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   Scienze Economiche
  L'inflazione è la tassa sui ricchi?

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Autore Discussione
  •  audisio
      audisio
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#91
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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@ Pike:
guarda, non c'è problema.
Accetto la tua definizione.
Allora l'aumento dei prezzi lo chiamo cacca.
D'ora in poi, il problema per un lavoratore a reddito fisso non è
più l'inflazione ma la cacca.
Non mi sembra sia cambiato il succo della questione.
Ora, oltre i paradossi, è pacifico che a parità di altre circostanze,
l'aumento della quantità di moneta (per decisione delle autorità
monetarie o del sistema bancario) determina l'aumento dei prezzi
(ho eliminato la parola inflazione così siamo più tranquilli).
E' il principale motivo per cui vorrei cancellare le banche o perlomeno
sottoporle ad un controllo sociale (sociale, non statale beninteso)...
Ma non è sempre così nè a sinistra nè a destra dell'equazione.
Questo volevo dire e continuerò sempre a dire.


P.S.: immaginiamo che da domani la sovranità monetaria sia di nuovo
soggetta al controllo politico della popolazione e che sia costantemente
garantita la stabilità dei mezzi monetari.
Se il sistema economico tende sempre più a forme di
monopolio/oligopolio oppure se le filiere produttive si frammentano con
la costituzione di un numero sempre crescente di intermediari che si
frappongono tra la produzione e il consumo, ossia se crescono per
qualche ragione le rendite improduttive, il risultato sarà sempre cacca
per i lavoratori a reddito fisso.
Pur in presenza di moneta stabile...
Inviato il: 24/6/2011 15:53
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#92
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
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Citazione:
In presenza di deflazione nessuno è incentivato a spendere, né il ricco né il povero


E perché mai? Farebbe davvero schifo ad entrambi comprare, con lo stesso stipendio di oggi, più cose rispetto a ieri? Prendi per esempio il mercato dei computer: uno che costava 2000€ un anno fa oggi lo puoi benissimo trovare alla metà. Se non é un incentivo questo...
Inviato il: 24/6/2011 15:55
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  •  LuisPiz
      LuisPiz
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#93
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/5/2011
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Citazione:

audisio ha scritto:
Ma che dici?
Ma che vuol dire "aumentare artificialmente la produzione di un bene"?
Il problema è che ragionate, da tipici economisti "classici", su
un'economia di carta, puramente matematica, e non in base alle
reali dinamiche economiche.
Un caso di aumento di moneta che non corrisponde ad inflazione si ha
in presenza di un aumento di domanda (che non è a sua volta legata
necessariamente ad un aumento di moneta ma può essere determinata
ad esempio da un miglioramento delle famose aspettative, o dalla
pressione del marketing, il famoso consumismo) cui corrisponde capacità
produttiva inutilizzata e/o scorte.
.


Capito. E se la domanda non aumenta, che facciamo? La stimoliamo?
Non ho molto tempo per rispondere in maniera articolata. Mi permetto solo di consigliare la lettura di questo thread, del quale riporto 3-4 post che trovo, per l'argomento, significativi:

La spiegazione: espansione e depressione
In un mercato libero dalle interferenze, non ci sarà un’esplosione degli errori, poiché non vi è ragione di credere che gli imprenditori commettano errori tutti nello stesso momento. Il ciclo di “espansione e crisi economica” è causato dalla manipolazione della quantità di moneta sul mercato, in particolare dall’espansione del credito bancario alle imprese. Si consideri un’economia con una data offerta di moneta, dove una parte di quest’ultima è spesa per il consumo e il resto è risparmiato e investito in attività produttive (direttamente, o attraverso l’intermediazione bancaria), composte da vari ordini di produzione. La proporzione del consumo rispetto al risparmio o agli investimenti è determinata dalle preferenze temporali degli attori economici, ovvero dal grado di intensità col quale questi preferiscono le soddisfazioni presenti a quelle future. Un tasso di preferenza temporale inferiore si rifletterà in una maggiore proporzione di risparmi e quindi di investimenti rispetto al consumo, allungando la struttura di produzione e in un accumulo di capitale. Un tasso di preferenza temporale più alto, al contrario, si rifletterà in un maggior tasso puro d’interesse e in una minore proporzione degli investimenti rispetto al consumo.
Ergo, cosa accade quando le banche creano nuova moneta (in forma di banconote o di depositi bancari) e la concedono in prestito alle imprese?
La moneta di nuova creazione si riversa sul mercato creditizio e conduce a una diminuzione del tasso di interesse sui prestiti. L’effetto è lo stesso che si verifica quando aumenta l’offerta di fondi risparmiati, che si rendono disponibili per gli investimenti:quando questi aumentano, il tasso di interesse cala.
Di conseguenza, gli imprenditori sono tutti erroneamente indotti a credere, nel medesimo periodo, a causa dell’inflazione del credito creata dalla banche, che l’offerta di fondi risparmiati, e quindi prestabili, sia maggiore di quanto è in realtà.


La spiegazione “neoclassica-keynesiana” delle crisi vuole che queste siano prodotte dal “sottoconsumo”, ossia da una carenza della domanda dei beni di consumo, ai prezzi in grado di generare profitti. Ma ciò non si accorda con il ben noto fatto che in realtà a soffrire di più durante una depressione sono i settori che producono beni capitali e non quelli che producono beni di consumo. Quel che manca è la domanda da parte degli imprenditori di beni di ordine superiore; il che, a sua volta, è causato da un ritorno della domanda alla precedenti proporzioni consumo-risparmio.
In definitiva, gli imprenditori sono stati erroneamente indotti dall’espansione del credito bancario a investire troppo in beni capitali; ciò potrebbe portarsi avanti in modo redditizio solo con un tasso di risparmi più alto.
Le imprese sono cadute in quest’errore a causa dell’espansione del credito e della conseguente manomissione del tasso di interesse di libero mercato.


Chiudiamo col botto!
Il sistema più ovvio per prevenire l'inflazione consiste nel mettere al bando il sistema bancario a riserva frazionaria sui depositi a vista e imporre su questi un 100% di riserva.
Le banche che emettono ricevute per un deposito in oro non esistente stanno in realtà perpetrando una frode, facilitate dal fatto che non tutti i portatori di titoli rappresentativi di oro reclamano constestualmente la loro legittima proprietà.
La proibizione di una tale pratica non sarebbe in effetti un atto di intervento statale sul libero mercato. Esso sarebbe parte della generale difesa legale della proprietà dagli attacchi mossi nei suoi confronti.
Inviato il: 24/6/2011 15:57
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  •  audisio
      audisio
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#94
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Lezik, perchè mai dovrei comprare oggi un televisore LCD
a 500 euro se tra sei mesi lo pago 400, essendo il mio stipendio
nel frattempo invariato?
E' quello che sta effettivamente accadendo nel mercato dei beni
tecnologici, l'unico con tali caratteristiche.
Occorre però dire che in questo settore le aziende recuperano
ampiamente le perdite sulle gamme basse del mercato con extra
profitti nelle gamme alte.
Si sfornano sempre nuove tecnologie già disponibili da mesi se non
anni ma centellinate grazie ad accordi stipulati nei trust tra i big del
settore, vendendo a 3 mila euro i televisori di gamma alta quando già
si producono a costi molto bassi.
Il settore dei beni tecnologici può contare su una discreta cerchia di
appassionati rincoglioniti dal marketing...
Inviato il: 24/6/2011 16:02
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#95
Mi sento vacillare
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Citazione:

Lezik85 ha scritto:
Citazione:
In presenza di deflazione nessuno è incentivato a spendere, né il ricco né il povero


E perché mai? Farebbe davvero schifo ad entrambi comprare, con lo stesso stipendio di oggi, più cose rispetto a ieri? Prendi per esempio il mercato dei computer: uno che costava 2000€ un anno fa oggi lo puoi benissimo trovare alla metà. Se non é un incentivo questo...


Bravo. Aspetta un altro anno e te ne compri 4. Aspettane un altro e te ne compri 8. Chi te lo fa fare di comprarne 2 oggi?
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It's better to regret something you did than something you didn't do.
Inviato il: 24/6/2011 16:04
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  •  incredulo
      incredulo
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#96
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Da Asia
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Notturno ha scritto:
Attento, incredulo, tu hai ragione, si, ma c'è un elemento che ancora non è chiaro (a me!): gli investimenti finanziari sono sostanzialmente investimenti di valuta, si o no?

Se fossero azioni avresti ragione pienamente.

Ma i titoli di stato (che compongono un qualunque fondo di investimento per una fetta medio alta/altissima) sono moneta.

E ricadono sotto la mannaia dell'inflazione.

Quel che si salva sono i BENI: partecipazioni azionarie, immobili, ecc...

E qui tu, Pispax e gli altri avete ragionissima.

Ma anche io sto ripetendo da tanto che quel genere di investimenti costituisce la parte "statica" di un patrimonio, quella, in sostanza, per la quale si investe sapendo che non verrà smobilizzata se non dopo un buon lasso di tempo.

Gli investimenti a medio/breve termine sono quasi sempre su base monetaria.

O no?


I titoli di stato sono CAMBIALI, sono pagherò emessi dallo Stato italiano a varie scadenze e in vari formati, da quelli a tasso fisso a quelli a tasso variabile a quelli indicizzati.

Non SONO denaro CONTANTE depositato sul conto corrente.

Devono fare i conti con l'inflazione perchè quando li venderai, i soldi della vendita li dovrai REINVESTIRE in altri strumenti più vantaggiosi ma nell'esempio della PIRAMIDE FINANZIARIA usata dai RICCHI e per ricchi si intendono patrimoni da qualche milione di EURO in su, se perdi da una parte guadagni dall'altra, cosa che I POVERI non possono permettersi.

I titoli di durata più lunga hanno un CORSO, termine tecnico che significa il TEMPO dall'emissione del titolo alla sua scadenza, nel quale il prezzo si alza e si abbassa come un vero e proprio titolo azionario anche se con percentuali inferiori.

NON SONO LIQUIDI.

Oggi come oggi, per l'assoluta virtualità della situazione finanziaria mondiale, che non è più aggancita al REALE, sono accettati come MONETA nelle transazioni finanziarie e svolgono questa funzione.

Un saluto
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Inviato il: 24/6/2011 16:12
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#97
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PikeBishop ha scritto:

E' un modo illogico (e peloso) di usare la lingua la ragione dei litigi, non l'ideologia (che immagino che tu sappia cosa voglia dire, anche se la usi a sproposito, o magari no?)


Ho strutturato male il post. Il riferimento all'ideologia riguardava l'odio per i ricchi, per questo chiedevo la definizione di ricco. Se il ricco è Berlusconi (et similia) sono d'accordo. Se il ricco è chi per bravura, talento, fortuna, fiuto per gli affari o quello che vuoi riesce a costruirsi un patrimonio di qualche milione di Euro allora io vado a cercare di capire come ha fatto, non mi metto ad odiarlo per principio.

Per il resto, mettetevi d'accordo e date due nomi diversi alle due cose. Io ho capito cosa voleva dire chi, con inflazione, intendeva l'aumento di moneta circolante (la definizione, anche per il vocabolario Hoepli, è questa) e chi l'aumento di prezzi, perché diventa chiaro seguendo il ragionamento di ognuno. Se però si litiga per questo basta darsi una convenzione.
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Inviato il: 24/6/2011 16:13
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#98
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@ Audisio:

la svalutazione è una conseguenza dell'aumento della moneta in circolazione e quindi dell'inflazione, non ne è un controbilanciamento.

Per questo, ad esempio, la Cina si è costruita una riserva enorme di dollari: per farli sparire, di fatto, dalla circolazione e rivalutarli rispetto allo Yuan, rendendo competitive le esportazioni di prodotti cinesi. Per lo stesso motivo gli USA da anni spingono per la svalutazione del dollaro (almeno rispetto allo Yuan) e, almeno negli ultimi tempi, la Cina gli è andata un po' incontro.
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Inviato il: 24/6/2011 16:18
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  •  Mande
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#99
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Mi fa sempre piacere vedere un thread che va in vacca discutendo del sesso degli degli angeli.
In fondo ognuno è libero di baloccarsi con le teorie che meglio crede.

I fatti però bussano alla porta anche se molti non li vogliono vedere. Notturno che ha creato il thread ha chiesto dati per capire non voli pindalici.

Incredulo all'inizio diceva che I RICCHI NON HANNO SOLDI CONTANTI.
Ora deve accontentarsi nel dire che non ne hanno una grande percentuale ma li investono sotto forma di piramide dalla testa cava con un tronco conico per la cazzola superprematurata dell'oblivium economicus.

Si è sempre sostenuto che i ricchi avevano più soldi dei poveri. E' una tautologia se ci pensi bene perché è contenuta nella stessa definizione ma quando si vuol negare a prescindere va bene qualsiasi cosa.

Si è anche sostenuto che per questo fatto i ricchi soffrono di più l'inflazione dei poveri. Dove sono i fatti a dimostrazione di questo? Pensavate forse non esistessero?

Sono stati già portati in altre discussioni ma vediamo di rinfrescare un po le memorie.

Questo è l'indice Gini dal 1968 al 2006 relativo all'Italia


L'indice Gini misura il divario tra i ricchi ed i poveri.
http://it.wikipedia.org/wiki/Coefficiente_di_Gini

Questo invece è l'andamento dell'inflazione in Italia


Se la tesi secondo la quale l'inflazione colpisce maggiormente i poveri in periodi di alta inflazione fosse vera l'indice Gini deve aumentare. Invece guarda caso diminuisce come se l'inflazione colpisse davvero i ricchi avvicinandoli ai poveri.

Se le vostre teorie non si adattano ai fatti siete cortesemente pregati di abbandonarle o quantomeno modificarle.
Inviato il: 24/6/2011 17:26
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#100
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Scusa Mande, ma secondo te i grafici che hai postato supportano la tua ipotesi? Basta osservare la variazione nel Gini che segue il picco inflazionistico del '90...

Curiosa poi l'idea che sia necessario incentivare l'acquisto della mela: la fame non basta come incentivo? Senza inflazione moriremmo tutti d'inedia aspettando di poterci permettere un'aragosta?

Poi ci si lamenta del consumismo, e ci vuole la decrescita e il consumo consapevole per legge, però bisogna incentivare l'acquisto del televisore al plasma. Chi vi capisce è bravo.
Inviato il: 24/6/2011 17:45
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#101
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Mande ha scritto:

Se la tesi secondo la quale l'inflazione colpisce maggiormente i poveri in periodi di alta inflazione fosse vera l'indice Gini deve aumentare. Invece guarda caso diminuisce come se l'inflazione colpisse davvero i ricchi avvicinandoli ai poveri.

Se le vostre teorie non si adattano ai fatti siete cortesemente pregati di abbandonarle o quantomeno modificarle.


Io vedo negli anni 80 un indice di Gini paragonabile a quello degli anni 2000, ma con un'inflazione di circa un terzo, se non un quarto. A vedere i grafici, io direi che l'inflazione semplicemente non c'entra niente.
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Inviato il: 24/6/2011 17:48
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  •  LuisPiz
      LuisPiz
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#102
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Paxtibi ha scritto:
Scusa Mande, ma secondo te i grafici che hai postato supportano la tua ipotesi? Basta osservare la variazione nel Gini che segue il picco inflazionistico del '90...

Curiosa poi l'idea che sia necessario incentivare l'acquisto della mela: la fame non basta come incentivo? Senza inflazione moriremmo tutti d'inedia aspettando di poterci permettere un'aragosta?

Poi ci si lamenta del consumismo, e ci vuole la decrescita e il consumo consapevole per legge, però bisogna incentivare l'acquisto del televisore al plasma. Chi vi capisce è bravo.


Eh, perchè se non stimoliamo la domanda, finisce che ci becchiamo davvero una bella inflazione! Invece se stimoliamo a go-go siamo a posto.

"That's all folks!"
Inviato il: 24/6/2011 18:06
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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#103
Dubito ormai di tutto
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funky1
Citazione:

A vedere i grafici, io direi che l'inflazione semplicemente non c'entra niente.

Che l'inflazione non c'entri niente ovvero che ci siano altri fattori sottostanti che abbiano determinato i risultati oggettivi è certo una ipotesi di lavoro.
Citazione:

Io vedo negli anni 80 un indice di Gini paragonabile a quello degli anni 2000, ma con un'inflazione di circa un terzo, se non un quarto.

Lo vedo anch'io. Ma allora cosa sostengo ti domandi?

A partire dagli anni '70 l'inflazione aumenta e contemporaneamente l'indice di diseguaglianza scende. E' possibile che vi sia una relazione diretta tra i fenomeni.
Finito il boom inflattivo grossomodo verso il '91 la diseguaglianza torna ad aumentare finché negli anni duemila torniamo indietro ai valori degli anni 80.

Questo, secondo me, è stato dovuto principalmente all'occupazione stimolata dall'inflazione che poi ha cominciato di nuovo a scendere fino ai livelli odierni.

Paxtibi
Citazione:

Scusa Mande, ma secondo te i grafici che hai postato supportano la tua ipotesi? Basta osservare la variazione nel Gini che segue il picco inflazionistico del '90...

Potresti spiegare meglio cosa intendi?
Citazione:

Curiosa poi l'idea che sia necessario incentivare l'acquisto della mela: la fame non basta come incentivo? Senza inflazione moriremmo tutti d'inedia aspettando di poterci permettere un'aragosta?

Poi ci si lamenta del consumismo, e ci vuole la decrescita e il consumo consapevole per legge, però bisogna incentivare l'acquisto del televisore al plasma. Chi vi capisce è bravo.

La questione non è incentivare l'acquisto ma trovare un modo economico efficiente che permetta a tutte le persone di poter vivere e produrre. In un sistema dove le proprietà sono sempre più accentrate in mano di pochi (come attesta Gini) chi ha permesso ai disoccupati (che vorrebbero lavorare altrimenti non si chiamerebbero così) di potersi esprimere e valorizzare è stata l'inflazione.
Viviamo in un sistema di proprietà privata dove poche persone possono decidere chi può lavorare e chi no. Possiamo certo rimettere in discussione la proprietà privata ma dobbiamo prendere atto che l'inflazione ha giocato un ruolo favorevole ai poveri ed ha sfavorito i ricchi per le stesse leggi che regolano il mercato.

Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.

Attendo ancora che tu mi spieghi, anche con parole tue, come i tuoi parenti sono stati danneggiati dal periodo (quale?) inflazionistico Argentino.
Inviato il: 24/6/2011 19:10
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  •  incredulo
      incredulo
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#104
Sono certo di non sapere
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@Mande

Se la tesi secondo la quale l'inflazione colpisce maggiormente i poveri in periodi di alta inflazione fosse vera l'indice Gini deve aumentare. Invece guarda caso diminuisce come se l'inflazione colpisse davvero i ricchi avvicinandoli ai poveri. Se le vostre teorie non si adattano ai fatti siete cortesemente pregati di abbandonarle o quantomeno modificarle.

Mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando i miei insegnanti mi dicevano che ogni posizione può essere supportata con grafici e tabelle a sostegno delle proprie tesi, che era solo una questione di quale parte del grafico volevi mettere in risalto e, su quello, costruire la tua convinzione.

Un metodo usato e strausato dai debunker per negare l'EVIDENZA dei FATTI.

Le mie supercazzole sono MATEMATICA pura.

Basta fare due semplici conti ARITMETICI senza fare complicatissimi calcoli FINANZIARI, che i consulenti finanziari dei ricchi compiono per limare anche lo 0,01 in più, per comprendere che anche se l'inflazione lima del 3% il 10% del patrimonio questo non viene intaccato perchè il GROSSO dello stesso è capace di raddoppiare o triplicare nel corso degli anni.

Per le persone meno istruite, basta fare un giro al mercato rionale a fare la spesa per comprenderlo.

Ma riempiamoci pure la testa con tutta una serie di STUDI ed AFFERMAZIONI di tizio caio e sempronio, è il modo migliore per vivere in un mondo virtuale e perdere il contatto con la REALTA' credendosi anche molto fighi ed istruiti.

Un saluto
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Inviato il: 24/6/2011 19:28
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  •  LuisPiz
      LuisPiz
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#105
Ho qualche dubbio
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Citazione:

La questione non è incentivare l'acquisto ma trovare un modo economico efficiente che permetta a tutte le persone di poter vivere e produrre.


Cosa c'è da "trovare", scusa? Bisogna scambiare o lavorare (detto in termini spicciolissimi)... non c'è altro modo.


Citazione:
In un sistema dove le proprietà sono sempre più accentrate in mano di pochi (come attesta Gini) chi ha permesso ai disoccupati (che vorrebbero lavorare altrimenti non si chiamerebbero così) di potersi esprimere e valorizzare è stata l'inflazione.


Bisognerebbe capire cosa ha portato all'accentramento (qualora vi fosse effettivamente).
Sì ma l'inflazione è stata, tra l'altro, causata dalle restrizioni sindacali e governative (o parlamentari) alla libertà lavorativa:

I salari Aumentano In Quanto NOn inflazionistici

Ci sono molte cose prive di senso dette su questo argomento. Alcune persone asseriscono che gli aumenti dei salari sono “inflazionistici”. Ma non sono in se stessi inflazionistici. Niente è inflazionistico eccetto l’inflazione, ovvero, un aumento della quantità di denaro in circolazione e del credito nei libretti degi assegni. E sotto le attuali condizioni nessuno se non il governo può scatenare inflazione. Quello che i sindacati possono generare forzando i datori di lavoro a accettare saggi salariali più alti rispetto i costi potenziali del mercato non è inflazione e nemmeno prezzi delle merci più alti, ma la disoccupazione di una parte delle persone ansiose di trovare un lavoro. L’inflazione è una politica a cui il governo ricorre in modo da impedire la disoccupazione su vasta scala che i salari in aumento altrimenti causerebbero.

Citazione:
Viviamo in un sistema di proprietà privata dove poche persone possono decidere chi può lavorare e chi no. Possiamo certo rimettere in discussione la proprietà privata ma dobbiamo prendere atto che l'inflazione ha giocato un ruolo favorevole ai poveri ed ha sfavorito i ricchi per le stesse leggi che regolano il mercato.


Vabe', qui siamo proprio al socialismo leniniano... io non so come possano ancora circolare certe "idee". Vabe'.

Citazione:
Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.


Veramente è proprio così. Solo che è stata, in parte, "necessaria" per "rimediare", causando altri errori, agli sbagli di chi, a sua volta, si dichiarava dalla parte dei "poveri" e dei "disoccupati" (sindacati in primis).
Inviato il: 24/6/2011 19:30
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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#106
Dubito ormai di tutto
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Incredulo
Citazione:

Mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando i miei insegnanti mi dicevano che ogni posizione può essere supportata con grafici e tabelle a sostegno delle proprie tesi, che era solo una questione di quale parte del grafico volevi mettere in risalto e, su quello, costruire la tua convinzione.

Ho chiesto testimonianze da chi ha vissuto il boom italiano mentre lavorava per confrontarlo con un periodo odierno. Per capire se era meglio con l'inflazione alta od adesso che praticamente non c'è.

Nessuno è sufficientemente anziano per rispondere e molto probabilmente sarebbe comunque una valutazione individuale suscettibile ad ampie divergenze dalla media.

L'indice Gini mi è sembrato uno strumento oggettivo per valutare il miglioramento delle condizioni dei poveri rispetto ai ricchi. Vuoi suggerire altri dati o fatti pertinenti? Accomodati, li stiamo aspettando tutti.

LuisPiz
Citazione:

Cosa c'è da "trovare", scusa? Bisogna scambiare o lavorare (detto in termini spicciolissimi)... non c'è altro modo.

Se fosse così semplice non esisterebbe la disoccupazione. O stai sostenendo che chi si dichiara disoccupato ti prende per il culo?
Citazione:

Citazione:
Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.


Veramente è proprio così.

Veramente l'inflazione secondo te ha danneggiato i poveri?
Veramente è proprio così?
Naturalmente ti dobbiamo credere per fede come sempre. Non ti degnerai di spiegare a noi poveri comuni mortali come tutto ciò sia stato possibile ne tanto meno oserai presentare dati o fatti a supporto della tua tesi.

Non credo, grazie. Porta le prove.
Inviato il: 24/6/2011 20:34
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  •  Pispax
      Pispax
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#107
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Notturno ha scritto:
Si, però... attenzione.... non è che si stia dicendo che con l'inflazione i ricchi diventano poveri, cazzo.

E' che l'inflazione colpisce chi ha più moneta!

Ora..... il discorso che fa pispax ha senso: i ricchi hanno solo la moneta che basta per comprare qualcosa, investendo, o poco di più.

E questo discorso fila.

In effetti, però, ci sono due elementi che sembrano meno congrui:

la quantità di denaro necessario per gli investimenti e anche solo per la gestione di un patrimonio è considerevole.

Se hai 2000 appartamenti, devi anche avere un c/c con su' i soldini per pagare 2000 bollette del condominio, e le tasse e le spese di manutenzione e gestione... insomma... non è che hanno 2000 appartamenti e 500 euro in banca.

Inoltre, come dicevo prima, se una parte degli investimenti viene fatta in fondi obbligazionari o in btp, cct, bot, cazz, mazz, ecc..., allora anche quegli investimenti finiscono sotto l'inflazione.

Ora, rispondere che i ricchi tengono tutto all'estero è anche vero, ma non del tutto.

Che poi, alla fine, i ricchi sfanghino meglio è banalmente vero.

Ma non è questo il punto, no?

La cosa pazzesca è che ho provato a trovare in rete qualcosa che dia un po' di info su com'è distribuita socialmente la moneta circolante e non sono stato in grado di trovare nulla.

Sarebbe interessante....


Perché sarebbe interessante?

Questa non mi sembra una discussione etica sulla Giustizia profonda dell'inflazione. Mi pareva una robetta più tecnica.

Se una persona molto ricca si diverte a tenere tantissima liquidità, è abbastanza evidente che l'inflazione lo colpirà pesantemente.
Quello che succederà è che dopo sarà un po' meno ricca. Nel lungo periodo rischia persino di diventare povera.
E' un problema suo.

Solo che questo fenomeno è abbastanza improbabile. L'inflazione colpisce chi ha denaro liquido o chi spende il proprio denaro in beni di consumo, e "premia" chi ha i beni.
Le persone più ricche hanno questa caratteristica comune di avere molti, ma molti più beni delle persone meno ricche.
L'inflazione di conseguenza colpisce di più le persone più povere.


Ah, si: colpisce molto anche i ricchi alla Paperone, quelli che tengono le banconote nel deposito per farci i tuffi dentro.
E' persino possibile che esistano: comunque non resteranno ricche a lungo, quindi possiamo anche trascurarle.





N.B.: il fatto che gli investimenti finanziari finiscano "sotto l'inflazione" se ci rifletti è una considerazione non particolarmente utile.
Se compri delle azioni stai semplicemente investendo capitali nel rischio d'impresa; se compri dei bond stai scommettendo sul rischio di recuperare o perdere i tuoi soldi.
In un caso o nell'altro il metro di valutazione è sempre lo stesso: i "buoni" investimenti rendono molto - e quindi rendono più dell'inflazione; i "cattivi" investimenti rendono poco, o ti ci fanno anche rimettere il capitale (bond argentini, bond parmalat, eventuali azioni della ditta che "costruirà" il ponte sullo stretto di messina).

Se invece tutto questo ragionamento stava a dire che il valore facciale della resa dell'investimento va depurato della svalutazione dovuta all'inflazione, allora hai perfettamente ragione.
Inviato il: 25/6/2011 2:34
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  •  Pispax
      Pispax
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#108
Sono certo di non sapere
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Mande


Citazione:
La questione non è incentivare l'acquisto ma trovare un modo economico efficiente che permetta a tutte le persone di poter vivere e produrre. In un sistema dove le proprietà sono sempre più accentrate in mano di pochi (come attesta Gini) chi ha permesso ai disoccupati (che vorrebbero lavorare altrimenti non si chiamerebbero così) di potersi esprimere e valorizzare è stata l'inflazione.
Viviamo in un sistema di proprietà privata dove poche persone possono decidere chi può lavorare e chi no. Possiamo certo rimettere in discussione la proprietà privata ma dobbiamo prendere atto che l'inflazione ha giocato un ruolo favorevole ai poveri ed ha sfavorito i ricchi per le stesse leggi che regolano il mercato.

Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.


Credo che ci sia un equivoco di fondo.

Anche secondo me l'inflazione ha portato una diffusione più generalizzata della ricchezza. Non è stata la sola artefice: per esempio anche il debito pubblico ha portato (nel presente) una maggior diffusione della ricchezza.

Diciamo anche che è parecchio facile "diffondere" la ricchezza, quando si distribuisce una ricchezza che non si ha.
Il debito pubblico significa spendere oggi la ricchezza di domani. Questo significa che il presente va benissimo, ma che in futuro avremo parecchio da bestemmiare per riempire il buco. Però oggi tutti sono contenti, perché non c'è nessuno che ci rimette.
Anche la creazione arbitraria di denaro, che di sicuro quantomeno contribuisce parecchio all'inflazione, significa diffondere una ricchezza che non si ha. E che di conseguenza verrà a mancare in un secondo momento.
(o magari in un terzo, ma prima o poi il nodo arriva al pettine)


In questa parte sono sicuramente d'accordo con te: l'inflazione è stata una cosa utile per distribuire ricchezza, e in questo senso ha favorito i poveri.


Però fra "distribuire" e "redistribuire" c'è una grande differenza.
Si può distribuire anche una ricchezza che non si ha, facendo in modo che nessuno (apparentemente) ci rimetta; ma quando si parla di "redistribuzione" per forza di cose si parla solo di quello che c'è. E qualcuno ci rimette di sicuro.

La parte dove dissento infatti è quella in cui dici che "ha sfavorito i ricchi per le stesse leggi che regolano il mercato".
Secondo me non è così.
In questa distribuzione di ricchezza futura, o di ricchezza comunque inesistente nel presente, i poveri ne hanno beneficiato, certo.
Ma i ricchi ne hanno beneficiato di più. Sei tu stesso a dire, citando Gini, che l'accentramento della ricchezza è sempre più aumentato.
Io ho difficoltà a capire in che modo i "ricchi" siano stati sfavoriti.


E poi, quando verrà il momento di pagare il conto, viene anche da chiedersi chi lo pagherà.
Io ho un fondato presentimento sul fatto che toccherà DI NUOVO a me, pagarlo.
Tu?
Inviato il: 25/6/2011 4:28
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  •  Mande
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#109
Dubito ormai di tutto
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Pispax
Citazione:

Questa non mi sembra una discussione etica sulla Giustizia profonda dell'inflazione.

Adesso non esageriamo. Non mi sono mai spinto fino al dire che l'inflazione sia "cosa buona e giusta" e nemmeno mi pare lo abbia fatto Notturno.
Al limite ho cercato di evidenziare come l'inflazione, almeno inserita in un contesto particolare italiano, abbia operato almeno come concausa al livellamento delle differenze sociali. Dopodiché appena chi di dovere si è accorto di questo evento, molto probabilmente non previsto, è corso ai ripari ed ha messo in campo ogni strategia possibile per limitarla. Iniziando dal divorzio Bankitalia - Tesoro che aveva come primario scopo proprio questo fino ad arrivare all'istituzione della BCE che se ne fa garante.
Citazione:

Il debito pubblico significa spendere oggi la ricchezza di domani.

Stai attento a questa frase perché non mi quadra per nulla. Appare come uno di quei classici luoghicomuni che tutti ripetono a pappagallo ma se appena provi a scavare non trovi nulla.
Come puoi spendere una ricchezza futura se "del futuro non c'è certezza"?
Mi suona parecchio strana nonostante si senta parecchie volte.
Ne discuteremo un'altra volta perché qui comunque non c'entra niente.

Colgo l'occasione invece per lanciare una sfida a chiunque voglia rispondere...

Tempo fa Ashoka presentò la storiella "austriaca" della finestra rotta.
http://it.wikipedia.org/wiki/Racconto_della_finestra_rotta
Citazione:

Il racconto descrive la storia di un commerciante a cui un ragazzino rompe una finestra. I passanti simpatizzano con il commerciante, ma presto cominciano a suggerire che la rottura della finestra crea lavoro per il vetraio, che potrà comprare del pane, creando lavoro per il panettiere, che potrà comprare scarpe, creando lavoro per il calzolaio, ecc. Infine, i passanti concludono che il ragazzino non sia colpevole di vandalismo; lo ritengono invece un pubblico benefattore, avendo la sua azione generato benefici economici per tutti in città.

Il racconto della finestra rotta originale del Bastiat suona circa così:

"Avete assistito alla rabbia del buon commerciante, James Goodfellow, quando il suo sbadato figlio ruppe un vetro? Se siete stati presenti ad una tal scena, potrete sicuramente testimoniare che ogni spettatore, dei trenta presenti, apparentemente di comune accordo, offriva allo sfortunato commerciante questa consolazione: "È un vento cattivo quello che non porta benefici a nessuno. Ognuno deve vivere e che cosa sarebbe dei vetrai se i vetri non si rompessero mai?"

Ora, questa consolazione contiene un'intera teoria, che sarà bene spiegare in questo caso semplice, dato che è precisamente la stessa che regola infelicemente la maggioranza delle nostre istituzioni economiche.

Supponiamo che riparare i danni costi 6 franchi, quindi l'incidente porta 6 franchi agli affari del vetraio - aumenta il suo fatturato di 6 franchi - ve lo assicuro; non ho niente in contrario, il ragionamento è giusto. Il vetraio viene, fa il suo lavoro, riceve i suoi 6 franchi, si frega le mani e, in cuor suo, benedice il ragazzino. Tutto questo è quello che si vede.

Ma se, d'altra parte, giungete alla conclusione, come è troppo spesso il caso, che è una buona cosa rompere le finestre, che induce i soldi a circolare e che l'incoraggiamento del commercio sarà generalmente il risultato di ciò, mi obbligherete ad esclamare, "Fermi lì! La vostra teoria è limitata a ciò che si vede; non tiene conto di ciò che non si vede."

Non si vede che, poiché il nostro commerciante ha speso 6 franchi per una cosa, non può spenderli per altro. Non si vede che se non avesse avuto una finestra da riparare, forse avrebbe sostituito le sue vecchie scarpe, o aggiunto un altro libro alla sua biblioteca. In breve, avrebbe impiegato i suoi 6 franchi in qualche modo, che questo incidente ha impedito.

L'errore nell'argomento dei passanti è che hanno considerato i benefici dell'acquisto della nuova finestra, ma hanno ignorato i costi nascosti al commerciante e agli altri. Egli è stato costretto a spendere i suoi soldi su una nuova finestra e quindi non potrà spenderli per qualcos'altro. Forse stava andando a comprare il pane, beneficiando il panettiere, che a sua volta avrebbe comprato delle scarpe, ecc., ma invece è stato costretto a riparare una finestra. Anziché una finestra ed un pane, ha soltanto una finestra.

O forse avrebbe comprato una nuova camicia, beneficiando il sarto; in questo caso il guadagno del vetraio è la perdita del sarto ed il commerciante ha ancora soltanto una finestra anziché una finestra ed una camicia. Il ragazzino non ha portato alcun beneficio netto alla città. Invece, ha reso la città più povera del valore di una finestra.

Li per li mi lasciò un'attimo interdetto perché infligge con la realtà sperimentale che ho descritto prima ovvero che l'inflazione genera effettivamente nuove opportunità di lavoro per tutti.
Questa storiella però mi era stata presentata come smentita. Salvo che poi mi sono accorto della fallacia nascosta che conteneva.

Vediamo magari se qualcuno di quelli che si credono economisti riesce a capire perché hanno ragione Keynes e la realtà e non le teorie "austriache" di Bastiat riprese pure da Mises.

Quando la teoria infligge con la realtà sarebbe il caso di abbandonarla o modificarla.
Inviato il: 25/6/2011 7:53
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  •  incredulo
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#110
Sono certo di non sapere
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@Mande

Ho chiesto testimonianze da chi ha vissuto il boom italiano mentre lavorava per confrontarlo con un periodo odierno. Per capire se era meglio con l'inflazione alta od adesso che praticamente non c'è.

Eccomi, sono abbastanza anziano per averlo vissuto......

La domanda NON è posta correttamente.

Il motivo per cui si stava meglio NON era per l'alta inflazione ma per il boom economico di cui l'inflazione non è causa ma CONSEGUENZA.

Gli amministratori della ricchezza pubblica( la ricchezza di tutti noi), sono i politici.

I politici decidono quali misure economiche prendere, dove spendere i soldi di tutti e, come tutti gli amministratori, possono farlo bene o male.

In quegli anni l'economia era drogata dagli alti tassi sul debito pubblico, c'erano interessi che arrivavano anche al 18%, mentre le banche prestavano il danaro con tassi fino al 27%.

Chi aveva un piccolo capitale, diciamo 100 milioni di lire, guadagnava, SENZA LAVORARE fino a 18 milioni di lire all'anno mentre lo stipendio medio si aggirava sui 10 milioni all'anno.

Questa abbondanza di moneta era causa di ALTA INFLAZIONE che causava aumenti dei salari, che erano agganciati all'inflazione, che quindi aumentavano la massa monetaria causando ulteriore inflazione, una spirale inarrestabile che ha costretto i nostri politici ad indire un referendum sull'abolizione della scala mobile mettendoci personalmente la faccia e il governo

I vari governi Craxi e Andreotti dell'epoca avevano fatto SCELTE chiare per rendere appetibili i titoli del debito pubblico.

Tenevano alti i tassi per essere sicuri che arrivassero in Italia vagonate di danaro per uscire dalla stagnazione causata dallo shock petrolifero del 1973 che ci aveva messo in ginocchio.

Un comportamento che ha portato il nostro paese ad indebitarci pesantemente e a riversare sulle generazioni future i debiti effettuti

Non era RICCHEZZA REALE, erano debiti che ci hanno permesso di vivere AL DI SOPRA DELLE NOSTRE POSSIBILITA'.

Per i politici è semplice, spendono i NOSTRI SOLDI e se fanno cazzate nessuno gli fa niente ma le loro cazzate le paghiamo SEMPRE NOI prima o poi.

Quindi l'inflazione altro non è che la conseguenza dell'aumento di moneta circolante, è il GUADAGNO DELLE BANCHE CENTRALI (non voglio discutere su questo, troppo lungo e laborioso spiegarlo) e, mentre i RICCHI la sfangano tranquillamente con tutti gli strumenti messi a disposizione dal sistema, i POVERI *** (per i ricchi è sinonimo di coglioni) ne subiscono pesantemente gli effetti.

*** per poveri si intende anche la cosiddetta classe media, quelli, per capirci, con un piccolo capitale sul conto e una casa di proprietà.

Un saluto
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Inviato il: 25/6/2011 9:31
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  •  LuisPiz
      LuisPiz
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#111
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Se fosse così semplice non esisterebbe la disoccupazione.


Infatti è causata dall'intervento sistematico del pianificatore nel mercato del lavoro. Ti ho messo link per approfondire. Li rimetto. Se poi non ti va di approfondire è un altro discorso, ma non dire "non ci sono prove".

Citazione:

O stai sostenendo che chi si dichiara disoccupato ti prende per il culo?


NOn è difficile da capire: le ricette keynesiane che tanto adori provocano disoccupazione e malinvestimenti nel lungo periodo. Le Lezioni lo spiegano bene. Prova almeno a leggere i primi 4-5 post, non dico tutto il thread.

Citazione:
Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.


Mah... allora proprio non ti va di leggere. Non dico che tu debba condividere, ma almeno capire... neanche quello.

Citazione:

Veramente l'inflazione secondo te ha danneggiato i poveri?
Veramente è proprio così?
Naturalmente ti dobbiamo credere per fede come sempre. Non ti degnerai di spiegare a noi poveri comuni mortali come tutto ciò sia stato possibile ne tanto meno oserai presentare dati o fatti a supporto della tua tesi.
Non credo, grazie. Porta le prove.


"per fede"? veramente l'unica ideologia fideistica è quella keynesiana, della spesa pubblica a valanga e degli stimoli all'economia che si è inceppata. Abbiamo visto dove ci ha portato... eppure gli "intellettuali" si scagliano contro il libero mercato.
Io le prove le porto, poi su di esse si può discutere. Tu neanche quello, bisogna capire che "Keynes aveva ragione" e basta.

"Porta le prove, tanto nn le leggo!"
Inviato il: 25/6/2011 11:06
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  •  Pispax
      Pispax
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#112
Sono certo di non sapere
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Mande


Citazione:
Adesso non esageriamo. Non mi sono mai spinto fino al dire che l'inflazione sia "cosa buona e giusta" e nemmeno mi pare lo abbia fatto Notturno.


L'idea non era quella di esagerare. Però in queste discussioni complesse è molto facile perdere la rotta: ogni tanto un'occhiatina al timone non fa male.





Citazione:
Stai attento a questa frase perché non mi quadra per nulla. Appare come uno di quei classici luoghicomuni che tutti ripetono a pappagallo ma se appena provi a scavare non trovi nulla.
Come puoi spendere una ricchezza futura se "del futuro non c'è certezza"?
Mi suona parecchio strana nonostante si senta parecchie volte.


Molto semplicemente: se mi faccio prestare 1.000 euro da un amico perché muoio dalla voglia di possedere il nuovissimo iPhone7, predispongo il mio futuro in modo tale che il mio reddito sia abbassato di 1.000 euro, possibilmente suddivisi in varie rate.
Certo, magari il mio reddito crescerà, e pagare quelle rate non sarà un problema. Oppure può diminuire, e pagare quelle rate significherà la fame.

Però, a meno che non muoia o che decida di NON restituire i soldi e fregare il mio amico, la cosa certa è che il mio reddito futuro sarà più basso di 1.000 euro.





Citazione:
Vediamo magari se qualcuno di quelli che si credono economisti riesce a capire perché hanno ragione Keynes e la realtà e non le teorie "austriache" di Bastiat riprese pure da Mises.


Premetto che io non sono un economista, e neppure mi dò arie di esserlo.
(E se anche lo fossi, mamma Pispax mi ha insegnato a fuggire dalle discussioni dottrinali, come a prima vista promette di diventare questa).

Però mi sembra di ricordare che Keynes - fra le altre cose - proponesse come soluzione lo sviluppo "a debito" unito alla politica degli alti salari.
In italia è stata applicata a metà: sviluppo a debito unito a salari bassi.
E la piena occupazione è sempre stata una chimera.


Tutto qui.
Inviato il: 25/6/2011 12:40
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  •  Pispax
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#113
Sono certo di non sapere
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LuisPiz


Citazione:
NOn è difficile da capire: le ricette keynesiane che tanto adori provocano disoccupazione e malinvestimenti nel lungo periodo.


Nel lungo periodo saremo tutti morti. E se prendiamo in considerazione un periodo ancora più lungo allora vediamo che il sole collasserà e la vita scomparirà completamente dal sistema solare.

Tradotto: sappiamo tutti che dobbiamo accantonare soldi per la pensione. Se però io muoio di fame oggi, diciamo che il problema principale diventa quello di arrivarci, all'età della pensione.


EDIT: La cosa che più mi lascia perplesso della cd. "scuola austriaca" è la sua implicita convinzione che il Valore Supremo sia l'economia.
Un po' come faceva Malthus.

Io non la penso così.
E fondamentalmente trovo irritante l'altra implicita convinzione dei suoi sostenitori, e soprattutto dei suoi maestri: la considerazione che il costo per raggiungere questa economia "perfetta" sarà pagato dagli "altri", e non da loro.

E questa roba oscilla decisamente dal biecamente cinico allo spudoratamente ingenuo, senza troppe tappe intermedie.
Inviato il: 25/6/2011 12:58
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  •  Mande
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#114
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Luispiz
Citazione:

Infatti è causata dall'intervento sistematico del pianificatore nel mercato del lavoro. Ti ho messo link per approfondire. Li rimetto. Se poi non ti va di approfondire è un altro discorso, ma non dire "non ci sono prove".

Di teoria economica austriaca ho letto molto e certamente leggerò anche ciò che proponi.
Vorrei però informarti, casomai non lo sapessi, che le teorie non sono prove.

L'esercizio scova l'errore che ho proposto sopra è proprio rivolto a persone come te che credono che le teorie siano prove. I fatti sono prove mentre le teorie sbagliate sono solo errori.

Se vuoi posso darti un piccolo aiutino. Non è sbagliato il racconto di Bastiat in se ma l'uso che ne fa la scuola austriaca nel credere erroneamente di dimostrare che l'inflazione non porta più lavoro.

Pispax
Citazione:

Molto semplicemente: se mi faccio prestare 1.000 euro da un amico perché muoio dalla voglia di possedere il nuovissimo iPhone7, predispongo il mio futuro in modo tale che il mio reddito sia abbassato di 1.000 euro, possibilmente suddivisi in varie rate.
Certo, magari il mio reddito crescerà, e pagare quelle rate non sarà un problema. Oppure può diminuire, e pagare quelle rate significherà la fame.

Però, a meno che non muoia o che decida di NON restituire i soldi e fregare il mio amico, la cosa certa è che il mio reddito futuro sarà più basso di 1.000 euro.

Ne ridiscuteremo in futuro anche perché non c'entra con la discussione. Ti avevo solo evidenziato che "a naso" qualcosa non mi quadra ma è solo una sensazione. In linea generale per capire se una cosa è vera o meno bisogna risalire alle "fonti" e verificare se il costrutto ideologico che li ha portati ad affermare questo è corretto o meno. Per ora è solo una sensazione ma qualcosa nell'affermazione non quadra e non conta certo quanti la ripetono dappertutto. Ogni affermazione andrebbe sempre verificata.
Inviato il: 25/6/2011 13:03
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  •  Mande
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#115
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Incredulo
Citazione:

Questa abbondanza di moneta era causa di ALTA INFLAZIONE che causava aumenti dei salari, che erano agganciati all'inflazione, che quindi aumentavano la massa monetaria causando ulteriore inflazione, una spirale inarrestabile che ha costretto i nostri politici ad indire un referendum sull'abolizione della scala mobile mettendoci personalmente la faccia e il governo

Alle volte gli errori di ragionamento sono altamente insidiosi e difficili da scovare come nel caso che ho proposto io prima dell'applicare la storiella della "finestra rotta" all'inflazione.
Altre volte sono più evidenti.

Molto probabilmente a suo tempo ti avevano convinto che esisteva un legame tra scala mobile ed inflazione e con le conoscenze di oggi cerchi di trovare una teoria che lo confermi.

Ma nel farlo hai partorito una teoria "esteticamente" accettabile per chi di economia sa poco o nulla ma che comunque contiene un errore logico imponente che la rende semplicemente falsa.

In questo caso la fallacia consiste nell'aver dichiarato che l'aumento dei salari causi l'aumento della massa monetaria.

Non è previsto in nessuna teoria economica che la scala mobile possa provocare l'inflazione ed è facilmente provabile dal fatto ad esempio che l'alta inflazione compare prima mentre la scala mobile viene ideata a posteriori.

Se guardi il post 105 ti accorgerai che nemmeno la scuola austriaca pensi che l'aumento dei salari genera inflazione come riportato da LuisPiz.

In realtà un piccolo ruolo lo ha giocato ma ne parliamo solo per chiarire un'altra modalità un po più occulta con cui certi "ricchi" perdono con l'inflazione.

In questo caso parliamo dei commercianti. Non esiste una formula matematica per calcolare il giusto prezzo di un bene. Il commerciante come ogni imprenditore ricerca la massimizzazione del profitto ma come fa?

Per piccoli aggiustamenti di prezzo cerca di trovare la giusta proporzione tra ricarico per ogni pezzo e quantità vendute che gli permetta il maggior profitto. In un mercato dove i prezzi sono stabili la cosa gli è più semplice ma quando i prezzi cambiano rapidamente sono frequenti gli errori.
Può ad esempio aumentare troppo il prezzo e non riuscire più a vendere come può aspettare troppo e trovarsi il magazzino vuoto e profitti bassi.

In Italia con un mercato abbastanza ingessato e pieno di licenze come all'epoca la concorrenza era minima ed era certo più conveniente accordarsi sui prezzi per ottenere un cartello e risolvere parzialmente il problema. Un tipico esempio sono i prezzi uniformi dei bar. Ciononostante hanno contenuto solo parzialmente il problema e l'indice Gini di prima è li a ricordarlo.

Citazione:

Il motivo per cui si stava meglio NON era per l'alta inflazione ma per il boom economico di cui l'inflazione non è causa ma CONSEGUENZA.

Questo invece andrebbe approfondito. Stai dicendo che dai tuoi ricordi prima la situazione economica generale dei meno abbienti è migliorata e solo successivamente è arrivata l'inflazione?

Citazione:

Tenevano alti i tassi per essere sicuri che arrivassero in Italia vagonate di danaro per uscire dalla stagnazione causata dallo shock petrolifero del 1973 che ci aveva messo in ginocchio.

Questo periodo invece non quadra. Che bisogno c'era di far arrivare dall'estero capitali che avrebbero solo inflazionato la nostra economia quando era già esplosa?
Normalmente le banche alzano il costo del denaro (i tassi) al solo scopo di fermare l'inflazione. Tasso alto meno persone decidono di indebitarsi. Meno debito meno nuova moneta. Meno nuova moneta meno inflazione.

Non si tengono alti i tassi per uscire da una stagnazione ma al contrario si abbassano. Di sicuro hai subito molta propaganda all'epoca.

Comunque chiarisci meglio i fatti.
Se non ho capito male:
-Prima le tue condizioni economiche migliorano
-Solo poi arriva l'inflazione
-A questo punto, arrivata l'inflazione, grossomodo migliorano-peggiorano-restano stabili?
-Finito il periodo inflattivo? Migliorano-peggiorano-restano stabili?
-Questo vale solo per te o delinea una tendenza che accomuna anche i tuoi conoscenti?
Inviato il: 25/6/2011 13:39
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  •  incredulo
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#116
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@Mande

Cristo santo Mande, sei talmente infarcito di teorie che diventa difficile spiegarsi.

Quando affermo che "aumenta la massa monetaria", TECNICAMENTE hai ragione tu, non aumenta una sega, quello che intendevo è che la gente hai più SOLDI in tasca, più capacità di spesa e questo contribuisce ad aumentare il processo inflattivo.

Ma non ti puoi attaccare a questa imprecisione perdendo di vista il PROCESSO nel suo complesso.

Si stava meglio perchè GIRAVANO PIU' SOLDI è tanto difficile da comprendere?

Le banche venivano nel tuo negozio a OFFRIRTI denaro, senza particolari garanzie o troppi problemi è chiaro perchè SI STAVA MEGLIO?

Questo periodo invece non quadra. Che bisogno c'era di far arrivare dall'estero capitali che avrebbero solo inflazionato la nostra economia quando era già esplosa? Normalmente le banche alzano il costo del denaro (i tassi) al solo scopo di fermare l'inflazione. Tasso alto meno persone decidono di indebitarsi. Meno debito meno nuova moneta. Meno nuova moneta meno inflazione. Non si tengono alti i tassi per uscire da una stagnazione ma al contrario si abbassano. Di sicuro hai subito molta propaganda all'epoca.

La nostra economia, se leggi meglio, NON PRODUCEVA RICCHEZZA REALE o meglio ne produceva MENO di quello che appariva (meglio essere precisi il più possibile) e i capitali esteri erano attratti DAGLI ALTI TASSI sui titoli di stato!!

Arrivavano vagonate di SOLDI, grazie alle politiche di allora, e anche se gli interessi erano altissimi l'inflazione galoppava per l'ENORME DISPONIBILITA' di DANARO ed era conveniente indebitarsi ANCHE CON QUEI TASSI MOSTRUOSI.

Il debito pubblico è RADDOPPIATO, riesci a interiorizzare ciò che è successo?

Le politiche monetarie delle banche NON ERANO quelle degli STATI SOVRANI!!

Allora ESISTEVANO gli Stati Sovrani, che decidevano le politiche economiche non come oggi che quest'ultime vengono decise dalla BCE.

Non ho subito NESSUNA PROPAGANDA, il mondo è cambiato e voi giovani non riuscite a percepire COSA è cambiato.

Oggi le banche per tenere a freno l'inflazione NON IMMETTONO DENARO nel mercato.

Questo frena l'economia perchè è difficile avere l'accesso al CREDITO.

E NOI non possiamo farci nulla, solo subire perchè oggi sono loro i nostri PADRONI avendo delegato a LORO la gestione dell'economia.

Un saluto
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Inviato il: 25/6/2011 14:30
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  •  Mande
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#117
Dubito ormai di tutto
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incredulo
Citazione:

Cristo santo Mande, sei talmente infarcito di teorie che diventa difficile spiegarsi.

Ti prego di credere che sono stato indeciso se correggerti o meno.
Ma quello che evidenzi è sacrosanto.

Mettiamo i piedi per terra e tralasciamo tutte le teorie.

Parliamo solo dei fatti.

Comincia a descrivere le varie fasi pre - durante e post inflazione tu che le hai vissute. Questo è un fatto.

Poi, successivamente, una volta che troviamo un accordo sui fatti possiamo valutare le teorie.

- Teoria 1 non si accorda sui fatti? La buttiamo.

- Teoria 2 descrive i fatti peggio della teoria 3?
La accantoniamo o vediamo se è il caso di rivisitarla.

- Teoria 3 descrive i fatti meglio delle altre?
La teniamo in attesa di una teoria migliore in attesa di una ancora più aderente ai fatti.

Io come fatto ho portato un'analisi dell'indice di diseguaglianza sociale di Gini.
Tu puoi portare il tuo vissuto dei fatti.
Altri possono portare altre prove.

Una volta raccolti i fatti poi vediamo quali teorie sono falsificate, quali imprecise e quali aderiscono meglio ai fatti.

Manca ancora una tua testimonianza dei vari periodi.
Manca ancora la storia dell'inflazione Argentina.
Mancano ancora altri eventuali fatti utili alla discussione che chiunque può portare all'attenzione.

Raccolti i fatti poi vediamo di confrontare le teorie.
Inviato il: 25/6/2011 15:30
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  •  audisio
      audisio
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#118
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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@ Funky1:
non ho detto che la svalutazione è sempre il contro bilanciamento
dell'inflazione.
Ho detto che è stato così per noi negli anni '70-'80.
Le nostre merci costavano troppo e in misura crescente perchè per
produrle occorreva devolvere una parte del prezzo al Leviatano della
Politica, che nel tempo cresceva a dismisura nella sua avidità (da qui
l'inflazione).
Dunque, per poterle vendere all'estero occorreva svalutare la moneta,
con tutte le conseguenze derivanti...



P.S.: sono abbastanza d'accordo con quello che dice Incredulo.
Sono sfaccettature diverse dello stesso prisma.
Il CAF ha drogato l'economia di moneta attraverso il debito pubblico,
da una parte necessaria per garantirsi il potere attraverso prebende e
clientele, dall'altra per concentrare reddito e ricchezza nelle mani
dell'elite che deteneva i titoli pubblici (sostanzialmente le banche)
grazie alle stratosferiche cedole pagate ovviamente dai percettori di
reddito fisso.
Era la base del potere pentapartitico, i grandi rentiers finanziari da un
lato e i miserabili sottoproletari che mendicavano una pensione
d'invalidità dall'altro...
Inviato il: 25/6/2011 19:05
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  •  THULE
      THULE
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#119
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/6/2011
Da
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L'inflazione NON è la tassa sui ricchi: si può dire invece che è uno dei loro strumenti di potere.
Si parla dell'inflazione (aumento dei prezzi dei beni e dei servizi), ma in realtà si dovrebbe parlare della moneta, che, nel sistema occidentale, è la madre di tutte le truffe a danno dell'umanità.
Comunque, tanto per chiarire: l'inflazione può dipendere da un fattore diretto (economia) o indiretto (finanza).
Nel primo caso (economia), il bene offerto è inferiore alla domanda e il suo prezzo aumenta fino a trovare una soglia di equilibrio (a quel prezzo non lo compro più).
E' una situazione assolutamente ordinaria, ma non sistemica: non tutti i beni o servizi si vedono aumentare la domanda, ma solo alcuni per ragioni contingenti.
E' questo il motivo per cui un oggetto di alta tecnologia, o una autovettura particolarmente attraente, esordisce ad un prezzo "impossibile", ma comunque accettato, per poi scendere in breve tempo a prezzi sicuramente più accettabili.
In questo caso non si genera ovviamente inflazione: quella che imperversa è l'USURA (chiamo così il circuito dei finanziamenti) che somministra i mezzi a chi non si può permettere l'acquisto.
Quando il mercato dei beni langue, ovvero la gente non è particolarmente propensa a spendere (società virtuosa!) l'USURA interviene e rende più disponibile la moneta: in pratica immette artificialmente in circolazione la moneta.
Grazie anche al condizionamento della PUBBLICITA' (immorale e inaccettabile come l'usura), la gente si serve della moneta resa più disponibile per comprare di più: in questo caso tutti i beni godono di una maggiore domanda e l'effetto domanda è praticamente sistemico.
Per cui corrisponde al vero che la maggiore diponibilità di moneta determina un aumento della domanda e quindi dei prezzi (inflazione), ma va anche sottolineato (prego evidenziare in giallo) che si tratta tutto di denaro da usura (prestiti) in quanto se fosse denaro reale (esempio, aumento degli stipendi) oltre ai prezzi aumenterebbe anche il risparmio (il denaro che non mi costa lo tesaurizzo), ma ovviamente NON è moneta reale.
Fatta questa premessa possiamo affermare che come la moneta è un mezzo "artificiale", l'inflazione è un ulteriore inganno determinato da chi detiene il potere sulla moneta (ovvero banca centrale e circuiti collegati e padroni della prima).
Ma come si sa bene, almeno chi vuole vedere la verità, questi padroni della moneta sono coloro che corrispondono ai veri "ricchi", per cui sono loro stessi che utilizzano l'inflazione per i loro interessi: chi ci perde sono tutti gli altri.
Se il denaro fosse "nazionale" esso fotograferebbe il valore della nazione che lo esprime: se la nazione diventa sempre più forte il denaro aumenterebbe il suo valore e l'usura troverebbe sempre meno spazio.
Poichè invece la moneta è strumento del circuito dei ricchi ed è avulsa dalla nazione, se non per trasferirci i fallimenti e gli investimeti sbagliati, la sua natura è quella di perdere costantemente valore, in modo da creare sempre più spazi per l'usura: così come si indebitano i singoli cittadini nel loro piccolo per compensare la perdita di valore della moneta, così (da sempre) si indebitano anche gli stessi stati che li rappresentano.
In un sistema come quello attuale (nato con la Banca d'Inghilterra) la moneta non é moneta-valore (nazione) ma moneta-merce (usura), nel senso che viene "venduta" dai padroni (i famosi "ricchi") per trarne profitto (a scapito di nazione e popolo).
Solo l'eliminazione di quei ricchi potrà far tornare ad essere democrazie quelle che oggi sono usurocrazie.
La mia visione è chiara: si tratta solo di renderla operativa.
Inviato il: 25/6/2011 22:01
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  •  Notturno
      Notturno
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#120
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/8/2008
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Citazione:

Pispax ha scritto:
Citazione:

Notturno ha scritto:


La cosa pazzesca è che ho provato a trovare in rete qualcosa che dia un po' di info su com'è distribuita socialmente la moneta circolante e non sono stato in grado di trovare nulla.

Sarebbe interessante....


Perché sarebbe interessante?



Uh..... strana domanda, non me l'aspettavo da te, Pispax.

Sarebbe interessante perché capirei se è vero quello che tu e altri dicono, ossia che i ricchi detengono poca moneta e, quindi, vengono colpiti poco dall'inflazione.

Che c'è di strano?

Citazione:


Se una persona molto ricca si diverte a tenere tantissima liquidità, è abbastanza evidente che l'inflazione lo colpirà pesantemente.
Quello che succederà è che dopo sarà un po' meno ricca. Nel lungo periodo rischia persino di diventare povera.
E' un problema suo.


Questo se è un caso isolato. Ovvio.

Se, invece, dei dati ci dicessero che i ricchi detengono NORMALMENTE molta liquidità, allora col cavolo che resta un "problema loro".

Se così fosse, infatti, allora l'inflazione diventerebbe la "tassa sui ricchi".

Citazione:

Solo che questo fenomeno è abbastanza improbabile. L'inflazione colpisce chi ha denaro liquido o chi spende il proprio denaro in beni di consumo, e "premia" chi ha i beni.
Le persone più ricche hanno questa caratteristica comune di avere molti, ma molti più beni delle persone meno ricche.
L'inflazione di conseguenza colpisce di più le persone più povere.


Ho già riconosciuto la fondatezza logica di quest'affermazione.

Mi sarebbe piaciuto fosse fondata anche su dati statistici.

Ma non si può avere tutto dalla vita, no? :)

Citazione:

N.B.: il fatto che gli investimenti finanziari finiscano "sotto l'inflazione" se ci rifletti è una considerazione non particolarmente utile.
Se compri delle azioni stai semplicemente investendo capitali nel rischio d'impresa; se compri dei bond stai scommettendo sul rischio di recuperare o perdere i tuoi soldi.
In un caso o nell'altro il metro di valutazione è sempre lo stesso: i "buoni" investimenti rendono molto - e quindi rendono più dell'inflazione; i "cattivi" investimenti rendono poco, o ti ci fanno anche rimettere il capitale (bond argentini, bond parmalat, eventuali azioni della ditta che "costruirà" il ponte sullo stretto di messina).


Ma certo! Giusto!

Però se un BUON rendimento alla fine ti darà un 7% (esempio), con un'inflazione del 5%, allora avrai subito un bel "salasso", no?

Che resti un "buon investimento" è una cosa "ultronea".

La svalutazione resta.

Citazione:

Se invece tutto questo ragionamento stava a dire che il valore facciale della resa dell'investimento va depurato della svalutazione dovuta all'inflazione, allora hai perfettamente ragione.


Cazzo, Pispaxino! Ti voglio bene e tu lo sai, ma stavolta non ti capisco!

Mi era stato detto che gli investimenti dei ricchi non ricadono sotto la mannaia dell'inflazione!

Ora si scopre che invece non è così!

Non sarà stato opportuno dirlo?

Boh.... sembra che ti scocci ammetterlo e non capisco perché!
_________________
Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 25/6/2011 22:41
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