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1 Utenti anonimi
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astro7 |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #91 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/11/2007
Da questa sconosciuta terra di mezzo
Messaggi: 472
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Scusate se per il momento mi limito ad essere "scarna" ma sono di fretta e mi riservo comunque di dire la mia appena ne avrò il tempo. Ad ogni modo, leggendo: Citazione: È allora così strano pensare che la gioia che una nuova vita ha il potere di portare con sé possa rivelarsi la cura, o almeno il palliativo migliore per una violenza subita? sono saltata dalla sedia. La nuova Vita non sarà MAI un palliativo per una violenza subita. La violenza subìta resterà tale per sempre, un marchio che chi la subisce la porterà nell'animo.Niente potrà alleviarla, nemmeno la nascita della nuova Vita. La nuova Vita è e resterà tale e come tale va custodita. e amata. L'aborto, invece è una scelta. O la pratichi oppure no. Non ci sono vie di mezzo nè ragioni da trovare....quando si ha deciso. Semmai andrebbero determinate pesi e misure sulle circostanze che portano a maturare questa decisione. A presto.
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mangog |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #92 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
Da
Messaggi: 2857
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Citazione: Calvero ha scritto:
Visto che tutti non sanno nulla sul mistero della Vita, mi spiegate perché una donna non possa essere considerata colei la cui scelta può risultare inappellabile?
Si tratta appunto di scelta, scegliere se far morire il bambino che la donna ha in grembo oppure no. PS a dir la verità tale frase mi sembra un pò contorta. Cosa intendi di preciso con la donna la cui scelta può risultare inappellabile ? Citazione:
Avviene una fusione biologica tra lei (cui ne è portatrice) e l'essere che vive NON con lei (qui l'errore comune) MA IN LEI INSIEME A LEI ... questi due esseri sono la stessa cosa.
Calvero ..scusa ma quanto tu dici non è esatto. Citazione: Quindi rinnovo il mio disgusto a questa continua, tra le righe, sicumera a riconoscere il mistero di “dove inizia il mistero della Vita?“
Gurda che non è poi tanto complicato capire come e quando inizia la vita di un persona. Dove trovi le difficoltà e le perplessità ?
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Calvero |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #93 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione:
Calvero ..scusa ma quanto tu dici non è esatto.
Nessun problema, io non devo mica vincere a Poker qui... ribadisco che non ho trovato argomentazioni a monte che annullino l'importanza di questo mio, più che legittimo, dubbio. Citazione:
Gurda che non è poi tanto complicato capire come e quando inizia la vita di un persona. Dove trovi le difficoltà e le perplessità ?
Mi pare non la pensino tutti così. Ma detto questo, non è qui la mia perplessità. A riprova che la domanda che ho posto viene svicolata senza l'apporto di argomentazioni serie. La mia perplessità è: diamo per scontato che io la pensi come te e sia così, bene; ... mi spiegate perché una donna non possa essere considerata colei la cui scelta può risultare inappellabile?
Avviene una fusione biologica tra lei (cui ne è portatrice) e l'essere che vive NON con lei (qui l'errore comune) MA IN LEI INSIEME A LEI ... questi due esseri sono la stessa cosa. Non lo è? parliamone
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Carmine |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #94 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/10/2010
Da
Messaggi: 102
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Tra il feto e il bambino non c’è nessuna discontinuità. NESSUNA. Se non si interferisce con il processo, il bambino nasce. Il bambino è il feto. Ed il feto è il bambino, evidentemente. Il resto sono solo sofismi intellettualoidi al servizio di uno schifoso egoismo/egocentrismo.
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Calvero |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #95 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione: Carmine ha scritto: Tra il feto e il bambino non c’è nessuna discontinuità. NESSUNA. Se non si interferisce con il processo, il bambino nasce. Il bambino è il feto. Ed il feto è il bambino, evidentemente. Il resto sono solo sofismi intellettualoidi al servizio di uno schifoso egoismo/egocentrismo.
Bene, mettiamo che tu hai ragione. 1) è dimostrato scientificamente o è una tua riflessione? 2) fosse anche dimostrato che è come tu dici: ... mi spiegate perché una donna non possa essere considerata colei la cui scelta può risultare inappellabile?
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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mangog |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #96 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
Da
Messaggi: 2857
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Citazione: ... mi spiegate perché una donna non possa essere considerata colei la cui scelta può risultare inappellabile?
Ohibò... ma perchè nessuno può disporre della vita altrui. Inclusa la madre.
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Red_Knight |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #97 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
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@mangog Citazione: Ohibò... ma perchè nessuno può disporre della vita altrui. Inclusa la madre Rispondi sinceramente: diresti la stessa cosa se qualcuno infilasse un essere umano racchiuso in una capsula nel tuo fegato, e ti dicesse di tenerlo per nove mesi (non importa perché, non importa come, hai solo questo dato)? Indipendentemente dalla scelta vera e propria, il diritto di non tenerlo penseresti di averlo o no? @Carmine Citazione: Tra il feto e il bambino non c’è nessuna discontinuità. NESSUNA. Neanche tra l'embrione e il cadavere c'è discontinuità, se lasci passare 80 anni. Se ne deduce che un embrione è già un cadavere. Right? A parte questo: nel caso di un parto gemellare, l'embrione è due persone contemporaneamente?
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Calvero |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #98 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione:
Ohibò... ma perchè nessuno può disporre della vita altrui. Inclusa la madre.
Ohibò ... Mangog ... leggi quello che sto scrivendo? io dico appunto che NON è altrui ...tu dici di sì, ok. A me pare invece che sono la STESSA cosa (quindi il tuo < altrui > non ci sta) e tu ti limiti a dirmi che non è così, .... ma il dubbio che ho espresso è dimostrabile poiché l'essere è in SIMBIOSI e biologicamente "fuso" con l'essere che lo porta al suo interno. Ti pare cosa da poco? .. e la mia domanda è attinente e profonda e continua ad avere risposte superficiali
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #99 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Citazione: Nessuno può dirlo con certezza, e dal momento che certezza non c'è, la ragione suggerirebbe dall'astenersi dalla possibilità di compiere un delitto.
Se non c'e' certezza non e' assolutamente logico agire come dici tu (con buona pace di red che ti da ragione). E' illogico, non essendo certezza, prendere una posizione, casomai, sulla cosa. Invece e' molto piu' "certa" la coscienza dei genitori. I dubbi , le insicurezze, la consapevolezza dei propri limiti e dei propri bisogni invece sono concreti e possono considerarsi (altra cosa molto sottovalutata) una garanzia proprio per i nascituri che vengono portati alla luce ma solo dopo una scelta consapevole, non perche' "dio non vuole" o perche' il papa\prete di turno ha detto la sua sentenza... (e siccome non ci si puo' rivalere su dio, ci si prende la propria rivalsa e la propria vendetta dirigendo le proprie frustrazione sui figli). Inoltre, se non v'e' certezza che l'embrione soffra, o meno, c'e' certezza che il nuovo nato se non trattato con amore (o semplicemente non odiato... visto che e' abbastanza chiaro che non tutti possono permettersi di parlare addirittura di amore...), invece e' verosimilmente possibile che possa non passarsela troppo bene. mc
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Calvero |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #100 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione:
A parte questo: nel caso di un parto gemellare, l'embrione è due persone contemporaneamente?
Sono TRE esseri in simbiosi, e c'è una "portatrice" che li "fonde" in sé, la cui Natura ha deciso di darne le responsabilità e che noi chiamiamo, giustamente, Madre.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Carmine |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #101 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/10/2010
Da
Messaggi: 102
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Citazione: @mangog
Citazione: Ohibò... ma perchè nessuno può disporre della vita altrui. Inclusa la madre
Rispondi sinceramente: diresti la stessa cosa se qualcuno infilasse un essere umano racchiuso in una capsula nel tuo fegato, e ti dicesse di tenerlo per nove mesi (non importa perché, non importa come, hai solo questo dato)? Indipendentemente dalla scelta vera e propria, il diritto di non tenerlo penseresti di averlo o no?
@Carmine
Citazione: Tra il feto e il bambino non c’è nessuna discontinuità. NESSUNA.
Neanche tra l'embrione e il cadavere c'è discontinuità, se lasci passare 80 anni. Se ne deduce che un embrione è già un cadavere. Right? A parte questo: nel caso di un parto gemellare, l'embrione è due persone contemporaneamente? Tre domande che dimostrano soltanto la deviazione mentale che l’intellettualismo è.
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #102 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Le argomentazioni di Carmine sono ... illuminanti. Non riesco a controbattere. ********* Neanche tra l'embrione e il cadavere c'è discontinuità, se lasci passare 80 anni. Se ne deduce che un embrione è già un cadavere. Right? UHuahauha ... E poi, il limbo non e' piu' dogma nemmeno per la religione ... no?... mc
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Red_Knight |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #103 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
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@Carmine
Non hai risposto. Nessun cattolico mi risponde mai, quindi non te ne faccio una colpa.
P.S.: chissà dove ci siamo già visti...
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Carmine |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #104 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/10/2010
Da
Messaggi: 102
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Citazione: @Carmine
Non hai risposto. Nessun cattolico mi risponde mai, quindi non te ne faccio una colpa. Non provare ad affibbiarmi etichette: tu non sai un cazzo di cosa sono io. Mi potrai dare del cattolico o di qualunque altra cosa dopo che io mi sarò qualificato come tale. Fino ad allora, evita.
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Red_Knight |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #105 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
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Chiedo scusa sinceramente. Lo davo per scontato, istintivamente. Effettivamente non l'hai mai detto, quindi ritiro l'appellativo (fermo restando che ci scommetto le palle, ma questo è un altro discorso). Pace?
P.S.: non mi hai risposto, comunque.
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Carmine |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #106 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/10/2010
Da
Messaggi: 102
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Ti ho risposto eccome, con l’unica risposta possibile a sterili intellettualismi del genere.
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #107 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Citazione: Ti ho risposto eccome, con l’unica risposta possibile a sterili intellettualismi del genere Ma sei cattolico o no? mc
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Spiderman |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #108 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
Da
Messaggi: 2722
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Citazione: Carmine ha scritto: Tra il feto e il bambino non c’è nessuna discontinuità. NESSUNA. Se non si interferisce con il processo, il bambino nasce. Il bambino è il feto. Ed il feto è il bambino, evidentemente. Il resto sono solo sofismi intellettualoidi al servizio di uno schifoso egoismo/egocentrismo.
E' egoismo anche il voler far nascere a tutti i costi un feto (o bambino se preferisci) con danni irreparabili.
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
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abbidubbi |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #109 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 31/8/2005
Da roma
Messaggi: 671
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scusa Red se ti rubo ancora le parole ma mi sembrano quelle più sensate:
"deve decidere la donna, perché se passa il principio secondo il quale non può decidere oppure deve decidere ma assieme a qualcun altro, allora se la logica non è un'opinione si sta affermando che si può disporre dell'utero altrui."
Questa per me è la ragione dell'aborto: con gli organi interni TUOI puoi farci anche uno spezzatino ma con quelli CHE NON SONO TUOI NON PUOI. Sic et simpliciter.
Sono abbastanza convinto che l'ultima parola spetti alla diretta interessata e a nessun altro. Almeno fino a quando qualcuno o qualcosa non mi farà vedere un barlume di "giustezza" nel poter liberamente disporre di un corpo altrui.
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Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
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benitoche |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #110 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
Messaggi: 1941
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Citazione: mc ha scritto: Ora. Il punto e' che interrompere un "concepimento" non e' una uccisione. Si uccide una idea di figlio. E' un progetto mai portato in porto, mai nemmeno iniziato ad imbastire se non nei pensieri. Ma quella non e' la sua vita (quella del nascituro) e' la personale proiezione della sua vita che prende forma nella mente dei genitori. Mai nato, per cui mai esistito.
Posso capire che per molti, chi ha problemi di fertilita', avere quest'idea di figlio e' una cosa importante, nonostante tutto, e posso capire anche che la voglia di chiamare vita l'embrione e' come la concretizzazione delle proprie speranze (da cui la morbosita' del dichiararla tale a tutti i costi!) ma questo non e' accettabile da chiunque. E non e' per insensibilita' che non lo si accetta e' per concretezza, per logicita', per razionalita'.
Per tornare al 3d: decidere per l'aborto basandosi su motivi personali o di coppia non e' uccidere qualcuno, ma e' posticipare l'esperienza genitoriale. Un esperienza che e' tutta a carico dei genitori (madri soprattutto, ma anche padri, qualcuno sembra scordarlo) perche' fino ad una reale formazione individuale (sia fisica che mentale) non esistono altri partecipanti ... Anzi come suggerivo prima, l'esistenza di una Vita (nella fase del concepimento) e' sempre esclusivamente elucubrazione genitoriale, nulla di piu'.
Si possono tirare fuori tutti i buoni propositi libertari o religiosi o di sacralita', ma a sproposito. A mio avviso.
mc
Nessun discorso libertario o religioso,ma scientifico Umiltà mc ti prego Quando si parla delle conseguenze psichiche dell'aborto si pensa solo alla donna, che da adesso in poi chiamerò sempre mamma, in quanto, come è stato dimostrato recentemente dal momento del concepimento, la madre subisce alcune modificazioni a lungo termine proprio dalla persona del figlio e, indirettamente anche del padre del bambino. Si sa che dall'embrione alla madre passano un'infinità di messaggi attraverso sostanze chimiche quali ormoni, citochine, linfochine, neurotrasmettitori ecc. Tali informazioni servono a far adattare l'organismo della madre alla presenza del nuovo essere. In più è stato riscontrato che l'embrione manda anche cellule staminali che, grazie alla tolleranza immunitaria della madre verso il figlio, vanno a colonizzare il midollo spinale materno, da cui non si separano più. Anzi, da cui nascono linfociti per tutto il resto della vita della mamma, sia in caso di parto, spontaneo o cesareo sia in caso di aborto, spontaneo o volontario. Pertanto dal concepimento si è madri per sempre. Ma la mamma non è l'unica a subirne le conseguenze bensì anche il padre del bambino e/o partner della madre, gli altri figli già in vita, quelli successivi e scampati, i nonni e gli operatori sanitari, quindi se ci pensiamo bene l'intera società. Si dovrebbe fare un lungo discorso sulla differenza tra il bisogno e desiderio di maternità e sui pensieri collegati ad una gravidanza e non necessariamente un figlio. Nel senso che spesso la gravidanza è la prova dell'efficienza dell'essere donna, dell'essere feconda, si resta incinta come modo di diventare più femminili, più mature, più adulte. La base stessa della sindrome post-abortiva si situa al livello della percezione soggettiva del tutto esatta dei fatti, cioè dell'aborto subìto. In altri termini: la donna risente l'aborto come il fatto d'aver ucciso il proprio figlio in modo cosciente e premeditato. Il fatto che l'esecutore sia stato un medico accresce l'orrore dell'accaduto. Come abbiamo visto prima, la percezione di una complicità da parte della donna è di importanza capitale per tentare di capire cosa avviene nella coscienza della donna che ha abortito. Partendo da questi fatti è chiaro che la sindrome post-abortiva costituisce per la donna una prova ben più terribile della perdita di un bambino per un aborto spontaneo ed anche di un bambino che muore dopo la nascita. La ragione sta nel fatto che questa consapevolezza è risentita fortemente da ogni donna che abortisce. Nessuna crede nel proprio intimo d'aver eliminato con l'aborto solo “un piccolo mucchio di cellule”, come viene definito su una certa stampa femminile poco scrupolosa di rappresentare i fatti come stanno. Ogni donna sa che abortendo uccide. E che uccide il proprio figlio. E che lo fa in modo lucido e premeditato. L'elemento di panico di fronte alle proprie responsabilità, davanti al proprio avvenire, talvolta cambiato radicalmente a causa di questo concepimento non desiderato, è solo un aspetto drammatico supplementare, benchè contingente, in questa prova. Le conseguenze per la donna colpita da questa sindrome terribile sono lì a testimoniare la gravità
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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Carmine |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #111 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/10/2010
Da
Messaggi: 102
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Citazione: Questa per me è la ragione dell'aborto: con gli organi interni TUOI puoi farci anche uno spezzatino ma con quelli CHE NON SONO TUOI NON PUOI. Sic et simpliciter. Uno spezzatino come questo?
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temponauta |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #112 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
Da
Messaggi: 2040
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E' sbagliato cercare di spiegare l'inizio della vita in un feto come un fatto fisico (dal concepimento o dopo un certo tempo). Per l'IO-coscienza (anima) che si deve incarnare il tempo non ha valore, e probabilmente già conosce il futuro di quella vita per essere posto in grado di scegliere il fine (purificazione, percorso karmico) per il quale dotarsi di un corpo fisico. Diciamo che fin dal concepimento, ma forse anche prima, un'anima ha già scelto/ricevuto la destinazione fisica (nuova vita) conforme al suo desiderio di "miglioramento". E' soprattutto in questa logica che una donna, ed eventualmente il suo compagno, non possono decidere di eliminare una possibilità che già è stata assegnata ad un'anima in discesa. Se ci fosse una banale possibilità di scelta, allora tutte le popolazioni povere vedrebbero le proprie donne abortire per vivere meglio. Ma ciò non solo non accade, ma non è neanche possibile: moltissime anime hanno bisogno di espiare incarnandosi nella sofferenza. Ed anzi, se esistono tanti bambini in sofferenza, possiamo ben capire quanto male viene ancora oggi sparso nel mondo dall'uomo del terzo millennio.
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Calvero |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #113 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:
Uno spezzatino come questo?
Carmine, questa tua uscita è patetica. Quest'anno il premio non lo diamo ad Emilio Fede, ma lo diamo a te. Visto che il tuo modo di argomentare necessita di rendere edotti gli altri di quello che già sanno facendo leva sulla crudezza delle immagini, viene meglio a chiarirsi la tua posizione che mira a stupire e a impressionare, ma non ad argomentare... .. non credo che qui ci sia qualcuno che non sappia cosa significa abortire. Essendo una cosa dibattuta a livello mondiale, pare certo che si tratta di un conflitto etico che ha alle basi una fondatezza e quella si sta discutendo. Adesso magari proponi un immagine in alta definizione, sia mai che comprendiamo meglio cosa vorresti mai dirci.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Calvero |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #114 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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@ Benitoche
vorrei sapere se hai letto la risposta che ti ho dato, al tuo ultimo intervento su di me (post 89).
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Carmine |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #115 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/10/2010
Da
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Citazione: Carmine, questa tua uscita è patetica. Quest'anno il premio non lo diamo ad Emilio Fede, ma lo diamo a te.
Visto che il tuo modo di argomentare necessita di rendere edotti gli altri di quello che già sanno facendo leva sulla crudezza delle immagini, viene meglio a chiarirsi la tua posizione che mira a stupire e a impressionare, ma non ad argomentare...
.. non credo che qui ci sia qualcuno che non sappia cosa significa abortire. Essendo una cosa dibattuta a livello mondiale, pare certo che si tratta di un conflitto etico che ha alle basi una fondatezza e quella si sta discutendo.
Adesso magari proponi un immagine in alta definizione, sia mai che comprendiamo meglio cosa vorresti mai dirci. Cazzate. Moltissimi non sanno affatto cosa significa abortire. Moltissimi si baloccano con le parole e basta. Le paroline pulitine e i concettini giustini, logicamente filanti ( “…se qualcuno infilasse …”; “…un embrione è già un cadavere. Right?”; “nel caso di un parto gemellare…”). Ma l’aborto non è parole: l’aborto è precisamente lo spezzatino della foto. Con quello ci si deve confrontare. Ed una foto è ancora poco. E anche un filmato è ancora poco. Ci vorrebbe la realtà toccata con mano, non mediata. Ci vorrebbe quello spezzatino visto dal vivo. Ci vorrebbe essere presenti quando quello spezzatino viene prodotto. Poi, si potrebbe forse dire di sapere cosa significa abortire. Poi. Prima, non si sa un cazzo di niente. Prima si ciancia di aborto; si ciancia e basta.
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Red_Knight |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #116 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
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Vorrei far notare che io non ho mai detto che l'aborto è cosa buona e giusta. Se anche dovessi pensarlo, finché non lo dico nessuno è autorizzato a ribattere a cose che non ho detto. Sta di fatto che qui nessuno dei "duri e puri" è riuscito a immedesimarsi anche solo lontanamente in una donna che abortisce; non che io sia capace di compiere un'operazione del genere, ma io almeno lo riconosco. Poi il giudizio sull'eticità dell'aborto può anche essere il più severo possibile (opinione legittimissima) ma - ed è la quinta volta che lo ripeto - lasciamo perdere certi preconcetti assurdi.
La foto dello "spezzatino", al di là dell'impatto sensazionalistico (e dire che siamo su Luogocomune...), non so nemmeno cosa dovrebbe dimostrare.
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #117 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
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Calvero
Avviene una fusione biologica tra lei (cui ne è portatrice) e l'essere che vive NON con lei (qui l'errore comune) MA IN LEI INSIEME A LEI ... questi due esseri sono la stessa cosa
Ecco, questo è l'altro punto cruciale. Il primo, sempre secondo il mio parere, era il definire l'inizio della vita. Il secondo, sarebbe definire se il feto sia già un essere in sé, oppure se si tratti di una parte della madre. Nel secondo caso, si direbbe che in quanto una parte di lei, la madre ne possa, in qualche modo, anche disporre (semplificando molto)
Ora, io credo che il feto sia un essere in sé, la cui sopravvivenza dipende da un altro essere, così come la vita di un neonato dipende da un altro essere. L'obiezione è che il neonato si trova fuori dal corpo della madre. Personalmente, non mi pare una obiezione che regge: la vita si presenta sotto forme a tratti insondabili per noi.
Red
Non è una vera argomentazione: nessuno può dire con certezza quando un assembramento di persone è una "folla", ma siamo sicuri che una persona da sola non possa costituire una "folla", e che centomila persone lo siano senz'altro.
C'è il celebre paradosso del girino/rana che tratta questo argomento. In sintesi, non essendoci un momento preciso in cui con certezza si può asserire il passaggio tra feto e bambino, logica suggerirebbe di astenersi dallo stabilirlo "a tentoni".
Detto questo, credo che più che chiedersi "quand'è che il feto diventa un essere umano?" sia meglio chiedersi "quand'è che il feto diventa una persona?". Per rispondere a questo è necessario dare una definizione di persona, e non è certo una cosa facile.
Proprio perchè ci sono verità che noi conosciamo a priori, in quanto esseri umani, verità che nessuna definizione può contenere (il linguaggio limita, e non è in grado di definire tutto il reale). Il concetto di "persona" è una di queste realtà. Io so cosa significa, tu lo sai, ognuno lo sa. Nessuno può definirlo col linguaggio, ma questo non significa che dentro di noi non abbiamo una precisa conoscenza di questo concetto.
Mc
Se non c'e' certezza non e' assolutamente logico agire come dici tu (con buona pace di red che ti da ragione). E' illogico, non essendo certezza, prendere una posizione, casomai, sulla cosa.
Se non c'è certezza significa che vi è una possibilità che si agisca contro un essere umano. Ed astenersi è l'azione logica che ne segue.
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Un ultima considerazione, a proposito dell'immagine postata da Carmine.
Postarla potrebbe essere stato scorretto, un colpo basso, un tentativo di portare la discussione da un livello razionale ad uno "emotivo". Eppure, su un punto mi pare che abbia ragione.
Quando parliamo di aborto, parliamo di quella cosa lì, quella cosa che si vede nella foto. Le nostre parole potranno essere pacate, riflessive, ponderate, eppure é di quello che stiamo discutendo. Abbiamo la realtà da una parte, e l'uso del linguaggio ponderato dall'altra. E le due cose, non coincidono per niente.
In questi casi, è sempre la realtà che si dovrebbe imporre.
Noi esseri umani, per quanto razionali, abbiamo anche una capacità di comprendere ciò che ci circonda e che dalla stretta razionalità prescinde, una intelligenza molto più diretta, non mediata, e non per questo meno autentica.
Questa nostra intelligenza non mediata ci dice subito che lì, in quella foto è accaduto qualcosa di tremendo, qualcosa per cui non potrà mai esistere alcuna giustificazione. Poi interviene la ragione che studia la situazione in un modo più analitico. Ed è giusto che sia così. Ma non dovremmo mai trascurare anche la prima impressione, perchè è lo strumento più potente che abbiamo per comprendere ciò che ci circonda.
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
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Calvero |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #118 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione: Cazzate. Moltissimi non sanno affatto cosa significa abortire. Moltissimi si baloccano con le parole e basta. Le paroline pulitine e i concettini giustini, logicamente filanti (“…se qualcuno infilasse …”; “…un embrione è già un cadavere. Right?”; “nel caso di un parto gemellare…”). Ma l’aborto non è parole: l’aborto è precisamente lo spezzatino della foto. Con quello ci si deve confrontare. Ed una foto è ancora poco. E anche un filmato è ancora poco. Ci vorrebbe la realtà toccata con mano, non mediata. Ci vorrebbe quello spezzatino visto dal vivo. Ci vorrebbe essere presenti quando quello spezzatino viene prodotto. Poi, si potrebbe forse dire di sapere cosa significa abortire. Poi. Prima, non si sa un cazzo di niente. Prima si ciancia di aborto; si ciancia e basta.
.. ti è parso che qui si stesse discutendo tra gente infantile? Non solo, io ho fatto un esempio crudo di una 17enne (magari avvenuto) a cui gli rompono il culo e uno zio 50enne ... che la lascia gravida. Ora vorrei sapere, se questa "ipotesi" da me posta sia tanto intellettualoide o in effetti non metta in luce come la sicumera A PRESCINDIRE di considerare criminale la scelta di una minorenne, fosse così ipocrita... ... quello che tu additi come intellettualoide è una vigliaccata intellettualoide, lasciatelo dire. Da che mondo e mondo sono proprio questi problemi etici a mettere sulla bilancia la gravità di scelte che possono valere una vita. Ed è ancora più ovvio, dopo che tutti (RED compreso) hanno messo in luce che stanno cercando di comprendere - da maschi ed eticamente - una simile questione, che si portino nel forum discussioni che giocano sul tenore dei termini per poter creare dei riferimenti .. anche con esasperazioni e/o semplificazioni logiche e/o paradossi, ma non lo si fa per denigrare la tematica. Fino a prova contraria anche tu ti trovi una tastiera sottomano e attraverso la dialettica ci si deve "abbassare". E' la tematica stessa a imporre un "VERSUS"dialettico sulla Vita... al limite è un compromesso parlarne con un certo distacco, ma inevitabile, e non certo intellettualoide. ...nelle discussioni è anche inevitabile essere meno tragici della realtà. Ma finché non si vedono toni miserevoli ...
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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benitoche |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #119 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
Messaggi: 1941
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Citazione: Calvero ha scritto:
Quindi Benitoche hai preso un granchio. E mi hai anche giudicato male. Bravo.
Avviene una fusione biologica tra lei (cui ne è portatrice) e l'essere che vive NON con lei (qui l'errore comune) MA IN LEI INSIEME A LEI ... questi due esseri sono la stessa cosaAlmeno avessi letto il mio nick cmq lo riporto Citazione: dal momento del concepimento, la madre subisce alcune modificazioni a lungo termine proprio dalla persona del figlio e, indirettamente anche del padre del bambino. Si sa che dall'embrione alla madre passano un'infinità di messaggi attraverso sostanze chimiche quali ormoni, citochine, linfochine, neurotrasmettitori ecc. Tali informazioni servono a far adattare l'organismo della madre alla presenza del nuovo essere. In più è stato riscontrato che l'embrione manda anche cellule staminali che, grazie alla tolleranza immunitaria della madre verso il figlio, vanno a colonizzare il midollo spinale materno, da cui non si separano più. Anzi, da cui nascono linfociti per tutto il resto della vita della mamma, sia in caso di parto, spontaneo o cesareo sia in caso di aborto, spontaneo o volontario Tali informazioni servono a far adattare l'organismo della madre alla presenza del nuovo essereE' chiaro? Nuovo,nuovo,nuovo,nuovo essere cazzo e la madre si ADATTA ad un nuovo essere,ad un nuovo essere,si adatta,nuovo essere,si adatta Questi due esseri,non sono la stessa cosa,altrimenti che cazzo di senso avrebbe l'adattamento? La vita và tutelata prima di tutto Nessuno ha il diritto di decidere il destino di qualcun'altro Nel momento in cui si legifera l'aborto,si dà diritto di vita o di morte a dei terzi Questa è la verità Se è destino che uno debba morire prematuramente ok,ma nel momento in cui si lascia la scelta a un padre o ad una madre è follia Infanticidio si chiama Quando poi le donne,in cotali condizioni,sono vessate da input provenienti da più parti tendenti a veicolare,a manipolare la coscienza delle stesse,dovremmo parlare di concorso di colpa in omicidio Questo impone la logica,questo è stato per millenni La donna non ha alcun diritto sul nascituro,solo doveri Si può sopportare tutto,ma non un mondo dedito a sacrifici di infanti Bisognerebbe fare un nuovo referendum per l'abolizione dell'aborto PS Ho aperto il forum in "Nuovo ordine Mondiale " Non a caso L'aborto è una prerogativa degli illuminati,come ben sappiamo,utile al controllo della popolazione Già questo dovrebbe far prendere posizione e farne comprendere la ragione
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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Calvero |
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione? | #120 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione: Santaruina ha scritto:
Ecco, questo è l'altro punto cruciale. Il primo, sempre secondo il mio parere, era il definire l'inizio della vita. Il secondo, sarebbe definire se il feto sia già un essere in sé, oppure se si tratti di una parte della madre. Nel secondo caso, si direbbe che in quanto una parte di lei, la madre ne possa, in qualche modo, anche disporre (semplificando molto)
... io quando, come in questo caso, vorrei avere una lucidità e una coscienza onesta sulla questione, cerco di comprendere cosa mi dice l'istinto. E l'istinto, in questo caso, mi dice che l'aborto è una cosa sbagliata. Punto. Ovviamente da essere pensante, non nato ieri, come voi d'altronde, so di quanto la vita sia complessa e al mio istinto fa seguito un altra domanda: OK Giulio, è una cosa sbagliata. Ma lo è a prescindere? trovo più che legittima questa riflessione, no? ... quindi concludo che possa conseguirne di mettere al vaglio diverse ipotesi - tra cui quella, come noto spero, che una donna non è una macchinetta del caffè e seppur l'aborto sia un azione che reputo sbagliata, comprendo che vi potrebbe essere un labile confine per cui non lo si possa considerare errato a prescindere... .. da qui nasce appunto una questione chiamiamola ETICA... e che pone, a mio vedere, una donna a essere l'unico giudice autorevole in merito... ..fin'ora, sicuramente, le foto di Carmine non mi hanno aiutato a comprendere (come recita il titolo del Topic) dove sia - a prescindere - la ragione.
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