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1 Utenti anonimi
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lixuxis |
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68 | #1 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/9/2005
Da
Messaggi: 715
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Dai ragazzi, ci state a parlare del ’68? Dei figli dei fiori? Dei colori degli anni '60/70?
Vi ricordate qualcosa? No, siete novelli?
Chiedete ai vostri genitori o ai nonni ! Come, non si ricordano niente?
Allora ci hanno fotutto ragazzi … Ci hanno proprio fottuto!
Che bei fiori!...che bei anni…
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fiammifero |
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Re: 68 | #2 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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A parte Gli Scarafaggi e Le pietre rotolanti,qualche spinello ,minigonne e jeans a zampa d'elefante,tutti aspetti folkloristici,con il senno del poi è stato l'inizio di un incubo negli anni 70 è iniziata la strategia del terrore! Effettivamente ci hanno fottuto!
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Ashoka |
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Re: 68 | #3 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
Messaggi: 3660
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Che bei fiori!...che bei anni…si vincevano gli scudetti.... Ashoka
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lixuxis |
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Re: 68 | #4 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/9/2005
Da
Messaggi: 715
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...negli anni 70 è iniziata la strategia del terrore!
ben detto! E' proprio vero, negli anni 70 è iniziata la strategia del terrore! Ma chi ha pensato quella strategia del terrore? Chi? e perchè?
Perchè qualcuno l'ha pensata ...
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EdGreen |
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Re: 68 | #5 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 8/1/2006
Da
Messaggi: 131
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" ben detto! E' proprio vero, negli anni 70 è iniziata la strategia del terrore! Ma chi ha pensato quella strategia del terrore? Chi? e perchè? Perchè qualcuno l'ha pensata ... " by linuxis Bella domanda!!! Penso che non lo scopriremo mai...Dopo 35 anni, non ci sono colpevoli per Piazza Fontana.Fra 200 anni forse si scoprirà la verità, quando tutti i colpevoli saranno mummie e tutti i documenti desecretati. Voglio tornare nel medioevo.Almeno in quel periodo ti facevi la tua bella guerricciola con cappa e spada a viso aperto ( da bravo cavaliere evitando di coinvolgere civili ), senza strategie oscure e agenti segreti da tutte le parti.
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Citazione: Ciò che non ti uccide, ti rende più forte ( Nietzsche )
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fiammifero |
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Re: 68 | #6 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Se interessa ho molti link,cominciamo da qui. Citazione: Voglio tornare nel medioevo.Almeno in quel periodo ti facevi la tua bella guerricciola con cappa e spada a viso aperto ( da bravo cavaliere evitando di coinvolgere civili ), senza strategie oscure e agenti segreti da tutte le parti. ne sei proprio sicuro? Va bene,sorvoliamo,voglio essere buona
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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EdGreen |
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Re: 68 | #7 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 8/1/2006
Da
Messaggi: 131
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" Se interessa ho molti link,cominciamo da qui. " Il link non funziona. ne sei proprio sicuro? Ovviamente no.Quello che ho descritto, era semplicemente un medioevo idealizzato. Le cospirazioni sono sempre esistite, e gli uomini della chiesa ne facevano di tutti i colori durante il medioevo.
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Citazione: Ciò che non ti uccide, ti rende più forte ( Nietzsche )
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fiammifero |
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Re: 68 | #8 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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il link a me funziona,riprova. Citazione: Voglio tornare nel medioevo.Almeno in quel periodo ti facevi la tua bella guerricciola con cappa e spada a viso aperto ( da bravo cavaliere evitando di coinvolgere civili ), senza strategie oscure e agenti segreti da tutte le parti. Attenzione a come si parla,ultimamente su questi argomenti c'è un po' di maretta
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Re: 68 | #9 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Gli anni 70 sono stati, in Italia un periodo magico. Non credete a quello che vi dicono ora. Se allora sono cominciati gli anni di piombo dopo sono seguiti gli anni di merda! (Non e' mia, e' di Paolo Rossi).
La vita era facile e bella allora.
Potevi costruirti una casa e deturpare l'ambiente virtualmente senza permessi (ora lo fanno lo stesso solo chi se ne infischia dei permessi e quelli che hanno le autorita' nel libro paga) e senza soldi, un mattone alla volta (ante 1974). Conosco uno che ha trasportato TUTTO il materiale da costruzione col motorino.
I capireparto facevano molta, ma molta attenzione a non rompere troppo, le ragazze erano belle, simpatiche e non se la tiravano per niente, la musica era fantastica e quando trovavi uno coi capelli lunghi come te sapevi che era un amico (e di solito non ti fregava).
Le osterie erano piene di gente simpatica ed intelligente, si beveva tanto con pochi soldi e non si aveva bisogno di internet per intavolare discussioni che durassero tutta la notte. La gente entrava da sola e se ne andava in compagnia. La microcriminalita' era praticamente assente nelle citta' del Nord (altrove penso anche, ma non lo so). Tornavi a casa ciucco nel cuore della notte e i poliziotti ti fermavano 16 volte, ma non esageravano nel prenderti a schiaffoni, erano padri di famiglia con la testa a posto.
Gli operai erano fieri di essere operai e generalmente colti almeno quanto gli studenti universitari (i muratori un po' meno).
Ti vestivi come ti pareva e nessuno aveva niente da ridire, se non facevi il rappresentante. I fighetti erano solo figli di papa', ma non tutti i figli di papa' erano fighetti.
Con uno stipendio ti compravi l'alloggio e una macchina riuscendo a mantenere la famiglia, ad andare in ferie e fuori porta nei fine settimana.
Le discoteche piu' frequentate erano falo' con vino e chitarra.
Alcuni giravano costantemente in autostop e gli automobilisti piu' anziani (piu' di 30 anni, allora) ti caricavano sempre perche' gli ricordavi loro figlio, anche lui autostoppista. C'erano divertenti cerimonie di iniziazione nelle quali si scappava in centinaia alla volta dalle cariche della polizia (ti beccavano sempre e ti facevano un c..o cosi', ma non ti serbavano rancore).
Se proprio eri nella cacca andavi a lavorare alla Fiat o all'Alfa.
Ad agosto le citta si svuotavano completamente e se eri uno di quelli che restavano (16 o 18 persone) facevi parte di un club esclusivo insieme coi ladri d'appartamento e compravi chili di popcorn e cocomeri per andare a vedere al cinema la rassegna "le Notti dell'Orrore" che durava tutta la notte. Potevi anche zizagare con la bici nei corsi, tanto nonc'era nessuno e andavi a fare la spesa per la vecchina del primo piano in bici (i negozi erano quasi tutti chiusi - anche ora, i negozianti sono gli unici che si possono permettere le ferie!!!)
Bei tempi.
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hi-speed |
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Re: 68 | #10 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/12/2004
Da preda lunga
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Grande PikeBishop! Ma abitavamo nella stessa città? hi-speed
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Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
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lixuxis |
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Re: 68 | #11 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/9/2005
Da
Messaggi: 715
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Carissimo AMICO PikeBishop, TU non hai dimenticato... è stato solo un sogno? Il 68 lo hanno fotutto, non solo in Italia! in Francia in Inghilterra negli States in Germania (federale e democratica!) DAPPERTUTTO ...persino in Papua Nuova Guinea! E se fosse esistito l'INTERNET nel '68?
Risposta...: fottevano lo stesso il '68... così come hanno già fatto oggi... ps. Qunado arriverò, se arriverò... in "Great Britain" beviamo una bira :)
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fantozzi |
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Re: 68 | #12 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/12/2005
Da non da qui
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il lio professore di storia mi diceva sempre:"fino a cent'ani dietro e politica,poi cominciamo a parlare di storia"
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il problema dell'umanita e che gli stupidi sono strasiguri di sè,mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. -bertrand russell-
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Tifoso |
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Re: 68 | #13 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/12/2005
Da Academia Chute Boxe
Messaggi: 780
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[PikeBishop] io ( che non ho vissuto in quel periodo) Sul dopo 68 e sulle reazioni delle lobbies alle rivendicazioni del popolo. [Gli anni 70 sono stati, in Italia un periodo magico. Non credete a quello che vi dicono ora. Se allora sono cominciati gli anni di piombo dopo sono seguiti gli anni di merda! (Non e' mia, e' di Paolo Rossi).] Wow!! Era così? sono nato nel 77. Adesso si celebrano gli anni 60 però. Sei veramente il primo che mi dice che gli anni 70 sono stati magici. Eri giovane in quel periodo? Se si ti capisco. [La vita era facile e bella allora.] Adesso è effettivamente più difficile per quasi tutti. Vedo una gioventù immersa nel consumismo e nella necessità di apparire. Tutto voluto da qualche individuo molto in alto. [Potevi costruirti una casa e deturpare l'ambiente virtualmente senza permessi (ora lo fanno lo stesso solo chi se ne infischia dei permessi e quelli che hanno le autorita' nel libro paga) e senza soldi, un mattone alla volta (ante 1974). Conosco uno che ha trasportato TUTTO il materiale da costruzione col motorino.] Adesso soprattutto arrivano i vigili se provi a costruire una cuccia per cani abusiva in campagna. Mio nonno ha tenuto il cane in un parco di Milano di periferia a 50 metri da casa sua, per 40 anni poi un giorno si sono appostati i vigili aspettandolo una mattina del 1996 e gli hanno detto di levare di lì il cane altrimenti prendeva una denuncia ( non per maltrattamento di animale, ma perchè la cuccia di legno era abusiva ). Sui prezzi delle case sorvoliamo: a Milano; nel 1984 mio padre prendeva 1000000 e un a casa costa 84000000 ( 3 locali ). Adesso prende 1700 euro e un 2 locali al piano terra nello stesso palazzo costa 190000 euro. Magari potessi costruirmi la casa da solo!! [I capireparto facevano molta, ma molta attenzione a non rompere troppo, le ragazze erano belle, simpatiche e non se la tiravano per niente, la musica era fantastica e quando trovavi uno coi capelli lunghi come te sapevi che era un amico (e di solito non ti fregava).] Adesso i capireparto ti sfruttano in modo tale che loro lavorano sempre di meno, e tu fai per due perchè loro hanno il tempo indeterminato e tu invece sei in prova. Le ragazze adesso sono più belle di allora ( però mi sembra che negli anni 70 fossero parecchio belle, forse mi sbaglio ), però alcune si danno troppe arie. Preferisco il mio metal ma ho dovuto tagliarmi i capelli. [Le osterie erano piene di gente simpatica ed intelligente, si beveva tanto con pochi soldi e non si aveva bisogno di internet per intavolare discussioni che durassero tutta la notte. La gente entrava da sola e se ne andava in compagnia. La microcriminalita' era praticamente assente nelle citta' del Nord (altrove penso anche, ma non lo so). Tornavi a casa ciucco nel cuore della notte e i poliziotti ti fermavano 16 volte, ma non esageravano nel prenderti a schiaffoni, erano padri di famiglia con la testa a posto.] Al posto delle osteie ci sono i bar di paese o i pub/locali . Trovi anche molti maleducati e ho bisogno di internet per affrontare discussioni su argomenti più importanti dell'ultima partita della Juve o la solita roba tecnica di cui dovrei occuparmi. Nei locali adesso si dovrebbe bere poco con molti soldi, ma in verità si beve molto con ancora più soldi e la gente entra in compagnia per uscire in compagnia ( almeno nessuno si perde per strada). Trovo però che adesso di sia molto più individualismo rispetto a quello che mi racconti : molte amicizie di convenienza adesso. Microcriminalità a Milano ( non esagerata però qualcosa c'è ). Fa molti più danni la macrocriminalità degli incravattati. Se torni a casa ciucco vuol dire che sei anche senza soldi . Mai visto un poliziotto alzare le mani se uno è ubriaco ma non fa nulla di male. [Gli operai erano fieri di essere operai e generalmente colti almeno quanto gli studenti universitari (i muratori un po' meno).] E' difficile essere fieri di sè in un paese basato sul Denaro e non più sul lavoro, quando devi fare 60 ore di straordinari al mese per arrotondare e quando vedi che qualunque venditore di successo prende 2000-2500 euro. Il lavoro di un operaio è un lavoro che produce qualcosa di fisico, un risultato concreto; il lavoro di un venditore ( ma ce ne sono tanti così ) è più pagato ma appesantisce il sistema. Sono molti a lucrare sul lavoro altrui, odio un sistema terziario di dimensioni sproporzionate rispetto a quello industriale e agricolo. Dalla produzione viene la ricchezza. Il nostro sistema attuale non è sano. [Ti vestivi come ti pareva e nessuno aveva niente da ridire, se non facevi il rappresentante. I fighetti erano solo figli di papa', ma non tutti i figli di papa' erano fighetti.] Adesso in giro la percentuale di quelli che si vestono da fighetti è notevole e non sono figli di papà. E' conseguenza del consumismo e della necessità di apparire. [Con uno stipendio ti compravi l'alloggio e una macchina riuscendo a mantenere la famiglia, ad andare in ferie e fuori porta nei fine settimana.] Adesso confrontando con il 1984 ( che era peggio degli anni '70 ), una 2 locali costa 190 stipendi a Milano, nel 1984 ne costava 66. Negli anni 70 non c'era l'assicurazione obbligatoria per la macchina e una macchina di seconda mano non costava 8 stipendi. Ferie? Fuori porta? Cosa sono? Ah quello di cui parlano al telegiornale definendolo Esodo? Potrebbero dedicare quei due minuti di notizia ad altro. [Le discoteche piu' frequentate erano falo' con vino e chitarra.] Le discoteche più frequentate sono quelle dove per entrare devi sganciare 30 euro a sera. [Alcuni giravano costantemente in autostop e gli automobilisti piu' anziani (piu' di 30 anni, allora) ti caricavano sempre perche' gli ricordavi loro figlio, anche lui autostoppista. C'erano divertenti cerimonie di iniziazione nelle quali si scappava in centinaia alla volta dalle cariche della polizia (ti beccavano sempre e ti facevano un c..o cosi', ma non ti serbavano rancore).] L'autostop è a rischio e da qualche parte vietato. Mai avuto a che fare con i pulotti però ho visto parecchie cariche da lontano. Non dovrebbero essere cambiati, stanno sempre dalla parte del potente di turno, vedi TAV. [Se proprio eri nella cacca andavi a lavorare alla Fiat o all'Alfa.] Adesso la fiat e l'alfa non assumono più, licenziano e delocalizzano, come tutte le grosse imprese multinazionali che come uno sciame di locuste si spostano di paese in paese per accumulare quote di mercato e battere la concorrenza con azioni legali e possibilmente sleali. Le piccole imprese soffocano o cercano di galleggiare finchè c'è qualche gigante che concede loro gli appalti. Se sei nella cacca, finisci al call center o nelle cooperative. Una volta uscivi di casa e le botteghe ti prendevano a lavorare, adesso esci di casa e ci sono le agenzie del lavoro. Se sei laureato però non vale e devi fare gli stage gratis. [Ad agosto le citta si svuotavano completamente e se eri uno di quelli che restavano (16 o 18 persone) facevi parte di un club esclusivo insieme coi ladri d'appartamento e compravi chili di popcorn e cocomeri per andare a vedere al cinema la rassegna "le Notti dell'Orrore" che durava tutta la notte. Potevi anche zizagare con la bici nei corsi, tanto nonc'era nessuno e andavi a fare la spesa per la vecchina del primo piano in bici (i negozi erano quasi tutti chiusi - anche ora, i negozianti sono gli unici che si possono permettere le ferie!!!)] OK [Bei tempi.] Accidenti, ci hanno tolto tutto. Io non volevo la televisione di Berlusconi, le sue pubblicità che alzano il prezzo dei prodotti, non volevo il rincoglio..mento dei giovani 18-25 anni, a cui basta vedere i "vip" in tv e vestire Napapiri ( si scrive così?) per sentirsi a posto, non volevo che dx, centro , sx e sindacati si mettessero al servizio delle lobbies. La tessera 1816 della p2 è un suo strumento vivente e sembra che non venga in mente a nessuno che deve molti favori agli altri grembiulini. Anche altri politici saranno tutti d'accordo. Con Prodi la situazione non cambierebbe. La dx sistema una faccenda togliendo qualcosa al paese, poi arriva la sx e toglie qualcos'altro e poi si continua così... e vorrebbero farci credere che con tutti i massmediologi, i futurologi e tutti gli statistici ed economisti che hanno, certe cose avvengono per la necessità del paese o perchè non si può fare altrimenti ? Ci dicono che servono sacrifici, ma è chiaro che c'è un sistema di "illusionisti" organizzato per fare dimenticare alla gente che i sacrifici sono già stati fatti.
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donnie |
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Re: 68 | #14 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/1/2006
Da
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Anche io sono nato a fine anni '70 e diciamo li ho potuti vivere solo sui libri non in prima persona...purtroppo. concordo con chi scrive erano bei tempi, altri tempi rispetto ad oggi: era l'epoca del boom economico e del lavoro "per tutti", e i rapporti sociali erano assai meno tesi di oggi. Oggi ci ritroviamo in un'epoca dove all'apparenza abbiamo tutto, poi però ci mancano le cose più importanti e c'è molta + infelicità rispetto ad allora. La differenza che + mi balza all'occhio è tra la gioventù di allora e quella di oggi: allora tutti i giovani avevano degli ideali veri e lottavano x una società + giusta, comunque diversa e lottavano per cambiarla. Oggi il ventenne - trentenne medio pensa solo al lavoro (se ce l'ha), al regalo x la fidanzata, ad apparire sempre e comunque, al grande fratello, alla partita di calcio la domenica. Questi ahimé sono gli ideali della ns. generazione: nessuno o quasi è interessato ai problemi reali della società in cui vive, ci si lamenta sempre x qualuqnue cosa e non si apprezza + niente (in questo i ns. nonni hanno ragione...) E' la gioventù del rincoglionimento, del cellulare all'ultima moda, dell'apparire senza essere, la gioventù con cui non si può mai ragionare o discutere se non di calcio o di donne o di grande fratello, che tristezza! una volta ci si scannava x degli ideali, dx o sx che fossero, oggi nessuno ne vuole sapere. E' la società del progresso senza sviluppo, come diceva giustamente Pasolini, e aggiungerei del progresso che ha fomentato rincoglionimento. Se dovessi muovere un appunto ai ragazzi degli anni '70 è proprio quello di non aver capito il vero problema, la dx contro la sx, ma il problema non era né dx né sx, il sistema li ha messi l'un contro l'altro, loro ci sono cascati, e ne sono usciti 43 morti (27 di sx e 16 di dx) + un'infinità di feriti + o - gravi. L'unico che aveva capito che il vero nemico non era la sx o la dx bensì chi appoggiava gli sporchi giochi del capitalismo era Juinio valerio borghese, della x mas, l'unico infatti il cui golpe sarebbe senza dubbio riuscito se non fosse intevenuta una strana telefonata di un colonnello misterioso appena pochi minuti prima dell'irruzione al quirinale. E lo aveva capito perché chiamò a raccolta x il suo scopo allo stesso modo giovani di dx e di sx : c'erano i neo-fascisti armati fino ai denti e ben addestrati e gli anarchici nonché i giovani sindacalisti e la gioventù filo-sovietica di allora riempiti di cinture esplosive x farsi saltare in aria, in caso la situazione precipitasse. era il 7 dicembre 1970, e c'erano 30000 uomini schierati ovunque nel territorio (prefetture, ministeri, sedi organi costituzionali, questure, comuni, province regioni...) persino le caserme militari erano accerchiate, nonché la rai, il discorso alla nazione da tenersi alle ore 01.00 del mattino era pronto, ma qualcosa andò storto, la mafia tolse il suo appoggio all'ultimo istante e tutto crollò. Comunque preferisco di gran lunga quella generazione a questa di cui faccio parte.
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ottimista è colui che ritiene che le cose non possano andar peggio di come vanno (Alessandro Morandotti).
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Re: 68 | #15 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
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Messaggi: 6263
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Non so se abitavamo nella stessa citta', hi-speed. Io abitavo a Torino, "uno dei luoghi oscuri della terra" per dirla come Joseph Conrad, la citta' descritta da Gustave Flaubert come "il posto piu' noioso del mondo", da Voltaire come "la prussia del nord, una grande caserma" e da Beccaria "un tetro paese". Pensa come doveva essere altrove, a Bologna o a Perugia, per esempio!!!!! PS Torino qualche cosa positiva ce l'ha. Come ha detto Gambarotta: "a Torino se ti fai gli affari tuoi non ti puo' capitare niente di male". Un po' poco, ma e' gia' qualcosa.
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Re: 68 | #16 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
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Carissimo lisuxis
Ci hanno fottuti si, ma non ci e' piaciuto, non ci abbiamo preso l'abitudine e li prenderemo a graffi e a colpi di borsetta nei marroni!
Facciamo che ce ne beviamo un paio, di birre......, ti aspetto.
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fiammifero |
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Re: 68 | #17 |
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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In tutte le epoche chi è agiato sta bene chi è povero sta e vive male. certo il ricordo sfuma i contorni,si era più giovani,si viveva in modo più spensierato,facevi le tue dimostrazioni studentesche,tanto c'era papà che lavorava,c'era l'illusione di avere un po' di libertà per il fatto che certe esteriorità erano permesse,del resto come ora,ma eravamo schiavi senza saperlo,ora lo siamo lo stesso ma ne siamo consapevoli. La generazione di allora ha prodotto i vari Fini,Alemanno,Storace,Veltroni,er Cicoria,Ferrara e tanti altri,quindi è tutto dire La nuova vedrà tanti piccoli arancioni-arancini da spremere ma tutte e due le generazioni si equivalgono perchè sotto gli USA
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Re: 68 | #18 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
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Caro Donnie
Io il "golpe" Borghese me lo ricordo come una pagliacciata, cosi' come il caso "De Lorenzo/Espresso". L'estrema destra di allora (ora sembrano - non so se lo siano veramente- molto piu' in gamba) era risibile, arruffona e stracciona. Non riuscivano a stare zitti e non sarebbero mai riusciti a combinare un tubo. Poi arrivo la CIA e la solfa cambio' completamente, purtroppo. E cominciarono le morti di innocenti.
A sinistra non e' che stessero meglio. Quei gran geni delle Brigate Rosse e di Prima Linea erano stati fin dall'inizio pesantemente infiltrati dai servizi segreti ed in ultima analisi prendevano ordini dalla CIA senza neanche saperlo. Lo sapevano tutti gli altri pero'. Bastava che lo chiedessero a qualcuno in fondo ai cortei (gli anarchici) Cavallero e Notarnicola erano stati i precursori, le cui analisi erano state brillantissime ma che avevano perso la testa cominciando una lotta armata contro le banche di stampo artigianale. Loro almeno non avevano infiltrati. Cavallero me lo ricordo bene perche' mi trattava sempre come se fossi un adulto e parlava di politica in mia presenza, che ero un ragazzino.
I veri eroi erano altri. Gli operai che sacrificarono milioni di ore di lavoro e rischiarono il posto e anche la pelle a volte per cambiare in meglio quella societa' degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta che era vecchia, ingiusta e faceva francamente ribrezzo ( Io il primo segnale di cambiamento netto nel cuore e nella testa della gente me lo ricordo dopo il Vajont. Mia nonna disse: "stanno fondando il progresso sui cadaveri dei contadini" e si mise a piangere) Ottennero molto ed ora si stanno riprendendo tutto, questi ruffiani, sia da destra che da sinistra...
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Re: 68 | #19 |
Sono certo di non sapere
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Messaggi: 6263
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fiammifero non e' che sia proprio esattamente cosi'. Agiatezza e poverta' (entro certi limiti, si capisce, ma si sta parlando dell'Italia, non dell'Etiopia) sono categorie psicologiche. In una societa' basata esclusivamente sul denaro (dove ti servono soldi per qualsiasi cosa, anche per parlare con la gente, e tanti, se stai usando il computer per farlo) come quella odierna se sei povero sei totalmente tagliato fuori. Trenta o quaranta anni fa gli operai, gli impiegati e gli studenti, se avevano un lavoro per mantenere la famiglia e un po' di soldi per un gotto di vino in osteria con gli gli amici non si consideravano affatto poveri. Io ci sono passato e lo posso confermare, anche con le pezze al culo non sono mai stato povero, povero ho cominciato ad esserlo negli anni ottanta e con uno stipendio non indifferente. Inoltre il ricordo non sfuma i contorni, non sono ancora cosi' rincoglionito, spero
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Tifoso |
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Re: 68 | #20 |
Mi sento vacillare
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Accidenti, concordo in pieno. Sia sulla percezione psicologica della povertà, sia sulla frase:
I veri eroi erano altri. Gli operai che sacrificarono milioni di ore di lavoro e rischiarono il posto e anche la pelle a volte per cambiare in meglio quella societa' degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta che era vecchia, ingiusta e faceva francamente ribrezzo.
Mio padre mi disse che prima del 68 giravano le guardie armate nei reparti delle fabbriche. Tremendo. Invece mi sembra che per la maggiorparte delle persone il 68 sia conosciuto solo per i movimenti studenteschi. Quasi non sento nominare tutte le vittorie della classe lavoratrice. La stampa ne parla poco. Sbaglio?
Sulla percezione psicologica di ricchezza-povertà con tutte le tonalità intermedie fra questi due colori ( nero-bianco), però pesano anche le necessità storiche umane: mangiare, formarsi una famiglia con una casa in cui vivere, mantenere i figli. Ora le ultime due cominciano a non essere alla portata di tutti, speriamo che invece la prima ce la concedano sempre. Altrimenti ... non basterà far vedere in tv il grande fratello e le partite in chiaro della Champions League.
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Re: 68 | #21 |
Sono certo di non sapere
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Messaggi: 6263
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Non e' un caso che la stampa ne parli poco.
Anche allora mi ricondo che la maggior parte dei giornali e la RAI (servizio pubbbliccco, ma dai!) "non vedevano" cortei con decine di migliaia di manifestanti!
Beccate qualcuno che allora c'era e non mollatelo fino a che non vi racconta tutto. Approfittatene finche' sono ancora vivi (e non solo vegeti)!
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fiammifero |
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Re: 68 | #22 |
Sono certo di non sapere
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Pike,io parlavo della mia generazione,quella dei quindicenni che erano divisi in due gruppi qui a Roma,i Pariolini ossia quelli con il loden ed i proletari con eschimo che non avevano i soldi per il cinema e che facevano la colletta per comprare 10 sigarette,si riunivano in piazza a parlare e cominciavano a respirare politica. C'era eccome la differenza,e si sentiva tutta incominciando dalle scuole,se frequentavi il liceo eri figo ed avevi i soldi per poi permetterti l'università,se andavi al tecnico o professionale no. Gli studenti avevano anche il lavoretto di ripiego per non pesare sullo stipendio della famiglia,pensa la mia famiglia ha acquistato il frigorifero solo nel 1970 quando tanti già avevano pure la lavatrice,eppure mio padre lavorava ma doveva mantenere 5 persone e logicamente si faceva a meno di tutto il superfluo,vacanze comprese,cinema,pizzeria. Sarò stata deficiente,ma io la sentivo la povertà sia economica che psicologica non vivendo su un'isola senza confronti di stili di vita. Allora come oggi la società era basata sui soldi,forse ti arrangiavi un po' di più ,ancora non erano stati indotte certe necessità,ma secondo da che parte ti trovavi le differenze le sentivi eccome! Io non li rimpiango affatto qui tempi.
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Re: 68 | #23 |
Sono certo di non sapere
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Dopo quello che mi dici, forse Torino non era cosi' male Mi rendo conto della fortuna di essere vissuto in una citta con un'imponente numero di operai, la stragrande maggioranza, con una cultura operaia e in un periodo opulento nella parte piu' opulenta del paese. Anche allora, la maggior parte delle famiglie chiamiamole "proletarie", che erano il 90 per cento della popolazione, aveva al massimo 2 figli. I sottoproletari, naturalmente erano un'altra cosa e di solito andavano ad ingrossare le fila della destra. Ma c'era rispetto per loro. Nessun rispetto invece per i "Plattini" (versione torinese di allora dei pariolini). Non si sarebbe mai voluti essere come loro, erano molto disprezzati, specie dal punto di vista intellettuale. L'universita' (nelle facolta' che costavano meno) erano stracolme di studenti/lavoratori e di figli di operai. Magari non si laureavano, ma contribuivano a rendere l'ambiente universitario in contatto con la vita reale. Succedeva addirittura di avere amici ricchi in incognito: si vergognavano!!! Capirai ora perche' parlo di bei tempi.....
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matelda |
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Re: 68 | #24 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 10/12/2005
Da
Messaggi: 209
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Il mio pater sociologo e il suo gruppetto di "compagni" ha studiato e "fatto la rivluzione" a trento nel '68... Ora, rubizzi quasi sessantenni, rimasti a loro dire sessanttottini nel cuore, hanno la barca, la seconda terza casa, vanno nelle osterie ma a mangiare la ostriche, molti votano Silvio e compagnia, giustificano il cow boy etc ...che cosa sarà loro successo? Mah...
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Una donna soletta che si gia, danzando e scegliendo fior da fiore, ond'era pinta tutta la sua via...Pg XXVIII
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fiammifero |
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Re: 68 | #25 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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sarà stata l'evoluzione della specie?
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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donnie |
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Re: 68 | #26 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/1/2006
Da
Messaggi: 33
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ciao pikebishop. le informazioni che ho io derivano non da esperienza personale, essendo nato alla fine degli anni '70, ma da ciò che mi è stato raccontato da parenti, amici, colleghi di lavoro più grandi di me. tutto qui. oltre ovviamente a ciò che ho letto e ascoltato in vari programmi televisivi. sono però d'accordo sul ruolo della CIA, sulla dx e la sx che erano diciamo poco "acute" e si lasciarono infiltrare dai servizi segreti senza rendersene conto. concordo anche sugli operai e i sacrifici che fecero x migliorare la società. Il mio intervento mirava soprattutto a far riflettere sui giovani di allora e come sono diversi da queli di oggi... oggi con la scusa che + o - tutti, anche i disoccupati o coloro che fanno fatica ad arrivare a fine mese, hanno il cosiddetto "piatto di pasta pronto" , i giovani si illudono di vivere nel migliore dei mondi possibili e non vogliono sentire ragioni tipo complotti sull 11 settembre o altro. oggi nessuno parla + di rivoluzione, nessuno la farebbe mai, siè stabilizzato tutto, sotto la globalizzazione, insomma il mondo va da tutt'altra parte. se mi permetti però vorrei dissentire sul golpe borghese, ovviamente organizzato con l'aiuto della CIA... l'intenzione era di sovvertire un sistema ove l'ideologia comunista stava pericolosamente prendendo piede, poi si è preferito agire in altro modo e il golpe fallì. saluti.
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ottimista è colui che ritiene che le cose non possano andar peggio di come vanno (Alessandro Morandotti).
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fiammifero |
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Re: 68 | #27 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione: oggi nessuno parla + di rivoluzione, nessuno la farebbe mai, siè stabilizzato tutto, sotto la globalizzazione, insomma il mondo va da tutt'altra parte. questo è uno dei tanti effetti collaterali delle rivoluzioni del '68. dopo una fase di rivoluzione segue sempre la restaurazione,la storia su questo è maestra. adesso se si lotta e dimostra si fà su grandi tematiche,ma non lo si fà più sul concreto immediato quasi fosse l''orticello dell'altro perchè la solidarietà sociale implica sacrifici e scocciature (vedi ultimi blocchi dei metalmeccanici) mentre l'altra è organizzata in concerti,sventolii di bandiere e qualche marcia di domenica, per mettersi a posto la coscienza.
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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lixuxis |
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Re: 68 | #28 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/9/2005
Da
Messaggi: 715
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'68 che nostalgia...
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