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  Una linea-guida per capire la spiritualità

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  •  redna
      redna
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#121
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
"Quando stacca i piedi dalla terra" un Uomo non è più solo un uomo, comincia ad essere Dio.


una linea-guida per capire la spiritualità sarebbe questa?


attenzione a chi stacca i piedi dalla terra,allora
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 1/11/2011 17:22
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  •  florizel
      florizel
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#122
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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nygandy
Citazione:
Ma io scherzavo....!!!!!!!

Invece ti ringrazio molto per il link e come vedrai dalle cose che ho scritto sono molto d'accordo con te.

… Anche da quelle che scrivi dopo, mi pare…e ci sono dei punti di convergenza tra le tue opinioni e quelle (apparentemente distanti) di Pike…
Hai in parte anticipato (o introdotto) quello che volevo scrivere a Noct, in merito a questo:

Citazione:
C'è chi si affida alla ragione (razionalismo) e chi alla fede (spiritualismo).

Questa seconda scelta a me appare assurda e cerco di capire perché la gente la preferisca e ci punti sù l'intera propria esistenza.


Notturno non tiene conto di un particolare fondamentale a chiarire il “disagio” che prova nei confronti di chi fa la scelta di “credere”, quasi fosse una dimensione del tutto acritica… in parte lo spiegava anche Pike: la NOSTRA società, quella occidentale nel senso filosofico del termine (e da qui passando alla dimensione politica, culturale e sociale) ha prodotto una dicotomica separazione tra la dimensione “cognitiva” legata all’ambito scientifico, e quella legata all’ambito spirituale… dico “cognitiva” perché anche nel secondo caso è possibile fare esperienza di accadimenti interiori e connessi a quanto ci sta intorno.

Personalmente, rintraccio la responsabilità e l’esasperazione di tale separazione nell’operato delle elites di potere preposte ad incanalare attitudini umane che vanno dall’esigenza di darsi spiegazioni servendosi della razionalità a quella di “sentirsi” parte di un tutto tramite la spiritualità. Sono due esperienze che partono dall’individuo nella sua interezza, e che in qualche modo sono state “separate”.

Perché? Perché frammentare le dimensioni più intime degli individui significa dominarli, e credo sia questo il senso di tutto il discorso di Pike: è schizofrenico dire di CREDERE in un sistema sociale dove ogni nostra azione che sfugge al concetto “materialista” o razionale viene ricacciata poi nella FEDE più sterile e soprattutto, artificiosa…. CUI PRODEST?


Noct

Citazione:
Ogni volta che scopriamo uno di questi meccanismi un Dio muore.

Eppure tutto questo sembra non insegnare nulla.

Appunto, muore un dio. Non la nostra spiritualità. Scoprire dove si trova la galassia di Andromeda, o perché ogni cosa è fatta di atomi, o come funziona l’intero universo, può anche fornire spiegazioni.
Ma non ci viene in aiuto a sentirsi pienamente NELL’insieme di tutto questo.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 1/11/2011 18:23
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#123
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/10/2009
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@ spiderman

C'è poco da argomentare, chi crede e contraddice il suo credo in tantissime azioni è un ipocrita, che si parli di credo religioso o meno. Tu, in base a cosa riconosci, chi crede davvero o chi dice di credere ma non crede?

Non posso saperlo.
Come non posso sapere se si ama davvero quella coppietta che passa sottobraccio qui sul marciapiede.
Perchè sentiamo la necessità di fare questo distinguo?
Vorrei capire perchè questa cosa è così importante in QUESTA discussione.
Inviato il: 1/11/2011 21:37
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#124
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/10/2009
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@ florizel

Condivido molte tue argomentazioni.

Perché? Perché frammentare le dimensioni più intime degli individui significa dominarli, e credo sia questo il senso di tutto il discorso di Pike: è schizofrenico dire di CREDERE in un sistema sociale dove ogni nostra azione che sfugge al concetto “materialista” o razionale viene ricacciata poi nella FEDE più sterile e soprattutto, artificiosa…. CUI PRODEST?

Io penso che questa ramificazione della discussione sia solo uno sfogo (comprensibile, per carità) di Pikebishop sulla canalizzazione della spiritualità, ma allora anche delle emozioni in genere, a prescindere dalle religioni (e su questo sono d'accordo al 100%, ma non ne ho parlato in questa discussione)...
Ma non c'entra con la ricerca della spiritualità.
E continuo a reputare estremamente riduttiva una risposta del tipo: "la spiritualità non esiste, lascia perdere, sono "loro" che vogliono alimentartela per secondi fini, anzi, anche chi ne è condizionato è un ipocrita bugiardo perchè sa di non credere"...
Capito che intendo?
Inviato il: 1/11/2011 21:51
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#125
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
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Citazione:

nygandy ha scritto:


Non posso saperlo.
Come non posso sapere se si ama davvero quella coppietta che passa sottobraccio qui sul marciapiede.


Prova a chiedere

Citazione:
Perchè sentiamo la necessità di fare questo distinguo?
Vorrei capire perchè questa cosa è così importante in QUESTA discussione.


Non lo so, sei tu che l'hai "evidenziata" prima di dire che, chi crede davvero seguita a fare il rovescio di quello in cui crede perhcè NON è un superuomo. Volevo solo capire, in base a cosa "giudichi" chi crede davvero e chi solo lo dice, se alla fine il comportamento è il medesimo.
_________________
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 1/11/2011 21:53
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#126
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
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@Florizel

Sono due esperienze che partono dall’individuo nella sua interezza, e che in qualche modo sono state “separate”.

Perché?
Perché frammentare le dimensioni più intime degli individui significa dominarli....

CUT....

…. CUI PRODEST?


Questo concetto è illuminante, mi trovo talmente tante volte d'accordo con te che mi togli quell'illusione di essere unico al mondo

E' proprio il SEPARARE, il dividere, il modo di lavorare della RAGIONE.

Sempre razionalmente è però possibile SUPERARE questo modo di ragionare, imparando a non SEPARARE ma a COMPRENDERE ( nei due sensi che questo termine porta con sè).

Quando razionalmente si SOSPENDE la ragione ( meglio dire il modo di lavorare dualistico della ragione), si comprende il senso di queste parole nella PRATICA, si acquista l'ESPERIENZA si VIVE quell'esperienza.

Quel sentire è assolutamente individuale e non trasferibile.

Saluti
_________________
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 1/11/2011 22:01
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#127
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/10/2009
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@ spidernan

Superficiale.
Chi crede (intendo chi crede, non chi dice di credere), non diventa un superuomo.
Quindi mantiene tutte le sue inclinazioni e tutti i suoi difetti, quindi durante la sua vita esercita tantissime azioni che contraddicono il suo credo.


Ho capito.
Forse hai inteso il passaggio tra parentesi cone un mio distinguo.
Sottolineavo invece il sottoinsieme delle persone che credono (tra quelli che si professano credenti in generale) per indicare la mia opinione che essi non diventano, per il solo fatto di credere, più "bravi" di quanto non lo siano gli altri... eccetera..
Inviato il: 2/11/2011 0:21
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  •  Notturno
      Notturno
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#128
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

doktorenko ha scritto:
Citazione:

Notturno ha scritto:
Citazione:

la differenza è semplicemente che la ragione per me, l'ego, la mente non è il massimo traguardo umano, la ragione spesso va in crisi e non riesce a squarciare il velo di alcune verità, perchè la ragione è limitata al mondo fenomenico.


La ragione è sempre in crisi, nel senso che non riesce a spiegare tutto.

E' verissimo.

Ma...... la ragione, fino a oggi, ha spiegato sostanzialmente tutto quello che sappiamo, compreso il pc da cui stai scrivendo e la logica che sta guidando il tuo pensiero.

E' stranissima questa cosa, ma la ritrovo spessissimo, quasi sempre.

Uno strumento funziona, mostra la sua validità, ti consente di risultare l'essere "vincente" di un pianeta, ti consente di allungare la tua vita, di vivere agiatamente, in case calde e pulite e tu che fai?

Siccome non ti spiega tutto, allora invece di continuare a cercare e continuare nella strada che sta funzionando, molli quello strumento e passi a un altro.

Un altro che ti offre risposte, si, ma non verificabili.

Le devi accettare "a occhi e cervello chiusi".

Ma scusa, amico mio, ma tu veramente ti senti soddisfatto di questa scelta?

Che cosa ti fa credere di aver trovato la spiegazione che cercavi e che quella spiegazione sia giusta?

Io non ce la farei mai.

Tu come ci riesci?


Bisogna capire cosa intendi per ragione, se intendi razionalita` la religione non e` di grado razionale inferiore alla matematica.


E adesso questo concetto di "grado razionale" da dove sbuca fuori?

La questione non verte su un presunto "grado razionale" che nemmeno so cosa sia, ma su una considerazione assai semplice: come fai a fondare le regole della tua vita su qualcosa che non sai se esiste o no, se non su una pulsione spirituale chiamata "Atto di Fede"?


Citazione:

Se intendi utilita` materiale allora la differenza tra ateo e non potrebbe essere che il primo non concepisce azioni affatto gratuite ovvero sacrifici.


A parte che l'ateo sa essere generoso tanto quanto un credente e questo concetto che esprimi è veramente meschino e indegno di un confronto, ma poi che cosa c'entra l'utilità materiale?

Citazione:

E siccome le cose che cacciamo dalla porta tendono a rientrare dalla finestra, ultimamente la piega che ha preso la scienza e` quella di costruire teorie in cui conta sempre di piu` la trascendenza, ovvero la indimostrabilita`, e le casualita` intesa come causa non causata, cose che non hanno niente di `scientifico`.


E qui ho già risposto: la scienza le chiama teorie, non Verità di Fede, e non le considera dimostrate o certe, né ti chiede di fidarti a occhi chiusi, anzi, ti invita a verificare, confermare o smentire, sulla base di una sperimentazione ripetibile.

Possibile che questo piccolo dettaglio ti sia sfuggito?

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Inviato il: 2/11/2011 10:15
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  •  Notturno
      Notturno
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#129
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

florizel ha scritto:

Citazione:
C'è chi si affida alla ragione (razionalismo) e chi alla fede (spiritualismo).

Questa seconda scelta a me appare assurda e cerco di capire perché la gente la preferisca e ci punti sù l'intera propria esistenza.


Notturno non tiene conto di un particolare fondamentale a chiarire il “disagio” che prova nei confronti di chi fa la scelta di “credere”, quasi fosse una dimensione del tutto acritica… in parte lo spiegava anche Pike: la NOSTRA società, quella occidentale nel senso filosofico del termine (e da qui passando alla dimensione politica, culturale e sociale) ha prodotto una dicotomica separazione tra la dimensione “cognitiva” legata all’ambito scientifico, e quella legata all’ambito spirituale… dico “cognitiva” perché anche nel secondo caso è possibile fare esperienza di accadimenti interiori e connessi a quanto ci sta intorno.


Bellissimo argomento, FLO!!!

Veramente interessante.

Allora, tu dici che siamo noi ocidentali che deleghiamo alla sola scienza la conoscenza, mentre "altri" la utilizzano anche fuori della scienza, in ambito spirituale per "fare esperienza di accadimenti interiori".

Hai correttamente spostato la dicotomia scienza/spiritualità, riportandola alle origini e dubitando della correttezza di questa operazione.

E allora prendiamola in considerazione e analizziamola.

La scienza si occupa di accadimenti sia interiori che esteriori (l'àmbito della psichiatria, della neurologia, ecc... ne sono testimoni) e fonda tutto sul suo famoso "metodo" per definire criteri e caratteristiche "oggettive" di un fenomeno, facendo richiamo alla sua "ripetibilità" e verifica di terzi.

Che alternative abbiamo, che possiamo considerare migliori?

Riportare accadimenti soggettivi e personali come fossero regole applicabili ad altri?

In tutta franchezza, Flo, tu te ne sentiresti soddisfatta?

Citazione:


Citazione:
Noct
Ogni volta che scopriamo uno di questi meccanismi un Dio muore.

Eppure tutto questo sembra non insegnare nulla.

Appunto, muore un dio. Non la nostra spiritualità. Scoprire dove si trova la galassia di Andromeda, o perché ogni cosa è fatta di atomi, o come funziona l’intero universo, può anche fornire spiegazioni.
Ma non ci viene in aiuto a sentirsi pienamente NELL’insieme di tutto questo.


Ma guarda che non è affatto vero.

Io mi sento pienamente nell'insieme di tutto il resto!

Mi sento fatto di atomi tanto quanto Andromeda.

Io mi sento di "comprendere" sia le simiglianze che mi uniscono a quella Galassia che quelle che me ne differenziano.

Proprio perché ho cominciato a scoprirne i mattoni costitutivi posso dire di iniziare a "comprendere" con una visione più ampia sia il panorama più vasto che quello più ristretto e limitato a me.

Non ho scoperto TUTTO e non ho compreso TUTTO, questo no.

Ma nemmeno tu.

Tu stai ipotizzando qualcosa che potrebbe spiegare tutto, utilizzando quello stesso identico meccanismo che utilizzava chi ha ipotizzato Zeus, Vulcano & Co.

E con la stessa probabilità di aver ipotizzato il giusto.

E torno a domandare: come fai a sentirtene soddisfatta?

Come fai a fondare la tua vita e le tue scelte e il tuo agire quotidiano su questa base "ipotetica"?
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Inviato il: 2/11/2011 11:37
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  •  redna
      redna
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#130
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Io mi sento pienamente nell'insieme di tutto il resto!

Mi sento fatto di atomi tanto quanto Andromeda.



ecco.......scendi un momento a terra e lascia perdere gli atomi di Andromeda e tira via quella firma che hai messo.


Mica è il caso di continuare a fare il cretino in questa maniera.

Rende Encomiabili Dire No A Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii. (Stefano Bartezzaghi)

quello che provoca questa scritta da l'esatta misura di chi l'ha inserita.

Fare tante discussione filosofiche dopo che si scrivono fesserie è solo da chi frequenta la bocciofila.
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Inviato il: 2/11/2011 12:03
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  •  florizel
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#131
Sono certo di non sapere
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Notturno


Citazione:
Allora, tu dici che siamo noi ocidentali che deleghiamo alla sola scienza la conoscenza, mentre "altri" la utilizzano anche fuori della scienza, in ambito spirituale per "fare esperienza di accadimenti interiori".


No. Sto dicendo che è proprio la dicotomia tra "scienza" e "spiritualità" a parametrare il campo della conoscenza in termini di validità o non validità.

La prima, la scienza, determina la validità di qualcosa in relazione alla sua "spiegabilità" che viene basata sulla ripetibiliità di una data cosa, ma sempre dall'osservazione di tale cosa deve partire per dimostrarne la fondatezza.

La seconda non necessita di dimostrazione, perchè la sua validità è data dall'esperienza diretta che se ne può fare. E quell'esperienza la maggior parte delle volte NON è ripetibile, perchè strettamente connessa a chi la fa.

Il problema, a mio modestissimo avviso, sta tutto nei PARAMETRI che circoscrivono un'indagine: se la scienza pone come presupposto di "validità" l'applicabilità di qualcosa a tutti, ed in modalità generalizzata, difficilmente esaminerà la natura di quel qualcosa: la costringerà semmai nei SUOI parametri di base. Non riuscirà ad afferrarne l'interezza, ma SOLO il modo in cui si esprime soggettivamente, ritenendola per questo NON valida.

La "conflittualità" tra oggettività e soggettività sono due termini che pure andrebbero rivisti, ad esempio.


Citazione:
Riportare accadimenti soggettivi e personali come fossero regole applicabili ad altri?
In tutta franchezza, Flo, tu te ne sentiresti soddisfatta?


Certamente non mi sento soddisfatta di come la scienza intenda estendere in maniera generalizzata determinati accadimenti, precludendo l'esperienza soggettiva. Io parto dal presupposto che OGNI individuo è risultato e causa di storie ed esperienze personalissime, e trovo assurdo che debba essere questo a doversi parametrare ad un'indagine, e non viceversa.


Citazione:
Io mi sento pienamente nell'insieme di tutto il resto!
Mi sento fatto di atomi tanto quanto Andromeda.


Certo, ma io parlo di un'esperienza che puoi SENTIRE, non che puoi SOLO COMPRENDERE.
Siamo sempre lì: comprendere è sentire?

Io non mi pongo sempre il problema del "comprendere", per me il sentire non è ipotetico: in certi casi mi conferma semmai delle intuizioni.

Il problema è che se si parte da un dato parametrato, senza accorgersene si cerca di far rientrare l'esperienza in quei parametri.
Partendo dall'esperienza, invece, si è costretti ad ampliarli, quei parametri, perchè se ne evince che non sono più idonei a spiegare il TUTTO.
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Inviato il: 2/11/2011 12:42
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  •  florizel
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#132
Sono certo di non sapere
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incredulo

Citazione:
Questo concetto è illuminante, mi trovo talmente tante volte d'accordo con te che mi togli quell'illusione di essere unico al mondo


Eheheh...

Citazione:
E' proprio il SEPARARE, il dividere, il modo di lavorare della RAGIONE. Sempre razionalmente è però possibile SUPERARE questo modo di ragionare, imparando a non SEPARARE ma a COMPRENDERE ( nei due sensi che questo termine porta con sè)



Non solo a comprendere, ma a comprendere ATTRAVERSO peculiarità e dimensioni che la scienza rifiuta di approfondire. Cassandra (e non solo lei) non dice cose errate, a proposito di questo: la scienza, su alcune cose, ha dimostrato di non essere in grado di spiegare TUTTO.
Questione di PARAMETRI?
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Inviato il: 2/11/2011 12:50
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#133
Sono certo di non sapere
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@ notturno

Non rispondere alle provocazioni se no anche questo 3d, che sta fluendo bene, diventa la solita schifezza per colpa del solito perturbatore, percio', per favore

NON RISPONDERE AL CITROLL

Dopo la pubblicita'-progresso, vorrei far brevemente notare che siamo abbastanza fuori strada.
Questa contrapposizione tra religione = fondata su un mito e scienza = fondata su fatti, e' del tutto falsa.
Quando ce ne si accorge, ci casca letteralmente il mondo in testa, come casco' al povero Carlito quando ritorno' all'Universita' dopo il sua prima vacanza in Messico.

La scienza, nell'accezione comune del termine che si ha oggigiorno (e non in un mondo ideale ed una scienza ideale) , si basa su due MITI constitutivi:

1. Il mito della Genesi da cui si e' amendata la figura di Dio, perche' era inutilizzabile per gli scopi della scienza, che sono trovare regolarita' con cui fare previsioni. Tutto il resto e' stato mantenuto. Non c'e' bisogno di rimarcare oltre la dimensione mitica di questa storia.

2. Il mito dell'onnipotenza della "ragione" identificata con la normale coscienza di veglia al minimo delle sue prerogative. Essa e' in realta' niente altro che un sistema di rilevazione di problemi, come un radar che vede una cosa alla volta, seguendo lo scanning del suo raggio. Utilissimo, ma insufficiente.


Se non si tiene conto di quanto esposto sopra si potra' andare avanti in sterili discussioni ed ancora piu' sterili contrapposizioni senza minimamente scalfire la sostanza della discussione.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 2/11/2011 14:10
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#134
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Citazione:
Proprio perché ho cominciato a scoprirne i mattoni costitutivi

Questa frase e' una maniera di evidenziare quanto ho detto prima: l'idea che esistano dei "mattoni constitutivi" e' del tutto legata al concetto della Genesi Ebraica (e quella Greca Classica).

In realta' non esiste alcun "mattone constitutivo".
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 2/11/2011 14:14
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      vuotorosso
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#135
Dubito ormai di tutto
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@Pike

Ciao, permettimi una domanda sulla seconda affermazione che hai scritto sopra:

Citazione:
2. Il mito dell'onnipotenza della "ragione" identificata con la normale coscienza di veglia al minimo delle sue prerogative. Essa e' in realta' niente altro che un sistema di rilevazione di problemi, come un radar che vede una cosa alla volta, seguendo lo scanning del suo raggio. Utilissimo, ma insufficiente.



Ma, se cosi fosse, come si fa accorgersi che e' cosi usando proprio quella sola "ragione" ?
Se riesci ad elaborare questo pensiero, vuol dire che allora ti sei gia' astratto ad un livello diverso - e dico diverso senza specificare se piu "alot o basso" perche rischierebbe di dare un alone di cosa migliore o peggiore quasi automaticamente mentre cosi non e' - di "ragione" .

Ad ogni modo non ho capito se con il fatto che la ragione inteso come conoscenza umana progredisca in modo tecnico o se parli della ragione del singolo di porsi domande: seguendo il topic dovrebbe essere la seconda, ma leggendo la frase mi sembra si tratti invece della prima.
Se hai tempo/voglia, mi spieghi meglio per favore?
Grazie
VR
Inviato il: 2/11/2011 14:20
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#136
Dubito ormai di tutto
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Flo, ogni volta che fissi una regola stabilisci qualcosa che, purtroppo, è limitata e limitante.

E' così anche per il linguaggio.

Ma sia per il linguaggio che per le esperienze, io credo che fissare regole oggettive e non soggettive, come sembri proporre tu (ma forse mi sbaglio?) consente la comunicazione.

Comunicare & condividere sono ottimi strumenti per aumentare la comprensione.

Se li riduci a "tutto è personale", ti ritrovi con una sorta di relativismo assoluto che azzera ogni senso e voglia di comunicare.
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#137
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

La scienza, nell'accezione comune del termine che si ha oggigiorno (e non in un mondo ideale ed una scienza ideale) , si basa su due MITI constitutivi:

1. Il mito della Genesi da cui si e' amendata la figura di Dio, perche' era inutilizzabile per gli scopi della scienza, che sono trovare regolarita' con cui fare previsioni. Tutto il resto e' stato mantenuto. Non c'e' bisogno di rimarcare oltre la dimensione mitica di questa storia.

2. Il mito dell'onnipotenza della "ragione" identificata con la normale coscienza di veglia al minimo delle sue prerogative. Essa e' in realta' niente altro che un sistema di rilevazione di problemi, come un radar che vede una cosa alla volta, seguendo lo scanning del suo raggio. Utilissimo, ma insufficiente.


Ma perché li chiami "miti"?

Se stai parlando del big bang, si tratta di una teoria.

Non capisco come tu possa parlarne come di un mito. Boh....

Anche l'onnipotenza della ragione è un'interpretazione che non trova riscontri così univoci.

Stai interagendo proprio con chi da subito ti ha detto che la ragione non spiega tutto.

Non capisco....

E comunque, perché fai sempre interventi così "distruttivi" e basta?

Dici che questi "miti" non vanno bene?

OK, e quindi che alternativa proponi?

Quale sarebbe una corretta interpretazione?
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#138
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come si fa accorgersi che e' cosi usando proprio quella sola "ragione" ?

Ce ne si accorge solo quando si fanno dei ragionamenti logici e rigorosi, appunto esaminando i presupposti grammaticali, convenzionali e sociali e le ipnosi alle quali la civilizzazione ci sottopone.

Ovviamente deve succedere qualcosa che ci faccia "uscire dal gioco". Puo' essere qualsiasi cosa che ci sbalzi aldila' delle convenzioni di pensiero permettendoci di vederle per quelle che sono, convenzioni, appunto.
Convenzioni per molti versi utilissime, ma da non confondersi con la verita'. Convenzioni come lo sono i metri ed i centimetri, il denaro, e qualsiasi misurazione. Convenzioni grammaticali (le piu' insidiose perche' e difficile riconoscerle).
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#139
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Ma perché li chiami "miti"?


Evidentemente bisogna partire dall'abc. Dimentica cosa hai imparato alle scuole medie. Un mito non e' una storiella. Secondo le parole di uno dei filosofi piu' importanti del XX Secolo:

[...]these basic ideas I call myth, not using the word 'myth' to mean simply something untrue, but to use the word 'myth' in a more powerful sense. A myth is an image in terms of which we try to make sense of the world. Now, for example, a myth in a way is a metaphor. If you want to explain electricity to someone who doesn't know anything about electricity, you say, well, you talk about an electric current. Now, the word 'current' is borrowed from rivers. It's borrowed from hydraulics, and so you explain electricity in terms of water. Now, electricity is not water, it behaves actually in a different way, but there are some ways in which the behaviour of water is like the behaviour of electricity, and so you explain it in terms of water. Or if you're an astronomer, and you want to explain to people what you mean by an expanding universe and curved space, you say, 'well, it's as if you have a black balloon, and there are white dots on the black balloon, and those dots represent galaxies, and as you blow the balloon up, uniformly all of them grow farther and farther apart. But you're using an analogy--the universe is not actually a black balloon with white dots on it.
So in the same way, we use these sort of images to try and make sense of the world, and we at present are living under the influence of two very powerful images, which are, in the present state of scientific knowledge, inadequate, and one of the major problems today are to find an adequate, satisfying image of the world. Well that's what I'm going to talk about. And I'm going to go further than that, not only what image of the world to have, but how we can get our sensations and our feelings in accordance with the most sensible image of the world that we can manage to conceive.

Alan Watts
durante una conferenza a S.Franciso 1970


Per chi voglia approfondire consiglio il libro di un grande genio purtroppo morto giovane : Il mito, ISEDI, Milano 1973; nuova ed. Mondadori, Oscar Studio, 1980 e 1989; nuova ed. Mito, con una nota di Giulio Schiavoni, Nino Aragno Editore, Torino 2008

Citazione:
Se stai parlando del big bang, si tratta di una teoria.

Sto parlando di qualcosa di piu' profondo di una teoria riciclata. Sto parlando di Sintassi della nostra Lingua Madre.

Citazione:
OK, e quindi che alternativa proponi?

Madonna incornata, a questo siamo giunti????? Era dai tempi delle medie che nessuno mi diceva piu' una cosa cosi' ridicola....

Citazione:
Dici che questi "miti" non vanno bene?

I miti non "vanno bene": o spiegano la realta' coerentemente o sono di troppo. Il mito costitutivo che comunemente accettiamo era gia' di troppo molti secoli fa, ora puzza di cadavere in una maniera imbarazzante.

Comunque vedo che ho gia' messo troppissima carne al fuoco e che sembra non esserci nessuno che ha idea di cosa io stia parlando. S'impone un articolo... il fatto e' che proprio non ho tempo!!!!

Saluti.
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Inviato il: 3/11/2011 18:33
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#140
Sono certo di non sapere
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Se mi e' concesso partecipare a questo 3d anche se avviato, probabilmente le osservazioni sulle differenze tra scienza e fede sta nel mezzo utilizzato per accedere alla conoscenza.

La scienza usa per lo piu' razionalita' (con una buona, anche se non preponderante, componente improvvisativa).
La fede usa per lo piu' le emozioni - emotivita' - sensazioni - la parte istintiva (basate su esperienze interne e uniche).

"Oddio", il discorso della separazione forzata finalizzata al controllo, puo' avere un suo perche', ma, personalmente, non mi soddisfa molto.

La concezione dell'istintivita' pura che muove la conoscenza del Tutto (perche' ne aiuta la percezione) e' basata su personali sentimenti. Aiuta certo a colmare le lacune della razionalita' ma l'intento non e' conoscere bensi' riempire. A volte questi riempimenti risultano individualmente appaganti, a volte no, a volte vengono acquistano agli occhi della stessa (subcoscienza razionale) emotivita' i toni della Verita' Assoluta. Ma tutto cio' a me sembra dipendere da esperienze inadatte alla conoscenza del Tutto (con tutto intendo, il Tutto Cosmico... qualsiasi cosa esso significhi per ognuno di noi... la Verita'... la conoscenza.... vabbe' avete capito). Nonche' la razionalita' sia adatta.
I fatti e l'analisi dei fatti sono necessari proprio per limitare l'uso (o meglio l'abuso) di percezioni individuali legate al singolo e non al Tutto...

Scusate, primo post... spero di scaldarmi per andare piu' in profondita'.

a presto...

Mc
Inviato il: 3/11/2011 18:40
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#141
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PikeBishop ha scritto:
@ notturno

Non rispondere alle provocazioni se no anche questo 3d, che sta fluendo bene, diventa la solita schifezza per colpa del solito perturbatore, percio', per favore

NON RISPONDERE AL CITROLL

Dopo la pubblicita'-progresso, vorrei far brevemente notare che siamo abbastanza fuori strada.
Questa contrapposizione tra religione = fondata su un mito e scienza = fondata su fatti, e' del tutto falsa.
Quando ce ne si accorge, ci casca letteralmente il mondo in testa, come casco' al povero Carlito quando ritorno' all'Universita' dopo il sua prima vacanza in Messico.

La scienza, nell'accezione comune del termine che si ha oggigiorno (e non in un mondo ideale ed una scienza ideale) , si basa su due MITI constitutivi:

1. Il mito della Genesi da cui si e' amendata la figura di Dio, perche' era inutilizzabile per gli scopi della scienza, che sono trovare regolarita' con cui fare previsioni. Tutto il resto e' stato mantenuto. Non c'e' bisogno di rimarcare oltre la dimensione mitica di questa storia.

2. Il mito dell'onnipotenza della "ragione" identificata con la normale coscienza di veglia al minimo delle sue prerogative. Essa e' in realta' niente altro che un sistema di rilevazione di problemi, come un radar che vede una cosa alla volta, seguendo lo scanning del suo raggio. Utilissimo, ma insufficiente.


Se non si tiene conto di quanto esposto sopra si potra' andare avanti in sterili discussioni ed ancora piu' sterili contrapposizioni senza minimamente scalfire la sostanza della discussione.

il fatto è che a carlito gli avevan fatto conoscere il peyote.
le religioni occidentali invece da sempre hanno ostacolato questo fantastico strumento per la conoscenza.
sarebbe bene anche ricordare che il sogno è provocato da una sostanza (voi chiamatela droga) chiamata DMT che si trova in natura in svariate forme.
consiglio a tutti la lettura di questa conferenza di terence mckenna un altro di quelli che chiamate drogati.anche lui passato da ste parti:

Citazione:
Gli psichedelici sono la fonte di quell’informazione che le gerarchie ecclesiastiche hanno sempre voluto controllare: l’informazione: circa la natura di Dio. Già la Riforma protestante volle rovesciare le tesi della chiesa cattolica sull’insufficienza della preghiera quale canale d’accesso al divino; prima di Lutero solo i teologi potevano interpretare le scritture e il dogmi cristiani, c a soltanto loro potevano guidare il devoto alla giusta comprensione dallo .spirito: il rapporto diretto era inammissibile doveva cedere il posto alla mediazione degli esperti , è un fatto accertato che le sostanze psichedeliche rendono possibile l’accesso alla vera informazione; e poiché tutte le società si basano su una menzogna di qualche sorta, esse immancabilmente trasformano in dissidenti coloro che la rifiutano avendo contattato la realtà vera. Di qui nasce l’esigenza del controllo. E questo è esattamente ciò che accadde negli anni ‘60.Erano - anzi, troppi - quelli che alteravano il proprio stato di coscienza e poi, come conseguenza, rifuggivano i canoni ufficiali ,della cultura.Fino a quando il fenomeno divenne allarmante dissidenza, ci sono sempre degli individui che decidono di ritirarsi dal gioco; ma ciò che accadde in quegli anni è che fece la sua comparsa l’LSD, e l’LSD diversamente da tutti gli altri psichedelici, ha questo di peculiare: con 40.000 dollari di- attrezzatura, un chimico esperto può produrne, durante il week-end, tra i quaranta e i sessanta milioni di dosi milioni di dosi. .Vi rendete conto, tra quaranta e sessanta milioni! E' come puntare un’arma alla testa della società…


http://www.autistici.org/mirrors/www.psicoattivo.it/xochipilli/ESALEN.htm
Inviato il: 3/11/2011 19:49
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#142
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Vescovo, certo che sei strano.

Non ti va bene qualcosa?

Ma per carità, porte aperte, dicci come la pensi e almeno io cercherò di capire col mio massimo impegno!

Ma se devi solo dire che non va bene, che dobbiamo rifondare la sintassi della Lingua Madre e ti metti a ridere quando ti si chiede un chiarimento, scusa, ma con tutto il rispetto per la tua persona, piglia pure le tue teorie, la tua mancanza di tempo e la tua sintassi della lingua madre e mettitele in tasca.

Salut.
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#143
Sono certo di non sapere
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Citazione:
dicci come la pensi e almeno io cercherò di capire col mio massimo impegno!

Non e' vero. Sono ormai parecchi interventi che sto seminando delle chicche e tu non ti applichi. Pensi, come tutti quelli che sono andati a scuola, che il piccione arrosto ti debba volare in bocca.

Citazione:
Ma se devi solo dire che non va bene, che dobbiamo rifondare la sintassi della Lingua Madre

Esempio perfetto. Quando mai ho scritto che bisogna rifondare un accidente? Bisogna solo RICONOSCERE certi meccanismi, come quelli linguistici, per cio' che sono e non farne dei feticci che sono di ostacolo alla comprensione. Ma non fai attenzione.

Un esempio di cosa sto parlando, tanto per gradire: cosa e' una cosa????

La risposta e' estremamente facile solo se si considera quel che sto predicando da un pezzo.
E no, non e' un koan, e' una domanda genuina a cui daro' una risposta, ma prima vorrei vedere se qualcuno cerca di capire cosa sto cercando di dire perche' questa non e' propaganda, come quella che insegnano a scuola e bisogna trovarsi a meta': uno deve avere voglia di dire quel che ha capito, ma l'altro deve avere voglia di capire cosa gli stanno cercando di dire. Se interessa. Altrimenti, se non interessa, e' inutile continuare a ripetere le stesse frasi fatte e le tue richieste di spiegazioni quelle si che puoi mettertele in tasca: vedi un po' se ti convengono cosi' tanto, pero'.

Citazione:
le religioni occidentali invece da sempre hanno ostacolato questo fantastico strumento per la conoscenza.


Non e' proprio cosi' vero. C'e' sempre stata, nelle religioni occidentali una strana corrente mistica che tendeva a certe esperienze, incluso l'uso di stupefacenti, che non e' mica neanche l'unica maniera di ottenere certe aperture mentali: e' pericolosa e serve solo per i piu' testoni, come Carlito od il sottoscritto. Esistono maniere piu' sicure. Un casino di gente non ha tratto per niente giovamento dalle sostanze psicotrope. Certo che come impatto sociale stavano per scardinare tutta la civilta' occidentale e per questo sono corsi immediatamente ai ripari, da un lato con la repressione e dall'altro con la disinformazione.
George Harrison ha detto che l'LSD era stato circondato da un tale alone di paranoia che quando lo prendevi non potevi che andare in paranoia, obbligatoriamente: lui fortunatamente l'aveva preso senza sapere cosa gli stavano passando.

Citazione:
prima di Lutero solo i teologi potevano interpretare le scritture e il dogmi cristiani, c a soltanto loro potevano guidare il devoto alla giusta comprensione dallo .spirito: il rapporto diretto era inammissibile doveva cedere il posto alla mediazione degli esperti

Beh, qui McKenna si sbaglia di grosso, perche' non considera che razza di effetti deleteri ha portato Lutero e tutti i lettori della Bibbia fai da te che sono seguiti. Se li conosci ti viene l'impulso impellente di riabbracciare Santa Madre Chiesa!
La lettura diretta della Bibbia ha fatto danni ancora piu' grandi del Clero.
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#144
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PikeBishop ha scritto:
Citazione:
dicci come la pensi e almeno io cercherò di capire col mio massimo impegno!

Non e' vero. Sono ormai parecchi interventi che sto seminando delle chicche e tu non ti applichi. Pensi, come tutti quelli che sono andati a scuola, che il piccione arrosto ti debba volare in bocca.

Citazione:
Ma se devi solo dire che non va bene, che dobbiamo rifondare la sintassi della Lingua Madre

Esempio perfetto. Quando mai ho scritto che bisogna rifondare un accidente? Bisogna solo RICONOSCERE certi meccanismi, come quelli linguistici, per cio' che sono e non farne dei feticci che sono di ostacolo alla comprensione. Ma non fai attenzione.

Un esempio di cosa sto parlando, tanto per gradire: cosa e' una cosa????

La risposta e' estremamente facile solo se si considera quel che sto predicando da un pezzo.
E no, non e' un koan, e' una domanda genuina a cui daro' una risposta, ma prima vorrei vedere se qualcuno cerca di capire cosa sto cercando di dire perche' questa non e' propaganda, come quella che insegnano a scuola e bisogna trovarsi a meta': uno deve avere voglia di dire quel che ha capito, ma l'altro deve avere voglia di capire cosa gli stanno cercando di dire. Se interessa. Altrimenti, se non interessa, e' inutile continuare a ripetere le stesse frasi fatte e le tue richieste di spiegazioni quelle si che puoi mettertele in tasca: vedi un po' se ti convengono cosi' tanto, pero'.


Grazie, non sono interessato al percorso che proponi.

Capiteranno altre occasioni, magari.

Ma questa strada non mi piace affatto, come non mi piace il tuo atteggiamento da "maestro-discepolo".

Se hai da dire, dillo.

Se no, bon voyage.
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#145
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Citazione:
non mi piace il tuo atteggiamento da "maestro-discepolo".

Hai completamente frainteso il discorso. Ho specificatamente scritto che in questi temi ci va un po' di impegno da parte di chi ascolta, non solo da parte di chi parla.
Ora, se tu sei abituato a dialogare con gente che parla con se stessa la cosa non mi riguarda, ma se credi che io sia come loro, qui ti sbagli di grosso.

Come ho detto prima o poi sviscerero' un po' meglio la questione con un articolo, che pero' lascia sempre il tempo che trova, essendo comunicazione a senso unico.

In ogni caso il mio tempo e' limitato e non intendo sprecarlo nel predicare ai sordi.

Adieu.
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#146
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PikeBishop ha scritto:

In ogni caso il mio tempo e' limitato e non intendo sprecarlo nel predicare ai sordi.

Adieu.





Mah ...
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#147
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vuotorosso ha scritto:
Citazione:

PikeBishop ha scritto:

In ogni caso il mio tempo e' limitato e non intendo sprecarlo nel predicare ai sordi.

Adieu.





Mah ...


Beh, se non gli va, non gli va!

E' Vescovo.... potrà fare quel che vuole, no?
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
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Pike, sappi che c'è chi come me, ti legge sempre con attenzione ma molte volte non si mette in un discorso per evitare di consumarsi il fegato.

I miti e le allegorie sono uno strumento utilizzato per descrivere qualcosa che il linguaggio non è capace di spiegare compiutamente, creati e utilizzati spesso da mistici di ogni religione o filosofia per descrivere stati alterati di coscienza; la cosa interessante è che nel tentativo di spiegare scientificamente i principi di fisica quantistica i migliori geni del nostro tempo devono usare proprio delle "allegorie", perchè il linguaggio non è lo strumento adatto per descrivere la fisica quantistica.

Insomma il linguaggio è insufficiente a descrivere la realtà, il metodo scientifico è insufficiente a descrivere la realtà
ovvero entrambi descrivono "la mappa di un territorio" e non "il territorio".

Pretendere di utilizzare la ragione per descrivere la spiritualità è un nonsense anche perchè la ragione e la razionalità si basano su convenzioni sociali (o "miti") e su di un linguaggio incapace di descrivere al 100% la realtà ultima.

Lettura consigliata: "Il Tao della fisica" di Capra

P.s. allora: cosa è una "cosa"? ci provo: una cosa è ...
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#149
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Se è per questo, provate a leggere oltre pagina 30 de "Kant e l'ornitorinco" di Eco.

Io non ci sono mai riuscito....
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#150
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orkid ha scritto:
la cosa interessante è che nel tentativo di spiegare scientificamente i principi di fisica quantistica i migliori geni del nostro tempo devono usare proprio delle "allegorie", perchè il linguaggio non è lo strumento adatto per descrivere la fisica quantistica.


Non è il problema il linguaggio nella fisica quantistica. E' un problema di logica. La logica fa a pugni con le leggi quantistiche. Ma davanti ai fatti sperimentali che conclusioni dobbiamo dedurre ? Cambiamo la nostra logica ? ...è stato fatto.
Forse nei prossimi anni le cose prenderanno una piega diversa... ritornerà in auge l'etere, si scoprirà che la fisica quantistica è veramente in sintonia con la logica, senza più bisogno di bizzarre spiegazioni ( come la stessa unica particella che esiste contemporanemante in due posti diversi... come Padre Pio )
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