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  Una linea-guida per capire la spiritualità

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  •  Notturno
      Notturno
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#91
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/8/2008
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Citazione:

Spiderman ha scritto:
Sei un tipo "stranissimo" Notturno! A mio modo di vedere, tu senti la spiritualità dell'universo più di tanti altri, solo che cerchi in essa, una prova tangibile.


Solo se devo farne dipendere la mia vita.


Spider.... che in che senso tu parli di "spiritualità"?

Nel senso che provo delle emozioni?

Nel senso che spero in un futuro per i miei figli?

Nel senso che ho una vita interiore, fatta anche di incazzature, d'amore, di sogni, ecc...?

Se è quello, ciò che intendi, allora ok, capisco e condivido.

Ma io parlavo di spiritualità fatta di religioni, misticismo, vita-dopo-la-morte, dio-angeli-bibbia, manitù, allah, jahve, geova, metempsicosi, e compagnia bella.

Spiritualità intesa come visione dell'universo fondata su un atto di fede.

Quell'atto di fede che in alcuni genera un'impostazione della propria vita, concreta e cogente, che li porta a organizzare la propria personale SCALA-DI-VALORI in modo tale da porre in pole position un Essere Supremo generato e giustificato SOLO da quell'Atto di Fede e a cui tutto ciò che vedi, te stesso incluso, viene automaticamente sottoposto.

Questa visione, questa spiritualità (intesa in questo senso) secondo me è purissima e distillatissima follia.

Ma siccome è una follia con cui devo fare i conti, vorrei realmente capire che cosa consente a persone senzienti e razionali (perché il bello è che queste persone sono sia fideistiche che razionali) di organizzare TUTTA LA PROPRIA VITA su una base irrazionale.

Magari sono io che sbaglio, no?
_________________
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Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 29/10/2011 9:03
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  •  Notturno
      Notturno
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#92
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/8/2008
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Citazione:

la differenza è semplicemente che la ragione per me, l'ego, la mente non è il massimo traguardo umano, la ragione spesso va in crisi e non riesce a squarciare il velo di alcune verità, perchè la ragione è limitata al mondo fenomenico.


La ragione è sempre in crisi, nel senso che non riesce a spiegare tutto.

E' verissimo.

Ma...... la ragione, fino a oggi, ha spiegato sostanzialmente tutto quello che sappiamo, compreso il pc da cui stai scrivendo e la logica che sta guidando il tuo pensiero.

E' stranissima questa cosa, ma la ritrovo spessissimo, quasi sempre.

Uno strumento funziona, mostra la sua validità, ti consente di risultare l'essere "vincente" di un pianeta, ti consente di allungare la tua vita, di vivere agiatamente, in case calde e pulite e tu che fai?

Siccome non ti spiega tutto, allora invece di continuare a cercare e continuare nella strada che sta funzionando, molli quello strumento e passi a un altro.

Un altro che ti offre risposte, si, ma non verificabili.

Le devi accettare "a occhi e cervello chiusi".

Ma scusa, amico mio, ma tu veramente ti senti soddisfatto di questa scelta?

Che cosa ti fa credere di aver trovato la spiegazione che cercavi e che quella spiegazione sia giusta?

Io non ce la farei mai.

Tu come ci riesci?
_________________
Rende Encomiabili Dire No A
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 29/10/2011 9:17
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#93
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
Messaggi: 4061
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@Notturno

Ma...... la ragione, fino a oggi, ha spiegato sostanzialmente tutto quello che sappiamo, compreso il pc da cui stai scrivendo e la logica che sta guidando il tuo pensiero..

Se vai a fondo, la ragione SPIEGA qualcosa DOPO che e' avvenuto.

La Ragione viene sempre DOPO non prima.

La Ragione non crea nulla, certifica, da una SPIEGAZIONE.

Ci vuole un po di tempo per rendersene conto ma e' proprio cosi'.

Il mondo e' governato dal Chaos non dalla Ragione.

Il tuo faro e' la ragione e fai molto bene.

Sbagli quando vuoi ridurre TUTTO alla ragione.

Ciao
_________________
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 29/10/2011 10:35
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  •  fefochip
      fefochip
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#94
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/11/2005
Da roma
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caro ettore,

non so se ti ho mai detto quanto sono stato fortunato ...mi sono beccato solo il battesimo il resto per fortuna i miei mi hanno risparmiato.

Citazione:
Scusate, ma a voi mamma e papa' non v'hanno detto che avevamo un Grande padre con la barba bianca che ci voleva bene, ci guardava, ci proteggeva, ecc...????? L'hanno detta solo a me 'sta cosa???


a me no per fortuna ma detta cosi ti potrei replicare che circa a 8 anni mi pare (non mi ricordo una minchia adesso figuriamoci se riesco con precisione a collocare questo ricordo) chiesi a mia madre se babbo natale era in realtà mio padre:


scherzi a parte mi dai l'idea di uno che provenendo da quel mondo (come un ex-drogato ) ne sei uscito in maniera sana (ti sei disintossicato) e quindi non vedi alcun motivo per riavvicinarti .(ricominciare con le droghe)

la mia (solo cosi a titolo di comprensione reciproca) è la "posizione" di colui che non è stato violentato con quelle fregnacce quindi è molto piu sano e libero (non è un mio merito), con tutto il rispetto (come dicono nelle serie tv americane) per quelli che credono in "quelle fregnacce".

detto ciò tuttavia non mi sognerei mai di dire che non ho la mia spiritualità, che ci faccio attenzione nella mia vita ed è un valore per me da coltivare

mettiamo ci d'accordo sulle definizioni perchè
Citazione:
Ma io parlavo di spiritualità fatta di religioni, misticismo, vita-dopo-la-morte, dio-angeli-bibbia, manitù, allah, jahve, geova, metempsicosi, e compagnia bella.

ci sono anche gli extratterestri?

non vedo sinceramente relazione tra pensare che l'uomo è un qualcosa di ben diverso da quello che la scienza attualmente lo definisce con il dio propagandato dalla chiesa (ad es.)

se uno ritiene per una serie di motivi che la coscienza dell'uomo permane in qualche modo dopo quella che noi chiamiamo comunemente "morte" deve necessariamente credere in allah, visnù ,maometto ,cristo e compagnia cantante?

dalla tua posizione di materialista incrollabile e convinto vorrei partire da una tua risposta (prova a essere sintetico) alla seguente:

che differenza c'è tra "legge" e "giustizia"?

questo giusto per chiarire quanto piu accuratamente possibile l'oggetto del nostro discutere perche ho l'impressione che fino ad ora non è stato "ben definito" e quindi si rischia di andare ognuno per la sua strada arrivando quindi necessariamente in punti distanti km solo perche si è partiti da ragionamenti distanti altrettanti km
_________________
più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 29/10/2011 11:03
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#95
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
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Citazione:

Notturno ha scritto:





Spider.... che in che senso tu parli di "spiritualità"?

Nel senso che provo delle emozioni?

Nel senso che spero in un futuro per i miei figli?

Nel senso che ho una vita interiore, fatta anche di incazzature, d'amore, di sogni, ecc...?

Se è quello, ciò che intendi, allora ok, capisco e condivido.


Esatto, di questo parlo. Conosci te stesso, la tua parte fisica la conosci (naso, bocca, mani ecc...), quella spirituale no o comunque molto ma molto meno. Parlo di ricerca interiore, fatta di sensazioni ed emozioni.

Citazione:
Ma io parlavo di spiritualità fatta di religioni, misticismo, vita-dopo-la-morte, dio-angeli-bibbia, manitù, allah, jahve, geova, metempsicosi, e compagnia bella.


Te l'ho detto fin da subito che detesto le religioni



Citazione:
Quell'atto di fede che in alcuni genera un'impostazione della propria vita, concreta e cogente, che li porta a organizzare la propria personale SCALA-DI-VALORI in modo tale da porre in pole position un Essere Supremo generato e giustificato SOLO da quell'Atto di Fede e a cui tutto ciò che vedi, te stesso incluso, viene automaticamente sottoposto.


Eh? Mica capito veh!
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 29/10/2011 11:54
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#96
Dubito ormai di tutto
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(Certe volte mi chiedo se in questo sito non mi legge mai nessuno perché c'è un bug che impedisce la pubblicazione dei post a mia firma, oppure perché sono io che scrivo un cumulo di caxxate... mah...)

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"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 29/10/2011 23:47
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#97
Mi sento vacillare
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@ florizel

"... atea e buddista..."

ma mi faccia il piacere.......


Non ti preoccupare Cassandra...
Mi pare che la discussione si sia smosciata parecchio nelle ultime 24 ore, per questo non ti hanno letta...
Per inciso, mi sembra azzardato da parte tua pensare di essere "sganciata" da condizionamenti spiritualistici per il fatto di essere atea, figlia di atei, etc... poichè vivi il mondo di relazione che ti circonda.
Però mi fido.

Invece voglio dare un mio contributo.
Ho avuto l'opportunità di sperimentare intensamente un percorso di fede cristiana.
Voglio pertanto esprimere un'opinione, frutto di profonde riflessioni( ): per chi non "crede", non è possibile comprendere i sentimenti dei credenti.
Così come per chi non è patito di calcio, comprendere i "tifosi" o per chi non ama il cinema, capire perchè si passa una notte in bianco a guardare Enrico Ghezzi...
Ognuno di noi vive un diverso contesto, ed in base all'influenza (è solo un orientamento delle proprie inclinazioni, non una malattia...) che ne riceve declina la propria spiritualità in modi differenti:
L'indiano vivrà nell'induismo e nel cricket, l'italiano vivrà nel cristianesimo e nel calcio... etc... BLASFEMO!

Si è portati a conoscere una verità, un simbolo, un simulacro, un memoriale (che sia Pelè, Gesù Cristo o Robert De Niro) ed in essa ci si può immedesimare se si vuole, si può dire: "credo in te, in quello che rappresenti e voglio seguire il tuo esempio per essere migliore".
Oppure dire: "ho le mie strutturazioni, non mi servono dèi, perseguo da solo i miei ideali..."
Non c'è problema, l'importante è che ognuno di costoro possa dire sinceramente: "la mia vita è migliore credendo in queste mie convinzioni".
Lo stesso partecipare alle funzioni religiose costituisce, nè più nè meno,
una seduta di allenamento, un pomeriggio in palestra. Nel caso di qualcuno cui non piace, di una noia mortale...
Questo non toglie che ognuno in funzione delle proprie peculiarità, pratichi attivamente i propri sentimenti e ponga in atto la propria spiritualità -che secondo me c'è in ognuno di noi- come estrinsecazione di passioni.

Attenzione infine al buon protoss.
cosa c'è prima del big bang?
la teoria stessa del big bang rappresenta una truffa colossale? Essa postula, che io sappia in modo piuttosto pressapochista, un instante-inizio dell'universo senza dire nulla del prima (facendo finta di non porsi il problema?), nè dando giustificazione alcuna del perchè si sia generato.
Il tempo stesso, questo ormai lo sappiamo, ha viaggiato nei miliardi di anni, in modo "scollegato" (abbiamo galassie a 15 miliardi di anni luce di "qua" e a 15 miliardi di anni luce di "là" dall'ipotetico centro dell'universo, quindi a 30 miliardi di anni luce l'una dall'altra...tombola!)...

Complimenti comunque a Notturno per lo stimolo alla discussione.
Inviato il: 30/10/2011 2:40
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  •  mangog
      mangog
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#98
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Notturno ha scritto:


Ma...... la ragione, fino a oggi, ha spiegato sostanzialmente tutto quello che sappiamo, compreso il pc da cui stai scrivendo e la logica che sta guidando il tuo pensiero.


Hai scritto che la ragione sostanzialmente "spiega" tutto quello che sappiamo e questa affermazione potrebbe anche stare in piedi. Ma negli ultimi anni le scoperte sperimentali non hanno nessuna spiegazione "logica" od in conformità con quello che sappiamo. Che si fa ? Le mettiamo nell'angolo e facciamo finta di niente ?

I neutrini hanno violato la velocità della luce mandando in crisi la relatività di Einstein ( dall'annuncio di settembre hanno pubblicato invano oltre 60 studi per confutare i calcoli e trovare qualche errore in questa straordinaria scoperta - resa pubblica dopo ben 15.000 sperimentazioni in 3 anni da parte di 160 fisici- ......), l'energia oscura ( hanno dato il premio nobel per questo nel 2011 ) accelera l'espansione dell'universo, la materia oscura, che non interagisce con nulla tranne per gli effetti gravitazionali, rappresenta il 95% della massa dell'universo visibile. Al Cern non sono riusciti a trovare il bosone di Higgs con grande "felicità" ( o tragedia ?) dei fisici più avventurosi che non vedevano l'ora di liberare le briglia alla loro fantasia mandando in soffitta quasi tutto il modello standard.

Capisco che il metodo scientifico ed il continuo mettersi in gioco davanti ai dati sperimentali sia prioritario rispetto ai dogmi ( anche della fisica ).. ma mi sembra che le cose cominicino diventare sempre più oscure e misteriose anche per le nostre capacità mentali scientifico dipendenti ( l'effetto propaganda ultramaterialistica dei tromboni alla Amoricaldi, diventato famoso per cose completamente estranee al suo titolo di studio, ha inculcato l'idea che la scienza ormai abbia spiegato tutto.... non serve evidenziare che questo atteggiamento "arrogante" degli accademici era ed è abbastanza diffuso, ma con Amoricaldi ha raggiunto la massa dei bamboccioni da terza liceo ...- futuri potenziali blec-bloc ? .. con ammirevole precisione chirurgica..)

Dunque posso dire che tra il primitivo che non capiva la natura del fulmine e lo scienziato che non capsice la natura della materia oscura ( ben il 95% della materia che esiste ) non c'è proprio nessuna differenza.
Inviato il: 30/10/2011 9:54
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  •  florizel
      florizel
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#99
Sono certo di non sapere
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nygandy

Citazione:
"... atea e buddista..."
ma mi faccia il piacere.......


Te lo faccio, il piacere: tu ricadi in uno dei luoghi comuni più diffusi, e cioè quello di ritenere che il buddismo sia unicamente quello praticato davanti alla statuetta del "grassone" Amida, o del più ascetico Shakyamuni... ma anche in quel caso, il praticante NON venera l'idolo in sè, ma quello che rappresenta, ossia la "buddità" inerente a TUTTI gli individui, e all'intero cosmo.

Sarebbe lungo spiegarti, qui, tutto ciò che è il buddismo, a partire dall'Hinayana e Mahayana fino ai Sutra. Voglio solo precisare che l'obiettivo che si pone non è l'affidarsi ad una divinità, ma realizzare la condizione di "buddità" insita in ogni individuo.
Il buddismo è un modo di vivere, più che una fede.

Ti lascio un link, riduttivo forse, ma che spiega alcune cose.

"Ma se si vuol considerare l'ateismo come l'attitudine ad affrontare in modo critico le vicissitudini senza trascendere la realtà (senza appigli), allora si deve riconoscere che senza questa attitudine è impossibile abbracciare il buddhismo, cioè svegliarsi. Il buddhismo non nega nulla, nonostante ciò è una religione senza dio, senz'anima (e senza sé), senza culto e senza mistero, basata sulla comprensione delle concezioni su cui poggia e non sulla fede."
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 30/10/2011 12:03
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  •  florizel
      florizel
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#100
Sono certo di non sapere
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Notturno

Citazione:
Che cosa ti fa credere di aver trovato la spiegazione che cercavi e che quella spiegazione sia giusta?


Noct, se posso: ma perchè mai cerchi una spiegazione per raggiungere una certezza, facendolo con il solo strumento della "razionalità", o se vogliamo attraverso la metodologia "scientifica"?

Nel tuo porti alcuni interrogativi, io non posso fare a meno di individuare la limitatezza della metodologia , che è anche la limitatezza della "scienza", per certi versi ( a questo proposito trovo interessantissimo il commento di mangog): esistono dimensioni dell'umano che sono "spiegabili" solo attraverso l'esperienza diretta, e solo dopo averla fatta. Il tuo metodo, e se sbaglio correggimi, sembra partire dall'esigenza di una spiegazione PRIMA di fare un'esperienza, e questo è il classico approccio "occidentale", nel senso più meccanicistico del termine.

Già il semplice fatto che ti poni degli interrogativi dice quanto poco tu faccia affidamento nel tuo approccio...
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Inviato il: 30/10/2011 12:24
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#101
Mi sento vacillare
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@ florizel

Ciao!
Ma io scherzavo....!!!!!!!

Invece ti ringrazio molto per il link e come vedrai dalle cose che ho scritto sono molto d'accordo con te.

Bacioni, Andrea.
Inviato il: 30/10/2011 20:15
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#102
Mi sento vacillare
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Citazione:
Cassandra ha scritto:
(Certe volte mi chiedo se in questo sito non mi legge mai nessuno perché c'è un bug che impedisce la pubblicazione dei post a mia firma, oppure perché sono io che scrivo un cumulo di caxxate... mah...)


Nomen omen, direi.
Inviato il: 31/10/2011 0:40
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  •  Notturno
      Notturno
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#103
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Cassandra ha scritto:


Scusa il ritardo, ma sto passando un periodo un po' disordinato.

Citazione:

Notturno, la mia sensazione è che tu sia stato "traumatizzato" dalla perdita di DUE padri.


Eh, bella scoperta. Mi piacerebbe un mondo in cui ti muore un padre e tu non subisci un trauma.
Citazione:

Ci credo che ti sei sentito solo, e che sei tanto orgoglioso di avercela fatta con le tue forze ad avere una vita bella. Difficilmente ti rimetterai in gioco a cercare qualche altra cosa che potrebbe, di nuovo, abbandonarti.


Scusami, non voglio offendere, ma questa conclusione è veramente superficiale.

Tutti noi, me, te, tutti, cerchiamo di barcamenarci in questo mondo e di capire quale possa essere la strada migliore.

C'è chi si affida alla ragione (razionalismo) e chi alla fede (spiritualismo).

Questa seconda scelta a me appare assurda e cerco di capire perché la gente la preferisca e ci punti sù l'intera propria esistenza.

E queste domande me le pongo perché provo rispetto per i miei simili e voglio capire le cause delle loro scelte, anche quando sono diverse dalle mie, anzi, soprattutto perché sono diverse dalle mie.

Sentirmi dire che "difficilmente mi rimetterò in gioco" è esattamenta la negazione di quello che faccio ogni giorno e di quello che sto facendo proprio ora, mentre discuto con te e con gli altri.

Boh....

Citazione:

Per quanto mi riguarda, sono figlia di atei e la religione cattolica nella mia vita è passata quasi inosservata, se escludiamo le ore di religione a scuola. Per questo non alcun pregiudizio nei confronti di nessuna "spiegazione del mondo", perché per me questo è la religione e la spiritualità, una spiegazione del mondo che vada oltre quel pochissimo che la scienza fin qui ha scoperto. Non mi sento sciocca ad interessarmi a tutte le "favolette" che incontro, che leggo con interesse.


Ma scusa, sei atea e per questo "non hai pregiudizi"?

E da dove salta fuori questa concezione così bislacca?

L'ateo ha una visione del mondo ben precisa.

Non è mica solo la religione che condiziona, ma qualsiasi informazione ti pervenga dall'esterno e tu non possa verificare.

Quello è un "pre-giudizio", ossia un giudizio che tu ti crei PRIMA di verificare e di fartene uno tutto tuo.
Citazione:

Non mi sento sciocca ad interessarmi a tutte le "favolette" che incontro, che leggo con interesse.


Ma per carità. Interessarsi e studiare è cosa buona e giusta.

Il problema non è informarsi e capire, pensa che è esattamente quello che faccio anch'io.

Il problema è quel piccolo passettino che si chiama "atto di fede", con cui tu (un "tu" generico, non rivolto a te) fai qualcosa di diverso dall'interesarti e studiare e informarti, e inizi a CREDERE.

E, lo ricordo, non credi perché hai prove, ma credi SENZA prove: ossia credi in base alla "fede".

Citazione:

Ho messo insieme parecchie informazioni, non ho alcuna personale cosmogonia, non ho ancora trovato la spiegazione definitiva che mi convinca davvero. Ma se ti piace la logica (come a me), parti da quella. La logica non ha (non deve avere!) pregiudizi, e parla chiaro: la concezione puramente materialistica della realtà non sta in piedi. E' una favoletta anche quella.


(Baci ai pupi - il mio si professa ateo anche lui!)


Cosa intendi per concezione materialistica?

Qual è la parte che non sta in piedi?

Quella che ancora non è stata spiegata?

Si ritorna sempre a questo punto, in ogni discussione: la ragione, la scienza, le nostre conoscenze non sono totali, QUINDI....... religione, spiritualismo, ecc ecc.....

Ma a voi questo sembra un modo corretto di procedere?

Sono secoli, anzi millenni che ci impadroniamo un po' alla volta dei meccanismi e dei fenomeni naturali.

Abbiamo scoperto che sull'Olimpo non ci sono Zeus & Co.

Abbiamo scoperto che nei vulcani non c'è uno zoppo che fabbrica fulmini per un altro che li scaglia.

Abbiamo scoperto l'origine e i meccanismi dei venti, senza disturbare Eolo.

Ogni volta che scopriamo uno di questi meccanismi un Dio muore.

Eppure tutto questo sembra non insegnare nulla.

Resta sempre una zona buia, non coperta dalla scienza (ne resteranno sempre? Boh, ma per ora si, addirittura sembrano ampliarsi).

E ogni volta, in quella zona buia qualcuno ci posiziona un piedistallo e ci plasma sù un Dio o una "Forza" o un'Entità.

Ma perché?

Non sappiamo qualcosa?

Bene, non la sappiamo. PUNTO!

Perché vi sentite in obbligo di dare una spiegazione, purché ci sia?

I neutrini "potrebbero" andare più veloci della luce?

Bon, verifichiamo fino ad esserne certi, dopo di che prendiamo questo dato e riformuliamo le nostre conoscenze in base a questo.

Punto.

Non "muore la scienza".

Abbiamo solo fatto un passettino in più.

Non abbiamo spiegato l'universo.

Abbiamo solo scoperto una cosa in più.

E andremo avanti così, un passettino alla volta.

Però, vedi, c'è una cosa: queste scoperte sono verificabili e in effetti vengono verificate da molte persone.

Per questo diventano "conoscenza".

E per questo "spiegano".

Le teorie religiose, invece, non possono spiegare niente perché non possono subire alcuna verifica.

Per questo non diventano "conoscenza" e non potranno "spiegare" mai nulla.

E in me tornano le domande poste al principio:

e allora perché credere?

Come si fa a sentirsi soddisfatti nel credere?

C'è un modo per me per capire che cosa succede in queste persone?
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#104
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Nygandy ha scritto:

L'indiano vivrà nell'induismo e nel cricket, l'italiano vivrà nel cristianesimo e nel calcio... etc... BLASFEMO


Eh, quel che stai dicendo è che la cultura plasma la fede e che la fede plasma la cultura.

E questo sembrerebbe togliere ogni valore di condivisione e di conoscenza possibili.

E' come spiegare il pane salato ai fiorentini.

Ci mettiamo una croce sopra (nel senso di "X") e abbandoniamo l'impresa?
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#105
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Citazione:

mangog ha scritto:


Capisco che il metodo scientifico ed il continuo mettersi in gioco davanti ai dati sperimentali sia prioritario rispetto ai dogmi ( anche della fisica ).. ma mi sembra che le cose cominicino diventare sempre più oscure e misteriose anche per le nostre capacità mentali scientifico dipendenti ( l'effetto propaganda ultramaterialistica dei tromboni alla Amoricaldi, diventato famoso per cose completamente estranee al suo titolo di studio, ha inculcato l'idea che la scienza ormai abbia spiegato tutto.... non serve spiegare che questo atteggiamento "arrogante" degli accademici era ed è abbastanza diffuso ma con Amoricaldi ha raggiunto la massa dei bamboccioni da terza liceo ...- futuri potenziali blec-bloc ? .. con ammirevole precisione chirurgica..)

Dunque posso dire che tra il primitivo che non capiva la natura del fulmine e lo scienziato che non capsice la natura della materia oscura ( ben il 95% della materia che esiste ) non c'è proprio nessuna differenza.


Non conosco Amirocaldi.

Però mi piace quello che dici.

La realtà, così come piano piano la stiamo scoprendo, coi neutrini sprint, la materia e l'energia oscura e tutto il resto, sta svelandosi come sempre più complessa e difficile da interpretare.

Porca miseria se è vero!!!!!

Pensa che non basta una "semplice" laurea in fisica, con 5 anni di studi seri e non di quelli che posso fare io, da semi-analfabeta, a far capire tutto.

Ed è altrettanto vero quel che dici: tra il primitivo che non capiva il fulmine e lo scienziato che non capisce la materia oscura non c'è differenza.

Tranne quella del primitivo che ha "ideato" Vulcano e Zeus.

Quello si che ha fatto la differenza!
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#106
Dubito ormai di tutto
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florizel ha scritto:
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Citazione:
Che cosa ti fa credere di aver trovato la spiegazione che cercavi e che quella spiegazione sia giusta?


Noct, se posso: ma perchè mai cerchi una spiegazione per raggiungere una certezza, facendolo con il solo strumento della "razionalità", o se vogliamo attraverso la metodologia "scientifica"?


Errore!!!!!!

Io non pretendo questo!

Io voglio capire proprio cosa spinge gli spiritualisti a darsi una spiegazione che tale non è!

(nel senso che una spiegazione è tale solo se dimostrabile, altrimenti è altro)
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#107
Sono certo di non sapere
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Hai sparato un sfilza di luoghi comuni tale che sinceramente non so da dove cominciare.

Prima di tutto: stai parlando di cose che non capisci. Chiaramente non ce l'ho con te, sto solo esprimendo un dato di fatto. Sei anche in foltissima compagnia: e' pieno di gente che liquida la conoscenza di millenni perche' non e' in grado di capirla e perche' CONTRASTA CON IL SENSO COMUNE DELLA NOSTRA SOCIETA' ATTUALE.

Il senso comune delle nostra societa' attuale, quello che tu senza neanche accorgertene sposi in pieno. Non e' una gran cosa non credere a quello che predicano in Chiesa oggigiorno, lo fanno milioni di persone, e' solo un atto di onesta' che dovrebbe essere piuttosto comune - e lo e' - visto che anche quelli che vanno in chiesa, anche i piu' fanatici ed integralisti NON CREDONO VERAMENTE A QUEL CHE PREDICANO.

Come faccio a dirlo? L'evidenza e' chiara dalle loro azioni.

Se veramente credessero a quello che predicano le loro azioni sarebbero del tutto diverse, diverso sarebbe il loro punto di vista, il loro stile di vita e cosi' via. Ma non ci credono. Quello in cui credono e' quello in cui credi tu, la versione oggi comunemente accettata della vita e dell'universo, che deriva dalla visione ebraica con variazioni date ad essa dalla filosofia positivista della fine del XIX secolo. Questo e' quello in cui praticamente TUTTI, te compreso, credono. Ma non lo sanno o fanno finta di niente.

Per la verita' i "credenti", siccome non credono, si sforzano di far sembrare che credano secondo una tecnica definita da Orwell "bipensiero" (doublethink):

the act of simultaneously accepting two mutually contradictory beliefs as correct, often in distinct social contexts.

e, in questo contesto Orwelliano che va avanti da un bel po'- circa 1700 anni - chiamano questa accezione di bipensiero "Fede".
Cioe' non ci credo, ma mi sforzo perche' mi hanno detto di crederci.

Se invece genuinamente credi, non hai bisogno di "Fede". Non hai bisogno di fede per credere che 2+2=4, ma te ne serve parecchia per credere che 2+2=5, specie se fai calcoli, per vivere, tutti i giorni e segui costantemente le corrette regole aritmetiche.

Liberato il campo da questo luogocomune, bisogna dedicarci al prossimo.
Quello che per credere in cose che avvengono al di fuori del campo del nostro stato di coscienza di veglia si non si debba ricorrere alla ragione.

La ragione e' invece, in tale ricerca delle verita' ineffabili, il solo amico che abbiamo, almeno al principio, finche' non affiniamo altri capacita' che abbiamo ma non riconosciamo, dediti come siamo al Culto della nostra consapevolezza di veglia e dei suoi metodi per sondare la realta'.

Quella che ho chiamato la visione del mondo comunemente accettata oggi, si basa su un mito che e' il mito della Genesi Biblica.

Come ho gia' scritto - ma non sembra che nessuno sia interessato a capire i meccanismi che sottostanno a quello che a torto oggidi' si chiama "razionalita'" ma che non e' piu' razionale della credenza biblica letterale - da quel mito si possono estrapolare gli elementi costitutivi del pensiero ateo/scientista che e' quello comunemente accettato da TUTTI oggigiorno.

I presupposti di questo pensiero non solo non sono dimostrati, ma sono irragionevoli, irrazionale ed, al momento, da almeno una novantina d'anni anti-scientifici, visto che la scienza, soprattutto la fisica, soffre di una Dissonanza Cognitiva che ne ha decretato l'impasse, mentre i fisici fanno finta di fare i fisici e stanno facendo qualcosa che non sono in grado di fare, vale a dire i filosofi.

Ora mi fermo perche' mi rendo conto che se non si sono capiti questi pochi concetti fondamentali e' inutile mettere altra carne al fuoco...
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Inviato il: 31/10/2011 11:37
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#108
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Notturno ha scritto:
Citazione:

la differenza è semplicemente che la ragione per me, l'ego, la mente non è il massimo traguardo umano, la ragione spesso va in crisi e non riesce a squarciare il velo di alcune verità, perchè la ragione è limitata al mondo fenomenico.


La ragione è sempre in crisi, nel senso che non riesce a spiegare tutto.

E' verissimo.

Ma...... la ragione, fino a oggi, ha spiegato sostanzialmente tutto quello che sappiamo, compreso il pc da cui stai scrivendo e la logica che sta guidando il tuo pensiero.

E' stranissima questa cosa, ma la ritrovo spessissimo, quasi sempre.

Uno strumento funziona, mostra la sua validità, ti consente di risultare l'essere "vincente" di un pianeta, ti consente di allungare la tua vita, di vivere agiatamente, in case calde e pulite e tu che fai?

Siccome non ti spiega tutto, allora invece di continuare a cercare e continuare nella strada che sta funzionando, molli quello strumento e passi a un altro.

Un altro che ti offre risposte, si, ma non verificabili.

Le devi accettare "a occhi e cervello chiusi".

Ma scusa, amico mio, ma tu veramente ti senti soddisfatto di questa scelta?

Che cosa ti fa credere di aver trovato la spiegazione che cercavi e che quella spiegazione sia giusta?

Io non ce la farei mai.

Tu come ci riesci?


Bisogna capire cosa intendi per ragione, se intendi razionalita` la religione non e` di grado razionale inferiore alla matematica.

Se intendi utilita` materiale allora la differenza tra ateo e non potrebbe essere che il primo non concepisce azioni affatto gratuite ovvero sacrifici.

E siccome le cose che cacciamo dalla porta tendono a rientrare dalla finestra, ultimamente la piega che ha preso la scienza e` quella di costruire teorie in cui conta sempre di piu` la trascendenza, ovvero la indimostrabilita`, e le casualita` intesa come causa non causata, cose che non hanno niente di `scientifico`.
Inviato il: 31/10/2011 12:10
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#109
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PikeBishop ha scritto:
Notturno

Prima di tutto: stai parlando di cose che non capisci.

Vescovo, se avessi capito non avrei chiesto consigli su come fare per capire...

Scusa se te lo dico, ma dev'esserti sfuggita 'sta cosa....

Citazione:

Chiaramente non ce l'ho con te, sto solo esprimendo un dato di fatto. Sei anche in foltissima compagnia: e' pieno di gente che liquida la conoscenza di millenni perche' non e' in grado di capirla e perche' CONTRASTA CON IL SENSO COMUNE DELLA NOSTRA SOCIETA' ATTUALE.


La durata della credenza non è (in sé e per sé) tanto diversa dalla fede cristiana.

Quella Ebraica è ancora più antica dell'altra.

Che vorresti dimostrare?

Citazione:

Il senso comune delle nostra societa' attuale, quello che tu senza neanche accorgertene sposi in pieno. Non e' una gran cosa non credere a quello che predicano in Chiesa oggigiorno, lo fanno milioni di persone, e' solo un atto di onesta' che dovrebbe essere piuttosto comune - e lo e' - visto che anche quelli che vanno in chiesa, anche i piu' fanatici ed integralisti NON CREDONO VERAMENTE A QUEL CHE PREDICANO.

Come faccio a dirlo? L'evidenza e' chiara dalle loro azioni.

Se veramente credessero a quello che predicano le loro azioni sarebbero del tutto diverse, diverso sarebbe il loro punto di vista, il loro stile di vita e cosi' via. Ma non ci credono. Quello in cui credono e' quello in cui credi tu, la versione oggi comunemente accettata della vita e dell'universo, che deriva dalla visione ebraica con variazioni date ad essa dalla filosofia positivista della fine del XIX secolo. Questo e' quello in cui praticamente TUTTI, te compreso, credono. Ma non lo sanno o fanno finta di niente.

Per la verita' i "credenti", siccome non credono, si sforzano di far sembrare che credano secondo una tecnica definita da Orwell "bipensiero" (doublethink):

the act of simultaneously accepting two mutually contradictory beliefs as correct, often in distinct social contexts.

e, in questo contesto Orwelliano che va avanti da un bel po'- circa 1700 anni - chiamano questa accezione di bipensiero "Fede".
Cioe' non ci credo, ma mi sforzo perche' mi hanno detto di crederci.

Se invece genuinamente credi, non hai bisogno di "Fede". Non hai bisogno di fede per credere che 2+2=4, ma te ne serve parecchia per credere che 2+2=5, specie se fai calcoli, per vivere, tutti i giorni e segui costantemente le corrette regole aritmetiche.


A parte che non sono convinto che sia così semplice come dite tu e Orwel, ma anche se così fosse, sarebbe un meccanismo assolutamente applicabile a qualsiasi visione dell'ultraterreno, sovrannaturale e spirituale.

Non capisco perché tu lo consideri solo una prerogativa occidentale.

Citazione:

Liberato il campo da questo luogocomune, bisogna dedicarci al prossimo.
Quello che per credere in cose che avvengono al di fuori del campo del nostro stato di coscienza di veglia si non si debba ricorrere alla ragione.

La ragione e' invece, in tale ricerca delle verita' ineffabili, il solo amico che abbiamo, almeno al principio, finche' non affiniamo altri capacita' che abbiamo ma non riconosciamo, dediti come siamo al Culto della nostra consapevolezza di veglia e dei suoi metodi per sondare la realta'.


Spiegati meglio, per favore.

Citazione:

Come ho gia' scritto - ma non sembra che nessuno sia interessato a capire i meccanismi che sottostanno a quello che a torto oggidi' si chiama "razionalita'" ma che non e' piu' razionale della credenza biblica letterale - da quel mito si possono estrapolare gli elementi costitutivi del pensiero ateo/scientista che e' quello comunemente accettato da TUTTI oggigiorno.


Embeh?

Citazione:

I presupposti di questo pensiero non solo non sono dimostrati, ma sono irragionevoli, irrazionale ed, al momento, da almeno una novantina d'anni anti-scientifici, visto che la scienza, soprattutto la fisica, soffre di una Dissonanza Cognitiva che ne ha decretato l'impasse, mentre i fisici fanno finta di fare i fisici e stanno facendo qualcosa che non sono in grado di fare, vale a dire i filosofi.


Pensa te quante cose esistono di cui non avevo idea.....
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#110
Dubito ormai di tutto
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doktorenko ha scritto:
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Notturno ha scritto:
Citazione:

la differenza è semplicemente che la ragione per me, l'ego, la mente non è il massimo traguardo umano, la ragione spesso va in crisi e non riesce a squarciare il velo di alcune verità, perchè la ragione è limitata al mondo fenomenico.


La ragione è sempre in crisi, nel senso che non riesce a spiegare tutto.

E' verissimo.

Ma...... la ragione, fino a oggi, ha spiegato sostanzialmente tutto quello che sappiamo, compreso il pc da cui stai scrivendo e la logica che sta guidando il tuo pensiero.

E' stranissima questa cosa, ma la ritrovo spessissimo, quasi sempre.

Uno strumento funziona, mostra la sua validità, ti consente di risultare l'essere "vincente" di un pianeta, ti consente di allungare la tua vita, di vivere agiatamente, in case calde e pulite e tu che fai?

Siccome non ti spiega tutto, allora invece di continuare a cercare e continuare nella strada che sta funzionando, molli quello strumento e passi a un altro.

Un altro che ti offre risposte, si, ma non verificabili.

Le devi accettare "a occhi e cervello chiusi".

Ma scusa, amico mio, ma tu veramente ti senti soddisfatto di questa scelta?

Che cosa ti fa credere di aver trovato la spiegazione che cercavi e che quella spiegazione sia giusta?

Io non ce la farei mai.

Tu come ci riesci?


Bisogna capire cosa intendi per ragione, se intendi razionalita` la religione non e` di grado razionale inferiore alla matematica.

Se intendi utilita` materiale allora la differenza tra ateo e non potrebbe essere che il primo non concepisce azioni affatto gratuite ovvero sacrifici.

E siccome le cose che cacciamo dalla porta tendono a rientrare dalla finestra, ultimamente la piega che ha preso la scienza e` quella di costruire teorie in cui conta sempre di piu` la trascendenza, ovvero la indimostrabilita`, e le casualita` intesa come causa non causata, cose che non hanno niente di `scientifico`.


Si, porca miseria, si!!!

Ma le chiamano TEORIE e non RELIGIONI!!!!!

Non ci vedi nessuna differenza, tu?
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#111
Dubito ormai di tutto
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Notturno ha scritto:

Si, porca miseria, si!!!

Ma le chiamano TEORIE e non RELIGIONI!!!!!

Non ci vedi nessuna differenza, tu?


Certo che c'è la differenza: le teorie vengono superate, le religioni aggiornate.
Per cui danno molta più sicurezza, perchè di fatto non cambiano mai.
Zeus, Thor, o Javè che sia, sempre un omino lassù è. come le zoppas (sono certo che le ricordi) : nessuno le distrugge.
Inviato il: 31/10/2011 22:12
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#112
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@ notturno

E, lo ricordo, non credi perché hai prove, ma credi SENZA prove: ossia credi in base alla "fede".

Attenzione.
Nel percorso di fede che mi è stato offerto si dice:
" non credere senza prove... le prove ci sono. Dio ha creato il meraviglioso universo che ci circonda (chi altri potrebbe averlo CREATO?) ed è lui che ti regala la vita, le tue gioie e i tuoi dolori, le tue emozioni. E' Dio, nessun altro, che ha architettato questo/i universo/i con tutto quello che c'è dentro, compresi gli uomini. Affidati a lui, credi a lui come un padre, segui i sui precetti, certo, sbaglia anche, pecca quando non riesci a sottrarti al "peccato", ma se ti affidi a lui, se "credi", ritroverai sempre la tua pace e la tua gioia. La prova starà nella tua sensazione di pace, se agirai rispettando il Signore, ti troverai sempre bene con te stesso e con il prossimo.
Questo mi pare di aver capito è il senso.
Inviato il: 1/11/2011 0:32
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#113
Mi sento vacillare
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@ pikebishop

NON CREDONO VERAMENTE A QUEL CHE PREDICANO.

Come faccio a dirlo? L'evidenza e' chiara dalle loro azioni.

Se veramente credessero a quello che predicano le loro azioni sarebbero del tutto diverse, diverso sarebbe il loro punto di vista, il loro stile di vita e cosi' via.


Superficiale.
Chi crede (intendo chi crede, non chi dice di credere), non diventa un superuomo.
Quindi mantiene tutte le sue inclinazioni e tutti i suoi difetti, quindi durante la sua vita esercita tantissime azioni che contraddicono il suo credo.
Inviato il: 1/11/2011 0:45
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#114
Mi sento vacillare
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Rimando ad una riflessione già vissuta in un'altra discussione.
Senza preconcetti, nè partiti presi, mi viene in mente che tante difficoltà nel comprendere un fenomeno così controverso (anche per gli stessi credenti), quello di credere, vengono dalla nostra necessità di farci ragione di ciò che ci accade (la razionalità?).
Viviamo un'era, fatta di molti secoli, nella quale l'Uomo ha posto sè, culturalmente prima che scientificamente, al centro dell'universo, costituendosi signore e motore delle cose che gli accadono e che devono accadere, in una presunzione di infallibilità (e dove si riconosca fallibile, alla ricerca ineludibile di una infallibilità).
L'Uomo è questo, dal mito di Prometeo in poi.
Questa è dal giardino dell'Eden la sua peculiarità.
Nessun Uomo ha mai veramente (nel senso di assolutamente) creduto.
Non Adamo, nè Eva, davanti all'albero del bene e del male, non Tommaso davanti a colui che carte alla mano (cioè la sua stessa esperienza personale, non possiamo noi sindacarla) gli si proclamava signore, tanto meno noi, che al massimo possiamo praticare la religione come declinazione del verbo religere "temere dall'alto", cioè necessitare di conforto davanti all'inspiegato.
Questo è il limite dell'Uomo (pur restandone inimitato elemento di fascinazione).
Volere spiegato/spiegarsi tutto ciò gli accade/che accade.
L'Uomo è di più?
Io dico: lo può dimostrare quando stacca i piedi dalla terra, quando vive delle emozioni (non razionale), quando ama (non razionale), quando crede (si affida oltre il percepito), quando dona e perdona (dona oltre), tutte cose per le quali non ha bisogno di "conoscenza", anzi, solo di "esperienza".
Qualcuno diceva di "restare umani": secondo me cioè di permettere di farci attraversare dalle emozioni.
Quindi secondo me non censurando la nostra irrazionalità.
"Quando stacca i piedi dalla terra" un Uomo non è più solo un uomo, comincia ad essere Dio.
Inviato il: 1/11/2011 2:59
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#115
Sono certo di non sapere
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Superficiale.
Chi crede (intendo chi crede, non chi dice di credere), non diventa un superuomo.

E' incredibile vedere il Doublethink alll'opera. Non si sa se sia interessante o se faccia semplicemente RIBREZZO.

Personalmente devo quotare il vecchio Joseph, perche' non saprei dirlo meglio:

You know I hate, detest, and can't bear a lie, not because I am straighter than the rest of us, but simply because it appalls me. There is a taint of death, a flavour of mortality in lies — which is exactly what I hate and detest in the world — what I want to forget. It makes me miserable and sick, like biting something rotten would do. Temperament, I suppose.”
― Joseph Conrad, Heart of Darkness

Citazione:
Quindi mantiene tutte le sue inclinazioni e tutti i suoi difetti, quindi durante la sua vita esercita tantissime azioni che contraddicono il suo credo.

Qui non si tratta di "esercitare tantissime azioni", ma di essere totalmente schizofrenici, se non fosse che la schizofrenia e' involontaria mentre il doublethink non lo e'.

Come si fa a dire che non lo e'?

Per il complesso di colpa che colpisce questa gente, i "credenti", e che ne fa di solito delle persone molto piu' empie di qualsiasi ateo (ma va bene lo stesso, tanto basta andare a parlare col prete, per i Cattolici Romani, gli altri invece diventano progressivamente sempre piu' carognoni) e' cosi' evidente da essere alternativamente penoso o vomitevole, a secondo dell'inclinazione personale (io sto con Joseph).

E la scusa puerile del "faccio cosa posso" non e' solo imbarazzante, e' rivoltante.
Nessuno ha mai chiesto ai "credenti" di comportarsi come se fossero degli dei, ma almeno di comportarsi come se credessero veramente a quel che predicano, che evidentemente loro pensano che sia falso.

Se veramente credessero a cio' che predicano avremmo tutti i giorni programmi televisivi terrificanti, avremmo gente urlante per le strade, avremmo insomma fenomeni sociali del tutto simile a quelli dell'alto medioevo, quando una grande porzione dei cristiani credeva veramente a cio' che predicava.
Ma cio' non accade piu'. NESSUNO CI CREDE. Schifoso doublethink e puerili, stupide menzogne sono tutto quello che si puo' tirare fuori da questa gente.

D'altronde e' inutile cercare di spremere sangue alle rape. Come ha detto Santaruina, in situazioni come quelle odierne e' molto meglio mantenere un sano ateismo piuttosto che essere dei "Fedeli" che lavorano indefessamente per il Maligno.

Tutto cio' e' solo uno degli effetti della propaganda chiamata educazione che colpisce i bambini. La Chiesa ha perso Dio quando ha cominciato a battezzare i neonati, che ovviamente non potevano essere gia' passati in un percorso di Iniziazione.
La differenza, come disse una brava persona che cercava di uscirne:

Brainwashed in our childhood
Brainwashed by the school
Brainwashed by our teachers
And brainwashed by all their rules
Brainwashed by our leaders
By our Kings and Queens
Brainwashed in the open
And brainwashed behind the scenes

God God God
A voice cries in the wilderness
God God God
It was on the longest night
God God God
An eternity of darkness
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Brainwashed by the Nikkei
Brainwashed by Dow Jones
Brainwashed by the FTSE
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Brainwashed us in Bonn
Brainwashed us in Washington
Westminster in London

God God God
You are the wisdom that we seek
God God God
The lover that we miss
God God God
Your nature is eternity
God God God
Your are Existence, Knowledge, Bliss

The soul does not love, it is love itself
It does not exist, it is existence itself
It does not know, it is knowledge itself
How to Know God, pag 130

They brainwashed my great uncle
Brainwashed my cousin Bob
They even got my grandma
When she was working for the mob
Brainwash you while you're sleeping
While in your traffic jam
Brainwash you while you're weeping
While still a baby in your pram
Brainwashed by the military
Brainwashed under duress
Brainwashed by the media
You're brainwashed by the press
Brainwashed by computer
Brainwashed by mobile phones
Brainwashed by the satellite
Brainwashed to the bone

God God God
Won't you lead us through this mess
God God God
From the places of concrete
God God God
Nothing's worse than ignorance
God God God
I just won't accept defeat

God God God
Must be something I forgot
God God God
Down on Bullshit Avenue
God God God
If we can only stop the rot
God God God
Wish that you'd brainwash us too

George Harrison


George disse anche in una intervista che quando era Cattolico gli avevano detto di credere in quel che gli si diceva e che dopo morto Dio si sarebbe manifestato, ma quando ando' in India gli dissero che se avesse percepito la manifestazione di Dio allora avrebbe creduto, non prima.

La differenza e' quella tra Profeti e Farisei, in fondo. Viviamo in un mondo di Farisei. Cosa volete essere, uomini o Casini & Berlusconi????
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Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#116
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PikeBishop ha scritto:
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Superficiale.
Chi crede (intendo chi crede, non chi dice di credere), non diventa un superuomo.

E' incredibile vedere il Doublethink alll'opera. Non si sa se sia interessante o se faccia semplicemente RIBREZZO.

Personalmente devo quotare il vecchio Joseph, perche' non saprei dirlo meglio:

You know I hate, detest, and can't bear a lie, not because I am straighter than the rest of us, but simply because it appalls me. There is a taint of death, a flavour of mortality in lies — which is exactly what I hate and detest in the world — what I want to forget. It makes me miserable and sick, like biting something rotten would do. Temperament, I suppose.”
― Joseph Conrad, Heart of Darkness

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Quindi mantiene tutte le sue inclinazioni e tutti i suoi difetti, quindi durante la sua vita esercita tantissime azioni che contraddicono il suo credo.

Qui non si tratta di "esercitare tantissime azioni", ma di essere totalmente schizofrenici, se non fosse che la schizofrenia e' involontaria mentre il doublethink non lo e'.

Come si fa a dire che non lo e'?

Per il complesso di colpa che colpisce questa gente, i "credenti", e che ne fa di solito delle persone molto piu' empie di qualsiasi ateo (ma va bene lo stesso, tanto basta andare a parlare col prete, per i Cattolici Romani, gli altri invece diventano progressivamente sempre piu' carognoni) e' cosi' evidente da essere alternativamente penoso o vomitevole, a secondo dell'inclinazione personale (io sto con Joseph).

E la scusa puerile del "faccio cosa posso" non e' solo imbarazzante, e' rivoltante.
Nessuno ha mai chiesto ai "credenti" di comportarsi come se fossero degli dei, ma almeno di comportarsi come se credessero veramente a quel che predicano, che evidentemente loro pensano che sia falso.

Se veramente credessero a cio' che predicano avremmo tutti i giorni programmi televisivi terrificanti, avremmo gente urlante per le strade, avremmo insomma fenomeni sociali del tutto simile a quelli dell'alto medioevo, quando una grande porzione dei cristiani credeva veramente a cio' che predicava.
Ma cio' non accade piu'. NESSUNO CI CREDE. Schifoso doublethink e puerili, stupide menzogne sono tutto quello che si puo' tirare fuori da questa gente.

D'altronde e' inutile cercare di spremere sangue alle rape. Come ha detto Santaruina, in situazioni come quelle odierne e' molto meglio mantenere un sano ateismo piuttosto che essere dei "Fedeli" che lavorano indefessamente per il Maligno.

Tutto cio' e' solo uno degli effetti della propaganda chiamata educazione che colpisce i bambini. La Chiesa ha perso Dio quando ha cominciato a battezzare i neonati, che ovviamente non potevano essere gia' passati in un percorso di Iniziazione.
La differenza, come disse una brava persona che cercava di uscirne:

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And brainwashed by all their rules
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Brainwash you while you're weeping
While still a baby in your pram
Brainwashed by the military
Brainwashed under duress
Brainwashed by the media
You're brainwashed by the press
Brainwashed by computer
Brainwashed by mobile phones
Brainwashed by the satellite
Brainwashed to the bone

God God God
Won't you lead us through this mess
God God God
From the places of concrete
God God God
Nothing's worse than ignorance
God God God
I just won't accept defeat

God God God
Must be something I forgot
God God God
Down on Bullshit Avenue
God God God
If we can only stop the rot
God God God
Wish that you'd brainwash us too

George Harrison



That God Taxy Driver
_________________
Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 1/11/2011 8:22
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#117
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

nygandy ha scritto:


Superficiale.


Citazione:

Chi crede (intendo chi crede, non chi dice di credere), non diventa un superuomo.
Quindi mantiene tutte le sue inclinazioni e tutti i suoi difetti, quindi durante la sua vita esercita tantissime azioni che contraddicono il suo credo.


Questo, invece, è di una profondità che lascia stupefatti!! Chissà quale percorso interiore, permette di giungere a cosi profonde riflessioni?
_________________
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 1/11/2011 12:55
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#118
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/10/2009
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@ spiderman

Che fai? Difendi Pikebishop? (non ne ha bisogno)
Oppure non hai argomenti?
Inviato il: 1/11/2011 16:04
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#119
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/10/2009
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@ pikebishop

Mi pare di notare in te un risentimento inspiegato verso i credenti, ma li chiami "credenti" (cioè ipocriti che sanno di mentire) e quindi, aggiungo io, non credenti.
Hai letto i miei post?
Che ne pensi?

Mi pare di capire tra le righe che il tuo risentimento, ribrezzo, etc... tu lo voglia esprimere verso chi/coloro insegnano una dottrina bigotta, ipocrita, falsa, manipolante e su questo siamo d'accordo su tutto.
Ma che c'entra la spiritualità con l'opportunismo?
Andiamo OT di brutto!

E la scusa puerile del "faccio cosa posso" non e' solo imbarazzante, e' rivoltante.
Nessuno ha mai chiesto ai "credenti" di comportarsi come se fossero degli dei, ma almeno di comportarsi come se credessero veramente a quel che predicano, che evidentemente loro pensano che sia falso..


Non ho capito tutte queste tue "aspettative" dai "credenti".
Perchè chiedi a loro un bollino di qualità?
Cosa ti fa pensare debbano averlo?

Qui non si tratta di "esercitare tantissime azioni", ma di essere totalmente schizofrenici, se non fosse che la schizofrenia e' involontaria mentre il doublethink non lo e'.

Ma dov'è la schizofrenia?
Peccare (infrangere delle regole di civile relazionamento, per gli atei) credo sia normale per atei e credenti.

Attendo maggiori delucidazioni, perchè così è facile sparare a zero, ma non stiamo più parlando di spiritualità.
A presto!
Inviato il: 1/11/2011 16:24
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Una linea-guida per capire la spiritualità
#120
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
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Citazione:

nygandy ha scritto:


Che fai? Difendi Pikebishop? (non ne ha bisogno)


No.


Citazione:
Oppure non hai argomenti?


C'è poco da argomentare, chi crede e contraddice il suo credo in tantissime azioni è un ipocrita, che si parli di credo religioso o meno. Tu, in base a cosa riconosci, chi crede davvero o chi dice di credere ma non crede?
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 1/11/2011 17:09
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