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  Comunicazione non verbale - Quali pericoli

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  •  Notturno
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#31
Dubito ormai di tutto
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incredulo ha scritto:
Bella discussione.......

Alcune considerazioni personali, dal momento che ho fatto piu' di un corso sulla cnv, su quanto detto finora.
Il nostro cervello funziona come un computer, quello che sa fare e' solo decidere fra 0 e1, aperto o chiuso, si o no.
Noi pensiamo di conoscere il mondo, senza ombra di dubbio, grazie ai ragionamenti del nostro cervello ma non e' assolutamente cosi'.
La realta' attorno a noi e' DOMINATA dall'inconscio, di questa, come giustamente detto da Notturno, il nostro cervella decodifica una piccola parte non rendendosi conto del resto proprio perche' inconscio quindi inconsapevole.
In una comunicazione verbale, il nostro interlocutore percepisce il 15% appena di quello che stiamo dicendo e ne capisce il 5%.
Tutto il resto viene trasmesso con la cnv, inconsapevole per chi non la conosce, consapevole e rivelatrice per chi la conosce.
Ora questo avviene naturalmente tutti i giorni perche' NOI siamo fatti cosi'.
Le prime volte che l'ho scoperto, ho avuto la stessa sensazione di pericolo di Notturno,
poi col tempo mi sono reso conto che il saperlo mi permetteva di difendermi meglio da vari tentativi di manipolazione.
Nella realta' c'e' gente che non la conosce, la cnv., ma si comporta come se fosse un maestro nel manipolare gli altri perche' e' gia' cosi' NATURALMENTE, cioe, un figlio di mignotta naturale.
La cnv e' un arma, ma non tutti sanno usarla per motivi vari.
Voglio dire che se uno e' bastardo ed evoluto la usa per isuoi scopi, se fosse bastardo e basta userebbe sistemi meno sofisticati.

Come ho gia' spiegato in un post con Pispax, Berlusconi e' un maestro in questo operando su un diverso piano di realta', nel quale non e' importante quello che dice ma lo scopo che vuole ottenere.
Il dramma dell' opposizione (finta per me) e che si perde a confutare le parole che dice non confutando e non evidenziando gli scopi subdoli di sua maesta'.
In tutto questo la ragione a cosa serve?
L'inconscio si nutre di energia e di emozione e non sa distinguere tra positivo e negativo, giusto e sbagliato, per l'inconscio e' tutto valido ma la ragione decide questo.
Il PROBLEMA e' che la decisione della ragione arriva DOPO che lo stimolo ti ha gia' colpito.
Praticamente e' come che tu vada in un campo bagnato e ti aggorga di esserti infangato.
La ragione decide se l'esserti infangato e' buono o cattivo ma nella realta' tu ti sei GIA' infangato.
La ragione e' quindi una DIFESA dell'uomo.
Quindi, concludendo per non essere troppo prolisso, l'aumento di consapevolezza ti puo' permettere di difenderti meglio, perche' da piu' armi alla ragione, ma nessuno puo' inculcarlo a nessun altro, perche' la ricerca della consapevolezza e' un atto di volonta' INDIVIDUALE e se non si compie si rimarra' sempre schiavo di qualche cosa che qualcun altro vuole e qui sta la risposta al perche' questa conoscenza non venga condivisa nelle scuole.

Un saluto


Molto, molto ragionevole, Incredulo.

E, secondo me, molto giusto.

Come diceva anche Piero79, non è che imparando qualcosa sulla CNV o sulla Programmazione Neuro Linguistica noi diventiamo "invulnerabili".

Ma abbiamo più difese.

E c'è da dire una cosa: l'attività di "persuasione" non è sempre istantanea, anzi!

Richiede, di solito, un bel po' di tempo per operare.

Ma se conosciamo qualcosa in più, possiamo anche riconoscerli in tempi brevi e "alzare" le nostre difese.

Non è detto che funzioni sempre, questo è vero, ma ci da qualche arma in più.

Guardate, per esempio, questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=ZLQuAVQEQqs&feature=related

E' il video di uno che vuole venderci il suo corso sulla Comunicazione Non Verbale.

E' un prof. di questa materia, giusto?

Bene, osservate (dopo la ignobile sigla) la tecnica all'opera:

Voce alta e decisa, quasi cadenzata (quasi per poco-udenti).

gesticolazione aperta: il suo "Buongiorno!" e' sottolineato dall'apertura delle mani, un palese benvenuto, quasi un abbraccio.

Ogni frase che asserisce qualcosa è sottolineata da un cenno "affermativo" della sua testa.

Tutto, nell'immagine che lui HA DECISO a tavolino di dare di sé, sottolinea la sua certezza, competenza, sicurezza (anche di risultati).

Ora che sappiamo che fa tutto questo "teatrino", non lo trovate un tantino ridicolo?

Ecco a cosa alludo quando dico che sapere aiuta a difendersi.

Il ridicolo è la più potente delle armi di difesa.

Un piccolo esempio a riguardo:

il mio prof. fece una lezione sul parlare in pubblico.

Per chi non lo ha mai fatto, vi garantisco che salire su un trespolo e parlare di fronte a centinaia di persone che vi osservano è davvero una bella prova.

La prima conseguenza la subisce la voce.

La voce perde sicurezza, diventa tremula, il fiato si accorcia, tutto sembra dire di voi: insicurezza, inattendibilità, paura, non so cosa sto dicendo.

Questo perché il pubblico si "solidifica" in un'unica massa che noi percepiamo come ostile, fortissima e pronta a distruggerci.

La prima cosa che consiglio' il prof fu: mentre salite sul palco, guardate il pubblico e spendete 10 secondi, prima di parlare a osservare quella gente e.... a immaginarla mentre sta seduta sul water.

funziona...... credetemi, funziona.

Il ridicolo assassina la paura dell'altro.
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 10/11/2010 17:06
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  •  SecondLife
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#32
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Piero79 ha scritto:

Sì SecondLife, è per quello che ho messo "istruite" tra virgolette.



Scusa l'o.t. Notturno :)

Le virgolette sono un'ottima cosa. Rimane il fatto che finché non si entra nel merito del rapporto tra "istruzione" e consapevolezza - problema centrale di qualunque civiltà - forse è anche un tantino velleitario sollevare la questione. Cioè, suona anche bene, ma non serve a granché. Parere personale, eh.
Inviato il: 10/11/2010 17:28
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#33
Sono certo di non sapere
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Da Asia
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@Calvero

Non sono "cascato" da nessuna parte dal momento che come puoi leggere nel mio post ho giudicato l'opposizione come finta proprio perche' nei suoi dirigenti e' presente lo stesso meccanismo.
Se ben ricordi l'irompere di Berlusconi nella scena politica, ha cambiato interamente il modo di confrontarsi portandola sempre piu' vicino a quella americana.
Spiazzati da questo, i politici nostrani hanno pensato di seguirlo su questa strada con gli effetti ben visibili a tutti e ripeto in queste TECNICHE il Berlusca e' un maestro e i suoi allievi (mi riferisco all'opposizione e non a suoi soldatini) fanno sinceramente pena.
SO molto bene che i politici sono burattini del potere economico Calve' stai sereno.

Un saluto
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 10/11/2010 17:29
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  •  Notturno
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#34
Dubito ormai di tutto
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Decodificare lo sguardo:

Quando fate una domanda a qualcuno osservate dove indirizza lo sguardo mentre elabora la risposta.

Ricordate le tre tipologie (Visiva, Uditiva, Chinestesica)? Bene, ci aiutano qui.

Innanzitutto una prima divisione: quando lo sguardo dell'interlocutore va a destra (la destra dell'interlocutore) quasi sempre si "costruisce" qualcosa.

Puo' essere un'idea, ma anche una menzogna.

Quando lo sguardo va a sinistra, invece, quasi sempre si ricorda qualcosa.

Ma non è così semplice.

Ecco un disegno che esemplifica un po' la differenza tra visivo costruito e ricordato.





Simile è la distinzione tra UDITIVO costruito e ricordato:



A questi due grandi canali, vanno aggiunti il canale "chinestesico" e quello del dialogo con se stessi, il canale "interiore" (entrambi connotati dallo sguardo rivolto in basso).

Il risultato complessivo sarà questo:





Attenzione: in questo disegno lo sguardo verso il punto A può dire sia che si stanno ascoltando suoni e parole, ma anche che si sta svolgendo un "dialogo interiore", ossia che il soggetto sta rovistando in se stesso (un conflitto interiore, un dubbio, una contrapposizione di pro & contro).
Quella e' una direzione che non ha, dunque, un significato univoco.

Perché è importante scoprire il significato dello sguardo?

Beh, innanzitutto per scoprire se l'interlocutore sta mentendo.

Se, infatti, sostiene che sta "ricordando" delle parole ascoltate e, invece, sta guardando verso la sua destra, saprete subito che lui quelle parole non le ha MAI ASCOLTATE e che le sta inventando in quel momento.

Ma questo e' solo un piccolo esempio di applicazione.

Quelli bravi sanno scavarvi pure l'anima....
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 10/11/2010 17:34
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#35
Dubito ormai di tutto
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Ora immaginate un plotone di professori di CNV all'opera.

Prendono un politico e lo mettono sotto.

Per un anno lui impara le tecniche, si esercita come un allievo ninja della comunicazione.

Secondo voi che speranze ha un suo ipotetico interlocutore?

Nessuna. Lo disintegra.

Berlusconi è esattamente QUESTO.

E' un ninja della CNV.

E badate che, come mi hanno giustamente fatto notare, lui non usa solo quella!

Lui nasconde la realtà dietro la negazione, seppure evidente.

Lui possiede tutti i media nazionali.

Immaginate come possono essere strutturati quei media, quando le tecniche si applicano anche a un giornale.

Un esempio?

Molti anni fa un gruppo di tecnici della pubblicità fece un cartellone per pubblicizzare un dentifricio.

C'era una ragazza atletica e seminuda su un surf.

Bisognava decidere DOVE mettere il nome del prodotto, su quell'immagine.

Presero, così, un folto gruppo di volontari (negli USA vengono presi studenti a corto di quattrini, ecc...) e fecero indossare loro degli occhiali speciali che registravano i movimenti del loro sguardo.

Ottennero, cosi' delle mappe che registravano tutti i punti in cui lo sguardo del volontario si soffermava nel guardare l'immagine.

Fecero anche dei test per vedere quale fosse il tempo MINIMO di esposizione dell'immagine perché quei punti di fissaggio dello sguardo fossero "significativi".

Infine sovrapposero tutte le mappe di tutti i volontari e si accorsero che coincidevano al 99%.

Tutti guardavano secondo lo stesso schema di fissaggio di punti.

E tutti guardavano, per lo più, NEGLI STESSI PUNTI.

Cosi', presero il nome del prodotto e lo misero esattamente sul punto che era stato piu' guardato, nell'immagine: il culo della ragazza.

Ora, voi direte: e ci voleva tutto quel po-po' di casino per capire una cosa così ovvia?

Beh, si. Se siete americani e perfezionisti e dovete investire alcuni MILIONI di dollari in quella scommessa, si.

Dovevano esserne certi.

PS: il secondo punto più osservato risulto' essere la punta della tavola da surf.
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 10/11/2010 17:47
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  •  Calvero
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#36
Sono certo di non sapere
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Citazione:

incredulo ha scritto:
@Calvero

Non sono "cascato" da nessuna parte dal momento che come puoi leggere nel mio post ho giudicato l'opposizione come finta proprio perche' nei suoi dirigenti e' presente lo stesso meccanismo.
Se ben ricordi l'irompere di Berlusconi nella scena politica, ha cambiato interamente il modo di confrontarsi portandola sempre piu' vicino a quella americana.
Spiazzati da questo, i politici nostrani hanno pensato di seguirlo su questa strada con gli effetti ben visibili a tutti e ripeto in queste TECNICHE il Berlusca e' un maestro e i suoi allievi (mi riferisco all'opposizione e non a suoi soldatini) fanno sinceramente pena ...


Cascato era in tono bonario...

Non si può fare a meno di sottolineare una cosa che comunque non viene sottolineata. E questo, in tema con la questione "non verbale", è fondante.

E cioè che comunque l'iconografia che la massa/popolo ha del Potere (e a questo mi riferivo e riferisco) è comunque focalizzata ignorantemente su Berlusconi come "origine" e non come "con-causa" di una macchinazione che ciclicamente si ripete e muta forma ma non sostanza. Non far riconoscere la sostanza è l'imput principale di chi appunto veicola attraverso la forma del - non verbale - la mistificazione in atto.

Il fatto stesso che comunque rimanga più "naturale" sottolineare la maestria del Berlusconismo a più riprese e sempre di più in maniera infantile (anche logoirrocamente come avviene sia nei Bar, sia nei forum) significa che ci siamo cascati con tutti i piedi.

La stessa "satira", per dirne una, quella di "Fascisti su Marte" è più MAESTRA del berlusconismo stesso. E' una gestione manipolatrice dell'inconscio. Poiché inficia il metro di giudizio attraverso quella che inconsciamente vorrebbe apparire come "neutrale": cioè l'ironia e la satira che fondamentalmente da 10 anni almeno, di neutrale non è rimasto che lo ZERO assoluto.

Anche tutto ciò è figlio di un tranello in cui si continua ripetutamente a cadere, e peggio anche in buona fede.

Così come si è focalizzato che il Potere abbia a che fare con la Politica, come se la stessa ne fosse fautrice, mentre ne è complice.

La comunicazione "non verbale" in atto in quest'epoca moderna, mira principalmente a ingrandire i "nemici" e non, come si crede, a nascondere la verità.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 10/11/2010 18:03
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  •  Calvero
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
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PS: il secondo punto più osservato risulto' essere la punta della tavola da surf.


Spiego.

C'è una risposta. Uomo e donna mirano comunque alle prominenze. Prima quelle umane poi, ovvio, quelle degli oggetti.

edit

Nel culo* prominente risiede ciò che accoglie la tua prominenza (credo che mi hai capito ) dopodiché si osservano ( e sempre per un latente complesso di inferiorità) le altre prominenze, anche negli oggetti. Of course, nei maschietti principalmente. Ma fortemente presente anche nelle femmine. Poiché loro, le prominenze, le accolgono.

Da qui - la naturale spontaneità e propensione con cui le battute e le Gag dei doppi sensi sono quelle più immediatamente comprensibili dal cervello umano e infatti, a comprova, le più utilizzate nella comicità di bassa caratura; nonché le prime che anche noi "stupidamente" focalizziamo (rendendoci oltretutto ridicoli) quando siamo goliardicamente in compagnia.

Detto ciò: anche nei giochi pubblicitari, la "penetrazione" e "l'accoglienza" sono i parametri concettuali con cui si attivano le relative equazioni da rappresentare, appunto, nel - non verbale -.

Al secondo posto, sicuramente entra in gioco il fenomeno "sicurezza", quello cioè che viene rappresentato dal bimbo/a (in maniera subdola, morbosa e fascista oltretutto). Comunque l'uomo ha il bisogno ancestrale di essere accudito.

Sempre da qui, top del top, una donna avvenente con un bambino e le giuste prominenze in vista. Che, questa volta, rimarranno più pudiche e nascoste da una falsa eleganza e/o compostezza.

Non ultimo, ad esempio, sicuramente lo studio del suono che le case produttrici analizzano, quando le portiere di una macchina vengono chiuse con decisione. Dev'essere un suono soffuso ma pieno e allo stesso tempo circoscritto senza "echi". Anche il "rumore" dell'incastro metallico deve dare la misura di qualcosa di solido ma non tintinnante.

* anche le natiche si riallacciano all'esigenza ancestrale di essere accuditi. Si legga - sicurezza-. Meglio ancora quando visualizziamo la nostra prominenza accudita tra due guanciali morbidi, le natiche ...
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Inviato il: 10/11/2010 18:29
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  •  Pispax
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#38
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Ora immaginate un plotone di professori di CNV all'opera.

Prendono un politico e lo mettono sotto.

Per un anno lui impara le tecniche, si esercita come un allievo ninja della comunicazione


Questo è un bel thread, e non voglio rovinarlo con un'affermazione che potrebbe sembrare ridicolizzante.

Ma secondo te, che fanno all'Actors Studio di diverso da ciò?
Inviato il: 11/11/2010 0:14
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  •  incredulo
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#39
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La comunicazione "non verbale" in atto in quest'epoca moderna, mira principalmente a ingrandire i "nemici" e non, come si crede, a nascondere la verità.

O forse ad entrambe contemporaneamente........

Se guardiamo la vita di qualsiasi persona, questa si sviluppa allo stesso modo, dalla nascita alla morte, per TUTTI.
Quando entriamo in questo mondo, ci affidiamo da subito ad un maestro, a qualcuno che ci guidi in questa dimensione.
Sono maestri in primis i nostri genitori oppure il nostro insegnante alle elementari oppure chi si occupa di noi.
Questo DIPENDERE da qualcuno si protrae generalmente fino all'adolescenza, uno dei periodi piu' duri ditutta la vita, nel quale devi uscire dal guscio e affermarti al di fuori della famiglia nel "mondo" esterno.
E' in questo periodo che si incanalano le tendenze individuali che andranno a costruire la persona e il suo modo di operare nel mondo.
Praticamente si esce da un mondo "magico" e si entra nella "realta" la vera realta', la societa' con tutte le sue regole e sovrastrutture, da assimilare, valutare, analizzare, metabolizzare.
E' il periodo nel quale il pensiero logico razionale, diventa il nostro MAESTRO, e lo sara' per moltissimo tempo, in quanto essendo interiore, ci porta ad IDENTIFICARCI con esso.
In verita', come gia' esposto sopra, la ragione e' principalmente una difesa senza la quale seguiremmo qualsiasi stimolo raggiunga l'inconscio e rappresenta una minima parte di noi.
Per dare un'idea, il nostro pianeta e' composto dall' 80% di acqua e dal 20% di terra, come tutti noi. In astrologia la terra e' associata alla praticita' alla razionalita', l'acqua al sentimento, al sogno all'inconscio appunto.
Ora risulta chiaro che questo limite del ragionamento logico che,lo ricordo, e' il nostro MAESTRO per lungo tempo, porta a percepire un senso di inquietudine interiore in quanto inconsciamente SAPPIAMO che la nostra ragione non puo' spiegare TUTTO.
Quindi, a seconda delle caratteristiche personali, cerchiamo, ESTERNAMENTE a noi, un altro MAESTRO che ci guidi e che ci risolva le nostre inquietudini.
Questo e' un cammino, lo ripeto, comune a TUTTI gli uomini.
In questo senso siamo veramente tutti UGUALI.
Chi ha questa consapevolezza, mi riferisco al vero POTERE, riesce a portare avanti i suoi obiettivi assolutamente nascosti alle masse, mandando in prima linea degli esecutori preparati per costruire il film di una realta' immaginata, spargendo ignoranza a fiumi, per impedire di avvicinarsi alla verita' e sfrutta il bisogno indotto di ognuno di noi di avere una guida o maestro ingigantendo il personaggio di turno per ipnotizzare le masse.

Un saluto
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Inviato il: 11/11/2010 10:02
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#40
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Pispax ha scritto:
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Ora immaginate un plotone di professori di CNV all'opera.

Prendono un politico e lo mettono sotto.

Per un anno lui impara le tecniche, si esercita come un allievo ninja della comunicazione


Questo è un bel thread, e non voglio rovinarlo con un'affermazione che potrebbe sembrare ridicolizzante.

Ma secondo te, che fanno all'Actors Studio di diverso da ciò?


Stesse identiche cose.

Con una sottile differenza: Quando vai a goderti Robert de Niro, tu sei pienamente consapevole che sta interpretando un personaggio.

Anzi, ne apprezzi la capacità proprio SAPENDO che sta sostanzialmente "mentendo". E sai anche che frequentava scuole all'uopo deputate.

Al contrario, quando subisci quelle tecniche da parte di un interlocutore occasionale (un venditore, un venditore di fumo, un venditore di se stesso) sei inconsapevole di quelle tecniche.

Utilizzi un metro "standard", che valuta le persone da come "sembrano", senza tener conto che quell'apparenza non solo è finta (cosa che più o meno tutti noi facciamo), ma che per metter su' quello "spettacolo" vengono usate ai tuoi danni quelle benedette (maledette) tecniche che non sono né frutto di capacità occasionali, né spontanee, ma anzi!, sono il risultato di decine di anni di studi professionalmente elevatissimi e di enormi flussi di investimento nella ricerca e nel loro perfezionamento.

E' come trovarsi di fronte un ipnotizzatore maestro e non saperlo.

E' proprio in quella mancanza di consapevolezza (oltre che nel livello altissimo di efficacia delle tecniche) che sta l'inghippo.

Ed è proprio per rimediare a quella inconsapevolezza che, sia pure da profano e in maniera molto approssimativa, sto scrivendo questo thread.
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Inviato il: 11/11/2010 13:53
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#41
Dubito ormai di tutto
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Mi viene in mente un'altra cosa.

Avrete notato che quelle tecniche prescindono dal CHE COSA si voglia comunicare.

Infatti, grandissima parte delle note introduttive dei diversi corsi sottolinea proprio il fatto che esse si rivelano utili, anzi, "utilissime e preziose" nel mondo del lavoro.

MA NON SOLO.

Proprio lo sganciamento delle modalità di comunicazione dal contenuto sostanziale della comunicazione medesima costituisce il presupposto perché esse si rivelino utili anche nei rapporti sociali, al di fuori del mondo del lavoro.

Vi diro' di più.

Sia nel corso che feci io, che in molte "introduzioni" ai corsi che ho trovato sul web, questo aspetto viene sempre "evocato" in maniera pesantemente allusiva.

Al corso, quest'affermazione, diede la stura a un fiorir di sorrisetti e di commenti "salaci" tra tutti gli astanti, uomini e donne.

Era come se ci avessero detto che ci regalavano "il turbo" per partecipare al Gran Premio del Sesso.

Immaginate di saper "leggere" i messaggi inconsci di una ragazza o di un ragazzo che vi piace.

Sapreste come ragiona (quali canali comunicativi predilige), che gusti ha, che tipo di persona piace a lei/lui, sapreste come adattarvi ai suoi gusti e come "entrare" rapidamente nel suo subconscio e solleticare le corde giuste, prima ancora che l'altro/a abbia anche solo cominciato a capire qualcosa di voi.

Sostanzialmente, per come la vedo io, è uno stupro bello e buono.

Attenzione, perché, che ci crediate o no, quelle cose funzionano anche in quel campo.

Ovviamente, come tutte le "sovrastrutture" posticce, dopo qualche tempo tende anche questa a sgretolarsi e a lasciare scoperta la vera natura (che non dev'essere granché bella a vedersi se si ricorre a questo per una trombata).
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#42
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Altra considerazione:

Queste tecniche cominciano a diffondersi un po' ovunque.

I corsi sono disponibili dappertutto e i costi sono spaventosamente crollati.

Eppure se ne parla poco o nulla.

Un sito come questo, ad esempio, che tratta del Potere e delle metodologie di comunicazione che "tutelano" il Potere stesso, mentendo alle masse, non aveva ancora tratatto questo argomento specifico.

E' sintomatico, vero?

Forse la CNV viene ancora considerata come una specie di fumosa e poco efficiente filosofia mistica.

Non lo so.

Però non se ne parla molto.

Ma la cosa che a me fa incazzare di brutto è questa: visto che è così efficace, visto che costituisce un grosso miglioramento personale, visto che alla CNV si associano quasi sempre metodologie di lettura e memorizzazione veloce, di Programmazione Neuro Linguistica, che davvero danno una marcia in più nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana, beh.... PERCHE' NON LA INSEGNANO A SCUOLA?

Dovrebbe essere la base di OGNI STUDENTE!

E invece no.

Quelli "normali", quelli delle masse, fanno le scuole pubbliche del cazzo, dove si insegna "Ei fu siccome immobile", e gli altri, i figli dell'élite, vanno alle scuole private, oppure ai corsi di specializzazione (comunque a pagamento), dove si insegna la CNV, la PNR, la lettura e memorizzazione veloce, ecc....

Io non voglio questo tipo di Stato.

Fanculo a chi crea quest'orrore.
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Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli
#43
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Notturno ha scritto:
Decodificare lo sguardo:

Quando fate una domanda a qualcuno osservate dove indirizza lo sguardo mentre elabora la risposta.

Ricordate le tre tipologie (Visiva, Uditiva, Chinestesica)? Bene, ci aiutano qui.

Innanzitutto una prima divisione: quando lo sguardo dell'interlocutore va a destra (la destra dell'interlocutore) quasi sempre si "costruisce" qualcosa.

Puo' essere un'idea, ma anche una menzogna.

Quando lo sguardo va a sinistra, invece, quasi sempre si ricorda qualcosa.





Fate un esperimento.

Andate da qualcuno che conoscete bene e chiedetegli di ricordare qualcosa.

Per esempio, chiedete alla vostra donna com'era vestita la sua amica il giorno XXX, a quella festa......

Osservate il suo sguardo mentre si prepara a rispondere e mentre risponde.

Se necessario, chiedete dei dettagli specifici ("Aveva una cintura? Com'era? E le scarpe?") e osservate la direzione che prenderà il suo sguardo.

Soprattutto quando dovrà sforzarsi un po' per rispondere.

E ditemi se non funziona.

Poi chiedetele di inventare qualcosa: chesso' l'arredamento che tanto le piacerebbe avere in casa ("Come dovrebbe essere il divano ideale? Colore, tessuto, pelle, braccioli.....eccc.) e guardate di nuovo lo sguardo.



Funziona, vero?
_________________
Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 11/11/2010 14:24
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