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  Il suicidio dignitoso

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  •  RedPill
      RedPill
Re: Il suicidio dignitoso
#181
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
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Citazione:

mangog ha scritto:
Non ha fatto nulla ? Dio si è fatto uomo per salvare l'umanità.



E che cazzo mangog!!!!
Dio si è fatto uomo per salvare l'umanità... ed ha fallito!
Infatti l'umanità è nella merda da millenni!!!!

Che razza di dio fallimentare state adorando?


Peace
RedPill
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People are bloody ignorant apes.
Inviato il: 26/8/2011 9:56
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Il suicidio dignitoso
#182
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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mangog

Citazione:
Non ha fatto nulla ? Dio si è fatto uomo per salvare l'umanità.
Comunque credere in Dio tramite la ragione e credere in Dio tramite la fede sono cose ben diverse.


"Credere tramite la ragione" è un ossimoro.
Se si applica la ragione a Dio, Dio scompare all'istante.
Persino Occam, quello del rasoio, applicando il suo metodo alle robe ontologiche era dovuto arrivare alla conclusione che Dio fosse un'ipotesi ridondante. E pure era un prete.

Visto che i due punti di vista sono inconciliabili, e che per loro natura ognuno dei due nega l'altro, allora il discorso semmai si sposta sul piano della forza: è più forte la Ragione o la Fede?
Questo dibattito va avanti in modo feroce da qualche migliaio di anni. Probabilmente non saremo noi a risolverlo.


(L'altro dibattito invece è abbastanza recente, anche se va avanti all'incirca con la stessa forza: è più forte Hulk o l'Uomo Ragno?)







RedPill



Citazione:
E che cazzo mangog!!!!
Dio si è fatto uomo per salvare l'umanità... ed ha fallito!
Infatti l'umanità è nella merda da millenni!!!!

Che razza di dio fallimentare state adorando?


Peace
RedPill


Non sei assolutamente in grado di dire se ha fallito o no.
Per stabilirlo devi vedere se alla fine, dopo che sei morto, resusciti.
Anche se questo thred tratta del suicidio, direi che uccidersi mi sembra un mezzo eccessivamente forte per provare a validare la propria tesi.




Invece è buffa questa roba che tutti noi da 2000 anni stiamo adorando un extracomunitario, per di più palestinese, sul quale sono anche stati avanzati forti sospetti di omosessualità. Che aveva idee parecchio discutibili sul concetto di "proprietà privata" e che diceva che bisogna voler bene a tutti, ma proprio a tutti.
A pensarci su, almeno secondo le idee che stanno circolando ultimamente, questa è una cosa parecchio comunista.


Spero che questa incredibile notizia arrivi all'orecchio dei tanti imbecilli alla Breivnik, quelli che lottano contro il multiculturalismo comunista e contro i froci in nome della supremazia delle tradizioni bianche cristiane.
Chissà che i loro neuroni non implodano.
Inviato il: 26/8/2011 11:40
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  •  RedPill
      RedPill
Re: Il suicidio dignitoso
#183
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
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Citazione:

Pispax ha scritto:

Non sei assolutamente in grado di dire se ha fallito o no.
Per stabilirlo devi vedere se alla fine, dopo che sei morto, resusciti.
Anche se questo thred tratta del suicidio, direi che uccidersi mi sembra un mezzo eccessivamente forte per provare a validare la propria tesi.



Posto che condivido la tua idea che spararsi un colpo per poi vedere se resuscito o no è un test che lascio volentieri fare a qualcun altro...

Gesù da cosa doveva salvarci? Dalla morte? non mi risulta.
Doveva salvarci dal peccato e dal male che "uccidono" moralmente l'uomo.
Doveva salvarci da un modo sbagliato di vivere.

Ora, invece, mi sembra che i modi più diffusi di vivere nel mondo civilizzato siano il consumismo sfrenato, il culto del potere e del denaro, e la propensione al sopruso.

Per questo dico che gesù, 2000 anni fa, ha fallito.

Peace
RedPill
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People are bloody ignorant apes.
Inviato il: 26/8/2011 12:39
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Il suicidio dignitoso
#184
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
Da
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RedPill


Citazione:
Gesù da cosa doveva salvarci? Dalla morte? non mi risulta.
Doveva salvarci dal peccato e dal male che "uccidono" moralmente l'uomo.
Doveva salvarci da un modo sbagliato di vivere.


Non ti risulta solo perché da piccolo hai bigiato il catechismo.
Credo tu stia facendo confusione fra Gesù e Savonarola.
Inviato il: 27/8/2011 2:54
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  •  mangog
      mangog
Re: Il suicidio dignitoso
#185
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
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Citazione:

Pispax ha scritto:
mangog

Citazione:
Non ha fatto nulla ? Dio si è fatto uomo per salvare l'umanità.
Comunque credere in Dio tramite la ragione e credere in Dio tramite la fede sono cose ben diverse.


"Credere tramite la ragione" è un ossimoro.



Siccome non possiamo ( generalmente ) conoscere Dio con i nostri 5 sensi e considerando che la scienza/fisica non può dimostrarne l'esistenza ( sembra nemmeno l'esistenza del bosone di Higgs per il quale i fisici hanno fatto spendere alla collettività decine di miliardi di euro per costruire il grande anello di Ginevra, e senza la prova dell'esistenza del bosone di Higgs la fisica "creativa" degli ultimi decenni dovrà essere riformulata, oppure, per non rovinare tutto il lavoro fatto, decretare che il bosone di Higgs esiste indipendentemente dal fatto che lo si possa "trovare" cioè dimostrare..) o la non esistenza di Dio, diventa necessario un metodo deduttivo logico che, ahimè, alcuni rigettano. Cioè la metafisica che è la scienza del tutto.
Pertanto è abbastanza comune dire che si può credere in Dio tramite il ragionamento.


Le missioni spaziali sono state ridimensionate e lo stesso identico trattamento succederà per i laboratori della fisica delle particelle.
Mai più nessun politico cederà alle richieste dei fisici per finanziare enormi "lavori" come "l'anello" di Ginevra, costruito per cercare il bosone di Higgs..


Cercare la materia come origine della materia è un tautologico errore concettuale ?


Citazione:

Se si applica la ragione a Dio, Dio scompare all'istante.


Ovviamente la nostra razionalità non può spiegare Dio ma la nostra intelligenza può confermare che Dio è necessario per spiegare l'esistenza del tutto invece che del nulla.
PS.. Con il Cristianesimo Dio se è rivelato e la questione diventa pertanto di fede.
Ma il Dio "metafisico" ed il Dio della rivelazione non sono inconciliabili.. anzi.


Quanto alla tua osservazione su Cristo nato in Palestina ( non un biondo roseo nordico norvegese ), terra lacerata dal dramma e dal dolore, non posso che concordare ..ma permettimi una obiezione sullla tua liberissima deduzione di "sospetta" omosessualità di Gesù Cristo. Non ha detto praticamente niente sul " sesso".... e non credo che la "poca" attenzione di Gesù riguardo la sessualità possa alimentare sospetti di tutti i tipi.
Forse è la nostra società che sta dando troppa attenzione alla sessualità ?
Inviato il: 27/8/2011 8:00
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  •  TAD
      TAD
Re: Il suicidio dignitoso
#186
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/5/2011
Da 7th planet
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...mi trovavo a passare e...menckia trovai Calvero con almeno 100 KB di discorsi su Dio...menckia ma pensavo si discutesse di: "Idee suicidio"...che ne so...un thread tipo "Idee regalo"...no aspè...non voglio fare il pragmatico scostante saccentone realista ma...menckia ma...100 KB di Calvero su Dio... ci rimasi con la menckia nelle mani...

...comunque se Dio esistesse avrebbe fatto lo sperma al sapore di Nutella.

...quindi Dio non esiste.

...ma di Nutella ci si può suicidare.
_________________
~WÃSÐ Lifestyle~
Inviato il: 29/8/2011 0:05
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  •  Edmondo
      Edmondo
Re: Il suicidio dignitoso
#187
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 27/8/2010
Da Un garage
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Ciao a tutti, purtroppo era inevitabile sbandare sul discorso dio/religione, ma forse è colpa mia che non sono stato molto presente questi giorni riprendo da al2012 con il quale mi scuso se rispondo così in ritardo..
Dunque, io non provo sensi di colpa talmente "pesanti" da pensare al suicidio come soluzione. Direi che il termine corretto può essere "rimorsi" semmai ma, ovviamente il mio discorso è un po' più "filosofico" e comunque potremmo ricollegarlo a queste "scale di valori/principi" per cui per il momento diciamo sono tutti soggettivi e differenti da persona e persona. su questo mi sembra siamo tutti d'accordo almeno.
Citazione:

Scusami se ti faccio notare queste cose, che restano comunque mie impressioni e quindi posso sbagliare, scusa anche il mio maldestro tentativo di analisi, ma lo faccio spesso con me stesso.

Non solo ti scuso, ma ti ringrazio.
Citazione:

L’impressione (parziale) che ho e che tu tendi a mettere l’accetto sui fatti negativi,
che è quello che ho cercato di mettere in risalto nei miei interventi rivolti a te.
Mi ripeto, sempre per quel poco che posso capire, con tutti i miei limiti e difetti.

E pensa che mi reputo una persona ottimista :).
Comunque, se io (poco sopra i 30 anni) mi guardo indietro e tiro le somme, vedo sempre questa "insoddisfazione di qualcosa, (o di me stesso certo)" che per quanto vuoi, non cambia mai. Ecco non è che mi sento molto motivato a "provare ancora" forse è questo che intendevo con questo topic chissà, certo il suicidio come scelta è "l'estrema ipotesi"...Comunque se per "male di vivere" intendevi questo sentimento hai ragione, ma ecco volevo chiarirlo il meglio possibile.
Citazione:

L’errore è nella “Fissa” ( ai miei tempi si diceva così, avere una fissa = vedere solo quel particolare, ampliandolo, amplificandolo e generalizzandolo, non vedere altro che quello, perdendo la visione d’insieme).
Il dolore non è costante, un dolore fisico può essere costante e non dipendere dalla tua volontà, ma in questo caso stiamo parlando di un dolore (o senso di colpa).

Allora ora vorrei capire meglio, quindi per te (prima di questo post almeno) il male di vivere si presenta, perché, che ne so ti fissi su qualcosa che hai perso e "credi" davvero che la tua vita non abbia più senso. Per me, è aver constato (crescendo e quindi anche con stati d'animo differenti) quanto si è impotenti di fronte a certe cose, troppe cose...Per di più anche condivise se non da tutti da molti.. ok questo è un punto che volevo chiarire.

Poi, penso che questa "scala di valori individuali" potrebbe/dovrebbe (ora che c'è internet) essere comparata con una scala di valori "obiettiva".

Citazione:
infine:
Per esempio: se non credi nell’aldilà non mi è chiaro di che tipo di risveglio tu posso fare riferimento …
Per “risvegliarsi” da uno stato di presunta coscienza, come mi pare tu stia dicendo, occorre ipotizzare che ciò avvenga in un altro stato di coscienza, non ti pare ?


Scusa sono io che mi sono spiegato male, io non intendo risveglio come un altro stato di coscienza, ma intendo un cambiamento personale, una rivoluzione/evoluzione del pensiero se così vogliamo, che è diverso dal cambiare "uno stato d'animo" secondo me.. Anzi sono due cose differenti proprio.. lo stato d'animo è più una sensazione, mentre il mio "male di vivere" viene da constatazioni (soggettivamente rese "obiettive") che purtroppo mi confermano sempre più questo "punto di vista", con risveglio intendevo semplicemente un qualcosa che ti sposti da quel punto di vista, o comunque ti indirizza verso un'altra linea di pensiero...

Citazione:

Ma cosa desideri ??…. Capire che cos’è la Vita o che cos’è la Morte ??


Bho, forse capire cos'è la vita per non pensare alla morte...

Citazione:

In tutti i casi provochi dolore a tutte le persone che ti sono vicine ….
Ne vale la pena, anticipare volutamente i tempi ?!!
Scusa la mia invadenza, spero tanto che tu esca da questa “Fissa” e possa dedicare la tua attenzione ed energia nel comprendere la Vita e la sua Magia…
Con affetto ….


Tranquillo :) non anticipo un bel niente ancora, non ne avrei il coraggio e ci sono ancora tante cose da fare e su cui lavorare..
Per chiudere, io dalla mia corta vita ho capito solo che sono i valori "semplici" le cose veramente importanti per tutti (e che restano). Odio parlare di religioni, calcio politica e tante altre cose (che "idealmente" passatemi il termine) potrebbero anche essere interessanti, ma che "distolgono" dalla VITA VERA. La vita Vera per me sono solo "gli altri" ed io, quello che provano e quello che provo, solo quello per me E' qualcosa.... dio per me è la natura o comunque tutto "il resto". Le religioni per me non esistono o comunque sono solo favole molto lunghe e basta, io so cosa è bene o male per chi mi sta vicino, molto meglio di me stesso stranamente (o ovviamente non so).

Tutto il resto per me è solo la conseguenza di errori di pensiero (propagande?) "regnanti" in diversi momenti.. quindi di poco valore..

Chissà che ho scritto :)

Un saluto affettuoso anche a te Al2012 e visto che di solito mi piace portare rispetto a chi è più grande di me, fai conto che abbia scritto tutto in terza persona :)

Per tutti gli altri, datemi qualche giorno e risponderò anche agli altri interventi (ovviamente su dio, religioni etc passo la mano anche se leggerò tutto chiaramente)


edit
dimenticavo che "lo sfidante" avevo provato a guardarlo qualche anno fa, ma forse guardandolo adesso potrebbe essere diverso.. se trovo il tempo riproverò promesso.

Ciao Ed
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Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare. Friedrich Nietzsche
Inviato il: 29/8/2011 21:54
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Il suicidio dignitoso
#188
Sono certo di non sapere
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@Edmundo

con risveglio intendevo semplicemente un qualcosa che ti sposti da quel punto di vista, o comunque ti indirizza verso un'altra linea di pensiero...

dimenticavo che "lo sfidante" avevo provato a guardarlo qualche anno fa, ma forse guardandolo adesso potrebbe essere diverso.. se trovo il tempo riproverò promesso.

Penso proprio che ti debba trovare il tempo per vederlo.

Quel qualcosa che cerchi, parlo dello spostamento del PUNTO DI VISTA, te lo darà solo il TEMPO, anche se è una dimensione illusoria.

La dimensione temporale la puoi sperimentare solo se SEI VIVO.

Per questo il suicidio NON è una soluzione

Il suicidio è dato anche dalla stanchezza, dal non sapere uscire dalla AUTOPRIGIONE in cui ci rinchiudiamo.

Quello che per noi è vero, quello che diamo PER SCONTATO, ci annoia.

E' proprio quando si prova tutto questo che ci vuole CORAGGIO, la cui parola deriva da CUORE, quell'organo sottovalutato per il primato del "cogito ergo sum" che domina le nostre menti.

SOLO usando il cuore si possono fare affermazioni come questa tua:

Per chiudere, io dalla mia corta vita ho capito solo che sono i valori "semplici" le cose veramente importanti per tutti (e che restano).

La VITA è piena di sorprese, anche quando pensiamo di avere già capito tutto.

Un saluto
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 29/8/2011 22:31
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Il suicidio dignitoso
#189
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:


La dimensione temporale la puoi sperimentare solo se SEI VIVO.


Cosa si dovrebbe dedurre da questa asserzione?

Citazione:

Per questo il suicidio NON è una soluzione


Sarà che tu sai di cosa stai parlando, ma su quello che uno Legge a schermo, sino ad ora, non c'è nulla che vada a indicare in maniera onesta (sia filosoficamente, sia logicamente) che il suicidio non sarebbe una soluzione. Nulla. Non solo: probabilmente la "questione soluzione" nemmeno esiste. Forse devi ancora spiegarlo.

Sei TU che vuoi vedere una soluzione. Liberissimo. Io vedo volontà, gusto e sensatezza.

Citazione:

Il suicidio è dato anche dalla stanchezza, dal non sapere uscire dalla AUTOPRIGIONE in cui ci rinchiudiamo.


E qui si ritorna all'arroganza e alla presunzione, senza timore di smentita. Probabilmente lo sarebbe per te una questione di stanchezza e del "non saper uscire da un AUTOPRIGIONE". I cazzi tuoi, Incredulo, non sono i cazzi degli altri.

Citazione:

Quello che per noi è vero, quello che diamo PER SCONTATO, ci annoia.


Parla per te e, veramente senza offesa, è una tua ossessione. Una nenia senza nessun fondamento, che non può appellarsi a un significato generale.

Citazione:

E' proprio quando si prova tutto questo che ci vuole CORAGGIO, la cui parola deriva da CUORE, quell'organo sottovalutato per il primato del "cogito ergo sum" che domina le nostre menti.


Fuori dal seminato quando hai parlato di "superuomo e sogno americano" e pure quando parli di "cogito ergo sum". Il cogito ergo sum, si riferisce a un concetto filosofico che non è quello a cui ti stai appellando.

Citazione:

La VITA è piena di sorprese, anche quando pensiamo di avere già capito tutto.


E chi se ne fotte delle sorprese.
Le sorprese sono tali in base allo standard dei valori intrinsechi e accettati dall'individuo. Intanto. E quanto ho argomentato spiega, che questione personale rimane, in maniera logica e inequivocabile. Chi lo contesta può farlo solo in nome della Fede e di una morale dogmatica ... e abbiamo detto tutto.

Seconda cosa. Sempre perché tu dai per scontato che il suicidio possa essere una conseguenza (diretta o meno, non importa) di aver consapevolezza di aver compreso tutto. E chi lo dice? tu, vero? naaaaaa .. non pervenuta, poiché non può che vivere che nella tua soggettività. Fuori da essa è Vanità (nella sua accezione ipocrita e vana).

L'unica posizione valida è quella di mc, una posizione razionale, logica, sensata, onesta, in opposizione alla mia, altrettanto onesta e intoccabile e ingiudicabile e non-condannabile se non in un "io non l'avrei fatto"...

... oltre è presunzione e arroganza.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 29/8/2011 23:38
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  •  incredulo
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Re: Il suicidio dignitoso
#190
Sono certo di non sapere
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@Calvero

Sarà che tu sai di cosa stai parlando, ma su quello che uno Legge a schermo, sino ad ora, non c'è nulla che vada a indicare in maniera onesta (sia filosoficamente, sia logicamente) che il suicidio non sarebbe una soluzione. Nulla. Non solo: probabilmente la "questione soluzione" nemmeno esiste. Forse devi ancora spiegarlo.

Stavo dialogando con Edmundo, il quale ha espresso un disagio, che ho quotato all'inizio del post, a quello mi riferivo cioè il suicidio non è una soluzione per uscire da quella condizione che ti fa sembrare tutto inutile, quella condizione in cui tutto sembra sempre lo stesso film, sono momenti umani che nella vita capitano a TUTTI, te compreso.

L'ha confermato anche Astro7 quando ha rivelato un suo momento buio, il continuare a vivere ha aperto porte di consapevolezza, se avesse ceduto all'impulso NON lo avrebbe mai SAPUTO.

E qui si ritorna all'arroganza e alla presunzione, senza timore di smentita. Probabilmente lo sarebbe per te una questione di stanchezza e del "non saper uscire da un AUTOPRIGIONE". I cazzi tuoi, Incredulo, non sono i cazzi degli altri.

Parla per te e, veramente senza offesa, è una tua ossessione. Una nenia senza nessun fondamento, che non può appellarsi a un significato generale.

A parte che ho scritto che il suicidio è causato ANCHE da quel sentimento e non SOLO, se avessi scritto SOLO potresti anche accusarmi di arroganza e presunzione ma secondo me hai un bel PREGIUDIZIO nei miei confronti
carissimo, a questo punto mi sembra chiaro.

POI

Hai scoperto l'acqua calda, Calvero, mi sembra ovvio che sto parlando per me, per chi se no?

Se qualcuno si riconosce in questi sentimenti e li comprende, il dialogo può farsi più profondo e diventare più interessante altrimenti.... morta lì.

Quello che non comprendo è il tuo atteggiamento, cos'è che ti turba?

La mia aria di sotutto, di sparasentenze, di prete mascherato?

Senti puzza di "omelie" e come un gatto vicino all'acqua rizzi il pelo?

Sono solo un "indagatore" di sentimenti, non un prete nè ho la verità in tasca, nè religioni o culti assortiti da vendere, offro solo riflessioni personali e spunti che reputo significativi ma non ho la pretesa che siano tali per TUTTI.

Un saluto
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Inviato il: 30/8/2011 0:33
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  •  incredulo
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Re: Il suicidio dignitoso
#191
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@Calvero

Fuori dal seminato quando hai parlato di "superuomo e sogno americano" e pure quando parli di "cogito ergo sum". Il cogito ergo sum, si riferisce a un concetto filosofico che non è quello a cui ti stai appellando.

Continuano le incomprensioni.

Non pretendo che tu sia nella mia zucca ma potresti anche chiedere cosa intendevo invece di sparare ad alzo zero dando già un giudizio prima come "fuori dal seminato" per indicare paragoni che non hai afferrato.

Il "cogito ergo sum" NON è un semplice concetto filosofico.

Con il Cogito ergo sum Cartesio sembra rifarsi alla filosofia di Agostino e alla sua affermazione Si fallor sum (Se sbaglio esisto),[3] ma in realtà ne capovolge radicalmente la prospettiva: per Agostino, infatti, il dubbio era espressione della verità, e significava che io ho la capacità di dubitare solo in quanto c'è una Verità che mi trascende e rende possibile il mio pensiero.
Cartesio invece, che tiene lui stesso a sottolineare la differenza col metodo agostiniano, intende affermare che è la verità a scaturire dal dubbio, non viceversa. Il fatto di dubitare, cioè, è la condizione che mi permette di dedurre l'essere o la verità. Solo così il dubbio può diventare "metodico": arrivando a giustificarsi da sé, e non sulla base di una verità ad esso pregressa, il dubbio stesso si assume il compito di distinguere il vero dal falso.
In tal modo, però, il cogito diventava incapace di aprirsi ad una dimensione trascendente: l'identità di pensante e pensato non serve a ricondurre ad un fondamento ontologico situato al di là di essa, ma si esaurisce nella propria autocoscienza, giustificandosi da sola .


E' la frase simbolo della scienza, è l'attribuzione della superiorità del PENSIERO su ogni altro MEZZO di cui è dotato l'essere umano.

E' la BASE dello "sviluppo" dell'uomo dall'illuminismo in avanti.

E' una "verità" che consideriamo sacrosanta ed incontestabile.

La mente e più popolarmente il cervello, anche se sono due cose diverse, come organo principe per scoprire il mistero della vita.

Questo, nel dialogo con Edmundo, aveva un senso, infatti suggerivo di ascoltare il cuore e non il cervello, perchè proprio il cervello ti imprigiona nel loop in cui tutto TI SEMBRA inutile e già visto, il Coraggio, il "buttare il cuore oltre l'OSTACOLO", della saggezza popolare.

Forse una occhiatina al documentario "lo Sfidante", quello che suggeriva Al2012 non farebbe male pure a te.
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Inviato il: 30/8/2011 0:55
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  •  Calvero
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Re: Il suicidio dignitoso
#192
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Re: Il suicidio dignitoso
#193
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Continuano le incomprensioni.



Finché si è in buona fede, le incomprensioni possono starci senza problemi, figurati. Vale per entrambi, ovviamente.

Citazione:

Non pretendo che tu sia nella mia zucca ma potresti anche chiedere cosa intendevo invece di sparare ad alzo zero dando già un giudizio prima come "fuori dal seminato" per indicare paragoni che non hai afferrato.


E no eh .. lascia che si spari, basta non farlo alle spalle. Anche questo vale per entrambi.

Citazione:

Cartesio invece, che tiene lui stesso a sottolineare la differenza col metodo agostiniano, intende affermare che è la verità a scaturire dal dubbio, non viceversa. Il fatto di dubitare, cioè, è la condizione che mi permette di dedurre l'essere o la verità. Solo così il dubbio può diventare "metodico": arrivando a giustificarsi da sé, e non sulla base di una verità ad esso pregressa, il dubbio stesso si assume il compito di distinguere il vero dal falso.


.... "Ni" ... quasi.... La riflessione profonda metteva in luce come solo il pensiero poteva essere - unica cosa - ad essere constata. Questo il punto fermo. Cioè ad un certo punto, in soldoni, la domanda del Filosofo è stata: esiste un asserzione di cui con certezza posso farne affermazione univocamente corrispondente a verità? .. e l'unica affermazione possibile che poteva essere "prodotta" dall'uomo, per Cartesio, ed uscire dal retaggio dell'opinione è stata: - Cogito ergo sum -. Poiché il pensiero non può essere elaborato senza l'uomo. Quindi il «sono» non è inteso come formula che vorrebbe dare un determinato valore di superiorità all'Ego, ma dà una risposta oggettiva al significato in sé del pensiero.

Questo non l'ho scritto io:
Citazione:
E' proprio quando si prova tutto questo che ci vuole CORAGGIO, la cui parola deriva da CUORE.. quell'organo sottovalutato per il primato del "cogito ergo sum" che domina le nostre menti.


1) - Tu parli di cuore (e Dio sia lodato) ma se lo accosti al coraggio come tu lo intendi è un dialogo privo di senso e, ancora una volta, presuntuoso. Che facciamo? hai deciso tu un ragionamento indimostrabile e che il Cuore sia quell'organo sottovalutato, ma Incredulo caro: - che logica dovrei usare per fare un dibattito onesto? andiamo sul romantico? tu mi dici di chiedere prima, di non sparare a alzo zero, ma sei TU che hai portato la discussione in un minestrone di comodo... non è corretto.

2) Il "cogito ergo sum", dici, dominerebbe le nostre menti? naaaaa ... siamo lontani dal poter imputare alla filosofia Cartesiana questo tipo di valore/significato A) perché contrapporla in questo modo al "Cuore" è utopia: quell'affermazione filosofica ha un valore in sé che non la vedo litigare con il cuore degli uomini e ... era compresa anche la negazione dei sentimenti? della forza della soggettività? B) il "Coraggio" è un sentimento conseguente a determinati princìpi, e diviene tale (il coraggio) nel momento in cui si è deciso che determinati valori - valgano .. e abbiamo, ancora una volta, detto tutto, ci risiamo... C) ti sei assunto una "responsabilità" filosofica non da poco se parli di dominio. Chi domina chi? Io so per certo che se parlo di dati di fatto, di logica e di psiche, i miei ragionamenti stanno portando riscontri che hanno un peso e una comune percezione nella Vita e non voglio elevare/abbassare nulla a qualcosa che non è ... tu invece mi porti in un gioco di specchi: nulla di coerente a meno che non lo si accetti a livello di fede e/o dando per scontato che la divinità e il Tutto sia trascendente. Ma fin'ora, non lo dico io, la realtà (che esiste) è comunque dimostrabile solo come fenomeno. Se pur un fenomeno grandiosamente importante, da essa non vedo qualcosa che trascenda a me, ma che "Vive" con le virgolette e vive senza virgolette, insieme a me. Né più né meno. E io la rispetto, o almeno mi sforzo.

Citazione:

In tal modo, però, il cogito diventava incapace di aprirsi ad una dimensione trascendente: l'identità di pensante e pensato non serve a ricondurre ad un fondamento ontologico situato al di là di essa, ma si esaurisce nella propria autocoscienza, giustificandosi da sola .


Grazie .. certo. Qui si mettono sulla bilancia due posizioni dove viene dato per scontato che se una cosa è vera l'altra allora significherebbe qualcos'altro. Quindi si ipotizza che il "cogito" è, così, incapace di aprirsi ad una dimensione trascendente. Ri-quindi? nulla ha però dimostrato che la dimensione trascendente esista. Ma se anche fosse (e io credo nell'Anima e che anche altre cose abbiano l'anima), la mia Volontà è l'unico Valore.

Se poi aggiungiamo, come già detto, che Agostino (mi viene la nausea solo a nominarlo) è quello che ha voltato bandiera a seconda di dove sentiva bruciarsi il culo (ha anche abiurato Fedi come cambiare supermercato); che quando ha compreso che non sarebbe riuscito a scoparsi la sorella, si è creato il suo mondo-auto-gestito-espiazione-self-service-ti-lecco-il-culo-io-Ambrogio-mio-raccomandami-tu- eccetera eccetera .... aaahhh behh, eeeeh già, meno male che anche lui sapeva che il frutto dice tutto dell'albero. Fermiamoci qui che è meglio.

Citazione:

E' la frase simbolo della scienza, è l'attribuzione della superiorità del PENSIERO su ogni altro MEZZO di cui è dotato l'essere umano.


Non sono d'accordo. Lo è a livello elementare, ma credevo ne stessimo parlando un po' più seriamente dopo questi infiniti Post. Io qui ci vedo benissimo l'individuazione del funzionamento della "macchina biologica uomo". Un suo tassello. Capiamoci, non sono un Cartesiano. Tanto meno un razionalista. Ogni filosofia è un work in progress. La verità si è già piegata da quella volta. I grandi pensatori servono (e ce ne sono pochi, ma ce ne sono: ma Agostino a paragone con i pensatori è come Raoul Casadei con Mozart), dicevo, servono a dare le scintille da cui elaborare l'evoluzione dell'uomo.

Citazione:

E' una "verità" che consideriamo sacrosanta ed incontestabile.


Lo è. E secondo me l'ho spiegata meglio e lo è proprio in ragione di lasciare il dubbio sulla realtà circostante. La verità è che il dubbio esisterà sempre, quindi ogni posizione rimane conseguentemente valida. Sono "io" che rispetto i dubbi e la natura dell'esistenza.

Citazione:

Questo, nel dialogo con Edmundo, aveva un senso, infatti suggerivo di ascoltare il cuore e non il cervello, perchè proprio il cervello ti imprigiona nel loop in cui tutto TI SEMBRA inutile e già visto, il Coraggio, il "buttare il cuore oltre l'OSTACOLO", della saggezza popolare.


Incredulo non so che dirti, senza malizia, ma sono io che ti vedo in Loop.

Lo sai tu che non sia inutile e già visto? in base a quali valori, di grazia? e si torna ancora lì. E' così dura accettare l'idea che proprio il cervello e la mente siano in grado di creare in tempo reale una continua illusione (sempre più profonda quanto più "sei" sensibile) per creare valori dove non ci sono? ... ti dà così fastidio di essere dentro a un programma di preservazione della specie? .. non ti è mai sorto il dubbio che se determinati valori esisterebbero in sé, e il Cuore sarebbe così "facilmente" coraggioso, non ci sarebbe stato bisogno di un simile e complesso organo psichico capace di miliardi di tipi di difese/scorciatoie/scudi? Conscio, subconscio, io, Es, super io, ego ... certo sono nomi dati da scienziati e studiosi, ma hanno tutti una plausibile sostanza e molti riscontri.

Insomma.
Naaaaa non ci siamo..

si torna al suicidio? ok, eccoci qui: - perfettamente dignitoso. Nulla dice o che tu hai detto, che la Vita sia questione di coraggio. Tutto dice che può esserlo, certo, non lo nego, ma NON come verità, ma solo (come dimostrato) come Volontà. Quindi è una scelta. Punto. Una scelta perfettamente in sintonia con la vita, quanto il decidere di smettere di Viverla. La cazzata del "Divenire" è un mantra romantico ancora connesso alla soggettività. La Vita può imporre la morte e il Libero arbitrio è parte della Natura. Ci senti Incredulo? -- è parte della natura. Dati di fatto. E io allora posso imporre la mia volontà. La volontà è quella cosa che ha fatto decidere la tua posizione, ed è quella che fa decidere altre posizioni. LA verità è una sola: che DECIDERE è l'unico valore in sé. Il resto sono seghe mentali, di cuore, di pancia e anche di culo se permetti
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Inviato il: 30/8/2011 4:16
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Il suicidio dignitoso
#194
Sono certo di non sapere
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@Calvero

Tu parli di cuore (e Dio sia lodato) ma se lo accosti al coraggio come tu lo intendi è un dialogo privo di senso e, ancora una volta, presuntuoso. Che facciamo? hai deciso tu un ragionamento indimostrabile e che il Cuore sia quell'organo sottovalutato

Non l'ho deciso io basta OSSERVARE ed ASCOLTARE.

Il "cogito ergo sum", dici, dominerebbe le nostre menti? naaaaa ... siamo lontani dal poter imputare alla filosofia Cartesiana questo tipo di valore/significato

Lungi da me imputare alla filosofia cartesiana questo tipo di valore-significato, non stiamo ad un dibattito filosofico del cazzo in cui esperti soloni del cazzo, si fanno belli con arrampicate sugli specchi del cazzo.
Cartesio stesso giungerà ad elaborare tre prove ontologiche dell'esistenza di Dio, il quale si renderebbe garante del metodo in virtù del fatto che Egli «non può ingannarci».
Cartesio viveva in un'altra EPOCA, non OGGI

Quella frase ha un significato PIU' profondo, NON il significato che gli attribuiva Cartesio, un significato che DETERMINA la nostra VISIONE DEL MONDO oggi.

Anche la TUA, nonostante i tuoi inviti ad uscire dal gioco di specchi.

Lo dimostri quando alla mia affermazione:
E' una "verità" che consideriamo sacrosanta ed incontestabile.

rispondi con:
Lo è. E secondo me l'ho spiegata meglio

Oppure quando chiudi con:

LA verità è una sola: che DECIDERE è l'unico valore in sé. Il resto sono seghe mentali, di cuore, di pancia e anche di culo se permetti

Quel valore è talmente forte e vincolante che, per Calvero, è l'UNICA VERITA'

CHI è che decide Calvero? Sei tu, la tua percezione di te o qualcos'altro?
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Inviato il: 30/8/2011 10:01
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Il suicidio dignitoso
#195
Sono certo di non sapere
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Citazione:


LA verità è una sola: che DECIDERE è l'unico valore in sé. Il resto sono seghe mentali, di cuore, di pancia e anche di culo se permetti

Quel valore è talmente forte e vincolante che, per Calvero, è l'UNICA VERITA'

CHI è che decide Calvero? Sei tu, la tua percezione di te o qualcos'altro?


Incredulo, ci fai o ci sei? E' un fatto scientifico. La volontà, e l'ho spiegato mille volte, è il DECIDERE, ed è l'unica cosa che esiste senza ombra di dubbi insieme all'esistenza dei fenomeni. Per me non è né forte, né vincolante: è un fatto scientifico e lo è anche per te. Dimostrami che non è vero, con la logica, se ci riesci. Il resto è questione di Fede, Misticismi e Divinità.

Per Calvero non è l'unica verità. E' la verità, nel senso che è un fatto. Così come è un fatto che la Vita non è eterna e che tu nasci da un utero materno.

POI
Bada che il "secondo me" l'ho messo dopo il punto. Leggi bene. E cioè che secondo me l'ho spiegato meglio, quindi era riferito alla spiegazione il "secondo me". MA quella è verità. Nel senso che è un dato di fatto.

Incredulo, puoi dire quello che voi. Tu DEVI dimostrare quello che sostieni, puoi? NO

Le tue sono convinzioni, supposizioni, credenze.

Il mio discorso, che non è mio, è un dato di fatto. Può solo non essere condivisibile, ma solo come lo ha espresso mc.

Tu non puoi che dimostrare la Vita secondo la tua percezione.
Io Altrettanto.
Ergo, ogni valore è personale.
Ergo, non possono esservi valori in sé.
In sé esiste la Volontà.
In sé sono dimostrabili soltanto i fenomeni.

Argomenta e dimostra che non è così, altrimenti non puoi controbattere.
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Inviato il: 30/8/2011 13:31
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Il suicidio dignitoso
#196
Dubito ormai di tutto
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@ Edmondo


Citazione:
E pensa che mi reputo una persona ottimista :).
Comunque, se io (poco sopra i 30 anni) mi guardo indietro e tiro le somme, vedo sempre questa "insoddisfazione di qualcosa, (o di me stesso certo)" che per quanto vuoi, non cambia mai.


L’insoddisfazione di “qualcosa” di non ben definito è sicuramente da riferirsi al nostro essere interiore.
“Che per quanto vuoi, non cambia mai” non ha “il colore” di un pensiero ottimistico !!

Adesso in questo momento non è cambiata, ma perché ??
Perché non è cambiata … che cosa stai facendo realmente perché questo “qualcosa” cambi??

La tua mente e il tuo corpo cercano l’ “insoddisfazione” il quel tuo guardare indietro (passato) e tirare le somme ed in base a questo “creano” un “non cambia mai” che si proietta nel futuro.

Passato (…….) Futuro.

Citazione:
Allora ora vorrei capire meglio, quindi per te (prima di questo post almeno) il male di vivere si presenta, perché, che ne so ti fissi su qualcosa che hai perso e "credi" davvero che la tua vita non abbia più senso


“male di vivere” è forse più corretto definirlo con il termine “emozione” perché è legato alla mente (di superficie) e al corpo.
Tieni presente che questo connubio mente/corpo determinano delle reazioni biochimiche (biochimica delle emozioni) che possono causare uno stato di dipendenza a determinate sostanze legate a pensieri emotivi che ne stimolano la produzione all’interno del nostro corpo … un vero e proprio stato di dipendenza inconscio.
Non è il fissarsi su “qualcosa che hai perso” ma fissarsi sul pensiero e sull’emozione che ne deriva e in questi ultimi anni ho compreso che c’è anche una ragione biochimica che rende più complesso il controllo, se si riesce a capire questa complessità si può anche controllarla, senza ricorre a sostanze chimiche extra corporee, ma osservando con distacco emotivo i nostri pensieri, ... lasciandoli scorre ..

Essere colui che osserva il suo pensare e non essere il suo pensare …
Non so se mi sono spiegato bene, perchè questo è un punto importante su cui vale la pena riflettere, specialmente per un tipo impulsivo come me.
Anche se posso sembrare pacato e calmo quando scrivo, nella realtà sono facilmente preda delle mie pulsioni, lo scrive mi rallenta e mi da il tempo di riflettere ed osservare il mio pensare.
Non va inteso come un semplice autocontrollo che tende a reprimere le pulsioni, ma un riflettere per comprenderne la carica emotiva.
Osservare con distacco, che non è indifferenza, ma un osservare non emotivo …. vuol dire che le emozioni ci sono ugualmente, ma in questo caso riesci ad osservarle senza farti dominare da esse..

Ho molto lavoro da fare su questo, e le cadute sono quotidiane ….

Citazione:
Per me, è aver constato (crescendo e quindi anche con stati d'animo differenti) quanto si è impotenti di fronte a certe cose, troppe cose...Per di più anche condivise se non da tutti da molti.. ok questo è un punto che volevo chiarire. .


Cosa intendi con “certe cose, troppe cose …” ?
“Per di più anche condivise se non da tutti da molti…”

Si può essere impotenti di fronte a fatti naturali o che non dipendono dalla nostra volontà, ma possiamo fare molto nel controllo delle emozioni che questi accadimenti producono in noi.

Senza aver compreso bene quello che intendi, mi verrebbe da dirti che la vita è fatta di stati d’animo “alti” e “bassi”, per questo differenti, che tutti noi attraversiamo e viviamo in modo soggettivo, comunque anche in questo caso, c’è un “Passato” che si proietta in un “Futuro” (mente di superficie dominante che condiziona la nostra percezione)

Citazione:
Scusa sono io che mi sono spiegato male, io non intendo risveglio come un altro stato di coscienza, ma intendo un cambiamento personale, una rivoluzione/evoluzione del pensiero se così vogliamo, che è diverso dal cambiare "uno stato d'animo" secondo me.. Anzi sono due cose differenti proprio.. lo stato d'animo è più una sensazione, mentre il mio "male di vivere" viene da constatazioni (soggettivamente rese "obiettive") che purtroppo mi confermano sempre più questo "punto di vista", con risveglio intendevo semplicemente un qualcosa che ti sposti da quel punto di vista, o comunque ti indirizza verso un'altra linea di pensiero...



“con risveglio intendevo semplicemente un qualcosa che ti sposti da quel punto di vista, o comunque ti indirizza verso un'altra linea di pensiero...

Questo è esattamente quello che sto cercando di dirti !!!

Penso che una parte di te ha CAPITO, …. A capito la ragione del tuo “mal di vivere”… ne è cosciente e consapevole del perché ….
È la coscienza che determina i pensieri e non viceversa, se si pensa il contrario, a mio avviso, può significare che la coscienza si è chiusa in un circolo vizio di pensieri in cui si è perso il vero punto di origine.

Per poter ammirare un panorama differente bisogna cambiare punto di osservazione !!

Quel “qualcosa” (il risveglio) è l’azione che tu fai ADESSO per poter osservare quello che è intorno e dentro a te senza caricarlo con emozioni o condizionamenti o giudizi che appartengono ad un passato e senza proiettarlo in un futuro

Questo non è un altro stato di coscienza, ma un modo diverso di essere coscienti, che emerge perché si è raggiunto un nuovo livello di consapevolezza, che porta “un cambiamento personale, una rivoluzione/evoluzione del pensiero” Una evoluzione della tua coscienza individuale.

Il tuo “mal di vivere” è uno stato d’animo caricato emotivamente, che per forza conferma il tuo punto di vista, perché è dal quel punto che la tua coscienza osserva il “panorama”, quindi non è il panorama che determina il punto di vista, o lo conferma, ma esattamente il contrario.

La parte di te che pensa alla morte è quella che NON ha capito che è ingabbiata in pensieri di passato/futuro, che guarda indietro e tira le somme di una insoddisfazione che è cronica perché la proietta anche nel futuro.
E’ la parte di te che NON VUOLE CAMBIARE PUNTO DI VISTA, che è sotto il controllo di una MENTE che non è il tuo vero essere, perché la mente è un mezzo che la coscienza deve utilizzare consapevolmente e non restarne ingabbiata al suo interno in un loop di pensieri ripetitivi dominanti.

Citazione:
Tranquillo :) non anticipo un bel niente ancora, non ne avrei il coraggio e ci sono ancora tante cose da fare e su cui lavorare. ...


Anch’io, per questo nei momenti di sconforto penso che devo fare ancora molto lavoro su me stesso, perché ci sono ancora tante cose da comprendere ….


Citazione:
Per chiudere, io dalla mia corta vita ho capito solo che sono i valori "semplici" le cose veramente importanti per tutti (e che restano). ...


I valori che tu definisci semplici e che sono veramente importanti per tutti, lo sono perché in essi c’è una “armonia” collettiva, per fare un esempio, è come un opera sinfonica dove ogni maestro suona in proprio strumento in “armonia” con gli altri e solo se fa coscienziosamente la sua parte ottiene un risultato armonico che da soddisfazione a tutti.

Per me siamo in un momento di transizione, che è già iniziato, tra un paradigma riduzionistico e un paradigma olistico, chissà forse è proprio il punto di svolta che stiamo vivendo.
Riuscire ad esprimere la nostra individualità in armonia con altre individualità, ridimensionando il nostro ego che determina valori riduzionistici illusori, per riuscire a sentirci tutto in armonia con gli altri …

La scienza e la religione sono parte di un paradigma riduzionistico, per me non esiste differenza tra Creatore e Creato, non c’è un Dio da adorare e un giudizio da temere, sono parte del .. Essere (creato è termine non corretto in quanto non è stato creato) che E’ a-temporale e a-spaziale, ed è attraverso una esperienza temporale e spaziale che inizia un percorso evolutivo della coscienza che si individualizza per raggiungere la consapevolezza della Unicità …

Ovviamente questa è una ipotesi su cui rifletto …..


In merito al filmato “Lo Sfidante” QUI ho dedicato un topic dove puoi trovare il link per scaricare il testo completo in pdf ….
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 30/8/2011 16:03
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