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  Questo cazzo di voto

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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#361
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@ pispax

questa è una perla...
Citazione:
A te rispondo in modo diverso: in attesa di sapere quali concetti inutili hai attaccato sopra alla parola "democrazia", ti dico che l'Europa a ovest della Germania (tenendo in forse la Grecia e i Balcani, e ultimamente anche l'Italia), la Svizzera e il Canada sono buone democrazie esistenti.


non so del canada, ma della svizzera si, perchè ci vivono dei parenti di mia moglie.
un esempio: in casa non è previsto tu possa avere la lavatrice (quella per i panni intendo) esse devono stare tutte in cantina. comodissimo. ma è l'esempio di come arrivino a regolamentarti anche come soffiarti il naso !

Citazione:
Più che di "abbaglio colossale" io parlerei proprio di colossale ignoranza. Mai che nemmeno per sbaglio ti sia mai chiesto perché il 2 giugno stai a casa dal lavoro come a Natale, eh?


A ME RISULTA CHE IL VOTO FU TRA ASSETTO MONARCHICO E REPUBBLICANO.
e un assetto repubblicano non significa democrazia (vedi repubblica popolare cinese)

mentre la costituzione italiana

La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. Fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948

e mentre gli estensori della costituzione vennero eletti assieme al referendum monarchia/repubblica, il testo della costituzione non è mai stato sottoposto ad approvazione popolare.

ora prova a descrivere CHI candidò quegli estensori, con quali conoscenze da parte del popolo vennero eletti, chi si occupò di verificare che quanto promesso venisse effettivamente inserito nel testo, chisi occupò di far realizzare in tempi accettabili quanto pomposamente descritto (alcuni articoli non sono ancora stati realizzati dopo 65 anni), vuoi che vada avanti per dimostrarti che dimensione di truffa sia tutto ciò ?

inoltre, faccio notare, che affinchè io mi sentissi vincolato ad essa (costituzione) anche solo tramite la buffonata di un referendum a cui parteciperebbero una marea di ignoranti in materia, come minimo avrei dovuto esser interpellato IO e non mio nonno a riguardo dell'accettazione di tale norma, non ti pare ? al quale non venne nemmeno chiesto se gli andava bene il prodotto, ma gli venne solo chiesto di nominare i produttori, senza alcuna verifica su ciò che produssero.
visto che è a ME che si chiede di pagare le tasse, è a ME che si chiede di votare secondo un sistema truccato, ecc...
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 11/8/2010 8:09
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Re: Questo cazzo di voto
#362
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
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Citazione:
Se il resto era solo per arrivare a questa roba, allora tralascio il resto.


Se lo fai è come se ti perdessi in un film thriller la fatidica frase "L'assassino è..."
La conclusione è solo un addendum di poco conto rispetto al resto.

Citazione:
Per l'esattezza si è votato tutta la giornata del 2 giugno 1946 e la mattina del giorno successivo.


Adesso vince una bambolina chi individua dove sta la fregatura in tutto ciò...

Citazione:
Raccogli le firme per un nuovo referendum sulla democrazia, proponendo un'alternativa di qualche tipo.


No, grazie. Ce ne sono già troppe di pecore che belano per i miei gusti.
Inviato il: 11/8/2010 11:41
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#363
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
Da
Messaggi: 4685
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Finora mi sono sforzato si seguire un ordine cronologico nelle repliche.
Lascio perdere un attimo. Stamani sono facilmente irritabile.



a_mensa ha scritto:
@ pispax

Citazione:
questa è una perla...


State diventando tutti dei grandi scopritori di "perle".
Quando sarete milionari ricordatevi di me.







Citazione:
Citazione:
A te rispondo in modo diverso: in attesa di sapere quali concetti inutili hai attaccato sopra alla parola "democrazia", ti dico che l'Europa a ovest della Germania (tenendo in forse la Grecia e i Balcani, e ultimamente anche l'Italia), la Svizzera e il Canada sono buone democrazie esistenti.


non so del canada, ma della svizzera si, perchè ci vivono dei parenti di mia moglie.
un esempio: in casa non è previsto tu possa avere la lavatrice (quella per i panni intendo) esse devono stare tutte in cantina. comodissimo. ma è l'esempio di come arrivino a regolamentarti anche come soffiarti il naso !


Fino a ieri la Svizzera era il massimo della democrazia perché là c'è la "democrazia diretta".
A quanto pare non lo è più.
Sic transit gloria mundi.

Sul significato del termine "democrazia" consulta il Devoti-Oli.








Citazione:
Citazione:
Più che di "abbaglio colossale" io parlerei proprio di colossale ignoranza. Mai che nemmeno per sbaglio ti sia mai chiesto perché il 2 giugno stai a casa dal lavoro come a Natale, eh?


A ME RISULTA CHE IL VOTO FU TRA ASSETTO MONARCHICO E REPUBBLICANO.
e un assetto repubblicano non significa democrazia (vedi repubblica popolare cinese)


Che sfiga che abbiamo avuto: non siamo diventati una repubblica popolare cinese italiana.

Anche sul significato di "repubblica" consulta il Devoto-Oli.
"Monarchia" facciamo che lo sai, ma se sei in dubbio sai come fare.








Citazione:
ora prova a descrivere CHI candidò quegli estensori, con quali conoscenze da parte del popolo vennero eletti, chi si occupò di verificare che quanto promesso venisse effettivamente inserito nel testo, chisi occupò di far realizzare in tempi accettabili quanto pomposamente descritto (alcuni articoli non sono ancora stati realizzati dopo 65 anni), vuoi che vada avanti per dimostrarti che dimensione di truffa sia tutto ciò ?


Si, vai avanti.
Articolo per articolo.

Almeno è la volta buona che la leggi.
Sarebbe anche l'ora.









Citazione:
inoltre, faccio notare, che affinchè io mi sentissi vincolato ad essa (costituzione) anche solo tramite la buffonata di un referendum a cui parteciperebbero una marea di ignoranti in materia,


E' più o meno la stessa cosa se il referendum lo facessero oggi e andassi a votare tu.
Renditene conto.

E' buffo questo fatto che ti ostini a pretendere cose che ti danneggiano personalmente.







Citazione:
come minimo avrei dovuto esser interpellato IO e non mio nonno a riguardo dell'accettazione di tale norma, non ti pare ?
...
visto che è a ME che si chiede di pagare le tasse, è a ME che si chiede di votare secondo un sistema truccato, ecc...


Se la cosa non ti sta bene, vai con lezik ad aprire i banchini per la raccolta delle firme.
Muovi il culo una volta tanto.

Perché se una cosa non sta bene a TE dev'essere qualcun altro a risolverla?
Piace la vita comoda, eh?
Inviato il: 11/8/2010 12:00
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Questo cazzo di voto
#364
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Credo che ci siano delle contrapposizioni non necessarie in questo thread.
Naturalmente lo dovrà dire lui, ma non credo che Pispax sia uno strenuo difensore della democrazia o dei politici, e non sia consapevole delle mille schifezze generate da questo sistema.

La questione è riassumibile così:
- non puoi vincere;
- non puoi pareggiare;
- non puoi nemmeno abbandonare.

Ma è pur vero che le regole del gioco cambiano gradualmente (non necessariamente in meglio, anzi, ma cambiano).

Come limitare i danni? Ognuno ha la sua teoria, lui ha la sua: discutiamo di quella. È inutile ripetere che il gioco è truccato.

Pispax, se ho frainteso il tuo pensiero correggimi.
Inviato il: 11/8/2010 12:10
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#365
Sono certo di non sapere
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@ pispax
visto che così sovente mandi me a riguardarmi la costituzione, prova a darci uno sguardo anche tu.

Citazione:
Se la cosa non ti sta bene, vai con lezik ad aprire i banchini per la raccolta delle firme. Muovi il culo una volta tanto. Perché se una cosa non sta bene a TE dev'essere qualcun altro a risolverla? Piace la vita comoda, eh?


tanto perchè le leggi sottoponibili a referendum, oltre alle modalità da osservare, non sono "libere" ma ben definite, e questo motivo NON è contemplato.

inoltre:
Citazione:
Perché se una cosa non sta bene a TE dev'essere qualcun altro a risolverla?


infatti non ho mai chiesto che sia qualcun alòtro a risolverla, ma chiedo che molti altri si uniscano a me per risolverla. Il che mi sembra un po' tanto diverso.
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Inviato il: 11/8/2010 14:12
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#366
Sono certo di non sapere
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@ Red_Knight

Citazione:
La questione è riassumibile così:
- non puoi vincere;
- non puoi pareggiare;
- non puoi nemmeno abbandonare.


e chi ti dice che non potrei trovare una quarta alternativa ? (non dico che ce l'ho, uso il condizionale !)

l'errore di pispax, e che stai andando a commettere anche tu, è considerare la questione in termini meccanicistici. spiego con una metafora.
se faccio giocare a scacchi due computers, programmati da due diversi programmatori, potrei far descrivere in anticipo l'intero svolgersi della partita da un terzo computer a cui avessi reso noti i programmi dei due "giocatori".
perchè sarebbero note in anticipo tutte le scelte che farebbero mossa dopo mossa.
la stessa cosa però non potrei farla se almeno uno dei giocatori fosse umano.

a illustrare come si evolve la storia umana, a mio avviso, ci riesce bene "la profezia di Celestino", quando afferma che i grandi cambiamenti sociali sono sempre avvenuti senza ragione apparente, o per motivazioni assolutamente ridicole in confronto all'effetto causato.

e questo perchè gli uomini non sono macchine, e sono prevedibili solo fino ad un certo punto, ma non sempre, e quando un'idea viene assimilata e fatta propria da un numero adeguato (e non si parla di percentuali perchè è una variabile in funzione dei tempi, dell'importanza del cambiamento , ecc....) di persone, senza motivo apparente i cambiamenti, si verificano.

è dovuto al fatto che gli uomini, a differenza delle macchine, hanno una emotività che a volte interviene in modo "irrazionale" ma non meno determinante.


inoltre :

Citazione:
Come limitare i danni?


infatti nessuno dei non-voters vuole "limitare i danni".. no, no, vorremmo proprio NON averne di danni !!! cosa ritenuta impossibile all'interno di questo "sistema"

non vogliamo scegliere tra il "dammi 50 €" e il "dammi 100€" vorremmo proprio non dare un cazzo!
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Inviato il: 11/8/2010 14:30
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Questo cazzo di voto
#367
Sono certo di non sapere
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@a_mensa

La mia era solo una citazione dalla Legge di Murphy, comunque a rigor di logica se è vero che non puoi vincere e se è vero che non puoi pareggiare e se è vero anche che non puoi nemmeno abbandonare, allora non esiste la quarta alternativa: in altre parole "tu perdi", sempre e comunque. Ogni altro risultato è già negato in partenza.

Citazione:
Come limitare i danni?

infatti nessuno dei non-voters vuole "limitare i danni"


Parla a nome tuo e tuo soltanto; io non ho votato e io danni voglio limitarli eccome. La differenza tra me e Pispax sta nel fatto che secondo lui è possibile limitarli col voto e secondo me no.

Citazione:
no, no, vorremmo proprio NON averne di danni !!!


E perché, chi è che invece li vorrebbe?

Citazione:
non vogliamo scegliere tra il "dammi 50 €" e il "dammi 100€" vorremmo proprio non dare un cazzo!


E chi vorrebbe, tuttavia ti prendono 100€ lo stesso e stai tranquillo che non ti chiedono se vuoi dare solo 50. Se me lo chiedessero, voterei eccome per i 50€. Purtroppo mi si chiede soltanto se preferisco dare 2 da 50 o 5 da 20, e non vale nemmeno la pena di pensarci su.
Inviato il: 11/8/2010 15:14
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#368
Sono certo di non sapere
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@ Red_Knight

forse non si capiva bene ma le due frasi "infatti nessuno dei non-voters vuole "limitare i danni"" e " no, no, vorremmo proprio NON averne di danni !!!"
facevano parte dello stesso periodo, dello stesso concetto, o affermazione.

con il tuo prima contraddici la prima parte poi approvi la seconda.

capisco cosa vuoi dire, ma ti segnalo di non aver capito cosa invece dicevo io, e cioè che la frase va intesa in modo unitario.
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Inviato il: 11/8/2010 15:36
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  •  florizel
      florizel
Re: Questo cazzo di voto
#369
Sono certo di non sapere
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Faccio una piccola premessa: io ritengo che gli intellettualismi di cui si fa sfoggio in questo forum siano quanto di più lontano passi per la testa alla gran parte di chi decide di astenersi dal voto.

Il rifiuto di votare scaturisce piuttosto dalla reazione quasi istintiva allo schifo prodotto dalla politica e dalle istituzioni, e proviene per lo più proprio dalla distanza avvertita tra “democrazia” e stato.
Una distanza che, a mio parere, è inevitabile e fisiologica, almeno prendendo in considerazione la “democrazia” per come viene intesa nel suo senso più puro,e non nel significato che lo stato le ha imposto.

Che il rifiuto alla “partecipazione” possa trasformarsi in altro, sembra chiaro che non potrebbe essere la sola astensione a determinarlo; ma mi pare certa una cosa: finchè si continuerà a spacciare (e a ritenere) che il voto sia l’UNICO strumento atto a produrre un cambiamento, il circolo vizioso continuerà all’infinito, facendo dell’esercizio della delega in bianco un orizzonte insuperabile

Un discorso a parte meriterebbe appunto la “democrazia”, e soprattutto la sua assolutizzazione all’interno del sistema stato. A cui è coessenziale, perché ha come sua premessa dei margini di azione “collettiva” che giustificano troppo facilmente la “necessità” dell’intervento statuale e l’esistenza stessa dello stato. La democrazia non è, a mio avviso, un confine invalicabile.

Questo per dire cosa? Per tentare una risposta ad a_mensa in merito al suo ragionamento circa la cosiddetta “evoluzione” di quella che appare una schiavitù imposta più raffinatamente:

Citazione:
con frusta e catene puoi far lavorare delle braccia, ma non delle teste.
allora bisognava non far sentire le persone oppresse, sfruttate, ecc... ma dargli la sensazione di partecipare a tutti gli aspetti della società, compreso il governare.
ed ecco inventata la democrazia rappresentativa, e il voto col quale il popolo esercita il potere sovrano di eleggere chi li governerà.


Comprendere questo significa essere arrivati al cuore della questione, ed aver individuato la strategia principale che il potere (è inevitabile doverlo chiamare in causa SE parliamo delle forme di “governo” e delle sue trasformazioni) ha messo in atto per autoalimentarsi e sopravvivere.

Mi stupisce, quindi, leggere a_mensa quando scrive che l’astensione è nello stesso tempo un’AZIONE ed una NON-AZIONE.

Citazione:
per me "esser pertinenti alla discussione", non vuol dire essere d'accordo


Ed effettivamente, io ero d’accordo con il tuo commento a cui secondo me manca però una conclusione logica, perciò scrivevo che aggiungevo qualcosa.

Ritenere l’astensione una NON AZIONE fa cadere paurosamente nella trappola che imputi a Pispax, mentre dovresti chiederti quanto sei predisposto tu stesso a crearla per te.

Una NON-AZIONE viene considerata tale se non produce un effetto, e certamente un potenziale effetto del non voto non è riscontrabile nel contesto numerico a cui la logica della maggioranza ha abituato.

Se non votando ci si sottrae a tale logica, più o meno coscientemente, un effetto viene prodotto. Almeno quello personale di essersi liberati di un meccanismo coatto.
In quello che scrivi, io ravviso un attenerti alle regole del sistema, che imputa appunto al non-voto una NON-AZIONE in quanto gesto non correlato all’effetto ottenuto in relazione alla maggioranza dei partecipanti.

E questo è anche il motivo per cui ritengo che la critica al sistema statuale, ed il ricorso all’astensione, non può prescindere dal superamento della politica e dal ritorno alle facoltà della specie umana e sociale nella sua dimensione ANCHE individuale.

Tra l’altro, quando nel post 283 scrivi che

Citazione:
il funzionamento della democrazia dipenda più dalle persone che dalle regole.
pertanto prima sono da cambiare le persone, poi, forse, le regole.


non solo dimostri di non aver capito che quelle persone stanno lì a prendere il paese per il culo GRAZIE proprio a quelle regole, ma che il cambiamento delle regole stesse è il meccanismo che assicura quella “evoluzione” del metodo di oppressione di cui scrivi.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 12/8/2010 15:00
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  •  florizel
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Re: Questo cazzo di voto
#370
Sono certo di non sapere
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Pispax

Citazione:
Non è la democrazia che ha il monopolio della violenza.
E' lo Stato a avere questo monopolio.


Credo che se Pike ti leggerà, puntualizzerà da sé, ma personalmente ci tengo a sottolineare che lui diceva qualcosa di diverso:

“La Democrazia serve a giustificare con un mero giochetto propagandistico un monopolio”

Da quanto si legge capisco che la democrazia “serve” a mantenere quel monopolio, non necessariamente che ha in sé quel potenziale.
E se è lo stato ad avere questo monopolio, è attraverso il voto, vissuto come partecipazione alla vita politica e mezzo di cambiamenti sociali, che rende suoi complici.

Altro discorso sarebbe se parlassimo di democrazia DIRETTA.

Citazione:
fino a quando esiste uno Stato, è assolutamente indifferente che esista una "manfrina elettorale" o no. Ci sarà comunque qualcuno che ti "caga in testa".


E come fai, a questo punto, a non vedere come sia del tutto ininfluente che “vinca” uno schieramento su un altro; o comunque che possa esserci un margine di “scelta” con l’espressione del voto?


Citazione:
si continua a confondere l'esercizio del non-voto con la consapevolezza.

Non è minimissimamente vero che tutti quelli che non votano lo fanno per "oltrepassare il sistema". Per esempio alle ultime elezioni se IO avessi trovato solo mezzora di fila in più sull'autostrada sarei arrivato al seggio dopo l'orario di chiusura e non avrei potuto votare.
Questo significa che voglio "oltrepassare il concetto di Stato e di democrazia"?


Quindi i circa 14 milioni di cittadini che non hanno votato alle ultime elezioni, quelle di marzo, hanno tutti trovato le autostrade intasate; pur avendo, moltissimi di loro che abitano in città, il segggio praticamente sotto casa…

Citazione:
Il Sistema è riuscito nel suo intento. A forza di derby, di culi e di litigate nei reality ce l'ha fatta a distrarre l'80% degli italiani dalla politica, e ora fa i suoi porci comodi.

Quell'80% non va a votare, mai.
Se ne sbatte. E' meglio la tv, che c'è figa e dramma e passioni e ridere.


Non mi risulta che l’80% degli italiani non abbia votato, come non risulta che culi, derby e litigate (ossia la politica spettacolarizzata) non abbiano in qualche modo contribuito a “giustificare” la deriva della politica. Che in un regime che si serve ANCHE del mezzo mediatico, io ritengo fisiologica.
Chiediti, ad esempio, se la carfagna è lì perché prima faceva la bidella o faceva altro; chiediti perché si assiste ad una coincidenza sempre più disinibita tra spettacolo e politica.

E’ la politica in sé che quando si costituisce (inevitabilmente) in sistema politico e quindi in stato, smette automaticamente di poter essere “partecipata”.
Trovo per questo assolutamente illusoria la separazione che fai tra SISTEMA e POLITICA.


Citazione:
A questi si aggiunge un 2% di astensionisti "consapevoli", che beandosi di un così clamoroso astensionismo (l'82% di astensionismo, cazzo!) fraintendono completamente la situazione e pensano che tutti quanti abbiano esercitato l'"AZIONE" del non voto, e che siano tutti quanti incazzatissimi contro il Sistema.

Così decidono di accendere le Fiaccole dell'Anarchia e di far scoppiare la Rivoluzione, forti del fatto che otto italiani su dieci sono con loro.
Il Momento è Propizio.

Ma c'è un piccolissimo problema: tutto questo non è vero.

Si ritroveranno in quattro gatti.
Non solo quei famosi "8 su 10" non scenderanno in piazza, ma saranno così infastiditi dal fatto che le fucilate della polizia disturbano l'audio del film che aiuteranno la polizia a farla finita il più in fretta possibile.
(Più o meno come a Genova, dove per il G8 le anziane signore telefonavano in caserma dicendo "Signora Celere? Ha presente quei tre manifestanti che stavate massacrando di randellate in piazza Dante e che vi sono scappati? Ecco, si sono nascosti dietro ai cassonetti di via Petrarca! Si, li vedo dal terrazzo!")

Qui invece c'è tantissimo non voto, ma poca consapevolezza.
Il risultato è il disastro.


Ovviamente, questo è un TUO film che ti sarai fatto immerso nei fumi dell’alcool e del grasso di una fiorentina che ti sarà entrato nelle arterie, su su fino al sangue arrivato al cervello.

Innanzitutto, vorrei sapere su COSA BASI il dato del 2% di “astensionismo consapevole”, tanto per sapere se credi che le frasi ad effetto possano sostituirsi alla realtà delle cose (di cui non sappiamo niente, né te né noi).

E si torna all’effetto del “numerico”, e su quanto questo influisca sulle decisioni del singolo individuo…

In secondo luogo, Pispax, finchè il voto continua ad essere la NORMA e la NORMALIZZAZIONE, ma nemmeno la si vedrà mai una potenziale grande incazzatura contro il sistema, che sarà riuscito, ancora una volta, a FAR CREDERE che entro le sue regole gli elettori hanno un ruolo determinante possibili cambiamenti.

E’ un gatto che si morde la coda. Tutti questi post e tale semplicissimo concetto non ti entra nemmeno di striscio nella testolina.

Tralascio su Genova, perché non vale nemmeno la pena ricordarti quanta gente si è indignata non certo per i sfottuti blackblock, ma per la violenza degli “agenti”. E quanti portoni sono stati aperti per difendere gente inerme dalle cariche ingiustificate.

Ma, ovviamente, a te SERVE dare un’immagine degli individui “governati” idonea all’accettazione della “necessità” dello stato e di conseguenza della “partecipazione”, vero?
E’ di questa robaccia qui che il sistema si nutre.


Torno con calma sul resto, che è davvero tanto.
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Inviato il: 12/8/2010 15:05
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#371
Sono certo di non sapere
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@ florizel

Citazione:
Mi stupisce, quindi, leggere a_mensa quando scrive che l’astensione è nello stesso tempo un’AZIONE ed una NON-AZIONE.


scusa ma dove hai visto, da che scritto hai mai potuto interpretare una cosa simile ?
ho cercato in tuti i modi di dimostrare come il non-voto sia una Azione, almeno da parte mia, voluta, intenzionale, motivata, e che spero anche che in futuro dia anche dei risultati.
sono veramente allibito dal fatto che tu possa aver capito una cosa del genere.

ps. nel mio #351, addirittura ne faccio una questione filosofica, dopo il riferimento al significato letterale della parola
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Inviato il: 12/8/2010 16:00
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#372
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
Da
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Chiedo scusa a tutti.

Oggi mi sono perso un attimo dietro all'articolo in home sui trapianti, e dopo un po' l'"attimo" è fuggito e si è trasformato in troppo tempo, e ha consumato praticamente tutto quello che avevo a disposizione.

La risposta a Red_Knight, che ha fatto una bella precisazione, richiede più tempo di quanto ne abbia adesso: la farò domani.
Cercherò di farla lunga meno di Infinito.

Lo stesso vale per florizel, che pure mi ha già fatto prudere i polpastrelli fin dalle prime righe.
Vabbè: in questo modo avrò anche il tempo di leggere il seguito che ha promesso.




Mi limito a una rispostina veloce veloce.





Citazione:

a_mensa ha scritto:
@ pispax
visto che così sovente mandi me a riguardarmi la costituzione, prova a darci uno sguardo anche tu.

Citazione:
Se la cosa non ti sta bene, vai con lezik ad aprire i banchini per la raccolta delle firme. Muovi il culo una volta tanto. Perché se una cosa non sta bene a TE dev'essere qualcun altro a risolverla? Piace la vita comoda, eh?


tanto perchè le leggi sottoponibili a referendum, oltre alle modalità da osservare, non sono "libere" ma ben definite, e questo motivo NON è contemplato.


Lo so.
Trovi tutte le istruzioni nella seconda parte della risposta che ho dato a Lezik85.

E' nella pagina precedente, quasi in fondo, post #358.


Se magari prima di dire che dico cose sbagliate ti prendessi la briga di leggere le cose che dico, secondo me dureresti meno fatica.
Inviato il: 12/8/2010 17:05
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  •  florizel
      florizel
Re: Questo cazzo di voto
#373
Sono certo di non sapere
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a_mensa

Citazione:
da che scritto hai mai potuto interpretare una cosa simile ? ho cercato in tuti i modi di dimostrare come il non-voto sia una Azione, almeno da parte mia, voluta, intenzionale, motivata, e che spero anche che in futuro dia anche dei risultati.


Questo me lo auguro anche io, ma ci tengo a precisare che la frase, presa letteralmente, era che il non-voto è sia un'azione che una non-azione.

Io credo che su questo bisogna chiarire, perchè quando scrivi che "una non_azione, per essere tale, deve essere qualcosa che NON provocherà alcun cambiamento, ma per assenza di conoscenza, di determinazione, di volontà"

e poi dici che si può ottenere qualcosa anche NON facendo, il linguaggio diventa quello del sistema che vuoi combattere.

E' esso che attribuisce all'astensione il significato di NON partecipazione.
Non partecipazione alla SUA esistenza, certamente. Ma ad un'indagine più ampia, astenersi è l'AZIONE di partecipare con il proprio contributo a mettere a nudo un inganno.

Riflettici un attimo sopra, e poi dimmi se a volte non sfugge ai più critici contro il sistema parlare il suo stesso lingugaggio.

Spero si possa arrivare a dei chiarimenti definitivi, perchè dopo 300 post e passa il discorso si sta arenando nel pantano dei significati letterali e/o sta in bilico sull'abisso delle metafore.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 12/8/2010 17:09
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  •  florizel
      florizel
Re: Questo cazzo di voto
#374
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Lo stesso vale per florizel, che pure mi ha già fatto prudere i polpastrelli fin dalle prime righe.


Io e te è meglio non incontrarsi MAI.
Perchè se a te prudono i polpastrelli, a me prudono proprio le mani.

E sono mani forti, da restauratrice ed ex praticante di arti marziali.
Ultimamente ho fatto anche l'operaia edile, pensa un po'.
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Inviato il: 12/8/2010 17:13
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#375
Sono certo di non sapere
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@ florizel

non voglio polemizzare, può darsi che sia stato poco chiaro io o abbia frainteso tu, ma quando nel post #351 faccio l'esempio del NON afferrare il vaso che cade, e mi sembra chiaro che io sostenga essere una AZIONE, voluta, intenzionale, pensavo con ciò di aver chiarito il concetto.

comunque, tanto per chiudere e a prescindere da tutto il resto, per me il non-voto è una AZIONE
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non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 12/8/2010 17:27
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#376
Sono certo di non sapere
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@ pispax

se alludi a questa nota:
Citazione:
N.B.: Secondo me la Corte Costituzionale si metterà di traverso. Nessun problema: puoi utilizzare le vecchie regole democratiche per fondare un partito e raggiungere immediatamente la maggioranza, visto il clamoroso successo della raccolta di firme. Subito dopo ti convertirai alle nuove regole "democratiche" per proclamare che la Corte Costituzionale è piena di comunisti, e quindi il suo parere è ininfluente.


prendi un abbaglio.
la prima parte della costituzione NON è emendabile. ricordi ?
pertanto un partito che avesse nel suo programma, o perorasse un cambiamento di essa, sarebbe considerato EVERSIVO, e come tale trattato.
Poi sappiamo che in Italia si chiude un occhio e a volte tutti e due su un mucchio di cose, ma visto che si sta parlando in linea teorica, l'alternativa da te offerta NON FUNZIONA.



..... e se magari, prima di mandare me a rivedermi la costituzione, ci andassi tu ???
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Inviato il: 12/8/2010 17:37
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  •  Makk
      Makk
Re: Questo cazzo di voto
#377
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Se permetti entro anch'io nella discussione e provo a dare la *mia* versione dell'astensionismo.
Non sarà niente di nuovo: secondo me te l'hanno già detto ma in un modo che non ti convince. Provo anch'io.

[PARTE1]
Cambiamo genere, per mettere una distanza che faccia prospettiva, ed esaminiamo una situazione identica ma più tangibile: switchiamo dal problema elettorale al mondo del lavoro. E se permetti mi approprio del tuo espediente narrativo del dialogo.

***

- Allora, come va giù in ditta colla chiusura?
- Bene, bene. Abbiamo fatto una lotta di 40 giorni.
- E ...?
- Niente. Ci sono stati tutti i licenziamenti previsti.
- COOOSA!? E dici che è andata bene!?
- Ehm... sì capisco che ti può sembrare strano, ma... sì, è andata bene.
- Cioè... per te, che ti sei salvato!?
- Nono. Io sono di quelli fatti fuori.
... senti...
... provo a spiegartelo, anche se la vedo dura.
In breve: E' andata bene perché abbiamo lottato invece di delegare la cosa al sindacato.
La storia completa invece è questa:
tutta l'azienda, non solo quelli con la lettera di licenziamento, abbiamo lottato.
S'è capito che, anche per quelli non licenziati, era questione di tempo e che l'azienda và comunque in Romania.
E allora duro: scioperi a oltranza, occupazione, blocchi stradali, qualche trafiletto nei media locali.
Poi i sindacati si sono accordati colla dirigenza dietro le nostre spalle.
La maggior parte di noi ha rifiutato l'accordo. L'80%, davvero: grandissimi. Tutti.
Ma intanto i primi cominciavano a cedere.
Quelli dei sindacati di destra erano già di là. Quelli cisl e uil si son fatti comprare (il solito
piatto di lenticchie: lavoreranno forse altri 18 mesi e poi si chiude comunque).
Ma intanto fottono tutti gli altri perché sono i primi a firmare.
La cgil ha fatto la solita finta di lotta-dura-senza-paura e poi "ma l'unità sindacale" e
"questo era davvero il massimo che si poteva ottenere" e blabla.
Alla fine ci hanno spezzettato, divide et impera, il gioco dei padroni, tanto per cambiare.
- Triste fine, cazzo.
- Siamo quasi tutti in mezzo a una strada, ma non è quello il punto.
- E qual'è? No, perché tutta 'sta positività continua a sfuggirmi...
- E' che, tanto, era scritto che sarebbe andata così, capisci? Non hai perso niente.
Anche quelli che hanno firmato hanno solo dilazionato la fine, di poche buste-paga.
Non abbiamo perso niente se non ciò che avevano pianificato di toglierci fin dal principio.
Ma intanto abbiamo lottato.
- Senza esito, però.
- No: con l'esito che non ci siamo rassegnati all'inevitabile.
- Ma in concreto...
- In concreto è passata l'idea che questa volta abbiamo perso, la prossima perderemo,
ma chissà, quella dopo ancora sarà un mezzo pareggio o addirittura andrà bene. Capisci?
- Francamente no, mi pare una soddisfazione da poco. Cioè... dignità, ok, non dargliela vinta, ok, ma... fatti: zero.
- Te lo dicevo che è dura da entrarci dentro. Comunque no: la soddisfazione chìssene.
E quanto alla dignità non consiste nel lottare fine a se stesso del tipo quanto-sono-macho-con-la-bandiera-rossa.
La dignità è quella di un lavoro dignitoso, come paga e come condizioni: mi spetta di diritto.
E quando te lo negano si lotta e punto. Niente manfrine, niente mezze misure.
- Duro e puro... un po' fuori moda, no?
- I tempi che corrono sono irrilevanti. Oggi sono poco proficui, domani sarà peggio,
posdomani saranno magari adatti a ottenere robe.
Ma il nostro compito è mantenere la prospettiva di cosa siamo e chi siamo.
Niente "vediamo il piano aziendale": esaminare il "piano" è roba da imprenditori e io non lo sono.
Cosa che il sindacato non capirà MAI. E' il cazzo di sistema DEL PADRONATO: condividere le responsabilità,
scaricare il rischio d'impresa sulle spalle del sindacato e dei lavoratori.
Ma naturalmente si dimenticano di condividere i profitti.
Noi dobbiamo imparare a fottercene: rifiutare la trappola della "condivisione", dell'invischiarsi col sistema.
Per questo lottare è la sola cosa che conta.
- Per dare d'inteso che con "quelli come voi" sarà battaglia dura, giusto?
Una specie di deterrente "attenti, padroni!" e preferiscono non stuzzicarvi...

- Ma no! Ma che tte voi... uh ... "detèrrere"!? Quando quelli decidono di mettertela in culo non c'è modo di "scoraggiarli".
Hanno il coltello dal manico, cooptano i sindacati, corrompono i deboli tra noi e tirano dritti come locomotive.
A noi rimane solo opporci, sapendo che al 90% non si cava un ragno dal buco.
- Non ci vedo niente di concreto, e tanto meno di positivo: se la metti così è una posizione obbligata, la vostra.
Non è una scelta razionale e positiva fra - chessò - due opzioni, di cui una migliore e una peggiore...

- Non è AFFATTO obbligata!
Tantèvvero che molti scelgono di fare quello che per me è spararsi nelle palle: appecoronarsi dietro al padrone o ai sindacati.
E' non è vero che non si sceglie:
si sceglie di rigettare un'opzione fasulla e illusoria come quella di chi crede che stando
fra l'incudine del sindacato e il martello del padrone si possa concordare qualche concessione
che non fosse già prevista dal gioco delle parti, con o senza lotta.
Quindi la razionalità è proprio nell'accorgersi che le opzioni sono in realtà UNA SOLA opzione:
noi di qua. Loro di là.
Se il sindacato capisce, allora è di qua. Se no, arrivederci e grazie.
Quanto alla dirigenza, è di là e basta.
E' per questo che ti dico che è andata bene: perché tanti di noi si sono accorti
che il nostro ruolo è stare fuori dal "loro" sistema.
E lottare. Indifferentemente da quali risultati si ottengono.
Se il sindacato si fa coinvolgere dalla nostra lotta allora sarà dalla nostra.
Se il padrone è debole o fa errori allora cederà e farà concessioni.
Se no le prendiamo.
E poi le prendiamo ancora.
E poi ancora.
Ma noi solo questo dobbiamo fare.
Rifiutare le loro logiche e lottare.
SCEGLIERE di rifiutare le loro logiche.
DECIDERE di lottare.
E intanto, imparare a incassare.
Perché le legnate, sia che accetti le loro logiche che le rifiuti, ti arrivano comunque.
Ma intanto finché lotti puoi continuare a lanciare il segnale...
- Frena! Ma se hai detto che gli imprenditori te lo ignorano, il segnale, e tirano dritto...
- Ma non lo lanci A LORO, cazzo! Il segnale è per gli altri lavoratori!
Per dire che non c'è altro rapporto possibile che il conflitto.
Che tu puoi anche volere l'accordo, la mediazione, la condivisione... "iddi" ringraziano e raccolgono
i frutti che gli offri aggratis. Finché gli fa gioco: poi ti spazzano via.
Far capire che la lotta la faranno "iddi". Comunque. Contro di te.
E senza quartiere... loro.
Da noi in azienda l'hanno CAPITO in tanti. Questa è la cosa bella di questa lotta.
E *se* lo terranno a mente nel prossimo posto di lavoro, allora spargeranno questa epidemia di consapevolezza.
Lo so che magari ancora non la vedi la positività, ma io sì. E più di così non so dirti.

***
con pochi aggiustamenti si dovrebbe capire l'analogia col topic

tavola di conversione:
i lavoratori = noi
i sindacati = i partiti politici
la lotta = l'astensionismo
la dirigenza = il potere
il sistema = il sistema
Inviato il: 13/8/2010 14:21
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  •  Makk
      Makk
Re: Questo cazzo di voto
#378
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
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[PART2]
Dato il precedente post, procediamo:

D. 1) Spiegate in che modo l'astensione sia la strategia migliore per migliorare il sistema.
R. E chi ha parlato mai di migliorare il sistema? Bisognerebbe *prima* credere che il sistema sia migliorabile, ti pare?

D. 2) Se proprio non ce la fate, e non è vero che il non voto sia la strategia migliore, spiegate almeno che c'è uno straccio di strategia logica dietro a tutto questo. Che è un discorso di testa e non di pancia.
R. Il non voto non è una strategia volta a migliorare o peggiorare il sistema. E' dunque irrilevante chiedersi se sia una strategia migliore o peggiore del voto. Nel porre questa domanda tu *presumi* che il non-voter sia interessato a tenersi questo sistema ma perfezionato, migliorato, upgradato, quello che ti pare.
E' un errore:
- ci sono astensionisti che il sistema (almeno quello italiano) lo danno per perso e non migliorabile (es. redknight o a_mensa). Per loro la "strategia" ottimale per migliorarlo non esiste e non può esistere.
- ci sono astensionisti (come gli anarchici, gli ultracapitalisti e i comunisti ortodossi) che il sistema lo danno per marcio anche se funzionasse come la norvegia* più soldi degli USA-epperò-non-sporchi-di-sangue e in più con la morale di ghandi come guideline universalmente accettata. E' marcio e stop. Per questi ha senso solo darsi da fare per abbatterlo o per spargere la nozione che và abbattuto. Qualsiasi altra opzione che contempli tenere in vita il sistema, supportarlo, prenderlo in considerazione come potenzialità funzionale, è illogica e incoerente.

In tutti e due i casi non si è irrazionali o "di pancia" a non votare. Non votare è mera conseguenza del considerare irrecuperabile il sistema. Puoi casomai contestargli l'irrazionalità del ragionamento che sta dietro alla convinzione che il sistema sia irrecuperabile, ma se questo vuoi fare questo devi argomentare: la domanda allora è casomai "perché considerate il sistema irrecuperabile?", ma se non metti PRIMA in discussione questo...
in realtà, se accetti la possibilità teorica che qualcuno consideri irrecuperabile il sistema, non puoi non accorgerti che per questo qualcuno il non votare è perfettamente coerente e razionale.

D. 3) Se non riuscite a spiegare neppure quello, spiegate proprio il minimo sindacale della protesta: cioè che è vero che il Sistema riporta quantomeno un piccolissimo danno ogni volta che quelli critici nei confronti del Sistema non votano.
R. La premessa è sempre che, se sono anti-sistema, me ne sbatto di cosa succede al sistema. Tuttavia i danni che l'astensionismo può fare ci sono.
Potrebbe, per esempio, condannare alla scomparsa dall'orizzonte politico quella ignobile farsa che chiamiamo "sinistra" (non è probabile ma si può sempre sognare, no?).
Sarebbe già una semplificazione per me che, nel mio programma di sensibilizzazione del mio prossimo, cerco di convincere quelli di sinistra che questa non è semplicemente una sinistra.
Ma anche questo "danno" è (per me) da osservarsi con distacco: la scomparsa di quella melma puteolente che è il PD non è un obbiettivo di lotta. E' un accadimento tra tanti: succede tanta merda e ogni tanto ne succede una buona. Ma che sia per distruggere il PD che non voto è escluso: la scomparsa del PD sarebbe al massimo un simpatico effetto collaterale di quella conseguenza logica della mia opera di divulgazione di ciò che ritengo giusto che ha nome "rifiutarsi di partecipare alla farsa elettorale".

Quindi i danni sì, ci sono... ma sono un problema per i voters. Per i no-voters è un bel 'sti cazzi.


Ci sta anche spazio per rispondere anche al tuo "ok, ma allora cosa fai tu, concretamente?" ma per adesso finiamola qui con le tre domande



*e basta con 'sta svezia: gli altri popoli scandinavi odiano e temono gli svedesi, che hanno un cazzo di passato da imperialisti, guerrafondai e oppressori. Sono fottuti fabbricanti d'armi, con multinazionali che pagano mercenari e governi affinché sfondino il culo ai negretti che non vogliono scavare il coltan, e fanno tanto i progressisti, ma intanto hanno condannato le prostitute a morire ammazzate dentro casa (= occhio non vede...) con sanzioni per il "passeggio" che berlusconi, fini e scajola messi insieme nn c'hanno avuto il coraggio.

nota:
Anche votare in Italia una volta era obbligatorio. L'astensione era un reato.
Poi da "diritto-dovere" il voto si è trasformato in solo diritto, e non più in dovere.
E l'astensione ora non è più un reato.


Questo è molto inesatto:
1] ciò che è punibile era il rifiutarsi di andare al seggio, ma una volta timbrata la tessera elettorale, se annulli o lasci scheda bianca sei sempre astensionista ma legale. Ormai hai accettato di partecipare alla farsa elettorale. E questo volevano e vogliono tutt'ora. Impreciso quindi dire che l'astensione era reato.
2] Non era "reato" in senso stretto, non c'era punizione: la non partecipazione era marchiata sulla fedina penale e ti rendeva ineleggibile e ti pregiucava l'assunzione negli uffici pubblici.
3] Non è MAI stata applicata. Nessuno si è mai preso la rogna di andare a segnare uno-per-uno gli astensionisti al casellario giudiziario.
4] Non è mai stata abrogata. E' tutt'ora in vigore. Caduta in disuso fin dalla nascita ma si sono ben guardati da abrogarla. Possono sempre ritirarla fuori... al bisogno.
5] Comunque lo spauracchio del non-voto che è una roba gravissima e che comporta conseguenze faceva parte anche dei programmi di educazione civica, veniva insegnato ai bambini ben dopo il '48 (data di introduzione della norma) e ben dopo il suo decadimento in totale disuso, credo fino agli anni '80 (non mi ricordo quando fu riformata la scuola con l'abolizione di educazione civica come materia a se stante).
6] Che sia ancora usata sopravvive ancora come leggenda urbana ("i servizi lo sanno se voti o meno"), tuttavia la vera leggenda urbana è che sia stata abrogata.

Alla luce di quanto sopra è dura usare la norma come dimostrazione che il potere "non ha più paura dell'astensionismo" ;)
Inviato il: 13/8/2010 14:31
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#379
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@ makk
bella la metafora, e azzeccate le risposte.
hai riassuntoin due post ciò che stiamo scrivendo da 13 paginate (riempite è vero più da pispax che fa post lunghissimi pieni di spazi, che dagli altri)

hai solo dimenticato di dire che tra i non voters è pur vero che ci sono ANCHE gli ignavi, i disinteressati, i delusi e i depressi, ma è altrettanto vero che ci sono persone che lo fanno per scelta, motivata e consapevole, e anche se pispax non lo accetta , razionale. (nel senso che è una logica conseguenza delle cose in cui si crede).
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Inviato il: 13/8/2010 16:52
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#380
Sono certo di non sapere
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Red_Knight


Citazione:

Credo che ci siano delle contrapposizioni non necessarie in questo thread.


In realtà molte di queste contrapposizioni sono necessarie.
Inutili, ma necessarie.

E' una roba che abbiamo visto tante volte nelle discussioni con i debunkers: se qualcuno non sa rispondere a un rilievo che fai, allora s'inventa che tu abbia detto un'altra cosa e ti attacca su quella.
Non è questione di stabilire chi è che fa i cowboys e chi è che fa gli indiani. E' solo per illustrare la dinamica.

Questo thread nasce su una domanda ben precisa:
“Questo sistema fa schifo, e su questo siamo tutti d'accordo. In che modo il non-voto riuscirà a migliorarlo? Mi spiegate la strategia che c'è dietro tutto questo?”

Risposta difficile da dare.
Il non voto com'è apparso qui (e come appare al Bar dello Sport, ma questo abbiamo detto di non dirlo più) è una roba di pancia, non una roba di testa. Difficile rispondere con la testa a una roba che decidi con la pancia.
E infatti quella risposta non l'ha data nessuno, fatte salve alcune favolette del tipo “oggi non voti e domani vivranno tutti felici e contenti”.

Però il fatto di non saper rispondere in modo logico evidentemente ha urtato alcune suscettibilità.
E allora sono nate le “contrapposizioni”: visto che non so rispondere alla domanda che fai, per poter rispondere almeno qualcosa m'invento che te sei servo del Potere, schiavo dei Politici e condizionato dal Sistema.
Niente di ché: è un mondo così.

Sia chiaro che sarò parecchio felice di essere smentito.







Citazione:
Naturalmente lo dovrà dire lui, ma non credo che Pispax sia uno strenuo difensore della democrazia o dei politici, e non sia consapevole delle mille schifezze generate da questo sistema.


Ovviamente no.
Grazie per averlo fatto notare.

E' anche abbastanza facile capirlo: se non fossi consapevole delle schifezze non mi sbatterei certo per migliorare le cose.



Solo due distinguo.


DIFENSORE DELLA DEMOCRAZIA.

CERTO che sono un difensore della democrazia.
E' un compito parecchio frustrante, visto che sulla parola “democrazia” quasi tutti ci hanno attaccato sopra delle illusioni parecchio idiote.

Arrivando al punto di dire, e solo per citarne una un po' più divertente, che “in Svizzera il governo ti impone di tenere la lavatrice in cantina, e quindi QUELLA non è democrazia”.
Ma anche “c'è la povertà quindi non è democrazia”, oppure “c'è la guerra quindi non è democrazia”.

La democrazia è solo un insieme di regole elettorali.
Punto.
(Ambetre le cose hanno un significato ben preciso: insieme, regole, elettorali.)


Tanto per smentire un luogo comune diffuso: la democrazia non necessariamente dev'essere BUONA con i cittadini.

La Svezia ha una delle migliori democrazie del mondo. Eppure ha portato avanti programmi eugenetici (come gli USA o il Canada) anche prima che Hitler fosse solo un sogno di qualche fantasia malata. E mica è così tanto che hanno smesso.
Paradossalmente se lo stesso Hitler fosse arrivato al potere applicando correttamente il meccanismo democratico, il massacro degli ebrei sarebbe stato – solo da un punto di vista democratico – perfettamente legittimo.

(Già che ci siamo, sfatiamo un'altra leggenda: dire che una cosa è LEGITTIMA non significa dire che è GIUSTA. Per esempio è assolutamente legittimo che Israele tenga incarcerati i palestinesi per anni senza processo, ma per quanto mi riguarda è tutt'altro che giusto)


Di questi clamorosi luoghi comuni se ne trovano a centinaia.
Prima si appiccica su “democrazia” un'aspirazione ideale di qualche tipo, poi si dice che la democrazia è una merda perché questa aspirazione non viene rispettata.
E' evidente che non viene rispettata: non c'è.
Ce l'hai messa tu.





Il fatto che la democrazia sia un'insieme di regole elettorali poi ha un sacco di implicazioni, chiaro.
La somma di queste implicazioni la rende semplicemente la forma di governo meno sanguinaria che c'è.

Niente di più di questo.
E' comunque un governo; ed è comunque sanguinaria, anche se la stragrande maggioranza delle volte lo è solo marginalmente.

Fra le altre cose la stessa somma di implicazioni che la rende la forma di governo meno sanguinaria che c'è, la rende anche la forma di governo in assoluto più inefficiente.



Oggi l'efficienza è meno importante dei diritti e quindi abbiamo la democrazia.
Apparentemente questo stato di cose è destinato a durare a lungo.

Quando le condizioni cambieranno avremo altre forme di governo, che tutelano meglio l'efficienza e tutelano peggio i diritti individuali. Una democrazia borghese, forse, o una dittatura.
Oppure se cambieranno nell'altra direzione andremo verso l'Anarchia, che è MOLTO meno efficiente persino della democrazia ma che rispetta i diritti molto di più.



In definitiva difendere la democrazia è come difendere la tabellina del due.
Poi ci sono anche quelli che dicono che il due è alla base del calcolo binario, il calcolo binario è alla base della costruzione dei computer e quindi la democrazia fa schifo perché non masterizza i dvd.

Che ci vuoi fare.







DIFENSORE DEI POLITICI

PERLOPIU' la classe politica italiana è fatta di furbastri. Gente proprio del cazzo, che al mattino si specchia di nuca perché non sa più nemmeno dove ha la faccia.
L'esempio classico è Mastella, ma anche gente come Rutelli o Capezzone mica scherzano.
(la par conditio è soddisfatta, si?)


Però c'è una linea di pensiero particolarmente IDIOTA che dice che chiunque si avvicini alla politica si trasforma istantaneamente in un Mastrutezzone.
E quindi diventa istantaneamente Impuro.
Un Venduto per definizione.


Un bell'esempio è Beppe Grillo. Quando faceva i suoi spettacoli di denuncia era idolatrato praticamente da tutti.
“Cazzo, questo è uno che dice le cose come stanno!”

LC non è l'unico posto in cui tormento la gente con queste domande irritanti (tipo “mi spieghi, con calma e razionalmente, cosa ti proponi di ottenere non votando, e come?”).
Lo sto facendo da tempo un po' ovunque.
E quindi ho avuto un numero infinito di amici che all'epoca mi dicevano “se in politica ci fosse uno come Grillo tornerei a interessarmi”.

Si, certo: anche allora c'era qualcuno che cercava di demolirne la figura. Però non è che venisse preso troppo in considerazione.


Poi è sceso in politica.
E allora è diventato istantaneamente Impuro.
Uno da combattere. Un Nemico.
E i demolitori che c'erano prima hanno improvvisamente trovato un sacco di gente disposta ad ascoltarli: quelle stesse persone che fino al giorno prima aspettavano che passasse la macchina di Grillo per spargere petali di rosa sull'asfalto.

(Oggi basta fare una ricerca su Gùgol per “Casaleggio Associati” e si trovano circa 17.000 risultati.
Prima che dichiarasse il suo impegno politico i risultati erano si e no 17)


Su Grillo ognuno si collochi come preferisce: a me è servito solo come esempio.
L'idea che invece critico alla base è quella che basta toccare la politica per diventare improvvisamente infetti.

E' un'idea talmente tanto stupida che secondo me ha una sola spiegazione possibile: probabilmente in molti non sanno nemmeno che cosa sia, la politica, e ne parlano come se la cosa si limitasse ai regolamenti parlamentari e agli show di Bruno Vespa.





Ecco, una cosa vera della quale nessuno – ancora - mi ha mai accusato: in realtà più che della democrazia e dei politici io sono un difensore della politica.


(Prima di replicare a questa affermazione, accertatevi almeno di sapere di cosa state parlando. No, non è detto che il Devoto-Oli sia sufficiente a capirlo. Si, so già che questo avvertimento verrà ignorato)
Inviato il: 13/8/2010 18:10
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#381
Sono certo di non sapere
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Red_Knight


Citazione:
È qui l'inghippo: chi ha detto che il voto sia l'unica scelta? Una volta stabilito che è inutile (supponi per un attimo che sia così, ok?), cerco altri mezzi. Se non ce ne sono, li creo. Se non posso crearli, piango e mi do al misticismo.


(questa è dal post precedente)

Seguo il tuo consiglio e suppongo per un attimo che sia così: il voto è inutile.
(Non sto parlando del mio singolo voto, chiaro. Parlo del voto in generale. Il problema del mio singolo voto lo affronto con calma poi).

Cazzo, ho subito una sorpresa inaspettata: non sono più in democrazia.
Sono in un regime.
Parlo sul serio.

E allora c'è poco più da raccontarci: bisogna metter in piedi tutte le strategie necessarie per liberarsi da un regime e tornare a una democrazia.
Ce ne sono una moltitudine, e vanno dalla lotta armata alla lotta non violenta tipo quella di Gandhi.
Oppure fare i bagagli e scegliere posti migliori, più o meno come ha fatto Pike.
Comunque è necessario sbattersi: il misticismo non è che serva a tanto.


In ogni caso la cosa più sciocca da fare è avere la consapevolezza di vivere in un regime e parlare di questo regime lamentandosi che la DEMOCRAZIA non funziona.
E che ne sai se funziona o no, visto che vivi in un regime?


Prima di parlare su come oltrepassarla, magari sarebbe una cosa intelligente provare ad arrivarci.


Ecco, l'attimo è finito.
Torniamo alla realtà: bene o male in Italia non c'è un regime.
Ancora.






Citazione:
La questione è riassumibile così:
- non puoi vincere;
- non puoi pareggiare;
- non puoi nemmeno abbandonare.


L'unica cosa certa è che non puoi abbandonare.
Il resto sono opinioni individuali. Dipendono solo dalle tue condizioni di vittoria.

Se sei fra i circa 130.000 italiani che vorrebbero tornare alla Monarchia è chiaro che non puoi vincere. PRIMA devi convincere altri 25 milioni di italiani adulti che se torna il Re starebbero meglio. In effetti votare può essere frustrante, visto che il tuo scopo principale è il ritorno al potere del Re e dell'aristocrazia.

Anche se sei fra gli X mila italiani che vogliono l'anarchia è chiaro che non puoi vincere. Devi sbatterti, e parecchio, per convincere la maggioranza degli italiani che starebbero meglio con un non-Stato anarchico.
Oppure organizzare una rivoluzione armata per istituire il (non) governo più breve della Storia.


Scegli pure una condizione di vittoria bislacca a piacere.
Riuscirai a portarla in fondo solo se convinci la maggioranza dei tuoi connazionali ad accettarla e a votarla.
Quanto più è bislacca quanto più questo compito è difficile.
Quanto più è difficile quanto più dovrai ricorrere a compromessi per attirare voti.
Quanto più ricorri a compromessi quanto più l'idea originale viene modificata, per quanto geniale e innovativa sia.
(Condizione necessaria: tutti noi siamo convinti che le NOSTRE idee siano le migliori, giusto?
E non riusciamo a capire bene perché anche tutti gli altri maledetti idioti non si rendano conto di questa semplice cosa, e si ostinino invece a ritenere che a essere migliori siano le LORO idee. Branco di deficienti! Dovremmo togliergli il diritto di voto: non sono “consapevoli”!)

Nell'improbabile caso che tu riesca a portarla in Parlamento (non ci dimentichiamo che tutto sommato l'idea di partenza l'abbiamo scelta bislacca) probabilmente ti accorgerai che della geniale idea originale è rimasto molto poco.

Ho già detto che la democrazia è una forma di governo particolarmente inefficiente, si?





A proposito di compromessi.
Se sei fra i MILIONI di italiani che vorrebbero la politica “pura” senza alcun compromesso FORSE non puoi vincere.
Per fortuna. (E speriamo che duri)

La politica E' compromesso.
Queste due parole sono praticamente sinonimi.
Forse i signori convinti di questa cosa farebbero meglio a fare chiarezza dentro loro stessi, se non vogliono ritrovarsi a un ristorante a chiedere “un piatto di spaghetti al pomodoro, grazie, ma senza spaghetti e senza pomodoro”.

Non c'è alcuna differenza fra chiedere “la politica senza compromessi” e chiedere direttamente il ritorno dell'Uomo Forte.
Io ne faccio volentieri a meno, grazie.



Se invece il tuo obiettivo è fare UN passo avanti verso una democrazia migliore, che porti un sistema sociale migliore, e lavorare per creare le condizioni che rendano possibile anche un secondo passo, e poi un terzo, hai delle possibilità di vittoria concrete.







Citazione:
Ma è pur vero che le regole del gioco cambiano gradualmente (non necessariamente in meglio, anzi, ma cambiano).


Appunto no?
Come influire su questo cambiamento?

Dividiamo grossolanamente in paese in due: i Ladri e i Derubati.
Secondo i Derubati il sistema migliore per sviluppare il cambiamento è quello di farlo gestire completamente dai Ladri – ma almeno in questo modo “non sono complici”.

L'idea che va per la maggiore è che se un numero sufficiente di Derubati si astiene, i Ladri smetteranno spontaneamente di rubare.
Fantastico.







Citazione:
Come limitare i danni? Ognuno ha la sua teoria, lui ha la sua: discutiamo di quella. È inutile ripetere che il gioco è truccato.


Ehm...
Credimi, mi dispiace persino farlo notare.
Però l'idea di partenza era di discutere L'ALTRA teoria, quella dei no voters.

Io comunque non ho difficoltà a parlare della mia, se serve.
Tanto per riempire il tempo in attesa che un no-voter illustri una spiegazione organica.






Citazione:
Pispax, se ho frainteso il tuo pensiero correggimi.

Non hai frainteso niente.
Anzi, ti ringrazio.
Scusa se ne ho approfittato per il Comizio del Venerdi.
Inviato il: 13/8/2010 18:13
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#382
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florizel



Citazione:
Faccio una piccola premessa: io ritengo che gli intellettualismi di cui si fa sfoggio in questo forum siano quanto di più lontano passi per la testa alla gran parte di chi decide di astenersi dal voto.

Il rifiuto di votare scaturisce piuttosto dalla reazione quasi istintiva allo schifo prodotto dalla politica e dalle istituzioni, e proviene per lo più proprio dalla distanza avvertita tra “democrazia” e stato.
Una distanza che, a mio parere, è inevitabile e fisiologica, almeno prendendo in considerazione la “democrazia” per come viene intesa nel suo senso più puro,e non nel significato che lo stato le ha imposto.


E' bello vedere che una volta tanto diciamo la stessa cosa: anch'io sono convinto che il rifiuto di votare scaturisce da una reazione istintiva.
Che è una roba di pancia.

E quindi non mi va che qualcuno cerchi di farmi fesso raccontandomi la storiellina che il non voto serve a qualcosa.


Condivido anche un vago senso di schifo per la politica e per molti politici.
In un certo senso lo apprezzo anche: hanno patito le pene dell'inferno per inculcarmi l'idea che la politica sia una cosa difficilissima e schifosa e che quindi è MOLTO meglio se non mi immischio.
In linea di massima apprezzo i lavori ben fatti, anche se sono fatti ai miei danni.

Non immischiandomi non faccio altro che fare il loro gioco.
CHIUNQUE non si immischi non fa altro che fare il loro gioco.

In bocca al lupo a tutti quelli che “non vogliono essere complici”.



Sulle minchiate circolanti a proposito della democrazia ne ho parlato prima.






Citazione:
Che il rifiuto alla “partecipazione” possa trasformarsi in altro, sembra chiaro che non potrebbe essere la sola astensione a determinarlo; ma mi pare certa una cosa: finchè si continuerà a spacciare (e a ritenere) che il voto sia l’UNICO strumento atto a produrre un cambiamento, il circolo vizioso continuerà all’infinito, facendo dell’esercizio della delega in bianco un orizzonte insuperabile


Posizione assolutamente condivisibile.
Infatti io non sostengo certo che “ il voto sia l’UNICO strumento atto a produrre un cambiamento”.
Niente di più lontano dalle mie idee.

Non mi sembra neppure di aver letto questa buffa teoria in questo thread portata da un altro utente.

Se vuoi parlare di cose che hai sentito altrove, sei pregata almeno di citare le fonti.






Citazione:
Citazione:
il funzionamento della democrazia dipenda più dalle persone che dalle regole.
pertanto prima sono da cambiare le persone, poi, forse, le regole.



non solo dimostri di non aver capito che quelle persone stanno lì a prendere il paese per il culo GRAZIE proprio a quelle regole, ma che il cambiamento delle regole stesse è il meccanismo che assicura quella “evoluzione” del metodo di oppressione di cui scrivi.


Per quanto spesso scriva delle minchiate colossali, questa volta sono d'accordo con a_mensa.
Ti lascio volentieri in un qualsiasi posto dove all'improvviso scompaiono le regole, ma la mentalità delle persone è la stessa mentalità che hanno adesso.
Però non coinvolgermi in questa roba: io me ne starò fuori, a cronometrare il tempo che ci vuole perché il Grande Sogno si trasformi in una guerra fra bande.
Inviato il: 13/8/2010 18:16
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#383
Sono certo di non sapere
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florizel



Citazione:
Citazione:
Non è la democrazia che ha il monopolio della violenza.
E' lo Stato a avere questo monopolio.



Credo che se Pike ti leggerà, puntualizzerà da sé, ma personalmente ci tengo a sottolineare che lui diceva qualcosa di diverso:

“La Democrazia serve a giustificare con un mero giochetto propagandistico un monopolio”

Da quanto si legge capisco che la democrazia “serve” a mantenere quel monopolio, non necessariamente che ha in sé quel potenziale.
E se è lo stato ad avere questo monopolio, è attraverso il voto, vissuto come partecipazione alla vita politica e mezzo di cambiamenti sociali, che rende suoi complici.


Da quanto si legge nella risposta – fondamentalmente basterebbe leggerla – lo Stato è andato avanti con il monopolio della violenza da circa un migliaio di anni.
Se l'è tenuto a suo piacimento con moltissime forme di governo differenti. Solo negli ultimi 50 anni è entrata in gioco la democrazia, e non sempre e non dappertutto.

Se la democrazia è così importante per questa cosa, come cappero hanno fatto i governanti a tenersi allegramente il monopolio delle armi nei 950 anni precedenti, che di democrazia non ce n'era traccia?

E perché se ne sbattevano altrettanto allegramente la minchia del fatto di non avere la “complicità” dei cittadini?



La parte sul voto è deprimente.
Lo riporto solo come ultimo esempio di rivelazione messianica.

Tesi: “ è attraverso il voto, vissuto come partecipazione alla vita politica e mezzo di cambiamenti sociali, che rende suoi complici”

Dimostrazione: “ è attraverso il voto, vissuto come partecipazione alla vita politica e mezzo di cambiamenti sociali, che rende suoi complici”


E tanti saluti alle argomentazioni.







Citazione:
Citazione:
fino a quando esiste uno Stato, è assolutamente indifferente che esista una "manfrina elettorale" o no. Ci sarà comunque qualcuno che ti "caga in testa".



E come fai, a questo punto, a non vedere come sia del tutto ininfluente che “vinca” uno schieramento su un altro; o comunque che possa esserci un margine di “scelta” con l’espressione del voto?


Se ti fossi presa la briga di leggere anche le poche righe successive (“La Storia ha dimostrato che con altri tipi di governo le cagate sono più abbondanti e pestilenziali. Se il problema è questo, il bersaglio è clamorosamente sbagliato”) probabilmente ti saresti resa conto che stavo dicendo che le conclusioni di Pike apparivano incongruenti con le premesse di Pike, che attribuiva questa roba alla democrazia.

Io parto da premesse molto diverse. Credo che si sia notato.
No?





Citazione:
Citazione:
si continua a confondere l'esercizio del non-voto con la consapevolezza.

Non è minimissimamente vero che tutti quelli che non votano lo fanno per "oltrepassare il sistema". Per esempio alle ultime elezioni se IO avessi trovato solo mezzora di fila in più sull'autostrada sarei arrivato al seggio dopo l'orario di chiusura e non avrei potuto votare.
Questo significa che voglio "oltrepassare il concetto di Stato e di democrazia"?



Quindi i circa 14 milioni di cittadini che non hanno votato alle ultime elezioni, quelle di marzo, hanno tutti trovato le autostrade intasate; pur avendo, moltissimi di loro che abitano in città, il segggio praticamente sotto casa…


Certo che no.
Credevo che il senso fosse chiaro, ma te lo rispiego volentieri.

Tu, io e la Sora Pina non siamo andati a votare. Tu lo hai fatto per contestare il sistema, io perché ho trovato traffico e nonostante i miei sforzi non ci sono riuscito, la Sora Pina non c'è andata perché della politica se ne frega e doveva spettegolare con la vicina.

Dire che tutti e tre non siamo andati a votare per contestare il sistema è una cosa stupida.
Non è vero: ognuno non è andato per i suoi motivi.
Dire che i 14 milioni che non hanno votato lo hanno fatto, tutti, per contestare il sistema è una cosa stupida.
Non è vero: ognuno non è andato per i suoi motivi. In molti lo hanno fatto per contestare, in molti no.

E io non ho voglia di affidare il mio futuro a chi fa considerazioni così stupide, indipendentemente da chi le fa.







Citazione:
Citazione:
Il Sistema è riuscito nel suo intento. A forza di derby, di culi e di litigate nei reality ce l'ha fatta a distrarre l'80% degli italiani dalla politica, e ora fa i suoi porci comodi.

Quell'80% non va a votare, mai.
Se ne sbatte. E' meglio la tv, che c'è figa e dramma e passioni e ridere.


Non mi risulta che l’80% degli italiani non abbia votato,
...
Ovviamente, questo è un TUO film che ti sarai fatto immerso nei fumi dell’alcool e del grasso di una fiorentina che ti sarà entrato nelle arterie, su su fino al sangue arrivato al cervello.

Innanzitutto, vorrei sapere su COSA BASI il dato del 2% di “astensionismo consapevole”, tanto per sapere se credi che le frasi ad effetto possano sostituirsi alla realtà delle cose (di cui non sappiamo niente, né te né noi).


Se ti fossi presa la briga di leggere quello che scrivevo, ti saresti resa conto facilmente che SI, in effetti quelli erano solo ESEMPI che ho costruito INTENZIONALMENTE portando AL LIMITE le due condizioni possibili di astensione, cioè la protesta e il semplice menefreghismo.

Era scritto anche bello grosso.


Però a quanto pare è più comodo leggere una riga ogni tanto e poi far finta di aver capito tutto.
Salvo arrossire quando ti viene fatta notare la clamorosa papera.
Un consiglio: stai attenta con il sarcasmo, che se le premesse son queste non sarà l'ultima volta che fai il viso rosso.







Citazione:
come non risulta che culi, derby e litigate (ossia la politica spettacolarizzata) non abbiano in qualche modo contribuito a “giustificare” la deriva della politica. Che in un regime che si serve ANCHE del mezzo mediatico, io ritengo fisiologica.
Chiediti, ad esempio, se la carfagna è lì perché prima faceva la bidella o faceva altro; chiediti perché si assiste ad una coincidenza sempre più disinibita tra spettacolo e politica.


Non ho proprio bisogno che me lo dica tu per chiedermelo.
Queste sono appunto le cose che sto combattendo.

Il mio sistema per combatterle è chiedere alle persone critiche di utilizzare attivamente le loro capacità per contrastarle.

In molti invece ritengono che sia più facile combatterle limitandosi a guardare da un'altra parte, che così almeno “non sono complici” oppure “si creeranno le condizioni per cui un giorno, forse, seddercaso, hai visto mai, tutto questo possa trasformarsi in ALTRO”




Citazione:
E’ la politica in sé che quando si costituisce (inevitabilmente) in sistema politico e quindi in stato, smette automaticamente di poter essere “partecipata”.
Trovo per questo assolutamente illusoria la separazione che fai tra SISTEMA e POLITICA.


Ti stupirò: se nella società anarchica che hai in mente tu esiste uno straccio di patrimonio comune, che so, una sala riunioni, la politica entra in campo anche solo per decidere se il martedì sera la stanza debba essere utilizzata dal Circolo del Cucito o dall'Associazione Balli Popolari.

Dici che inevitabilmente anche l'anarchia si trasformerà “in sistema politico e quindi in stato”?


Forse hai ragione.
Quando la collettività si sarà stufata del fatto che quelli dell'Associazione Balli Popolari non puliscono mai per terra, e decidono di non dargli più la stanza per un mese, ecco che un abbozzo di stato sta rientrando dalla finestra.





Citazione:

In secondo luogo, Pispax, finchè il voto continua ad essere la NORMA e la NORMALIZZAZIONE, ma nemmeno la si vedrà mai una potenziale grande incazzatura contro il sistema, che sarà riuscito, ancora una volta, a FAR CREDERE che entro le sue regole gli elettori hanno un ruolo determinante possibili cambiamenti.

E’ un gatto che si morde la coda. Tutti questi post e tale semplicissimo concetto non ti entra nemmeno di striscio nella testolina.


Complimenti ancora per la capacità di argomentare.

Ma sai com'è, noi che non siamo stati Illuminati sulla Via di Damasco, o che ancora non abbiamo avuto la visione mistica di un Thot-Ramses che ci indicava la Strada, siamo ancora costretti a fare affidamento sulla logica e sull'esperienza e sui confronti.

Non è che una cosa a ripeterla all'ossessione diventa magicamente vera.






Citazione:
Tralascio su Genova, perché non vale nemmeno la pena ricordarti quanta gente si è indignata non certo per i sfottuti blackblock, ma per la violenza degli “agenti”. E quanti portoni sono stati aperti per difendere gente inerme dalle cariche ingiustificate.

Ma, ovviamente, a te SERVE dare un’immagine degli individui “governati” idonea all’accettazione della “necessità” dello stato e di conseguenza della “partecipazione”, vero?
E’ di questa robaccia qui che il sistema si nutre.


A me non serve un bel niente.
A Genova ci sono stati tantissimi portoni che si sono aperti a nascondere i manifestanti, e ci sono state tantissime telefonate per fare la spia su dove i manifestanti si nascondevano.

Quelli consapevoli aprivano i portoni, quelli che se sbattevano delle ragioni della protesta facevano le telefonate.

Siccome in quell'esempio parlavo solo di quelli che se ne sbattevano, ho parlato solo delle telefonate.






Citazione:
Io e te è meglio non incontrarsi MAI.
Perchè se a te prudono i polpastrelli, a me prudono proprio le mani.

E sono mani forti, da restauratrice ed ex praticante di arti marziali.
Ultimamente ho fatto anche l'operaia edile, pensa un po'.


Ti troverai davanti un quintale circa di metalmeccanico che teme solo Satana e Confindustria (non necessariamente in quest'ordine) con dei rudimenti di pugilato che però si riveleranno del tutto inutili perché crede che le donne si possano picchiare solo con un fiore.
Di ghisa.
Inviato il: 13/8/2010 18:20
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#384
Sono certo di non sapere
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a_mensa

Citazione:
se alludi a questa nota:
Citazione:

N.B.: Secondo me la Corte Costituzionale si metterà di traverso. Nessun problema: puoi utilizzare le vecchie regole democratiche per fondare un partito e raggiungere immediatamente la maggioranza, visto il clamoroso successo della raccolta di firme. Subito dopo ti convertirai alle nuove regole "democratiche" per proclamare che la Corte Costituzionale è piena di comunisti, e quindi il suo parere è ininfluente.



prendi un abbaglio.
la prima parte della costituzione NON è emendabile. Ricordi ?
...
..... e se magari, prima di mandare me a rivedermi la costituzione, ci andassi tu ???




Che sconforto.
Sul serio.




Dai, stupiscimi.
Dimmi in che modo quelle cose sono sbagliate.
Dimmi perché la prima parte della Costituzione non è emendabile. Porta Leggi e Articoli, non discorsi.
Dimmi dov'è scritto che non si può fare un referendum sulla democrazia.
Voglio i riferimenti precisi.


Consiglio: prima di scrivere, leggi bene. Quando hai letto assicurati di aver capito. Renditi anche conto che in questi temi le parole sono importanti, e i silenzi ancora più importanti delle parole.
Quando hai capito per benino quello di cui si parla scrivi la tua risposta.

Inizia dall'art.139, poi vai dove ti porta il cuore.





Citazione:
pertanto un partito che avesse nel suo programma, o perorasse un cambiamento di essa, sarebbe considerato EVERSIVO, e come tale trattato.
Poi sappiamo che in Italia si chiude un occhio e a volte tutti e due su un mucchio di cose, ma visto che si sta parlando in linea teorica, l'alternativa da te offerta NON FUNZIONA.

Si, certo, eversivo.
Eversivissimo.
Come no.
“In linea teorica non funziona”.





Che sconforto, giuro.

Per favore, mi spieghi per quale motivo dovrei continuare a perdere tempo per risponderti?

N.B.: quello sopra è un link.
Inviato il: 13/8/2010 18:22
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Questo cazzo di voto
#385
Sono certo di non sapere
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 13/8/2010 19:25
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#386
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@ pispax

Adesso prova a parlare anche tu italiano, e usare le parole per quanto CONVENZIONALMENTE significano.
Ed il significato, che a te piaccia o no, lo ricavi dai dizionari. Io uso il Devoto-Oli tu cosa usi ? possiamo sempre metterci d’accordo e usare lo stesso.

Ora dalla costituzione:
art. 54. Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

Vuoi che ti vada a cercare “fedeli alla repubblica” cosa vuol dire ?

Anarchia= dottrina sociale e politica che propugna l’abolizione dell’autorità costituita e accentrata, nonché di ogni forma di costrizione esterna.

Repubblica = forma di governo di carattere rappresentativo in cui ………. Contrapposta a monarchia …..

Adesso, vedi le definizioni e prova a dirmi che potrebbe essere ammesso un partito che propugni l’anarchia, per esempio. O che propugni l’abolizione anche solo dell’autorità accentrata.
Se sai cosa vuol dire fedeltà a qualcosa, credo che puoi escludere che in tale situazione si possa proporre, propugnare qualcosa di diverso dall’oggetto della fedeltà. Se si è fedeli non si può volere qualcosa di diverso. Non trovi ? o la tua logica te lo permette ? spiegamelo .
A ribadire il concetto
art. 139. La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.

Capito ? la “forma repubblicana “ ………


Poi andiamo allo

art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Nel caso, ammesso e non concesso, che possa farmi andar bene la forma repubblicana, questo articolo stabilisce, senza possibilità di dubbio che debba essere “democratica”. Ma anche che il popolo eserciti la sovranità “nelle forme e nei limiti” della costituzione.

Ma si può cambiare ?
art. 137. Una legge costituzionale stabilisce le condizioni, le forme, i termini di proponibilità dei giudizi di legittimità costituzionale, e le garanzie d'indipendenza dei giudici della Corte.
……………….
Contro le decisioni della Corte costituzionale non è ammessa alcuna impugnazione.


Quindi dalla padella nella brace tramite ampio giro ….
Il popolo non può proporre una legge costituzionale.
Essa deve essere approvata dal parlamento o parlamento+referendum.
Ma il parlamento voterà mai una legge costituzionale che tolga potere al parlamento ? e nel caso un colpo di sole colpisse la maggior parte dei parlamentari, la corte costituzionale, visto che una tale legge toglierebbe parte dei poteri anche a lei stessa, la farebbe mai passare ?

Quindi il popolo può volere quello che vuole, e anche se riuscisse a portare l’istanza di fronte alla corte, se essa dice “NO” resta no, punto e basta.



Di qui deriva la mia affermazione sulla non emendabilità di tutte quelle parti della costituzione che descrivono la gestione del potere.
diversi costituzionalisti l'hanno riassunto così, anche se non è nero su bianco.
Come chiedere all’oste se il suo vino è buono.nessuno te lo vieta , ma ha senso ?


per il resto scriverò tempo permettendo
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 13/8/2010 19:57
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  •  florizel
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Re: Questo cazzo di voto
#387
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A Pispax:

non ho nemmeno finito di leggere il tuo ultimo logorroico commento, che come al solito ripete con altri termini le stesse ottusaggini dei precedenti, solito pantano, solita spocchia.

Questo mio post, prima di rispondere allte tue repliche, solo per dirti un paio di cose:

1 - a fare il viso rosso saranno le amichette tue, non certo io.

E NON certo per l'inconsistenza dei tuoi ragionamenti, che per forza vuoi spacciare per "precisazioni".

Tutt'al più, mi viene allegramente da ridere.

Quindi, stai attento al linguaggio, e misurati la palla.

2 - vediamo di smetterla con la storia del "se ti fossi preso/a la briga di leggere...".
Qui abbiamo letto tutti le cagate ripetitive che scrivi, anzi le abbiamo lette fin troppo, ormai sappiamo anche prima che scrivi cosa ti inventerai per dire sempre le stesse cose senza riuscire ad avanzare di un passetto.

Quindi, o cambi tecnica o ti metti a dieta vegetariana e cominci a pensare lucidamente.


Per il resto, risponderò al tuo commento con gran calma, tanto son sempre le stesse cose a cui dovere delle risposte.

PS: vedo che chiamare in causa gli effetti collaterali della fiorentina ti fa incazzare molto più dei milioni di italiani presi per il culo sistematicamente dalla farsa elettorale.
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Inviato il: 13/8/2010 21:14
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  •  florizel
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Re: Questo cazzo di voto
#388
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Ovviamente, con qualche cosa che vorrei aggiungere, STRAQUOTO i commenti di Makk.

Benvenuto in questo forum, ma dovrai averne, di pazienza: abbiamo anche qui l'omino del bar sotto casa che va a votare perchè siamo in democrazia.
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Re: Questo cazzo di voto
#389
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Citazione:
xxxx



Citazione:
Questo thread nasce su una domanda ben precisa:

“Questo sistema fa schifo, e su questo siamo tutti d'accordo. In che modo il non-voto riuscirà a migliorarlo? Mi spiegate la strategia che c'è dietro tutto questo?”


A questa domanda ti si è già risposto più di una volta, e non solo da me, ma tu ti comporti come il mio cane quando gli do un ordine a lui sgradito, e mi guarda con quello sguardo stupido come dicesse “non ho capito”.
Ma vedo di ricapitolare perché la risposta è costituita da una premessa e quindi dall’azione conseguente.
In ordine crescente:
norme attuative e regolamenti
leggi ordinarie
leggi costituzionali
“sistema di potere”
Le prime quattro ti sono note, la quinta è quell’insieme di persone che esercitano il potere e controllano la ricchezza.
Ricchezza è potere, e potere porta ricchezza, pur essendo grandezze distinte sono intimamente legate.
C’era il re e i nobili (ricchi)
Poi il re, i nobili , e la ricca borghesia.
Ecc…
Oggi chiamala triade, bildemberg, o come cazzo vuoi, ma visto che le linee guida sono comuni praticamente in tutte le nazioni (almeno quelle del mondo occidentale), io mi rifiuto di pensare ad una combinazione perenne nel tempo, preferisco , per logica, pensare ad un entità che le stabilisca.
Nel post #352, tanto per citare l’ultimo, trovi la spiegazione logica del perché al potere SERVA un sistema apparentemente democratico, per cui SERVANO le elezioni per poter esser sicuro che almeno a un buon numero di schiavi le catene siano ben installate nella mente. (detto così lo capisci).
E qui farò poi una spiegazione del perché abbia scritto “apparentemente”.
Ora se il potere coercitivo è nelle mani del corrente “sistema”, i mezzi di informazione (quasi tutti) pure, la scuola, l’educazione, la credenza popolare pure, contro il potere ho solo 2 armi , i fucili e il boicottaggio.
Per cui QUESTA è la STRATEGIA:
Se il potere mi chiede qualcosa, deduco che gli serva, e quindi se posso lo boicotto e non gliela do.
Punto. Non so se funzionerà e in quanto tempo, ma se tu ne hai una migliore tirala fuori, che non sia la stronzata di fare esattamente quanto ti chiedono.
Potrai dire che come strategia non ti piace, potrai anche dire che FINORA non ha dato i risultati sperati, ma ad ogni tua osservazione , ti è stato chiaramente risposto che NEMMENO il voto è servito, mi pare.
Tu finora hai solo detto che una strategia NON c’è. E per dimostrare ciò hai tirato in ballo AZIONE e NON-AZIONE, che ti ho dimostrato come la differenza tra le due non sia la materialità, ma l’intenzione.

E allora perché insisti nel dire che non si risponde alla tua domanda ?
Ovvio che se le risposte non ti piacciono per cui le definisci NON risposte, chiudi la discussione in un circolo vizioso dal quale si esce solo con l’accettazione dei tuoi assunti unici atti a rispondere alla tua domanda. Ma in questo modo meriti solo un grandioso “ma vaffa …”. Il trucco non è ne serio ne onesto.




Citazione:
CERTO che sono un difensore della democrazia.
E' un compito parecchio frustrante, visto che sulla parola “democrazia” quasi tutti ci hanno attaccato sopra delle illusioni parecchio idiote.

Arrivando al punto di dire, e solo per citarne una un po' più divertente, che “in Svizzera il governo ti impone di tenere la lavatrice in cantina, e quindi QUELLA non è democrazia”.
Ma anche “c'è la povertà quindi non è democrazia”, oppure “c'è la guerra quindi non è democrazia”.

La democrazia è solo un insieme di regole elettorali.
Punto.
(Ambetre le cose hanno un significato ben preciso: insieme, regole, elettorali.)


A parte il fatto che la citazione del discorso lavatrice era per farti capire come quella sia più una galera che una repubblica democratica, e se non ci credi, vacci a vivere per qualche tempo, o interpella qualcuno che la ci vive, il citarlo in questo contesto lo trovo un po’ meschino.
Ma passo oltre.

Tu citi “insieme, regole, elettorali” .
Ed ora mi soffermo solo su “regole”. Vuoi un gelato alla fragola oppure al limone ? … ma veramente io preferirei una granita ! no! Tu DEVI scegliere tra fragola e limome, altrimenti puoi comperare un’altra gelatiera, installarla e SE IO AVRO’ voglia ti farò la granita.
Dimmi che questa è democrazia, e ti regalo non uno ma 5 dizionari.

Oppure, in alternativa vota con i primi 4 passanti (a cui tu abbia precedentemente appurato che non gliene frega niente) se io debba vendere gelati o granite. Ma se dicono gelati tu sarai vincolato a mangiarti il mio gelato.
Altro bell’esempio di democrazia, dimmi che lo è e vale la mia promessa sopra.
Morale. Definito la scala del potere , vedi l’elenco in 5 punti all’inizio, democrazia sarebbe il poter intervenire su tutti. Essendo in ordine di potere, se tu lasci il più importante, e almeno non erigi una barriera tra il primo e il secondo, esso sarà sempre in grado di restaurare un ordine a lui favorevole.

Come ho già asserito, per me boicottare quella che credo una sua necessità è una azione, ben precisa e motivata, verso lui ma anche verso i miei simili. Se per te non è così, affari tuoi,
MA ALMENO NON DIRE CHE NON TI SI RISPONDE.


PS. Potrei continuare con altre “perle” ma la dimensione del post ha già ecceduto il sopportabile.
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non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 13/8/2010 21:59
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#390
Sono certo di non sapere
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Ciao Makk, benvenuto in questa discussione.

Citazione:
Dato il precedente post, procediamo:


Non ho apprezzato molto il tuo post precedente.
Sicuramente la colpa è mia: mi risveglia dei brutti ricordi.
MOLTO brutti
Il ricordo più brutto è la constatazione di quello che è successo dopo in termini di perdite complessive, che sono state pesanti in tutta Italia e devastanti all'interno di FIAT.
Nei 10 anni dopo questo episodio FIAT ha rimandato i propri dipendenti all'età della pietra negando ogni tipo di contrattazione a TUTTI, che fossero sindacati o lavoratori autogestiti.

Per inciso, anche questa roba è contenuta nella tua metafora, solo che nessuno sembra averci fatto caso.


Io le cose tendo a misurarle rispetto alle conseguenze che producono più che rispetto alla loro spinta ideale.
Quindi se le premesse sono queste non è che parto molto con il piede giusto.







Citazione:
R. E chi ha parlato mai di migliorare il sistema? Bisognerebbe *prima* credere che il sistema sia migliorabile, ti pare?
...
Nel porre questa domanda tu *presumi* che il non-voter sia interessato a tenersi questo sistema ma perfezionato, migliorato, upgradato, quello che ti pare.


Tanto per chiarezza: no.

Non ci penso nemmeno.
Il sistema non è unico e immutabile. E sicuramente questo non è l'unico sistema possibile.

Il fatto che io voglia perfezionare QUESTO sistema non mi fa presumere che anche gli altri vogliano farlo.
Per dirne una, se le premesse fossero state queste non avrebbe avuto il minimo senso interloquire con florizel, che sostiene la necessità di un sistema radicalmente diverso.

Ferme restando alcune considerazioni che farò poi, a me va benissimo che ognuno lotti per ottenere il sistema che preferisce lui, non per migliorare il sistema che voglio perfezionare io.

La domanda però resta: in che modo il tuo non voto ti avvicina al sistema che preferisci tu?


Se vuoi si può porre anche in negativo: visto che il “sistema” sembra funzionare benissimo anche con affluenze alle urne parecchio inferiori al 40%, non sembrerebbe proprio che il voto sia così necessario al funzionamento del sistema stesso.
In che modo secondo te andare a votare rafforza il Sistema?



Questa roba del non voto ha senso solo se il "sistema" da indebolire è la democrazia. Al massimo può indebolire quella, ma non indebolisce nient'altro.
In particolare non indebolisce per niente l'idea di Stato - che il più delle volte considera la democrazia un fastidioso impiccio.









Citazione:
In tutti e due i casi non si è irrazionali o "di pancia" a non votare. Non votare è mera conseguenza del considerare irrecuperabile il sistema. Puoi casomai contestargli l'irrazionalità del ragionamento che sta dietro alla convinzione che il sistema sia irrecuperabile, ma se questo vuoi fare questo devi argomentare: la domanda allora è casomai "perché considerate il sistema irrecuperabile?", ma se non metti PRIMA in discussione questo...
in realtà, se accetti la possibilità teorica che qualcuno consideri irrecuperabile il sistema, non puoi non accorgerti che per questo qualcuno il non votare è perfettamente coerente e razionale.


Toccherebbe anche definire "sistema": è il capitalismo, è lo statalismo, è il NWO, sono i Poteri Forti, è l'Oligarchia Occulta, è il sistema bancario..
Non per tutti ci sono le stesse criticità: ne abbiamo avuto esempi mica da ridere proprio in questa discussione.
In ogni caso definirlo può essere anche trascurabile, dai.
In un modo o nell'altro si parla sempre di un qualcosa di “superiore” che in modo più o meno insidioso opprime le “masse”

QUALUNQUE SIA la "cosa" di questo sistema che singolarmente le persone non accettano, la considerazione è sempre la stessa:

* Io sono critico verso un certo aspetto del sistema. Lo considero degenerato e quindi non voto.
* La parte degenerata del sistema, se potesse scegliere, cercherebbe di fare in modo che quelli critici contro di lei non vadano a votare.


Poi uno ci pensa un po' su, e si rende conto che in qualche modo il "sistema" questa possibilità ce l'ha.
A questo proposito sono apparsi un sacco di articoli proprio qui su LC.

Anch'io credo che in termini generali la propaganda funzioni. Tu?





Citazione:

R. La premessa è sempre che, se sono anti-sistema, me ne sbatto di cosa succede al sistema. Tuttavia i danni che l'astensionismo può fare ci sono
...
Quindi i danni sì, ci sono... ma sono un problema per i voters. Per i no-voters è un bel 'sti cazzi.


Col cazzo che "è un bel 'sti cazzi".
Al momento che potrai evitare di pagare le tasse e fare in modo che ogni legge che viene promulgata non si applichi a te, direttamente o indirettamente, allora si che sarà un bel 'sti cazzi.
Starai in un mondo forse migliore, e non è escluso che io venga a stare in una casa da quelle parti.

Se invece non puoi chiamarti fuori la cosa ti riguarda, eccome.







Citazione:
Tuttavia i danni che l'astensionismo può fare ci sono.
Potrebbe, per esempio, condannare alla scomparsa dall'orizzonte politico quella ignobile farsa che chiamiamo "sinistra" (non è probabile ma si può sempre sognare, no?).


In 150 anni il marxismo ha avuto più eresie, scissioni e sette che non la Chiesa Cattolica in 2000.
Ti prego, dimmi che questa volta non stiamo parlando di questo.

Dimmi che non è un'altra faida cannibale fra sinistre: questo film è già stato proiettato anche troppe volte, e so già come va a finire.









Citazione:
Citazione:
Anche votare in Italia una volta era obbligatorio. L'astensione era un reato.
Poi da "diritto-dovere" il voto si è trasformato in solo diritto, e non più in dovere.
E l'astensione ora non è più un reato.


Questo è molto inesatto:
1] ciò che è punibile era il rifiutarsi di andare al seggio, ma una volta timbrata la tessera elettorale, se annulli o lasci scheda bianca sei sempre astensionista ma legale. Ormai hai accettato di partecipare alla farsa elettorale. E questo volevano e vogliono tutt'ora. Impreciso quindi dire che l'astensione era reato.
2] Non era "reato" in senso stretto, non c'era punizione: la non partecipazione era marchiata sulla fedina penale e ti rendeva ineleggibile e ti pregiucava l'assunzione negli uffici pubblici.
3] Non è MAI stata applicata. Nessuno si è mai preso la rogna di andare a segnare uno-per-uno gli astensionisti al casellario giudiziario.
4] Non è mai stata abrogata. E' tutt'ora in vigore. Caduta in disuso fin dalla nascita ma si sono ben guardati da abrogarla. Possono sempre ritirarla fuori... al bisogno.
5] Comunque lo spauracchio del non-voto che è una roba gravissima e che comporta conseguenze faceva parte anche dei programmi di educazione civica, veniva insegnato ai bambini ben dopo il '48 (data di introduzione della norma) e ben dopo il suo decadimento in totale disuso, credo fino agli anni '80 (non mi ricordo quando fu riformata la scuola con l'abolizione di educazione civica come materia a se stante).
6] Che sia ancora usata sopravvive ancora come leggenda urbana ("i servizi lo sanno se voti o meno"), tuttavia la vera leggenda urbana è che sia stata abrogata.

Alla luce di quanto sopra è dura usare la norma come dimostrazione che il potere "non ha più paura dell'astensionismo" ;)


Regaliamoci una piccola parentesi tecnica, anche se è almeno all'inizio è un po' OT.

1) quando diciamo "astensionismo" stiamo parlando della stessa cosa: il fatto che uno non si recava al seggio. E infatti la legge colpiva quello.
Quelli che vogliono menarsela le schede bianche o nulle non le chiamano neppure astensionismo: le chiamano "voto inespresso", e in certi casi considerano solo QUELLA come forma di astensione identificabile come astensione di protesta.
Tanto per dire come siamo messi.

2) Be', la sanzione c'era, anche se era solo amministrativa. In realtà la legge elettorale, se ricordo bene, prevedeva solo che nel casellario venisse scritto "NON HA VOTATO" e lasciava a leggi successive stabilire la pensa. Non sono andato a riguardare.

3) Vero. Dice che qualcuno lo ha fatto nel 1948, ma è stata un'eccezione.
E' questa la cosa strana, no?

4) Non è mai stata realmente applicata, ma oggi sicuramente è inapplicabile.
La Costituzione utilizza un termine poco stringente: dice che il voto è "un dovere civico". Partendo dall'art. 48 non sarebbe neppure identificabile come reato, quanto come obbligo di coscienza.

La cosa è stata invece precisata con grande cura nella L. 6 febbraio 1948 , n. 29, che regola le norme elettorali in generale e quelle del Senato in particolare.

Dice all'art. 25:

"Per l'adempimento del dovere del voto e per tutto ciò che non è disciplinato dalla presente legge si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati.".


Questa norma è stata abrogata nel 1993 dalla L. 4 agosto 1993, n. 276.
Art.2, secondo comma:

"2. All'articolo 25, primo comma, della citata legge 6 febbraio 1948, n. 29, le parole: " Per l'adempimento del dovere del voto "sono sostituite dalle seguenti: " Per l'esercizio del diritto di voto "."

Mentre si può punire uno per non aver compiuto un dovere, è parecchio più complicato punirlo per non aver esercitato un diritto.



Fino a qui la parte pedante.
Ora le cose si fanno più interessanti.

Dal 1948 al 1976 l'affluenza alle urne non è mai stata inferiore al 92%.
Dopo le elezioni del 1976 invece la gente ha iniziato a disertare le urne.
Il trend era netto, costante, chiaramente identificabile e non dava segno di volersi arrestare.

Nel 1992, dopo 16 anni e 4 elezioni nazionali, l'astensionismo era quasi raddoppiato: dal 6,6% al 12,7%.


Lo Stato era talmente tanto “impaurito” dall'astensionismo che decide di correre ai ripari.

Ha a disposizione i mezzi per farlo facilmente: gli basta applicare una volta buona quella famosa legge che “punisce” gli astensionisti.
Potrebbe persino inasprire le pene. Che so, magari una piccola multa.
Insomma: la L. 29/1948 è ancora in vigore e stabilisce che il voto è un DOVERE.
Basta utilizzarla.

Oppure al limite bastava non fare nulla e lasciare che il voto restasse un dovere e chi ha orecchie per intendere, intenda.



E invece sceglie una strada alternativa: l'anno dopo, nel 1993, approva una legge che rende l'astensionismo più facile.
Il voto smette di essere un dovere (che in quanto tale è obbligatorio) e si trasforma in un diritto (e quindi diventa addirittura facoltativo).


Minchia, dovevano tremare letteralmente di paura.
Inviato il: 14/8/2010 3:05
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