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  Questo cazzo di voto

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Autore Discussione
Re: Questo cazzo di voto
#331
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
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Citazione:
Se non spendi del tempo a dirmi come possono OBBLIGARMI a seguire i loro desideri, quello che succede è che ci avrò guadagnato "aggratis" alcune piante, un televisore e una fornitura annuale di pasta.

Stop.


Come? Ma con l'estorsione della tua volontà ovviamente. Perchè in questo sistema demente ti portano direttamente a casa quelle cose. Puoi scegliere (?) che tipo di fiori, o marca di TV, o tipo di pasta; ma secondo la società idiota in cui viviamo devi avere in casa una TV, una pacco di pasta e dei fiori. Se volessi avere una radio, un bonsai e del formaggio non puoi, perchè "la maggioranza...bla bla bla bla".

La concorrenza (come in tutti gli altri campi) sbaraglierebbe questi quattro mentecatti che siedono comodamente sulla mia testa, rovinandomi la vita e creando danni che dio solo sa quando saranno sanati (semmai lo saranno ).

Tutto per dire che, a meno di colossali abbagli, non mi sembra che si sia mai votato sulla legittimità della democrazia stessa.
Inviato il: 10/8/2010 8:51
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Re: Questo cazzo di voto
#332
Sono certo di non sapere
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Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Citazione:
La concorrenza (come in tutti gli altri campi) sbaraglierebbe questi quattro mentecatti che siedono comodamente sulla mia testa

Ho letto tutto ed abbastanza annoiato (come mi capita spesso ultimamente leggendo queste pagine) mi sono ben guardato dall'infilarmi in discussioni che portano in vicoli oscuri in cui i peggiori possono dire cio che vogliono al riparo del buio.

Poi e' apparsa la luce: finalmente qualcuno e' andato al cuore della questione.
La Democrazia serve a giustificare con un mero giochetto propagandistico un monopolio, quello della violenza su un determinato territorio (si lo so, l'ho ripetuto in tutte le salse ma ho la scusante che il concetto proprio non entra nelle teste perche' non lo si vuol farlo entrare).

Chi si presta a questo giochetto in pratica acconsente che qualcuno abbia il monopolio e la libera iniziativa e concorrenza sia tenuta a bada, ma solo per quanto riguarda l'uso della violenza nei confronti del monopolista, gli altri sono esposti tanto quanto prima.
Cosi', per evitare che qualcuno si prenda qualcosa di nostro - un qualcuno a cui magari potremmo opporci con discreta capacita' di successo - acconsentiamo a dire la nostra con un sistema farlocco su chi ci possa (e lo fa) rubare TUTTO (fino alla nostra stessa vita ed i nostri stessi organi, vedi l'articolo corrente in prima pagina) senza che noi PRESI INDIVIDUALMENTE - come individualmente siamo soli nell'intimo del Sacro Vestibolo Elettorale - ci si possa piu' opporre.

Naturalmente in caso di concorrenza cooperativa ci potrebbe andare bene: ho conosciuto pezzi di merda brigatisti che ora sono perfettamente integrati nel cazzo di sistema. Gli e' bastato dimostrare di essere almeno pezzi di merda quanto gli altri stronzi.

In ultima analisi, e' chi si presta alla manfrina elettorale che da il potere a questi stronzi che non avrebbero il coraggio di venirmi a cagare in testa personalmente di cagare in testa a tutti quanti noi.

Percio' si puo' dire che non votare e' inutile ma votare danneggia anche te, digli di smettere...
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 10/8/2010 10:08
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Re: Questo cazzo di voto
#333
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
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"Percio' si puo' dire che non votare e' inutile ma votare danneggia anche te, digli di smettere..."

E' una forzatura.
Entrambe le azioni sono inutili e danneggiano alla stessa maniera. E' questo che non si riesce a capire.
Il non votare e' solo liberatorio a livello personale, ma viene travestito da azione sociale (forse si avverte che e' completamente inutile e si cercano "motivazioni" improbabili?) attiva e funzionale al popolo.

"no, pero' io non ho dato il mio consenso a fare quello che fanno"... si, si, credeteci pure ... a me sembra piu' ingenua come posizione di quello che va a votare ... ...

p.s. non ho votato perche' me ne sono "sbattuto" il cazzo, senza mire rivoluzionarie e consolatorie (senza nemmeno provare ad illudermi di cio' ... ).

mc
Inviato il: 10/8/2010 11:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Questo cazzo di voto
#334
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Quando si comprenderà che fare ciò che e' giusto, non e' detto che possa essere cosa utile ...allora avremo messo in moto i primi passi per riapprioparci della nostra mente.

E, con essa, seminare e coltivare la dignità che come un "virus" potrebbe dare alla collettività il sapore reale di -popolo- mentre siamo individualmente noi stessi.

Ha ragione Pike, ha ragione Florizel.

E ci vuole umiltà. Come pretendere di vedere risultati nella nostra breve esistenza, dopo secoli di inganno sul fatto di aver creato nel popolo l'illusione che esso conti -realmente- qualcosa nell'etica e nell'amore per la libertà e la vita?

Sveglia
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 10/8/2010 11:20
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Re: Questo cazzo di voto
#335
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Citazione:
Entrambe le azioni sono inutili e danneggiano alla stessa maniera

SEI TU che non riesci a capire.

Non andando a votare non si fa niente di positivo ma non si danneggia proprio nessuno, tranne alcuni che si sarebbero aspettati un voto da te per giustificare la manfrina.

Come si faccia a dire che rifiutarsi di giocare in un tavolo truccato (dove il trucco e' il gioco stesso) e giocarci siano la medesima cosa e' un mistero.

Faccio un esempio calzante, visto che si parla di Mafia, che e' lo stesso che parlare di Stato.
Se hai mai avuto una attivita' commerciale saprai sicuramente che quando colonizza una zona nuova il mafioso non viene da te con la pistola a chiederti i soldi. Fa favori, e facendo favori fa credere agli esercenti che loro abbiano un debito con lui. In realta' il debito, come tutti i debiti e' una cosa che potrebbe essere non pagata, ma la pscicologia delle persone, psicologia pratica che il mafioso conosce bene, fa si che il favore sia percepito come credito. Da qui in poi l'esercente che ci sta e' nelle mani della Mafia. Ovvio che nelle zone completamente controllate dalla Mafia, l'incauto esercente che si astenga dal giochino puo' essere trattato con la violenza. Ma perfino la Mafia ha delle remore ad usare la violenza su persone non trattate con il do ut des ed e' addirittura possibile convivere con i mafiosi in una zona da loro controllata senza avere con loro rapporti di affari.

Lo Stato, essendo la Mafia piu' grossa che ci sia sul territorio nazionale, e' un po' piu' spavaldo e TUTTI devono sottostare. Ma cio' non toglie che abbia sempre bisogno del do ut des e della manfrina del voto. E' chiaro che potrebbe anche fare in un altro modo (e l'ha fatto), ma questo e' il sistema piu' economico per legare le persone al sistema.

Ora, se non ci fossero quelli che vanno a votare, lo Stato dovrebbe spendere di piu' per avere la vita del popolo. Come si fa a dire che votare o non votare sono dannosi uguale? Non collaborare con i rapinatori non rende la rapina piu' complicata?
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
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Inviato il: 10/8/2010 11:40
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#336
Sono certo di non sapere
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a_mensa



Citazione:
ho riguardato un pò delle pagine che hai scritto, e mi sono posto una domanda un po' "sopra le righe" :
" ma chi te lo ha fatto fare di provocare in questo modo ?"
una scommessa ? con te stesso o con altri ? una tesi di laurea o simile ? voglia di misurare la tua capacità polemica ?.


La necessità di discutere con persone che prima sostengono una cosa, cinque minuti dopo sostengono esattamente l'opposto e che sono convinte di aver ragione in entrambi i casi?

Che prima ti dicono che il mondo è bianco e poi che il mondo è nero, ma che la colpa è la tua che "non sei in grado di cogliere il pensiero comune?








Citazione:
veramente non ti sto più capendo, am mi sfuggono le ragioni per questo perseverare su una posizione, non dico sbagliata, ma semplicemente indifendibile.


Ops, dimenticavo un altro motivo di sarcasmo: o che ti dicono che "quella di pispax è una posizione indifendibile".


Riassunto della posizione indifendibile:

"Mi dite che l'astensione provocherà cambiamenti nel sistema, modificandolo in meglio. Mi spiegate in che modo questo avverrà?"

Fine della posizione indifendibile.







Citazione:
la multa per non mettere il bollo sulla patente (quando c'era ancora) era 5 volte quella del passare con il rosso.
e sai perchè ? perchè andava contro l'autorità dello strato.


Una logica stringente.

Anche votare in Italia una volta era obbligatorio. L'astensione era un reato.
Poi da "diritto-dovere" il voto si è trasformato in solo diritto, e non più in dovere.
E l'astensione ora non è più un reato.

Seguendo la stessa logica stringente, viene da pensare che astenersi dal voto non vada contro l'autorità dello stato.
Una volta si, ma ora non più.

Qualcuno riesce a spiegarmi come fa l'astensione a essere "rivoluzionaria" pur non andando contro l'autorità dello stato?









Citazione:
ma fuggiranno di fronte a 1000 persone organizzate.
ecco la valenza del non voto.


Miii che palle!
Ma organizzate COME?

Qual'è il Piano?

Tutti dicono che nel ristorante dell'astensione si mangerà benissimo, una volta terminati i lavori.
Nessuno ancora ci ha mai mangiato. Pazienza: va bene anche così.
Ma perché tutti hanno questo stranissimo timore di parlare del menu?








Citazione:
la "guerra del sale" Gandhi la vinse quando gli inglesi constatarono che c'era troppa gente disposta a prendersi una manganellata piuttosto che ubbidire, e questo voleva dire dare la possibilità ad una moltitudine di ritrovarsi con un obiettivo comune, un legame, un fattore legante, e soprattutto contro di loro.
...
che serva non te lo posso provare. che possa raggiungere lo scopo in futuro, però, nemmeno tu puoi provarmi che non accadrà.
...
i semi , come ho scritto un post addietro, hanno bisogno del loro tempo per germogliare.


Mandiamo avanti veloce.
nessunohavotatoetuttiabbiamoannaffiatoecuratolaterra.

Ecco, ora il seme è spuntato.



Per curiosità, che pianta è nata?
No, sai, è che anche su questo non è che ci sia molta chiarezza.


Abbiamo la democrazia "nordica" di red (nordica nel senso di "corretta"), la democrazia diretta a piccolo nucleo di a_mensa, l'anarchia strutturata socialmente di florizel, il sistema sociale X di Calvero (per il quale anche l'anarchia è solo una fase di passaggio) o il semplice superamento dello stato di pike?


Non è per niente un caso che io non abbia MAI voluto parlare dei fini che il non voto si propone di ottenere.

Ma se la cosa ti urge, sentiti libero.
Inviato il: 10/8/2010 11:45
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#337
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Pyter ha scritto:
" ma chi te lo ha fatto fare di provocare in questo modo ?"

In effetti la maggior parte delle persone fisiche di questo stato si stanno vieppiù chiedendo per quale motivo Pispacks abbia aperto questo seggio e sul destino di questi 324 voti, di cui molti sono come schede bianche e la maggior parte schede nulle.

Edit:

Pardon, ho sbagliato, volevo dire:
per quale motivo Pispacks abbia aperto questo thread e sul destino di questi 324 post, di cui molti incomprensibili e la maggior parte scarabocchi.


Per esempio perché c'è gente come pyter che è convinta che "se pispax mette la crocetta tira o'pacc a noi".


Io sono fermamente convinto del contrario, cioè che sia l'astensione degli spiriti critici quella che permette la degenerazione della politica.

Ho provato a spiegare il perché.
Almeno fino a questo momento nessuno si è preso la briga di farmi vedere tutti i danni che la cattiva politica riporta ogni volta che qualcuno non vota.
Non dispero per il futuro.


Potresti spiegarmi tu, invece, in che modo il voto delle altre persone danneggia proprio te?

Qual'è questo Progetto che viene danneggiata ogni volta che qualcuno vota?
Come funziona?
Inviato il: 10/8/2010 11:57
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#338
Sono certo di non sapere
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@ red_knight

Citazione:
È ogni volta che fai attivamente qualcosa che hai bisogno di una motivazione.


no! red_knight, questo NON è assolutamente vero, almeno nell'ambito della frase in cui è inserita.
si può ATTIVAMENTE, consapevolmente, logicamente, razionalmente, NON fare qualcosa. un esempio ?
litigo con la moglie, prendo la pistola ed ho intenzione di spararle.
mi fermo..... e NON le sparo.
per me questa è una NON azione piena zeppa di significato, di consapevolezza ecc... non trovi ?
vuoi altri esempi ?
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Inviato il: 10/8/2010 12:08
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#339
Sono certo di non sapere
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@ calvero

Citazione:
Qui non ci sono slogan. Tu sei il tipo da salotto che siccome sa come si gioca a scacchi crede che può fare lo stratega nella cabina elettorale.


obietto. alpost #249 ho fatto un esempio concreto riguardo a una mossa che riteneva "illogica" dimostrando che con gli scacchi è meglio che lasci perdere. e infatti non ne ha più parlato.
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Inviato il: 10/8/2010 12:16
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  •  Red_Knight
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Re: Questo cazzo di voto
#340
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Citazione:
si può ATTIVAMENTE, consapevolmente, logicamente, razionalmente, NON fare qualcosa. un esempio ?
litigo con la moglie, prendo la pistola ed ho intenzione di spararle.
mi fermo..... e NON le sparo.
per me questa è una NON azione piena zeppa di significato, di consapevolezza ecc... non trovi ?


Graziearcazzo: avevi deciso di spararle e hai modifcato il tuo proposito. Lasciando le cose come stavano le avresti sparato. È un'azione bella e buona. Però le hai "non-sparato" per 20 anni: hai passato ogni secondo di quei 20 anni a decidere "uhm, per adesso non le sparo."? Non credo.

Dai, è logica.
Inviato il: 10/8/2010 12:46
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Re: Questo cazzo di voto
#341
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Con tutto il rispetto pike e' una minchiata quella della mafia e le conseguenti conclusioni che ne traevi:

Lo Stato che fa le regole a livello nazionale e' autosufficiente alla grande con i voti, quindi di che cazzo stai a parla'?
Basterebbe, andare avanti con i voti degli statali che hanno tutti gli interessi nel continuare il proprio lavoro.
Quindi di cosa parli...?
Quale astensione... quali conse guenze se poi il numero di "votani" sarebbe sufficiente a strafottersene del tuo consenso??

Rivendichi un vantaggio nel "non voto" che non esiste, e lo fai indicando anche uno svantaggio nel "voto" che non e' uno svantaggio, perche' ininfluente.

A me sembra un tentativo di autoconvincersi, piu' che una dissertazione logica ... ma e' la mia opinione di non votante che se ne strafotte ... (almeno finche' qualche politico, o non politico, riesca con un miracolo a reinteressarmi con argomentazioni condivisibili).

Questa storia del voto e' solo per dimostrare la propria ostilita' al sistema:
lasciate perdere il voto e che si parli di quello, ma che non si dicano forzature logiche per giustificare un astio (contro l'istituzione) che e' personalissimo molto piu' frequentemente di quanto sembri (che quando non lo e', di solito, e' almeno una generalizzazione mal indirizzata che criminalizza un istituzione piuttosto che le persone che la distorcono a proprio vantaggio...).

Citazione:
Come si faccia a dire che rifiutarsi di giocare in un tavolo truccato (dove il trucco e' il gioco stesso) e giocarci siano la medesima cosa e' un mistero.

Non e' il gioco che fa danni, ma e' chi vince quei soldi.
Giocare e perdere o non giocare fa confluire i soldi comunque. Quindi i danni conseguenti ci sono lo stesso, e nella stessa maniera.
CHe poi chi non vota si "rallegri" della sua furbizia fuori del comune a non essere stato coinvolto nel gioco truccato, non fa molto testo.
Ed, infatti, e' praticamente una idiozia bearsene o vantarsene o incensare questa azione perche' la merda ovunque c'e' comunque, indipendentemente da come ci si e' comportati alle urne.

Non SONO IO a non aver capito.

mc
Inviato il: 10/8/2010 13:47
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#342
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@ red_knight
Citazione:
Però le hai "non-sparato" per 20 anni: hai passato ogni secondo di quei 20 anni a decidere "uhm, per adesso non le sparo."? Non credo.


fai attenzione perchè io non ho sostenuto che :
una NON azione sia SEMPRE frutto di una scelta consapevole
io ho sostenuto che
anche una NON azione può essere frutto di una scelta consapevole
che contestava la tua che a mio parere asseriva che
solo una azione può essere frutto di scelta consapevole dedotto dalla tua frase:

Citazione:
(Non) fai tutto questo per ottenere qualcosa? Credo di no. È ogni volta che fai attivamente qualcosa che hai bisogno di una motivazione. Io ho bisogno di una motivazione per votare, e non la trovo. Se la discussione non parla di questo hai ragione tu, ma credo che l'utilità del voto sia l'altro risvolto dell'argomento e vada comunque affrontato.


e se ho interpretato male, sorry.
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Inviato il: 10/8/2010 13:58
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#343
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@ MC

Citazione:
Questa storia del voto e' solo per dimostrare la propria ostilita' al sistema: lasciate perdere il voto e che si parli di quello, ma che non si dicano forzature logiche per giustificare un astio (contro l'istituzione) che e' personalissimo molto piu' frequentemente di quanto sembri (che quando non lo e', di solito, e' almeno una generalizzazione mal indirizzata che criminalizza un istituzione piuttosto che le persone che la distorcono a proprio vantaggio...).

vero !! è quanto si sta sostenendo da giorni.
l'ostilità verso il sistema !! beh... contento che tu lo abbia capito, che il non voto, rappresenta questa posizione, nell'unico modo non violento che si conosca.

tutti sanno che quel giuoco è truccato, anzi, no è fatto per far continuare a vincere il mazziere, e le carte le hanno loro.
se posso non mi siedo al tavolo.-
se mi obbligano a sedermi non gioco.
se mi obbligano a giocare mi dichiaro perdente in anticipo.
se mi obbligano anche ad accettare le carte, gioco e punto a casaccio, magari con gli occhi chiusi, nel modo più plateale possibile, perchè sia chiaro che sono obbligato a giocare sapendo in anticipo che avrei perso.
l'unica soddisfazione che mi resta è NON dare la sensazione di credere di poter vincere.
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Inviato il: 10/8/2010 14:11
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  •  Red_Knight
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Re: Questo cazzo di voto
#344
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@a_mensa

A occhi esterni io e te sembreremo due accademici laputani, ma la Logica è sempre sacra e santa per cui meglio chiarire, anche se mi rendo conto di essere ridicolo (Pike mi perdonerà).

Non è che solo le azioni attive possono essere motivate, piuttosto solo le azioni devono essere motivate. Posso anche decidere in maniera determinatissima di non fare qualcosa a tutti i costi (per esempio impormi "oggi niente cibi grassi qualsiasi cosa capiti"), ma non deve per forza esserci un perché. Rifacendo un esempio scemo come solo a me possono venire in mente: in questo momento non sto lanciando flauti traversi contro il muro urlando a squarciagola la parola "sdrucciolevole". E non c'è un perché: il coglione che lo facesse dovrebbe avere un'ottima motivazione, a me basta star fermo per non-fare milioni di fesserie del genere ad ogni istante.

Io non voto semplicemente perché non mi è passato per l'anticamera del cervello di votare. Sarebbe però alquanto stupefacente se chi vota dicesse la stessa cosa: le due scelte non sono sullo stesso piano.

In altre parole l'onere della motivazione spetta a chi agisce, sempre (pensandoci avrei potuto dire direttamente questo e chiuderla lì... quanto sono cretino!).
Inviato il: 10/8/2010 14:17
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Re: Questo cazzo di voto
#345
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Citazione:
l'unica soddisfazione che mi resta è NON dare la sensazione di credere di poter vincere.

E' questo il punto.
E' piu' ridicola come posizione di chi si illude di poter cambiare le cose.
Chi governa non chiede altro :
"chi e' ostile al sistema non rompa il cazzo con il suo dissenso. Tanto il suo voto (irrilevante) non mi serve".

Se questo e' il modo di "contrastare" il sistema fareste meno danni a passare dall'altra parte... cosi' aumentano le chances di sicuro...


(tralaltro e' lo stesso tipo di inedia che notavo nell'altro articolo sui trapianti, praticamente ...)

mc
Inviato il: 10/8/2010 14:21
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#346
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@ Red_Knight

il cercare di chiarire dei pensieri, o dei modi di pensare, comunque, io credo non sia mai cretino.
è una attività apparentemente inconcludente, perchè non porta vantaggi a nessuno dei due, ma è comunque un esercizio di precisione sia nell'esporre il proprio pensiero, sia nel cercare di capire quello dell'altro. poi, accetto il fatto che se si prolunga troppo il confronto, può diventare stucchevole.
per chiudere, e stare sul concreto, io non voto con grande convinzione, e soprattutto sicuro di fare una azione CONTRO il sistema, contro i desiderata di chi esprime il potere in questo sistema.
dato che considero le elezioni, oltre che una legittimazione del sistema, anche un sondaggio di opinioni, mi immagino cosa scriverebbe il sondaggista se io gli rispondessi con una pernacchia alla sua domanda.
ovvio che se io fossi l'unico egli semplicemente cambierebbe soggetto, pensando "che maleducato", ma se dopo una giornata potesse dire di aver ricevuto solo pernacchie ?
una NON scelta tra le alternative proposte è comunque una scelta.
e dovesse andare da chi gli ha ordinato il sondaggio, e per avere un risultato ha pure pagato, quindi devo dedurre che se ha pagato gli interessava (qualsiasi motivo avesse) io continuo a pensare che una risposta del genere lo danneggerebbe, o comunque non gli darebbe ciò che desiderava.
e qui siamo esattamente alle alternative che ho tracciato nel sedersi al tavolo di un gioco truccato.
di tutto ciò potrai dire un mucchio di cose, ma NON che non esista una intenzione e una motivazione consapevole,e che il mio NON voto non sia una scelta attiva , precisa, e con una sua logica .
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Inviato il: 10/8/2010 16:34
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#347
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@ MC

riassumendo in breve risulta quanto mi diceva il mio vecchio:" se te lo mettono in culo, non ti agitare, godono meno!".
sarà poco, ma meglio che niente, no ?


ps. e nell'elenco di alternative al gioco ho dimenticato l'ultima:
.... e se riuscissero ad impedirmi ogni possibilitàà di manifestare il mio dissenso, giocherei , PENSANDO di non giocare. va bene ?

perchè, oltre alle manifestazioni visibili, di assenso o dissenso, c'è sempre la possibilità di AVERE un proprio pensiero diverso da quello che vorrebbero importi. questa si chiama comunque "LIBERTA'"

Mandela è stato 27 anni in carcere, una vita, solo per non rinunciare al proprio dissenso, ma il "sistema" è caduto , e Mandela ha vinto.

fortunati quei paesi che non hanno bisogno di eroi !!!
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Inviato il: 10/8/2010 16:37
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#348
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Red_Knight



Citazione:
Ti faccio una domanda che richiede un sì e un no: se ci fosse (per assurdo) un solo simbolo da barrare, tu andresti a votare? Varrebbe i famosi 30 centesimi?


No.
Certo che no.

Non è neppure una cosa "per assurdo": avviene in tutti i regimi dittatoriali.









Citazione:
Possiamo discutere se la situazione attuale costituisca di fatto un solo simbolo o se sia una mia fantasiosa interpretazione; ma se ho ragione io votare è inutile. Anzi, controproducente (nella migliore delle ipotesi, 30 centesimi sprecati).


Se hai ragione tu non è il votare che è inutile.
Votare o non votare a quel punto sono entrambe due cose trascurabili.

Inutile è che chiunque sia convinto di questa roba stia a perdere tempo con questa discussione.
O anche con altre.

Basta essere un minimo conseguenti a quello che si dice: tocca prendere su un fucile e darsi alla macchia sulle montagne. Del Friuli.
E iniziare a fare resistenza attiva.


Però a quanto pare è molto meno scomodo star qui a fare le profezie.
(Non mi sto riferendo a te)








Citazione:
In questo momento, stai non-facendo un numero letteralmente infinito di cose: non stai scolpendo sterco rappreso, non stai studiando cinese, non stai picchiando gatti, non stai coltivando pomodori, etc. etc.
(Non) fai tutto questo per ottenere qualcosa? Credo di no. È ogni volta che fai attivamente qualcosa che hai bisogno di una motivazione.


C'è chi sta sostenendo a piè fermo che il non-voto sia una non azione.
E c'è anche chi sta sostenendo a piè altrettanto fermo che il non voto sia un'azione ben precisa.

In effetti ogni tanto mi confondo.








Citazione:
ISe la discussione è sull'utilità dell'astensione, hai perfettamente ragione: non serve a nulla. Né potrebbe servire a qualcosa.
...
ma credo che l'utilità del voto sia l'altro risvolto dell'argomento e vada comunque affrontato.


Dipende.
Restiamo alla logica.

Se si considera l'astensione come una non-azione allora non è necessario per niente.

Non occorre neppure partire dalle premesse di cui parli anche tu (il non voto non serve a nulla): visto che le azioni possibili sono due, votare o astenersi, e si parte dal presupposto che l'astensione sia una non-azione, l'unica azione possibile resta comunque il voto.

E quindi se voglio che il sistema vada nella direzione che voglio io posso solo cercare di spingerlo con il voto, visto che è l'unica azione che ho a disposizione; oppure posso accettarlo così com'è.
Importante: al momento che ho deciso di accettarlo così com'è allora diventa del tutto ininfluente il fatto che questo sistema mi piaccia o meno, visto che rinuncio espressamente ad agire per cambiarlo.






Se invece si considera il non-voto come un'azione ben precisa il confronto è possibile. Anzi, è inevitabile.

Però per potersi confrontare è necessario che ci sia qualcosa per cui confrontarsi.

I fini ultimi potrebbero essere oggetto di una discussione ideologica infinita.
Si va dal cercare di ottenere una democrazia migliore al superamento definitivo dell'idea di Stato.
Son cosine "un niente" contraddittorie.
Prendiamo allora in considerazione un abbozzo di denominatore comune: preso atto che la situazione politica italiana non piace a nessuno di quelli che stanno intervenendo, ci stiamo chiedendo in che modo voto o non voto possano migliorare le cose.(1)

In questo modo abbiamo un fine condiviso.
(Non che sia necessario, sia chiaro)
Ora resta da affrontare in primo luogo il problema delle logiche, e sulla base di queste si apre lil confronto sull'azione più opportuna (per l'appunto, il voto o il non voto)



La logica che spinge al voto l'ho detta anche troppe volte.
Se serve una ripetizione posso dirla ancora.
Le uniche “logiche” invece espressamente citate come progetto di cambiamento a mio avviso assomigliano troppo al classico "e alla fine vissero tutti felici e contenti" per poter essere prese in considerazione in modo serio.

Questo vale per chi condivide il fine “condiviso” e vale anche per chi non lo condivide.
Qualunque sia la posizione individuale ci si limita a parlare dei “radiosi giorni futuri” senza mai prendersi la briga di spiegare il processo che si conta di utilizzare per arrivarci.




Alcuni esempi:

- non bisogna votare “per far mancare ai governanti la sensazione di legittimità, di rappresentatività.“
(Si, ok. Ma dopo? Che succede dopo? Che succede quando non avranno più questa sensazione? Andranno in terapia? Perché se è solo un problema di sensazioni, col fischio che convinci un politico a lasciare la seggiola. Qual'è la mossa successiva? E quella dopo ancora?)

- non bisogna votare “perché così ci può essere l'eventualità, semmai, che un giorno, forse, tutto questo, alla fine, possa, nel caso, trasformarsi in ALTRO”
(sulla natura favolistica di questa affermazione non mi pronuncio neppure. Se la strategia politica è questa, si capisce perché l'Anarchia sia generalmente guardata con un certo sospetto).

- non bisogna votare “perché no!”
Perché “è tutto uno schifo/i politici son tutti uguali/non cambierà mai niente/chi vota è il peggio traditore/c'è il NWO/ci sono i Poteri Forti/il voto non serve a niente
(e allora figuriamoci il non voto..)/ecc ecc”.
Questa è la risposta che va per la maggiore.
Per inciso è anche la posizione che va per la maggiore anche al Bar dello Sport, ma abbiamo già detto di non sottolineare la coincidenza.
(Si, ok. Ma dopo? A parte l'enunciato, come fa l'astensione a cambiare materialmente le cose? Proprio nella pratica? Puoi farmi una simulazione? Ti rendi conto invece che in questo sistema di regole il tuo non voto non fa che rinforzare tutto quello che stai criticando?
BTW, a questa semplice osservazione al momento non è pervenuta alcuna risposta)

- non bisogna votare perché “bisogna oltrepassare lo Stato, quindi serve la consapevolezza”
(Oooops. Io credevo che le cose procedessero al contrario: PRIMA si diffonde la consapevolezza, POI il superamento dello Stato. In che modo il semplice fatto che io mi astenga mi regala una consapevolezza maggiore? Come distinguo quello che si astiene perché è “consapevole” da quello che si astiene perché se ne sbatte e ha passato tutta la domenica a fare all'amore?)



Tutte queste posizioni hanno in comune lo stesso atteggiamento: si rifiutano di spiegare come avviene il processo, cioè come l'AZIONE del non-voto possa concretizzarsi in un risultato.
Al momento è difficile aprire un confronto.
Spero che le cose migliorino.








(1)
Questo almeno è il senso dell'apertura del thread, ed è stato scelto così giusto per evitare discussioni inutili.
Poi è chiaro che ognuno parla di quello che vuole.
Se arriva un Avventista a dire che il non voto è sacrosanto perché tanto il Secondo Avvento di Cristo sistemerà tutto quanto e nell'attesa dobbiamo solo preoccuparci di non secolarizzarci troppo, e l'occuparsi di politica quindi va evitato perché il farlo ha un costo spirituale, esprime un'opinione del tutto legittima.
Solo che, ai fini di questa discussione, questa opinione non serve a un cazzo.







Citazione:
Citazione:
Correggimi se sbaglio: leggendo il tuo post mi sono fatto l'idea che a tuo giudizio il problema principale sia Berluscono.
[...]Però hai ottenuto esattamente quello per cui hai pagato: altri cinque anni di Berluscono


Non ce lo meritiamo né io e te ma come hai detto tu non si può non giocare, e abbiamo già perso da un pezzo.


Esprimi una tua opinione. Io la penso in modo diverso.

Se questa opinione è l'espressione di un disagio è un'opinione pienamente rispettabile.
Allora è compito della Politica prendere atto di questa cosa e darti delle risposte.
Io al massimo posso farti notare che dal punto di vista logico hai scelto da solo di appoggiare la testa sul ceppo del boia: e il boia ringrazia, visto che gli semplifichi il lavoro.

Nel caso invece che la tua astensione esprimesse una precisa “strategia” politica per “cambiare le cose” sarebbe stata una gran bella cazzata.
Ma abbiamo già convenuto sul fatto che non è così.






Per curiosità, a parte quei tre o quattro CLAMOROSI inciucioni di D'Alema all'inizio della Seconda Repubblica, visto che li chiami espressamente in causa potresti elencarmi le leggi che PD+IDV (o anche l'Ulivo) hanno fatto per reggere il sacco a Berluscono?
Persino per l'UDC da quando non è più alleata me ne viene in mente una sola: l'appoggio esterno al Lodo Alfano.

Sarebbe gentile anche se tu mi spiegassi in che modo “la sinistra” è correa sul fatto che il PDL abbia occupato la RAI.
Le attuali polemiche sulla nomina dei membri laici del CSM mi fanno pensare a scenari diversi, ma potrei sbagliarmi.








Citazione:
Sui rimborsi elettorali, hai ragione. Lo sapevo già in realtà


Ci ho speso del tempo solo per evitare che qualcuno si affezionasse all'idea e lo trasformasse in un altro cavallo di battaglia del non voto.
Visto che è un cavallo zoppo, lo considero un pensiero gentile.
Inviato il: 10/8/2010 18:35
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Re: Questo cazzo di voto
#349
Sono certo di non sapere
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Citazione:
una NON scelta tra le alternative proposte è comunque una scelta. ... che il mio NON voto non sia una scelta attiva , precisa, e con una sua logica ...

Caro a-mensa, il punto non e' se sia una scelta o meno. La discussione contrappone il livello di utilita' delle due opzioni.
I "non voto" dichiarano la coglionagine di quelli che votano, credendo di aver rifiutato chissa' che cosa, o di aver dimostrato qualcosa, o di essere piu' intelligenti... mi sembra patetico, tutto cio'.

I "voters" dichiarano, piu' o meno, le stesse cose a vari livelli e si difende l'azione come piu' impattante rispetto alla non azione... anche questo e' abbastanza patetico.

In realta' in questa situazione non cambia nulla di nulla. Sia che si voti, sia che non si voti. Non mi sembra difficile.

Queste discussioni mi sembrano piu' alibi per le proprie convinzioni, e per incrementare la propria autostima messa a dura prova dagli eventi (cosa che vale per tutti).

°°°°

L'esempio di Mandela non calza troppo che dici con questo paese?


°°°°

L'esempio del tuo vecchio invece, calza di piu'... ma se tra una riga di "belini" elettorali ti scegli il piu' piccolo?
Forse la cosa potrebbe essere piu' interessante, amanti del sesso anale a parte, of course, no?

mc
Inviato il: 10/8/2010 18:39
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#350
Sono certo di non sapere
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@ mc

di risultati, voters e no-voters, in quanto a cambiamenti sensibili, ne possono elencare pochi entrambi.

poi ci sono le ipotesi, e le convinzioni.... tutti seminano, ma finora non è ancora spuntato nulla, per cui non si sa se germoglieranno prima i semi degli uni o quelli degli altri.

a livelloindividuale però la convinzione, sia in un caso che nell'altro, è quella di "aver fatto qualcosa".

e chiaramente ci si rinfaccia l'un l'altro che non è vero.

sai sulle opinioni è inutile discutere.
ciao.
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Inviato il: 10/8/2010 21:12
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Re: Questo cazzo di voto
#351
Sono certo di non sapere
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@ pispax

non ho ancora letto tutto il lungo post, ma questa frase è importante

Citazione:
Non occorre neppure partire dalle premesse di cui parli anche tu (il non voto non serve a nulla): visto che le azioni possibili sono due, votare o astenersi, e si parte dal presupposto che l'astensione sia una non-azione, l'unica azione possibile resta comunque il voto.


perchè sottolinea un fraintendimento e, scusami pispax, ma il devoto-oli è di nuovo necessario.

azione=capacità umana di modificare il reale a fini economici, politici, etici.

insomma di provocare un cambiamento nel mondo reale. cosa che si può fare ANCHE NON facendo, ovviamente in senso opposto.

stai quindi giocando sui termini perchè quella che tu chiami non-azione, ovvero il non voto, in effetti è una azione.

una non_azione, per essere tale, deve essere qualcosa che NON provocherà alcun cambiamento, ma per assenza di conoscenza, di determinazione, di volontà.

se cade un vaso dal 1° piano ed io mi trovo in un altro luogo, quella sarà una NON-azione, ma se invece sono vicino e POTRREI afferrare il vaso, ma mi giro dall'altra parte, quella NON è una NON-azione, è una azione, e ben precisa, che si chiama "rifiuto di afferrare il vaso"

per cui la differenza tra azione e non- azione, non sta nel fatto che si faccia o non si faccia un qualcosa, ma nella conoscenza e intenzionalità, di fare qualcosa o non farlo conseguentemente a un evento
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Inviato il: 10/8/2010 21:32
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#352
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@ pispax

Citazione:
Questo almeno è il senso dell'apertura del thread, ed è stato scelto così giusto per evitare discussioni inutili. Poi è chiaro che ognuno parla di quello che vuole. Se arriva un Avventista a dire che il non voto è sacrosanto perché tanto il Secondo Avvento di Cristo sistemerà tutto quanto e nell'attesa dobbiamo solo preoccuparci di non secolarizzarci troppo, e l'occuparsi di politica quindi va evitato perché il farlo ha un costo spirituale, esprime un'opinione del tutto legittima. Solo che, ai fini di questa discussione, questa opinione non serve a un cazzo.


ok vedo di accontentarti.
e c'è una premessa, ovvero perchè è stato introdotto il voto, quando c'era una società in cui il re, e company governavano benissimo senza tante seghe mentali tipo democrazia e voti vari.

la ragione te l'ho già detta, anche se tu , come il tuo solito l'hai un po' sbeffeggiata, ovvero, l'evoluzione tecnologica richiedeva non solo più braccia, ma anche teste.
sai benissimo che con frusta e catene puoi far lavorare delle braccia, ma non delle teste.
allora bisognava non far sentire le persone oppresse, sfruttate, ecc... ma dargli la sensazione di partecipare a tutti gli aspetti della società, compreso il governare.
ed ecco inventata la democrazia rappresentativa, e il voto col quale il popolo esercita il potere sovrano di eleggere chi li governerà.

e intanto, così il processo di scolarizzazione, di istruzione, l'emergere di grandi teste in tutti i campi ha cominciato a fiorire, ad eccezione che nell'organizzazione sociale, quella no, quella controllata strettamente dalla classe politica, che ovviamente ha come primo obiettivo quello della conservazione del proprio potere.

allora, se accetti tutto quanto sopra, diventa ovvio che il primo scoglio da superare, per uscire da questa "gabbia" è quella di mettere in discussione il "sistema".
e questo , io credo (e qui interviene una convinzione che potrai accettare o meno, ma che giustifica il mio comportamento) un numero grande , oltre la maggioranza, faccia esplicitamente tale richiesta, nel modo che preferisci, tra cui il non voto è uno di essi.
l'obiettivo è ridiscutere il sistema, cosa perfettamente inutile quando non siano concesse alternative, per arrivare a formularne un altro, che non parta dalla conservazione del potere dell'attuale classe dominante, ma ne permetta almeno la ridiscussione periodicamente, rimettendo TUTTO in discussione, non solo quanto gentilmente concesso.

questo è un obiettivo, mi pare, e il mezzo è arrivare a far perdere a chi detiene il potere oggi, la convinzione di disporre della maggior parte delle menti, delle intelligenze, delle inventive delle persone sottoposte, e quindi far cadere la ragione stessa per cui questo sistema è stato introdotto .

ora potrai anche dirmi che è un sogno, una utopia, ma non che non abbia una logica. e se poi è veramente solo utopia, solo gli sviluppi futuri potranno permettere di definirlo.
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Inviato il: 10/8/2010 22:02
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  •  florizel
      florizel
Re: Questo cazzo di voto
#353
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Solo due frammenti di commenti che trovo assolutamente pertinenti alla discussione..
Ci aggiungo qualcosa...

Calvero

Citazione:
Quando si comprenderà che fare ciò che e' giusto, non e' detto che possa essere cosa utile


Soprattutto quando il termine "utile" è coniugato alle "maggioranze", senza far parte delle quali ci si sente quasi degli idioti, terrorizzati da ciò che è scelta e convinzione personale.

E' così che il sistema vince sempre...

E, ancora, direi che bisognerebbe magari chiarire se ciò che viene "utile" sia ANCHE giusto...

a_mensa

Citazione:
provocare un cambiamento nel mondo reale. cosa che si può fare ANCHE NON facendo


Io direi che è ora di smettere anche di parlare il linguaggio del "sistema", questa storia della NON azione è una menata assurda.

L' "ASTENSIONE" non è una NON azione. E' l'azione di astenersi.

Altro che cazzi.
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Inviato il: 10/8/2010 22:39
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  •  Red_Knight
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Re: Questo cazzo di voto
#354
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@Pispax

Citazione:
Se hai ragione tu non è il votare che è inutile.
Votare o non votare a quel punto sono entrambe due cose trascurabili.

Inutile è che chiunque sia convinto di questa roba stia a perdere tempo con questa discussione.
O anche con altre.

Basta essere un minimo conseguenti a quello che si dice: tocca prendere su un fucile e darsi alla macchia sulle montagne. Del Friuli.
E iniziare a fare resistenza attiva.


Il principio è quello. Fucile e macchia sono fuori luogo, ma è esattamente quello che vorrei fare: alzarmi dal tavolo e smettere di giocare. Ho perso al poker? Allora diamoci al backgammon.
Nell'impossibilità pratica di alzarmi dal tavolo, posso aspettare condizioni più propizie oppure anche non fare niente e limitarmi a sperare che le cose si risolvano da sole: sarebbe inutile ma coerente.

Citazione:
E quindi se voglio che il sistema vada nella direzione che voglio io posso solo cercare di spingerlo con il voto, visto che è l'unica azione che ho a disposizione; oppure posso accettarlo così com'è.
Importante: al momento che ho deciso di accettarlo così com'è allora diventa del tutto ininfluente il fatto che questo sistema mi piaccia o meno, visto che rinuncio espressamente ad agire per cambiarlo.


È qui l'inghippo: chi ha detto che il voto sia l'unica scelta? Una volta stabilito che è inutile (supponi per un attimo che sia così, ok?), cerco altri mezzi. Se non ce ne sono, li creo. Se non posso crearli, piango e mi do al misticismo.

Il gioco è truccato, non potevo vincere, ho comunque perso e non posso alzarmi dal tavolo. A quel punto tra girarsi i pollici e qualsiasi altra mossa non fa più alcuna differenza sul piano strategico. Se e quando potrò alzarmi dal tavolo, o addirittura rigiocare un'altra partita, cercherò di cogliere l'occasione.

Citazione:
Esprimi una tua opinione. Io la penso in modo diverso.

Se questa opinione è l'espressione di un disagio è un'opinione pienamente rispettabile.
Allora è compito della Politica prendere atto di questa cosa e darti delle risposte.
Io al massimo posso farti notare che dal punto di vista logico hai scelto da solo di appoggiare la testa sul ceppo del boia: e il boia ringrazia, visto che gli semplifichi il lavoro.


Nient'affatto, mi sono svegliato con il collo già appoggiato sul ceppo. Non è dipeso da me. A questo punto, di nuovo, qualunque cosa faccia è irrilevante ma, se per miracolo il boia dovesse distrarsi ti garantisco che proverò a fuggire.

Ok ora, metafore a parte, veniamo al mondo reale.
Citazione:
potresti elencarmi le leggi che PD+IDV (o anche l'Ulivo) hanno fatto per reggere il sacco a Berluscono?


Anni '90: la "Sinistra" può fermare Berlusconi, che è ineleggibile, ma non lo fa. Ci si mette d'accordo e gli fa delle promesse. Gli lascia, letteralmente, vincere le elezioni del 1994 e tra il 1996 e il 2001 non fa nulla che possa farlo finire in galera o almeno indebolire la sua posizione di vantaggio, pur avendo infinte occasioni di farlo in maniera assolutamente limpida. Piuttosto ci si inciucia.
Nel 2001 gli lascia, di nuovo, stravincere le elezioni. Dopo cinque anni in cui hanno sistematicamente evitato di votare contro leggi vergogna che avrebbero potuto essere bloccate con la pagliacciata delle "secessioni aventiniane" e fatto opposizione solo a parole (e pure con parole assolutamente vuote: perfino a far finta son delle seghe), giunge il tanto agognato (da buona parte degli italiani) 2006 con le elezioni.
La vittoria del centrosinistra è scontata: nei sondaggi il distacco è del 9%. Anche alle vecchiette teledipendenti è chiaro che Berlusconi non è un filantropo.
Alla fine fu il pareggio. Non solo non denunciarono il probabile broglio (se c'è stato), ma addirittura si lasciarono accusare di aver brogliato, autodemolendo il consenso immeritatamente guadagnato. Un favore in entrambi i casi immenso, tanto che in tre giorni Silvio si è già assicurato il consenso perduto in cinque anni.
D'accordo, il governo non ha i numeri per governare: non ci si può aspettare il mantenimento delle promesse. Non è un problema, visto che non ci tentano nemmeno. Ci si aspetta almeno, però, che non si dannino per fare l'esatto contrario di quanto promesso, anche laddove non risulti utile a nesusno. Miracolo: ci riescono!
Tralasciando la politica economica assolutamente pro-ricchi e anti-poveri (aumento delle spese militari, sconti alle banche, privatizzazioni burletta, aumento della pressione fiscale, tagli ai servizi essenziali e conservazione della politica precarizzante, politica ambientale pro-nucleare, pro-TAV, pro-inceneritori e per finire una gestione vergognosa degli appalti):
- di nuovo niente legge sul conflitto di interessi;
- stesso identico posizionamento di loschi figuri in RAI;
- nessuna denuncia nei confronti della politica precedente:
- indulto per amici e conoscenti;
- stessa demonizzazione fascistoide dei giornalisti scomodi (solo un po' più pacata);
- totale silenzio sui crimini (C-R-I-M-I-N-I, non "scelte politiche discutibili") della parte - si fa per dire - avversa;
- anticipazione della legge bavaglio;
- distruzione concordata (tu guarda!) delle intercettazioni emerse;
- scelte culturali altrettanto retrograde (che sono il terreno fertile del berlusconismo);
- operato del Ministero delle Telecomunicazioni totalmente in linea con gli interessi di Mediaset;
- ancora trasferimenti di magistrati scomodi;
- proposte di legge anti-internet;

e davvero non mi viene in mente altro, ma solo perché ho fatto in fretta. Tanto per concludere con un sorriso, anche il centrosinistra ha dato la colpa di tutto ai comunisti! Non manca proprio niente!

E tu mi vieni a dire che non c'è il simbolo unico?
Inviato il: 10/8/2010 22:48
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#355
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@ florizel

Citazione:
L' "ASTENSIONE" non è una NON azione. E' l'azione di astenersi. Altro che cazzi.


ma le hai lette le tre righe successive ?
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Inviato il: 10/8/2010 23:01
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  •  florizel
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Re: Questo cazzo di voto
#356
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@ a_mensa

Citazione:
ma le hai lette le tre righe successive ?


Ma tu le hai lette le prime due righe del mio commento?
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 11/8/2010 0:32
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#357
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Calvero


Citazione:
Citazione:
Anche tornare alla squallida politica del CAF (Craxi-Andreotti-Forlani) sarebbe un miglioramento notevole.
Almeno da là si può ripartire, qui siamo prigionieri.



Questa è veramente da segnare nell'annuario delle stronzate galattiche. Della serie: lasciamo che gli stronzi che hanno preparato il terreno agli stronzi più grandi possano ritornare a fare gli stronzi, per poter ri-preparare il terreno agli stronzi ancora più grandi degli stronzi attuali
.

Come vedi ti rispondi da solo: anche tornare ai grandi stronzi che però sono più piccoli dei grandissimi stronzi attuali sarebbe un passo avanti.
Sul poi, del doman non c'è certezza.








Citazione:
La verita' e' che il politichese e' nel tuo DNA e non ti va che ti rompano il giocattolo.


Vero.
Unito a una certa capacità di distinguere il fumo dall'arrosto.
Che purtroppo in questo thread fino a questo momento si è rivelata inutile: in molti casi si è trattato di dover distinguere il fumo.. da altro fumo.








Citazione:
Citazione:
Facciamo così, intanto portaci un esempio di Democrazia esistente. Illuminaci.


Intanto rispondi.


Ho già risposto a a_mensa.

A te rispondo in modo diverso: in attesa di sapere quali concetti inutili hai attaccato sopra alla parola "democrazia", ti dico che l'Europa a ovest della Germania (tenendo in forse la Grecia e i Balcani, e ultimamente anche l'Italia), la Svizzera e il Canada sono buone democrazie esistenti.
La Turchia è sempre una democrazia, ma è una pessima democrazia. Mi dicono cose non belle anche sulla Russia.

Soddisfatto?









Citazione:
E sto aspettando di sapere chi voterai. Partito e candidati.


Cu cù.

Aspetta, aspetta.



Mettiamola così: voterò il partito che mi darà maggiore affidabilità rispetto al ritorno del voto di preferenza.

(questa risposta non è necessariamente vera, ma almeno ha un valore educativo).









Citazione:
Tu sei il tipo da salotto che siccome sa come si gioca a scacchi crede che può fare lo stratega nella cabina elettorale.


Io sarei un ottimo giocatore di scacchi, se solo mi ricordassi come si muove il cavallo.
Inviato il: 11/8/2010 1:22
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#358
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Lezik85





Citazione:
...

Tutto per dire che, a meno di colossali abbagli, non mi sembra che si sia mai votato sulla legittimità della democrazia stessa.


Se il resto era solo per arrivare a questa roba, allora tralascio il resto.




Comunque: a me risulta che invece si sia votato, ECCOME.

Per l'esattezza si è votato tutta la giornata del 2 giugno 1946 e la mattina del giorno successivo.
Referendum popolare a suffragio universale (il voto alle donne era stato concesso solo l'anno prima). Affluenza di quasi il 90% degli aventi diritto.

La Repubblica fu scelta con circa due milioni di voti di vantaggio sulla Monarchia.
Grandi polemiche, voci di brogli da parte del re e dei monarchici.


Più che di "abbaglio colossale" io parlerei proprio di colossale ignoranza.
Mai che nemmeno per sbaglio ti sia mai chiesto perché il 2 giugno stai a casa dal lavoro come a Natale, eh?






Comunque lasciamo perdere.
In definitiva intorno al 1860 anche la monarchia era stata scelta tramite referendum popolare.
Solo che a quel tempo si parlava di "democrazia borghese", e gli aventi diritto al voto erano circa l'1% di tutta la popolazione adulta.
Anche il quel caso l'affluenza fu prossima al 100%

a_mensa sarebbe stato soddisfatto: erano tutti molto consapevoli.
Si, erano pienamente consapevoli. Dei loro interessi.






Visto che il tuo problema è proprio la democrazia, non hai che una possibile soluzione: utilizzare proprio le regole democratiche.
Raccogli le firme per un nuovo referendum sulla democrazia, proponendo un'alternativa di qualche tipo.

Secondo me non ti s'incula proprio nessuno; ma nel caso la cosa abbia un clamoroso successo sarai in grado di raggiungere il tuo obiettivo: votare democraticamente sulla democrazia stessa.

A volte la vita è proprio beffarda, no?






N.B.: Secondo me la Corte Costituzionale si metterà di traverso.
Nessun problema: puoi utilizzare le vecchie regole democratiche per fondare un partito e raggiungere immediatamente la maggioranza, visto il clamoroso successo della raccolta di firme.
Subito dopo ti convertirai alle nuove regole "democratiche" per proclamare che la Corte Costituzionale è piena di comunisti, e quindi il suo parere è ininfluente.
Inviato il: 11/8/2010 2:11
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#359
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PikeBishop




Citazione:
La Democrazia serve a giustificare con un mero giochetto propagandistico un monopolio, quello della violenza su un determinato territorio (si lo so, l'ho ripetuto in tutte le salse ma ho la scusante che il concetto proprio non entra nelle teste perche' non lo si vuol farlo entrare).

Chi si presta a questo giochetto in pratica acconsente che qualcuno abbia il monopolio e la libera iniziativa e concorrenza sia tenuta a bada, ma solo per quanto riguarda l'uso della violenza nei confronti del monopolista, gli altri sono esposti tanto quanto prima.




Stai facendo confusione pike.

Non è la democrazia che ha il monopolio della violenza.
E' lo Stato a avere questo monopolio.


Lo dico così, tanto per sottolineare l'ovvio.

Ce l'ha fin dai tempi del feudalesimo, che non è poi che avesse così tanti elementi di democrazia.
L'ha poi mantenuto per le monarchie assolute, per gli imperi, per le monarchie costituzionali, per le oligarchie mercantili, per le fasi rivoluzionarie, per le teocrazie, per le democrazie borghesi, per le dittature marxiste e fasciste, e infine per le democrazie a suffragio universale.


Se te oltrepassi il concetto di democrazia senza oltrepassare il concetto di Stato, semplicemente avrai lo stesso monopolio della violenza, solo gestito in modo diverso.

Se invece elimini il concetto di Stato sarà indifferente usare o meno la democrazia per gestire le eventuali cose comuni: il monopolio della violenza è scomparso.


Ferma restando l'esistenza concreta di questo monopolio, la democrazia è solo il modo meno sanguinoso che si è escogitato per gestirlo.
Stop.

Non c'è alcun tentativo di "giustificazione propagandistica": c'è solo questa constatazione.


(N.B.: "meno sanguinoso", non "più pacifico". C'è un limite anche al relativismo)









Citazione:
In ultima analisi, e' chi si presta alla manfrina elettorale che da il potere a questi stronzi che non avrebbero il coraggio di venirmi a cagare in testa personalmente di cagare in testa a tutti quanti noi.

Percio' si puo' dire che non votare e' inutile ma votare danneggia anche te, digli di smettere...


Tanto siamo sempre lì, anche se perlomeno questa volta il problema viene affrontato da un punto di vista originale.

Alcune cose le ha affrontate mc in modo molto simile a come le avrei affrontate io.
Occupiamoci delle altre e andiamo con ordine.




Primo: fino a quando esiste uno Stato, è assolutamente indifferente che esista una "manfrina elettorale" o no. Ci sarà comunque qualcuno che ti "caga in testa".
La Storia ha dimostrato che con altri tipi di governo le cagate sono più abbondanti e pestilenziali.
Se il problema è questo, il bersaglio è clamorosamente sbagliato.





Secondo: si continua a confondere l'esercizio del non-voto con la consapevolezza.

Non è minimissimamente vero che tutti quelli che non votano lo fanno per "oltrepassare il sistema". Per esempio alle ultime elezioni se IO avessi trovato solo mezzora di fila in più sull'autostrada sarei arrivato al seggio dopo l'orario di chiusura e non avrei potuto votare.
Questo significa che voglio "oltrepassare il concetto di Stato e di democrazia"?
Ma nemmeno per idea.

Un conto è che la gente non voti; un conto ben diverso è che la gente non vada a votare come azione consapevole rivolta al superamento del "sistema".

Anche qui, il voto è il bersaglio sbagliato. Il problema non sta nell'affluenza.
Se l'idea di partenza è quella che esponi, è come sostenere che se uno ha la polmonite il problema sta nella febbre.

Provo a spiegarlo portando al limite i due casi.



Teorema dell'Incongruenza Astensionista

Facciamo che "finalmente" la consapevolezza si è diffusa tantissimo. C'è una larga maggioranza assoluta degli italiani che vuole "oltrepassare il concetto di Stato e di democrazia".

Uno degli scenari possibili è che scoppia una grande rivoluzione per rovesciare il governo e disarmare le forze residue dell'esercito e della polizia che sono ancora legate ai "vecchi schemi" e che si sono asserragliate nelle caserme, armate fino ai denti.
Non c'è niente di golpistico in questo: tutto sommato sono legate al governo legittimo. (Si sta parlando di una rivoluzione, no?)

Un altro scenario possibile, molto più pacifico, è che alle elezioni si presenta un qualche "Partito dell'Anarchia" che se ottiene la maggioranza assoluta dei voti riuscirà in pochissimo tempo ad aprire e chiudere una fase costituente per l'abrogazione della Costituzione e il disarmo dell'esercito.

A quel punto i principali nemici dell'astensionismo saranno proprio gli astensionisti.
Mentre prima dicevano che "il Sistema Democratico è il Nemico e bisogna combatterlo non votando", o robe così, e cercavano di ottenere la massima astensione, ora invece è nel loro interesse avere l'affluenza più alta possibile, e pazienza se questo avviene proprio all'interno del sistema democratico

Giustamente: perché il problema per l'appunto non sta nell'astensionismo, sta nella consapevolezza che c'è dietro.




Corollario dell'Intuizione Catastrofica

Il Sistema è riuscito nel suo intento. A forza di derby, di culi e di litigate nei reality ce l'ha fatta a distrarre l'80% degli italiani dalla politica, e ora fa i suoi porci comodi.

Quell'80% non va a votare, mai.
Se ne sbatte. E' meglio la tv, che c'è figa e dramma e passioni e ridere.

A questi si aggiunge un 2% di astensionisti "consapevoli", che beandosi di un così clamoroso astensionismo (l'82% di astensionismo, cazzo!) fraintendono completamente la situazione e pensano che tutti quanti abbiano esercitato l'"AZIONE" del non voto, e che siano tutti quanti incazzatissimi contro il Sistema.

Così decidono di accendere le Fiaccole dell'Anarchia e di far scoppiare la Rivoluzione, forti del fatto che otto italiani su dieci sono con loro.
Il Momento è Propizio.

Ma c'è un piccolissimo problema: tutto questo non è vero.

Si ritroveranno in quattro gatti.
Non solo quei famosi "8 su 10" non scenderanno in piazza, ma saranno così infastiditi dal fatto che le fucilate della polizia disturbano l'audio del film che aiuteranno la polizia a farla finita il più in fretta possibile.
(Più o meno come a Genova, dove per il G8 le anziane signore telefonavano in caserma dicendo "Signora Celere? Ha presente quei tre manifestanti che stavate massacrando di randellate in piazza Dante e che vi sono scappati? Ecco, si sono nascosti dietro ai cassonetti di via Petrarca! Si, li vedo dal terrazzo!")

Qui invece c'è tantissimo non voto, ma poca consapevolezza.
Il risultato è il disastro.








C'erano anche un paio di altri punti, ma magari è meglio se vado a letto.
E' tardino.

Direi che le cose più importanti le ho affrontate.
Inviato il: 11/8/2010 5:24
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#360
Sono certo di non sapere
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@ florizel
Citazione:
Solo due frammenti di commenti che trovo assolutamente pertinenti alla discussione.. Ci aggiungo qualcosa...

per me "esser pertinenti alla discussione", non vuol dire essere d'accordo, mentre, se leggi tutto il mio è una ulteriore tentativo di spiegare il perchè il non-vorto, sia una azione e non una non-azione, cosa che credo sia uno dei tuoi punti fondamentali.

e la mia interpretazione della tua
Citazione:
Io direi che è ora di smettere anche di parlare il linguaggio del "sistema", questa storia della NON azione è una menata assurda.

mi portava a pensare che non l'avessi capito.
comunque malinteso risolto.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 11/8/2010 7:47
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