Tuttle ha scritto: Ancora abbiamo postato in sincrono...
Comunque non capisco davvero cosa vi porti ad ostinarvi con sta roba. Cioè cosa avete paura di perdere nel credere agli aerei sulle torri?
Secondo me vi state, da soli, imponendo un auto-illusione - per stare lontani il più possibile dalla VU. E' comunque un dogma no?
Ma chi si ostina? ho preso il video di youtube per ragionare sulla percezione che l'occhio può avere. Io ho imparato a non dare nulla per scontato, tutto qui. In tutta questa storia ho solo un "dogma":
- non è con le prove che si cambierà o si insegnerà alla gente ad aprire gli occhi.
La mia priorità, non è svelare la verità ma, se possibile, insegnare al prossimo a non essere ingannati. Ci aprirei un Topic quasi quasi ...
Per il resto concordo. Buon lavoro, in attesa di Audisio
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Inviato il: 9/2/2011 22:25
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Re: 11/9: La terza verità
#364
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Ancora abbiamo postato in sincrono...
Comunque non capisco davvero cosa vi porti ad ostinarvi con sta roba. Cioè cosa avete paura di perdere nel credere agli aerei sulle torri?
Secondo me vi state, da soli, imponendo un auto-illusione - per stare lontani il più possibile dalla VU. E' comunque un dogma no?
PS: comunque per ora mi fermo qui. Aspetto risposte concrete di Audisio sulle questione che ho posto nell'altra pagina. Se non arriveranno farò a meno di continuare a postare. Il tempo è comunque prezioso. Ciapet...
Inviato il: 9/2/2011 22:18
Calvero
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Re: 11/9: La terza verità
#363
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...abbiamo postato l'ultimo post insieme, non avevo ancora letto il tuo. Infatti quella che leggi sopra è l'opinione che ne do. Sono in buona fede.
Detto questo, quello che a me interessa è che l'occhio nel nostro mondo reale può "fisicamente" percepire un oggetto solido che non esiste. Questo è il punto. Incontrovertibile. E la mia opinione è che così come pianificano i piani più arditi come l'11 Settembre, trovo plausibile che con la stessa disonestà ci nascondano da anni e anni tecnologie non ancora rivelate.
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Inviato il: 9/2/2011 22:16
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Re: 11/9: La terza verità
#362
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Citazione:
Credo che ci sia una bella marea di tecnologia di cui sappiamo ben poco, se non niente.
Questo è sicuro, ma le regole della propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio le conosciamo e su queste si costruisce quel che si vuole. I limiti rimangono e non sono valicabili.
La luce non può essere opaca e non può esistere assenza di luce in piena luce solare senza ostacoli fisici. Questo era nel 2001, così sarà nel 2050.
Fare volare un aereo è cosa invece fattibile ed è quello che abbiamo visto tutti. Se la velocità era davvero un limite le spiegazioni possibili sono comunque mille anni luce meno assurde degli ologrammi volanti.
Ciao.
Inviato il: 9/2/2011 22:16
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Re: 11/9: La terza verità
#361
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Da Fleed / Umon
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... ma non credo che possa essere replicato in grande scala, e non credo sia nemmeno definibile ologramma..
... è per riflettere sulla percezione visiva umana e dei "miracoli" che può percepire.
Credo che ci sia una bella marea di tecnologia di cui sappiamo ben poco, se non niente.
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Inviato il: 9/2/2011 22:11
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Re: 11/9: La terza verità
#360
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Citazione:
questo non mi pare trasparente
Questo non è un ologramma, ma due specchi concavi con al centro un oggetto.
Si chiama mirage e lo puoi comprare a 10 euro dai cinesi.
Questo è quello che intendo quando dico "non avere idea di quel di cui si discute". Senza offesa...
Inviato il: 9/2/2011 22:09
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Re: 11/9: La terza verità
#359
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questo non mi pare trasparente
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si parla di ologrammi visibili alla luce del sole.
Ottimo! Mi citi FOCUS come fonte. Che fra l'altro non dice un cazzo. Nulla vieta di proiettare un ologramma in piena luce solare. Se vai in giappone trovi molte vetrine in cui vengono usati ologrammi 3D come attrazione per i passanti. MA RIPETO. SONO TRASPARENTI!! E SONO FERMI!!! Perché sono trasparenti? Perché la luce non oppone barriera alla luce in quanto non è un ostacolo FISICO. Per questo non proietta ombre e per questo non riceve ombre. Possibile che non lo capisci? Possibile che ritieni credibile un immagine fatta di luce che non sia trasparente??????????????????? Tu dici che le ombre sono contenute e preimpostate per sincronia con la realtà, all'interno delle componenti proiettate. NON CAMBIA NIENTE. Quando vedi zone nere nelle proiezioni, olografiche comprese, significa che per quelle zone non viene veicolata la luce!!! Come fai a non veicolare la luce in pieno giorno????? MIIIIIIIIIIIIII!!!!!:)
Ecco cosa accade quando aggiungi luce (ologramma) alla luce (flash delle fotocamere)
Citazione:
Potrebbe anche essere acccaduta una cosa del genere: si è parlato del famoso terzo aereo. Se esiste realmente potrebbe aver avuto a bordo la matrice dell'immagine olografica del 767 e lo specchio deviatore. Esponendo la matrice alla luce del sole si sarebbe generata l'immagine olografica poi deviata dallo specchio sempre posto a bordo del terzo aereo verso o la cortina di nano schermi diffusa nell'aria nella posizione dove poi si è visto l'aereo oppure verso sempre lo stesso punto ma in direzione di un drone (nè tradizionale, lento, ma neanche 767 troppo tozzo per raggiungere le velocità di cui abbiamo parlato, diciamo un modello snello da Area 51) con a bordo l'apparecchiatura per riflettere ulteriormente l'immagine. E' così pazzesco?
E' una supercazzola Audisio. Una supercazzola di dimensioni planetarie....
si parla di ologrammi visibili alla luce del sole. Potrebbe anche essere acccaduta una cosa del genere: si è parlato del famoso terzo aereo. Se esiste realmente potrebbe aver avuto a bordo la matrice dell'immagine olografica del 767 e lo specchio deviatore. Esponendo la matrice alla luce del sole si sarebbe generata l'immagine olografica poi deviata dallo specchio sempre posto a bordo del terzo aereo verso o la cortina di nano schermi diffusa nell'aria nella posizione dove poi si è visto l'aereo oppure verso sempre lo stesso punto ma in direzione di un drone (nè tradizionale, lento, ma neanche 767 troppo tozzo per raggiungere le velocità di cui abbiamo parlato, diciamo un modello snello da Area 51) con a bordo l'apparecchiatura per riflettere ulteriormente l'immagine. E' così pazzesco? Spiegherebbe la questione velocità...
Inviato il: 9/2/2011 21:07
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Re: 11/9: La terza verità
#356
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Bon. Allora stai dicendo che non hai capito. E' già diverso.
Passo passo:
Non esiste il concetto di ombra finta. Il nero non è proiettabile Audisio perché il nero è l'assenza di luce. Lo vuoi capire o no che l'ologramma è fatto di luce, e IN LUCE il nero non è proiettabile (perché semplicemente è assenza di luce)? Quando al cinema vedi il nero 100 di un ombra dentro ad un immagine significa che li la pellicola non lascia passare la luce del proiettore. LA LUCE VIENE BLOCCATA DALLA MATERIA (immagine stabile del positivo). Il nero è assenza di luce sullo SCHERMO mentre tutto ciò che viene DOPO il nero non è altro che un operazione di filtraggio della luce sempre e solo in relazione all'opacità dell'immagine stabile del positivo. E' sempre un sistema basato sulla luce e sul filtraggio delle diverse frequenze di spettro. Per un ologramma il "filtro" viene dopo al medium ed è rappresentato dallo spazio in cui convergono le diverse componenti angolari (beam). Uno spazio dove ogni altra fonte di luce esiste. Capisci che non puoi proiettare il BUIO in piena luce in quanto il buio (ombra) non è proiettabile ma si ottiene FILTRANDO la luce? Non puoi avere un immagine (luce=immagine) OPACA che non lasci passare altra luce=immagine.
Qui ti sto dicendo che il nero (ombra) non è un qualcosa che si può proiettare in quanto il nero è assenza di luce. Anche in un ologramma!!!
Considerando che siamo in pieno giorno la luce è piena e presente nello spazio ove l'ologramma si forma. Qualunque sia il tipo di medium utilizzato.
Capisci che non puoi ottenere il nero in luce in quanto sei in pieno giorno?
Capisci che non puoi ottenere un immagine opaca in quanto la luce delle componenti dell'ologramma si somma allo spettro della luce solare?
Capisci che l'ologramma, anche se al buio completo, non può essere opaco. Cioè non può non farsi attraversare dalla luce che è la stessa componente che gli serve a generarsi?
Più elementare di così non so come mettertela giù.
Un'altra cosa. Io ti sto scrivendo di mio pugno. Tu, se puoi, non mi linkare niente se non sei in grado di argomentare sia quello che ti sto dicendo sia quello che stai linkando.
Viceversa inizio pure io a quotarti trattati di fisica ottica e facciamo a chi ce l'ha più lungo ok?
Per finire, hai capito perché gli ologrammi che stai googlando sono sempre nel buio completo?
Citazione:
Se parliamo di specchi, si potrebbe riempire l'atmosfera di elementi che formino uno specchio invisibile.
OMG!!!!!
Inviato il: 9/2/2011 20:00
audisio
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Re: 11/9: La terza verità
#355
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Parla come mangi, se no non ci capiamo. Se intendi che servono ad esempio gli specchi, questa è un'altra questione, ma non dire che l'ombra è impossibile per un ologramma. Se parliamo di specchi, si potrebbe riempire l'atmosfera di elementi che formino uno specchio invisibile. Se ne è parlato. Comunque, andiamo per argomenti se no nun se capisce 'na mazza...
Inviato il: 9/2/2011 19:52
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Re: 11/9: La terza verità
#354
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Citazione:
P.S.: non sai leggere? E' un sito che si occupa di tecnica olografica e dice chiaramente che le ombre si possono riprodurre con un ologramma.
Non iniziare ad offendere sennò si riparte.
Ti ho scritto un papiro sopra, non mi puoi rispondere asserendo che gli ologrammi esistono.
Leggi cosa ho scritto e dimmi cosa non hai capito sul concetto di ottenere opacità e ombre attraverso l'uso di luce (in pieno giorno).
Per favore non svicolare.
Inviato il: 9/2/2011 19:50
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Re: 11/9: La terza verità
#353
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Citazione:
Infatti, gli ologrammi che già sono in produzione commerciale (la cantante, le guide storiche dei musei ecc.) mostrano tranquillamente le ombre dei lineamenti, i panneggi ecc. ecc. Ma altrimenti, a che cazzo servirebbero?
RIDAJE!!!
LEGGI COSA HO SCRITTO SOPRA!
Inviato il: 9/2/2011 19:42
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Re: 11/9: La terza verità
#352
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Infatti, gli ologrammi che già sono in produzione commerciale (la cantante, le guide storiche dei musei ecc.) mostrano tranquillamente le ombre dei lineamenti, i panneggi ecc. ecc. Ma altrimenti, a che cazzo servirebbero?
P.S.: non sai leggere? E' un sito che si occupa di tecnica olografica e dice chiaramente che le ombre si possono riprodurre con un ologramma.
Inviato il: 9/2/2011 19:41
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Re: 11/9: La terza verità
#351
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Citazione:
@ Tuttle: Nell'ologramma di tipo 3D, la tridimensionalità è data dall'inserimento di un modello fisico in tre dimensioni, che esce dal piano olografico. L'immagine olografica è un'informazione completa del fronte d'onda emesso da un oggetto illuminato. La percezione visiva di un oggetto ripreso nell'ologramma è dunque la stessa che si ha osservandolo nella realtà, con la possibilità di ruotarlo per cambiare la proiezione delle OMBRE o la visione prospettica. La riproduzione di un ologramma 3D presuppone la realizzazione di un modello identico all'originale, la stessa geometria d'illuminazione ed uguale combinazione cromatica. tratto da: http://www.xlab.it/mat_didattico/Gli_Ologrammi/tipi.html
Quindi?
Hai scoperto che l'ologramma 3D si ottiene dalla ricomposizione di componenti delle tre dimensioni.
Rimane la questione di COSA sia un ologramma dal punto di vista fisico. LUCE.
Leggiti bene cosa ho scritto sopra, prima di tentare contro argomentazione.
Un consiglio spassionato...
Inviato il: 9/2/2011 19:39
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Re: 11/9: La terza verità
#350
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@ Tuttle: Nell'ologramma di tipo 3D, la tridimensionalità è data dall'inserimento di un modello fisico in tre dimensioni, che esce dal piano olografico. L'immagine olografica è un'informazione completa del fronte d'onda emesso da un oggetto illuminato. La percezione visiva di un oggetto ripreso nell'ologramma è dunque la stessa che si ha osservandolo nella realtà, con la possibilità di ruotarlo per cambiare la proiezione delle OMBRE o la visione prospettica. La riproduzione di un ologramma 3D presuppone la realizzazione di un modello identico all'originale, la stessa geometria d'illuminazione ed uguale combinazione cromatica.
Che ci siano le ombre non è in contraddizione con la teoria ologramma, per quello che ho detto prima. Piuttosto, più che smentire l'ologramma si potrebbe confermarlo qualora ci fossero ombre SBAGLIATE. Infatti, il Sole non sbaglia ma un programmatore può benissimo commettere un errore. Dunque, se ci fosse anche una sola ombra sbagliata sarebbe la conferma che è stato utilizzato un ologramma (o CGI), il contraro non prova nulla. Ora, non mi sono mai soffermato sulla questione ombre, ma qualcuno ne aveva discusso mi sembra. Dovrei andare a recuperare qualcosa in merito. Per ora non so dire nulla sulla questione...
Non esiste nessuna ombra sbagliata in nessuna immagine disponibile. Né video, né fotografica.
Inviato il: 9/2/2011 19:26
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Re: 11/9: La terza verità
#348
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Citazione:
Scusa Tuttle, ma tu ragioni dando per scontato che l'ombra sia VERA.
Non esiste il concetto di ombra finta. Il nero non è proiettabile Audisio perché il nero è l'assenza di luce. Lo vuoi capire o no che l'ologramma è fatto di luce, e IN LUCE il nero non è proiettabile (perché semplicemente è assenza di luce)? Quando al cinema vedi il nero 100 di un ombra dentro ad un immagine significa che li la pellicola non lascia passare la luce del proiettore. LA LUCE VIENE BLOCCATA DALLA MATERIA (immagine stabile del positivo). Il nero è assenza di luce sullo SCHERMO mentre tutto ciò che viene DOPO il nero non è altro che un operazione di filtraggio della luce sempre e solo in relazione all'opacità dell'immagine stabile del positivo. E' sempre un sistema basato sulla luce e sul filtraggio delle diverse frequenze di spettro. Per un ologramma il "filtro" viene dopo al medium ed è rappresentato dallo spazio in cui convergono le diverse componenti angolari (beam). Uno spazio dove ogni altra fonte di luce esiste. Capisci che non puoi proiettare il BUIO in piena luce in quanto il buio (ombra) non è proiettabile ma si ottiene FILTRANDO la luce? Non puoi avere un immagine (luce=immagine) OPACA che non lasci passare altra luce=immagine.
E ti sto solo mettendo di fronte al paradosso limite, ovvero il NERO in luce. Ma lo stesso discorso vale per tutto lo spettro del visibile che avrebbe reso la proiezione NON opaca ma TRASPARENTE perché la luce si somma ad altra luce. Per questo gli ologrammi vengono meglio al buio (ma sono comunque trasparenti), così come le normali proiezioni cinematografiche. E' fisica elementare della luce Audisio, non qualcosa che poi saltare a piè pari. Ho già detto nel thread di Fetzer che se fotografi un ologramma usando il flash ti ritrovi una foto SENZA ologramma, o se il tempo è particolarmente breve te ne trovi brandelli. Citazione:
Ma un software predisposto per generare ologrammi cosa fa? In base alla posizione del velivolo, delle torri, del sole, tutti dati impostati come input genera il risultato conseguente, dunque anche le ombre che ci si aspetterebbero.
Non è un software che genera ologrammi ma una serie di sistemi messi in asse. Sistemi di tipo fisico. Proiettore, shutter, lastre, medium o emulsioni etc. Il segnale che arriva alla proiezione può essere un semplice file video o una qualsiasi altra fonte di immagini riprese sulle componenti a tre dimensioni. Tu, non solo salti la questione fisica, ma ipotizzi una proiezione di immagini CGI sincronizzata alla realtà fisica del sole, del fumo (evento non riproducibile in maniera esatta), del vento che sposta il fumo (predizione), della triangolazione in tempo reale di ogni possibile parametro immaginabile inerente la realtà con il modello virtuale di aereo proiettato. E ci metto dentro anchei detriti schizzati fuori dall'altra parte e ritrovati sui tetti. Abbi pazienza ma non hai idea di cosa sia il rasoio di occam se mi metti in ballo sto delirio. Citazione:
Mi rendo conto che così vinco sempre io.
Si vince a parlare da soli. Se mi ascolti ci sta che capisci, come nel caso delle colonne VS carro armato. Anche li sei partito in quarta perché non volevi ascoltare.
Citazione:
Ma se è stato utilizzato un ologramma, la genialità del male degli autori è proprio questa. Che l'uso dell'ologramma non può essere dimostrato nè smentito.
Falso. L'ologramma è smentibile al 300% perché la base è la fisica ottica. Non esiste tecnologia che non subisca i limiti della fisica. Valgono tutte le problematiche sollevate sopra. Tutte.
Citazione:
L'unica cosa che si può fare è sottoporre a vaglio tutte le altre teorie possibili e cercare di falsificare quelle.
No, occam ti impone il processo inverso. L'ipotesi più ovvia è che un aereo si sia schiantato. Gli aerei volano, la superfice della torre era "penetrabile". Gli ologrammi hanno carattersitiche specifiche (non valicabili in quanto limitate dal mezzo) che non si vedono nei video e nelle foto. Tralasciando la follia tecnica di triangolare un ologramma in aria con delle sorgenti invisibili.
Citazione:
Se uno riesce a falsificare tutte le altre teorie, allora rimane l'ologramma. Se una sola delle altre teorie non viene falsificata, allora questa resta in vantaggio sulla teoria ologramma (fermo restando che provare al 100% una qualsiasi delle teorie mi sembra quasi impossibile, ma anche non riuscire a falsificarla è un ottimo risultato).
La teoria ologramma è smentibile categoricamente da chiunque conosca un minimo di fisica ottica.
Citazione:
Per questo, rompo tanto i coglioni con la velocità. Perchè è un punto che non convince. 870 km/h a 200 metri di altezza è veramente tanto. Guarda, proprio oggi ne parlavo con un amico che non sa nulla di 911 e che quindi è propenso a credere alla V.U. Quando gli ho accennato questa velocità è caduto dal pero: "Nooooooo, ma dai, un aereo di linea non può andare così veloce a quell'altezza, c'è la resistenza dell'aria". Giuro che è stata questa la reazione (potesse andare in B la Roma ) ed è significativa, perchè è di una mente che non è immersa nella questione e guarda le cose dal di fuori...
La velocità arriva per ultima nella lista dei problemi, essendo slegata dal processo semplicemente induttivo/deduttivo ed essendo di carattere specifico su qualcosa che comunque esiste ed è visibile. L'aereo. Prima devi affrontare tutta la parte "ufficiale" dal punto di vista dinamico. Lascia stare i beduini volanti. E per essere pignoli, anche se gli ologrammi esistessero in quella forma, e non possono esistere, non avresti potuto escludere la dinamica principale. Idem con la CGI. Idem con la questione delle velocità. Due, o più tesi, possono essere comunque valide ma non per questo opposte o presentabili l'una a discapito dell'altra. L'errore che commetti è che stai cercando di fare di tutto per confermare un tuo bias di partenza. Ovvero quelli non erano aerei. Anzi, non c'erano aerei. Ma il processo è malato in partenza. Quelli erano aerei. Dimostra che non lo fossero. Escludendo ogni possibilità che lo fossero. Per ora non hai messo sul tavolo una sola prova che possa escludere la presenza degli aerei.
EDIT: e mi sono dimenticato il RE del delirio. Il medium della proiezione IN MOVIMENTO a 500 nodi. Cristo!!!
Inviato il: 9/2/2011 19:04
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Re: 11/9: La terza verità
#347
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Inviato il: 9/2/2011 18:26
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Re: 11/9: La terza verità
#346
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Che ci siano le ombre non è in contraddizione con la teoria ologramma, per quello che ho detto prima. Piuttosto, più che smentire l'ologramma si potrebbe confermarlo qualora ci fossero ombre SBAGLIATE. Infatti, il Sole non sbaglia ma un programmatore può benissimo commettere un errore. Dunque, se ci fosse anche una sola ombra sbagliata sarebbe la conferma che è stato utilizzato un ologramma (o CGI), il contraro non prova nulla. Ora, non mi sono mai soffermato sulla questione ombre, ma qualcuno ne aveva discusso mi sembra. Dovrei andare a recuperare qualcosa in merito. Per ora non so dire nulla sulla questione...
Inviato il: 9/2/2011 18:19
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Re: 11/9: La terza verità
#345
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Scusa Tuttle, ma tu ragioni dando per scontato che l'ombra sia VERA. Ma un software predisposto per generare ologrammi cosa fa? In base alla posizione del velivolo, delle torri, del sole, tutti dati impostati come input genera il risultato conseguente, dunque anche le ombre che ci si aspetterebbero. Mi rendo conto che così vinco sempre io. Ma se è stato utilizzato un ologramma, la genialità del male degli autori è proprio questa. Che l'uso dell'ologramma non può essere dimostrato nè smentito. L'unica cosa che si può fare è sottoporre a vaglio tutte le altre teorie possibili e cercare di falsificare quelle. Se uno riesce a falsificare tutte le altre teorie, allora rimane l'ologramma. Se una sola delle altre teorie non viene falsificata, allora questa resta in vantaggio sulla teoria ologramma (fermo restando che provare al 100% una qualsiasi delle teorie mi sembra quasi impossibile, ma anche non riuscire a falsificarla è un ottimo risultato). Per questo, rompo tanto i coglioni con la velocità. Perchè è un punto che non convince. 870 km/h a 200 metri di altezza è veramente tanto. Guarda, proprio oggi ne parlavo con un amico che non sa nulla di 911 e che quindi è propenso a credere alla V.U. Quando gli ho accennato questa velocità è caduto dal pero: "Nooooooo, ma dai, un aereo di linea non può andare così veloce a quell'altezza, c'è la resistenza dell'aria". Giuro che è stata questa la reazione (potesse andare in B la Roma ) ed è significativa, perchè è di una mente che non è immersa nella questione e guarda le cose dal di fuori...
Inviato il: 9/2/2011 18:09
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Re: 11/9: La terza verità
#344
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E' già un ottimo passo avanti.
Proseguiamo su questa linea...la logica.
Prima di pensare alla questione velocità, verifichiamo la teoria del noplane da un semplice punto di vist pragmatico. Teoria ologramma.
Può un ologramma ricevere e proiettare ombre? NO. Perchè? Perché l'ologramma è luce, non materia. Per ricevere ombra e proiettarla serve materia che si interponga fra la luce stessa ed una superfice fisica. Quindi, partendo da questa semplice constatazione - che credo tu non possa confutare, a meno di non volerci spiegare come far proiettare l'ombra a uno spettro di onde elettromagnetiche (l'ombra DELLO spettro!!)...o come far proiettare un ombra SU di uno spettro di onde elettromagnetiche, analizziamo queste immagini. Alcune sono foto, altri sono frame tratti da video:
Cosa vedi?
Un boeing 767-200 ER, della compagnia United Airlines. La forma è quella. Il corpo del mezzo è opaco, non fa attraversare la luce, ma la assorbe, riflette, rifrange, diffonde. Riflette la luce solare in base all'angolo di incidenza dei raggi sulla fusoliera producendo flares e bruciature sui sensori di fotocamere e videorecorder (i flares variano in base all'angolo di ripresa/vista e pertanto non possono essere proiezioni univoche di effetti speciali). Riceve l'ombra dalla colonna di fumo quando vi passa sotto e torna in luce quando esce dal cono d'ombra. Entra in contatto FISICO con l'edificio producendo occlusione e non dispersione.
La luce non è opaca in quanto spettro di onde elettromagnetiche. Si somma alle altri fonti luminose (altro fattore che invalida l'ologramma). La luce non riflette su di essa (riflessione SULLO spettro!) ma viene assorbita, diffusa, riflessa e rifratta. La luce non proietta ombre ma è la materia ad impedire alla luce di raggiungere una superficie, creando appunto l'ombra per occlusione o interruzione. La luce, non essendo materia, non può ricevere su di essa (paradosso) un ombra. Etc. etc. etc...
Possiamo partire da queste banali ed elementari constatazioni?
Se si, allora rimane solo la CGI. Poi rimane la velocità.
Ciao.
Inviato il: 9/2/2011 16:25
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Re: 11/9: La terza verità
#343
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Per chiarezza, tutto ciò dimostra una cosa. Che un 767 poteva, dal punto di vista del carico, produrre quei cedimenti nelle colonne perimetrali. Ma devo fare anch'io il mio mestiere (in senso metaforico, s'intende ). Lo stesso risultato, partendo dalla teoria ologramma, si poteva raggiungere minando le colonne proprio nei punti di imbullonatura e riproducendo un'immagine olografica perfettamente sovrapponibile al sentiero delle imbullonature. E qui entra in gioco il rasoio di Occam. Perchè cercare una teoria più complessa quando una più semplice spiega le stesse cose? Perchè rimane in piedi ancora uno scoglio. La velocità. Bisogna capire se un velivolo con il muso, le ali, l'altezza, il profilo complessivo di un 767 militare può raggiungere quei knots senza stress aerodinamico e di che materiale deve esser fatto per far ciò e se il peso conseguente è sufficiente a determinare il carico minimo per il cedimento dei bulloni. Mi rendo conto che è una domanda da Premio Nobel, ma il gap tra la situazione "normale" prevista per un 767 e quella necessaria per avere il 911 mi sembra allo stato delle cose, molto consistente... Altrimenti, se si stabilisce che non è possibile allora o è stato un missile (e allora perchè avremmo visto un 767) o nulla (e vale ancor di più il mistero dei video)...
P.S.: ecco, mi sembra che discutendo senza deridersi l'un l'altro siamo arrivati al nocciolo della questione, molto difficile da risolversi, mi rendo conto, ma che legittima anche la posizione mia e di Manfred. Per essere più chiaro, l'alzata di scudi c'è stata perchè si è avanzata una tesi alternativa ma se io e manfred (o chiunque altro) avessimo sollevato solo la questione velocità senza ulteriori ipotesi, il problema si sarebbe posto o no? E' come per la contestazione della V.U.: non è necessario avanzare ipotesi alternative, basta mettere sul tavolo le cose che non quadrano. Io e Manfred (e altri) siamo andati oltre proprio perchè non abbiamo nessun partito da difendere e nessuna posizione da tutelare dalla sanzione morale, per cui quello che pensiamo diciamo. Ma, appunto, ci saremmo potuti limitare a sollevare la questione velocità e il problema si sarebbe posto comunque...
Inviato il: 9/2/2011 15:40
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Re: 11/9: La terza verità
#342
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L'angolo di impatto di UA175 era di circa 38° a sinistra. Non molto dissimile dal disegno a V delle imbullonature. Occhio però che si entra in territori ostili, perché c'è da calcolare la wing deflection. Cioè le ali non erano perfettamente allineate su una retta ideale, ma flesse sotto l'enorme carico aerodinamico durante la discesa ad altissima velocità.
Comunque la cosa da capire è che non è una penetrazione di un proiettile su una superficie unica, lineare e compatta.
E' stato un impatto contro una maglia "puzzle", composta da moduli 3x3 (3 colonne x 3 piani), posti ad intervalli sfalsati di un piano per ridistribuire le giunzioni su una superfice maggiore.
Quindi è chiaro che più vicino si trovava l'ala rispetto al punto di giunzione, più era probabile che fossero i 4 bulloni a cedere PRIMA che si creasse un taglio nelle colonne.
Tagli che comunque esistono laddove hanno impattato motori o zone più dense rispetto ai semplici profili alari.
Questa era più o meno la situazione. Ti ho segnato le zone rosse, dove c'erano le imbullonature verticali, ma ricordiamoci che i moduli erano imbullonati anche orizzontalmente lungo i solai. Un vero e proprio puzzle e non un carro armato. Ho mosso un po i moduli così che tu possa vedere chiaramente i punti di giunzione.
Inviato il: 9/2/2011 15:13
audisio
audisio
Re: 11/9: La terza verità
#341
Sono certo di non sapere
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Ancora una domanda e una considerazione: le colonne sono state TUTTE colpite nei punti di imbullonatura? Se sì, dunque l'angolo di incidenza era stato calcolato per adattarsi perfettamente al profilo a V delle imbullonature? Se sì anche questo, certo sarebbe un punto a favore della teleguida, ma diverrebbe a questo punto fondamentale la questione della velocità del 767, perchè una precisione del genere a maggior ragione esige che non vi sia alcun turbamento nell'assetto del velivolo, quindi alcuno stress aerodinamico. E magari sarebbe opportuno che qualcuno potesse dire qualcosa di definitivo sulla velocità limite a quell'altezza di un 767 civile con controllo remoto o su quella di un 767 militare modificato ma comunque con le caratteristiche fondamentali di aerodinamicità (date soprattutto dal profilo del velivolo) sostanzialmente immutate...
Inviato il: 9/2/2011 14:55
Tuttle
Tuttle
Re: 11/9: La terza verità
#340
Sono certo di non sapere
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Esatto,
e va ricordato anche che le colonne del WTC erano imbullonate su linee sfalsate non contigue (i moduli esterni 3Cx3P). Cioè, per evitare di avere un unica serie di imbullonature sullo stesso piano, si è scelto di seguire un profilo a V in modo da distribuire le giunzioni su più piani.
Considerando che l'aereo è penetrato con un angolo deciso, questo ha reso ancora più facile l'opera di scardinamento delle giunzioni per opera delle ali. Ovviamente motori e parti più dense hanno spaccato tutto ed è evidente.
EDIT: un'altra cosa. Non confondere, audisio, le maschere dalla copertura in alluminio di colore argento con le colonne. Le colonne stavano dentro e le riconosci dal colore rosso/marrone scuro. Tutto il WTC era ricoperto di maschere di alu per questioni anche estetiche. Le coperture sono allineate a moduli, mentre i moduli di colonne sono sfalsati a V. (te li ho mostrati nel render sopra)
Aggiungo una precisazione: quando si parla di no-plane theory si parla di solito del secondo impatto (WTC2), che è più documentato. Le foto precedenti erano del WTC1, a onor del vero quella del WTC2 è questa qua sotto, ma il discorso non cambia:
Le prime due colonne a sinistra sono tagliate, tutte le altre sono scardinate & tagliate
_________________ Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
audisio ha scritto: Sertes (o chiunque possa rispondere) puoi darmi delle delucidazioni sulla questione che ho posto (il carico di stress delle colonne perimetrali)?
La formula che ha usato, dice il tizio, è quella per studiare la resistenza alla torsione delle colonne.
Bon, io non sarò un esperto di meccanica razionale o di costruzioni al punto di poterti confermare o meno se la formula che ha usato il tizio sia davvero quella corretta per la torsione delle colonne del WTC; tuttavia il punto è che la formula per la torsione/piegatura non è quella giusta da applicare per l'evento, perchè come ha provato a spiegarti Tuttle nel post #304 molte colonne non si sono spezzate o piegate, ma sono state scardinate all'altezza in cui sono imbullonate al segmento successivo, sopra o sotto che sia.
Di nuovo ti faccio notare questa immagine:
Forse si vede meglio qui:
Vedi che i "tagli" non sono dov'è passata l'ala, ma sono a blocchi completamente ORIZZONTALI? Le colonne non sono state tagliate o piegate, ma scardinate e sbullonate, quindi i calcoli fatti con quella formula là misurano un evento diverso da quello avvenuto nella realtà.
Provo a spiegarmi ancor meglio: vedi la colonna più a sinistra di tutte? Quella sì che è stata tagliata dall'ala, lì si che potresti usare la formula. Ma già dalla seconda da sinistra si vede che la colonna è stata tagliata e scardinata, quindi la sua resistenza non la puoi stimare con quella formula là.
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Inviato il: 9/2/2011 12:36
audisio
audisio
Re: 11/9: La terza verità
#337
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Sertes (o chiunque possa rispondere) puoi darmi delle delucidazioni sulla questione che ho posto (il carico di stress delle colonne perimetrali)? Sono sinceramente interessato alla risposta, anche perchè non sono un fondamentalista no-planes. Anzi, non sono un fondamentalista in nessun campo.
Inviato il: 9/2/2011 11:48
Calvero
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Re: 11/9: La terza verità
#336
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:
Tuttle ha scritto: Parentesi al volo.
Calvero, era un semplice modo per fare un po di ironia, con un piccolo omaggio di genere cinematografico al tuo tono un pelino teatrale. Passione, quella del cinema, che in qualche modo ci avvicina. Insomma, un modo per sdramatizzare i toni.
Speravo si capisse.
Ciap..
Ci sta, avevo esagerato nella "liturgia". Ma ci tengo a tenere aperta la mia posizione, continuo a ritenerla un punto malamente irrisolto
.. confido sempre negli scontri. Qui possiamo permetterceli. Si tratta solo di smussare gli eccessi.
E accetto la tua smussatura. Nulla di male.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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