Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Commenti liberi
  Delio, elogio del cazzotto "una tantum"

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
<12345>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  Calvero
      Calvero
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#91
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:


Prende a pretesto un episodio per lanciare un suo personale messaggio su virilità e tempi moderni:



Il mio appunto lo aggiungo a questo tuo passaggio.

La virilità ha un accezione nobile Red... che tu l'abbia declassata, in soldoni, ad una fantomatica violenza da carvernicoli, sinceramente credo sia un problema tuo. Problema perché, come ha dimostrato precisamente Ribelle, le tue risposte sono cariche di preconcetti e fastidi diciamo di pelle.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 11/5/2012 0:01
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#92
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Calvero

Citazione:
La virilità ha un accezione nobile Red... che tu l'abbia declassata, in soldoni, ad una fantomatica violenza da carvernicoli, sinceramente credo sia un problema tuo.


Non so proprio a cosa ti riferisca. Perché dici così scusa?
Inviato il: 11/5/2012 0:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#93
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:
E allora smetti di parlarne anche tu, non Ti riguarda.......


Infatti non mi riguarda. Io sto parlando del perché il gesto sotto processo non sia condannabile.

Il mio "non sono cazzi tuoi", Complo, e hai rotto i coglioni con la dialettica, è riferito (come hai ben capito) al fatto NON che non se ne debba discutere, ma che non è contemplato il concetto di "esempio da dare al prossimo" e del concetto di "perdere la testa" ... poiché è un fattore che trascende i valori morali ...

Citazione:
A parlare del mio livello intellettuale mostri solo il TUO livello intellettuale.


Specchio riflesso gnè gnè gnè ... non mi hai fatto niente faccia di serpente (sto provando cosa si prova a tradurre in italiano le tue uscite)

.. "il mondo del calcio" ... con tutto quel che concerne una tale e stereotipata visione "profonda" della disamina ---> l'hai tirata fuori tu, no io. Se devo parlare con la gazzetta dello sport (chissà se avevi capito l'allusione alla carta rosa..) .. basta che vado a comprarla in edicola ed evito di leggere LC
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 11/5/2012 0:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#94
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:


Non so proprio a cosa ti riferisca. Perché dici così scusa?


A questo punto, perché spero che non ci capiamo.

Perché se io sommo la linea di pensiero che unisce i tuoi post, quel che ne esce è una versione infantile (parlo dell'allenatore) di un uomo che ha dato un cattivo esempio ...

.. nel contempo, rilevo che la tua critica all'articolo e a Fini è quantomeno stereotipata e spostata su un piano - per te - che indaga la vicenda NON per la vicenda in sé, ma per dare sfogo a pruriti di vario genere (ma anche ignorantemente) e a frustrazioni intellettuali e quindi ....

.. non siamo d'accordo.

Dove sbaglio?
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 11/5/2012 0:18
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#95
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Calvero

Citazione:
Perché se io sommo la linea di pensiero che unisce i tuoi post, quel che ne esce è una versione infantile (parlo dell'allenatore) di un uomo che ha dato un cattivo esempio ...


No, ti sbagli. Non mi sono informato sulla vicenda ma da quel poco che mi pare di capire l'allenatore potrebbe anche aver fatto bene. Non mi interessa parlarne (e infatti credevo di non averne parlato...) e mi pare che non interessi nemmeno a Massimo Fini. È l'affermazione dell'antimodernismo il fine dell'articolo, e a me l'antimodernismo fa orrore nel profondo.
Non vedo in che modo la mia critica all'articolo possa essere stereotipata comunque. Quale sarebbe lo stereotipo?
Inviato il: 11/5/2012 0:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#96
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:
Nel dire che per Fini l'iPad è un mistero non intendevo lanciare un'accusa di analfabetismo tecnologico. Come dice PadijtLee l'iPad è un'inutile (oltre che costosa) minchiata, il problema è che Massimo Fini ignora palesemente ciò che simboleggia. Quello è per lui il grande mistero.

[...... ]

È un tipo di disonestà intellettuale, per quanto probabilmente non intenzionale (e questo è ancor più devastante), talmente infantile, grezza e comune che annoia anziché indispettire.


Non sono d'accordo. Anche se la risposta è per Pyter, la prendo a pretesto.

Non credo proprio che Massimo Fini ignori ciò che simboleggia, e questa tua idea comprova quella che segue quando dici che ..

Citazione:
e aver scritto 15 libri non è necessariamente una grande credenziale, almeno su Luogocomune.


.. se permetti è una sonora stronzata e spero che questo non debba farti sentire in dovere di dare del Fan Boy a prescindere. Se non sono necessariamente una credenziale, comunque non sono neanche un demerito ... anzi. Visto che Fini, innegabilmente, non rientra nella schiera di coglioni, cornuti e lacchè dell'editoria e del giornalismo italiota. Scusa se è poco.

Se hai letto il suo - La ragione aveva torto? - solo lì, già si comprenderebbe che tale critica all'I-Pod è ben lungi dall'essere ignorata nel suo profondo significato. Per dirne una. Io credo tu abbia preso un granchio.

Citazione:
E infatti tutto quel che fa è agitare moralisticamente lo spettro dell'alienazione prendendo vigliaccamente come esempio la parte più frivola di un fenomeno complesso per qualificarlo negativamente nella sua interezza.


Ti sbagli.

edit - di questo paragrafo
E' proprio alla base del suo pensiero quella concezione (che oltretutto è insita nell'articolo) dove il "moralisticamente" in sé, è quell'elemento che l'uomo dovrebbe rigettare a priori. Tu ci aggiungi un - vigliaccamente, e di grazia ... perché??

.. è un osservazione coerentissima invece e contestualizzata a tutte quelle dinamiche psicologiche e sociologiche generazionali che, esponenzialmente, infliggono i più svariati cortocircuiti ...

... contribuendo a sedare, plasmare e omologare l'individuo e, nel contempo, ad amplificare il senso di smarrimento nei rapporti realmente interpersonali. Si tratta dei tasselli che crucialmente (se pur indirettamente) svolgono la funzione di quello che le casa farmaceutiche adotterebbero col Ritalin


Poi parli di frivola. Errore: - parte frivola o meno, quel fenomeno complesso ottiene e raggiunge obiettivi che generalmente hanno risultati. Risultati affatto complessi, nonché in maniera disarmante .. semplicemente deleteri.

Se la loro influenza è generatrice di processi deleteri, tanto consta. Se i pregi, in antitesi, invece sono quelli del progresso e del siamo tutti connessi - posso dirti anche ben venga (anche fossi in disaccordo) .. ma ancora una volta ciò non toglie che il fenomeno è coeso con la nostra mancanza, sempre più, a non saper chiamare le cose col loro nome. Tra queste la dignità e la punizione.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 11/5/2012 0:51
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  complo
      complo
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#97
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/10/2005
Da
Messaggi: 2555
Offline
Citazione:

DrHouse ha scritto:

Tu ritieni che abbia perso la testa. Io ritengo che abbia avuto invece una reazione umana. E che si sta cercando di giudicare il fatto sulla base di molta ignoranza dei retroscena e molta ipocrisia.

Ora mi fermo perché altrimenti mi fai fare notte. Continua da solo.


Perdere la testa E' una reazione umana.
Reazione umana più semplice a vedersi in un teen ager bimbominkia che in un uomo di 50 anni che dovrebbe guidare un gruppo.
Mi fermo anche io perchè di ripetere banalità come queste mi sono anche stancato.
Inviato il: 11/5/2012 9:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  complo
      complo
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#98
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/10/2005
Da
Messaggi: 2555
Offline
Citazione:

Calvero ha scritto:


..... non è contemplato il concetto di "esempio da dare al prossimo" e del concetto di "perdere la testa" ... poiché è un fattore che trascende i valori morali ...

Specchio riflesso gnè gnè gnè ... non mi hai fatto niente faccia di serpente (sto provando cosa si prova a tradurre in italiano le tue uscite)


AUTORIMOSSO:

Calvè, ti avevo risposto attaccandoti personalmente come fai tu.
Ma siccome sono stato io in questo 3d a dire quanti conti l'esempio, non ne voglio dare uno cattivo.....
Inviato il: 11/5/2012 9:37
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Ribelle
      Ribelle
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#99
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/9/2008
Da
Messaggi: 216
Offline
Red_Knight
Citazione:
Citazione:
Massimo Fini non è né un monaco eremita del Monte Athos né un topo di biblioteca: è uno che per lavoro segue con attenzione, da molti anni, l'attualità.

È proprio questo il problema: un eremita non avrebbe alcun interesse a commentare, né si permetterebbe di giudicare, un mondo da cui si è autoesiliato. Massimo Fini c'è immerso fino al collo e nonostante questo parla di "mondo femmineo": lol.

Più per motivi legati ad altre volte che ti ho letto in passato che al livello intellettuale che stai mostrando in questa discussione, suppongo che dietro questa apparente idiozia integrale una qualche forma di ragionamento consequenziale ci sia. Se così è, ti invito ad esplicitarlo.


Citazione:
Citazione:
Citazione:
Credo perciò che i suoi giudizi siano fondati su una conoscenza dei nostri tempi e della loro evoluzione socioculturale abbastanza sostanziosa (presumibilmente assai più puntuale e ragguardevole della tua e della mia messe insieme). In più, per motivi anagrafici, ha toccato con mano, concretamente, il mutare dei costumi e dei comportamenti: direi che anche su questo dispone di una gamma di cognizioni superiore ad entrambi. Questo non lo mette certamente nelle condizioni dell'indiscutibilità, ci mancherebbe, ma dovrebbe verosimilmente indurre ad una certa prudenza di giudizio nei suoi confronti (evitando magari così a chi partecipa al thread la più che grottesca assimilazione di qualcuno che ha scritto una valanga di articoli ed una quindicina di libri con la zia ottantenne e semi-analfabeta).

Avere 69 anni non è la più rara né la più rappresentativa delle virtù, e aver scritto 15 libri non è necessariamente una grande credenziale, almeno su Luogocomune. La fondatezza dei suoi giudizi, se la Maestà Vostra consente, è appunto ciò che discuto e ti ho spiegato perché. Il tuo è chiasso, ben condito dal registro linguistico alto, ma chiasso, anche un po' infantile.

Avere 69 anni, in sé, non è alcuna virtù, effettivamente. Tuttavia, nel caso di chi porti sul collo una testa pensante, con ogni probabilità rappresenta un cospicuo arco temporale di elaborazione ed approfondimento intellettuali: snobbare questo aspetto con la faciloneria che stai dimostrando mi sembra deponga nuovamente, e con forza, a sfavore del tuo spessore intellettuale. Analogo ragionamento vale per la tua sommaria liquidazione alla cieca della produzione letteraria di Fini. A fronte di tali prove di te, che tu attribuisca a Fini il tratto di "un'intelligenza mediocre" ricade nuovamente nel grottesco più puro.

E altrettanto grottesco è qualificare come "spiegazione" di qualcosa la tua risibile considerazione sul linguaggio di Fini con seguito di illazioni a briglia sciolta sulle implicazioni esistenziali che ne deriverebbero. L'unica cosa che quella "spiegazione" chiarisce è il tuo, notevole, squilibrio emotivo, ed il conseguente offuscamento intellettuale, in questa discussione.
Inviato il: 11/5/2012 9:58
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  complo
      complo
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#100
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/10/2005
Da
Messaggi: 2555
Offline
Citazione:

Calvero ha scritto:


... contribuendo a sedare, plasmare e omologare l'individuo e, nel contempo, ad amplificare il senso di smarrimento nei rapporti realmente interpersonali. Si tratta dei tasselli che crucialmente (se pur indirettamente) svolgono la funzione di quello che le casa farmaceutiche adotterebbero col Ritalin


Cazzo proprio di Ritalin parli!

Dopo averci fatto due palle così sull' ingenuità della figura dell' allenatore e dell' esempio, PARLI DI BAMBINI!
E infatti tutti gli (sfortunati) genitori che hanno un bambino iperattivo sanno che il dottore sconsiglia i genitori di mantenere SEMPRE il controllo di sè.
Anzi il padre deve avere azioni "virili" il più possibile: "Tra queste la dignità e la punizione". Così si che il bambino incanala meglio la propria energia.
Mah................
Inviato il: 11/5/2012 11:52
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#101
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/11/2007
Da
Messaggi: 2394
Offline
Citazione:

complo ha scritto:
Perdere la testa E' una reazione umana.
Reazione umana più semplice a vedersi in un teen ager bimbominkia che in un uomo di 50 anni che dovrebbe guidare un gruppo.

La testa la perdono tutti. Chi più, chi meno, in modi diversi. A 21 anni come a 52. E quando si perde la testa, non si pensa a dare un esempio pedagogico. Si perde la testa e basta. Anche tu, quando ti sei innamorato la prima volta e hai perso la testa per una che non ti cagava di striscio, non ti preoccupavi di dare un esempio pedagogico. Ti sei innamorato e basta.

Non ha senso discutere sul gesto di Rossi, un gesto che è evidentemente sbagliato e che lui stesso ha riconosciuto pubblicamente come tale. Si tratta, se mai, di capire perché uno come Rossi, che in trenta anni di carriera non ha mai fatto registrare casi di aggressione, intemperanza verbale o atteggiamenti in qualche modo definibili come violenti, possa arrivare a perdere la testa e a commettere un gesto del genere. Io mi sono sforzato di capire, ho cercato di ricostruire il contesto di quella serata. Tu no. Hai preteso dall'inizio alla fine di giudicare Rossi sulla base del tuo personalissimo metro di giudizio. Per te si può perdere la testa a 21 anni. A 52 no, si può solo dare un buon esempio. Decidi tu quel che si può e non si può fare, evidentemente.

Citazione:
Mi fermo anche io perchè di ripetere banalità come queste mi sono anche stancato.

Senza offesa, ma credo sia un bene che tu ti sia stancato di ripetere la tua banalità. Perché tale è. Banalità attorno alla quale hai voluto a tutti i costi tirare per le lunghe questo thread.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 11/5/2012 18:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Pyter
      Pyter
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#102
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
Offline
Fosse stato uno più altino, che so, Ibrahimovic, non so se avrebbe perso la testa.

Ma siamo sempre nel campo dei se.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 11/5/2012 18:14
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  complo
      complo
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#103
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/10/2005
Da
Messaggi: 2555
Offline
Citazione:

DrHouse ha scritto:

Non ha senso discutere sul gesto di Rossi, un gesto che è evidentemente sbagliato e che lui stesso ha riconosciuto pubblicamente come tale.


Appunto. Hai TORTO, FINE.
Correggo il mio "ridicolo" iniziale con "sbagliato" e ho detto la stessa cosa che a detto Rossi stesso.
Sei tu che porti alle lunghe qualcosa di banale....
Inviato il: 11/5/2012 18:20
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#104
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Calvero

Citazione:
se permetti è una sonora stronzata e spero che questo non debba farti sentire in dovere di dare del Fan Boy a prescindere. Se non sono necessariamente una credenziale, comunque non sono neanche un demerito ... anzi. Visto che Fini, innegabilmente, non rientra nella schiera di coglioni, cornuti e lacchè dell'editoria e del giornalismo italiota. Scusa se è poco.


Non mi sognerei mai di darti del fan boy.
Comunque non ho mai detto che sono un demerito: ho detto che non sono necessariamente una credenziale (pensa un po', Piero Angela che tu tanto ami ne ha scritto più del doppio! ).

Citazione:
già si comprenderebbe che tale critica all'I-Pod è ben lungi dall'essere ignorata nel suo profondo significato. Per dirne una. Io credo tu abbia preso un granchio.


La critica di Fini (del 1985: all'epoca, al massimo, c'era il Commodore 64, e ignorare la faccenda non era una grande lacuna) alla modernità in quel caso riguarda industrialismo, comfort e quella insopportabile (per lui, almeno) fiducia nel progresso ereditata dalla parte peggiore (secondo lui) dell'Illuminismo. Non dice sciocchezze. La cosa non stupisce, non si discosta troppissimo da Rousseau.

Ma da allora Fini è fermo lì, nella sua critica alla modernità (che, pur legittima, sconfina di parecchio - troppo - nell'ideologico), senza essersi reso conto che nel frattempo il lato metafisico della tecnologia ha sopravanzato in complessità e in importanza quello materiale. Il progresso tecnologico è ora un'alterazione della nostra natura più profonda, in una maniera ormai irreversibile e troppo variegata per essere bollata negativamente nella sua interezza senza commettere imperdonabili semplicismi (tra i quali, permettimi, anche il tuo "siamo tutti connessi").
Quello che lui chiama con aperto disprezzo "mondo virtuale" è più reale e umano di quanto possa immaginare, e le conseguenze sociali di questo big bang, specialmente per quel che riguarda le nuove generazioni, non le vede proprio. Non si può dire che veda solo quelle negative (cosa che sarebbe già deprecabile, ma comprensibile per un antimodernista): non identifica con lucidità neanche quelle. Per questo citare l'iPad è vigliacco: son buoni tutti a criticare per sentito dire una moda sciocca.

Se poi come credo non condividi una sola delle mie idee di cui sopra, Fini a parte, l'argomento di discussione è ben più a monte e necessita di un thread diverso.

@Ribelle

L'articolo è tutto sommato breve, e da commentare non c'è moltissimo. È mia opinione che il giudizio sull'allenatore sia poco importante. Tolto questo, emergono pochi punti chiave, e sono:
- una concezione di virilità del tutto sorpassata;
- un aneddoto ben poco significativo e del tutto superfluo;
- una correlazione fra benessere e repressione dell'aggressività, e tra repressione dell'aggressività e fattacci di cronaca, che non accetto (e che è l'unica tesi esposta nell'articolo);
- un elogio en passant della guerra (tema a lui caro);
- l'immancabile "o tempora, o mores", comprendente nostalgia per le cose peggiori dell'universo (la guerra, appunto, e le passioni ideologiche) e un minestrone di denominazioni tecnologiche estremamente vigliacco.

Il mio pessimo giudizio sull'autore è in generale dovuto al suo antimodernismo, ma l'articolo da solo basterebbe per farmelo tenere nel massimo spregio. È mia personalissima opinione che chiunque esibisca un tale assortimento di grettezze con un linguaggio così disonesto e banale sia un'intelligenza mediocre senza appello (o più semplicemente uno stronzo, ma spesso le due cose sono indistinguibili), a prescindere dalla bibliografia. Se poi a te le mie opinioni, legittimamente, non piacciono, la prossima volta evita di aprire thread da attacchino e discutine in prima persona, ché magari anziché di Massimo Fini si può parlare della sostanza. Tolto il registro alto, tu finora non hai detto un cazzo; se vuoi riaffermare gli stessi concetti accomodati, e lascia stare l'avvocatura. Forse potresti anche riuscire a farmerlo rivalutare, Fini, se ci provassi tu. Sulla tesi dell'aggressività repressa, tutto sommato si può discutere.

Detto ciò non ci saranno ulteriori repliche di questo tipo, perché ricevere i tuoi votini mi annoia profondamente.
Inviato il: 13/5/2012 7:16
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#105
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:
.. ho detto che non sono necessariamente una credenziale


.. vabbé Red, dipingiamo le macchie ai giaguari con questa sorta di relativismo nelle discussioni

.. comunque, grazie del post.... finalmente alla Red_Knight

Citazione:
La critica di Fini (del 1985: all'epoca, al massimo, c'era il Commodore 64, e ignorare la faccenda non era una grande lacuna) alla modernità in quel caso riguarda industrialismo, comfort e quella insopportabile (per lui, almeno) fiducia nel progresso ereditata dalla parte peggiore (secondo lui) dell'Illuminismo. Non dice sciocchezze. La cosa non stupisce, non si discosta troppissimo da Rousseau.


C'è di più in quello scritto. Quando si hanno le antennine sensibili o meglio, usiamo un altra immagine: - ad avere una sensibilità rabdomantica è possibile cogliere i segnali di un processo deleterio agli inizi del medesimo e, davvero, poco importa comprendere quale evoluzione seguirà con gli stessi (dal commodore 64 in poi ad esempio). Ma mettiamo anche per un momento tra parentesi questo passaggio e amplifico il problema;

- cioè l'incapacità delle collettività a non aver saputo cogliere il pericolo della modernità.... perché innanzitutto vuole allungarci la Vita, vuole trasformare (lo ha già fatto) la terza età (che poi si chiama vecchiaia) in una ghettizzazione impietosa e ridicola però, ci mancherebbe, con tutti i comfort - of course & www.checcazzo.com *; nell'incasellare i nostri periodi esistenziali in "periodici clinici" a prova di virus, omologandone gli spigoli (cioè la nostra unicità); nel non lasciare i bambini al loro primo e formante lavoro:- cioè giocare umanamente, sudarsi ogni confronto con i coetanei, essere presi per il culo se sono dei ciccioni di merda (per dirne una) o balbettano, prendere randellate sui denti e concedere loro nulla che non si guadagnino prima, che tradotto significa: ridotti allo strettissimo necessario i soldi e i mezzi di mediazione nelle relazioni sociali...

... a questo si aggiunge, una modernità che pretende e ha preteso di avvicinare le distanze, di farci sognare gli orizzonti oltre la nostra visuale, e propendere verso l'ottimizzazione dei tempi morti che tradotto in lingua umana significa: propendere per perdere la Divina e naturale esigenza di vivere secondo i ritmi della natura o ancora meglio, nel linguaggio SANTO par excellence: prendere la Vita con la cazzo di calma necessaria per masticare, scopare e cagare.... come bocca, cazzo/figa e culo insegnano.

Mi cogli ignorante con Rousseau [pardòn] e mi hai costretto (cci'tua) a fare una ricerca al volo con Google e non mi piace, quindi prendi con qualche riserva la mia capacità a coglierne esaustivamente il pensiero. Comunque diciamo così: che Fini non si "discosti troppissimo" come dici tu ... ci sta, ma Fini non è un moralista e Rosseau mi pare che alla fine lo sia. Ma ci fermiamo qui

Tornando alla prima parentesi, anche noi potremmo essere precursori di disagi di cui sentiamo la puzza se pur nuove invenzioni e mezzi mediatici ci attendono al varco in società. Per "visualizzarli" bisogna indagare la natura umana, indagando la nostra natura possiamo imparare dalla nostra stessa "puzza", e tutto ciò che a noi si avvicinerà al punto di percepirlo profumato, sarà già identificabile come inizio di decadenza: cioè moderno.

Citazione:
Il progresso tecnologico è ora un'alterazione della nostra natura più profonda, in una maniera ormai irreversibile e troppo variegata per essere bollata negativamente nella sua interezza senza commettere imperdonabili semplicismi (tra i quali, permettimi, anche il tuo "siamo tutti connessi").


Non solo la bollo negativamente nella sua interezza, ma avvio un processo di distruzione nel "mio" piccolo, così come in tempi andati ne hanno avviato un processo di accettazione corroborandone generalmente le conseguenze.

In realtà, poi, è semplicissimo: siamo tutti connessi, è così - e lo stesso messaggio di Cristo potrebbe essere perfettamente parte della guerra verso questo abominio e non profumerebbe di nessun anacronismo. Anacronistica, invece, è la cristianità, la Chiesa & Dio. Il progresso è regresso. Che poi ciclicamente l'umanità dovrà perseguire con buona o cattiva coscienza, coscientemente o inconscientemente, ogni cazzo di 6000 anni tutto ciò .. amen.. la ruota gira si sa...

... «Non è il tempo, siamo noi che passiamo»

.. ed è la modernità a credere (a voler fare intendere) che possiamo storicizzare la natura umana. I nostri tempi [sempre se il NWO non portasse a fusione simbiotica noi con il Potere e quindi l'umanità si evolverà]: dicevo, i nostri tempi un giorno verranno rivelati e marchiati come i più infami, ridicoli, gargantuescamente ottusi e menzonieri. Ma sta bene, ci vuole umiltà .. la nostra epoca è la cacca che viene a galla in un processo di depurazione automatica che noi stessi abbiamo preteso grazie, in primis, al sentimento della delega e al Dio della scienza. Ed è proprio dal nostro Letame (come cantava De André) che nasceranno i fiori ...

... cioè da quei precursori che inizieranno a seminare nelle coscienze tutta la verità sul male del progresso di cui - questa modernità - ne è soltanto il sintomo.

Citazione:
Quello che lui chiama con aperto disprezzo "mondo virtuale" è più reale e umano di quanto possa immaginare, e le conseguenze sociali di questo big bang, specialmente per quel che riguarda le nuove generazioni, non le vede proprio.


Ti sbagli: - quello che tu chiami con "più reale e umano di quanto si possa immaginare" è soltanto il canto del cigno di un esigenza atavica che l'inconscio collettivo ancora non sa riconoscere e circoscrivere. In realtà questa è l'auto-distruzione che impone il grande equilibrio della Vita; noi siamo il Monito per l'umanità a venire.

Citazione:
Se poi come credo non condividi una sola delle mie idee di cui sopra, Fini a parte, l'argomento di discussione è ben più a monte e necessita di un thread diverso.


Quando mai siamo andati d'accordo alla tua te vojo bene lo stesso

Citazione:
una concezione di virilità del tutto sorpassata


.. purtroppo sì. Segno che abbiamo perso la dignità e scambiato questo regno per un piatto di lenticchie (si legga, morale di Stato).

Citazione:
un aneddoto ben poco significativo e del tutto superfluo;


.. lo sarebbe, se fosse vero che la virilità potrebbe essere un concetto sorpassabile, come se sorpassabile, per dirne una, fosse l'amore.

Citazione:
una correlazione fra benessere e repressione dell'aggressività, e tra repressione dell'aggressività e fattacci di cronaca, che non accetto (e che è l'unica tesi esposta nell'articolo);


.. perché non l'accetti?? la sostanza dell'articolo ne analizza la base antropologica, è semplicemente un nodo da sciogliere o meglio, un cappio. Il brodo grasso fa male : - la saggezza popolare non è un giocattolo.

Citazione:
un elogio en passant della guerra (tema a lui caro)


Scusa Red, ma credo che tu non abbia compreso il pensiero di Fini. Ma almeno questo indica coerenza da parte tua, altrimenti non poteva essere che non avevi colto i segnali per cui la modernità è contraddittoria, se pur nati all'alba di quel misterioso "85

Citazione:
l'immancabile "o tempora, o mores", comprendente nostalgia per le cose peggiori dell'universo (la guerra, appunto, e le passioni ideologiche) e un minestrone di denominazioni tecnologiche estremamente vigliacco.


La nostalgia, come la stai intendendo, è un abuso. Poiché sai benissimo che il passato può celare usi, modi, costumi, esempi e lezioni senza che gli stessi siano legati al famoso, per capirsi, "addà ritornà baffone".

Un punto, ad esempio, è che Fini è contro la guerra. La sua forte provocazione ha sempre mirato alla massima che - se ognuno combattesse per le proprie idee, non ci sarebbero guerre ...

... ciò non toglie che lui ipotizza, che:

- se date collettività stessero seguendo le proprie idee e non quelle di una sovrastruttura o - di chiamiamole logiche alla "false Flag" - per intenderci bonariamente, allora ben venga che si combattano pure quelle. Sono cazzi di chi vuole combatterle. E' la Vita. Quella però. Non questa. Oggi le guerre non sono guerre, non lo si fosse capito. Sono oligarchie che NON hanno patria, non hanno organicità, non partono dal basso, non vivono le frequenze dei popoli, mentono le intenzioni e proprio - nell'ossimoro degli ossimori - vendono, attraverso l'istruzione obbligatoria e la morale costituita, Patrie come noccioline; attraverso la propaganda e i punti delle patatine di ogni Dio creato appositamente per l'occasione.

NOTA

Non cliccate!!!! .. il Sito web da me citato è pura invenzione, ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 14/5/2012 20:52
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Ribelle
      Ribelle
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#106
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/9/2008
Da
Messaggi: 216
Offline
Citazione:

Red_Knight ha scritto:

@Ribelle

L'articolo è tutto sommato breve, e da commentare non c'è moltissimo. È mia opinione che il giudizio sull'allenatore sia poco importante. Tolto questo, emergono pochi punti chiave, e sono:
- una concezione di virilità del tutto sorpassata;
- un aneddoto ben poco significativo e del tutto superfluo;
- una correlazione fra benessere e repressione dell'aggressività, e tra repressione dell'aggressività e fattacci di cronaca, che non accetto (e che è l'unica tesi esposta nell'articolo);
- un elogio en passant della guerra (tema a lui caro);
- l'immancabile "o tempora, o mores", comprendente nostalgia per le cose peggiori dell'universo (la guerra, appunto, e le passioni ideologiche) e un minestrone di denominazioni tecnologiche estremamente vigliacco.

Il mio pessimo giudizio sull'autore è in generale dovuto al suo antimodernismo, ma l'articolo da solo basterebbe per farmelo tenere nel massimo spregio. È mia personalissima opinione che chiunque esibisca un tale assortimento di grettezze con un linguaggio così disonesto e banale sia un'intelligenza mediocre senza appello (o più semplicemente uno stronzo, ma spesso le due cose sono indistinguibili), a prescindere dalla bibliografia. Se poi a te le mie opinioni, legittimamente, non piacciono, la prossima volta evita di aprire thread da attacchino e discutine in prima persona, ché magari anziché di Massimo Fini si può parlare della sostanza. Tolto il registro alto, tu finora non hai detto un cazzo; se vuoi riaffermare gli stessi concetti accomodati, e lascia stare l'avvocatura. Forse potresti anche riuscire a farmerlo rivalutare, Fini, se ci provassi tu. Sulla tesi dell'aggressività repressa, tutto sommato si può discutere.

Detto ciò non ci saranno ulteriori repliche di questo tipo, perché ricevere i tuoi votini mi annoia profondamente.

Non è certo parafrasandolo che il tuo “rutto” cambia sostanza. La tua avversione viscerale per Massimo Fini si è capita, ma semplicemente non frega a nessuno - come a nessuno fregherebbe sapere che non digerisci i peperoni - e sfugge del tutto il senso di riformularla nuovamente con altre parole. Il tuo giudizio su Fini non solo non è stato né richiesto né sollecitato, ma in sé è, come probabilmente potresti capire anche da solo, del tutto insignificante. Quello che eventualmente potrebbe interessare sarebbe una critica articolata e intellettualmente decente delle sue tesi: cioè esattamente quello che nei tuoi interventi manca del tutto. Per cui nella mancanza di “ulteriori repliche di questo tipo” ci spero anch’io.

Ho trovato comunque davvero molto comica (e di nuovo molto indicativa dell’offuscamento intellettuale già rilevato) l’accusa di… sorpassatezza nei confronti delle posizioni di un… antimodernista. Complimenti vivissimi per l'ulteriore finezza intellettuale dimostrata.
Inviato il: 15/5/2012 13:14
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#107
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Ribelle

Non ho accusato un antimodernista di riproporre idee sorpassate (grazie al cazzo): ho accusato un antimodernista di ignorare la sorpassatezza di una sua idea. Tra l'una e l'altra cosa c'è un oceano di differenza che, forse sopravvalutandoti, credo tu sia in grado di cogliere, ma tant'è.

Per il resto (in realtà lo dico più che altro per chi leggesse dall'ultimo post, non per te) è patetico che tu accusi me di aver eletto Massimo Fini a topic di un thread inutile. Ma sospetto fortemente che tu lo faccia apposta, quindi pazienza. Ci risentiamo quando esci dalla modalità attacchino, speravo di meglio da te.
Inviato il: 15/5/2012 19:35
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Pyter
      Pyter
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#108
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
Offline
ho accusato un antimodernista di ignorare la sorpassatezza di una sua idea.


Scusa, eh! ma un antimodernista se c'è una cosa che ignora è proprio la sorpassatezza delle sue idee.




Se un antimodernista non lo ignorasse, che antimodernista sarebbe?


(grazie al cazzo):

Espressione arcaica antimodernista, negazione della neolingua, ma sempre di moda!

_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 15/5/2012 20:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  captcha
      captcha
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#109
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
Da
Messaggi: 832
Offline
Citazione:
Non ho accusato un antimodernista di riproporre idee sorpassate (grazie al cazzo): ho accusato un antimodernista di ignorare la sorpassatezza di una sua idea.



Inviato il: 15/5/2012 23:55
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Ribelle
      Ribelle
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#110
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/9/2008
Da
Messaggi: 216
Offline
Red_Knight
Citazione:
Non ho accusato un antimodernista di riproporre idee sorpassate (grazie al cazzo): ho accusato un antimodernista di ignorare la sorpassatezza di una sua idea. Tra l'una e l'altra cosa c'è un oceano di differenza che, forse sopravvalutandoti, credo tu sia in grado di cogliere, ma tant'è.

Oh, non darti pensiero di quello che so o non so cogliere io: per una volta in questo thread, così, tanto per cambiare, prova semplicemente ad argomentare ed a rendere edotto esplicitamente l’universo mondo di quell’oceano di differenza tra l'una e l'altra cosa rispetto al concetto di virilità. Spiega che cosa, esattamente, Fini ignorerebbe al riguardo e da quale approfondita analisi avresti tratto questa conclusione certa. Coraggio. Mostra di avere anche un cervello, oltre ai condotti biliari.
Inviato il: 16/5/2012 11:53
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#111
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
Non è mia abitudine parlare da solo, e trovo estremamente parafiliaca l'idea di parlare da solo su richiesta. Se e quando esporrai tu qualcosa di personale che corrobori (o meglio esponga, visto che dall'articolo in sé non emerge che una sua indiretta enunciazione) la tesi di Fini sarò lieto di insegnarti qualcosa discuterne. Prova a cominciare con "Ciao, sono Ribelle e ho postato un articolo di Massimo Fini perché...". O sei un attacchino?
Inviato il: 16/5/2012 13:17
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Pyter
      Pyter
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#112
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
Offline
L'idea di progresso è, a prescindere, non applicabile in senso assoluto, quindi non scentifica, quindi opinabile.

In genere, chi crede cecamente nel progresso condanna senza se e senza ma chi la rinnega, ma un antimodernista non condanna il progresso se non nel suo significato di concetto infallibile, respinge solo l'idea che si prendano determinate strade che ai suoi occhi non appaiono sotto il profilo logico convenienti (anche eticamente).

Monti, per esempio, è più antimodernista di Fini.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 16/5/2012 14:16
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#113
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/6/2010
Da
Messaggi: 447
Offline
Scusate se mi intrometto:

L'"antimodernismo" di Fini a me sembra più che altro un ribellarsi all'etnocentrismo imperante (l'etnocentrismo attribuisce al progresso e allo sviluppo un valore irrinunciabile e necessario a cui nessuna società può sottrarsi) fatto di pensieri omologati pensati tutti in egual modo allo stesso momento in politichese correttissimo.

Ora però bisogna riconoscere nelle parole di Red Knight ( nella sua critica alla modernità (che, pur legittima, sconfina di parecchio - troppo - nell'ideologico) ) una piccola verità ovvero che con l'essere troppo anti- si rischia di accecarsi da soli rischiando di battere il cranio contro il duro palo del pregiudizio (poco più in là ci sono i pali dell'odio e del dogmatismo ).

Scostandomi col discorso da Fini, la moda moderna (e c'è cascato anche un anti-moderno ) dell'essere anti-qualcosa crea un'aura maligna circoscritta in quell'anti-qualcosa ignorando che a volte all'interno di questa ci sono anche ottimi gioiellini da non trascurare.
Ad esempio, quello che lui chiama con aperto disprezzo "mondo virtuale" è più reale e umano di quanto possa immaginare (by Red Knight) ed ha in se degli aspetti non trascurabili come, per fare esempi banali: "non ci stiamo acculturando ora e qui nella nostra tribù virtuale?" "Fini non scrive nel mondo virtuale acculturandoci?" che confermano come l'essere ANTI-QUALCOSA genera un'etichetta che esclude la libera riflessione su una serie di complesse modalità che compongono le realtà che abitiamo. (Si critica un sistema di idee usando l'anti-sistema di quelle idee, ma a che pro? )

Per cui credo che la critica di Red Knight non sia per Fini, ne per la virile aggressività e manco per il calcio, il vero problema è isolarsi in un esclusivismo culturale che ha come nomi anti- -ismo pro- filo- no- (pre-suffissi più usati dalla Neolingua ), generatori di pensieri aprioristici.
Inviato il: 16/5/2012 17:35
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#114
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
____________________
____________


Non si tratta dell'essere troppo anti; una cosa la si giudica sbagliata oppure no. Se sotto un profilo intellettuale, di una disamina sociologica, psicologica, antropologica, viene fuori che la modernità è un coacervo di bugie, tant'è.

Il discorso di trovarcisi dentro [a questa modernità] non è una scelta, ci siamo nati (o c'era forse bisogno di ricordarcelo anche? che non scegliamo noi, dove e quando nascere ), e IL dover usufruire delle medesime cose che si criticano, non toglie nulla alla veridicità di una critica e, soprattutto, alla coerenza di chi la critica. La misura sta appunto nel proporsi facendo sì che gli obiettivi dell'anti-modernità non siano, col senno di poi, in contraddizione.

Essendo che i supereroi, i maestri di Luce, ma anche la Madonna se vogliamo, non sono tra noi ... ognuno è prigioniero di forze maggiori, o gabbie dorate...

.. e di fatto: la lotta è (o sarebbe) avviare un processo di distruzione. E proprio così come la modernità non è scesa dal cielo, tantomeno potrà sparire in un Puff con la bacchetta magica. E, in questo senso, il suo sporco lavoro, Fini lo sta facendo, a suo modo, coerentemente. Quel che è possibile fare oggigiorno è seminare idee e Fini, mi spiace, non semina ideologie anzi, argomenta e struttura la sua "filosofia" portando idee e, fino a prova contraria, alcun dogma.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 16/5/2012 19:03
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Pyter
      Pyter
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#115
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
Offline
Per cui credo che la critica di Red Knight non sia per Fini,

L'abbiamo capito tutti sai, non ce l'aveva con Fini, ma con Friedrich Nietzsche.


Il fatto che uno esprima un'idea sull'idea del progresso e subito venga apostrofato come anti-qualcosa o anti-patico o anti-quato non è forse anch'esso automaticamente un segno di omologazione e un rifiuto di colui che "si isola dal contesto culturale"?

Un esempio scolastico è dato dal decadentismo, considerato in accezione negativa proprio a causa di concetti aprioristici progressisti.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 16/5/2012 19:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#116
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:
L'abbiamo capito tutti sai, non ce l'aveva con Fini, ma con Friedrich Nietzsche.


Tu dici ?

.... allora altri 10 Topic non bastano
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 16/5/2012 19:46
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#117
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/6/2010
Da
Messaggi: 447
Offline
Citazione:

Pyter ha scritto:




Il fatto che uno esprima un'idea sull'idea del progresso e subito venga apostrofato come anti-qualcosa o anti-patico o anti-quato non è forse anch'esso automaticamente un segno di omologazione e un rifiuto di colui che "si isola dal contesto culturale"?


Se ti riferisci a Fini, nessuno lo ha apostrofato di antimodernismo, si è dichiarato da solo.
Se invece no, certo che anch'esso è un segno di omologazione e un rifiuto di colui che "si isola dal contesto culturale". Mi sembra abbastanza ovvio.


Citazione:

L'abbiamo capito tutti sai, non ce l'aveva con Fini, ma con Friedrich Nietzsche.


Attenzione ad avercela con Friedrich Nietzsche
Inviato il: 16/5/2012 20:19
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#118
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/6/2010
Da
Messaggi: 447
Offline
Citazione:

Calvero ha scritto:

Non si tratta dell'essere troppo anti; una cosa la si giudica sbagliata oppure no. Se sotto un profilo intellettuale, di una disamina sociologica, psicologica, antropologica, viene fuori che la modernità è un coacervo di bugie, tant'è.


Se si è antimodernisti, allora si deve essere un poco fuori dal proprio tempo poichè si rifiuta il moderno, l'attuale, l'adesso.
Privati di ciò si può cercare di analizzare il momento storico che viviamo come parte di un Disegno, nel quale l'attualità non è che la fine di una grande ciclo naturale che si ripete come cerchio concentrico nella storia umana.
Se osserviamo la Storia con gli occhi liberi da ogni pregiudizio, vediamo che ogni società arriva alla sua vecchiaia e muore e dalle sue ceneri ne rinasce una nuova.
Quindi il moderno che stiamo vivendo, ovviamente in modo diverso, era stato raggiunto con la fine dell'Impero Romano, quando il mondo occidentale era tutto riunito sotto un unica bandiera, quando le conquiste tecnologiche erano al massimo picco (se le costruzioni romane stanno ancora in piedi...), quando l'Uomo aveva smarrito il misticismo iniziale e si era dato ai beni materiali, al lusso, ai vestiti, cosmetici, circenses,gozzoviglie ecc.
Ma dalle ceneri della civiltà romana è nato il bambino medievale (la perfezione dei corpi delle statue romane è degradata negli infantili sproporzionati corpi degli artisti medievali poichè la coscienza era di nuovo in fasce) nel nuovo contesto dell'originaria religiosità Cristiana, la legge primitiva, la dis-urbanizzazione, la smonetizzazione; tutto rinasce da capo ma con le radici salde nel Tempo Precedente.
La Storia è soprattutto Storia della Coscienza umana (e non truppe di sbandati che attraversano confini e si menano fendenti squarciando gole in nome di non-so-quale-colorata-bandieruola, papi che rivendicano diritti morali essendo loro i primi porci, maniaci egocentrici che conquistano il mondo perchè non gli si alza o perchè so brutti e gobbi) e noi ne facciamo parte sia dal dentro che dal fuori, sia dall'anti- sia dal pro-. Facciamo parte in entrambi i casi nell'unica cosa che non è nè sbagliata nè corretta. E'.
Inviato il: 16/5/2012 21:43
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#119
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Pyter

Citazione:
ma un antimodernista non condanna il progresso se non nel suo significato di concetto infallibile, respinge solo l'idea che si prendano determinate strade che ai suoi occhi non appaiono sotto il profilo logico convenienti (anche eticamente).


In tal caso potrei essere definito un antimodernista. Dico sul serio. Io però mi sono fatto un'idea dell'antimodernismo piuttosto differente e molto più sgradevole. E non è un "anti-" affibbiato ma solitamente rivendicato a gran voce, e non solo nel caso di Fini.

Citazione:
L'abbiamo capito tutti sai, non ce l'aveva con Fini, ma con Friedrich Nietzsche.


Fra gli altri...

@Calvero

Citazione:
Non si tratta dell'essere troppo anti; una cosa la si giudica sbagliata oppure no.


Con tutto il rispetto, questo si applica al massimo all'obbligo di portare le cinture di sicurezza. Dire "gli ultimi 30 anni sono sbagliati" (Fini non arriva a dire questo, lo sto dicendo io per fare un esempio) non avrebbe proprio significato logico.
Inviato il: 17/5/2012 1:09
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Delio, elogio del cazzotto "una tantum"
#120
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:



Se si è antimodernisti, allora si deve essere un poco fuori dal proprio tempo poichè si rifiuta il moderno, l'attuale, l'adesso.


Ma anche No.
Un anticorpo vive nel sangue nutrendosi di quel sangue malato, gli è inevitabile, lì è nato, lì vive - nonché senza colpa alcuna di essercisi trovato. Se la modernità è la malattia, sarà l'anticorpo a ribellarsi attraverso i suoi medesimi agenti. Il "mio" compito non è ===> rifiutare il sangue, ma contribuire per distruggere la malattia che lo infetta. Il mondo moderno non funziona ed è più che mai malato, non è un opinione. Gli anticorpi sono in minoranza e non può che essere così in un organismo malato... "io" non rifiuto nulla. Amo la Vita, è diverso.

Non è l'anti-modernista (né poco né tanto) ad essere fuori dal tempo; *
è la modernità ad essere contro-natura.

Citazione:

Privati di ciò si può cercare di analizzare il momento storico che viviamo come parte di un Disegno, nel quale l'attualità non è che la fine di una grande ciclo naturale che si ripete come cerchio concentrico nella storia umana.


Ok, perché no..

Citazione:

Se osserviamo la Storia con gli occhi liberi da ogni pregiudizio, vediamo che ogni società arriva alla sua vecchiaia e muore e dalle sue ceneri ne rinasce una nuova.


Sto cazzo.
Se proprio volessimo osservare la Storia in senso non-storico (questo significherebbe avere occhi liberi) allora prenderemmo atto che la società è un astrazione rispetto alla natura umana. E che giusto/giusto il Rinascimento si avvicinava ad un nuovo inizio e, osservato da noi, funge, solo fin lì, da spartiacque [apice] evolutivo in Occidente. Diversa Storia per l'oriente.

Citazione:

Ma dalle ceneri della civiltà romana è nato il bambino medievale (la perfezione dei corpi delle statue romane è degradata negli infantili sproporzionati corpi degli artisti medievali poichè la coscienza era di nuovo in fasce) nel nuovo contesto dell'originaria religiosità Cristiana, la legge primitiva, la dis-urbanizzazione, la smonetizzazione; tutto rinasce da capo ma con le radici salde nel Tempo Precedente.


Troppo semplificato, soprattutto riguardo la questione religiosa. Non è facile farne una sintesi, ci mancherebbe.

Citazione:

La Storia è soprattutto Storia della Coscienza umana ...


Sto cazzo.
La coscienza umana ad un certo punto ha iniziato un percorso contro-natura. Prima: - anche lo schiavo più schiavo, era più cosciente di noi. Qui, ora, è la differenza concettuale tra schiavi e Robot ad essere il nocciolo del problema. Uno schiavo, per quanto schiavo, è e rimane umano; noi siamo Robot, e di fatti riusciamo a scambiare merda per cioccolata nonostante un informazione e un istruzione che impregna ogni lato dell'esistenza, estesa a tutti i comuni mortali, e che ci ha reso così tanto tanto civili rispetto ai secoli passati ..mamma mia eh .. la scuola ragazzi, vuoi mettere!! (sempre www.checcazzo.com). E questo proprio qui, oggi, in un ottica dove "male & bene" e "progresso" sono un emerita cazzata.
Vanità nostra; propaganda Loro. Amen

*il termine anti-modernista, per dovere di cronaca, comunque non si addice alla mia posizione
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 17/5/2012 2:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
<12345>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA