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  messaggi subliminali sull'11 settembre nei Simpson?

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  •  audisio
      audisio
Re: messaggi subliminali sull
#601
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Si è spostato erroneamente l'accento sulla facilità/difficoltà
di calcolo di un particolare sistema numerico, quando si stava discutendo
dell'origine di un sistema di calcolo.
Mi pare che anche sulla mitica e scientifica Wiki si faccia il collegamento
tra sistemi numerici e anatomia (oppure considerazioni astronomiche
vedi Maya):
http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_numerazione
Ma è ovvio, all'inizio delle civiltà si hanno solo le mani (e/o i piedi per
contare) e dunque è normale che la base di calcolo sia data dal numero
di dita di cui siamo forniti.
Quindi, perchè esistono o sono esistiti sistemi numerici basati su basi
diverse dalla 10, nonostante sia la più facile e quella collegata
naturalmente con il numero delle dita delle mani?
Come vedete, la facilità del sistema decimale amplifica il mistero, non lo
riduce...
Tra l'altro, è possibile che proprio perchè il sistema decimale è più facile,
si sia progettata una razza, quella umana, con 10 dita (anzichè le 12
dei progenitori) proprio per favorire uno sviluppo più rapido della stessa,
grazie alla corrispondenza tra numero delle dita e sistema numerico più
semplice, in modo che questo venisse adottato in maniera del tutto
naturale dalla specie così prodotta.
Inviato il: 11/3/2011 17:21
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  •  audisio
      audisio
Re: messaggi subliminali sull
#602
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Ma mi sto anche chiedendo:
PERCHE' SIAMO FINITI A PARLARE DI QUESTO?

Inviato il: 11/3/2011 17:23
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  •  complo
      complo
Re: messaggi subliminali sull
#603
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/10/2005
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Citazione:

audisio ha scritto:
Si è spostato erroneamente l'accento sulla facilità/difficoltà
di calcolo di un particolare sistema numerico, quando si stava discutendo
dell'origine di un sistema di calcolo.


Le due cose sono connesse.
Se un sistema di calcolo è il più semplice mi aspetto che nel tempo l'uomo arrivi ad utilizzarlo.
E' quello che è successo.

Citazione:

audisio ha scritto:
Mi pare che anche sulla mitica e scientifica Wiki si faccia il collegamento
tra sistemi numerici e anatomia (oppure considerazioni astronomiche
vedi Maya):
http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_numerazione
Ma è ovvio, all'inizio delle civiltà si hanno solo le mani (e/o i piedi per
contare) e dunque è normale che la base di calcolo sia data dal numero
di dita di cui siamo forniti.


Nessuno dice il contrario. Puoi partire dall' origine che vuoi per arrivare la dove ti aspetteresti arrivi l'ingegno umano: al metodo più semplice.
Guardacaso l' uomo c'è arrivato BEN DOPO gli annunaki.
Fino al tempo dei romani il sistema NON era decimale ed era MOLTO complesso. Si vede che gli annunaki si erano scordati di avvertire i romani.

Citazione:

audisio ha scritto:
Quindi, perchè esistono o sono esistiti sistemi numerici basati su basi
diverse dalla 10, nonostante sia la più facile e quella collegata
naturalmente con il numero delle dita delle mani?


Questo lo devi spiegare TU se credi all' origine annunaka.
Come mai DOPO di loro ancora si usavano metodi primitivi e complessi e poi SENZA DI LORO si è arrivati a metodi più semplici da usare?

Citazione:

audisio ha scritto:
Come vedete, la facilità del sistema decimale amplifica il mistero, non lo
riduce...


Se credi agli annunaki si. Altrimenti è avvenuta una cosa perfettamente logica: il sistema di calcolo si è evoluto nel tempo.
Ed avviene ANCHE OGGI.
Credi che il computer di oggi funzioni con le schede perforate che indicano gli 0 e 1?
O invece NEL TEMPO l' ingegno UMANO ha inventato meta linguaggi che ti permettono di usare il PC solo col mouse?
O forse sono tornati gli annunaki nel frattempo?

Citazione:

audisio ha scritto:
Tra l'altro, è possibile che proprio perchè il sistema decimale è più facile,
si sia progettata una razza, quella umana, con 10 dita (anzichè le 12
dei progenitori) proprio per favorire uno sviluppo più rapido della stessa,
grazie alla corrispondenza tra numero delle dita e sistema numerico più
semplice, in modo che questo venisse adottato in maniera del tutto
naturale dalla specie così prodotta.


Missione fallita. Il sistema decimale posizionale, quello più semplice per il calcolo, è arrivato secoli dopo gli annunaki.
Ma adesso mi direte che gli annunaki avevano progettato l'uomo in modo che il suo ingegno si risvegliasse secoli dopo, quando invece sarebbe bastato prendere un bambino di 10 anni mediamente sveglio per insergnargli il metodo qualunque numero di dita avesse.
Spero non crederai che un bambino che nasce senza qualche dito non impara a contare.......
Inviato il: 11/3/2011 18:13
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  •  Makk
      Makk
Re: messaggi subliminali sull
#604
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
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Citazione:

florizel ha scritto:
Makk
Citazione:
gli alfieri di "fare fronte contro la razionalità" mi hanno rotto il cazzo.

Ma non confondiamo la possibilità che la “razionalità” possa essere integrata da altre facoltà, con il manicheismo che SOLO la razionalità possa essere ritenuta l’unica salvezza per l’umanità…

La razionalità è quella che ti mette in contatto con gli estranei.
Ti serve anche tutto il resto (empatia, esperienze pregresse) ma alla fine lo sforzo di convertire quello che pensi in qualcosa che lui comprende è quello che fa la differenza.
Ed è un'operazione di raffinata tecnica linguistica che, se usi consapevolmente e dunque efficacemente, è perché hai capacità razionali di buon livello.

La comunicazione emotiva, che non fa conto più di tanto sulla tecnica linguistica, sulla capacità di pre-decodificare cosa l'altro capisce e adattare il tuo messaggio al suo linguaggio, è senz'altro soddisfacente...
... coi tuoi affini. Con quelli che più o meno pensano come te.

E anche con quelli, prima o poi, quando il rapporto reciproco diventerà stabile e dovrai condividerci qualcosa di più di qualche serata simpatica, quando dovrai farci assieme delle cose, utili, interessanti, importanti, durature, ti metterai a tavolino e stabilirai delle regole. Di rapporto, di azione, di banale tran-tran quotidiano, di quello che vuoi.
Ma se a quel punto non ci metterai razionalità, scoprirai che il buon senso e la sensibilità non bastano a evitare che ti scoppi in faccia la cosa che vuoi portare avanti insieme agli altri.

E ti scoppia in faccia anche quando a usare la razionalità è solo una parte dei tuoi sodali. Perché la razionalità è debole rispetto all'emotività, non è una droga, non è piacevole, costa fatica e noia.
Facilmente verrà messa da parte. E ciaociao alla possibilità di combinare qualcosa.


E' del tutto vero che "SOLO razionalità" è una roba di un palloso micidiale, e che ci cucini pietanze insipide.
Come è vero che le esperienze che meritano di essere ricordate sono un magma di sensibilità, emotività, gratificazione, spontaneità, spiritualità, entusiasmo e chi più ne ha più ne metta.

Ma la razionalità è una precondizione. Per poterti permettere l'esperienza con gli altri.
Per costruire lo scatolone vuoto e organizzarne gli spazi in modo che ci entrino dentro tutta quella sensibilità, emotività, eccecc che ci vuoi mettere.

E intendo non solo la tua sensibilità, emotività eccecc
Perché a curarci la sensibilità, emotività eccecc nostra ci vuole davvero poco, non hai bisogno di un contenitore e puoi strabordare quanto ti pare.

E' mettersi d'accordo con gli altri che richiede razionalità, concordare le linee-guida di una bella esperienza fattiva.



Citazione:
Citazione:
Redna:
non ha nessun senso se non quello che gli hanno dato quelli che quel giorno si sono riuniti per stilarlo secondo una convenzione nota solo a loro.

Flo: Direi:
BINGO. Solito discorso della necessità di parametrare convenzionalmente le cose affinché rispondano a determinate utilità…

Parliamo... del... dizionario!?!?

o ho capito male?

Citazione:
Citazione:
Il ragioniere è un mestiere. Non uno stato mentale

E si aprì un’altra discussione: “ma l’essere umano FINISCE PER ESSERE ciò che FA, anche se non lo è?”

In assoluto: certo.
L'uomo si vede dalla coerenza fra pensare e agire. Quindi le sue azioni parlano per lui. I suoi pensieri, per quanto belli e sinceri, possono solo promettere.

Se invece si parla di lavoro:
No. Se non vuole.
Si. Se è pigro.

Anche se il mio lavoro mi piacesse da matti e fossi un "workaholic", sarei sempre io che metto nel lavoro qualcosa di inimitabile, che lo rende una mia opera e non un prodotto del nome che si dà a quel tipo di azione.
Inviato il: 11/3/2011 18:16
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  •  redna
      redna
Re: messaggi subliminali sull
#605
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
da audisio il 11/3/2011 17:23:02

Ma mi sto anche chiedendo:
PERCHE' SIAMO FINITI A PARLARE DI QUESTO?


perchè questo è un forum creativo!!!
Perchè anche è bello non rispondere a delle semplici domande e continuare come se nulla fosse.

Citazione:
Si è spostato erroneamente l'accento sulla facilità/difficoltà
di calcolo di un particolare sistema numerico, quando si stava discutendo
dell'origine di un sistema di calcolo.


proprio così. Si stava parlando sull'origine del sistema di calcolo e creativamente si sta menando il can per l'aia.
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 11/3/2011 18:19
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  •  Makk
      Makk
Re: messaggi subliminali sull
#606
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
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Messaggi: 933
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Citazione:

tdm ha scritto:
Paolo Conte è avvocato.

vero, cazzo.
Adesso non avrò pace finché non scopro chi cavolo era l'architetto
Inviato il: 11/3/2011 18:20
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  •  complo
      complo
Re: messaggi subliminali sull
#607
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/10/2005
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Citazione:

redna ha scritto:
perchè questo è un forum creativo!!!
Perchè anche è bello non rispondere a delle semplici domande e continuare come se nulla fosse.

proprio così. Si stava parlando sull'origine del sistema di calcolo e creativamente si sta menando il can per l'aia.



Ti ho risposto: Dicono dagli arabi ma sembra che a loro volta lo avessero copiato da altre popolazioni.
Naturalmente non ho le prove sia andata così come non le hai tu, MEN CHE MENO, che sia andata in altra maniera.
Per la milionesima volta annoto che c'è qualcuno che discetta di cose ( origine dei sistemi di calcolo) NON CONOSCENDO MINIMAMENTE un elemento della discussione: il sistema di calcolo*.


* E lo rinfaccia COMICAMENTE all' interlocutore.
Inviato il: 11/3/2011 18:34
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: messaggi subliminali sull
#608
Sono certo di non sapere
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Citazione:
La razionalità è quella che ti mette in contatto con gli estranei.


Stravero. Ho provato a dirlo in mille modi, ma non è servito. Se c'è un posto ove la razionalità è quantomai necessaria, è un forum. E magari dopo, ma solo dopo, essersi messi in "contatto" - allora si può salire su un piano più "emotivo". Ma nemmeno troppo. In assenza di conoscenza dell'altro, la sinergia è cosa delicata. Per come sono fatto, quasi impossibile. Per quello per me le parole e i concetti devono essere chiari. Si possono dire cose estremamente eteree o spirituali (o quel che è), anche con un uso sapiente e razionale del linguaggio. IMHO.

Citazione:
L'uomo si vede dalla coerenza fra pensare e agire. Quindi le sue azioni parlano per lui. I suoi pensieri, per quanto belli e sinceri, possono solo promettere.


Se per "azioni" intendi il lavoro non sono d'accordo. Come diceva il maestro Carmelo Bene, va distinto l'atto dall'azione. Due cose completamente differenti.

Per il resto quoto tutto al 100%. Sempre ottimi interventi i tuoi....:)

PS: Cristiano Godano, forse una delle penne migliori del nostro cantautorato, è commercialista. Così...solo per dire.
Inviato il: 11/3/2011 18:35
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  •  florizel
      florizel
Re: messaggi subliminali sull
#609
Sono certo di non sapere
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Da dove potrei stare meglio.
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Makk

Citazione:
lo sforzo di convertire quello che pensi in qualcosa che lui comprende è quello che fa la differenza.


Mi sembra di capire che tu stia imputando alla razionalità un ruolo di “mezzo” per convertire altre facoltà umane in linguaggio comunicativo.
Esempio più spicciolo: io sono del parere che sia più l’empatia quella che spinge al contatto tra individui, e che la razionalità sia lo strumento tramite cui essa viene “tradotta” in linguaggio comprensibile. Se riduco le mie capacità relazionali alla razionalità probabilmente atrofizzerò in me la possibilità di far convivere due aspetti integranti ed interdipendenti necessari l’uno all’altro.
(Però sto parlando di empatia, non di emotività…)
Per quello poi parlavo di rischio di manicheismo in coloro che mettono la razionalità al primo posto, in una scala di valori verticalista.

“E si aprì un’altra discussione: “ma l’essere umano FINISCE PER ESSERE ciò che FA, anche se non lo è?”

Citazione:
In assoluto: certo.


Allora discutine con Tuttle… Lui che dice che un artista è tale anche dopo una vita sotto una catena di montaggio… ed io posso anche condividere, ma con le differenze che facevo tra chi ha già esperito la gratificazione derivante dall'esprimere la propria arte, e chi non può farlo per necessità altre.

Ciao.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 11/3/2011 18:54
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: messaggi subliminali sull
#610
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
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Citazione:
Allora discutine con Tuttle… Lui che dice che un artista è tale anche dopo una vita sotto una catena di montaggio… ed io posso anche condividere, ma con le differenze che facevo tra chi ha già esperito la gratificazione derivante dall'esprimere la propria arte, e chi non può farlo per necessità altre.


Io credo (opinione) che fare arte non sia ricerca di gratificazione (almeno non solo) ma necessità personale. Per questo penso che chi ha il dono dell'arte dentro di se, continuerà a coltivarla, perché è un bisogno. Come la sete, la fame o la cicca dopo al caffè. :)

Per il resto, lo ripeto. Gli esempi si sprecano.

Personalmente, conosco un bluesman, uno dei più grandi, che fa il manovale per pagarsi da vivere. Ha le braccia sfondate, una tendinite e dolori di ogni genere. Ma non smette di suonare la sua musica. Piuttosto smette di mangiare, ma non di suonare.

La gratificazione sta semmai in questo. Non mollare mai.

Sempre secondo me.
Inviato il: 11/3/2011 19:06
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  •  redna
      redna
Re: messaggi subliminali sull
#611
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
Ti ho risposto: Dicono dagli arabi ma sembra che a loro volta lo avessero copiato da altre popolazioni.


sembra invece che tu non lo sappia. Come non lo sanno in molti ma fanno finta di saperlo.
Questo non significa che sei un ignorante, che lo sono gli altri, e che lo sono anche io ma solo che nessuno vuole andarne in fondo a capire le cose e resta quindi sempre in superficie.

Citazione:
Naturalmente non ho le prove sia andata così come non le hai tu, MEN CHE MENO, che sia andata in altra maniera.


come fai a sapere che io non so ? Questo tuo atteggiamento è solo arrogante e lo è talmente tanto che non vuole nemmeno ammettere che altre persone sono in grado di sapere cose a tanti ignote.
Pertanto quello che sai tu lo sai solo tu, ma non andare a vedere se gli altri sanno di più o di meno e poi stabilire che gli altri NON possono sapere perchè è solo un atteggiamento non razionale e molto ma molto puerile.


Citazione:
Per la milionesima volta annoto che c'è qualcuno che discetta di cose ( origine dei sistemi di calcolo) NON CONOSCENDO MINI
MAMENTE un elemento della discussione: il sistema di calcolo*

puoi annotare quello che vuoi ma quello che annoto io e che non sai nemmeno le origini dei sistemi di calcolo e quindi brancoli nel buio.
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 11/3/2011 19:32
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  •  incredulo
      incredulo
Re: messaggi subliminali sull
#612
Sono certo di non sapere
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Certo che questa storia del ragioniere pensavo fosse di un banale incredibile, e' diventato un must.

L'essere umano E', punto.

L'artista, colui che e' artista non PUO' avere LA FORMA MENTIS di un ragioniere, non potrebbe farlo perche' impazzirebbe, sono come il diavolo e l'acquasanta, dovrebbe non VIVERE IL SUO ESSERE ARTISTA.

Se per necessita' dovesse fare il ragioniere, diventerebbe meno artista, dovrebbe forzarsi, dovrebbe cambiare la forma mentis, e' tanto difficile da comprendere?

Un saluto
_________________
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 11/3/2011 19:40
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: messaggi subliminali sull
#613
Sono certo di non sapere
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Citazione:

complo ha scritto:



Nessuno dice il contrario. Puoi partire dall' origine che vuoi per arrivare la dove ti aspetteresti arrivi l'ingegno umano: al metodo più semplice.
Guardacaso l' uomo c'è arrivato BEN DOPO gli annunaki.
Fino al tempo dei romani il sistema NON era decimale ed era MOLTO complesso. Si vede che gli annunaki si erano scordati di avvertire i romani.



Complo il tuo ragionamento è sballato , noi siamo abitati a ragionare nel sistema decimale ed è ovvio che se sfidi qualcuno a ragionare in maniera differente sei più veloce , chi deve cambiare sistema ha dei calcoli aggiuntivi da fare , non è una questione di semplicità , giusto per darti un idea i romani NON usavano una base 10 ma una base 5 ,sistema ancora più semplice visto che implica l'uso di una sola mano (4 era espresso come 5-1 , il 6 come 5+1 , 40 era 50-10 ecc. ecc.)
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 11/3/2011 19:51
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  •  Pyter
      Pyter
Re: messaggi subliminali sull
#614
Sono certo di non sapere
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Da Sidonia Novordo
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Esatto, incredulo, io non farei il ragioniere, il commercialista e l'avvocato manco se mi pagassero.

Non ci riuscirei proprio come forma mentis.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 11/3/2011 20:49
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  •  Manfred
      Manfred
Re: messaggi subliminali sull
#615
Dubito ormai di tutto
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La scrittura cuneiforme può considerarsi a tutti gli effetti un linguaggio binario al rovescio,almeno per il suo uso informatico, dalla sintesi si concretizza il tutto, senza la necessità di partire prima dal tutto per poi sintetizzare ed infine nuovamente sviluppare ciò che era stato sintetizzato. Penso che l'esistenza della scrittura cuneiforme come pure degli ideogrammi legittimi e dia spiegazione logica all'uso dei simboli e di associazioni degli stessi, nei messaggi chiamiamoli per comodità o meglio per migliore comprensione,non convenzionali.
_________________
Manfred
Inviato il: 11/3/2011 21:27
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: messaggi subliminali sull
#616
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Se per necessita' dovesse fare il ragioniere, diventerebbe meno artista, dovrebbe forzarsi, dovrebbe cambiare la forma mentis, e' tanto difficile da comprendere?


Non è difficile da comprendere. E' una cazzata! Punto.

Devi imparare ad ammettere le cazzate che dici e metterle da parte. Barricarti dietro una cazzata, all'infinito, non trasforma quella cazzata in una cosa vera.

E più tenti di spiegarla, trasformando continuamente l'assunto, più aggiungi cazzate su cazzate.

Come il "diventerebbe meno artista". Cioè ma ti rendi conto di che boiate scrivi?

Quindi, fallo per te, prima che per gli altri. BASTA DIRE CAZZATE.

Cias
Inviato il: 11/3/2011 22:16
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  •  Makk
      Makk
Re: messaggi subliminali sull
#617
Mi sento vacillare
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Citazione:

Tuttle ha scritto:
Citazione:
L'uomo si vede dalla coerenza fra pensare e agire. Quindi le sue azioni parlano per lui. I suoi pensieri, per quanto belli e sinceri, possono solo promettere.

Se per "azioni" intendi il lavoro non sono d'accordo.

Era la riga sopra e quella sotto.
La riga sopra alla mia frase diceva "in assoluto"
Cioè questa frase qui nel quote riguardava la risposta in assoluto a: l'uomo è quello che fà?
Risposta: Sì.
E' bellissimo come predica ma io giudico da come razzola (quello che fa). Coerenza.

La riga sotto diceva "se invece parliamo di lavoro".
E voleva dire rispondere alla domanda "l'uomo è quello che fà come lavoro nella vita?"
E relativa risposta che alla fine si può suntare in un vecchio slogan anarchico: "Tu non sei il tuo lavoro". (neanche quando ti piace) <- aggiunta mia.

Citazione:
PS: Cristiano Godano, forse una delle penne migliori del nostro cantautorato, è commercialista. Così...solo per dire.

L'architetto non ti viene in mente? Per esclusione sono passato agli stranieri, ma quelli son fortunati: anche se fanno altri lavori, come fanno un pelino di successo smettono di esercitare e si dedicano alla musica a tempo pieno. All'estero si può...
Vangelis, Jarre, niente, yoko kanno era ballerina ma non conta. (e comunque, appunto, ha smesso). Gerry Mullligan ha tirato su una big band professionista di dentisti, avvocati, ecc ma non c'entra... era italiano.
Inviato il: 11/3/2011 22:45
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  •  Pispax
      Pispax
Re: messaggi subliminali sull
#618
Sono certo di non sapere
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Citazione:

complo ha scritto:

...
La scelta è arbitraria, i calcoli col sistema decimale sono più semplici.
Vogliamo sfidarci a fare delle semplici somme io in base 10 e tu in base 7?


Il sistema più semplice, come diciamo entrambi, è quello posizionale.

Per il resto è ovvio che non c'è gara, visto che siamo entrambi abituati da decenni al sistema decimale. Per tutti e due 6+1 istintivamente fa 7, non zero.


Questo però non rende il sistema decimale migliore degli altri. Riesce solo a dimostrare che tutti noi mentalmente duriamo fatica a staccarci dalle abitudini.
Conosco un paio di informatici - per dire - che si sono abituati all'esadecimale e non smettono di frantumarmi la minchia vantandone l'indubbia superiorità.
Secondo loro un sistema numerico che si basa sulle potenze del due ma che ha l'astuzia di partire da 2^4 (e quindi salta le potenze di 4 in 4 invece che di 1 in 1) permette tutta una serie di scorciatoie nei calcoli che il sistema decimale non si sogna neppure.
Personalmente ho deciso di fidarmi. Nel senso che me ne sbatto la fava di appurare se hanno ragione o torto: l'importante è che non insistano a voler passare una serata per mostrarmi tutti questi indiscutibili vantaggi.


La questione comunque è secondaria. Per semplicità siamo approdati al sistema decimale, visto che abbiamo 10 dita. Sempre per semplicità siamo approdati al sistema posizionale, che rende i calcoli più semplici.


Direi che una volta assodato questo possiamo andare avanti.
Inviato il: 12/3/2011 0:24
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  •  Makk
      Makk
Re: messaggi subliminali sull
#619
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Citazione:

florizel ha scritto:
Makk
Citazione:
lo sforzo di convertire quello che pensi in qualcosa che lui comprende è quello che fa la differenza.

Mi sembra di capire che tu stia imputando alla razionalità un ruolo di “mezzo” per convertire altre facoltà umane in linguaggio comunicativo.

Esattamente.
E nel resto del post ho chiarito che non escludo affatto la possibilità della comunicazione emotiva, che fa uso larghissimo di altre cose e ha molto meno bisogno di una comunicazione linguisticamente ben strutturata.
Affinità elettive, anime gemelle, ecc li conosco, ci sono mie ex che si trovavano un bicchiere d'acqua in mano prima di rendersi conto di avere sete o che si vedevano massaggiate le tempie a tradimento durante una festa e "come lo sapevi che ho mal di testa?".

La comunicazione tra affini è un altro campo. Ho scritto chiaramente che la razionalità serve "tra estranei". E il resto del post chiarisce "multipli".

La rivoluzione non la fai con i tuoi quattro-cinque affini del cuore, la fai con tanta gente che conosci poco.

Citazione:
io sono del parere che sia più l’empatia quella che spinge al contatto tra individui, e che la razionalità sia lo strumento tramite cui essa viene “tradotta” in linguaggio comprensibile.

Beh, è UNA delle possibilità. Empatia, interesse (economico o limitrofe), attrazione sessuale... molle che innescano il desiderio di rapporto, quante ne vuoi.

Citazione:
Se riduco le mie capacità relazionali alla razionalità probabilmente atrofizzerò in me la possibilità di far convivere due aspetti integranti ed interdipendenti necessari l’uno all’altro.

Non puoi "ridurre" alla razionalità: è un mezzo (oltre che un'atto di volontà non automatico) che noi usiamo secondo necessità.
Senza uno scopo per usare la razionalità, ti culli nel beato stato di godere le percezioni della realtà come un flusso di sensazioni.
E' quando devi affrontare la realtà che scatta l'esigenza adattiva (istinto di sopravvivenza) di risolvere un problema. Puoi affidarti all'emozione, all'istinto, o puoi affidarti alla razionalità.

Non puoi usare solo la razionalità come non puoi navigare solo con una carta nautica (ti serve anche una barca, tanto per cominciare).

Ci deve essere un'intenzione dietro. E quella determina l'uso e la quantità di razionalità che ti serve nonché gli strumenti accessori (empatia è uno, esperienza un altro) che, correttamente maneggiati, ti portano al risultato.
Una persona molto diversa da te (o un problema complesso) richiede molta razionalità, una persona molto simile (o un problema semplice) ne richiede poca. Inquest'ultimo caso ecco l'illusione di poterne fare a meno.
Poi ci sono la tua sensibilità, empatia, carattere, capacità di mentire (che è sempre legata all'empatia) che possono coadiuvare (o interferire con) la soluzione.

Nessuno è razionale 24h al giorno. Nessuno usa solo la razionalità nella comunicazione.

[Se no avresti delle interazioni sorprendentemente spiazzanti, come quelle divertentissime di ELIZA: un software per emulare uno psichiatra (freudiano classico), specializzato nell'individuare una keyword del tuo messaggio e provocare una prosecuzione della conversazione attraverso una domanda ulteriore (chiaramente ti frega per poche battute).

L'assenza di scopo (continuare con determinazione "razionale" una conversazione inutile non è uno scopo adattivo di alcun tipo) determina la sensazione di avere a che fare con un dissociato.]


Ma l'empatia non è "la controparte della razionalità". Non è proprio un mezzo, se ci pensi bene.
E c'è chi ne fa a meno, complicandosi non poco il compito di interrelazionarsi col prossimo, ma si può fare. Per esempio devono farne a meno le personalità cosiddette "anaffettive", che hanno miserrime capacità empatiche e quindi operano attraverso schemi affettivi che hanno visto usare agli altri e socialmente sanno che devono usarli per essere accettati. Ti accorgi che sono anaffettivi quando devono interagire creativamente e sparano spropositi: "veniamoci incontro, tu fai quello che dico io e così siamo tutti contenti".

No.
Il mezzo "alternativo" alla razionalità è proprio l'istinto, l'emotività.
Che, spinta olte un certo limite, io chiamo rinuncia ad abbandonare un ambito cognitivo confortevole e sicuro.


Citazione:
Per quello poi parlavo di rischio di manicheismo in coloro che mettono la razionalità al primo posto, in una scala di valori verticalista.

Non c'è una "scala di valori". C'è solo Istinto/emozione vs. razionalità. Emisfero destro e sinistro.
Strumenti in nostro possesso che usiamo alternativamente o in sinergia.
La razionalità è più adatta a certe cose, l'intuito ad altre.
E in linea di massima usiamo poco la razionalità e preferiamo il più gratificante "viversi le emozioni".

Il manicheismo invece è rigidità cognitiva. Puoi averlo nel razionalista che rifiuta l'apporto che il lato emotivo gli potrebbe dare, come nell'emotivo che ha paura delle sfide che la razionalità gli pone (prima fra tutte lo scontrarsi con le contraddizioni).

In tutti due i casi hai una scarsa capacità di integrare i vari aspetti della realtà e un aggrapparsi a quelli già in suo possesso, rifutando appunto gli altri.
Il modo per fare questo è appiattire le sfumature della parte di realtà che gli sfugge (in modo che sia meno problematica) e idealizzare come "perfette" quelle che controlla bene.
Tutto bello (giusto, sano) quello che mi torna comodo, tutto nero (sbagliato, malato) quello che non mi torna.

Ma non c'è modo che tu possa attribuire alla razionalità un primato nel creare manichei, è rigidità cognitiva e colpisce tutti noi, peggiorando con l'età fra l'altro.
Inviato il: 12/3/2011 0:35
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  •  Pispax
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Re: messaggi subliminali sull
#620
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redna



Citazione:
Il trentesimo parallelo intersecato dal trentesimo meridiano che corrisponde a Giza si somma e diventa 60 cioè il numero di rango di Anu, il capo del pantheon sumero. Tutti i calcoli venivano fatti con sistema basato sul 60 essendo tale numero sacro perchè numero di rango della massima divinità.



Avresti anche ragione, se non fosse che anche la suddivisione in meridiani e paralleli è una roba del tutto arbitraria.


E' stato arbitrariamente deciso che i paralleli siano 180 e che i meridiani siano 360. Greenwich è diventato il meridiano zero solo nel 1884, quindo solo dal 1885 possiamo dire che Giza è al "trentesimo meridiano".

Prima ognuno metteva il meridiano zero un po' dove voleva: a seconda della carta valeva quello che passava per Pisa, o per Monte Mario, o per Parigi, o per Gerusalemme, o per S. Pietroburgo, o per Cadice, ecc ecc ecc.
Fino al 1884 Giza era al trentesimo meridiano solo ed esclusivamente per gli Inglesi.

Per i paralleli il ragionamento è analogo.


Credo sia molto difficile che i Sumeri 4 millenni prima potessero tenere di conto di queste cose per stabilire che il 60 era il numero di rango di Anu, chiunque egli sia.
Inviato il: 12/3/2011 0:39
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  •  Pispax
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Re: messaggi subliminali sull
#621
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Makk


Citazione:
L'architetto non ti viene in mente?


L'unico architetto "creativo" che mi viene in mente è Mario Marenco, un comico stralunato della banda di Arbore.
Inviato il: 12/3/2011 0:42
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Re: messaggi subliminali sull
#622
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Citazione:

Makk ha scritto:
Citazione:

tdm ha scritto:
Paolo Conte è avvocato.

vero, cazzo.
Adesso non avrò pace finché non scopro chi cavolo era l'architetto


Forse pensavi ad Edoardo Bennato
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 12/3/2011 1:08
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Re: messaggi subliminali sull
#623
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“E si aprì un’altra discussione: “ma l’essere umano FINISCE PER ESSERE ciò che FA, anche se non lo è?”

Citazione:
Makk: In assoluto: certo.


Citazione:
Flo:
Allora discutine con Tuttle… Lui che dice che un artista è tale anche dopo una vita sotto una catena di montaggio… ed io posso anche condividere, ma con le differenze che facevo tra chi ha già esperito la gratificazione derivante dall'esprimere la propria arte, e chi non può farlo per necessità altre.

Hai stravolto quello che volevo dire, ma lo ha fatto anche Tuttle e la risposta a lui vale per te.

Nel merito della TUA idea, è un'idea romantica ma non molto riscontrabile nella realtà.

Saverio Fattori scrive, una vita alla catena di montaggio e continua. Scrive bene e disordinato, come chi non ha studiato, ma le parole le ama, e ci si scontra senza paura, come fa coi suoi personaggi. La Cattedrale (sarebbe la fabbrica) che ti ho linkato dice bene quanta durezza e bellezza ci sono dentro l'uomo e come non vengono soppresse neanche dalla catena (e contemporaneamente ti dice quanto è odiosa).

Flo: non possono soffocare quello che hai dentro. A patto che tu abbia qualcosa. Ma non c'è bisogno che sia arte.

In piazza. In diretta. Stupido quiz tipo "che colore è il cavallo bianco di..?" - "bianco" - "brava, signora! Ha vinto 1.000€"
Il presentatore individua un grosso signore coi baffoni, sorridente, pittoresco, è perfetto. Và da lui:
"Lei! Vuole vincere 1.000€?"
"No" [il presentatore trasecola, non se l'aspettava. Non ha la prontezza di dirigere altrove il microfono e farfuglia]
"Co-co-come sarebbe, no... perché!?"
"Perché io zi metto un mese a tirar su 1.000euro. Darli via così a l'è minga 'na roba seria" [e non ha mai smesso di [ir]ridere]



Non possono soffocare questo. Quello che fai è quello che sei. E la coerenza, la dignità, la consapevolezza di sé si traducono in azioni (quello che fai) che confermano quello che sei.
Di certo* tu NON sei il tuo lavoro.


*Sono ripetitivo, lo so: difetti della razionalità.
Inviato il: 12/3/2011 1:22
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  •  Makk
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Re: messaggi subliminali sull
#624
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Santa: Grazie dell'aiuto ma no. Bennato non esercita.
Pispax: quasi sicuramente era Marenco. Non sono sicuro perché la "cella mestica" diceva musicista e la sensazione era gradevole. Marenco lo odio anzicchennò
Adesso posso andare a letto... te ne devo uno io, prima o poi regoliamo tutti i dare-avere
Inviato il: 12/3/2011 1:37
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Re: messaggi subliminali sull
#625
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Makk, puo' essere che tu abbia in mente Mangoni, il 'collaboratore' di Elio e le storie tese? Ha realizzato anche la Mangoni tower, a Milano.
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Inviato il: 12/3/2011 2:49
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Re: messaggi subliminali sull
#626
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Da Asia
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Citazione:

Tuttle ha scritto:
Citazione:
Se per necessita' dovesse fare il ragioniere, diventerebbe meno artista, dovrebbe forzarsi, dovrebbe cambiare la forma mentis, e' tanto difficile da comprendere?


Non è difficile da comprendere. E' una cazzata! Punto.

Devi imparare ad ammettere le cazzate che dici e metterle da parte. Barricarti dietro una cazzata, all'infinito, non trasforma quella cazzata in una cosa vera.

E più tenti di spiegarla, trasformando continuamente l'assunto, più aggiungi cazzate su cazzate.

Come il "diventerebbe meno artista". Cioè ma ti rendi conto di che boiate scrivi?

Quindi, fallo per te, prima che per gli altri. BASTA DIRE CAZZATE.

Cias


Puo' essere Tuttle, puo' essere, del resto cazzate ne diciamo tutti e non vedo perche' dovrei fare eccezione.

Pero' non capisco la tua sicurezza su questo, da dove deriva?

Non ho detto che un artista non possa sfangarsi la vita lavorando, anche con lavori di fatica, ma ho parlato di forma mentis, di UNA in particolare, il ragioniere.

Ora trovami esempi di RAGIONIERI artisti, ragionieri non perche' hanno il diploma di ragioniere ma ferche' FANNO i ragionieri dalle 8 alle 17 escluso i weekend, e poi scatenano la loro immaginazione componendo e scrivendo.

Non mi fare esempi di titolari di studi da commercialista che fanno fare i RAGIONIERI agli impiegati, please.

Immagino che almeno un paio potresti trovarli, con calma pero' senza fretta.

Un saluto
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Inviato il: 12/3/2011 6:12
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Re: messaggi subliminali sull
#627
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Citazione:

Ora trovami esempi di RAGIONIERI artisti, ragionieri non perche' hanno il diploma di ragioniere ma ferche' FANNO i ragionieri dalle 8 alle 17 escluso i weekend, e poi scatenano la loro immaginazione componendo e scrivendo.

Non mi fare esempi di titolari di studi da commercialista che fanno fare i RAGIONIERI agli impiegati, please.

Immagino che almeno un paio potresti trovarli, con calma pero' senza fretta.


Tranquillo Tuttle, ci penso io...

http://www.youtube.com/watch?v=uZ_fu4Rpqyk



Bella!!
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Re: messaggi subliminali sull
#628
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P.s. per i "frequenzimetri" frequentanti il sito LC (anche se, di molti di voi, tutto si può dire, tranne che ne capiate molto di frequenze, musica e consimili, viste le critiche fatte ai Queen!!):

La matrice geometrica dell''Universo

Ariciaoo
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Re: messaggi subliminali sull
#629
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Tuttle

Citazione:
Io credo (opinione) che fare arte non sia ricerca di gratificazione (almeno non solo) ma necessità personale. Per questo penso che chi ha il dono dell'arte dentro di se, continuerà a coltivarla, perché è un bisogno.


Ho usato un termine inesatto, è probabile. Con “gratificazione” intendevo la constatazione della necessità di continuare ad esprimere la propria arte, poiché sperimentarne gli effetti ha prodotto dei risultati, in termini di soddisfazione e di autostima… Cosa diversa da chi, spinto dalla necessità di lavorare e fare un lavoro per cui non si sente “tagliato”, non può fare… e finisce per atrofizzare un’eventuale predisposizione artistica… (opinione, anche questa solo mia)…

Vero, verissimo che chi ha quell’arte, quel fuoco sacro dentro, non può reprimerlo.
Ma deve averne coscienza.

In realtà il principio iniziale su cui basavo la mia domanda (che voleva essere più ingenuamente una boutade…) era altro da quello che è diventato…

“ma l’essere umano FINISCE PER ESSERE ciò che FA, anche se non lo è?”.


In primo luogo, non chiedevo se l’individuo E’ ciò che FA, ma se finisce per esserlo spinto dalle necessità. Questo è molto differente dall’ipotesi secondo cui FA ciò che E’, tesi da cui parte Makk.

Il bello è che Makk scrive pure che io avrei stravolto quello che LUI pensa…

Citazione:
Nel merito della TUA idea, è un'idea romantica ma non molto riscontrabile nella realtà.


Mah… ne conosco di persone che hanno finito per acquisire una determinata forma mentale in quanto costretti ad esercitare, per lavoro, una parte delle loro facoltà a discapito di altre.
Ma è un campo sterminato, quello in cui ci stiamo addentrando…

Citazione:
Di certo* tu NON sei il tuo lavoro.


So che usi un “tu” generico, ma solo per portarti un esempio: il fatto che io non abbia mai avuto un lavoro stabile, e che abbia sempre dovuto cercarmene uno, ha consentito che io conservassi delle modalità diciamo… coerenti con la mia personalità. Se avessi fatto un lavoro di tipo esecutivo probabilmente avrei costretto in un angolo quelle mie particolari caratteristiche.
Oggi faccio un lavoro molto vicino a ciò che sono.
Mi piacerebbe molto che tutti potessero godere, di questa possibilità.

E a proposito di lavoro, ora vado.

Buona continuazione a voi tutti.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 12/3/2011 9:09
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  •  Makk
      Makk
Re: messaggi subliminali sull
#630
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Citazione:

funky1 ha scritto:
Makk, puo' essere che tu abbia in mente Mangoni, il 'collaboratore' di Elio e le storie tese? Ha realizzato anche la Mangoni tower, a Milano.

MA SEI UN GRANDE!!
Inviato il: 12/3/2011 12:48
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