Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Storia e Filosofia
  L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
<123
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  Floh
      Floh
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#13
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/12/2009
Da Milano
Messaggi: 1056
Offline
Ritengo le differenze che distinguono i due termini assurde, come si può pensare che chi formuli il pensiero etico sia esente da condizionamenti societari, dato che chiunque, che dir si voglia, vive in una detrminata epoca e cresce in un luogo ben preciso?
Egli adotta inevitabilmente in tenera età le usanze e vieve sotto i rituali dei propri avi.
Come si decide dunque quale elaborazione etica sia stata capace di slegarsi da queste influenze fino ad essere considerata pura?
Chi ha la presunzione di poter formulare una serie di regole così distaccate dall'ambiente che lo circonda?
Tanto da considerarla obbittiva e univerale, tanto da arrivare a creare due termini: uno che rappresenta quello che lui considera questo pensiero puro e non passibile di critiche (etica) e uno che rappresenta i punti di vista mendaci e non universali (morale).
Che senso ha la patetica e presuntuosa distinzione tra etica e morale?

Questo ci riporta alla domanda che ho fatto nell'apertura del thread:
E' possibile formulare un pensiero etico universalmente valido che non sia passibile di critica?

Secondo me NO, ma ho aperto il thread proprio per capire se mi sbaglio...
_________________
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Inviato il: 3/6/2010 19:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#12
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
Ok, sono le definizioni comunemente accettate. Sei stato chiarissimo.
Inviato il: 3/6/2010 14:03
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Floh
      Floh
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#11
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/12/2009
Da Milano
Messaggi: 1056
Offline
@ Redknight

Risponderò alla tua domanda in maniera prolissa per mettere bene le cose in chiaro.

Le persone comuni utilizzano "etica" e "morale" come sinonimi, grammaticalmente la cosa è però giudicata sbagliata.
La distinzione che viene fatta trai due termini a grandi linee, aquanto ho capito, è questa:

Etica:

Con questo termine ci si riferisce all'elucubrazione priva di restrizioni o condizionamenti sociali dell'epoca in cui si vive, la formulazione di linee guida che indirizzino l'uomo nelle sue scelte (nei confronti degli esseri vienti e di se stessi).
Quest'approccio razionalmente antidogmatico rende il termine etica di uso soprattutto laico.

Morale:

Il termine si riferisce a una serie di regole comunemente accettate come ovvie da un gruppo di individui in maniera passiva che comunque non la elaborano al di fuori di quei punti considerati ineluttabili dalla propria società e stabiliti anche dal credo religioso.

Condensando il tutto in poche parole si potrebbe dire che: la differenza tra i due termini è che l'etica è la disciplina che studia le regole del vievere da uin punto di vista puro e incondizionato, mentre la morale è invece il regolamento che l'etica ha prefissato e su cui influiscono condizionamenti irrazionali.

Convieni che questa è la distinzione accademicamente accettata dei due termini ?

Attendo la tua risposta e poi continuo il discorso con un'obiezione a questa distinzione.
_________________
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Inviato il: 3/6/2010 11:58
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Floh

Forse mi sono spiegato male. Vorrei sapere il significato della parola "etica".
Inviato il: 2/6/2010 23:51
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Floh
      Floh
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#9
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/12/2009
Da Milano
Messaggi: 1056
Offline
@ temponauta

Si può dire che, per forza di cose, una nazione nazionalista ha il senso dell'unità e dello sforzo comune più difuso tra la sua popolazine, la struttura rimane però piamidale, inquanto vi è sempre un centro di potere al di sotto del quale seguono diversi strati della società cone meno privilegi man mano che si scende.
Comunque, ti ricordo che il thread vuole trattare innanzitutto il contrapporsi di divesri pensieri etici, e che il Nazionalismo è stato preso in considerazione solo perchè rappresenta bene, a livello societario, un tipo di etica egoista e protezionista (in antitesi a quella condivisa di facciata in occidente attualmente).
_________________
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Inviato il: 2/6/2010 21:00
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  temponauta
      temponauta
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
Da
Messaggi: 2040
Offline
Prima ancora di addentrarsi nelle diverse componenti che caratterizzano il nazionalismo, vi propongo una chiave di lettura visuale della struttura socio-politica.
Vi è una differenza fondamentale tra una democrazia moderna e una nazionalista (teniamo conto che si rimane in democrazia), con passaggi intermedi che sono le democrazia monarchica e quella presidenzialista.
In una moderna democrazia la struttura socio-politica è a FORMA DI TRIANGOLO, con il potere politico (inteso in senso lato) posto al vertice.
I rapporti tra i vari livelli del triangolo sono di tipo gerarchico e ogni catena omogenea (corporazione, istituzione, partito, ecc.) che attraversa i livelli, con una base e un suo vertice, ritiene di essere svincolata dalle altre, ritenendo di avere un rapporto diretto ed esclusivo verso le massime cariche del potere (istituzioni di vertice).
A sua volta il potere di vertice "eletto", o comunque cambiato, sente la missione di "ricaricare" la società con i propri valori e i propri modelli che, per il solo fatto di aver raggiunto il vertice, sono ritenuti vincenti e quindi da imporre.
Il risultato che una società democratica moderna non ha valori costanti nel tempo e quelli che si definiscono tali (es. costituzione, risorgimento, ecc.) hanno bisogno di essere continuamente ricordati perchè non assimilati nel Dna del popolo.
Inoltre ogni organizzazione interna con un ruolo e una identità compete con le altre per assumere maggiore potere verso il vertice, nel quale cerca di essere rappresentata con propri esponenti.
Una democrazia nazionalista (o uno stato nazionalista in genere) ha invece una FORMA CIRCOLARE AD ANELLI CONCENTRICI.
Il potere di vertice non è posto in cima, come espressione della massima autorità gerarchica, ma al centro esatto, in quanto espressione dei valori della società, con una funzione che è di custode prima ancora che di autorità di governo.
Tutta la società in pratica è rivolta verso il centro e ogni livello "sociale" costituisce un anello che si richiude, a indicazione che ogni individuo, ogni categoria, detiene la consapevolezza di appartenere ad un sistema condiviso.
Di tale consapevolezza beneficiano anche le catene omogenee interne di potere, che attraversano gli anelli come fette di una torta, per cui più che di rapporti gerarchici tra i vari livelli si può parlare di unità di intenti.
Il potere di vertice, nella sua funzione di custode di valori, non ha interesse a personalizzarli, per cui i valori durano nel tempo e si fissano sempre più potentemente negli individui e nel popolo.
Scusate le ripetizioni: quello che conta è essere riuscito a dare il senso dell'immagine, perchè al triangolo si associa una società di tipo "gerarchico" (con tutti i limiti che conosciamo), mentre al cerchio una società di tipo "alveare" (basata più sulla condivisione che sulla competizione).
Il nazionalismo esprime normalmente una società alveare.
Inviato il: 2/6/2010 20:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Floh
      Floh
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/12/2009
Da Milano
Messaggi: 1056
Offline
Intendo la stessa cosa...sbaglio?
_________________
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Inviato il: 2/6/2010 20:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
Sì ma non ti ho chiesto quando usi l'aggettivo e quando il sostantivo...
Ho chiesto cosa intendi con l'uno e con l'altro.
Inviato il: 2/6/2010 20:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Floh
      Floh
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/12/2009
Da Milano
Messaggi: 1056
Offline
Beh, uso "etico" accompagnandolo a un sostantivo tipo: "il pensiero etico"
uso etica quando dico: "un certo tipo di etica"

Potrei fare altrimenti?
_________________
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Inviato il: 2/6/2010 20:30
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Floh

Prima di rispondere al tuo quesito iniziale, potresti spiegarmi cosa intendi quando usi l'aggettivo "etico" e il sostantivo "etica"? È terribilmente facile fraintendersi sui termini, per cui è necessario chiarire da subito.
Inviato il: 2/6/2010 20:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Floh
      Floh
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/12/2009
Da Milano
Messaggi: 1056
Offline
Floh ti sei impazzito ???

a me paiono dubbi leciti, comunque potremmo aprire thread per parametrare il termine "pazzo"

La prossima volta non ti rispondo, così non casco in queste trappole. Me la pagherai

Amore per la filosofia?
_________________
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Inviato il: 2/6/2010 19:50
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Floh ti sei impazzito ???

... ora non ho tempo, verrò ad argomentare, spero in serata. La prossima volta non ti rispondo, così non casco in queste trappole. Me la pagherai
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/6/2010 19:43
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Floh
      Floh
L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/12/2009
Da Milano
Messaggi: 1056
Offline
E' possibile formulare un pensiero etico universalmente valido che non sia passibile di critica?
Un pensiero etico può considerare giusta una tal cosa, mentre un altro tipo di pensiero etico può considerare giusto l'opposto?
Quanto tutto ciò influisce nei movimenti Nazionalisti?

Il discorso era iniziato nel forum "i 19 errori di ISRAELE" ma essendo diventato off topic ci spostiamo quà.


-------------------------------------------------------------------------------------------------------

Calvero:

il Nazionalismo è quella cosa per cui non possa essere messo in discussione il principio di quella Cultura e della Spiritualità inneggiante di cui si sono fatti carico i sionisti.
[...]
Il nazionalismo è un processo che si mette in moto attraverso una cosciente o incosciente formazione culturale di appartenenza. Il Nazionalismo non potrebbe nascere se non attraverso un percorso che nel tempo ha formato culturalmente una data società, un dato popolo, con una serie di valori che non sono facilmente definibili ma che fanno parte di una presa di coscienza collettiva di peculiarità di pensiero, nonché storiche, tradizionali e popolari ecc. ecc. ... che sono inglobate in una data collettività.


La spiritualità nel nazionalismo, così come le usanze di una certa nazione, sono semplicemente dei fronzoli, possono dare delle sfumature a quella che sarà l'etica del movimento, ma non determinare quanto il Nazionalismo può diventare non curante degli altri popoli in funzione dell'inceremento del benessere della nazione.

Quindi dicevo che il nazionalismo può essere messo sotto i raggi X proprio in virtù del fatto che una data cultura è stata foriera di una serie di cause ed effetti che hanno portato ad un tipo di nazionalismo, piuttosto che a un altro.

Prova a pensare al Fascismo e a tutti gli altri movimenti di estrema destra che ha conosciuto il mondo, fino ad arrivare al Sionismo, nessuno di loro s'è mai curato delle sofferenze degli altri popoli, e questa costante è la prova che esiste un certo tipo di etica comune alla base di tutti questi moviementi.
Ora, te la ritieni insana, ma questo secondo la tua etica, si può dire (parlando al di fuori delle considerazioni etiche, universalmente quindi) che è egoista ed elitaria, ma non insana.

La religione,estattamente come per il sionismo, è solo una facciata, altrimenti non si spiegherebbe la costante comune tra Nazionalismi di diversa fede.

Io ho dovuto argomentare

Non sto argomentando?

Florizel :

Floh, come molto giustamente scriveva qualcuno, ci sono delle priorità. Quella di fare della filosofia mi pare possa passare in second'ordine di fronte alla recrudescenza quotidiana o straordinaria dello stato sionista in terra Palestinese.

Credo sia importante fare chiarezza sui motivi più intimi (quindi etici) che portano a queste recrudiscenze.
Fare ciò non peggiora certamente le condizioni dei palestinesi, perchè sembra che te la metta giù così.

se non parametri cosa sia bene e cosa male, non puoi ETICAMENTE definirli.

ma è proprio eticamente definendoli che li parametri, tenendo sempre conto che quei paramentri in cui li poni, per altri gruppi di persone possono benissimo essere differenti, ma non per questo li si può definire, come fa Calvero, "insani" perchè loro potrebbero etichettare benissimo i tuoi allo stesso modo.

Nel caso del sionismo, il "male" è spacciato come "bene", la presunta "difesa" del popolo ebraico coincide con l'annientamento di un altro popolo. Allora, esiste un'ETICA che afferma il BENE solo per alcuni individui

Esatto! e che dimostrazione serve se non l'esistenza stessa dei Nazionalismi e il loro comportamento?

Perchè considerando la presa che ancora riesce ad avere sugli israeliani, nonostante la palese efferatezza della sua politica, per il sionismo la morte e la distruzione di un popolo a proprio vantaggio devono rispondere anche ad un qualche immaginario che ha a che vedere con ciò che è apprezzabile esteticamente, quindi desiderabile.

Come se uccidere, per i sionisti, sia un bisogno estetico...il biogno di uccidere deriva dalla necessità di imporre le proprie decisioni ad altri che non le accettano di buon grado, è un bisogno materialista, non estetico.
_________________
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Inviato il: 2/6/2010 19:23
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
<123

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA