresentato il vero mistero dell'OCCHIO DIENCEFALICO

http://photos1.blogger.com/blogger/1717/1584/400/B%3F%3Fhme%201682%20a.jpg

http://images.tribe.net/tribe/upload/photo/f1d/931/f1d931a3-5659-4a62-8ba4-17cf59b04504

http://85.214.48.237/kunst/pic570/328/410705072.jpg

http://myninjaplease.com/wp-content/uploads/2007/07/jakobbohmewegzuchr.jpg
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"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"

"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
Inviato il: 10/7/2013 9:48
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#515
Mi sento vacillare
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Citazione:
"abbatti i muri, diventi trasparente, ti espandi e il te stesso coincide con l'universo intero"?


Non è forse questo l'obiettivo dell'Era dello Spirito Santo?

Ma diventare il tempo e lo spazio significa accettare la Crocifissione, cioè accettare di redimere dentro di sé le immense ferite che da Adamo (inteso come primo Essere dotato di Materialità) in poi si generarono nel Processo Evolutivo di ogni forma Biologica
Ferite gigantesche il cui frutto ancora vivo è la morte e la sofferenza intese come inerzia e l'attrito di una dimensione (quella materiale) incapace ancora di accettare completamente la Verità della LUCE
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Inviato il: 10/7/2013 10:00
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#516
Mi sento vacillare
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Inviato il: 10/7/2013 10:03
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  •  incredulo
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#517
Sono certo di non sapere
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Da Asia
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Citazione:

Timor ha scritto:
Diamine Incredulo ti propongo un pizzico di Abraxas
...un pizzico bada bene per poterti calare come il Maestro in Abissi Sotterranei ;)

“Abraxas è il Dio duro a conoscere. Il suo potere è il più grande perché l’uomo non lo vede. Del sole egli vede il summum bonum, del demonio l’infimum malum; ma di Abraxas la VITA, indefinita sotto tutti gli aspetti, che è la madre del bene e del male….Duplice è il potere di Abraxas. Ma voi non lo vedete, perché ai vostri occhi gli opposti in conflitto di questo potere si annullano…Ogni cosa che chiedete supplicando al Dio sole genera un atto del demonio. Ogni cosa che create col Dio sole dà al demonio il potere di agire. Questo è il terribile Abraxas. (dal Sermone III)"

http://web.mclink.it/MH0077/IlGiardinoDeiMagi/Giardino%201/Catalano%202.htm


Ps: L'occhio di Horus non è l'occhio di Sauron è semplicemente l'occhio pinealico veggente dell'Iniziato...e il Falco vola più in alto del Serpente seppure iniziati della mano sinistra vedono ben lontano perchè a loro volta hanno attivato nuclei diencefalici atti alla visione

Pss: Mi è capitato in visione meditativa di essere osservato sia dall'occhio di Horus che dall'occhio di Sauron, entrambi collegati al certe aree cerebrali, entrambi portatori di sfide e misteri

Pss: conosci le immagini del grande mistico Jacob Bohme? IN esse è rappresentato il vero mistero dell'OCCHIO DIENCEFALICO

http://photos1.blogger.com/blogger/1717/1584/400/B%3F%3Fhme%201682%20a.jpg

http://images.tribe.net/tribe/upload/photo/f1d/931/f1d931a3-5659-4a62-8ba4-17cf59b04504

http://85.214.48.237/kunst/pic570/328/410705072.jpg

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Belle immagini Timor, anche la simbologia del Dio duplice, col principio creatore-distruttore, la troviamo nella Tradizione gnostica ed in India con Shiva.

Non ti sembra bizzarro che il Diencefalo abbia la forma di piramide tronca?

Ma a me non interessa una disputa intellettuale, che si rifà comunque alle parole, che esprimono concetti, che sono quelli che in realtà sono concreti, i concetti.

Potremmo aprire un Topic, in cui spaziamo dalle dottrine esoteriche e misteriche, passando per l'Induismo ed il Bhuddismo, dove esponiamo i concetti universali che queste discipline espongono e trovarli identici sotto ogni latitudine.

Parole diverse per esprimere gli stessi concetti, sempre quelli.

Quei concetti innati che possediamo in quanto Uomini, quei concetti che sono concetti interiori, archetipi costituenti di tutti gli uomini in quanto tali.

La figura del Diavolo non è contrapposta alla figura di Yahushua il Cristo.

Anche il demiurgo, il Diavolo, compie il suo ruolo nella creazione, è funzionale ad essa.

Sottrarsi al suo influsso, significa salvezza.

Non bisogna negarlo, Lui esiste ed è bello potente, il signore di questo mondo.

Si impara solo a guardarlo in faccia senza paura, protetti dalla Verità, Verità alla quale anche lui deve sottostare.

Verità che cerca costantemente di negare e manipolare, la sua specialità.

Yahushua è Verità, quella Verità che cerca disperatamente di insabbiare, negare, occultare, quella Verità a cui anche Lui, nonostante il suo enorme potere, deve chinare la testa.

Penso sia più utile il filmato che ha postato Spiderman in Home per capire, piuttosto che voli intellettualmente colti e raffinati, ma difficili da comprendere.

Lo posto pure qui.

Come si annienta un Sistema con la semplice VERITA'

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Inviato il: 10/7/2013 10:45
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  •  ohmygod
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#518
Sono certo di non sapere
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Doryphoros
Malanga è un ricercatore sincero, ma le sue deduzioni sono sbagliate. La faccenda è più semplice: esistono "volontà" esterne che fanno il bello e il cattivo tempo con la nostra realtà. Nessuna di queste ha reali progetti precisi, si svagano e basta.

posto e scappo oggi passo verso una giornata altrove senza P e senza C :PC

oggi per esempio, non appena sveglio ma prima di essere sveglio del tutto e parlo di un me seduto, ho riunito quella tribù così intelligente ma prima ho creato uno spazio più piccolo nel doverli indirizzare lì. Sono sbucati all'improvviso svuotando quelle aree da loro "studiate" e in quello spazio che ho creato per loro si sono al lavoro.

L'insegnamento cosa squallida.Vivere l'insegnamento di "strani personaggi" che non si sono mai curati di relazionarsi a noi dato che per loro eravamo motivo di studio: ci studiavano per poi imporre il loro insegnamento e da quello altri insegnamenti, poi altri ancora fatti da persone che non hanno mai rispettato Tempo.

L'insegnamento cosa squallida il suo colore è bendato.
Inviato il: 10/7/2013 11:55
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  •  horselover
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#519
Dubito ormai di tutto
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tutte le tradizioni sono simili perchè hanno la stessa origine, probabilmente dai sumeri, e lo stesso scopo cioè cancellare con le buone o con le cattive quello che c'era prima. non a caso i protagonisti sono tutti maschi
Inviato il: 10/7/2013 15:54
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  •  horselover
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#520
Dubito ormai di tutto
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e a quanto pare l'operazione è riuscita
Inviato il: 10/7/2013 16:29
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  •  alroc
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#521
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invisibile ha scritto:
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alroc ha scritto:

Scusa, ma è proprio quello che succede nella TCTDF perché abbatti i muri, diventi trasparente, ti espandi e il te stesso coincide con l'universo intero. Nel momento in cui "sei e fai" senza paura non ti attacca più nessuno. Il mondo felice di cui parla Malanga è proprio questo, anime in pace perché "non c'è nulla di cui aver paura nell'universo, se non della propria ignoranza" (citazione forse non testuale di Corrado)

Io non conosco bene Malanga, ho solo visto qualche sua intervista.
Potresti riassumere semplicemente cosa é il TCTFD e perché facendolo "abbatti i muri, diventi trasparente, ti espandi e il te stesso coincide con l'universo intero"?


Dovrei sintetizzare 30 anni di ricerca...potrei dimenticare qualcosa o non conoscerla proprio.

Ci provo schematicamente:

1) primo approccio alle abductions, Malanga ipnotizza gli addotti.

2) seconda fase: SIMBAD simulazione mentale in cui le tre parti staccate dell'addotto (anima, mente e spirito) dialogavano tra loro per ricostruire il fenomeno dei rapimenti. La tecnica nacque dall'esigenza di far lavorare da soli gli addotti perché per Malanga era diventato insostenibile poter fare ipnosi a un numero crescente di persone rapite che chiedevano aiuto.

2) seconda fase (secondo tempo): durante i SIMBAD anima era spesso di colore blu, mente di colore verde e spirito di colore rosso, si sedevano, nella stanza creata dall'addotto (uno studio televisivo), sempre allo stesso modo (mente al centro e gli altri due ai lati).

3) terza fase FMS simulazione mentale in cui gli elementi in gioco erano: acqua (mente); fuoco (spirito), terra (corpo), aria (anima), in più c'era lo specchio: chi era addotto vedeva riflesso l'alieno nello specchio. Si attraversava lo specchio e si dialogava con la propria anima per risolvere il problema.

4) quarta fase: dall'intuizione relativa ai colori di mente, anima e spirito, Malanga elabora una nuova simulazione TCTS (TRIAD COLOR TEST STATICO) da poter fare da soli per verificare se c'era un problema di interferenza aliena (il test è semplicissimo perchè, in base al colore delle lamadine che si accendono, si può stabilire se c'è un fenomeno adduttivo o un parassitaggio). Poi il TCTD (TRIADE COLORTEST DINAMICO) una simulazione condotta con l'aiuto di un operatore per affrontare le fasi di liberazione dal problema.

Il TCT semplifica al massimo rispetto al SIMBAD l'idea di come agire per poter entrare in contatto con la triade. Perchè i colori, che sono archetipi con cui è costruito l'universo, sono anima, mente e spirito, cioè rispettivamente: tempo, energia e spazio.

Anima manca dell'asse del tempo, mente manca dell'asse dell'energia, spirito manca dell'asse dello spazio (infatti lo spirito permea tutto il creato è la vita stessa e si trova in ogni cosa).

In sostanza i tre colori sono la triade ovvero i vettori/archetipi che "agiscono" sull'ologramma sottoforma di coscienza. L'universo in cui siamo immersi è costruito con semplici regole i tre colori sono associabili anche ai suoni: anima toni alti, spirito toni bassi, etc. Altro ramo della ricerca era infatti il TST (TRIADE SOUND TEST) che è stato però sospeso al momento.


Qui bisogna aprire una parentesi, la stanza buia della TCT, in cui il soggetto immagina tre lampadine (anima, mente e spirito) è il nostro spazio interiore, il nostro confine. Questo confine veniva considerato da Malanga come il "muro" difensivo tramite il quale si lasciavano fuori gli alieni. In realtà capirà presto che creare delle divisioni duali tra dentro e fuori, tra addotto e alieno era un errore. Ma lo capirà quando lui applicherà su di sè la TCT.

Fino a quel momento era stato freddo e distaccato con i soggetti con cui si relazionava, perchè lavorava con il solo lobo sinistro. Ma nel momento in cui sperimentò in prima persona un viaggio dentro di sè, capì meglio tutta la faccenda.

Capì che il duale era finto e che i "muri" della stanza andavano abbattuti. Nella puntata di Ufocast N° 39 spiegò allora ai suoi ex collaboratori cosa gli era successo e dichiarò in quella occasione che la TCT andava modificata e che ammetteva di aver commesso un errore.
In solitudine nei mesi successivi, elaborò la TCTDF (TRIADE COLOR TEST DINAMICA FLASH), che è quella di cui tu mi chiedi.

Purtroppo la premessa era necessaria per spiegare l'abbattimento dei muri, infatti, bisogna comprendere il percorso per poter entrare nel merito dei concetti presenti in questa nuova tecnica.

La tecnica è meccanicistica, nel senso che, scoperti gli elementi base per interagire con la triade, questa simulazione agevola chi ha difficoltà nell'approcciarsi con il proprio mondo interiore e lo fa agendo in modo meccanico sui vettori (anima, mente e spirito), ma non basta per "stare bene". Non basta perché non siamo macchine e quindi all'azione "tecnica" va aggiunta la parte di crescita e maturazione personale che è il naturale l passo successivo.

La tecnica crea una unione definitiva e stabile con anima, mente e spirito in quella che è la coscienza, quest'ultima è unica non ha barriere, supera la separazione e "unisce" ogni cosa.

I muri non hanno ragione di esistere, perché separano e la separazione implica paura, dualismo, ego chi compie la tecnica, una volta unita la triade, facendola diventare trasparente, espande i famosi "muri", che non sono più muri, fino ai limiti dell'universo, si diventa un uno con l'universo e poi si riporta il tutto al proprio corpo.

Il corpo è l'universo e l'universo è il corpo, la coscienza si incarna sempre più in profondità con la materia corporea e da quel momento si è compiuta l'unione con il tutto. Il dentro e il fuori non esiste perché si è universo. A quel punto non c'è più adduzione, se non si vuole.
Inviato il: 10/7/2013 18:20
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#522
Mi sento vacillare
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Quei concetti innati che possediamo in quanto Uomini, quei concetti che sono concetti interiori, archetipi costituenti di tutti gli uomini in quanto tali.


Appunto, ognuno "ricorda" come può questi concetti. Malanga non fa altro che dire questo.
Inviato il: 10/7/2013 18:30
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  •  incredulo
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#523
Sono certo di non sapere
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Da Asia
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Citazione:

Timor ha scritto:
Citazione:
"abbatti i muri, diventi trasparente, ti espandi e il te stesso coincide con l'universo intero"?


Non è forse questo l'obiettivo dell'Era dello Spirito Santo?

Ma diventare il tempo e lo spazio significa accettare la Crocifissione, cioè accettare di redimere dentro di sé le immense ferite che da Adamo (inteso come primo Essere dotato di Materialità) in poi si generarono nel Processo Evolutivo di ogni forma Biologica
Ferite gigantesche il cui frutto ancora vivo è la morte e la sofferenza intese come inerzia e l'attrito di una dimensione (quella materiale) incapace ancora di accettare completamente la Verità della LUCE


Prendo come assist questo tuo intervento per dare una interpretazione del "peccato originale" dell'uomo primo, quell'Adamo che mangiò la mela proibita.

Per inciso notare come la "apple" sia un simbolo potente, dalla Emi, casa discografica dei Beatles fino al mitico Steve Jobs e al primo computer della Storia.

Abbiamo visto che il "cervello" è l'organo privilegiato della nostra Civiltà.

E' considerato sinonimo di intelligenza, di genio, di profondità di pensiero sede dell'individuo.

Ma non è sempre stato così.

Anticamente era il Cuore la sede dell'Anima, della Vita ed è sempre stato così fino alla "Rivoluzione scientifica" di qualche secolo fa.

Gli egiziani nel processo di imbalsamazione del faraone, lasciavano solo il Cuore come organo interno, quel Cuore che serviva al faraone per affrontare il viaggio descritto magnificamente nel "libro egiziano dei morti", tutti gli altri organi venivano tolti, cervello compreso.

L'ultima prova per accedere all'immortalità era la "pesatura del cuore".

Sulla soglia dell'ingresso nel regno immortale, c'era un mostro terribile, pronto a divorarti.

La prova consisteva nel pesare il cuore, mettendo nel piatto opposto della bilancia una piuma.

Se il cuore pesava più di una piuma, il guardiano mostruoso ti divorava rimandandoti fra i mortali, se il tuo cuore era appesantito dalle azioni compiute in vita non superavi la prova.

Quel cuore che è simbolicamente legato ai sentimenti, alla compassione, alle religioni, ai mistici, agli illuminati.

Quel cuore sede dell'intuito, del sentire, della condivisione fra esseri umani diversi per cultura e tradizione, ma accomunati dal comune sentire Umano.

Einstein, che sosteneva che l’immaginazione è più importante della conoscenza, sosteneva che la mente era il servo dell'intuizione, il vero dono sacro, rapporto che la modernità aveva invertito rendendo il servo sovrano.

Sosteneva il primato dell'intuizione, alla quale il servo, rappresentato dalla mente dava un corpo, che l'azione rendeva concreto.

In Oriente si privilegia il sentire.

La massima Bhuddista più nota, ma si può applicare a tutto l'oriente è:
"Corretto sentire, corretto pensiero, corretta azione"

Il cuore ed il cervello, due autorità che combattono nella nostra visione moderna.

Il dualismo, uno meglio dell'altro, invece di una visione di armonia, uno funzionale all'altro in perfetta collaborazione.

Le società segrete utilizzano una simbologia fortemente legata al cervello, all'occhio di horus, al Bafometto con la fiamma sulla testa, all'illuminismo con il primato della "scienza" sulla religione, religione che invece fa leva sul Cuore, sul "Sacro cuore" come simbolo di santità e compassione.

Una divisione arbitraria, che fa comodo al potere, che nega il naturale sentire dell'Uomo, sostituendolo con un sentire più cerebrale, più "esatto", meno irrazionale in opposizione al mistero irrazionale della Vita ed al Chaos degli avvenimenti.

Non a caso il motto sul Seal, il "Grande Sigillo", come viene chiamato il dollaro americano, recita:"Ordo ab Chaos", "Ordine dal Chaos".

Dopo questa premessa andiamo a vedere cosa si dice del "Paradiso terrestre", prima della "caduta" di Adamo e la sua cacciata.

L'albero della vita era un albero che, secondo alcune tradizioni religiose, Dio pose nel Giardino dell'Eden, assieme all'albero della conoscenza del bene e del male. Nell'esegesi ebraica è insegnato che originariamente i due alberi erano uniti, in seguito Adamo ne separò le radici.

Quindi abbiamo due alberi, "L'albero della Vita" e quello della "Conoscenza del bene e del Male".

Da quello della Vita poteva mangiare in abbondanza, dall'altro no, perchè altrimenti sarebbe morto, si sarebbe autodistrutto credendosi come Dio.

Satana, lo convince che non è vero che sarebbe morto, gli dice che Dio non vuole che mangi quei frutti perchè sarebbe diventato come lui, come Dio.

L'"albero della Vita" rappresenta il Cuore, quello che custodisce la Vita, che ci da la Vita, battendo ininterrottamente dalla nascita alla morte, quella Vita che tutti condividiamo, sentiamo, quello che ci unisce.

Viceversa, l'albero della "Conoscenza del bene e del Male", rappresenta il cervello, la divisione, l'orgoglio, la finta superiorità che deriva dal sapere.

Da notare che nell'esegesi ebraica è insegnato che originariamente i due alberi erano uniti, in seguito Adamo ne separò le radici.

Originariamente i due alberi erano uniti, come è naturale che sia, Cuore e Cervello in perfetta armonia, seguendo la Vita del Cuore con la sapienza del Cervello, in seguito Adamo ne separò le radici, il resto è Storia.
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Inviato il: 10/7/2013 22:28
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  •  invisibile
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#524
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Grazie alroc della tua lunga risposta.

Forse sono io rimbambito o mi sono spiegato male nella domanda. Non ho capito una cosa: queste lampadine, questi muri di cui parli, sono fisici o sono visualizzazioni mentali? O altro?
In pratica, come funziona? Non ti chiedo una spiegazione dettagliata solo a grandi linee se é possibile.
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 10/7/2013 22:41
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  •  ohmygod
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#525
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
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Alroc
Cerco di spiegare come posso, ma non è facile...è chiaro che il male è tremendo per chi lo vive sulla propria pelle qui sulla terra e "fa male" davvero, ma fino a quando non lo subisci non puoi comprenderne la sofferenza che ne scaturisce. Gli angeli in questo senso, secondo la mia opinione, non essendosi mai incarnati, vivono di "film"vissuti dalle anime che si reincarnano, ma non hanno mai provato di persona cosa significa ricevere il male. Per questo lo causano con così ampia leggerezza, non lo hanno mai vissuto e non si immedesimano in coloro che lo subiscono. Sono anime che non hanno vissuto, non provano vere emozioni e di contro posseggono una conoscenza infinita di tutta la storia della creazione, anche se solo nel mondo delle idee.

Questa è l'opinione del tuo pensiero cosa è che la differenzia dall'opinione di Malanga?
Ma perchè gli angeli sono angeli? Cosa hanno fatto per divenire tali? Sono nati già cosi? Gli angeli vivono di film vissuti dalle anime che si reincarnano etc etc
Che rapporto c'e fra gli angeli e le anime che si reincarnano?
Che rapporto c'è fra le anime che si reincarnano e gli angeli?
Chi sono questi angeli che non si sono mai incarnati cosa soprattutto vorrebbe dire?
Troppe domande per una opinione, poche per il pensiero.

Essere o non essere dove essere è materia e non essere è non essere.
Proprio così non essere.Di che materia dovrebbe essere fatto un non essere.
Sono più pericolosi gli angeli cioè siamo "governati" da angeli o da uomini? "benedetto" Dugin.

Queste anime che non hanno mai vissuto? A quale vissuto ti riferisci?
Certo di "anime" del genere ve ne sono state, ve ne sono in giro ed è questo riferimento che latita nel tuo riferirti a noi.
Scritto così male da essere persino comprensibile.
supper's ready

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Ad:venture between joy, wound, pain, distress, tess.
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Iss a strange silence inside so my guardian will be similar:a silent well,mad, sharp flute. an absurd transformer
Inviato il: 11/7/2013 13:47
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  •  incredulo
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#526
Sono certo di non sapere
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Da Asia
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Citazione:

alroc ha scritto:
Citazione:
Quei concetti innati che possediamo in quanto Uomini, quei concetti che sono concetti interiori, archetipi costituenti di tutti gli uomini in quanto tali.


Appunto, ognuno "ricorda" come può questi concetti.

Malanga non fa altro che dire questo.


Malanga dice molto altro alroc.

Riprende i concetti della tradizione, quelli di cui stiamo parlando e li piega alla sua visione, noi siamo Dio.

Parla di Anima, Spirito, Coscienza, ciclo di vita e rinascita, li inquadra in un sistema coerente, danto le coordinate giuste come Anima senza tempo e Spirito senza spazio, un sistema funzionante fino a quando quel sistema prevede solo noi come protagonisti ma che perde di coerenza quando si aggiungono altre figure, altri personaggi, siano Alieni nella "vecchia" visione, oppure Angeli nella "nuova".

Senza quella figura, la figura di un Creatore altro da noi, una volontà altro da noi, la sua costruzione non sta in piedi.
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Inviato il: 11/7/2013 14:01
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  •  ohmygod
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#527
Sono certo di non sapere
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Ed è il vedere fuori che manca dato che il vedere dentro è alla portata du tutti.
Ed è l'agire fuori che manca dato che l'agire dentro non è alla portata di tutti.
Ed è Anarchia.
Inviato il: 11/7/2013 15:53
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  •  horselover
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#528
Dubito ormai di tutto
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la bibbia rovescia tutte le tradizioni antiche (molto più antiche di lei) e ne impone di nuove con la forza delle armi. lo sta ancora facendo perchè c'è chi resiste.
Inviato il: 11/7/2013 17:02
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  •  horselover
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#529
Dubito ormai di tutto
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la magia che ci hanno rubato non è individuale, ma appartiene al branco. questa parola oggi ha una connotazione negativa, come il serpente, come le streghe, come tutto ciò che è pagano. i pagani sono gli abitanti del "pagus" ossia del villaggio (villani, cafoni) insomma i contadini che fino a poco tempo fa vivevano in armonia con la natura fregandosene altamente di dio padre, figlio, diavoli, angeli e compagnia bella.
Inviato il: 11/7/2013 17:11
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  •  horselover
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#530
Dubito ormai di tutto
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i pagani credo siano ancora maggioranza nel pianeta terra per questo la conquista ( o meglio il tentativo di conquista) continua. noi ci hanno preso e perciò ci abbeveriamo a una fonte inquinata
Inviato il: 11/7/2013 17:16
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  •  alroc
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#531
Mi sento vacillare
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Citazione:

ohmygod ha scritto:


Questa è l'opinione del tuo pensiero cosa è che la differenzia dall'opinione di Malanga?


Mia opinione
Citazione:
Ma perchè gli angeli sono angeli? Cosa hanno fatto per divenire tali? Sono nati già cosi? Gli angeli vivono di film vissuti dalle anime che si reincarnano etc etc

Tutti noi siamo angeli, loro sono quelli che non hanno avuto il coraggio di incarnarsi e sono rimasti al settimo livello (l'universo è un frattale e noi siamo il livello più basso). Gli angeli che sono rimasti hanno pensato di far "lavorare" con la materia solo quelle anime che erano già scese, facendo loro dimenticare il perché erano scese.
Citazione:
Che rapporto c'e fra gli angeli e le anime che si reincarnano?

Il rapporto che può esserci tra chi manovra (angeli) e chi è manovrato (anime).
Citazione:
Che rapporto c'è fra le anime che si reincarnano e gli angeli?

Le anime che si reincarnano si sporcano le mani con la materia, allo stesso tempo però questo discendere gli permette di comprendere, con le esperienze che fanno, la creazione.
Gli angeli cercano di rileggere le esperienze fatte dalle anime reincarnate, ma è come guardare un film di guerra. Puoi farti un'idea della guerra, ma tutt'altra cosa è esserci in mezzo e viverne tutte le atrocità.
Citazione:
Chi sono questi angeli che non si sono mai incarnati cosa soprattutto vorrebbe dire?
Troppe domande per una opinione, poche per il pensiero.

Sono anime come noi che avevano il compito di discendere nella materia, ma non l'hanno fatto. Sono quell'ottanta per cento di anime mancanti qui sulla terra. Il famoso discorso sul perché solo il venti per cento di anime è incarnata e il resto della popolazione modiale non è anima, in realtà questi uomini e queste donne sono in attesa che questi angeli si decidano finalmente ad incarnarsi.
Citazione:
Essere o non essere dove essere è materia e non essere è non essere.
Proprio così non essere.Di che materia dovrebbe essere fatto un non essere.


Un non essere non è materia, ha deciso che non voleva interagire con essa, ma questo comporta anche non comprendere. Il "non" è negazione e in questo caso coincide con il privarsi della comprensione.


Citazione:
Queste anime che non hanno mai vissuto? A quale vissuto ti riferisci?
Certo di "anime" del genere ve ne sono state, ve ne sono in giro ed è questo riferimento che latita nel tuo riferirti a noi.
Scritto così male da essere persino comprensibile.


Il vissuto sarebbe: nascere, soffrire, gioire, amare, morire.
Riferirmi a voi? Voi chi? Non ho capito putroppo.
Inviato il: 11/7/2013 17:39
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  •  alroc
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#532
Mi sento vacillare
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Citazione:

incredulo ha scritto:
Citazione:

alroc ha scritto:
Citazione:
Quei concetti innati che possediamo in quanto Uomini, quei concetti che sono concetti interiori, archetipi costituenti di tutti gli uomini in quanto tali.


Appunto, ognuno "ricorda" come può questi concetti.

Malanga non fa altro che dire questo.


Malanga dice molto altro alroc.

Riprende i concetti della tradizione, quelli di cui stiamo parlando e li piega alla sua visione, noi siamo Dio.

Parla di Anima, Spirito, Coscienza, ciclo di vita e rinascita, li inquadra in un sistema coerente, danto le coordinate giuste come Anima senza tempo e Spirito senza spazio, un sistema funzionante fino a quando quel sistema prevede solo noi come protagonisti ma che perde di coerenza quando si aggiungono altre figure, altri personaggi, siano Alieni nella "vecchia" visione, oppure Angeli nella "nuova".

Senza quella figura, la figura di un Creatore altro da noi, una volontà altro da noi, la sua costruzione non sta in piedi.


Non sono d'accordo.
"Io sono dio", non implica che dio esterno non esita, semplicemente non è all'interno di questa creazione.

La coscienza di cui parla Malanga non credo sia dio (mia opinione), ma a sua volta una parte di dio. La struttura è un po' a scatole cinesi, tante coscienze una dentro l'altra che concorrono al tentativo di comprendere e giungere dove c'è DIO.
Inviato il: 11/7/2013 17:47
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  •  alroc
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#533
Mi sento vacillare
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Grazie alroc della tua lunga risposta.

Forse sono io rimbambito o mi sono spiegato male nella domanda. Non ho capito una cosa: queste lampadine, questi muri di cui parli, sono fisici o sono visualizzazioni mentali? O altro?
In pratica, come funziona? Non ti chiedo una spiegazione dettagliata solo a grandi linee se é possibile.


Sono visualizzazioni mentali. Il concetto parte dal fatto che tutto ciò che noi immaginiamo esiste, perché l'ologramma funziona così. La nostra coscienza crea ed anche le nostre immagini mentali sono reali. Quando creiamo la stanza e le lampadine stiamo interagendo con noi stessi. Nella stanza puoi fare uno scanner del tuo corpo e vedere se c'è qualcosa che non va, puoi viaggiare nell'universo, puoi immaginare quello che vuoi. Quello che si immagina esiste per il solo fatto di averlo immaginato.
La lunga risposta era dovuta al fatto che se non si conosce la ricerca di Malanga, non si può comprendere il senso del suo lavoro, come è arrivato a certe conclusioni, a certe teorie, etc.
Inviato il: 11/7/2013 17:56
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  •  alroc
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#534
Mi sento vacillare
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Citazione:

Ho scritto alcune considerazioni in merito a questo pdf parafrasando frasi dell'autrice.

La descrizione dantesca del passaggio tramite lucifero è un momento topico della trasformazione interiore. Interpreterei questa descrizione dantesca come un’operazione che riguarda l’energia sessuale.
La voragine infernale è il vaso alchemico (utero), l’acqua permanens, l’acqua di vita (il liquido seminale), la putrefactio ( gestazione, nel senso di maturazione e crescita del rapporto che ognuno di noi ha con la propria sessualità), la “natural burella” è il collo dell’athanor (collo dell’utero), il cielo è la nascita.
Il rivedere le stelle è il nostro “nuovo” Sé, le stelle siamo noi, cioè ogni stella è un’anima, l’insieme di stelle è la “costellazione di famiglie di anime”, l’universo è la rappresentazione del nostro mondo interiore.

Sull’energia sessuale bisognerebbe discutere di più, perché è il vero “segreto” alchemico che nessuno divulga (tranne, se non sbaglio, Rocco Bruno). E’ un approccio ostico della trasformazione interiore ed è di difficile attuazione, perché siamo continuamente bombardati da messaggi volti a farci disperdere nella matrix la nostra energia sessuale.
Solo quando si supera la “ferita” sempre aperta del desiderio sessuale e si riesce a vivere consapevolmente questo aspetto della corporeità, si perviene ad un decondizionamento reale.

Vincere la sessualità non vuol dire smettere di fare sesso, ma semplicemente essere consapevoli durante l’atto sessuale.

Per poter arrivare a questo stadio bisogna prima provare “affanno” (passaggio di Dante attraverso il centro della terra e inversione della direzione: la discesa diventa salita) perché non è facile gestire la sessualità. L’astensione volontaria dall’orgasmo è un passaggio difficilissimo tramite il quale si perviene a una nuova comprensione di cosa sia la sessualità.

L’orgasmo allo stato attuale è come un contratto non scritto tra due persone che scambievolmente se lo devono procurare a vicenda. Se io ti do, tu mi dai, ma è solo un rapporto di scambio commerciale. Quando si riesce a superare questo condizionamento, non c’è più contratto o scambio, c’è “non richiesta”, c’è donare se stessi all’atro. La vera “soddisfazione” sta proprio nel donare.

Quando un uomo si avvicina ad una donna per “quello”, non sta amando, sta costruendo un “patto” ben chiaro che è ormai consolidato nella nostra società, è una richiesta ben precisa che ci si sforza di portare a termine al meglio.
Ti è piaciuto? E’ la classica domanda dell’uomo in cui è implicito il desiderio di sapere se si è stati “bravi” nel portare a termine le condizioni espresse nel contratto. Queste sono tutte costruzioni egoiche, non è amore.

Tra l’altro ci sono sempre molte convergenze in termini di ricerca sulla verità. Lucifero cade (nel senso che se potesse non discenderebbe), mentre Cristo/uomo/anima discende volontariamente per reintegrare ciò che si era disgregato. Ed è ciò che dice anche Malanga. Bisogna prima scendere per poi salire consapevolmente (anche Dante descrive questo), solo scendendo, si potrà acquisire la coscienza che scaturisce dall’esperienza della discesa. Ogni essere deve passare obbligatoriamente per la materia, solo così si possono capire in profondità i passaggi utili per diventare integri e unificare ciò che era stato separato in origine, cioè la triade anima, mente e spirito.
La via non si vede, ma si stente è un luogo interiore, è un richiamo, una voce della natura sotterranea. E’ la via stretta (inconscio che preme per trovare espressione nel conscio)
Inviato il: 11/7/2013 18:07
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  •  Maksi
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#535
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"Il Fuoco Segreto e la vera identità di Gandalf" di Simon Grosjean

Il Signore degli Anelli è uno delle più belle e raffinate opere della letteratura di tutti i tempi. In questo capolavoro, che trascende la semplicistica definizione di romanzo fantasy, l’autore J.R.R. Tolkien è riuscito mostrarci un’esperienza di vita mitologica che scende in profondità nell’animo umano e ci dà le chiavi di accesso per la via che porta alla Tradizione Primordiale. H.P. Lovecraft sosteneva che non era lo scrittore che inventava un mondo fantasy, ma era il mondo stesso che si manifestava attraverso le pagine degli scrittori più arditi, degli scrittori che più di altri riuscivano a portare sul piano pratico l’Immaginazione Creativa (descrittaci dal Maestro Massimo Scaligero nel libro La Luce). Allo stesso modo, il mondo di Arda non è frutto dell’immaginazione di un pazzoide scrittore inglese, ma è una vera e propria descrizione di un mondo reale dipintoci per mezzo dell’elegante penna di Tolkien. In uno splendido passo de Il Signore degli Anelli, che già da adolescente mi aveva colpito per la sua spettacolarità e al tempo stesso profondità, Gandalf il Grigio affronta una creatura di Morgoth, un Balrog. La scena si svolge nelle profondità delle miniere di Moria, scavate dagli abili Nani, durante la disperata fuga della Compagnia inseguita ferocemente da una banda di Orchi e Troll. La scena è resa più adrenalinica ed inquietante da un sinistro e profondo suono di tamburi: dum, dum. Alla fine i nostri amici riescono a raggiungere il ponte di Khazad-dûm, ma qui si rivela in tutta la sua mostruosità la fonte del suono cupo. E’ un Balrog, il Flagello di Durin, creatura corrotto da Morgoth che si era nascosta nelle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose per più di cinque mila anni. Questa non è una creatura che possa essere sconfitta da spade, frecce o asce, in questo caso serve la vera forza di cui Gandalf è portatore, la forza della magia derivata dalla sua connessione con l’Uno-Illuvatar: il Fuoco Segreto.

Ecco come la penna di Tolkien ci descrive la terribile scena: “Il Balrog giunse al ponte. Gandalf era in piedi al centro della sala e con la mano sinistra si appoggiava al bastone, mentre nella destra Glamdring scintillava, fredda e bianca. Il nemico si arrestò nuovamente, fronteggiandolo, ed intorno ad esso l’ombra allungò due grandi ali. Il Balrog schioccò la frusta, e le code scricchiarono e fischiarono. Del fuoco si sprigionava dalle sue narici: ma Gandalf rimase fermo e immobile. «Non puoi passare», disse. Gli Orchetti tacquero, e si fece un silenzio di morte. «Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor. Non puoi passare. A nulla ti servirà il fuoco oscuro, fiamma di Udûn. Torna nell’Ombra! Non puoi passare». [1]

Come tutti sappiamo, il grigio stregone riesce a gettare l’immonda creatura nel baratro, ma questa con un impeto finale riesce a far scivolare Gandalf portandoselo nel pozzo senza fondo. Analizziamo un attimo quali parole usa Gandalf per sconfiggere il possente demone. Lo stregone si dice servitore del Fuoco Segreto e portatore della fiamma di Anor. Nell’universo descrittoci da Tolkien i termini Fiamma di Anor, Fuoco Segreto o Fiamma Imperitura fanno riferimento a quell’essenza donatrice di vita autonoma che solo Eru-Illuvatar possiede. Si dice infatti ne Il Simarillion: “In questa Musica il Mondo fu cominciato giacché Illuvatar rese visibile il canto degli Ainur ed essi lo videro come una luce nell’oscurità. E molti fra loro s’innamorarono della sua bellezza e della sua storia che videro cominciare e svolgersi come in una visione. Per questa ragione Illuvatar conferì Essere alla loro visione e la collocò in mezzo al Vuoto, e il Fuoco Segreto fu inviato ad ardere nel cuore del Mondo; e questo fu chiamato Eä.” [2]

Eä è propriamente il Mondo che è manifesto e il potere di manifestazione è detenuto da Illuvatar che agisce tramite la fiamma di Anor. Una volta che un pensiero, una Musica è stata alimentata dal Fuoco Segreto, questa prende vita e diventa cosa indipendente dall’Uno. L’unico legame che tiene unito la creatura al suo creatore è il reciproco scambio di Amore puro che scorre tra i due enti, Amore che evidenzia la intrinseca unione e unicità dei due. Nell’Ainulindale si narra di come Melkor, l’Ainu cattivo paragonabile al Loki della mitologia norrena, vagò nel vuoto alla ricerca della Fiamma Imperitura per poter portare all’Essere i propri pensieri, ma non la trovò giacché questa si trova nel Cuore di Eru-Illuvatar. Gli Ainur non sono altro che parti definite di Eru-Illuvatar, è come se fossero dei pezzettini stessi dell’Uno-Indefinito e in quanto tali sono sua diretta filiazione. A questo punto diventa evidentissimo il collegamento con la tradizione indoeuropea, o meglio Iperborea, che ci dice appunto che fu l’Uomo Cosmico, Purusha o Ymir, che diede vita agli dèi e dunque l’Essere Umano è legittimo creatore di divinità in quanto immagine manifesta di Purusha. Le Forze Divine, o Numina, non sono creatori di realtà quanto piuttosto formatori di essa e l’esperienza di Melkor ci insegna proprio questo. Gli Ainur cantarono una Musica che diede forma al mondo; ogni Ainu dotato di propria autonomia plasmò a suo piacimento parte di questa creazione, ma fu Illuvatar stesso, possessore del Fuoco Segreto, che diede vita al Mondo portandolo nel reame della manifestazione. Qui l’analogia con l’antica Tradizione è ancora una volta sconvolgente. Infatti come analogo al concetto di Fiamma di Anor troviamo Agni, nella tradizione vedica, e Ignis, in quella latina. Nel mondo vedico si insegna infatti che è Agni, un dio-non-dio, che dà vita alla realtà e che crea quel canale di comunicazione tra mondo umano e mondo divino. Senza Agni, che funge da vettore, ogni sacrificio risulta inutile in quanto sconnesso dal mondo delle forze divine ordinatrici. Dopo questa necessaria precisazione su cosa si intende per Fuoco Segreto e su quale sia il suo significato esoterico-mitologico, ritorniamo ora ad analizzare lo scontro epico tra Gandalf il Grigio e il Balrog. Innanzi tutto va precisato che i Balrog erano originariamente dei Maiar, ovvero delle essenze divine gerarchicamente leggermente inferiori agli Ainur. Questi Maiar tuttavia vennero corrotti da Morgoth (ovvero Melkor) e presero dunque le sembianze di demoni di fuoco mutando nome in Balrog. Questo aspetto è importante perché ancora una volta si ha la dimostrazione di come Melkor non possa in realtà dare vita a nessuna creatura, ma come in realtà possa soltanto riplasmarle corrompendone la natura fenomenica. In realtà, si scoprirà successivamente che anche Gandalf è un Maia e che nella terra di Valinor, la terra degli dèi, portava il nome di Olorin: “Sapiente sopra tutti i Maiar era Olorin. Anch’egli dimorava in Lorien, ma le sue strade lo condussero spesso alla casa di Nienna, e da lei apprese pietà e pazienza. Di Melian molto si narra nel Quenta Silmarillion. Ma di Olorin quel racconto non parla; benché amasse gli Elfi, infatti, egli si aggirava tra loro non visto oppure assumendo forma tale da sembrare uno di loro, ed essi non sapevano da dove provenissero le belle visioni o i consigli sapienti che egli metteva nei loro cuori. In epoche successive fu amico di tutti i Figli di Illuvatar e ed ebbe pietà delle loro sofferenze; e chi lo ascoltava si risvegliava dalla disperazione, abbandonando le illusioni dell’oscurità.” [3]

Dunque Gandalf originariamente era un vero e proprio Nume di potenza che, appresa la compassione dalla divinità a questo preposta (Nienna che muta il dolore in sapienza), si aggirava spargendo consigli a tutti i Figli di Illuvatar, ovvero a Elfi e a Uomini. Chi è interessato ad approfondire la figura di Gandalf, troverà sicuramente spunti interessanti sulla Rete. Lo scontro tra lo stregone e il Balrog, sua nemesi, avviene nella profondità delle miniere di Moria il cui nome rimanda per analogia alle tre Moire, divinità del fato nella mitologia greca e ci suggerisce dunque di come sia fatale e cruciale le vicende che si svolgono in queste miniere terribili ed oscure. Il fatto stesso che il tutto si svolga nell’oscurità di una caverna profonda che giace nel cuore delle montagne ci suggerisce anche una loro valenza iniziatica, testimoniata da illustri tradizioni passate che videro numerosi iniziati avventurarsi nella profondità degli Inferi per trovare se stessi e diventare ciò che veramente si è. Sono troppi i personaggi mitologici che si avventurano negli antri bui alla ricerca di risposte per poterli citare tutti, due nomi illustri bastino al lettore colto: Ulisse ed Enea. Gandalf per tutto il viaggio ha tentennato scegliendo sempre altre strade piuttosto che le profondità della terra perché in cuor suo sapeva che vi avrebbe trovato qualcosa di fatale e pauroso allo stesso tempo. Solo dopo che ogni altra alternativa era stata scartata la Compagnia scelse questa via che li porterà nel cuore bruciante delle Montagne Nebbiose. Nel momento in cui lo stregone affronta il Balrog, in realtà non fa che affrontare una parte di se stesso. Egli si batte con la sua controparte oscura ed infernale giacché il Balrog non è che un Maia (come Gandalf) corrotto dal potere di Morgoth. Nell’unione di queste due fiamme così opposte e antitetiche Gandalf ritroverà se stesso e verrà instillato del Fato, verrà rimandato indietro per adempiere al suo scopo sacrale: la sconfitta di Sauron.

Così ci racconta Tolkien: “«Caddi per molto tempo», riprese infine lentamente, come se riandare indietro con la mente gli fosse difficile. «Caddi per molto tempo, e lui con me. Il suo fuoco mi avvolgeva. Avvampai. Poi precipitammo nelle acque profonde e tutto fu buio. Erano fredde come il mare della morte, e mi ghiacciarono quasi il cuore». «Profondo è l’abisso varcato dal Ponte di Durin, e nessuno mai lo ha misurato», disse Gimli. «Tuttavia ha un fondo, al di là della luce e di ogni conoscenza», disse Gandalf. «Ivi giunsi infine, nelle estreme fondamenta della pietra. E lui era ancora con me. Il suo fuoco era spento, ma ora si era tramutato in un essere di fango e melma, più forte di un serpente strangolatore. «Lottammo a lungo nelle profondità della viva terra, ove il tempo non esiste. Sempre mi afferrava e sempre io lo colpivo, e infine fuggì attraverso oscure gallerie. Non erano state scavate dal popolo di Durin, Gimli figlio di Gloin. Giù, molto più giù dei più profondi scavi dei Nani, esseri senza nome rodono la terra. Persino Sauron non li conosce. Essi sono più vecchi di lui. Adesso io ho camminato in quei luoghi, ma non narrerò nulla che possa oscurare la luce del sole. Disperato com’ero, il mio nemico era l’unica speranza che avessi, e lo inseguii afferrandogli le caviglie. Così mi condusse dopo molto tempo nei segreti passaggi di Khazad-dûm, che conosceva sin troppo bene. Poi continuammo a salire, sempre più in alto, e giungemmo all’Interminabile Scala» […] «S’inerpica dalla galleria più profonda sino alla vetta più alta, una spirale ininterrotta di molte migliaia di gradini che ascende sino alla Torre di Durin, scavata nella viva roccia di Zirakzil, la punta estrema di Dentargento. «Ivi, in cima a Celebdil, vi era una solitaria finestra nella neve, e al di là di essa uno stretto spazio, che pareva un vertiginoso nido d’uccello rapace sovrastante le nebbie del mondo. Il sole vi scintillava con violenza, ma in basso ogni cosa era avvolta dalle nubi. Lui con un balzo fu all’aperto, e nel momento in cui lo raggiunsi avvampò in nuove fiamme». […] Un grande fumo s’innalzò intorno a noi, vapori e foschie si sprigionarono. Il ghiaccio cadde come pioggia. Scaraventai giù il mio nemico, e lui precipitando dall’alto infranse il fianco della montagna nel punto in cui cadde. Allora fui avvolto dall’oscurità, errai fuori dal pensiero e dal tempo, e vagabondai lontano per sentieri che non menzionerò. «Infine fui rimandato nudo là dove l’oscurità mi aveva colto. E giacqui nudo in cima alla montagna. La torre dietro di me non era altro che polvere, e la finestra scomparsa; la scala in rovina soffocata dai massi arsi ed infranti. Ero solo, dimenticato, senza speranza di salvezza, sul duro corno del mondo. Ivi, supino, guardavo sopra di me le stelle compiere il loro ciclo, e ogni giorno era lungo come una vita terrena. Vago alle mie orecchie giungeva il rumore confuso di tutte le terre: il sorgere e il morire, il canto e il pianto, e il lento eterno gemito della pietra sotto il troppo pesante fardello. Così infine mi trovò Gwaihir, il Re dei Venti; mi prese con sé e mi portò via». [4]

Come il lettore attento avrà già notato, l’esperienza di Gandalf è un’autentica esperienza misterica per nulla differente da quella che gli Iniziati dell’antichità dovevano vivere per poter accedere ai Grandi Misteri. Per facilitare la comprensione proverò a schematizzare l’esperienza del nostro eroe analizzandone i passi salienti:

Caddi per molto tempo… Il suo fuoco mi avvolgeva: La discesa negli abissi dell’anima è una vera e propria caduta, una caduta che conduce l’Iniziato lontano dalla sorgente proiettandolo nelle più basse sfere della materia. La caduta in sé è necessaria perché permette all’anima di fare esperienza di sé e in ultima analisi permette all’Uno-Assoluto di divenire. Questa discesa, testimoniata da tutte le tradizioni antiche, per Gandalf non avviene da sola, ma a lui si accompagna il Balrog. In questo interminabile abisso Gandalf si avvolge con la sua nemesi, i loro due Fuochi ardono e diventano un tutt’uno. In questa fase non c’è differenza tra Gandalf il Grigio e il Balrog di fuoco, sono uniti come un sol essere. Precipitammo nelle acque profonde e tutto fu buio. Erano fredde come il mare della morte, e mi ghiacciarono quasi il cuore: Alla fine la discesa termina. La fine si trova in un mondo senza luce, senza calore dove ogni fiamma si spegne. E’ solo nel momento in cui ci si avvicina paurosamente alla distruzione della propria anima che si può riscoprire la natura divina. E’ solo nel gelo più profondo e più terribile che si può ritrovare la vera fiamma che arde nel nostro cuore. Questa è la morte di Gandalf-Balrog. Il suo fuoco era spento, ma ora si era tramutato in un essere di fango e melma: La fiamma che arde in seno al petto del demone non c’è più in quanto il demone stesso cessa di esistere in quanto essere separato da Gandalf. Ci si trova in uno stato di non-dualismo. Nella caduta Gandalf ha compreso che in realtà il Balrog è un essere che vive dentro di sé e quindi ora si è “tramutato in un essere di fango e melma”, simboli di indifferenziata fertilità trasformatrice. Disperato com’ero, il mio nemico era l’unica speranza che avessi: Gandalf perde il proprio Io, supera l’attaccamento al sé e diventa Assoluto. Vive in uno stato di non-tempo e di non-spazio. L’unico modo che ha per tornare nel mondo è rigettarsi nel reame della dualità, nel samsara buddhista, e usa a proprio vantaggio il nemico stesso; la nemesi diventa unica salvezza. S’inerpica dalla galleria più profonda sino alla vetta più alta: La Scala Interminabile è simbolo di ascesi. Gandalf ascende nuovamente al mondo per mezzo del demone e ritorna dunque nella realtà manifesta. Il sole vi scintillava con violenza, ma in basso ogni cosa era avvolta dalle nubi: Giungono infine di nuovo nel mondo, ma non è il mondo di prima che giace ai loro piedi avvolto nelle nubi e nella confusione. Il mondo in cui risorgono è un mondo pieno di luce e di chiarore in cui il Sole, Fiamma di Amore, scintilla addirittura con violenza, ovvero con una forza talmente forte che per disabitudine gli sembra violenta. Ma il Sole scintillante indica anche che la Fiamma Imperitura, che arde nel petto dello stregone, ha riacquistato la sua vera essenza divina. E’ ciò che i vedici chiamano la seconda nascita di Agni. Lui con un balzo fu all’aperto, e nel momento in cui lo raggiunsi avvampò in nuove fiamme: Il ritorno al mondo della vita proietta di nuovo il Balrog in una dimensione esterna. Il dualismo del mondo manifesto si è di nuovo estrinsecato e la Fiamma di Udûn si riaccende. Il nemico interno diventa un essere esterno e pericoloso da affrontare. Ma dopo essere stato sconfitto nella dimensione interna, l’esito dello scontro titanico è già segnato. E infatti… Scaraventai giù il mio nemico… Allora fui avvolto dall’oscurità, errai fuori dal pensiero e dal tempo: Gandalf ora è ritornato ad essere una creatura divina, con la piena consapevolezza interna di ciò che veramente E’. Dunque con un turbinare di fuoco e lampi sconfigge in poco tempo il nemico; è vittorioso sulla Nemesi. Ha capito il suo demone, l’ha affrontato con determinazione, accettato per quello che è (una parte di sé), infine interiorizzato e quindi sconfitto. L’immane fatica della rinascita però lo lascia esausto ed è in questo momento che lui perde se stesso e rifiuta il proprio Io per ricongiungersi nuovamente con l’Assoluto. Infine fui rimandato nudo là dove l’oscurità mi aveva colto… Così infine mi trovò Gwaihir, il Re dei Venti; mi prese con sé e mi portò via: Tuttavia non aveva ancora completato il suo Fato e così, come i Bodhisattva della tradizione orientale, decise di tornare nudo e rinato. Infine lo salva Gwaihir, il Signore delle Aquile, simbolo di potenza e di imperio regale. Gandalf è tornato come il Bianco, essere Iniziato che ha riscoperto la propria natura divina, essere che ha riacceso in sé il Fuoco Segreto che guida ogni passo e brucia ogni nemico.

Questo è quanto ci insegna la terribile, seppur divina, esperienza dello Stregone Compassionevole. Tuttavia ora sento l’esigenza di abbandonare per un attimo i panni dello studioso. Il mondo che mi circonda mi richiama e non si possono ignorare né il Dolore né l’Amore emanati dalla Bellezza del nostro mondo. Vorrei fare una piccola proposta al lettore: TU che leggi queste parole fai propria l’esperienza mitologica di Gandalf, trai dentro di TE la forza che ha condotto il Saggio a buttarsi nell’abisso per affrontare il demone infernale, fatti guidare dalla Fiamma Imperitura che arde, anche se inconsapevolmente, nel tuo cuore. Apri il Cuore al mondo giacché esso necessita di TE; così come Gandalf fu rimandato nudo nel mondo, così TU non puoi abbandonarlo nel momento del massimo bisogno, ita est. Noi siamo i Figli di Illuvatar e in quanto tali dobbiamo cavalcare l’attuale epoca di corruzione e ritrovare la via verso le Beate coste di Valinor, lì ci attende la nostra vera natura, lì ci attende la nostra essenza divina. Come fare questo? Seguendo l’esempio di Gandalf; ovvero coltivando dentro di sé la disciplina e la forza del Fuoco Segreto, ciò che la tradizione vedica ci indica con il termine “tapas” di cui il compianto Pio Filippani Ronconi era Maestro d’Arte. Per aiutarci in questa Opera grandiosa, il mondo ci ha regalato tre splendidi gioielli. Tre magnifici tesori che Tolkien chiamò Silmaril, ma il tempo è finito e verrà un altro momento per parlarne.


Note
1 Tutte le citazioni sono tratte da Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, Bompiani edizioni, p.441.
2 Tratto dal Il Valaquenta. Pag. 47 dell’edizione di Bompiani de Il Silmarillion.
3 Vd. sopra. Pag. 53.
4 Vd. nota 1. Pag. 611-612.

Fonte: http://www.centrostudilaruna.it/
Inviato il: 11/7/2013 18:14
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  •  alroc
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#536
Mi sento vacillare
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Citazione:
Noi siamo i Figli di Illuvatar e in quanto tali dobbiamo cavalcare l’attuale epoca di corruzione e ritrovare la via verso le Beate coste di Valinor, lì ci attende la nostra vera natura, lì ci attende la nostra essenza divina. Come fare questo? Seguendo l’esempio di Gandalf; ovvero coltivando dentro di sé la disciplina e la forza del Fuoco Segreto, ciò che la tradizione vedica ci indica con il termine “tapas” di cui il compianto Pio Filippani Ronconi era Maestro d’Arte. Per aiutarci in questa Opera grandiosa, il mondo ci ha regalato tre splendidi gioielli. Tre magnifici tesori che Tolkien chiamò Silmaril, ma il tempo è finito e verrà un altro momento per parlarne.


Il fuoco segreto per me è l'energia sessuale.

Il simbolo del fuoco segreto è excalibur, la spada (infuocata) che si maneggia con mano sicura, perché lo scopo è nobile è puro, è dono di sè, non possesso.

Excalibur (fuoco segreto, spirito che permea) è infatti conficcata nella roccia (terra, cioè corpo), solo chi è meritevole può estrarla, chi discende nei propri inferi sessuali e con "affanno" supera la prova. Il corpo/roccia è il luogo dove ha sede il fuoco segreto, excalibur. Estrarre excalibur, vuol dire comprendere la natura umana, cioè l'essere fatti di carne.

Tutto questo è scaturito da un altro racconto che ho scritto.
Inviato il: 11/7/2013 18:57
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  •  invisibile
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#537
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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alroc ha scritto:

Sono visualizzazioni mentali. Il concetto parte dal fatto che tutto ciò che noi immaginiamo esiste, perché l'ologramma funziona così. La nostra coscienza crea ed anche le nostre immagini mentali sono reali. Quando creiamo la stanza e le lampadine stiamo interagendo con noi stessi. Nella stanza puoi fare uno scanner del tuo corpo e vedere se c'è qualcosa che non va, puoi viaggiare nell'universo, puoi immaginare quello che vuoi. Quello che si immagina esiste per il solo fatto di averlo immaginato.
La lunga risposta era dovuta al fatto che se non si conosce la ricerca di Malanga, non si può comprendere il senso del suo lavoro, come è arrivato a certe conclusioni, a certe teorie, etc.

Chiaro. Un'ultima domanda (sto cercando di capire una cosa).
Chiunque può usare questa tecnica e funziona da subito, dalla 1a volta?
Cioè "tutto ciò che noi immaginiamo esiste, perché l'ologramma funziona così." é da subito, appena si inizia a visualizzare?
Oppure c'è un lavoro di tipo preparatorio?
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 11/7/2013 19:51
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  •  Maksi
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#538
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/10/2011
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Citazione:
alroc:

Il fuoco segreto per me è l'energia sessuale.

Il simbolo del fuoco segreto è excalibur, la spada (infuocata) che si maneggia con mano sicura, perché lo scopo è nobile è puro, è dono di sè, non possesso.

Excalibur (fuoco segreto, spirito che permea) è infatti conficcata nella roccia (terra, cioè corpo), solo chi è meritevole può estrarla, chi discende nei propri inferi sessuali e con "affanno" supera la prova. Il corpo/roccia è il luogo dove ha sede il fuoco segreto, excalibur. Estrarre excalibur, vuol dire comprendere la natura umana, cioè l'essere fatti di carne.

Tutto questo è scaturito da un altro racconto che ho scritto.

Bellissima rapresentazione, alroc...

Ancora piu' che energia sessuale - il sesso dipende ancora dalla dualita' materica - penso che sia energia creatrice irradiata dall'Albero della Vita.

Irminsul - Albero della Vita Germanico


Utero femminile


Manico di una spada


La spada nella roccia ha il manico capovolto, dove l'energia creatrice e' interamente conficcata nella materia e di conseguenza degenerata e depotenziata. Re Artu' libera questa energia, rigenerandola, attivando cosi' il suo SE' spirituale (il principio maschile, metaforicamente espresso con la spada rialzata, come simbolo fallico), capace cosi' di rigenerare il principio originario del mondo (Camelot). La ricerca del Santo Grall simbolicamente rapresenta la ricerca di tali Origini, che sono custodite nel sangue.
Inviato il: 11/7/2013 20:31
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#539
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/11/2005
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Ottime riflessioni Alroc

Come vedi la Tradizione Primordiale è Immortale seppure SempreVerde

E visto che sei stata così gentile da leggere i link, millenni prima dei cattivoni di malanga lo gnosticismo e gli arconti

https://it.wikipedia.org/wiki/Arconte_(gnosticismo)

https://it.wikipedia.org/wiki/Gnosticismo

e infine le considerazioni di un vero eroe

http://gconse.blogspot.it/2011/04/tractatus-cryptica-scriptura-philip-k.html


non sottovaluterei nemmeno certi matti fumettisti

http://it.wikipedia.org/wiki/Promethea

il fumetto in italiano è facilmente reperibile nei torrent
_________________
"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"

"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
Inviato il: 11/7/2013 21:43
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  •  alroc
      alroc
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#540
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
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Citazione:

invisibile ha scritto:

Chiunque può usare questa tecnica e funziona da subito, dalla 1a volta?


La tecnica si fa una volta sola (bene in tutte le sue parti, conviene leggerla più volte prima di essere sicuri di aver compreso tutti i passaggi).
Questa simulazione è senza controindicazioni, può farla anche un minore senza conseguenze.
Citazione:
Cioè "tutto ciò che noi immaginiamo esiste, perché l'ologramma funziona così." é da subito, appena si inizia a visualizzare?
Oppure c'è un lavoro di tipo preparatorio?

Il lavoro preparatorio consiste nel conoscere la teoria dei colori alla base della tecnica. Bisognerebbe leggere il pdf relativo alla TCT.

TCT

In quel contesto viene spiegata la struttura frattalica del nostro universo in relazione agli altri mondi con cui siamo in "contatto".

Questa è la tecnica: TCTDF
Inviato il: 12/7/2013 9:14
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