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  Questo cazzo di voto

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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#151
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione:

Calvero ha scritto:
100 e passa post per continuare a vedere Pispax discutere contro un opinione avversa alla sua, creata da lui medesimo...

Citazione:

Non voto perché mia moglie/marito mi mette le corna, e io sono troppo triste
Non voto perché don Vituzzo mi dà 50 euro se non vado a votare.
Non voto perché ho l'influenza.
Non voto perché non me ne frega niente.
Non voto perché guardo solo le telenovelle e non sapevo nemmeno che si votasse.
Non voto perché sono in Cambogia a stuprare le bambine di 7 anni.
Non voto perché vado in trasferta con la Maggica.
Non voto perché non capisco la politica.
Non voto perché c'è il sole ed è meglio andare a fare una gita
Non voto perché destra e sinistra sono entrambi una 'mmerda, e ci vorrebbe la moviola in campo che sennò ritorna Moggi.
Non voto perché piove e non mi va di uscire.
Non voto perché devo portare mia moglie dai suoi.
Non voto perché non me ne frega niente.
Non voto perché al seggio c'è sempre la fila.
Non voto perché devo fare il giardino.
Non voto perché davanti al seggio non c'è mai parcheggio.
Non voto perché mio figlio vuole andare a Gardaland e dobbiamo partire presto, che c'è coda.
Non voto perché sto per morire.
Non voto perché non me ne frega niente.


..questi cretini sono tutti vicini di casa tuoi?


No, questi cretini sono tutti amici TUOI.

Tuoi, di a_mensa e di tutti quelli che pensano che CHIUNQUE non vada a votare lo faccia solo perché il "sistema" gli fa schifo.

Ma loro mica lo sanno: non votano per una serie di altri cazzi loro.
Inviato il: 28/7/2010 14:45
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Questo cazzo di voto
#152
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Quello del poker è un bel paragone.

Vero, sei al tavolo con dei bari. Vero, c'è qualcuno che sta cercando di forzare le regole, e ci sta in parte riuscendo.

La cosa che ti dimentichi di dire è che tu sei comunque obbligato a puntare tutte le volte


Non è per niente vero che astenendoti ti alzi dal tavolo.
Tu metti il piatto come tutti gli altri e copri TUTTI i rilanci.
Poi da ultimo quando è il momento di scoprire le carte tu ti astieni e non lo fai.

a_mensa, farai un sacco di soldi con il poker, come no.


Se vogliamo fare l’esempio del poker facciamolo bene

1) Ad ogni turno i giocatori votano e scelgono un “deck master”
2) Questi decide l’entità dei bui da pagare
3) Decide quale combinazione di carte è vincente
4) I giocatori che partecipano scoprono le carte e si vede chi vince

Devo davvero fremere ogni volta per controllare le carte e vedere se "ho vinto" ?

Nessun trucco, nessun inganno. Just democracy
Inviato il: 28/7/2010 14:55
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#153
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Calvero

Citazione:
Quanti intellettualismi del caxo bisogna sentire, per dare un certo tono da salotto a questo dibattito idiota. Idiota, ovviamente, è chiedersi se è il caso di votare oppure no. Le persone che stanno con i piedi per terra neanche si domandano se è il caso di Votare oppure NO, sanno già in coscienza che le barzellette come quelle della "Politica" sono semplicemente barzellette...





florizel

Citazione:
Citazione:
ma com'è che ogni volta che ti viene fatta una domanda precisa tu trovi una scusa per non rispondere?


A me pare che a_mensa abbia risposto, eccome.
E dopo “non hai colto il senso”, si aspettava con ansia che tu ti esibissi anche nella solita performance di riserva, della serie “non hai risposto alle mie domande”.

Solita fuffa, pispax. Solita fuffa di tremilacinquecento post per cantartela e suonartela da solo.



Tutta la questione, ma proprio tutta, ruota attorno a una sola domanda.
La riassumo come quei problemi che ci davano a scuola:

1) "Dimostrare che il non-voto è la strategia ottima per apportare cambiamenti reali al sistema".

(Questa è la parte principale. Se non si dimostra che il non-voto è la strategia MIGLIORE, allora perché accontentarsi?)


2) "Se non ci si riesce, dimostrare che comunque il non-voto è una soluzione razionale, ovvero una soluzione che comunque porta dei benefici tangibili e a breve termine all'individuo singolo critico nei confronti del "sistema", e/o alla collettività".


3) "Se non ci si riesce, dimostrare che non è vero che in un sistema democratico controllato da pochi, il non voto delle persone che sono critiche nei confronti di questo sistema di fatto crea vantaggi solo al sistema stesso".



E' chiaro?
Ci sono spazi di ambiguità?




Al momento NESSUNO fra i no-voters questa roba l'ha sfiorata anche solo di striscio.

Ho sentito solo un gran sproloquio di chiacchiere, fra cui la principale è sembrata essere "non voglio essere complice".
Ho letto decine di volte cose tipo "sei un coglione perché ci credi ancora"; "sono discorsi che ti inventi da solo"; "è un dibattito idiota"; "te la canti e te la suoni"; "votare non serve a niente"; "spiegami tu perché vai a votare" eccetera eccetera.

Però TUTTI si sono ben guardati dall'affrontare le dimostrazioni nel concreto.








Mi dite che il non-voto è una strategia migliore del voto per cambiare le cose?
Che sciocco che sono: ero convinto del contrario.

Ora però dimostratemelo: finora ho letto solo slogan.







N.B. E' chiaro a tutti il significato del verbo "dimostrare"?
Fra le tante cose che non significa, in particolare NON significa "ripetere gli stessi slogan con più energia di prima"
Inviato il: 28/7/2010 15:39
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#154
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione:

Ashoka ha scritto:
Citazione:
Quello del poker è un bel paragone.

Vero, sei al tavolo con dei bari. Vero, c'è qualcuno che sta cercando di forzare le regole, e ci sta in parte riuscendo.

La cosa che ti dimentichi di dire è che tu sei comunque obbligato a puntare tutte le volte


Non è per niente vero che astenendoti ti alzi dal tavolo.
Tu metti il piatto come tutti gli altri e copri TUTTI i rilanci.
Poi da ultimo quando è il momento di scoprire le carte tu ti astieni e non lo fai.

a_mensa, farai un sacco di soldi con il poker, come no.


Se vogliamo fare l’esempio del poker facciamolo bene

1) Ad ogni turno i giocatori votano e scelgono un “deck master”
2) Questi decide l’entità dei bui da pagare
3) Decide quale combinazione di carte è vincente
4) I giocatori che partecipano scoprono le carte e si vede chi vince

Devo davvero fremere ogni volta per controllare le carte e vedere se "ho vinto" ?

Nessun trucco, nessun inganno. Just democracy




Ottima sintesi.

Infatti la democrazia è solo un miglioramento delle forme di governo esistenti fino a quel momento, che prevedevano un regolamento diverso:

1) C'è un deckmaster, che non può essere cambiato perché di solito è scelto da Dio in persona
2) Questi decide l’entità dei bui da pagare
3) Decide quale combinazione di carte è vincente
4) La combinazione vincente è solo la sua, o quella dei suoi più intimi amici.


In entrambi i casi i giocatori non possono alzarsi dal tavolo.
Inviato il: 28/7/2010 15:50
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#155
Sono certo di non sapere
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florizel ha scritto:
Pispax
Citazione:
Citazione:
Vero, c'è qualcuno che sta cercando di forzare le regole, e ci sta in parte riuscendo.


Che soddisfazione vederti arrivare ad accorgerti del mistero della “forzatura”…


Visto che queste forzature le ho ampiamente denunciate da parecchio tempo, dettagliandole anche nei modi - per esempio nel post sulle Mosse dei Ricchi - o sei molto distratta o provi soddisfazione solo per le ripetizioni.







Citazione:
Però, dài, un altro passettino: chiediti pure se il fatto che qualcuno ci stia riuscendo possa dipendere, poco poco, dal meccanismo stesso della democrazia rappresentativa.
Fai lo sforzo, altrimenti Darwin lo rovini, con la tua naturale involuzione di pensiero.

Se ad agevolare il raggiro non fossero le regole INSITE NEL MECCANISMO DELLA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA, e stabilite dagli stessi che POSSONO costituzionalmente raggirale, come potrebbero?


Che sciocchezze.

Per esempio il monopolio dell'informazione non è insito nel meccanismo della democrazia rappresentativa, eppure riesce a condizionarla sostanzialmente.

Per esempio il disimpegno politico è esattamente l'opposto di quello che è insito nella democrazia rappresentativa, eppure la propoganda sul disimpegno - e anche quella portata avanti da molti no-voters per molti versi è propaganda al disimpegno - la sta condizionando sostanzialmente.


Per avere un elenco un po' più completo - ma non esaustivo - dei meccanismi che non sono per niente insiti nel meccanismo della democrazia, vai a rileggere quei 4 o 5 post su "la mossa dei ricchi"










Citazione:

Notare poi la “coerenza”:

Citazione:


di fatto chi non vota concede alla "classe dominante" la più enorme delle deleghe.




Citazione:


Quello che è successo è storia: la Rivoluzione non è arrivata e sono rimaste le nefandezze.
Il sistema non è crollato, è solo stato sostituito da un altro.
Peggiore.




Scusa, visto che poi la DC è sparita, ed al suo posto sono poi stati votati ALTRI, la tua affermazione farebbe tanto pensare che, quindi, anche votando ALTRO, il sistema NON crolla. Si "autosostituisce", semplicemente.

Quindi, ci spieghi a che serve votare?
Giusto per fare un ragionamento proprio terra terra.


Visto che anche te non sei di primo pelo, o sei in malafede o hai la memoria molto corta.

La strategia del Tanto Peggio, Tanto Meglio NON prevedeva l'intervento attivo sul governo. Puntava tutto sull'immancabile Rivoluzione.

Però la Rivoluzione poi è mancata, e visto che nel frattempo nessuno ha fatto niente le cose sono solo peggiorate.


Anche la strategia no-voters sembra voler portare a questo risultato, visto che non è per niente chiaro quello che si propone.



N.B. Craxi, Andreotti e Forlani si son visti cacciar fuori a pedate a seguito di un banale intervento della Magistratura sul Pio Albergo Trivulzio.
Non è che si siano ribellati più di tanto.

Berluscono dice che "è vittima della magistratura politicizzata di sinistra", e Dell'Utri e Cuffaro festeggiano perché sono stati condannati, ma gli è stato fatto un piccolo sconto.










Citazione:
Vero che con un'astensione minoritaria le cose non cambierebbero di molto, ma con un'astensione ampia, molto ampia, cambierebbe che il mandato se lo darebbero da soli.
Cambierebbe che almeno la mascherina della democrazia e del mandato del popolo sovrano cadrebbe di brutto, all’oligarchia.
Chi sarebbe il popolo sovrano che ha votato? Una piccolissima percentuale di aventi diritto al voto contro una stragrande percentuale di non votanti?


Domanda secca: a che percentuale di astensionismo questo avverrà?

Dimmi proprio il numero.


Diamoci dei riferimenti: a_mensa ci dice che "la più grande democrazia del mondo", cioè gli USA, regge molto bene con un astensionismo al 65%.
Inviato il: 28/7/2010 16:07
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#156
Sono certo di non sapere
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@ pispax

rinuncio ancora una volta al mio proposito, perchè troppo interessante la sfida che proponi, ed io alle sfide non so resistere.

Innanzitutto una questione di metodo.
Visto che sei tu a sostenere che il voto serve, dovresti essere tu a dimostrare la tua convinzione.
Mi pare che a iniziare questo 3d sia stato proprio tu cercando di farlo, e a mio parere non riuscendoci affatto.
Quando ti si mettono davanti le contraddizioni del tuo assunto, che fai ? sostieni che allora sono gli altri a dover dimostrare il contrario. Ma questo è solo un rigirar la frittata, tu hai iniziato e tu devi dimostrare la tua tesi.
È un po’ troppo semplice, ed anche un pochino disonesto, alle obiezioni alla propria tesi sostenere “ e allora dimostratemi il contrario”. Tu hai iniziato, e tuo è il compito. Se le tue dimostrazioni non sono convincenti, ma restano inevase le obiezioni, sei tu in difetto, non chi obietta.

Una precisazione inoltre a te e Ashoka.
Il mio libro dei giochi descrive il pocker come l’ho riportato qui. Se in altri ambienti, paesi , o nazioni lo si gioca in modo diverso, beh…. Non mi resta che ritirare l’esempio. Io l’avevo fatto comunque sulla base di un supporto più che attendibile. Interessante sarebbe sapere dove avete appreso Voi il gioco del Poker.

Ora dato che sono buono e comprensivo delle difficoltà altrui, prendo in considerazione l’invito posto.
E come al solito ricorro al Devoto-Oli.
Dimostrare = far conoscere in modo chiaro e inequivocabile. Rendere evidente , confermare mediante prove di un certo peso ….. convalidare mediante opportuni argomenti,o con l’esperienza ……
e altre definizioni per aspetti particolari.
Una dimostrazione algebrica o geometrica è facile da fare poiché regole numeriche e parole in queste materie sono perfettamente definiti , ma una dimostrazione logica, su cosa si può basare ?
Io, noi che siamo contrari al voto, ne abbiamo portati a valanga, ma tu dici che non contano, invece di cogliere il senso logico di uno scritto che fai ? estrapoli qualche frase, ci ironizzi un po’ sopra ma non riesci a contestare il senso globale di quanto ti si dice.
Ti si adducono i fatti, ma su quelli sorvoli, si prova con l’assurdo, peggio che andar di notte, e allora si ricorre al “ ma allora facci vedere tu, dove ha portato il voto”, che poi dovrebbe come ho specificato sopra, essere invece il metodo corretto. Ma ovviamente non lo fai.
Ti ho scritto una storiella , quella dei 4 sotto e 5 sopra, ma visto che non la potevi svilire non l’hai nemmeno presa in considerazione.
Ho indicato un link ad un articolo che cadeva a pennello su questo dibattito, non l’hai commentato.
La cosa più complicata, visto il tuo modo di agire e interagire, è capire cosa intendi tu per dimostrazione, visto che, di esempi concreti e positivi non ne puoi portare tu, a sostegno della tua tesi, come non ne possiamo portare noi a sostegno della nostra, ma entrambi possiamo solo portare esempi negativi, ovvero di come una cosa promessa, annunciata invece non si verifichi.
Ma per ragioni diverse, in quanto il non-voto, non ha raggiunto ancora nei nostri sistemi percentuali apprezzabili (come ti è stato detto ma sulla qual cosa hai sorvolato, portando solo come esempio gli USA, paese del quale ti è stata fatta presente una certa anomalia ), mentre il voto ha solo amplificato quelle differenze sociali che invece avrebbe dovuto ridurre, ma per attuare la qual cosa nessuno conosce cosa invece ci vorrebbe.
Per una dimostrazione logica, occorre un minimo di accordo di partenza, su alcuni dati e su alcuni avvenimenti. Se questo manca la conclusione non può essere che quanto verificatosi in questo 3d, ovvero un dialogo tra sordi, a volte anche simpatico, a volte indisponente, ma assolutamente privo di possibili conclusioni.
Finchè quindi , non ci si metterà d’accordo su tutto quanto ho elencato, le tue richieste non possono che cadere nel vuoto, ma non per cattiva volontà ma per vizio di forma.
Nel senso che non è comprensibile come e in che modo tu ritenga eventualmente soddisfatta la tua richiesta.
Ti prego di non perdere tempo a rispondere a frase per frase ….. o capisci il senso complessivo di questo scritto, oppure ogni alternativa è pura perdita di tempo.


Ps. Opinione personale.
Una democrazia non può formare un popolo.
Solo un popolo che per storia, cultura, abitudine, condizioni ambientali, o qualsiasi altra causa, abbia già assimilato e interiorizzato il concetto, può attuare una democrazia.
Democratico diventa un popolo che riesce ad imporre la democrazia contro il volere della propria classe dominante.
E quando dico popolo, dico la stragrande maggioranza di esso, in quanto, cambiamenti pilotati da una parte interessata di esso, interessata a passare LEI dalla parte del potere, organizza l’evento di cambiamento (vedi rivoluzione francese, rivoluzione americana , rivoluzione sovietica), il risultato non è certo la democrazia.
Elites che usano il resto della popolazione ignorante e rimbesuita come mezzo per i loro scopi, non costruiscono una vera democrazia, ma un simulacro della stessa, in cui cambia solo la composizione della classe dominante.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 28/7/2010 17:57
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Re: Questo cazzo di voto
#157
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Dall'articolo linkato del "Boston Globe" (ah be'be' : noto giornale al di fuori da ogni dubbio di far parte delle oligarchie...!!! Il che' mi suona un po' come "piegare i fatti alle proprie convinzioni", senza preoccuparsi di essere incoerenti "se il sistema vuole il voto", se "la scienza e' corrotta", se la "stampa e' allineata"!):

L’effetto peggiore è che le convinzioni possono portarci ad accettare senza alcuno spirito critico la cattiva informazione, solo in quanto quest’ultima le avvalora. Ciò da un lato ci rende ancora più sicuri di avere la verità in tasca e dall’altro diminuisce ulteriormente la probabilità di prestare ascolto a nuove fonti di informazione. È a questo punto che si va a votare .

EMBE'???

L’effetto peggiore è che le convinzioni possono portarci ad accettare senza alcuno spirito critico la cattiva informazione, solo in quanto quest’ultima le avvalora. Ciò da un lato ci rende ancora più sicuri di avere la verità in tasca e dall’altro diminuisce ulteriormente la probabilità di prestare ascolto a nuove* fonti di informazione. È a questo punto che NON si va a votare.



*)
Da "piove governo" ladro mi sembra che le "nuove" fonti di informazione abbiano fatto un po' il gioco delle oligarchie in carica, negli ultimi anni. Il nuovo che imputridisce e' stato superato nel "nuovissimo" no-vote che imperversa da tangentopoli ad oggi. La pelosita' di una corrente No-Vote e' tangibile tanto come quella di chi vuole legittimare questa classe politica (anzi ancora piu' trasversale e subdola nell'intenzionalita').
Le opinioni sulla Democrazia sono convinzioni rafforzate dalla tendenza a credere di avere la verita' razionale e logica nelle proprie mani e nella propria esperienza.... tanto quanto l'opposto che crede nella democrazia quasi non fosse nella democrazia il problema.
Fondamentalmente e' ridicolo attribuire a determinate convinzioni piu' valore che ad altre, abbi pazienza.

mc
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Re: Questo cazzo di voto
#158
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@ MC
tu sei convinto che funzioni meglio con il "NON", io senza, e restiamo a livello di opinioni.
perchè non provi a commentare la mia storiella dei 5 sopra e 4 sotto ? sarebbe interessante leggere la tua interpretazione.
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Inviato il: 28/7/2010 18:29
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Re: Questo cazzo di voto
#159
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Se la mia vita si svolgesse veramente cosi' potrei riponderti, ma non e' proprio cosi' che si svolge.

mc
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#160
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@ mc
sotto molti aspetti, hai sicuramente ragione tu.
sotto l'aspetto economico è una metafora perfetta.
a te la scelta di quale aspetto è per te più importante.
grazie comunque dell'opinione.
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Inviato il: 28/7/2010 22:05
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#161
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a_mensa


Citazione:
Ti prego di non perdere tempo a rispondere a frase per frase ….. o capisci il senso complessivo di questo scritto, oppure ogni alternativa è pura perdita di tempo.


Il problema è questo scritto non ha un senso complessivo.
Ne ha almeno 4 o 5.
E sono distanti fra loro.

Quindi, ahimè, perderò tempo a rispondere alle frasi.
Sottolinea ogni eventuale equivoco, che provvedo.









Citazione:
Innanzitutto una questione di metodo.
Visto che sei tu a sostenere che il voto serve, dovresti essere tu a dimostrare la tua convinzione.
Mi pare che a iniziare questo 3d sia stato proprio tu cercando di farlo, e a mio parere non riuscendoci affatto.
Quando ti si mettono davanti le contraddizioni del tuo assunto, che fai ? sostieni che allora sono gli altri a dover dimostrare il contrario. Ma questo è solo un rigirar la frittata, tu hai iniziato e tu devi dimostrare la tua tesi.
È un po’ troppo semplice, ed anche un pochino disonesto, alle obiezioni alla propria tesi sostenere “ e allora dimostratemi il contrario”. Tu hai iniziato, e tuo è il compito. Se le tue dimostrazioni non sono convincenti, ma restano inevase le obiezioni, sei tu in difetto, non chi obietta.


Seee, ti piacerebbe eh?
A questi trucchetti dialettici abboccavo parecchio tempo fa. Ora ho smesso.

Quella che dai è la risposta di quando non si sa cosa rispondere: "dimmi tu allora perché dev'essere il contrario".


Guarda, è facile.
Ti spiego.


Secondo gli insegnamenti della mamma, la tradizione, la storia, la medicina (sia ortodossa che alternativa), l'esperienza diretta, la biologia eccetera...
..se io non mangio muoio di fame.
E' così.
No?

Poi mi arriva un seguace della Jasmuhessen che mi dice che "sono un coglione" e che "mi lascio ingannare" da queste credenze popolari: si può vivere benissimo nutrendosi solo di Aria e di Luce.

Va bene piccino, ti ascolto. Sono sempre aperto alle nuove idee. Però prima di gettare per sempre questo fantastico panino al prosciutto devi DIMOSTRARMI dannatamente bene che quello che dici ha un senso. Perché se stai dicendo una cazzata io poi muoio di fame.



La stessa cosa succede per il voto.
Il sistema democratico è strutturato in modo da essere premiante se voti, e da essere penalizzante se non voti.

E' stato fatto intenzionalmente così.
Se funziona bene al suo interno ha le garanzie necessarie per eliminare, almeno formalmente, gli abusi: puoi scegliere il partito che vuoi fra quelli esistenti (alcune centinaia a ogni elezione); puoi scegliere (in Italia dopo il "porcellum" non più) il nome che preferisci all'interno di quel partito; se non sei soddisfatto dei partiti che ci sono puoi fondarne uno tu, rispettando dei requisiti minimi.
C'è un sistema di bilanciamenti costituzionali che garantisce che non ci sia un eccesso di potere nelle mani di qualcuno.
Dal punto di vista formale è tutt'altro che ineccepibile, però funziona bene.

Quindi se uno vota può esprimere la sua posizione. Se non vota si rassegna a quello che hanno deciso gli altri.
Punto.
Non c'è niente da dimostrare. Se io metto un bicchiere sul tavolo non devo dimostrare che il bicchiere è sul tavolo: ce l'ho messo io.



Poi mi arrivi TU, Calvero e molti altri che mi dite che "sono un coglione" e che "mi lascio ingannare" con questa storia del voto.
La società fa schifo (e questo è vero) e per cambiarla bisogna non andare a votare.


La risposta è la solita: va bene piccino, ti ascolto. Sono sempre aperto alle nuove idee. Però prima di gettare per sempre la scheda elettorale devi DIMOSTRARMI dannatamente bene che quello che dici ha un senso. Perché se stai dicendo una cazzata io poi la prendo nel culo.


Quindi avanti.
Spiegate.

Aspetto con ansia che finisca il momento degli slogan e inizi quello della logica.









Citazione:
Una precisazione inoltre a te e Ashoka.
Il mio libro dei giochi descrive il pocker come l’ho riportato qui. Se in altri ambienti, paesi , o nazioni lo si gioca in modo diverso, beh…. Non mi resta che ritirare l’esempio. Io l’avevo fatto comunque sulla base di un supporto più che attendibile. Interessante sarebbe sapere dove avete appreso Voi il gioco del Poker.


Hai chiaro il concetto di similitudine, si?








Citazione:
rinuncio ancora una volta al mio proposito, perchè troppo interessante la sfida che proponi, ed io alle sfide non so resistere.


Citazione:
Ora dato che sono buono e comprensivo delle difficoltà altrui, prendo in considerazione l’invito posto.
E come al solito ricorro al Devoto-Oli.
Dimostrare = far conoscere in modo chiaro e inequivocabile. Rendere evidente , confermare mediante prove di un certo peso ….. convalidare mediante opportuni argomenti,o con l’esperienza ……
e altre definizioni per aspetti particolari.
Una dimostrazione algebrica o geometrica è facile da fare poiché regole numeriche e parole in queste materie sono perfettamente definiti , ma una dimostrazione logica, su cosa si può basare ?


Ti dò un fantastico indizio: può basarsi sulla logica.
Appunto.
Già il nome lo dice.


La logica classica va benissimo.
(e per inciso sono le dimostrazioni matematiche che si basano sulla logica, non è il contrario)





A proposito, visto che ci basiamo sulla LOGICA, cioè su una progressione di ragionamenti che sono logicamente conseguenti l'uno all'altro, ti ricordo che mi devi una risposta.


Tu dicevi che "la democrazia, il suffragio universale, questo sistema politico/sociale, sia stato introdotto dalla classe dominante per una SUA necessità".
Da questa affermazione hai tratto un sacco di conseguenze.


Bene: devi ancora spiegarmi esattamente "QUAL'E' questa "necessità" della classe dominante che ha bisogno proprio della democrazia per essere soddisfatta, e soprattutto perché."









Citazione:
Io, noi che siamo contrari al voto, ne abbiamo portati a valanga, ma tu dici che non contano, invece di cogliere il senso logico di uno scritto che fai ? estrapoli qualche frase, ci ironizzi un po’ sopra ma non riesci a contestare il senso globale di quanto ti si dice.
Ti si adducono i fatti, ma su quelli sorvoli, si prova con l’assurdo, peggio che andar di notte, e allora si ricorre al “ ma allora facci vedere tu, dove ha portato il voto”, che poi dovrebbe come ho specificato sopra, essere invece il metodo corretto. Ma ovviamente non lo fai.


QUALI fatti?
A parte il video di Violante (cosa che al limite potrebbe trovar logico lo smettere di votare per Violante, non lo smettere di votare completamente) di "fatti" ne ho visti pochi.

Su una cosa però hai ragione: di "assurdo" ne ho visto parecchio.



Anzi no, mi correggo. Anche di fatti ne sono stati portati parecchi.

Riguardano TUTTI le malefatte di Berluscono, e di come Berluscono stia mandando tutto in merda..
La critica rivolta all'opposizione invece è principalmente quella di fare i comodi di Berluscono.


Fantastico, dico io. Se il problema per tutti è Berluscono, se la pietra dello scandalo è Berluscono, se per citare le peggio nefandezze si parla di Berluscono, se quando si parla de “potere” che sta mandando in vacca le regole democratiche ci si riferisce a Berluscono, allora la soluzione sembra essere facile: basta votare per CHIUNQUE si proponga di eliminare Berluscono dalla scena politica.
No?
Ce ne sono parecchi, dal PMLI al (speriamo) prossimo partito di Fini.
Basta sceglierne uno.






Invece no.
Troppo facile.
Per porre rimedio bisogna SMETTERE DI VOTARE PER CHIUNQUE, perché tanto SONO TUTTI UGUALI.

Come se il monopolio sulle tv ce l'avesse Bersani, la legge sul falso in bilancio l'avesse fatta Di Pietro, quella sulle intercettazioni fosse stata proposta da Bertinotti, a essere stato condannato (due volte) per mafia fosse stato Vendola e il leader della P3 fosse Fini, e ovviamente si fossero rifiutati tutti di dimettersi. Così, tanto per restare ai fatti più noti e meno controversi, che se poi pensiamo ai guai giudiziari del Leader Maximo ci facciamo buio.





E lo sai che c'è?
Qualunque gatekeeper del cazzo pagato da Berluscono in un contesto come questo, dove è evidente che nessuno (presumibilmente) lo voterà, direbbe ESATTAMENTE le stesse cose.

Sbaglio?

“Non votate, mi raccomando, che tanto è tutto uno schifo!”






Bene, sia chiaro che io non credo che qui ci siano gatekeepers.
Ferma restando questa convinzione, prendo atto che nessuno si prende la briga di spiegare compiutamente come mai l'astensionismo serve a qualcosa.
Solo tanti slogan.











Citazione:
Ti ho scritto una storiella , quella dei 4 sotto e 5 sopra, ma visto che non la potevi svilire non l’hai nemmeno presa in considerazione.


Come no.
Buonanotte.
Guarda che non è che non l'ho presa in considerazione perché "non la potevo svilire".
Ti vengono bene i flim, eh?

Io non l'ho commentata solo per non darti del coglione* un'altra volta.
Ma visto che insisti ne parlo.


Ecco la storiellina:

Citazione:
In cinque stanno comodamente seduti sulle spalle di quattro.
Votano tutti e nove , a suffragio universale, per determinare la distribuzione dei pesi.
I quattro si lamentano, ma i cinque asseriscono che tale distribuzione è stata scelta democraticamente.
Nessuno ha chiesto ai quattro se quel sistema gli andava bene.
Agli schiavi, nati schiavi, nessuno chiede se gli va bene essere schiavi.
Però gli consentono di scegliere liberamente di continuare ad essere schiavi.
Nessuno mi ha chiesto se la costituzione, questo “sistema” mi va bene.
Ma tanto si vota, e volendo si può cambiare tutto.
Ah si ?anche chi sta sotto con chi sta sopra ? certo, se la maggioranza lo vuole !
Ma lo vorrà mai ? non importa, siete nel sistema democratico perfetto con suffragio universale.
Già, ma perchè dovremmo lamentarci ? non abbiamo forse tutti cosa abbiamo liberamente scelto ?
Ma và, mona…. Non dargli almeno la soddisfazione di rinfacciarti che questo l’hai scelto tu !!!

Questo sistema democratico a suffragio universale, non è forse perfetto ?
Dov’è il “trucco” ?
Non sta forse nell’aver deciso le regole del gioco, quando già si era in tale posizione?
Non manca forse la possibilità di azzerare il tutto e sorteggiare il chi sta sopra o sotto ?
Oppure riscrivere le regole, PRIMA di definire la posizione di ognuno ?

..... e quando i quattro sotto, diventati forti e robusti, si rifiuteranno di esprimersi, ai cinque deboli e debosciati, non verrà il dubbio che quelli sotto stiano magari organizzandosi per sbatterli giù e fargli un c..lo grande così ??



Fino a questo momento stavamo tutti parlando della "classe dominante", delle "elites", del "dominio di pochi su molti".
Giusto?

Poi arrivi te con la storiellina dei CINQUE che stanno sulle spalle dei QUATTRO.
Che ne devono sopportare tutto il peso.
Cioè ora all'improvviso vieni a dirmi che la "classe dominante" è composta dalla MAGGIORANZA.


Patisco tanto.



Però quello su cui eravamo tutti d'accordo fino a quel momento - te compreso - è che il problema è che sopra ogni milione di persone ci stanno in pochissimi. La "classe dominante", appunto.


Dunque?

La "classe dominante" è la maggioranza o è la ristrettissima minoranza elitaria?
Decidiamoci.

Tanto per schiarirti un po' le idee: se la "classe dominate" è la maggioranza, così come nella tua "storiellina", allora la democrazia ha fatto bene il suo lavoro.
Possiamo passare ad altro.

E' chiara questa cosa?

Mi resta da capire che cosa tu pensassi di dimostrare con questa roba.
Forse qualcosa a proposito dei diritti delle minoranze?





* avevo scritto un'altra cosa, poi l'ho cambiata e ci ho messo "coglione".
L'idea è di farti un piacere: se hai difficoltà a rispondere alle domande almeno puoi sbattere di nuovo la porta sdegnato.
Però non voglio esagerare. Quindi mi astengo dal commentare la seconda parte della “storiellina”








Citazione:
La cosa più complicata, visto il tuo modo di agire e interagire, è capire cosa intendi tu per dimostrazione, visto che, di esempi concreti e positivi non ne puoi portare tu, a sostegno della tua tesi, come non ne possiamo portare noi a sostegno della nostra, ma entrambi possiamo solo portare esempi negativi, ovvero di come una cosa promessa, annunciata invece non si verifichi.
...
Per una dimostrazione logica, occorre un minimo di accordo di partenza, su alcuni dati e su alcuni avvenimenti. Se questo manca la conclusione non può essere che quanto verificatosi in questo 3d, ovvero un dialogo tra sordi, a volte anche simpatico, a volte indisponente, ma assolutamente privo di possibili conclusioni.
Finchè quindi , non ci si metterà d’accordo su tutto quanto ho elencato, le tue richieste non possono che cadere nel vuoto, ma non per cattiva volontà ma per vizio di forma.
Nel senso che non è comprensibile come e in che modo tu ritenga eventualmente soddisfatta la tua richiesta.


Per una dimostrazione logica bastano solo due cose: essere d'accordo sul procedimento logico (per esempio prima sostenere che comanda una minoranza e subito dopo dire che comanda la maggioranza, NON E' un procedimento logico) e essere d'accordo sulle cose di cui si sta parlando.

Il resto viene da sé.


La mia richiesta "verrà soddisfatta" quando qualcuno fra quelli così sprezzanti nei confronti del voto e dei votanti mi farà una costruzione logica, ragionevolmente solida e che si regga in piedi da sola, che mi spieghi che:

1) non votare è il sistema migliore per cambiare le cose.
2) se proprio non ce la fa, può comunque spiegarmi che il non votare porta lo stesso dei vantaggi concreti, e dirmi quali.
3) se non ce la fa neppure a spiegarmi quello, può sempre spiegarmi che non è vero che se quelli contrari al sistema non votano, il sistema ne trae un gran bel vantaggio.


E che quindi stanno REALMENTE facendo qualcosa di utile, invece di dare sostegno proprio al sistema che - a parole - dicono di combattere.
(e del quale naturalmente “non sono complici”)








Citazione:
Ma per ragioni diverse, in quanto il non-voto, non ha raggiunto ancora nei nostri sistemi percentuali apprezzabili (come ti è stato detto ma sulla qual cosa hai sorvolato, portando solo come esempio gli USA, paese del quale ti è stata fatta presente una certa anomalia ), mentre il voto ha solo amplificato quelle differenze sociali che invece avrebbe dovuto ridurre, ma per attuare la qual cosa nessuno conosce cosa invece ci vorrebbe.


Bene, nei nostri sistemi non ha raggiunto percentuali apprezzabili.
Quindi non sappiamo che cosa possa succedere quando questo avverrà.

PERO' dei risultati apprezzabili li ha raggiunti negli USA.
Puoi farmi presente tutte le anomalie che vuoi, ma se il non voto è la strada per abbattere il sistema, allora qualcosa con un'astensione così alta avrebbe dovuto produrla.
Anche poco.
Che so, una misera proclamazione preventiva della Legge Marziale. Un abbozzo insurrezionalista timido a piacere.

Macché.
Tutto a posto, tutto regolare.



N.B. dire che "il voto ha solo amplificato quelle differenze sociali che invece avrebbe dovuto ridurre" è la cazzata migliore della serata.
E' una cosa talmente tanto comica che non m'indigno nemmeno.

Portami dei "fatti", su.
Fammi degli esempi di genti che sono passati spontaneamente da una qualsiasi forma di governo a una forma di governo democratica (a S.U.) e dove le cose siano peggiorate solo per questo fatto.




Dimmi che è un caso che la democrazia evoluta dove ci sono le maggiori differenze sociali sia proprio quella dove l'astensionismo è più alto, cioè gli USA.







Coraggio: se ti piacciono le sfide, queste sono belle dure.
Inviato il: 29/7/2010 4:01
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  •  infosauro
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Re: Questo cazzo di voto
#162
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

a_mensa ha scritto:
[...]perchè non provi a commentare la mia storiella dei 5 sopra e 4 sotto ? [...]


Ci voglio provare io.
Delle 2 l'una: o i 4 sotto continuano a reggere i 5 sopra, in tal caso costoro se ne sbattono, continuano a votare e tutto procede "tranquillamente"; oppure i 4 cominciano a scaricare i 5.
Lo scaricamento può avvenire in 2 modi: nel primo i 4 cominciano a scaricare il proprio peso uno per volta, immediatamente uno dei 5 si ricorda che non chiama suo cugino, quello col manganello, dalle vacanze di natale e decide di farlo conoscere al tizio che per primo si è liberato del peso, il tizio col manganello sconsiglia al tizio di sotto di liberarsi del suo peso e gli altri sotto prendono visione dell'accaduto traendone le dovute conseguenze; nel secondo caso i 4 si mettono d'accordo e, dopo che uno di loro conta fino a 3, tutti lasciano il peso, dopodichè uno (di solito quello che aveva contato fino a 3) o più dei 4 prendono il posto dei 5, qualcuno dei 5 va sotto, qualcuno resta sopra e tutto torna come prima.
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Inviato il: 29/7/2010 8:40
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#163
Sono certo di non sapere
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@ pispax
aiuto ! sei un fiume in piena! devi averne verammente tanto di tempo da dedicarmi, per cuisarebbe un peccato non risponderti.

Citazione:
Seee, ti piacerebbe eh? A questi trucchetti dialettici abboccavo parecchio tempo fa. Ora ho smesso.

tu lo consideri un "trucchetto dialettico" per me invece è la sostanza, il metodo, il metaprogramma, chiamalo come vuoi, o anche solo il modo corretto di confrontarsi.
e provo ad esprimere il perchè.
esistono almeno 2 modi di confrontarsi:
la discussione
l'esposizione.
nel primo, occorre un accordo a priori, ovvero la discussione non termina se non quando si raggiunge un accordo, che non deve essere necessariamente la ragione dell'uno o dell'altro, ma anche che i due "sistemi di riferimento" sono incompatibili. questa è la ragione per cui in una discussione, chi la inizia deve poter fare un certo numero di domande ed ottenere delle risposte precise, perchè è proprio e solo sulla base di esse che può sviluppare un ragionamento logico che può portare ad una conclusione.
tanto per intenderci, è quello che in geometria analitica sono i postulati.
se non si trova un accordo sui postulati, è perfettamente inutile proseguire, in quanto mancano le basi della discussione stessa.
l'esposizione, invece non richiede alcuna premessa.
chi crede di avere argomentazioni tanto evidenti quanto sicuramente accettabili, espone il suo punto di vista.
una eventuale controparte può ribattere, esponendone a sua volta, ma in tutto ciò non c'è l'impegno di arrivare ad una conclusione.
in questo contesto, un modo un po' scorretto di procedere è quello di ridicolizzare le affermazioni della controparte.
questo significa fermarsi alla forma, non considerare la sostanza, ed acquisire un vantaggio grazie alla propria capacità dialettica, più che per la condivisione di quanto esposto e la forza delle idee.
è un po' come "cancellare" la controparte.
la risultante, comunque, di questo tipo di confronto, è che ambedue possono rimanere della loro opinione, ovviamente dopo aver esposto le proprie tesi a favore e quelle a sfavore della controparte.
io non credo di aver preso alcun accordo "a priori", pertanto ritengo di trovarmi in questa situazione, nella quale rispondo solo per un confronto dialettico, ma senza speranza di convincerti dell'erroenità della tua posizione, come penso tu abbia capito, che non mi convincerai della giustezza della tua.
tu hai iniziato il 3d, hai esposto molto bene la tua posizione.
io ed altri abbiamo esposto la nostra, contraria alla tua.
quanto spererei che tu capissi, è che non essendoci impegnati, non avendo stabilito alcun punto condiviso, una dimostrazione logica è impossibile, proprio perchè non è stato appurato che la mia "logica" corrisponda alla tua.
e intendo con "logica" quell'insieme di assunti che ognuno di noi ritiene corretti "a priori" e su cui fonda i propri ragionamenti. essa include anche dei dati essenziali al confronto successivo con i dati che si vogliono analizzare.
detto così può sembrare complicato ma ti faccio un esempio:
" l'economia, l'interesse economico è la forza che muove la politica, per cui la politica si occupa solo e soltanto di attuare quanto chi detiene il potere economico stabilisce" è parte della mia "logica" ovvero un assunto sul quale potrei parlare per giorni, ma sul quale, chi non sia d'accordo, per averlo sintetizzato in modo autonomo, non arriverà mai a condividere.
se per lui, la sua esperienza , la sua storia, ecc.... il potere politico è a monte di quello economico, non potremo mai, e ripeto mai trovare un accordo su questioni che interessino queste due sfere.
ora, non sostenere che non SO rispondere a tutto quanto segue nel tuo, solo che ritengo prioritario, per non perdere solo tempo a imbrattare un post convergere su quanto qui esposto. solo se troviamo un minimo di accordo, dedicherò volentieri tale tempo.
per ora ti saluto.
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Inviato il: 29/7/2010 12:14
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Questo cazzo di voto
#164
Sono certo di non sapere
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@ pispax

queste due, però perchè sono veloci le voglio postare

Citazione:
Bene: devi ancora spiegarmi esattamente "QUAL'E' questa "necessità" della classe dominante che ha bisogno proprio della democrazia per essere soddisfatta, e soprattutto perché."


io credo di avertelo già detto più volte, ma ci riprovo.
finchè si trattava di sfruttare la forza fisica delle persone, la schiavitù bastava.
e per schiavitù intendo tutte quelle imposizioni che si basano sulla coercizione.
tanto per capirci, dal punto di vista economico, anche il medioevo era basato sulla schiavitù perchè un contadino non avrebbe avuto alcuna possibilità di vivere al di fuori del feudo di appartenenza.
così fino all'inizio dell'era industriale.
da quel momento è stata necessaria non solo la forza fisica, ma anch eil cervello, la mente per svolgere operazioni più complesse.
allora era importante che gli schiavi si sentissero partecipi del sistema in cui producevano.
le catene, si sono così trasferite dalle gambe alla testa, creando desideri, facendo intravvedere la possibilità di soddisfarli, a condizione di .....
ecco le nuove catene, ma per convincere le persone che , nonostante le malfunzioni, le eccezioni, gli inconvenienti, questo è il sistema migliore possibile, occorre renderli partecipi.
spero sia chiaro, stavolta.



Citazione:
Poi arrivi te con la storiellina dei CINQUE che stanno sulle spalle dei QUATTRO. Che ne devono sopportare tutto il peso.


oddio, ma non riesci proprio a cogliere il senso delle cose, o è la tua passione per cercare un modo di ridicolizzare gli altri che ti domina ?

allora se invece di 4 che come puoi dedurre facilmente si rendono conto della loro situazione, ti avessi scritto 4 che si rendono conto della loro posizione, e 4 ignoranti , rimbesuiti dalla tv, dalla droga , dall'alcool, e da quant'altro, avresti capito ?
mi pare che sia già stato scritto che il suffragio universale funzionerebbe bene ( ma io dico semplicemente ch efunzionerebbe, perchè altrimenti proprio non funziona) se tutti i partecipanti avessero un minimo di "cultura democratica" , e non sto a spiegarti cosa intendo con tale dicitura perchè penso puoi arrivarci da solo, pertanto i voti purtroppo valgono tutti uguali, anch ese dati con cognizioni molto , ma molto diverse.
puoi contarci che gli ignoranti rincoglioniti, non faranno mai, e ripeto mai parte della classe dominante, mentre in quella sottoposta evita di contarli, basta andare a stima, o a peso.
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Inviato il: 29/7/2010 12:34
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  •  florizel
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Re: Questo cazzo di voto
#165
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Pispax
Citazione:
1) "Dimostrare che il non-voto è la strategia ottima per apportare cambiamenti reali al sistema".

(Questa è la parte principale. Se non si dimostra che il non-voto è la strategia MIGLIORE, allora perché accontentarsi?)


2) "Se non ci si riesce, dimostrare che comunque il non-voto è una soluzione razionale, ovvero una soluzione che comunque porta dei benefici tangibili e a breve termine all'individuo singolo critico nei confronti del "sistema", e/o alla collettività".


3) "Se non ci si riesce, dimostrare che non è vero che in un sistema democratico controllato da pochi, il non voto delle persone che sono critiche nei confronti di questo sistema di fatto crea vantaggi solo al sistema stesso".


Pispax, in qualunque discussione non è molto leale sostituire il metodo discorsivo ai contenuti.

Parlare di dover DIMOSTRARE come una possibile astensione di massa possa incidere sul sistema, è come pretendere di partire da un effetto sorvolando sulle cause che invece determinano la perpetuazione di quel sistema.
O ignorando bellamente di riconoscere lo stretto legame tra VOTO e SISTEMA.

Dal momento che io metto in discussione il voto come meccanismo coercitivo, posso dimostrarti solo quali sono gli effetti di questo meccanismo.
Il resto sono ipotesi su cui senza l’esperienza concreta dell’avvenimento possiamo solo speculare.

All’inizio della discussione io ci ho tenuto a specificare che il non-voto non implica automaticamente l’abbattimento del sistema, ma può rappresentare un segnale di qualcosa che potenzialmente può delegittimarlo, portando allo scoperto quale sia l’inganno della “partecipazione” al presunto cambiamento.

Pare che siamo d’accordo tutti, in linea di massima, nell’aver stabilito (poiché questa cosa è facilmente dimostrabile) che anche essendo stati nel tempo eletti schieramenti diversi tra loro, nulla è stato modificato, mai.
Anzi, il mantenimento del meccanismo di partecipazione che si esprime col voto non ha intaccato minimamente la possibilità, da parte degli addetti ai lavori, di “forzare” le famose “regole democratiche”: ha piuttosto legittimato, in quanto costituzionalmente previsto, che le classi dirigenti continuassero a farsi gli affari loro a prescindere dalle aspettative dell’elettorato.

Quando dico “costituzionalmente” intendo che il voto, a tutti gli effetti, è un consenso dato al sistema TRAMITE gli schieramenti, non agli schieramenti stessi.

Se qui tu tiri fuori che “il disimpegno politico è esattamente l'opposto di quello che è insito nella democrazia rappresentativa”, e lo fai con assoluta certezza di non sbagliarti, io ti chiedo di DIMOSTRARMI COME l’impegno politico (e con esso la partecipazione al voto) ABBIA CAMBIATO QUALCOSA, e COSA.

Per favore, dimostra tu come ciò sia potuto avvenire senza che svariati milioni di italiani (che hanno aderito al meccanismo elettorale) se ne siano accorti.

Quando, tergiversando, affermi che

Citazione:
il monopolio dell'informazione non è insito nel meccanismo della democrazia rappresentativa, eppure riesce a condizionarla sostanzialmente.


dici una grande cazzata. Anzi due. La prima consiste nel ritenere che l’informazione, almeno ciò che si intende con “GRANDE informazione”, sia impermeabile alla propaganda politica della classe dirigente (e non parlo solo del cavaliere) e fornisca elementi di riflessione indipendenti dagli interessi della stessa. Chiunque potrebbe smentirti facilmente, in questo senso.

La seconda cazzata è affermare che l’informazione monopolizzata addirittura “condizionerebbe” la democrazia rappresentativa, quando invece essa è un suo strumento legittimo. Almeno da quando si è accresciuto il divario tra gli interessi privati di una classe dirigente (non solo di un berlusca) e gli interessi pubblici; se ciò è avvenuto, è perché costituzionalmente è stato possibile.

E’ stato deciso nei “palazzi” legittimati a “governare” col mandato elettorale. Per questo avevo postato il video di Violante che si “appara” con il cavaliere circa il conflitto di interessi: non stava che mettendo in pratica le “regole” costituzionali di un mandato elettorale che lascia, nei fatti, carta bianca agli accordi tra parti di uno stesso sitema.

Ieri Verdini ha affermato: “Io voglio essere giudicato dal’elettorato”.
Non ha detto “dalla magistratura”, ma dall’elettorato.
Per te, cosa significa questo?

Io spero che chi qui ti legge si sia soffermato sull’assurdità delle tue parole.

Citazione:
La strategia del Tanto Peggio, Tanto Meglio NON prevedeva l'intervento attivo sul governo. Puntava tutto sull'immancabile Rivoluzione.
Però la Rivoluzione poi è mancata, e visto che nel frattempo nessuno ha fatto niente le cose sono solo peggiorate.


Sicuramente. Ma io parto dal presupposto che il VOTO ha inciso moltissimo sulla possibilità di scongiurare qualsiasi vero cambiamento.
Quella che chiami Rivoluzione (non avvenuta), fissandone modalità e data di scadenza agli anni del monopolio politico democristiano, fu in realtà un disagio sociale cavalcato dalla sinistra in termini costituzionali, cioè “guidato” in ambito statuale, demandato a tempi futuri ma a condizione che ciò avvenisse TRAMITE IL VOTO. Il resto, come tu stesso scrivi, è storia nota.


“Chi sarebbe il popolo sovrano che ha votato? Una piccolissima percentuale di aventi diritto al voto contro una stragrande percentuale di non votanti?”

Citazione:
Domanda secca: a che percentuale di astensionismo questo avverrà?


Non parlo di percentuale, ma di “maggioranza”. E’ quella che determina il consenso al sistema.
Finchè il popolo votante riconoscerà come “azione” solo il voto, espresso da una maggioranza contro una minoranza di astenuti, io dubito del fatto che l’astensione possa produrre delle conseguenze ad ampio raggio.
Se invece si capisse che votare è esattamente lo strumento più adatto per legittimare un’oligarchia a farsi i cavoli suoi col paravento dell’interesse pubblico e sociale, le cose assumerebbero un altro significato.
Ovviamente, NON parlo di rifiuto della scheda, ma di diserzione delle urne e dei seggi elettorali.
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Inviato il: 29/7/2010 13:02
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  •  florizel
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Re: Questo cazzo di voto
#166
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Citazione:
Però prima di gettare per sempre questo fantastico panino al prosciutto devi DIMOSTRARMI dannatamente bene che quello che dici ha un senso.


Forse la cosa si riassume tristemente in questo: non solo ci si è talmente affezionati al quotidiano panino al prosciutto da non riuscire ad immaginare quanto possa essere meglio qualcosa d’altro; ci si è pure convinti che quel panino ce lo siamo preparati con le nostre mani.

“E' stato fatto intenzionalmente così.”

Citazione:
A parte il video di Violante (cosa che al limite potrebbe trovar logico lo smettere di votare per Violante, non lo smettere di votare completamente) di "fatti" ne ho visti pochi.


No. Hai visto (ma non vuoi vedere, in realtà ti limiti a “guardare”) COME FUNZIONA il meccanismo di delega e di “democrazia rappresentativa”.

Per controbattere DEVI DIMOSTRARE che questo sistema consente a “persone oneste” di arrivare a QUEI livelli decisionali, di farne parte attiva e di poter incidere su di esso.
Tramite il VOTO, ovviamente.
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Inviato il: 29/7/2010 13:19
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  •  a_mensa
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Re: Questo cazzo di voto
#167
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@ florizei

quoto tutto cosa hai scritto e apprezzo il come l'hai scritto.
ad eccezione di una cosa di cui mi sono reso conto solo da poco:
una dimostrazione, secondo quanto ho riportato come definizione dal dizionario, senza un accordo come premessa su alcuni dati, e modalità di svolgimento, non è assolutamente possibile.
ogni parola può essere contestata e interpretata in modo diverso.
la prima che mi viene in evidenza dai nostri scritti è utilità.
bene, in quanti "campi" deve essere utile un qualsiasi atto per esser considerato tale ? e in che quantità e qualità di cambiamenti minimi deve operare per esser considerato tale ?
vedi che già solo su una parola si può disquisire quasi all'infinito.
ed io potrò spiegarti un concetto diieci volte con parole ed esempi diversi e tu potrai sempre sostenere di non aver capito, ed io non poter contestare tale affermazione, perchè non posso leggere nella tua testa.
io potrò "dimostrarti" in tanti modi diversi la bontà di una affermazione, e tu replicare ch eper te non è "dimostrata" perchè continui ad avere dei dubbi e obiezioni in proposito.
e non per cattiva volontà ma solo per effetto di una differente idea che le persone possono essersi fatte di tali parole.
ecco, una dimostrazione è possibile in quei campi dove ogni parola usata è stata definita perfettamente e si è d'accordo sul loro significato, ma dove questo processo non preceda l'esposizione, ogni interpretazione diventa valida, o quasi.
non credo si possa DIMOSTRARE alcunchè, in questo ambito.
credo che si possano portare ragionamenti, esperienze, considerazioni ma che comunque esprimono una convinzione personale.
solo un successivo ripensamento su quanto appreso, potrà far eventualmente maturare un cambiamento di atteggiamento.
oltre ciò, tra persone adulte e vaccinate, penso sia impossibile andare, ripeto, senza accordi precisi e preventivi.
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Inviato il: 29/7/2010 14:17
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  •  florizel
      florizel
Re: Questo cazzo di voto
#168
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a_mensa
Citazione:
una dimostrazione è possibile in quei campi dove ogni parola usata è stata definita perfettamente e si è d'accordo sul loro significato, ma dove questo processo non preceda l'esposizione, ogni interpretazione diventa valida, o quasi. non credo si possa DIMOSTRARE alcunchè, in questo ambito.


Ma infatti io non intendo dimostrare cosa si produrrebbe con un ampio margine di astensione. Posso solo ipotizzarlo.
Questo, come per altre tante cose che potrebbero accadere, e che potrebbero mettere in crisi il sistema.

Sono partita dall'intento di Pispax, vedi il suo primo post:

"Visto che fino a questo momento nessuno è mai riuscito a spiegarmi perché il non andare a votare dovrebbe migliorare le cose, allora provo a iniziare io spiegando perché a votare io ci vado."

Sto cercando di dimostrare perchè il voto NON funziona, almeno nei termini in cui viene affermato invece che è, appunto, utile.

A questo punto bisogna interrogarsi: "utile" a chi e a cosa?
La questione che qui si esula di affrontare è SE, il voto, da mezzo si sia via via manifestato piuttosto come un fine; cosa che, PER ME, è sua caratteristica fondamentale, in questo sistema.
O, meglio, in un sistema di democrazia rappresentativa.

Citazione:
io potrò "dimostrarti" in tanti modi diversi la bontà di una affermazione, e tu replicare ch eper te non è "dimostrata" perchè continui ad avere dei dubbi e obiezioni in proposito.


Io sono del parere che è un metodo puerile quello di chiedere la dimostrazione di "funzionamento" di qualcosa che nei fatti non è avvenuto.
Soprattutto, pretendendo di dimostrare che ciò che è già esperito sia migliore per il semplice fatto che lo si sperimenta quotidianamente.

Piccola divagazione: prendi le discussioni sul cancro: se si afferma che la chemio "funziona scientificamente", è perchè viene adottata come UNICA cura legittimata dalla medicina ufficiale.
Eppure, di esperienze di guarigione con altri tipi di approcci ce ne sono state. Solo che non sono ritenuti "legittimi" in quanto non scientificamente "approvate" (non semplicemente NON sperimentate, attenzione).
E non le si sperimenta perchè non vengono approvate.
Non le si approva perchè non le si sperimenta.
Un circolo vizioso in cui il mezzo (la chemio) si è sostituito al fine (la risoluzione della malattia), diventando esso stesso il fine.

In sintesi: se non si dimostra che il voto NON mette in condizione di "scegliere", ma "adegua" determinate aspirazioni ed aspettative ad un meccanismo che invece le fagocita subito dopo averne utilizzato la promessa concretizzazione (e spesso anche dopo averle suscitate), e per il mantenimento di un sistema, qualsiasi ipotesi "altra" verrà sempre additata come campata in aria, astrusa, utopistica.

Se ci si ostina a vederlo come un mezzo PER, e non si prende atto del contesto dal quale è nato ed in cui si inserisce, che a mio parere lo adotta come un FINE, trovo difficile che ci si possa "confrontare".
Malgrado le stesse premesse che poni te.
Almeno qui.
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Inviato il: 29/7/2010 16:11
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Re: Questo cazzo di voto
#169
Sono certo di non sapere
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@ florizel
io credo che tutto il discorso sul voto/non voto si possa sintetizzare al massimo così:
io posso scegliere tra A o B o C..... ma se credo che tutti A,B,C... dipendano da Z, e quanto io vorrei cambiare è Z, ogni mia scelta non raggiunge sicuramente lo scopo.
E , se, mentre una mia scelta dimostra che io credo ancora di poter raggiungere il mio scopo ultimo (cambiare Z), il NON partecipare lascia comunque il dubbio che io stia preparando qualcosa di alternativo al voto in grado di cambiarlo.
E comunque sono consapevole di tutto il meccanismo.
Mi pare ovvio che per chi crede di poter cambiare Z passando da A a B , o da B a C, ecc... il continuare in questi tentativi è la cosa più sensata che può fare, oppure che non gli interessi cambiare Z.
Se il "sondaggio di opinione" ha lo scopo di rassicurare chi detiene il potere di avere la situazione sotto controllo, il NON rispondere al sondaggio, questa sicurezza invece non la concede.
sarà poco ma è quanto si può fare (per ora).


e per dirla ancora in un alttro modo:
se chi deteneva il potere, ed aveva la capacità di imporre con la forza la sua volontà ai sottoposti, ha elaborato e concesso questo "sistema"io penso fosse tanto intelligente da fare ciò non per rinunciare al suo potere, ma per conservarlo nonostante le evoluzioni del pensiero e soprattutto della produzione di ricchezza.
parteciparvi significa proprio fare ciò che si aspettava, nonostante le possibilità di scelta concessemi, il non parteciparci l'unico modo per seguire una strada NON prevista da chi ha progettato il "sistema".

poi potranno esserci tanti altri modi, ma il succo è sempre lo stesso.
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non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 29/7/2010 17:44
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Questo cazzo di voto
#170
Sono certo di non sapere
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Citazione:

No, questi cretini sono tutti amici TUOI.


.. a riprova: risposta Pispaxiana DOC, che conferma la motivazione del tuo contraddittorio con te medesimo, come ho detto:

Citazione:
creata da lui medesimo...


Dura da ammettere eh Pispax.. orecchie da mercante, come tuo solito.

Citazione:

Tuoi, di a_mensa e di tutti quelli che pensano che CHIUNQUE non vada a votare lo faccia solo perché il "sistema" gli fa schifo.


Infatti, quando ho detto "amici tuoi" era per intendere, per l'ennesima volta... che sono solo nella tua testa questi personaggi. Che non esistono. Come non esiste la Politica. Gli stessi che qui NON votano te l'hanno detto in tutte le salse che hanno motivazioni sensate, e non hanno le giustificazioni che appioppi tu con processi alle intenzioni fantozziani... altrimenti, ovvio, non sapresti come controbattere.

Prima regola del Pispax/Club: non dire che combatti contro te stesso.

Seconda regola del Pispax/Club: non controbbattere alle idee altrui, ma appioppa tu stesso le idee agli altri.

E che l'astensionismo o non astensionismo NON è solo quello dualistico che vive nella tua testolina, perché, purtroppo, accalappiata dai retaggi e dagli idealismi e quindi è intimorita dal vedere oltre.

Citazione:

Ma loro mica lo sanno: non votano per una serie di altri cazzi loro.


Invece quelli che lo sanno, ti ringraziano .. e ti mandano una foto da mettere vicino al tuo comodino per ricordarti di loro alle prossime votazioni



una bella crocetta sù
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Inviato il: 29/7/2010 18:04
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  •  Manfred
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Re: Questo cazzo di voto
#171
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Calvero

Guarda che ti ho risposto.
"post n° 92
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Manfred
Inviato il: 29/7/2010 18:32
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  •  Calvero
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Re: Questo cazzo di voto
#172
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Calvero

Guarda che ti ho risposto.
"post n° 92


Scusa non l'avevo visto.
L'ho letto adesso.
Discorso valido.
Nonché interessante.
Si riallaccia comunque alle argomentazioni di Icke.
Lo trovo comunque incompiuto.
Di strategie per il voto se ne potrebbe parlare solo in maniera utopica.
Pragmaticamente, è una barzelletta. E alla gente piace ridere, anche quando non lo sa.
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  •  Manfred
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Re: Questo cazzo di voto
#173
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Certe cose le ho osservate molto ma molto prima che Icke cominciasse a scrivere.
Un esempio: gli incendi dei cinema nel 1976 aprirono la strada alle nuove norme di sicurezza e così cominciarono le prime chiusure delle sale che non potevano adeguarsi alla normativa, un crescendo fino ai lager di oggi (multisale).
La storia del non voto ha radici simili.
Parte da certi slogan, un esempio:


Lotta continua per il potere operaio!
o l'antitesi
Meglio morto che rosso!
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Manfred
Inviato il: 29/7/2010 19:01
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  •  Calvero
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Re: Questo cazzo di voto
#174
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Certe cose le ho osservate molto ma molto prima che Icke cominciasse a scrivere.
Un esempio: gli incendi dei cinema nel 1976 aprirono la strada alle nuove norme di sicurezza e così cominciarono le prime chiusure delle sale che non potevano adeguarsi alla normativa, un crescendo fino ai lager di oggi (multisale).
La storia del non voto ha radici simili.
Parte da certi slogan, un esempio:


Lotta continua per il potere operaio!
o l'antitesi
Meglio morto che rosso!


Ok Manfred, non cercavo certo di togliere il copyright a nessuno. Era solo per dare un contributo alle tesi che supporti. Senza contare, che quando cominciai a studiare Icke, avevo già fondate (ma non approfondite) le mie tesi sul nostro Status Quo..

Il discorso degli Slogan, non lo nego, così come lo stai esponendo. Questo non toglie che non sia soltanto quello l'approccio che può essere messo alla sbarra.

Se c'è una cosa sensata o giusta da fare, per il fatto che qualcuno o qualcosa l'abbia manipolata in tempi precedenti, non esime che la cosa possa essere comunque sensata in sé...
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Inviato il: 29/7/2010 22:55
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#175
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Cazzinculo a valanghe in questo periodo.


Quindi risposte brevi, seguendo il consiglio di Manfred.
Spero di non lasciarmi trascinare.








a_mensa



Citazione:
@ pispax
aiuto ! sei un fiume in piena! devi averne verammente tanto di tempo da dedicarmi, per cuisarebbe un peccato non risponderti.



Usavo il tuo post per rispondere anche a cose detta da altri.






Citazione:
tu lo consideri un "trucchetto dialettico" per me invece è la sostanza, il metodo, il metaprogramma, chiamalo come vuoi, o anche solo il modo corretto di confrontarsi.
e provo ad esprimere il perchè.
esistono almeno 2 modi di confrontarsi:
la discussione
l'esposizione.
...
l'esposizione, invece non richiede alcuna premessa.
chi crede di avere argomentazioni tanto evidenti quanto sicuramente accettabili, espone il suo punto di vista.
una eventuale controparte può ribattere, esponendone a sua volta, ma in tutto ciò non c'è l'impegno di arrivare ad una conclusione.
...
la risultante, comunque, di questo tipo di confronto, è che ambedue possono rimanere della loro opinione, ovviamente dopo aver esposto le proprie tesi a favore e quelle a sfavore della controparte.


Col cazzo.
"Fare l'esposizione" è una cosa, "confrontarsi" è una cosa completamente diversa.

Come ci hanno abbondantemente insegnato Padegre e Ancopietro.


Se vuoi confrontarti devi capire quello che ti viene contrapposto e rispondere quando ti vengono chieste spiegazioni - o quando vengono evidenziate delle contraddizioni nelle tue tesi.
Non svicolare come un'anguilla dicendo che la tua "è solo un'esposizione".









Citazione:
nel primo, occorre un accordo a priori, ovvero la discussione non termina se non quando si raggiunge un accordo, che non deve essere necessariamente la ragione dell'uno o dell'altro, ma anche che i due "sistemi di riferimento" sono incompatibili. questa è la ragione per cui in una discussione, chi la inizia deve poter fare un certo numero di domande ed ottenere delle risposte precise, perchè è proprio e solo sulla base di esse che può sviluppare un ragionamento logico che può portare ad una conclusione.
tanto per intenderci, è quello che in geometria analitica sono i postulati.
se non si trova un accordo sui postulati, è perfettamente inutile proseguire, in quanto mancano le basi della discussione stessa.
...
tu hai iniziato il 3d, hai esposto molto bene la tua posizione.
io ed altri abbiamo esposto la nostra, contraria alla tua.
quanto spererei che tu capissi, è che non essendoci impegnati, non avendo stabilito alcun punto condiviso, una dimostrazione logica è impossibile, proprio perchè non è stato appurato che la mia "logica" corrisponda alla tua.
e intendo con "logica" quell'insieme di assunti che ognuno di noi ritiene corretti "a priori" e su cui fonda i propri ragionamenti. essa include anche dei dati essenziali al confronto successivo con i dati che si vogliono analizzare.


Il sistema democratico è strutturato INTENZIONALMENTE per tener conto solo della tua opinione esplicita.*
Chiaro?


Parlando dell'Italia:

Questa è la dimostrazione

Questi sono alcuni corollari


Se li leggi, e ne capisci il senso, e ci rifletti un po' su non dovrebbero essere necessarie ulteriori spiegazioni.
Se hai difficoltà fai un salto in biblioteca e prendi un paio di testi di diritto costituzionale.


Visto che questo è quello che c'è nella realtà e non un costrutto ipotetico, e che questa conoscenza è alla portata di tutti, spiegami con calma come fai a non essere d'accordo sui postulati.





* ATTENZIONE: il fatto che il sistema democratico prenda in considerazione solo le opinioni ESPLICITE è il motivo per cui esiste.
L'alternativa sarebbe prendere in considerazione le opinioni implicite - ovvero un governo che trae legittimazione solo dal fatto che "A MIO AVVISO gli elettori vogliono che comandi Tizio, quindi comanderà Tizio".

(Per inciso, questo è quello che fanno i no-voters ogni volta che dicono che TUTTI gli astenuti non sono andati a votare per spregio al sistema. E chi glielo ha detto che è così?)










Citazione:
in questo contesto, un modo un po' scorretto di procedere è quello di ridicolizzare le affermazioni della controparte.
questo significa fermarsi alla forma, non considerare la sostanza, ed acquisire un vantaggio grazie alla propria capacità dialettica, più che per la condivisione di quanto esposto e la forza delle idee.
è un po' come "cancellare" la controparte.


Il mio problema è che sono TROPPO BUONO.
Questo può confondere la gente.


Guarda che io non ho mai ridicolizzato la forma delle tue tesi. Sono sempre andato alla sostanza, perché per me è proprio quella che è assolutamente ridicola.
Lo dico solo per rassicurarti.


Vuoi un esempio di ridicolizzazione della forma per cancellare la controparte?
Rileggi il tuo post #156

Una bella risposta poteva essere
"Il tuo libro dei giochi poteva almeno insegnarti che "pocker" si scrive POKER".
E chiuderla là.
Ecco cancellata la controparte. Rapido e funzionale.

(Ora che ci penso dovrei ricorrere più spesso a queste medicine. .
Così dopo almeno ci si accorge della differenza.)








Citazione:
io non credo di aver preso alcun accordo "a priori", pertanto ritengo di trovarmi in questa situazione, nella quale rispondo solo per un confronto dialettico, ma senza speranza di convincerti dell'erroenità della tua posizione, come penso tu abbia capito, che non mi convincerai della giustezza della tua.


Solo che a me non importa un cazzo convincerti delle mie idee.
Non ne sono tanto convinto nemmeno io.

Visto che si "suppone" che questo sia un sito di "teste pensanti", io sto chiedendo a tutti di DIMOSTRARMI CHE LE MIE IDEE SONO SBAGLIATE.

Sarebbe un sollievo: così almeno dopo potrò astenermi anch'io, e sarò tutto contento.





Cazzo, dovrebbe essere facile. Ci sono così tante persone così tremendemente convinte!
Lo saprete, no, PERCHE' non votate?

Prima o poi nella vita avrete fatto un cazzo di analisi razionale della situazione, sulla base della quale avete deciso che non votare è la soluzione ottima!

No?


Bene, spiegatela.
Dovrebbe essere facile.
E' razionale e convincente al punto di farvi strappare la scheda elettorale.




Solo che nessuno lo fa. Si va avanti a forza di slogan.
Che magari possono anche essere convincenti per quelli che non pensano, ma col cazzo che sono razionali.




Calvero mi garantisce che i no-voters di LC sono diversi.: non sono come quei greggi inconsapevoli che ci sono nei bar.

Fantastico: però le motivazioni che ho sentito finora sono le stesse che sento quando vado al Bar Sport a prendere il caffè.


Diversi?
Inviato il: 30/7/2010 15:28
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Questo cazzo di voto
#176
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@Pispax

Sono sinceramente sorpreso del fatto che tu continui a chiedere perché l'astensione dovrebbe essere una soluzione ottima (a quale problema poi?).
È un po' come scegliere tra ingerire o non ingerire del cianuro e chiedersi "cosa ci guadagno se scelgo di non ingerirlo?". Capisci da solo che è una domanda priva di senso.

Andando ad analizzare nello specifico la nostra situazione, rispondi per cortesia alla mia domanda: cosa cambia in Italia se si vota per qualcuno che non è Berlusconi, rispetto al votare Berlusconi?

Sono d'accordo sul ragionare "strategicamente", ma non puoi porre come strategie diverse un'azione e la sua omissione, no? Due scelte sono alternative quando portano a due risultati diversi e allora bisogna scegliere quale dei due è preferibile. In questa situazione la scelta è tra fare qualcosa e pagarne le conseguenze, oppure non farla e non cambiare in alcun modo lo status della partita. Dimmi tu perché dovrei votare: cosa ci guadagno? Voglio tutti i dettagli.
Inviato il: 30/7/2010 16:42
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Questo cazzo di voto
#177
Sono certo di non sapere
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a_mensa

Citazione:
Citazione:
Bene: devi ancora spiegarmi esattamente "QUAL'E' questa "necessità" della classe dominante che ha bisogno proprio della democrazia per essere soddisfatta, e soprattutto perché."


io credo di avertelo già detto più volte, ma ci riprovo.
finchè si trattava di sfruttare la forza fisica delle persone, la schiavitù bastava.
e per schiavitù intendo tutte quelle imposizioni che si basano sulla coercizione.
tanto per capirci, dal punto di vista economico, anche il medioevo era basato sulla schiavitù perchè un contadino non avrebbe avuto alcuna possibilità di vivere al di fuori del feudo di appartenenza.
così fino all'inizio dell'era industriale.
da quel momento è stata necessaria non solo la forza fisica, ma anch eil cervello, la mente per svolgere operazioni più complesse.
allora era importante che gli schiavi si sentissero partecipi del sistema in cui producevano.
le catene, si sono così trasferite dalle gambe alla testa, creando desideri, facendo intravvedere la possibilità di soddisfarli, a condizione di .....
ecco le nuove catene, ma per convincere le persone che , nonostante le malfunzioni, le eccezioni, gli inconvenienti, questo è il sistema migliore possibile, occorre renderli partecipi.
spero sia chiaro, stavolta.


Bene, hai risposto.
Grazie.
Questo è un confronto.

Però alcune cose mi tornano parecchio poco.
Approfondiamo al volo.

1) Tu dici che al sistema produttivo "serve il cervello". Ma questo non è vero: il cervello serve solo per le cose più impegnative.
Gli operai alla linea di FIAT e o di Electrolux di cervello ne usano poco, che non è richiesto. Quelli che portano le pizze in motorino idem. I postini, i burocrati di basso livello, i passacarte, i tabaccai, i facchini, i disoccupati lo stesso.
E allora perché far votare TUTTI?

2) Perché l'impegno politico si deve tradurre in impegno produttivo?

3) Visto che l'esca sono i desideri economici, che cazzo c'entra il voto? Se lavori bene ti pago bene, altrimenti no. E tu utilizzi il cervello lo stesso.
"A condizione che.." rispetto alle tue premesse ha una condizione sola: quella di guadagnaer bene. Sul piano politico Francia o Spagna (o astensione) è la stessa cosa.

4) Per la cosa che dici tu, non funziona meglio al limite una democrazia dove possono votare solo quelli con un certo reddito?
L'esca è persino più appetitosa.

5) Com'è che questa cosa dell'esca funziona con ogni tipo di governo e di ordinamento sociale?
Persino i Romani riuscivano a motivare a bestia i propri schiavi con la fragile esca di trasformarli in liberti.









Citazione:
Citazione:
Poi arrivi te con la storiellina dei CINQUE che stanno sulle spalle dei QUATTRO. Che ne devono sopportare tutto il peso.


oddio, ma non riesci proprio a cogliere il senso delle cose, o è la tua passione per cercare un modo di ridicolizzare gli altri che ti domina ?

allora se invece di 4 che come puoi dedurre facilmente si rendono conto della loro situazione, ti avessi scritto 4 che si rendono conto della loro posizione, e 4 ignoranti , rimbesuiti dalla tv, dalla droga , dall'alcool, e da quant'altro, avresti capito ?
mi pare che sia già stato scritto che il suffragio universale funzionerebbe bene ( ma io dico semplicemente ch efunzionerebbe, perchè altrimenti proprio non funziona) se tutti i partecipanti avessero un minimo di "cultura democratica" , e non sto a spiegarti cosa intendo con tale dicitura perchè penso puoi arrivarci da solo, pertanto i voti purtroppo valgono tutti uguali, anch ese dati con cognizioni molto , ma molto diverse.
puoi contarci che gli ignoranti rincoglioniti, non faranno mai, e ripeto mai parte della classe dominante, mentre in quella sottoposta evita di contarli, basta andare a stima, o a peso.


Ok hai cambiato la storiellina.
Ti rendi conto che per le cose che stai dicendo ora funziona peggio di prima?


Ora abbiamo 5 sopra e 8 sotto, di cui 4 "consapevoli" e 4 "rimbesuiti" (e rimbesuibili)


Intanto facciamo un nota: le cose stanno molto peggio di così.
MAGARI ci fossero 5 appartenenti alla classe dominante per ogni otto che non lo sono.
Comunque a titolo di esempio utilizzo i numeri che usi tu.



i "consapevoli" hanno solo due possibili stragie razionali:

1) Non vedono la possibilità realistica di cambiare il sistema. Quindi devono abbatterlo con una rivoluzione.
Punto.
Votare o non votare non cambia assolutamente nulla: devono fare altro.

(Anzi, paradossalmente se non vogliono la Digos fra i coglioni sarà bene che siano i primi a recarsi al seggio. Tanto del voto se ne fregano: stanno accumulando i fucili)




2) Non vogliono fare la rivoluzione.
(Io appartengo a questa seconda categoria, ma la cosa è ininfluente)

Allora l'unica cosa che possono fare è di votare assiduamente, E IN PIU' cercare di convincere almeno tre dei "rimbesuiti".
Certo, non è facile.
N.B. Se uno dei "consapevoli" non vota (perché "non vuole essere complice"), allora i "rimbesuiti" da convincere diventano quattro.
E' ancora più difficile.

(Penso che non ci sia bisogno di spiegare come per i 5 "dominanti" ci sia tutto l'interesse a evitare che i "consapevoli" votino)




Guardiamo i paybacks: a seconda della scelta, il non voto è ininfluente o è negativo, il voto o è ininfluente o è positivo.
In altre parole: se voto o questa cosa non serve a nulla oppure ho la possibilità di migliorare le cose; se non voto o questo non serve a nulla oppure riesco solo a peggiorarle.


Seguendo anche il tuo esempio, la soluzione razionale è votare.





Sempre seguendo anche il tuo esempio e portandolo oltre, la migliore soluzione razionale è votare e fare qualche altra azione positiva.

(Tipo preparare di nascosto la rivoluzione, oppure fare attivismo di qualche tipo)



La soluzione in assoluto più IRRAZIONALE invece è non votare e non fare nient'altro.



E' più chiaro ora?
Inviato il: 30/7/2010 17:00
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Re: Questo cazzo di voto
#178
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Citazione:
Voglio tutti i dettagli.

Il primo che mi viene in mente e' che attivamente (visto che nessun dogma naturale, anche se a leggere molti non sembrerebbe, decide che il politico sia disonesto per definizione visto che di uomini si tratta) e' un modo per fare "filtro" per le tornate elettorali successive e che alla lunga dovrebbe portare risultati ... almeno strategicamente e sulla carta... l'astensione e' molto meno efficace, se non attuata in maniera consistente da una percentuale "impossibile" di popolazione.

E' la regola del "meno peggio" detta in altre parole, ma se fatta con cognizione e, perche' no, con un fondo di fiducia nelle persone (sembra un attegiamento ingenuo, ma io trovo ridicolo pensare convintamente che lo sia davvero, anche se fa "figo"), ha un senso strategico, molto piu' valido logicamente di quello rappresentato dall'ideale no-vote.

p.s.:
lo ripeto, faccio questi ragionamenti dopo che nelle ultime tornate ho praticato "astinenza" per disgusto sopraggiunto (impossibilita' di scelta, soprattutto nelle politiche), attuata, pero', pur sempre mantenendo alto il confronto tra me e me (il coglione elettorale e lo strafico che ha capito tutto!).
Confronto che maturando aggiunge dubbi alla certezze del "non voto" (tralaltro togliendone qualcuno al "voto forever").

mc
Inviato il: 30/7/2010 17:13
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Re: Questo cazzo di voto
#179
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florizel, non mi fa per niente voglia di riprendere la discussione su quello che è bianco e quello che è nero.

Quindi non rispondo una per una alle tue affermazioni.

Se nel fare questo tralascio qualcosa a cui tieni (tipo i famosi argomenti che mettono l'interlocutore "con le spalle al muro") dimmelo e rispondo subito.







Tagliamo la testa al toro.
Di esempi su come il voto possa modificare le cose e stravolgere il "sistema" ce ne sono parecchi.


Questo è carino, e lo riporto volentieri:


Cronache dalla crisi
Jón Gnarr, il nuovo sindaco di Reykjavik, capitale dell'Islanda. Jón Gnarr è un anarchico surrealista ed è stato eletto nella lista del Partito Migliore, un nuovo partito fondato pochi mesi fa da alcuni punk rocker islandesi

Il nuovo sindaco di Reykjavik, Jón Gnarr, è un anarchico surrealista ed è stato eletto nella lista del Partito Migliore, un nuovo partito fondato pochi mesi fa da alcuni punk rocker islandesi per sottrarre il potere a coloro che hanno gettato il Paese sul lastrico. Il Partito Migliore ha raccolto il 35% dei voti con un programma elettorale che comprendeva asciugamani gratutiti in tutte le piscine della città, un orso polare per lo zoo locale e una Disneyland all'aereoporto. Il programma di lungo termine del Partito Migliore invece annovera l'impegno di eliminare la droga dal parlamento entro il 2020, di estromettere i corrotti dalla vita sociale e politica, di raggiungere la completa eguaglianza tra i sessi, garantire trasporti e servizi odontoiatrici gratuiti per gli studenti e i poveri e non pagare neanche un centesimo dei debiti che l’Islanda ha con le banche di tutta Europa.

Jón Gnarr ha delineato la nuova giunta comunale parlando dal tetto di un edificio di Reykjiavik (qui il servizio del telegiornale) e ha anche annunciato di non essere disposto ad ammettere in coalizione chi non abbia visto tutte e cinque le serie di The Wire. Si è poi premurato di rassicurare i politici e gli osservatori sulla natura del partito. Nessuno deve preoccuparsi - ha detto - del Partito Migliore. Perché si tratta del partito migliore. Se così non fosse si chiamerebbe "Partito Peggiore", o "Partito Pessimo" e noi non accetteremmo mai di lavorare con un partito del genere.

Sembra una burla, invece è proprio così. La notizia è assolutamente vera.
Il partito è nato nel novembre del 2009 e nelle elezioni di questo fine maggio ha effettivamente preso il 34,7% dei voti. Ha anche affermato che non onorerà nessuna delle promesse elettorali e che, mentre il resto del sistema politico è segretamente corrotto, il suo partito promette di esserlo apertamente.


E' un esempio piccolino?
Può essere. A me sembra tanta roba.

L'Islanda è diversa dall'Italia?
Certo. Ma qui si sta discutendo se per cambiare le cose sia meglio votare o non votare.
Sbaglio?



Gli islandesi hanno votato e hanno cambiato le cose.


Aspetto esempi diversi che dicano come anche il non-voto sia riuscito a cambiarle.

Coraggio.
Inviato il: 30/7/2010 17:16
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  •  Pispax
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Re: Questo cazzo di voto
#180
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Calvero



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Citazione:

No, questi cretini sono tutti amici TUOI.


.. a riprova: risposta Pispaxiana DOC, che conferma la motivazione del tuo contraddittorio con te medesimo, come ho detto:

Citazione:
creata da lui medesimo...


Dura da ammettere eh Pispax.. orecchie da mercante, come tuo solito.


Guarda, basta che quando leggi le cose ti impegni un pochetto e cerchi anche di capire quello che c'è scritto.

Nel post che hai citato la prima volta c'è anche la frase di a_mensa a cui risponde.
Se leggi entrambe le cose secondo me ce la fai.

Poco oltre la frase che riporti adesso, c'è anche la spiegazione del perché dico che sono amici tuoi (e suoi).
Anche qui, se leggi entrambe le cose secondo me ce la fai.



Oltretutto le temperature si sono anche abbassate.








A proposito: è da un po' che volevo chiedertelo.
Colgo l'occasione adesso.


Hai riportato tre o quattro volte l'elenco dei privilegi economici di cui godono i parlamentari. Qui lo fai un paio di volte, per esempio al post #26.

Quella cifra che inizia con 19.. (19.150) mi ha dato un deja vu: ricevetti una mail simile una decina di anni fa.
Solo che le cifre erano in lire.
Il resto era identico.


A quando risale quella roba che pubblichi?
Sei sicuro che sia attendibile?
Hai un link?



Io ho verificato un po' in giro, e mi risultano cifre PARECCHIO diverse (anche prima del recente abbassamento delle indennità).
Anche le condizioni sono abbastanza diverse.

Visto che nei vari blog si apre la ricorsa alle cazzate - in uno si parlava addirittura di uno stipendio mensile di oltre 37.000 euro, e tutto il resto era invariato - sono andato direttamente alla fonte:
http://www.camera.it/383?deputatotesto=4&conoscerelacamera=4




No sai, non è che in questo momento sia importante discutere se sia troppo o se sia troppo poco.

Solo che nel caso sarebbe brutto scoprire che per suscitare lo sdegno si arriva addirittura a mistificare la realtà e a fare propaganda come un Minzolini qualsiasi.



Se questi sono i mezzucci che si usano per convincere le gente a non votare, inizio a capire perché nessuno mi risponda.
Inviato il: 30/7/2010 18:14
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