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  Una linea-guida per capire la spiritualità

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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#31
Dubito ormai di tutto
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Vado un po di fretta e ho dovuto saltare qualcuno degli ultimi post.

Notturno,

Forse tu pur aprendo questo topic non sei alla ricerca della spiritualita come detto da altri: forse sei alla ricerca del motivo per cui alcune persone ce l hanno mentre tu non solo non la senti, ma non la capisci. Dico per fare il putno di quello che ho letto per come lo ho capito, non per esprimere un giudizio. E lo dico perche vedo che chi sostiene di avere e seguire una spiritualita - propria o di massa - ti ha detto proprio che sei alla ricerca della tua: io credo che a te interessi tutt altro, serva una risposta pratica.

Secondo me, non la troverai mai, solo perche' non esiste.
E' una cosa ceh ognuno si crea, si ritaglia sulle proprie esperienze e personalita', sull ambiente dove vive ma soprattutto dove cresce nei primi anni.

E forse a volte tante volte si rischia di confondere la spiritualita' per altre cose.
Prendo i post di spider-man come esempio, a cui giro una domanda: stando a quello che hai detto, vedi differenze tra il tuo stile di vita e quello che tu chiami spiritualita' e tra un ateo che fa come te e lo chiama vivere secondo coscienza, o eticamente corretto?
Ovvio, Spidey, che la domanda te le pongo nei toni pacati indicati da Notturno
Penso servirebbe a tutti capire quali diffrenze ci possono essere tra le due "linee guida".

Senz altro quella che hai scelto tu da la sensazione di immortalita' data dal ciclo, che secondo me e' pure meglio del paradiso.

-----

Parlando invece di reincarzione " karmica" ( sei stato stronzo diventi verme, sei stao un santo diventi qualcos altro di meglio - qualcuno ha la classifica?) l ho sempre visto come un argomento trattato sul singolo. Ok che ognuno e' responsabile delle proprie azioni, ma ci sono anche le interazioni. E se la reincarnazione fosse di massa? Se dovessimo evolverci comepopolazione, o insieme planetario, dando una mano a chi si e' reincarnato in una favelas invece che metterglielo nel di-dietro e allora si che faremmo un qualche balzo in avanti, anziche rimanere ancorati alle forme che conosciamo?

Questa riflessione l ho fatta solo perche mi e venuta in mente leggendo gli interventi, e per il 3d in generale


Un ex cattolico, con tutti i dubbi, e un po' di speranza nel materialismo


Alla nostra
Inviato il: 21/10/2011 17:52
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#32
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

vuotorosso ha scritto:

Prendo i post di spider-man come esempio, a cui giro una domanda: stando a quello che hai detto, vedi differenze tra il tuo stile di vita e quello che tu chiami spiritualita' e tra un ateo che fa come te e lo chiama vivere secondo coscienza, o eticamente corretto?



No nessuna differenza. Ora si tratta di capire se, l'ateo che vive secondo coscienza e con una buona etica (bene?), alla fin fine non assecondi quello che il proprio spirito trova corretto. Tu conosci qualcuno che MAI si è interrogato tra se e se in un qualsiasi quesito personale? Io credo di no e, credo anche che, quando uno è solo con se stesso e riflette interroga la propria parte spirituale.
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 21/10/2011 18:40
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  •  abbidubbi
      abbidubbi
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#33
Mi sento vacillare
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Da roma
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Citazione:

Notturno ha scritto:

L'unica risposta dovrebbe essere: "Non lo so".
.


per molti questa risposta è troppo dolorosa.

e forse quel dolore così insopportabile viene dallo smisurato ego di quella maggioranza di esseri che si ritiene padrona dell'universo

cit. da un articolo di norberto bobbio

"Ma quando sento di essere arrivato alla fine della vita senza aver trovato una risposta alle domande ultime, la mia intelligenza è umiliata. Umiliata. E io accetto questa umiliazione. La accetto. E non cerco di sfuggire a questa umiliazione con la fede, attraverso strade che non riesco a percorrere."
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Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 21/10/2011 19:49
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Citazione:
per molti questa risposta è troppo dolorosa.


È dolorosa solo se ci si sente in dovere di rispondere. Non trovo umiliante ignorare ciò che non abbiamo alcun modo di scoprire; talvolta queste parole sono dovute a un complesso di inferiorità nei confronti dei credenti che le risposte ce le hanno, a differenza nostra. Io personalmente ritengo che ognuno abbia le sue preferenze sulle domande cui trovare una risposta, visto che non si può prendere in considerazione tutto il dubitabile nell'arco di una vita soltanto. C'è chi pensa di dover sapere (e anche di essere riuscito a sapere) se esiste il Creatore, e chi trova più interessante, per esempio, dedicarsi a dimostrare l'Ipotesi di Riemann.

De gustibus non est disputandum. Basta non universalizzare: non è solo questione di risposte, è che non a tutti interessano le stesse domande.
Inviato il: 21/10/2011 21:44
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  •  Notturno
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#35
Dubito ormai di tutto
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eh..... tutto vero.

Mi piacerebbe sentire anche la campana di chi "risponde sempre"....

E proprio per capire!
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Inviato il: 22/10/2011 11:38
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#36
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Perché gente intelligente e colta si comporta in quel modo?

Perche' non e' ne intelligente ne colta.

Essere intelligenti significa, alla fine, sapere distinguere e capire cosa e' utile portare a casa dalle proprie esperienze. Questo include dare una scala di importanza alle cose che accadono attorno a noi, cercando di distanziarsene e di scoprire quale e', personalmente e come specie, il nostro posto nell'universo. Insomma, avere una direzione.

L'uomo colto deve essere intelligente. Un pazzo non puo' essere colto. Essere colto significa crearsi un "gusto" che ci permette, dopo una fase di esplorazione generalizzata, di distinguere i rami secchi da quelli rigogliosi: se ho una cultura in campo orticulturale, il mio orto avra' dei frutti gradevoli e benefici; se ho una cultura in campo cinematografico, difficilmente mi becchero' il fatidico bidone, se in campo scientifico riconoscero' quasi a naso le ipotesi che vale la pena di perseguire.
Inutile dire che in genere non e' una cosa innata ed e' risultato di una vasta investigazione a tutto campo che richiede tempo e sforzi.

Uno non puo', dopo essere vissuto esclusivamente di Sport, TV dei ragazzi e Topolino ficcarsi a testa bassa nello studio dei caratteri cuneiformi: le sue conclusioni saranno ridicole e lui diventera' un pazzo ossessionato da una singola cosa, in genere pazzesca. La cultura e' anche rendersi conto dei paradigmi che passano inosservati ai piu' insiti nella nostra lingua, nella nostra cultura sociale ecc, che ci fanno vedere le cose da un particolare punto di vista che potrebbe essere completamente parziale e decisamente falso.

Percio', una quarantina di anni fa, un ingegnere italiano era un uomo con una cultura piuttosto estesa, un ingegnere americano, no. Il sistema scolastico italiano presupponeva la costruzione di una cultura personale prima di dedicarsi ad uno studio particolare, quella americana, no.

Avere cultura aiuta, ma se non si superano i bias della propria cultura, serve a poco. Cosi' abbiamo gente saputella ma non saggia (vedi Bobbio, un personaggio tanto mitico nello scritto quanto rivoltante personalmente) e, di nuovo, se non si e' saggi non si puo' discutere di massimi sistemi.

Un Ateo, non sara' mai una persona saggia. Non per quello che sostiene, ma perche' non si e' liberato della visione del mondo sottintesa dalla grammatica del suo linguaggio, come diceva il buon Carlito.
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Inviato il: 22/10/2011 11:47
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#37
Sono certo di non sapere
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Non siamo esseri umani che cercano un percorso spirituale, ma esseri spirituali in una esperienza umana

Falsa dicotomia. Panzane.

Come ben sapete ODIO il termine spiritualita'. Lo odio perche' e' uno di questi termini "politically correct" che sottointendono un programma politico e soprattutto semantico.

Non c'e' contraddizione tra materia e spirito, e' solo il modo in cui funzionano le lingue semitiche e indoeuropee ad averci indotti in un errore per cui ci stiamo rimettendo pure le mutande, noi e anche tutti gli altri. E' il vero PECCATO ORIGINALE.

Esseri umani significa esseri umani. Gente con una testa, quattro arti e 7 aperture nel corpo, o almeno dovrebbero essere cosi' tranne incidenti: siamo gia' completi di tutto senza bisogno di astrazioni limitanti.
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Inviato il: 22/10/2011 11:53
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  •  protoss
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#38
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La materia è un prodotto mentale? Quali delle tre risposte:

[ SI ] // [ NO] // [ NON LO SO ]
Inviato il: 22/10/2011 11:58
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  •  Notturno
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#39
Dubito ormai di tutto
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Vescovo, ci sei piaciuto in molti passaggi e persino nell'inquadramento generale della questione, fatte salve le diverse sfaccettature che ciascuno propone.

A me, però, la visione di Bobbio, in quello scritto linkato prima, è sembrata molto condivisibile, almeno per me.

PROTOSS: domanda sbagliata in partenza.

Qualsiasi cosa venga esaminata dalla mia mente diventa "mentale".

L'unico "prodotto" mentale, però, è il pensiero.

Almeno per quel che risulta a me.
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Inviato il: 22/10/2011 12:04
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#40
Sono certo di non sapere
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Citazione:
La materia è un prodotto mentale?

Appunto quel che cercavo di spiegare.

Detta cosi' la domanda e' una idiozia. E' un'idiozia condivisa da parecchie centinaia di milioni di persone (e una schiera di filosofi del cazzo), ma nonostante cio' sempre una idiozia, rimane.

La questione e' che stiamo parlando di cose difficili da essere espresse nel nostro linguaggio (o persino in qualsiasi linguaggio) perche' la nostra funzione di consapevolezza di veglia e' solo un sistema tipo radar, punto per punto, per evitare casini e non puo' essere usato per scopi diversi, come noi, da secoli, pretendiamo di fare. Ora abbiamo l'illusione che delle macchine possano aiutarci, ma falliranno inevitabilmente anche loro, e con grande fragore.

Per comodita' i filosofi hanno espresso il concetto di Energia, che e' imponderabile, come dare un nome a qualcosa che non si puo' esprimere. Sia la materia che i "prodotti" mentali sono manifestazioni energetiche.

Badate bene che quel che sto dicendo e' mainstream da almeno un centinaio d'anni, solo che non lo insegnano a scuola...

Comunque tutte le dicotomie sono solo un modo per intrappolare alcune realta', ma, come i soldi non te li puoi mangiare e non puoi costruire case coi metri, non puoi ritenere le dicotomie come nient'altro delle convenzioni per particolari scopi pratici. Se usati oltre il loro scopo inducono a degli errori formidabili.

Tutte le dicotomie dovrebbero essere intese come il genio cinese ha inteso dividere le cose in Yin e Yang, ammesso che questo concetto sia chiaro ai piu', cosa di cui fortemente dubito, visto che tendiamo ad analizzare questi sistemi con i nostri bias culturali.
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Inviato il: 22/10/2011 12:17
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#41
Dubito ormai di tutto
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E' vero..... l'energia è tutto.

E' una diversa forma della materia, ma è la stessa "matrice" (non saprei come definirla).

Idem per luce, calore, raggi-x, elettricità, ecc.... sempre energia, ma con frequenze diverse.

Questo risultava persino a me da lunga pezza.....

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Inviato il: 22/10/2011 12:21
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  •  Calvero
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#42
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PikeBishop ha scritto:
Citazione:
Non siamo esseri umani che cercano un percorso spirituale, ma esseri spirituali in una esperienza umana


Falsa dicotomia. Panzane.



Non lo so. Io parlo per me e l'ho specificato. Le mie vicissitudini mi portano ad avere una percezione distinta di abitare un corpo, sin da bambino. E non sono nessuno per sapere quanto ciò obbedisca a "Leggi" universali o "divine" o scientificamente ancora da scoprire o che mai si comproveranno. Ma so che quel pensiero allinea il mio sentire. Altre esperienze particolareggiate mi portano a percepire la mia "essenza" che vive in me.

PS e tieni conto che insieme, ho riportato un altro pensiero che, a parer mio, dà una misura onesta di quel che intendo.

Citazione:

Come ben sapete ODIO il termine spiritualita'.


Guarda Pike, se io ben so che tu odi questo termine, io è da sempre che dico che termini, misure, e pesi vanno rideterminati. Se tu mi trovi un termine migliore, non mi darebbe il minimo problema a usarlo al posto di Spiritualità. Non sono geloso. Siamo qui per giocare a capirci.

Citazione:

Non c'e' contraddizione tra materia e spirito, e' solo il modo in cui funzionano le lingue semitiche e indoeuropee ad averci indotti in un errore per cui ci stiamo rimettendo pure le mutande, noi e anche tutti gli altri. E' il vero PECCATO ORIGINALE.


Ti dò ragione solo da una parte, cioè nel fatto che bisogna riconoscere l'inganno della parola e i retaggi che ne conseguono. Allo stesso tempo io non trovo contraddizioni tra materia e spirito, ma attenzione: parlo per me e nel come percepisco il mio esistere.

Citazione:

Esseri umani significa esseri umani. Gente con una testa, quattro arti e 7 aperture nel corpo, o almeno dovrebbero essere cosi' tranne incidenti: siamo gia' completi di tutto senza bisogno di astrazioni limitanti.


E aggiungo una componente che io sento perfettamente esistere in me, e in connessione con cose "esterne" a un corpo con una testa, quattro arti e 7 aperture nel corpo.

Il discorso delle astrazioni limitanti, invece rientra nel discorso di elevare le medesime a un Fine, quindi diviene una patologia a livello di psiche e se ne diviene schiavi mortificando quindi la natura umana anche nella sua parte più evidente.
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Inviato il: 22/10/2011 12:33
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#43
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Spiderman!! Scusami, ma non m'ero accorto del tuo msg.

Quando organizzeremo io & tuttle, tu porti la birra (e poi mi insegni a farla!!!).

Mi sono innamorato delle birre belghe (Blanche de Namur, Saint-Etienne, True-faux, ecc..... so' fantastiche!)
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#44
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Citazione:
Le mie vicissitudini mi portano ad avere una percezione distinta di abitare un corpo, sin da bambino.

Guarda che sei in foltissima compagnia. Chiunque un po sveglio e ricettivo viene quasi obbligatoriamente indotto ad avere una sensazione del genere proprio dai milioni di segnali che formano la nostra cultura. Prendi il mito della creazione biblica e gia' li puoi vedere tutto quel che serve per avere questa sensazione. E' un bozzolo all'interno del quale siamo stati educati.

Bisogna invece prendere responsabilita', come diceva Carlito, per tutto, per il mondo. Noi siamo il mondo perche' il mondo non sarebbe senza di noi e noi non saremmo senza il resto del mondo.
Solo che riuscire a capire un concetto del genere, anche se capisci le parole con cui e' espresso, non e' facile e non e' possibile con i mezzi ordinari che ci riportano inevitabilmente alla costruzione del mondo del linguaggio che stiamo usando.

Ma non e' neanche impossibile...
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Inviato il: 22/10/2011 12:55
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  •  Spiderman
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#45
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Notturno ha scritto:
Spiderman!! Scusami, ma non m'ero accorto del tuo msg.

Quando organizzeremo io & tuttle, tu porti la birra (e poi mi insegni a farla!!!).

Mi sono innamorato delle birre belghe (Blanche de Namur, Saint-Etienne, True-faux, ecc..... so' fantastiche!)


Farla come la faccio io è una baggianata, comunque vedrai che, dopo un paio di lt a testa, qualcosa di spirituale lo tiriamo fuori! Scherzo, ovviamente
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  •  Spiderman
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#46
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Noi siamo il mondo perche' il mondo non sarebbe senza di noi e noi non saremmo senza il resto del mondo.


Un tutt'uno, una "fusione" perfetta col mondo (universo?).
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#47
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Spiderman ha scritto:

No nessuna differenza. Ora si tratta di capire se, l'ateo che vive secondo coscienza e con una buona etica (bene?), alla fin fine non assecondi quello che il proprio spirito trova corretto. Tu conosci qualcuno che MAI si è interrogato tra se e se in un qualsiasi quesito personale? Io credo di no e, credo anche che, quando uno è solo con se stesso e riflette interroga la propria parte spirituale.


Si tratta di fare distinzioni sottilissime sul significato delle parole, tra spirito e cocienza, tra intelligenza e "religione" (termine virgolettato assolutamente improprio, non riesco a trovare il vocabolo corretto per la controparte, sorry) e fra l altro bisogna cpaire SE sono ditinzioni da fare o tutti concetti che ci siamo ritrovati e che siamo abituati a mantenere e di conseguenza a considerare, ma che non è detto siano cose differenti, può benissimo andare a sensibilità.

Citazione:
Tu conosci qualcuno che MAI si è interrogato tra se e se in un qualsiasi quesito personale? Io credo di no e, credo anche che, quando uno è solo con se stesso e riflette interroga la propria parte spirituale.

Domanda molto intrigante, a cui ti rispondo piu che volentieri: non posso parlare per gli altri, ma credo di si, io l ho fatto, e sono sicuro anche tu. Il fatto credo sia leggermente diverso: non è che non ci siamo interrogati, l'abbiamo fatto, ma molto probabilmente non siamo riusciti a rispondere in modo soddisfacente e soprattutto -parlo sempre per me- si può arrivare a darsi risposte che NON piacciano e che quindi si VUOLE considerare false, non le si vuole accettare, metterebbero in discussione tante scelte fatte fino a questo punto della nostra vita in cui ci siamo posti queste domande.

Credo sia difficile rivedere tante "abitudini" anche se spirituali.
Quando si preferisce una dottrina o religione ad un'altra, si sceglie solo il vestito da far indossare alla propria spiritualità. Semplicemente forse un ateo, va benissimo in giro nudo - e vive meglio di chi è alla ricerca di una così intangibile, principalmente per il fatto che non ne avrà mai una certezza.
Chiaramente, parlo di persone, non di pecore.
Inviato il: 22/10/2011 13:01
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  •  Spiderman
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#48
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vuotorosso ha scritto:


non è che non ci siamo interrogati, l'abbiamo fatto, ma molto probabilmente non siamo riusciti a rispondere in modo soddisfacente e soprattutto -parlo sempre per me- si può arrivare a darsi risposte che NON piacciano e che quindi si VUOLE considerare false, non le si vuole accettare, metterebbero in discussione tante scelte fatte fino a questo punto della nostra vita in cui ci siamo posti queste domande.



Questa è la parte più difficile, mettersi in discussione, altra parte difficile, è quella di fare pulizia dalle interferenze esterne (religioni, tv, falsi miti ecc...).
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Inviato il: 22/10/2011 13:14
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#49
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vedrai che, dopo un paio di lt a testa, qualcosa di spirituale lo tiriamo fuori! Scherzo, ovviamente

Se ci pensi bene, dopo aver considerato quel che ho appena scritto, non e' che sia proprio una tale facezia...
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#50
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Spiderman ha scritto:


Questa è la parte più difficile, mettersi in discussione, altra parte difficile, è quella di fare pulizia dalle interferenze esterne (religioni, tv, falsi miti ecc...).


Ma risponde alla domanda che mi hai fatto?
Nel mio personalissimo caso è andata cosi - fino ad ora.
E a te?

Inviato il: 22/10/2011 13:16
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#51
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fare pulizia dalle interferenze esterne (religioni, tv, falsi miti ecc...).

Come ho detto e' molto piu' profonda di cosi', la pulizia: si tratta di liberarsi dell'influenza della sintassi della propria lingua madre (sempre una espressione di Carlito, lui aveva un modo di dire le cose...).

Per la cronaca: non esistono i falsi miti, ci sono solo i miti.
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#52
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vuotorosso ha scritto:


Ma risponde alla domanda che mi hai fatto?


Si che risponde e, a mio modo di vedere, è il nocciolo della questione.

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Nel mio personalissimi csao è andata cosi - fino ad ora.
E a te?



Certe cose, le ho vissute (ne vivo ancora) come lotte interiori, una specie di guerra con me stesso, una guerra con le mie abitudini. Intendi questo?
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PikeBishop ha scritto:

Se ci pensi bene, dopo aver considerato quel che ho appena scritto, non e' che sia proprio una tale facezia...


Allora, dopo l'incontro, scriveremo qua risolvendo il problema una volta per tutte ;)
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Inviato il: 22/10/2011 13:26
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#54
Dubito ormai di tutto
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Spiderman ha scritto:

Certe cose, le ho vissute (ne vivo ancora) come lotte interiori, una specie di guerra con me stesso, una guerra con le mie abitudini. Intendi questo?


Si intendo questo. E intendo anche il fatto che non solo non siamo in grado di accettare certe conclusioni a cui arriviamo tramite percorsi personali, ma ne rifutiamo il senso e lottiamo per trovarne altre che meglio si adattino alle nostre voglie/esigenze/abitudini -le stesse citata da Pike- pur tuttavia non riuscendo mai a sfuggire all influenza di quelle riposte che abbiamo volto scartare: secondo me è questo che genera queste continue lotte, una prola che gia da se definisce quanto sia dura e dolorosa questa riflessione. Ma spero che sia anche il nostro "modo" che sia sbagliato nell affrontarle. Forse non sono lotte, forse è crescita. non tutte le cose dolorose sono fine a se stesse. Penso al parto ad esempio.

Vado a godermi il sabato, visto che c è anche un bel sole sulla riviera oggi
Buona giornata a tutti, ci ritroviamo stasera
Inviato il: 22/10/2011 14:56
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  •  Red_Knight
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#55
Sono certo di non sapere
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@PikeBishop

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Un Ateo, non sara' mai una persona saggia. Non per quello che sostiene, ma perche' non si e' liberato della visione del mondo sottintesa dalla grammatica del suo linguaggio


Pike, questa è davvero interessante. Ce la fai ad ampliare un po' l'argomento? Stavo pensando a una cosa simile giusto stanotte... voglio sapere cosa intendi di preciso.
Inviato il: 22/10/2011 15:10
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#56
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ce la fai ad ampliare un po' l'argomento?

Non tanto, nel senso che ho un casino da studiare e mi sto a gingillare qui. Inoltre non e' tanto facile scrivere cose sensate sull'argomento.

Stavo per scrivere un articolo madre e padre di tutti gli articoli proprio sull'argomento, sul "Portico" e l'ho scritto e cancellato almeno 3 volte. Al momento mi sono arreso.

Daro' pero' una indicazione. Pensa alla maniera in cui la nostra sintassi di base funziona: soggetto, predicato, oggetto.
Ti renderai conto immediatamente che cio' sottointende e presuppone una precisa concezione del mondo. Una concezione in cui il soggetto dispone di anima e volonta' e l'oggetto no - nel suo ruolo di oggetto, specie se non umano - e c'e' una concatenazione CAUSALE tra il soggetto, il predicato ed il suo effetto sul soggetto.
In altre lingue, invece non esiste oggetto e predicato, e di solito, almeno che non sia strettamente necessario neppure l'oggetto.

Per fare un esempio io in genere dico: io sento. Per essere neutrale dovrei dire "esiste suono" e anche cosi' e' un po' artefatto perche' il concetto di esistenza presuppone cose che sono sottintese da una frase del genere. Molto piu' neutro un solo ideogramma per "suono". Che poi il suono non possa esistere senza un padiglione auricolare che lo percepisce e lo trasmette al cervello e' un discorso posteriore, che non puo' esser sottinteso.

E' poi quello che tutti i maestri Zen fanno quando suonano la loro campana a tradimento. I maestri zen se la spassano, con gli occidentali, perche' sono ancora piu' divertenti dei giapponesi, in questo senso. I cinesi pensano diversamente. Il loro mondo e' oggettivamente diverso, anche se il nostro colonialismo ormai li ha contaminati a tal punto che si sono appianati verso l'accoglimento, in sostanza dei nostri miti.

Ho aiutato un pochino?
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Inviato il: 22/10/2011 16:51
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  •  Notturno
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#57
Dubito ormai di tutto
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Ma non ho ben capito, come influisce la faccenda della lingua sul possibile incontro tra le visioni materialista e spiritualista?

Le si supera entrambe, intuisco, ma come?
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Inviato il: 22/10/2011 17:14
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  •  Red_Knight
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#58
Sono certo di non sapere
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@PikeBishop

Citazione:
Ho aiutato un pochino?


A definire il problema sì. Sei stato chiarissimo, sebbene sia effettivamente un argomento al limite dell'ineffabilità. Però non vedo come ci si possa liberare di questa influenza... per quanto la propria lingua madre sia acquisita e non innata, una volta dentro di noi è come se fosse in firmware. Inoltre, pensi che possa esistere un linguaggio "perfettamente" (qualunque cosa voglia dire) neutrale?
Inviato il: 22/10/2011 17:41
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#59
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Però non vedo come ci si possa liberare di questa influenza...

Il trucco e' solamente rendersene conto. Quando veramente la si tiene in considerazione non si cade piu' in certi trappoloni filosofici.
E un nuovo mondo (nel vero senso della parola) si delinea.

Citazione:
pensi che possa esistere un linguaggio "perfettamente" (qualunque cosa voglia dire) neutrale?

Naturalmente no, ma ci sono dei gradi. Per quanto posso capire piu' un linguaggio e' strutturato sintatticamente e' peggio si presta ad esprimere concetti mistici o anche solo filosofici (alla faccia di quell'idiota di Kant). Anche e soprattutto la scrittura e' importante: la nostra deriva dalla necessita' di registrare magazzini e commerci e si presta malissimo ad altri scopi: il cinese sembra prestarsi molto meglio ed e' infinitamente piu' elastico, oltre che essere la lingua del futuro (ognuno puo' pronunciare gli stessi ideogrammi diversamente, altro che esperanto).

Citazione:
come influisce la faccenda della lingua sul possibile incontro tra le visioni materialista e spiritualista?

Ne facilita il superamento. Il superamento non ce l'ha ordinato il dottore ma s'impone, anzi la scienza e' in una impasse perche' i dati raccolti non possono essere spiegati se non col suo superamento, ma gli scienziati non sanno niente di questi argomenti.
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Inviato il: 22/10/2011 17:52
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  •  Polonio
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#60
Mi sento vacillare
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non ho letto tutta la discussione, mi spiace. sono partito dalla fine e ho letto giusto gli ultimi post a ritroso e penso di capire quello che dice pikebishop.


dare consigli è una questione di equilibrismo, in questo campo.
dato che io non sono un equilibrista, dirò semplicemente quello che penso.

innanzitutto credo di rientrare, tecnicamente, nella categoria dei materialisti. solo che io non mi ci ritrovo tanto in questa classificazione.
se con "materialista" si indica chi crede che tutto possa essere spiegato con la ragione, allora io sono un materialista. ma non dico che la ragione che può spiegare le cose sia quella della specie umana.
facendo un esempio, se un ipotetico computer fosse in grado di trovare la spiegazione a tutti gli interrogativi possibili, non è affatto detto che noi riusciremmo a capire tutte le risposte.
in questo senso credo che la spiritualità rientri fra le cose spiegabili, anche se non necessariamente in termini meccanici.
ho notato però come in questo "campo di indagine" ci sia una grandissima carenza di definizioni. nessuno è ancora riustio a dare una definizione un minimo decente di cosa sia la spiritualità né tanto meno dell'anima.
come si può cercare qualcosa senza sapere cosa si cerca?

reincarnazione.
non avendo ancora capito cosa sia l'anima, posso solo provare a seguirne le tracce attraverso ciò che ho sentito dire in proposito.
spero non secchi a nessuno se sono partito con la definizione di wikipedia. nemmeno questa definizione è un minimo decente e sono, ovviamente, benvenute altre definizioni.


"Tipicamente si pensa che consista della coscienza e della personalità di un essere umano, e può essere sinonimo di «spirito», «mente» o «io»."

per questo livello di definizione del è l'anima c'è già una spiegazione, e non richiede un supercomputer per calcolare la formula, è piuttosto semplice: 2 + 2 = 5.
è un'operazione che la natura effettua di continuo, quando ci sono i giusti presupposti, fra i più importanti dei quali ci sono i grandi numeri.
la parola con cui questa operazione viene definita di solito è "emergenza". e si è portati a credere che anche la coscienza di sè, la personalità e in genere tutti i fenomeni psichici, siano fenomeni emergenti dei grandi numeri (del cervello umano, in questo caso).

"spirito", "mente" e "io" sarebbero quindi soltanto dei sinonimi (o alcuni dei sottoinsiemi) dell'emergenza, ma resterebbero in ogni caso regolati dal cervello e vincolati al corpo. se si interrompe la complessità della "macchina uomo" cessano di esistere i presupposti per l' "emergenza uomo" (se manca il giusto 2 + 2 non c'è nemmeno il 5).
le emergenze della complessità, in ogni caso, sono dappertutto. la maggior parte del tempo tentiamo di seguirne le trame e le implicazioni, in alcuni suoi aspetti. questo perché quell'1 extra è dappertutto, ci abbiamo le mani continuamente in pasta e ad un certo livello riusciamo anche a gestirlo, ma il più delle volte non lo riconosciamo per quello che è e lo separiamo dal contesto.

è proprio tutto quest'uno che avanza nell'operazione ciò che mi affascina e che mi tiene fuori dalla categoria dei materialisti. ma non lo chiamo né spirito né anima. e, anche se è presente probabilmente in tutto, è eterno soltanto nell'insieme, mentre tutte le sue parti vanno e vengono, avendo solo il tempo in cui si mantiene una qualche particolare combinazione per fare la loro parte nel divenire.
Inviato il: 22/10/2011 20:16
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