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  Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

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  •  crisalide
      crisalide
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#961
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/3/2010
Da Padova
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Ciao a tutti, ritorno a scrivere dopo un bel po’; purtroppo il tempo è quello che è, anche se continuo a leggere il sito sempre con piacere ed interesse.
Relativamente al topic ovviamente non ho potuto leggere tutti gli oltre 900 commenti; devo ammettere che, pur rispettando l’opinione di tutti, ho letto delle cose che, SECONDO ME, sono assolutamente illogiche se non surreali.
Allora, visto che comunque l’argomento mi interessa molto e da molto tempo, volevo condividere il mio punto di vista; mi scuso se non lo faccio con parole mie, ma onestamente non so proprio se sarei in grado di definire con parole migliori la mia IDEA/CONCETTO di dio, di come viene espressa nel testo che segue;

ESAME DELLA "PRIMA CAUSA"
... La causa del tutto, cioè la "prima causa" deve essere indipendente dal tutto. Non deve dipendere da alcunchè, cioè deve essere la prima causa increata. Altrimenti dovrei spostare il mio esame fino a trovare la causa esistita da sempre.
Ora, poichè siamo al di fuori del tempo e dello spazio, mi pare opportuna una precisazione, cioè sostituire l'avverbio di tempo "sempre" con un vocabolo più adatto, e questo è "eternamente", perchè nel linguaggio comune si confonde il significato di "eterno" con quello di "perpetuo" e di "perenne". Noi intendiamo "eterno" senza tempo; mentre "perpetuo" è qualcosa che ha avuto un inizio e che continua in un supposto tempo senza fine; "perenne" che non si esaurisce mai.

Dunque la prima causa è "eterna".
Se è eterna, cioè senza tempo, è immutabile; perchè se mutasse avrebbe, in qualche modo, una successione. Poi deve essere assoluta, cioè indipendente da tutto, altrimenti, come ho detto, non sarebbe prima causa.
Se è eterna, immutabile, assoluta, non si scappa, deve essere "una". Se è "una", tutto quanto esiste, occupa tutto quanto esiste; allora è illimitata.
Se è illimitata vuol dire che niente la limita e quindi posso affiancare a questo concetto, l'altro concetto: è infinita. Se è infinita non esiste un punto ove essa non sia, quindi è onnipresente, e poichè è eterna, è "l'eterna onnipresenza".
Se allora è eterna, immutabile, assoluta, illimitata, infinita, onnipresente e se confronto i caratteri di questa "prima causa" con quelli universalmente riconosciuti, dalle filosofie e dalle religioni, a Dio, vedo che posso chiamare, questa mia "prima causa", Dio.
Se è onnipresente, è a contatto col tutto; niente, quindi, può esserle ignoto; allora è onnisciente.

Ora, se guardo con quanto ordine e intelligenza si svolge la vita naturale del creato, non posso non credere che altrettanto ordine ed equilibrio non sia in ciò che ne è stato la causa. Per cui questa "prima causa" o Dio, deve necessariamente essere, perlomeno, tanto intelligente, e quindi sapiente, della totalità di ciò che ha generato.
E proprio il "generato" mi conduce a fare un'altra constatazione, e cioè che non posso pensare che tutto quanto esiste sia stato tratto dal nulla, ma che l'unica conclusione alla quale posso logicamente pervenire, è che Dio l'abbia tratto da se stesso, cioè che sia stato emanato.
Non solo, ma non posso pensare all'emanato come a qualcosa staccato da dio, che ne viva autonomamente, senza negare a Dio il suo carattere assoluto; perciò l'emanato deve rimanere in Dio.
E se è così, non posso pensare a Dio, completo dell'emanazione e a Dio privo della sua emanazione, come a due momenti diversi della sua esistenza, perchè negherei a Dio il suo carattere immutabile ed eterno.
Perciò l'emanato non solo deve restare in Dio, ma deve esservi sempre stato.
Se, allora, causa e causato sono una realtà unica, quell'inizio e quella fine che ho ricercato e ritrovato nell'esistente, non sono eventi oggettivi, sono illusioni, sono apparenze.

Allora quanto noi percepiamo non è la realtà; è l'apparenza di essa. Sono congetture che la nostra mente costruisce su informazioni che le pervengono dai sensi, ma non è la realtà di ciò che è.
La realtà è ciò che è, e non ciò che i nostri sensi ci fanno ritenere che sia.
Allora com'è conciliabile questa apparenza con una realtà diversa?
Certo deve esserci un modo comprensibile che concili questi due aspetti del problema, ed è proprio da questa spiegazione che devono scaturire i valori antropologici, e non il contrario. Cioè errato sarebbe, da valori umani, immaginare la realtà di Dio e su quello creare un'etica. E mi pare che proprio questo errore sia stato fatto. Cioè partendo da ciò che i nostri sensi ci fanno ritenere realtà, gli uomini abbiano tratto tutte quelle concezioni del divino che ne fanno un essere antropomorfico, se non nell'aspetto, per lo meno nel comportamento. Invece mi pare più proprio pensare che Egli sia la causa di tutto, come io ho postulato, ma ne ho dedotto che "causa" e "causato" debbono essere un'unica realtà.
Oppure lo posso immaginare come un ordinatore di un caos preesistente, ma ne ho dedotto che se fosse realmente così, ciò contrasterebbe con la sua natura immutabile ed eterna.
O lo posso immaginare come essere da cui traggono origine tutti gli altri esseri; ma se fosse realmente così, ciò contrasterebbe con la Sua natura infinita e indivisibile.
Allora cosa significa?
Significa che io posso immaginare Dio come più mi aggrada, come più mi fa piacere, ma per essere veramente tale, Egli non può che essere l'unica verità, l'unica realtà, perchè solo così Egli è immutabile, infinito, indivisibile, eterno, perfetto, completo, onnipresente, onnisciente, assoluto.
Questo è il Dio al quale posso credere senza far torto alla mia ragione."

Chissà, magari qualcuno ha capito da dove è tratto questo brano; naturalmente se mi dite allego il link, che comprende anche altri 2 testi che forse (ma anche no) sono leggermente OT.
Ovviamente non pretendo di portare nessuna verità, (sfido chiunque ad averla su questo argomento!), ne tantomeno di convincere nessuno, ma solo tentare di portare alcuni spunti di discussione un po’ diversi dai soliti (e anche un po’ più logici).
Poi se c’è chi preferisce credere in un Dio supereroe umanizzato, nascosto in chissà quale dimensione e che torna ogni tanto nel mondo fisico usando degli autobus volanti, per me è liberissimo di farlo, è giusto che ognuno segua il percorso che “sente” più suo; ovvio che dopo si raccoglie quello che si è seminato, da lì non si scappa.

Un saluto particolare a Calvero, con il quale spesso mi trovo in sintonia (non so se anche su questo argomento ).
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"Non hai bisogno di un meteorologo per sapere da che parte soffia il vento"
(Bob Dylan)
Inviato il: 12/10/2011 15:58
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#962
Sono certo di non sapere
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Crisalide, finalmente qualcosa che non insulta l'intelligenza!

Un paio di cose pero' non filano:

Citazione:
Se è eterna, cioè senza tempo, è immutabile; perchè se mutasse avrebbe, in qualche modo, una successione.

Se e' eterna e' oltre i concetti di mutabilita' o immutabilita', se no sarebbe, appunto, perenne.

Citazione:
Se è eterna, immutabile, assoluta, non si scappa, deve essere "una".

Si scappa eccome: deve trascendere l'unita'. Si chiama, secondo i Taoisti, non numerale. O, per dirla con Dionisio l'Aeropagita:

Procedendo quindi nella nostra ascesa diciamo che [la causa universale] non è né anima, né intelligenza, e non possiede né immaginazione, né opinione, né parola, né pensiero; che essa stessa non è né parola, né pensiero; e che non è oggetto né di discorso, né di pensiero. Non è né numero, né ordine, né grandezza, né piccolezza, né uguaglianza, né disuguaglianza, né somiglianza, né dissomiglianza; non sta ferma, né si muove, né rimane quieta, né possiede una forza, né è una forza; non è luce; non vive e non è vita; non è né essenza, né eternità, né tempo; non ammette neanche un contatto intellegibile; non è né scienza, né verità, né regno, né sapienza; non è né uno, né unità, né divinità, né bontà, non è neppure spirito, per quanto ne sappiamo; non è né figliolanza, né paternità, né qualcuna delle cose che possono essere conosciute da noi o da qualche altro essere; non è nessuno dei non-esseri e nessuno degli esseri, né gli esseri la conoscono in quanto esiste; e neppure essa conosce gli esseri in quanto esseri. A proposito di essa, non esistono né discorsi, né nomi, né conoscenza; non è né tenebra, né luce; né errore, né verità; non esistono affatto, a proposito di essa, né affermazioni, né negazioni: quando facciamo delle affermazioni o delle negazioni [a proposito delle realtà che vengono] dopo di essa, noi non l'affermiamo, né la neghiamo. In effetti, la causa perfetta ed unitaria di tutte le cose è al di sopra di ogni affermazione; e l'eccellenza di colui che è assolutamente staccato da tutto e al disopra di tutto è superiore ad ogni negazione.

EDIT: ho trovato una traduzione, non mi piace ma e' meglio che in inglese o in latino.

Citazione:
naturalmente se mi dite allego il link

E perche' no?
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 12/10/2011 16:18
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  •  crisalide
      crisalide
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#963
Ho qualche dubbio
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Crisalide, finalmente qualcosa che non insulta l'intelligenza!

Un paio di cose pero' non filano:

Citazione:
Se è eterna, cioè senza tempo, è immutabile; perchè se mutasse avrebbe, in qualche modo, una successione.

Se e' eterna e' oltre i concetti di mutabilita' o immutabilita', se no sarebbe, appunto, perenne.

Citazione:
Se è eterna, immutabile, assoluta, non si scappa, deve essere "una".

Si scappa eccome: deve trascendere l'unita'. Si chiama, secondo i Taoisti, non numerale. O, per dirla con Dionisio l'Aeropagita:

Procedendo quindi nella nostra ascesa diciamo che [la causa universale] non è né anima, né intelligenza, e non possiede né immaginazione, né opinione, né parola, né pensiero; che essa stessa non è né parola, né pensiero; e che non è oggetto né di discorso, né di pensiero. Non è né numero, né ordine, né grandezza, né piccolezza, né uguaglianza, né disuguaglianza, né somiglianza, né dissomiglianza; non sta ferma, né si muove, né rimane quieta, né possiede una forza, né è una forza; non è luce; non vive e non è vita; non è né essenza, né eternità, né tempo; non ammette neanche un contatto intellegibile; non è né scienza, né verità, né regno, né sapienza; non è né uno, né unità, né divinità, né bontà, non è neppure spirito, per quanto ne sappiamo; non è né figliolanza, né paternità, né qualcuna delle cose che possono essere conosciute da noi o da qualche altro essere; non è nessuno dei non-esseri e nessuno degli esseri, né gli esseri la conoscono in quanto esiste; e neppure essa conosce gli esseri in quanto esseri. A proposito di essa, non esistono né discorsi, né nomi, né conoscenza; non è né tenebra, né luce; né errore, né verità; non esistono affatto, a proposito di essa, né affermazioni, né negazioni: quando facciamo delle affermazioni o delle negazioni [a proposito delle realtà che vengono] dopo di essa, noi non l'affermiamo, né la neghiamo. In effetti, la causa perfetta ed unitaria di tutte le cose è al di sopra di ogni affermazione; e l'eccellenza di colui che è assolutamente staccato da tutto e al disopra di tutto è superiore ad ogni negazione.

EDIT: ho trovato una traduzione, non mi piace ma e' meglio che in inglese o in latino.

Citazione:
naturalmente se mi dite allego il link

E perche' no?


Il link è questo

http://www.cerchiofirenze77.org/Brani/05%20L'Assoluto-La%20prima%20causa.html

forse negli altri due brani trovi qualche altro approfondimento circa il concetto di eternità e immutabilità.
Ora devo proprio scappare, domani cercherò di rispondere ai tuoi appunti.
Comunque in breve voglio solo specificare che tutte le mie riflessioni partono da una premessa fondamentale: l'esistenza della reincarnazione; senza questa non riuscirei a trovare un senso alla nostra vita.
Ah, chiaramente non ve la posso dimostrare
ma è un qualcosa che fa parte del mio "sentire".

Ciao!!
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(Bob Dylan)
Inviato il: 12/10/2011 18:03
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  •  redna
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#964
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Allora quanto noi percepiamo non è la realtà; è l'apparenza di essa. Sono congetture che la nostra mente costruisce su informazioni che le pervengono dai sensi, ma non è la realtà di ciò che è. La realtà è ciò che è, e non ciò che i nostri sensi ci fanno ritenere che sia. Allora com'è conciliabile questa apparenza con una realtà diversa?


ma il tema del forum riguarda le considerazioni intorno a Dio e alla bibbia. Di quello stiamo trattando.


Citazione:
Poi se c’è chi preferisce credere in un Dio supereroe umanizzato, nascosto in chissà quale dimensione e che torna ogni tanto nel mondo fisico usando degli autobus volanti, per me è liberissimo di farlo,


e anche tu sei liberissima di credere che NON esista il dio supereroe umanizzato ........
La reincarnazione se non la capisci non è che non esiste.
Ed esiste proprio SENZA alcun autobus volante, tanto per intenderci.

L'eternità e l'immutabilità sono concetti che riguardano gli dei e non gli esseri umani.Pertanto possiamo solo fare congetture senza arrivare ad alcuna soluzione.
Si potrebbe dire che la creazione muta nell'immutabile e per questo è eterna.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 12/10/2011 18:08
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#965
Sono certo di non sapere
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Sono curioso di vedere chi scrivera' e cosa scrivera' al 1000mo post in
questo 3d !!!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 12/10/2011 18:13
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  •  sever
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#966
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Nel cap. 12 dell’Apocalisse si parla estesamente della Donna vestita di sole. Questa Donna, secondo tutti i commentatori, è Maria e rappresenta la Chiesa nascente, la Chiesa primitiva. Questa Donna è perseguitata dal drago, che vuole divorare il figlio che nascerà da lei. Ma questo figlio viene rapito verso Dio. Questa Donna, la Chiesa, perseguitata dal drago, si rifugia nel deserto.

Il drago, però, prova con ogni mezzo a distruggere questa Donna, la Chiesa e, non riuscendovi, cominciò a fare la guerra contro i fedeli della nuova fede, cioè coloro che osservano i comandamenti di Dio. Sappiamo dalla storia che fino a Costantino la Chiesa cristiana fu sempre perseguitata. I suoi aderenti vissero sempre nascosti, nell’ombra, ai margini della società. Vissero segregati, come in un deserto.

E’ importante ribadire che tutti i commentatori sono concordi nel dire che questa Donna, Maria, la madre di Gesù, rappresenta la Chiesa primitiva perseguitata dal DRAGO ROSSO, CON SETTE TESTE E DIECI CORNA e sulle teste sette diademi. Ripetiamo che per sfuggire al drago si rifugia nel deserto. Questa Donna, CHE SIMBOLEGGIA LA CHIESA CRISTIANA, SI RIFUGIA NEL DESERTO.

Saltiamo, ora, al cap. 17,1-7: ‘Allora uno dei sette angeli che hanno le sette coppe mi si avvicinò e parlò con me: “Vieni, ti farò vedere la condanna della grande prostituta che siede presso le grandi acque. Con lei si sono prostituiti i re della terra e gli abitanti della terra si sono inebriati del vino della sua prostituzione”. L’angelo mi trasportò in spirito nel DESERTO. Là vidi una donna seduta sopra una BESTIA SCARLATTA, coperta di nomi blasfemi, CON SETTE TESTE E DIECI CORNA. La donna era ammantata di PORPORA e di SCARLATTO, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle, teneva in mano un CALICE d’oro, colmo degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: “Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra”.

E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla fui preso da GRANDE STUPORE”.

Perché Giovanni, nel vedere la donna nel deserto, si stupisce così tanto? Ma perché da perseguitata dal drago ora addirittura lo cavalca! Che sia sempre lo stesso mostro lo prova la sua descrizione: hanno entrambi sette teste e dieci corna e sono entrambi di colore rosso. Infatti, dopo Costantino il “cristianesimo” divenne religione ufficiale dello stato. La Chiesa smise di essere perseguitata e cominciò essa stessa a perseguitare, a violentare e ad uccidere i cosiddetti eretici. La Chiesa, in combutta con l’impero romano, la bestia, riempì di sangue il suo calice, inebriandosi sempre più di martìri e di violenze.

Come si era trasformata! Ecco perché Giovanni si stupisce di grande stupore! E cosa ci suggerisce Dio, dopo averci fatto capire cosa è in realtà la chiesa, la grande prostituta?

18,1: Poi udii un’altra voce dal cielo, che diceva: “Uscite di mezzo a lei, o popolo mio, perché non siate contaminati dai suoi peccati e non siate coinvolti dai suoi castighi; poiché il cumulo dei suoi peccati sale fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità”.

Riusciranno i poveri credenti in queste chiese prostituitesi nel corso dei secoli ad aprire gli occhi e venirne fuori? Mah!
Inviato il: 12/10/2011 20:16
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  •  NeWorld
      NeWorld
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#967
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Iscritto il: 25/1/2011
Da Around the World
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RedPill:
Anche NeWorld nella citazione che ho allegato dice che Gesù era Dio incarnato.


Stooooooop! NON HO MAI DETTO che Gesù è Dio (YHWH) !!!!!!!

La Bibbia ci dice che Gesù è il PRIMOGENITO della creazione di Dio,e che prima di diventare un essere umano quindi esisteva come essere spirituale e dopo la sua morte come essere umano è tornato ad essere una creatura spirituale,ma non Dio!

Dio (YHWH) e Gesù sono due esseri DISTINTI.

DjGiostra:
E' da quando Russel incontro' Bourbon e fondo' gli studenti biblici che poi in seguito divennero i testimoni di geova che state dicendo che i tempi sono vicini !!!


E' vero! Anzi ti dico di più è dai tempi di Gesù che si dice!
Ma ora quasi tutte le profezie si sono adempiute...ne mancano pochissime.

Ti devo rammetare tutte le date della fine di "questo sistema di cose" che avete dato o te le ricordi da solo ????

Alcune delle date che vengono menzionate (1914) non erano relative alla fine del sistema di cose ma ad altri avvenimenti molto importanti.
Le date 1925 e 1975 sono state considerate come "possibilità" e non certezze,a torto da alcuni (e non da tutti) che hanno fatto considerazioni personali senza una base biblica e quindi errate.
Ad esempio la rivista Torre di Guardia del 15/10/1966 inglese affermava: "È possibile che Armaghedon venga nel 1975?" Lo speriamo, ma noi non lo diciamo. Tutto è possibile a Dio. Ma noi non lo stiamo dicendo. E NESSUNO di noi dovrebbe essere specifico in dire quello che può accadere tra oggi ed il 1975.. ma l'unica cosa sicura è che il tempo è vicino.."

Quindi non esisteva NESSUNA certezza riguardo a tali date! Non è come fanno credere alcuni.
Vorrei aggiungere che conosco personalmente molte persone che erano TdG negli anni precedenti il 1975 e nessuno di loro aveva la benchè minima certezza che in quella data succedesse qualcosa.

Vedi che le cose non stanno sempre come "alcuni" ce le raccontano?
_________________
"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
Inviato il: 13/10/2011 0:43
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#968
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:


.... mi trovo in sintonia (non so se anche su questo argomento ).


Sono io che sono in sintonia con questo tipo di ragionamenti. Poiché esulano il pensiero dalla dimensione umana, nel senso che l'unico processo deduttivo onesto che possiamo mettere in atto deve cercare di annullare la nostra ragione e.... per arrivare, in caso, dove?

.. per comprendere IL perché non è concesso di comprendere

E a seguire....

.... anche IL perché ogni Bibbia non può che essere Falsa nell'ottica di come la si vorrebbe valorizzare. Nel momento che la stessa la si vorrebbe fare assurgere a testo del Dio che ci ha lasciato IL suo libro dei libri ed essere l'insegnamento, è già divenuta marketing.

Attenzione, l'insegnamento non è l'ispirazione. Si è liberi di trarre ispirazione dalla Bibbia ed elaborare un percorso che mostri e identifichi il nostro sentire, ci mancherebbe...

.. cosa, questa, che potrebbe fare la Bibbia, tanto quanto potrebbe farlo Topolino o il Siddharta o Goethe. E ognuna di queste ispirazioni, per quanto magari costruttiva (ma anche lesiva) comunque non potrebbe assurgere a insegnamento, poiché diventerebbe NULLA; cioè religione, culto, adorazione e simili.

E quando dico - ragione, la si dovrebbe intendere nell'accezione più profonda che questo termine può raggiungere. La “ragione" è sempre e comunque un retaggio, anzi è IL retaggio; nel momento che la stessa vorrebbe arrogarsi il compito di spiegare concetti come DIO, diverrebbe bugia. Bugia poiché un Falso, poiché non-verità. Poiché la medesima (la ragione) può dirci solo cosa non ci è concesso oltre i suoi stessi limiti. Il non conoscere è già l'oltre. Ecco perché si è inventata la Fede, poiché diviene ponte psicologico di un retaggio elevato a Culto, cioè l'illusione di poter estrapolare spiegazioni dalle convinzioni. Ma la ragione può solamente spiegare sé stessa: null'altro.

Per l'amor di Dio ... già questo non sarebbe neanche un percorso da poco. E anche raggiunto alle sue più alte vette, ripiegherebbe su sé stesso, ma almeno con il vantaggio di aver compreso IL perché non si può comprendere. Si può solamente comprendere (se si vuole parlare di comprensione) soltanto quali bugie vengono idolatrate. Quindi è vero che nessuno può mostrare la Verità, ma è anche vero che si possono indicare le Bugie. Cioè tutto ciò che è oltre.

C'è poi chi usa la ragione per parlarsi addosso poiché pensa di adottarla per spiegare e analizzare quel che condurrebbe al DIO, e attraverso cosa lo si vorrebbe ottenere?:

- attraverso quel che è vivente nei valori umani. Quindi si ottiene soltanto la bugia. Basta pescare a caso nel cesto delle ipocrisie, senti queste ad esempio:

Citazione:


Un altro avvertimento, un chiaro tentativo di Dio di aprirci gli occhi lo esporrò in un prossimo post.


Citazione:
Solo l’uomo può distruggere il Satana che ha in sé stesso.


Citazione:
ma ti sembra mai possibile che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che ha una sublime missione da compiere, cioè la salvezza del genere umano, perda tempo a raccontare particolari della sua vita privata? E solo perchè cosa? Per dimostrare che il suo padre putativo era andato in paradiso? Ma forse anche per dimostrare che sua madre era rimasta vergine e non aveva avuto rapporti sessuali con il marito?


... siamo quasi alla pazzia. Come vedere gente che gioca coi Lego e i Mini pony. Ci si arrabatta nelle più vuote delle presunzioni. Cioè, spiegare l'oltre.

POI.

«Quanto più l'uomo è religioso, tanto più crede; quanto più crede, tanto meno sa; quanto meno sa, tanto è più ignorante; quanto è più ignorante, tanto è più governabile».
J.M.

Ma attenzione, oltre alla prima lettura di questa riflessione che mette in luce il Giogo in cui l'uomo si assoggetta e si annulla dando la possibilità al debole di essere forte (il debole, ricordiamolo, è il Potere)...

... si evince un altra cosa: che nulla qui ci dice che non si debba cercare Dio, o che Dio non esiste o, che so io, pensare che la reincarnazione sia fantascienza, che la realtà non è in realtà quella che percepiscono i sensi. No, non si dice questo. Anzi. MA il circo che è venuto sù in questo Topic è quello di aver dato per scontato che si sia parlato di considerazioni intorno a Dio, ma si è parlato solamente di considerazioni intorno all'uomo.

Questo Topic, nella sua farsa intendo, dice che i termini - soltanto simbolicamente espressi - di Cuore e Amore.. sono sempre e ancora, pateticamente, LA Ragione. In questo Topic si è riusciti nel processo alchemico inverso: trasformare l'Oro in piombo. E non sto dicendo che il cuore e l'amore siano la ragione, sia mai. Sto dicendo che IL DIO e gli Déi come qui vengono discussi sono la ragione degli uomini, quindi sono NULLA.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 13/10/2011 4:29
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  •  RedPill
      RedPill
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#969
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
Da
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Citazione:

NeWorld ha scritto:
Stooooooop! NON HO MAI DETTO che Gesù è Dio (YHWH) !!!!!!!

La Bibbia ci dice che Gesù è il PRIMOGENITO della creazione di Dio,e che prima di diventare un essere umano quindi esisteva come essere spirituale e dopo la sua morte come essere umano è tornato ad essere una creatura spirituale,ma non Dio!

Dio (YHWH) e Gesù sono due esseri DISTINTI.



Hai ragione, scusa. avevi detto che era un essere spirituale e io ho assimilato le due cose perchè credevo che i TDG fossero monoteisti.
Invece mi sbagliavo, perchè in effetti voi credete che ci sia Dio che è onnipotente e poi Gesù "suo filgio" (o, spero, "sua creazione") che ha dei poteri minori tipo mutare l'acqua in vino, moltiplicare i pani e deliscare i pesci senza rompere la lisca.
Ma in effetti Gesù non è il creatore, bensì uno spirito di serie B.
Poi sotto di Gesù ci sono gli angeli, anch'essi spirituali ma con mandati di minor importanza, tipo annunciare le nascite, proclamare il volere di Dio e sterminare i peccatori nel giorno del giudizio.
Diciamo, per capirci, che sono come i Bravi dei Promessi Sposi.

Ho sbagliato qualcosa?

Peace
RedPill
_________________
People are bloody ignorant apes.
Inviato il: 13/10/2011 8:52
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#970
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/8/2008
Da
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Cit:
Si scappa eccome: deve trascendere l'unita'. Si chiama, secondo i Taoisti, non numerale. O, per dirla con Dionisio l'Aeropagita:

Procedendo quindi nella nostra ascesa diciamo che [la causa universale] non è né anima, né intelligenza, e non possiede né immaginazione, né opinione, né parola, né pensiero; che essa stessa non è né parola, né pensiero; e che non è oggetto né di discorso, né di pensiero. Non è né numero, né ordine, né grandezza, né piccolezza, né uguaglianza, né disuguaglianza, né somiglianza, né dissomiglianza; non sta ferma, né si muove, né rimane quieta, né possiede una forza, né è una forza; non è luce; non vive e non è vita; non è né essenza, né eternità, né tempo; non ammette neanche un contatto intellegibile; non è né scienza, né verità, né regno, né sapienza; non è né uno, né unità, né divinità, né bontà, non è neppure spirito, per quanto ne sappiamo; non è né figliolanza, né paternità, né qualcuna delle cose che possono essere conosciute da noi o da qualche altro essere; non è nessuno dei non-esseri e nessuno degli esseri, né gli esseri la conoscono in quanto esiste; e neppure essa conosce gli esseri in quanto esseri. A proposito di essa, non esistono né discorsi, né nomi, né conoscenza; non è né tenebra, né luce; né errore, né verità; non esistono affatto, a proposito di essa, né affermazioni, né negazioni: quando facciamo delle affermazioni o delle negazioni [a proposito delle realtà che vengono] dopo di essa, noi non l'affermiamo, né la neghiamo. In effetti, la causa perfetta ed unitaria di tutte le cose è al di sopra di ogni affermazione; e l'eccellenza di colui che è assolutamente staccato da tutto e al disopra di tutto è superiore ad ogni negazione.


Dionisio l'Aeropagita: La perfezione in questo mondo non esiste. Dionisio l'aeropagita aveva raggiunta la perfetta imbecillità.
Inviato il: 13/10/2011 11:57
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  •  pinomar
      pinomar
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#971
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Secondo me non ti sei allontanato molto dalla verità (non che ce l'abbia io questa verità, s'intende).
Secondo una serie di teologi, tipo tdG, Gesù è un essere spirituale, inferiore a Dio, ma a cui Dio ha dato molti poteri.

Secondo il Cristianesimo in genere invece Gesù è Dio almeno quanto suo Padre, e questo, oltre a non risultare dai vangeli sinottici, porterebbe per vie naturali a un politeismo, specie se ci aggiungiamo il misterioso Spirito Santo, che tutti sembrano sapere cos'è, ma in realtà non lo sa nessuno.

Secondo i bene informati, al punto di vista storico, Gesù non è mai esistito come descritto nei vangeli, e forse sarà stato al massimo un predicatore guaritore.
Le prove per affermare questo sono molte e importanti, quindi ritengo che sia l'ipotesi più probabile. Il Cristianesimo è stato costruito a tavolino da un gruppo religioso esseno o molto vicino agli esseni, che, vedendo ritardare molto le promesse di un messia da parte di Dio, hanno trasformato Gesù in quel messia, tramite scritti di evangelisti e diffusione del credo cristiano, che poi, dopo la eventuale morte di Gesù, si è evoluto teologicamente esponenzialmente, con Paolo, Giovanni e i cosiddetti Padri della Chiesa.

Riguardo al VT stesso discorso: gli ebrei erano rimasti l'unico popolo ancora senza un Dio, e hanno avuto bisogno, per sopravvivere, di crearsene uno, ma non uno qualsiasi, uno che doveva risultare il più forte, il più feroce, il più guerriero, ed è nato Jahvè, che nessuno conosceva fino al X secolo a.c. e che nessuno degli altri popoli della terra conoscerà mai, perchè rivolto solo al popolo ebreo, almeno fino a Gesù, poi scomparso completamente dalla circolazione, sostituito, guarda caso, dal nuovo Dio, Gesù. Provate a trovare tracce di Dio Padre o di Jahvè in America non cattolica, ma cristiana: non esiste, non sanno nemmeno chi è e cosa avrebbe fatto ( e per fortuna, dati gli eccidi , le stragi e gli infanticidi che ha causato, personalmente e tramite il suo morigerato popolo amato).

La Bibbia è una invenzione dei sacerdoti e profeti ebrei, e anche dei Re, che hanno sottostato al gioco. Quando però è venuta l'ora di dimostrare tutto ciò che è stato promesso nella Bibbia, la riunione di Giuda e Israele sotto un'unica, potente nazione, che avrebbe sconfitto Roma e il mondo intero, è crollato il castello di carta, come neve al sole: Roma era invincibile, non era come gli assiri o Babilonia.

Il trucco si è scoperto, e il Re è nudo, sostituito da uno pseudo-profeta inventato in gran parte, e da una nuova teologia di stampo ellenistico, che Jahvè avrebbe subito ributtato a mare se fosse esistito veramente.

Questa è la mia verità storica, non religiosa, perchè le religioni sono tutte invenzioni umane, che hanno una loro funzione importante, ma purtroppo falsa.
Inviato il: 13/10/2011 12:27
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#972
Mi sento vacillare
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Citazione:

pinomar ha scritto:
Secondo me


Welcome pinomar... ciò che hai detto è solo il riassunto di ciò che anche noi abbiamo detto in tutti i post precedenti.
Ma qualcuno non la pensa così...

Peace
RedPill
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Inviato il: 13/10/2011 12:38
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#973
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@NeWorld:
Citazione:
Alcune delle date che vengono menzionate (1914) non erano relative alla fine del sistema di cose ma ad altri avvenimenti molto importanti.

Errore !!! Se ti vai a rileggere le vecchissime riviste e i vecchissimi libri
di Russell scopriresti che il 1914 era la data della "fine di questo sistema di cose"!!
Dato che la cosa poi non si e' avverata, Russell sposto' la data al 1918,
data che lui non vide perche' mor' nel 1916 !!!
l
Citazione:
Le date 1925 e 1975 sono state considerate come "possibilità" e non certezze,a torto da alcuni (e non da tutti) che hanno fatto considerazioni personali senza una base biblica e quindi errate.

Sulla data del 25 non ricordo quindi non ribatto ma sul 1975 chi fu a dare
la data x certo fu la watch tower che sulla rivista del maggio 1969
scrisse in proposito che si trattava di settimane o mesi ma non anni !!!!
Quando questo non si avvero' cominciarono a scrivere che alcuni interpretarono
quelle date come certe !!!

Citazione:
Quindi non esisteva NESSUNA certezza riguardo a tali date! Non è come fanno credere alcuni. Vorrei aggiungere che conosco personalmente molte persone che erano TdG negli anni precedenti il 1975 e nessuno di loro aveva la benchè minima certezza che in quella data succedesse qualcosa.

mmmmm.. a vedere bene le certezze erano "velate" da parte della Wt !!!


Citazione:
Vedi che le cose non stanno sempre come "alcuni" ce le raccontano?

Concordo pienamente !!! Tra i primi che non lo fanno sono proprio quelli
che comandano tra i Tdg !!! Tanto per smentirli basta confrontare
le vecchie riviste con quelle nuove !!!!! si smerdano da soli !!!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 13/10/2011 12:39
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  •  redna
      redna
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#974
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Questa è la mia verità storica, non religiosa, perchè le religioni sono tutte invenzioni umane, che hanno una loro funzione importante, ma purtroppo falsa.


potrebbe essere UNA delle TANTE verità storica quella che dici tu.

Resta il fatto che dire che le religioni sono TUTTE invenzioni umane dopo che qui oltre alla bibbia, Javè, Gesù non si è andati è del tutto fuori luogo.

Prima si dovrebbe parlare anche di zarathustra, di budda, della trimurti indù, del confucianesimo e dello shintoismo. Poi trarne le conclusioni.
E non è una cosa facile.

Prima di arrivare a dire che TUTTE le religioni sono invenzioni UMANE ce ne vuole.

E'facile scrivere questo, è più difficile dimostrarlo.

Finchè non si arriva a capire il MOTIVO di tutte le religioni non si è sulla strada giusta.
Per quanto weworl abbia aperto un forum sulle considerazioni intorno a Dio è evidente che lo ha fatto per continuare ad affermare quanto sostengono i TdG senza curarsi di nulla.
Ma questo non sono considerazioni intorno a dio, piuttosto sono considerazioni sulla dottrina TdG che, lo sappiamo, non è una religione.



Citazione:
Riguardo al VT stesso discorso: gli ebrei erano rimasti l'unico popolo ancora senza un Dio, e hanno avuto bisogno, per sopravvivere, di crearsene uno, ma non uno qualsiasi, uno che doveva risultare il più forte, il più feroce, il più guerriero, ed è nato Jahvè, che nessuno conosceva fino al X secolo a.c. e che nessuno degli altri popoli della terra conoscerà mai, perchè rivolto solo al popolo ebreo, almeno fino a Gesù, poi scomparso completamente dalla circolazione, sostituito, guarda caso, dal nuovo Dio, Gesù.


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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 13/10/2011 12:49
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  •  Notturno
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#975
Dubito ormai di tutto
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Non so se tu dica bene davvero, Redna.

Il fatto è che se una qualsiasi religione avesse un minimo di fondamento "reale", dimostrabile, allora molto probabilmente ne avremmo notizia.

Non dico che lo sapremmo certamente, questo no, ma fooooorse si.

E questo perché da sempre l'uomo spera di risolvere questi quesiti, sicché una notizia di questo tipo sarebbe veramente esplosiva.

E invece conosciamo solo religioni che o si fondano su libroni trimillenari, rimaneggiati e incongruenti, oppure promettono benefici post-mortem (indimostrabili) o l'avvento (futuro) di qualcuno o altre cose che nessuno può dimostrare.

Tutte diverse, bada bene!

Migliaia e migliaia di "UNICA VERA RELIGIONE".

Sembrano tutte Wanna Marchi.

Un margine di dubbio io ce lo lascio sempre, perché la certezza assoluta non ci appartiene, ma accidenti, dai.... ci sono ottimi motivi per pensare che si tratti proprio di mega-cazzate.

In blocco.

Perché "in blocco"?

Perché sono uguali nei meccanismi e nelle promesse.

Leggi, regolamenti, riti, gerarchie.... cambiano (a volte) i racconti, cambiano i nomi dei personaggi, ma stringi-stringi so' tutte uguali.

E tutte egualmente credibili.

Questo solo per dire che non è che bisogna per forza conoscere tutte e duecentomila le religioni esistenti per poter dire che sono cazzate.

Anche perché non abbiamo materialmente il TEMPO DI VITA necessario e sufficiente a conoscerle bene tutte.

Aggiungo solo una cosa.

A me, alla fine di tutto 'sto casino, non me ne torna niente se neworld o sever sono religiosi o no oppure se seguono la religione giusta o no.

Io sono per il vivi e lascia vivere, per cui me ne frego sostanzialmente nulla.

Ma c'è un solo problema di base che mi preoccupa: chiunque metta SOPRA L'UOMO un altro essere è astrattemente giustificato a sacrificare l'uomo a quell'essere.

L'esempio di Abramo e Isacco è lampante.

Se credi in un Dio che vale più di qualsiasi uomo, gli sacrifichi persino il tuo unico figlio.

Il discorso non fa una piega e si fonda su un concetto di "scala dei valori" semplicissimo: tutelo per primo il Bene Maggiore, poi, via via, tutti gli altri.

Finquando il Bene Maggiore sarà diverso dall'Essere Umano, io vedo del pericolo.

E' questo che mi preoccupa.

Con sever mi diverto, è spassoso vedere come cita cose che non conosce, libri che crede dicano parole "profondissime", senza sapere che sono solo parole sedimentate dal tempo e modificate mille e mille volte dal caso, dagli uomini, dalle traduzioni, dal Potere, ecc...

Se ne sta lì ad analizzarle, a ragionarci sù, come se racchiudessere conoscenza e sagezza e non, invece, semplici leggende, storie antichissime e vetero-cazzate.

A me diverte scoprire in quanti modi diversi un uomo si sappia martellare le balle da solo. :)

Mi preoccupa che voglia farlo agli altri uomini, in nome di Qualcuno Più Grande.

E gli esempi sarebbero milioni. :)
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Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 13/10/2011 13:18
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  •  pinomar
      pinomar
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#976
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redna ha scritto:
Citazione:
Questa è la mia verità storica, non religiosa, perchè le religioni sono tutte invenzioni umane, che hanno una loro funzione importante, ma purtroppo falsa.




Citazione:

potrebbe essere UNA delle TANTE verità storica quella che dici tu.

Resta il fatto che dire che le religioni sono TUTTE invenzioni umane dopo che qui oltre alla bibbia, Javè, Gesù non si è andati è del tutto fuori luogo.

Non ho potuto leggere le infinite risposte del topic, me ne scuso, ma credo che non cambia di molto la situazione.

Citazione:

Prima si dovrebbe parlare anche di zarathustra, di budda, della trimurti indù, del confucianesimo e dello shintoismo. Poi trarne le conclusioni.
E non è una cosa facile.

Prima di arrivare a dire che TUTTE le religioni sono invenzioni UMANE ce ne vuole.

E'facile scrivere questo, è più difficile dimostrarlo.

Non ci vuole poi molto, te lo assicuro. Tutte le religioni affermano di essere le uniche vere, e che tutte le altre sono false in tutto o in gran parte.
Le religioni principali saranno una decina: tu pensi davvero che l'unico Dio, se esiste, avrebbe permesso con la massima tranquillità che si adorassero dei inventati, per esempio Krisna o Cristo? ma siccome non possono essere tutte vere tali religioni, perchè dicono cose in massima parte differenti fra loro, a volte in opposizione, a me pare evidente che nessuna di queste può essere quella vera in tutto e per tutto.

A te pare possibile che sia vera la religione di Zarathustra e dell'Avesta, e false tutte le religioni abramiche? Ma Dio cosa ci starebbe a fare sopra di noi? che siamo un giocattolo per Lui? A chiunque si manifesti, Lui dice cose assai diverse dagli altri, sembra quasi che si diverta.
Non è molto più probabile che le religioni siano solo frutto del pensiero religioso dei singoli popoli, ma non ispirato da nessun Dio?
La estrema confusione religiosa che regna nel mondo porta per vie ovvie, a considerare solo il deismo o al massimo il teismo chiunque crede a un Essere supremo spirituale trascendente.
Andando oltre si entra per forza di cose nella mentalità religiosa di migliaia e migliaia di mistici, che attraverso la meditazione, o la lettura di libri sacri, hanno fatto evolvere determinate scienze religiose, che purtroppo sono prettamente umane.
Questo almeno è il mio pensiero.
Inviato il: 13/10/2011 13:42
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  •  crisalide
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#977
Ho qualche dubbio
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Pikebishop
Citazione:
Se e' eterna e' oltre i concetti di mutabilita' o immutabilita', se no sarebbe, appunto, perenne.

Secondo me, il concetto di mutabilità e immutabilità come lo poni tu diventa un concetto dualistico, e pertanto relativo.
Ma se si afferma che la Realtà assoluta è ciò che E' (senza altre aggiunte), e lo è DA SEMPRE, deve essere necessariamente non modificabile, perchè già comprende e trascende il tutto. Se questa realtà fosse invece in divenire non potrebbe più essere la Realtà Assoluta (o prima causa, o dio, ognuna la chiami come meglio crede).


Citazione:
Si scappa eccome: deve trascendere l'unita'. Si chiama, secondo i Taoisti, non numerale.

Non so, secondo me è l’Uno che trascende il tutto. Se esiste qualcosa che trascende l’unità allora quel “qualcosa” diventerebbe automaticamente la prima causa, che contiene anche la (presunta) unità precedente. Ma sarebbe comunque UNO. D’altronde anche questo Dionisio l’Aeropagita (che non conoscevo) alla fine parla di “causa perfetta ed UNITARIA”. Forse ci stiamo solo incartando sulle parole.
Tieni conto che discutere di Assoluto è sempre difficile, dovendo necessariamente partire da una logica e da un punto di vista relativi, essendo noi parte, con tutte le limitazioni e i condizionamenti di sorta.
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Inviato il: 13/10/2011 13:45
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#978
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Citazione:

pinomar ha scritto:
Non è molto più probabile che le religioni siano solo frutto del pensiero religioso dei singoli popoli, ma non ispirato da nessun Dio?


Le diverse religioni rispecchiano diverse realtà culturali.
L'evoluzione della complessità e della "modernità" della religione, va di pari passo con l'evoluzione culturale e sociale della comunità.

L'uomo primitivo credeva nella dea madre.
Il suo diretto sucessore credeva nella dea della fertilità.
Il passo successivo sono state le divinità naturali in genere.

Da quel momento in poi ogni società organizzata aveva delle peculiarità specifiche. Per sommi capi i popoli delle isole avevano divinità con caratterizzazioni marine, i popoli dei deserti o delle foreste avevano invece divinità animali e così via.

Ad un certo punto della storia dell'uomo, però, è successo qualcosa di strano: si riscontrano in aree geografiche diverse e in popoli che non hanno mai avuto rapporti gli uni con gli altri, dei caratteri molto strani che accomunano i miti ancestrali (che sono la base della religione).
Dopo questo momento, che ha lasciato un segno fondamentale nella storia di tutti i popoli (es dio serpente/piramidi/labirinto ecc) c'è stato uno sviluppo eterogeneo che ha seguito le leggi sopraccitate.

Ovvero da quel momento in poi le varie società si sono tramandate gli stessi miti ancestrali ma con peculiarità diverse a seconda della cultura dominante. Per questo motivo le basi sono spesso simili anche se le "aggiunte" sembrano tanto eterogenee.


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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#979
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Tornando alle religioni...

Ma secondo voi è più probabile e logico che dio abbia creato l'uomo a sua immagine e somiglianza (come ci raccontano i cosiddetti libri sacri), oppure che sia stato l'uomo (qualcuno di particolarmente scaltro, aggiungo io) a creare dio a propria immagine e somiglianza??
Serve proprio rispondere?
Ma poi qualcuno mi spiega come questo dio possa avere una immagine? Se avesse veramente un'immagine (somigliante a noi, addirittura), avrebbe di conseguenza una forma; se ha una forma di conseguenza è un essere limitato, limitato appunto dalla propria forma. E allora ci ritroviamo con un dio limitato, un ossimoro!
E poi come farebbe questo dio ad aver creato qualcosa dal nulla? Vorrebbe dire che era perlomeno incompleto, cioè fino ad un certo punto della sua esistenza mancava della propria successiva creazione; senza poi aggiungere dell'assurdità di un dio "in divenire".
Quindi le religioni (almeno quella cattolica) ci propagandano un dio limitato, incompleto e in evoluzione; cioè mancante di alcuni dei "caratteri" indispensabili perchè si possa considerarlo logicamente la "prima causa", come ho postato in precedenza; praticamente abbiamo a che fare con un impostore! Beh, questa visione di dio non mi interessa e la lascio volentieri alle religioni e ai suoi seguaci. Noi possiamo e dobbiamo volare un po' più in alto.
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Inviato il: 13/10/2011 14:30
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#980
Sono certo di non sapere
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Citazione:
anche questo Dionisio l’Aeropagita (che non conoscevo)

Se non sei cristiano, niente di male.

La cosa assolutamente terrificante, invece, e che gente che si spaccia per cristiano non sappia niente dei fondatori della propria religione (quelli che hanno contribuito, per esempio, alla scelta dei libri della Bibbia) e dei teorici massimi.

Questi fanatici cristiani che non hanno mai sentito parlare di Filocalia, mi sembrano quelli che tifano per il Milan ma non conoscono la regola del fuorigioco e non sanno chi fosse Rivera, Rocco o Trappattoni. L'importante e' andare allo stadio e fare casino.
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#981
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ma secondo voi è più probabile e logico che dio abbia creato l'uomo a sua immagine e somiglianza (come ci raccontano i cosiddetti libri sacri), oppure che sia stato l'uomo (qualcuno di particolarmente scaltro, aggiungo io) a creare dio a propria immagine e somiglianza??

Tutte e due le cose.

Alcuni hanno marciato sulla mancanza di acume interpretativo di altri ed hanno fondato la "Teoria Monarchica dell'Universo" che era per loro parecchio conveniente. Anche i libri "sacri" sono stati scelti ed adattati a questo proposito. Ecco perche' e' importante conoscere gli scritti dei Padri della Chiesa, che parlano per un lettore erudito e hanno scopi differenti, non politici. E non sono limitati, anzi.
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Inviato il: 13/10/2011 14:53
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#982
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il fatto è che se una qualsiasi religione avesse un minimo di fondamento "reale", dimostrabile, allora molto probabilmente ne avremmo notizia.


capisco il tuo punto di vista, capisco anche che la religione parla sempre del trascendente. Il trascendente di per se non è dimostrabile.
E'la sua natura.

Per questo sto dicendo che il MOTIVO per cui ci sono le religioni pare per molti ancora oscuro. Resta da capire come mai le più grandi religioni siano anche le religioni di alcuni popoli specifici. In occidente non c'è stato alcun fondatore di religioni ma la religione leader di ora ha preso in prestito un messaggero come Gesucristo e lo ha modificato a proprio uso e consumo, ne ha fatto un papocchio con Javè e inoltre ha fatto combaciare le varie profezie di millenni prima tanto per sostenere che il tutto è vero.

Non per questo significa che TUTTE le altre RELIGIONI siano da scartare a priori. Resta sempre il fatto che ormai sono passati millenni dalla comparsa di quei fondatori e molti ci hanno messo mano al loro insegnamento. Ed è stato, dai risultati, un bel guaio.

Potremmo chiederci come mai nessun altro messaggero è arrivato per fondare altre religioni dopo di loro. Non ne abbiamo più bisogno, come esseri umani, oppure qualcuno vede che non c'è più speranza che comprendiamo il mondo trascendentale?



Citazione:
Migliaia e migliaia di "UNICA VERA RELIGIONE".

non è così. Zarathustra diceva quello che diceva Buddha o Gesucristo?
Nessuno dei fondatori ha detto che è l'UNICA e VERA religione.Lo hanno detto gli altri quando c'era bisogno da trovar proseliti, oppure strapparli alle altre religioni. In pratica quando dalla spiritualità, per sopravvivere come religione, si doveva passare alla dimensione materiale terrena. La solita lotta della concorrenza. Niente di nuovo.

Citazione:
Questo solo per dire che non è che bisogna per forza conoscere tutte e duecentomila le religioni esistenti per poter dire che sono cazzate. Anche perché non abbiamo materialmente il TEMPO DI VITA necessario e sufficiente a conoscerle bene tutte.


piuttosto cerchiamo di capire che cosa vogliono dire tutte queste religioni, invece di pensare al nostro tempo di vita.
Tutte parlano di qualcosa che non si vede, parlano che lo spirito è superiore alla materia, parlano del nostro mondo come del mondo dell'illusione rispetto a quello spirituale che è reale.
Parlano di cose che POTREMO capire ma che non VOGLIAMO capire.
In altre parole
è troppo difficile.
Quindi meglio affondare i pensieri su di un libro come la bibbia e capire di volta in volta qualcosa che non è nemmeno scritto, ma che a noi va così bene perchè
è un libro vecchio letto da tanto e quindi deve essere per forza vero.
E ci si crogiola, felici perchè tutto il resto NON conta.


Citazione:
L'esempio di Abramo e Isacco è lampante. Se credi in un Dio che vale più di qualsiasi uomo, gli sacrifichi persino il tuo unico figlio.

alt!!! attenzione
i musulmani dicono che era Ismaele che doveva essere sacrificato.
Il dio chiede ad Abramo di portare il 'figlio che più amava' e il figlio che più amava era Ismaele tanto che per strapparlo alle grinfie di Sara lo manda nel deserto.Che poi sia stato un angelo del signore a salvarlo potrebbe essere........ Abramo era ricco di suo, quindi un signore.

In effetti Isacco non era l'unico figlio e secondo le leggi del tempo anche il figlio di una concubina aveva gli stessi diritti. Il guaio è che nella bibbia non è riportato che Agar era una concubina ma che era una serva.
Considerato che la poligamia tutt'ora vige in medioriente è ovvio che i figli vengono riconosciuti dal padre e il padre a volte ama i figli qualcuno più degli altri.

La bibbia è stata scritta e modificata dagli ebrei.Teniamolo a mente.


PS- Personaggio del Corano [modifica]

La tradizione islamica è divisa nell'individuare in Ismaele o nel fratello consanguineo Isacco (avuto da Sara) il figlio che Dio ordinò ad Abramo di sacrificargli, fermandone prima dell'esecuzione la mano, soddisfatto dell'ubbidienza totale ( islām ) mostrata da Abramo.[2]
http://it.wikipedia.org/wiki/Ismaele
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#983
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Citazione:
anche questo Dionisio l’Aeropagita (che non conoscevo)

Se non sei cristiano, niente di male.

La cosa assolutamente terrificante, invece, e che gente che si spaccia per cristiano non sappia niente dei fondatori della propria religione (quelli che hanno contribuito, per esempio, alla scelta dei libri della Bibbia) e dei teorici massimi.

Questi fanatici cristiani che non hanno mai sentito parlare di Filocalia, mi sembrano quelli che tifano per il Milan ma non conoscono la regola del fuorigioco e non sanno chi fosse Rivera, Rocco o Trappattoni. L'importante e' andare allo stadio e fare casino.



No, infatti non sono cristiano. E in genere non mi interessa avere etichette da esibire, bandierine da sventolare o maniglie a cui aggrapparmi.
Per tutto il resto ti quoto in pieno
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#984
Dubito ormai di tutto
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@Redna:

molto molto interessante il tuo post.

In particolare qui:

Citazione:

piuttosto cerchiamo di capire che cosa vogliono dire tutte queste religioni, invece di pensare al nostro tempo di vita.
Tutte parlano di qualcosa che non si vede, parlano che lo spirito è superiore alla materia, parlano del nostro mondo come del mondo dell'illusione rispetto a quello spirituale che è reale.
Parlano di cose che POTREMO capire ma che non VOGLIAMO capire.
In altre parole
è troppo difficile.


Lo divido, ma solo per rendere comprensibile il mio personale percorso mentale:

Citazione:

piuttosto cerchiamo di capire che cosa vogliono dire tutte queste religioni, invece di pensare al nostro tempo di vita.

Molto giusto. Anche secondo me la domanda principale è: da dove nasce l'umana esigenza di mistica?

Citazione:

Tutte parlano di qualcosa che non si vede, parlano che lo spirito è superiore alla materia, parlano del nostro mondo come del mondo dell'illusione rispetto a quello spirituale che è reale.


Concordo. Fin qui è innegabile e giusto anche per me. Parlano di quello.

Citazione:

Parlano di cose che POTREMO capire ma che non VOGLIAMO capire.
In altre parole
è troppo difficile.

E qui non cammino con te.

Tu trai la conclusione, da una premessa identica alla mia (o che posso condividere appieno), diversa dalla mia.

Tu dici che le religioni parlano di cose che potremmo capire ma che non vogliamo capire.

Io, invece, penso che parlino di cose che non hanno un fondamento in sé, ma piuttosto nell'umano desiderio di "qualcosa di più oltre questa vita".

Un "senso della vita", insomma.

Qualcosa che giustifichi le sofferenze quotidiane.

Qualcosa che ci spieghi PERCHE' soffriamo e che ci prometta che esistono due cose:

a) un'altra realtà, dopo la vita terrena;
b) in cui la sofferenza (anche soltanto nel senso di "non conoscenza") cessi.

Il mio "materialismo" mi porta a una conclusione diversa dalla tua.

Io, nella mistica, vedo una speranza senza fondamento.

Tu, invece, vedi un'errata interpretazione di qualcosa che c'è, ma che non capiamo per nostra inadeguatezza o mancanza di volontà.

Chi avrà ragione?

Boh?
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#985
Dubito ormai di tutto
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Vorrei aggiungere un concetto, che Calvero mi ha aiutato a evidenziare:

bada bene che il mio "materialismo" non si traduce né in pessimismo, né in cinismo.

Io il futuro migliore lo spero e sono ragionevolmente convinto che lo avremo.

Ma lo vedo come crescita dell'uomo, del suo spirito critico, della sua consapevolezza, lo vedo come naturale sviluppo della sua capacità di raziocinio, che lo spinga a convivere senza danneggiare.

La logica spinge l'uomo verso queste scelte.

L'egoismo lo frena.

Il percorso non è certamente facile, né lineare: non c'è una "curva" rettilinea verso l'apice della virtù, in un immaginario panorama cartesiano.

Piuttosto ci saranno (come già in passato) andamenti sinusoidi, con innalzamenti e cadute, ma il progresso ci sarà per forza, perché l'alternativa è una sola: la scomparsa del genere umano.

E anche perché, oltre ad avere tante merde umane, abbiamo i Mozart, i Picasso, i De André, gli Scarlatti, i Vanvitelli, ecc...

Uomini che donano agli altri uomini il proprio genio.
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Inviato il: 13/10/2011 16:51
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#986
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Notturno ha scritto:
Vorrei aggiungere un concetto, che Calvero mi ha aiutato a evidenziare:

bada bene che il mio "materialismo" non si traduce né in pessimismo, né in cinismo.

Io il futuro migliore lo spero e sono ragionevolmente convinto che lo avremo.

Ma lo vedo come crescita dell'uomo, del suo spirito critico, della sua consapevolezza, lo vedo come naturale sviluppo della sua capacità di raziocinio, che lo spinga a convivere senza danneggiare.

La logica spinge l'uomo verso queste scelte.

L'egoismo lo frena.

Il percorso non è certamente facile, né lineare: non c'è una "curva" rettilinea verso l'apice della virtù, in un immaginario panorama cartesiano.

Piuttosto ci saranno (come già in passato) andamenti sinusoidi, con innalzamenti e cadute, ma il progresso ci sarà per forza, perché l'alternativa è una sola: la scomparsa del genere umano.

E anche perché, oltre ad avere tante merde umane, abbiamo i Mozart, i Picasso, i De André, gli Scarlatti, i Vanvitelli, ecc...

Uomini che donano agli altri uomini il proprio genio.


Mi sembra che il tuo sia un discorso tutt'altro che materialistico, e lo condivido in linea generale; l'unica differenza sta nelle motivazioni per cui il progresso ci sarà per forza; secondo te è perchè la razza umana ha paura di sparire dalla faccia della terra. Io invece, partendo da un presupposto di reincarnazione, che tu credo non ritenga plausibile, propendo per un progresso dovuto ad una graduale evoluzione dell'individuo; evoluzione che si esprime in n esistenze, che portano a vivere più esperienze; più esperienze porteranno ad un aumento della comprensione, e successivamente ad un ampliamento della consapevolezza e della coscienza individuale. Almeno io la vedo così
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Inviato il: 13/10/2011 17:38
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#987
Ho qualche dubbio
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Suppongo tu citi il 'Corpus Dionisianum'... che appunto non é di DioniGI l' AREopagita (non Aeropagita).
Tra questo personaggio e il 'Corpus' ci sono circa 5 secoli di distanza.
Il Corpus é un testo pseudoepigrafo scritto molto molto tempo dopo la morte di Dionigi.



Citazione:

sever ha scritto:
Cit:
Si scappa eccome: deve trascendere l'unita'. Si chiama, secondo i Taoisti, non numerale. O, per dirla con Dionisio l'Aeropagita:

Procedendo quindi nella nostra ascesa diciamo che [la causa universale] non è né anima, né intelligenza, e non possiede né immaginazione, né opinione, né parola, né pensiero; che essa stessa non è né parola, né pensiero; e che non è oggetto né di discorso, né di pensiero. Non è né numero, né ordine, né grandezza, né piccolezza, né uguaglianza, né disuguaglianza, né somiglianza, né dissomiglianza; non sta ferma, né si muove, né rimane quieta, né possiede una forza, né è una forza; non è luce; non vive e non è vita; non è né essenza, né eternità, né tempo; non ammette neanche un contatto intellegibile; non è né scienza, né verità, né regno, né sapienza; non è né uno, né unità, né divinità, né bontà, non è neppure spirito, per quanto ne sappiamo; non è né figliolanza, né paternità, né qualcuna delle cose che possono essere conosciute da noi o da qualche altro essere; non è nessuno dei non-esseri e nessuno degli esseri, né gli esseri la conoscono in quanto esiste; e neppure essa conosce gli esseri in quanto esseri. A proposito di essa, non esistono né discorsi, né nomi, né conoscenza; non è né tenebra, né luce; né errore, né verità; non esistono affatto, a proposito di essa, né affermazioni, né negazioni: quando facciamo delle affermazioni o delle negazioni [a proposito delle realtà che vengono] dopo di essa, noi non l'affermiamo, né la neghiamo. In effetti, la causa perfetta ed unitaria di tutte le cose è al di sopra di ogni affermazione; e l'eccellenza di colui che è assolutamente staccato da tutto e al disopra di tutto è superiore ad ogni negazione.


Dionisio l'Aeropagita: La perfezione in questo mondo non esiste. Dionisio l'aeropagita aveva raggiunta la perfetta imbecillità.
Inviato il: 13/10/2011 18:05
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#988
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Tu trai la conclusione, da una premessa identica alla mia (o che posso condividere appieno), diversa dalla mia. Tu dici che le religioni parlano di cose che potremmo capire ma che non vogliamo capire.


la maggior parte delle persone invece, NON le possono capire.
E'questa la differenza.
La religione in se è per tenere la gente legata in QUALCHE MODO al divino.Chi capisce e cerca di percorrere quella strada si trova in altri piccoli gruppi che si potrebbero dire iniziati.
Non si può dire a tutti quello che NON VOGLIONO ma anche NON POSSONO capire.
E'solo a chi comprende che viene dato di più.
Non lo dice forse Gesucristo: ....a chi ha verrà dato, e a chi non ha verrà verrà tolto tutto quello che ha.
Non parlava di cose materiali,questo è certo.



Citazione:
Io, invece, penso che parlino di cose che non hanno un fondamento in sé, ma piuttosto nell'umano desiderio di "qualcosa di più oltre questa vita".

a chi è alle elementari non si possono spiegare le cose delle superiori.
Certamente chi è alle elementari pensa che alle superiori spiegano delle cose strane perchè appunto, incomprensibili.
L'umano desiderio di qualcosa oltre la vita è solo una questione occidentale. Se si pensa che la vita e la morte sono la stessa cosa perchè ricercare qualcosa oltre la vita?


Citazione:
Qualcosa che giustifichi le sofferenze quotidiane.

la causa delle sofferenze quotidiani dove risiede?
il fatto di vivere e di esistere nel momento presente che sofferenza può essere?



Citazione:
Io, nella mistica, vedo una speranza senza fondamento.

la mistica di chi? dei buddisti, dei cristiani, del TdG?
in effetti in occidente non si conosce una mistica ben precisa e si chiama mistica andare in chiesa. Ma anche la religione cattolica ha altri livelli che di solito il fedele 'normale' ignora.


Citazione:
Tu, invece, vedi un'errata interpretazione di qualcosa che c'è, ma che non capiamo per nostra inadeguatezza o mancanza di volontà.

sto solo dicendo che è troppo complesso capire Dio. E occorre sempre capire quale Dio si sta cercando.

La fine della sofferenza l'aveva spiegata bene Buddha.
E'qualcosa che è all'opposto della vita che stiamo conducendo.
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Inviato il: 13/10/2011 18:56
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#989
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Suppongo tu citi il 'Corpus Dionisianum'

Inquisitor, il casino e' colpa mia. Avrei dovuto chiamarlo Pseudo-Dionigi l'Areopagita.
In ogni caso l'identita' dell'Autore di Teologia Mistica e' ancora un mistero e non tutti sono convinti che sia stato risolto. E' infatti datato al V - VI secolo per i contenuti "neoplatonici", ma non tutti gli studiosi sono in accordo e nuove teorie nascono regolarmente negli ultimi anni. Comunque e' stato per un migliaio di anni ritenuto fonte della Dottrina e identificato con S. Dionigi.

La traduzione che ho copincollato non mi piace, preferisco quella in inglese di Watts che, anche se non sono un esperto in greco, mi sembra piu' sensata e meno prolissa.
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Inviato il: 13/10/2011 19:01
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#990
Sono certo di non sapere
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@crisalide

Citazione:

Si scappa eccome: deve trascendere l'unita'. Si chiama, secondo i Taoisti, non numerale.


Non so, secondo me è l’Uno che trascende il tutto. Se esiste qualcosa che trascende l’unità allora quel “qualcosa” diventerebbe automaticamente la prima causa, che contiene anche la (presunta) unità precedente. Ma sarebbe comunque UNO


Perchè non ci RICORDIAMO MAI del concetto di ZERO??

Perchè nella nostra mente si parte sempre dal concetto di UNO per definire qualcosa che esiste?

Bella domanda.....
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Inviato il: 13/10/2011 21:52
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