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   Guerre e Terrorismo
  i 19 errori di ISRAELE

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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#225
Sono certo di non sapere
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Non so come commentarla, questa notizia, se non andando a rileggermi la storia della Palestina (dal testo di Fabio Beltrame).

Usa: scuola cancella discorso di giornalista che ha attaccato Israele.

E parliamo di Helen Thomas, "la decana dei giornalisti accreditati alla Casa Bianca."

Tutto, per aver detto che gli Israeliani devono "andare al diavolo fuori dalla Palestina" e tornanre in Polonia, Germania e negli Stati Uniti. "

Alcune testate riportano "israeliani", altre "ebrei".

Una logica per aver nominato quei paesi, in effetti c'è: fino al declino dell'impero ottomano, gli unici ebrei che vivevano in Palestina erano i sefarditi, provenienti dalla penisola iberica da dove erano stati cacciati dalla "reconquista" del 1492, e che vivevano in piccole comunità autonome, ma ben integrate alle altre. E' solo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 che gruppi di ashkenaziti, ebrei provenienti dall'Europa orientale, si insediano in Palestina, provocando l'ostilità dei sefarditi, che li ritenevano mossi da manipolazioni o inesatta interpretazione della religione ebraica, e da un forte spirito nazionalista che avrebbe portato a conseguenze disastrose.

Alla luce di queste pagine di storia, che ben pochi riportano per approfondire la questione di israele come stato, la Thomas ha puntato il dito non contro "gli ebrei", ma verso le prime colonie sioniste; ancor più se tali iniziali insediamenti coincidono con la nascita del sionismo.

Insomma, la "decana", ad 89 anni, ha ancora moltissimo da insegnare, soprattutto alla classe di pennivendoli forgiata dall'amministrazione USA da quando israele "deve difendersi".
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Inviato il: 8/6/2010 2:46
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  •  redna
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#224
Sono certo di non sapere
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Arrivati a Dublino gli attivisti della Rachel Corrie

A casa: fine dell’avventura per i pacifisti irlandesi che, a bordo della Rachel Corrie, avevano tentato di raggiungere le coste della Striscia di Gaza, violando il blocco imposto da Israele. I commando israeliani, come avevano fatto pochi giorni prima sulla Mavi Marmara con tragiche conseguenze, si sono calati sul pontile della nave. Questa volta non hanno trovato resistenza, come racconta Mairead Maguire, irlandese, premio Nobel per la Pace nel ’76: “Sono saliti a bordo in tenuta da combattimento, alle 11 del mattino, con le facce annerite, le maschere, fucili e due pistole. Voglio dire, 35 soldati a bordo così, fa un po’ paura, ma poi hanno visto che ci sedevamo, che eravamo non-violenti, e le armi non le hanno usate”.

Il rischio di nuovi incidenti c’era, in considerazione di quanto accaduto pochi giorni prima sulla nave turca. Episodio sul quale si deve ancora aprire un’inchiesta, e la diplomazia internazionale si è fatta intensa, nel tentativo di evitare che la polemica si surriscaldi e coinvolga altri Paesi.


la Rachel Corrie era in acque internazionali quando i sionisti si sono calati sul ponte della nave sempre in tenuta da combattimento....erano 35 soldati armati di tutto punto contro 19 attivisti...

********

Gaza:diplomazia al lavoro fra mille difficoltà
Israele deve essere punita, e il blocco della Striscia di Gaza deve cessare subito: il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, in occasione di un incontro con il presidente siriano Bashar al Assad, ha usato parole forti:

“Abbiamo perso nove vite. Israele deve pagare e lo farà. Noi continueremo ad agire nel quadro della legalità internazionale”.

La Turchia spera di ottenere il massimo appoggio dalla Siria e dagli altri Paesi impegnati nel vertice di Istanbul sulla sicurezza regionale: Russia, Iran, Afghanistan, Pakistan. Partecipa anche il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas.

Il vice-presidente americano Joe Biden cerca di ricucire, e di elaborare nuove soluzioni per Gaza. Lo ha detto incontrando il presidente egiziano, Hosni Mubarak.


Ma non è chiaro quanto margine possa avere, né quanto tempo: da una parte, altre navi stanno per dirigere sulla striscia di Gaza, si tratta di navi umanitarie dall’Iran, con i guardiani della rivoluzione che si dicono pronti a una scorta armata.
L’ennesima provocazione iraniana, dice Israele, ma la decisione presa oggi, di procedere con un’inchiesta interna invece che internazionale, non aiuta a stemperare i toni.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 7/6/2010 22:38
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#223
Dubito ormai di tutto
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Da perugia
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Neanche a farlo apposta...

Falsi alcuni audio:

Clarification/Correction Regarding Audio Transmission Between Israeli Navy and Flotilla on 31 May 2010, Posted on 5 June 2010

Yesterday evening on 4 June 2010, the IDF released an audio recording of a radio transmission between the Israeli Navy vessel and the Flotilla ships wherein unidentified flotilla passengers tell the Israeli Navy vessel to “shut up, go back to Auschwitz” and “we’re helping Arabs go against the US, don’t forget 9/11.” There have been questions regarding the authenticity of the recording as well as its attribution to a communication with the Mavi Marmara.

So to clarify: the audio was edited down to cut out periods of silence over the radio as well as incomprehensible comments so as to make it easier for people to listen to the exchange. We have now uploaded the entire segment of 5 minutes and 58 seconds in which the exchange took place and the comments were made.

This transmission had originally cited the Mavi Marmara ship as being the source of these remarks, however, due to an open channel, the specific ship or ships in the “Freedom Flotilla” responding to the Israeli Navy could not be identified. During radio transmissions between Israeli Navy and the ships of the “Free Gaza” Flotilla on 31 May 2010, the Israeli Navy ship attempts to make contact with the ‘Defne Y’ on channel 1-6. Other ships from the flotilla respond on the channel, without identifying themselves. At some point during the radio exchange the Israeli Navy is told by one of the ships to “shut up, go back to Auschwitz” (2:05) and “don’t forget 9-11″ (5:42).

http://idfspokesperson.com/2010/06/05/clarificationcorrection-regarding-audio-transmission-between-israeli-navy-and-flotilla-on-31-may-2010-posted-on-5-june-2010/
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“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 7/6/2010 20:21
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#222
Dubito ormai di tutto
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Da perugia
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La parodia di "We are the world", in chiave "informazione corretta":

(sottotitoli in francese)

http://www.youtube.com/watch?v=hIeBGa9q2Rw
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“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 7/6/2010 15:34
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  •  redna
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#221
Sono certo di non sapere
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Citazione:
@ redna:
calcola oltretutto che le due Challenger, per ammissione degli stessi israeliani, sono state sabotate prima della partenza, ed il conto è fatto.


l'ho notato. Era un pericolo sequestrare le due navi statunitensi e portarle in israele oltretutto se accadeva qualcosa all'equipaggio americano erano volatili per diabetici, e già con la Liberty ci sono ancora contenziosi fra i due....

La cosa strana è che i sionisti di aver sabotato le due navi se ne sono vantati pure.E'evidente che sapevano che non sarebbero incorsi in alcun problema con i proprietari delle navi.


Citazione:

uhm, navi statunitensi sabotate dagli "amici" ebrei, strano, vero? ;)

assolutamente nulla di strano se prima, da bravi compagnoni, ci si accorda

EDIT

Blondet qualcosa ci lascia ancora leggere su effedieffe.com:


Joe Fallisi racconta MAURIZIO BLONDET Il racconto del reduce Fallisi parla di una esibizione incredibile di potenza militare con l'impiego persino di due sommergibili, una cosa di cui i media non hanno parlato. «Gli israeliani sono saliti a bordo in un lampo: tutti col volto coperto da una maschera nera, armati fino ai denti, giberne piene di caricatori, giubbotti antiproiettile, ci puntavano i loro mitragliatori». Il trattamento d'altronde è lo stesso che adottano con i palestinesi, ogni giorno.

dunque c'erano anche DUE SOMMERGIBILI in quell'azione.
Non ci sarebbe da meravigliarsi che nella zona fosse stata in corso qualche esercitazione...
quando succede qualcosa ultimamemnte ...le esercitazioni non mancano mai.
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Inviato il: 7/6/2010 8:26
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  •  dr_julius
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#220
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Citazione:

Freeman ha scritto:
@ redna:
calcola oltretutto che le due Challenger, per ammissione degli stessi israeliani, sono state sabotate prima della partenza, ed il conto è fatto.

uhm, navi statunitensi sabotate dagli "amici" ebrei, strano, vero? ;)


Gli vogliono bene e hanno fatto il possibile per non doverli "abbordare", con tutti i rischi che ciò comporta?
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Inviato il: 7/6/2010 0:09
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#219
Dubito ormai di tutto
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@ redna:
calcola oltretutto che le due Challenger, per ammissione degli stessi israeliani, sono state sabotate prima della partenza, ed il conto è fatto.

uhm, navi statunitensi sabotate dagli "amici" ebrei, strano, vero? ;)
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Inviato il: 6/6/2010 23:17
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#218
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Palestina: "Gaza voleva accogliervi come vincitori".

Ecco alcune reazioni dei blogger palestinesi subito dopo aver appreso dell'attacco [en] israeliano alle navi cariche di aiuti dirette a Gaza.

La disperazione di Gaza. Voci di bloggers palestinesi.

Intervista a Gideon Levy:

Non c'è censura in Israele, c'è qualcosa di molto peggio : l'auto- la censura, la tirannia del rating,la tirannia di chi vuole piacere al lettore, la tirannia della vendita dei giornali.

Il martellamento mediatico e l'asservimento delle coscienze al potere sono anche in Italia il pane quotidiano, a danno sempre degli stessi.

Gaza è ovunque.
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Inviato il: 6/6/2010 18:00
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  •  redna
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#217
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Citazione:
Faccia-di-tolla Netanyahu ha detto che "stavolta non ci sono stati problemi perché si trattava di veri pacifisti".

questo per far capire 'al mondo' che era giusto il bliz sionista in piena notte, in acque internazionali e con l'aggiunta di un mezzo massacro dei passeggeri. E' ovvio che nessuno ha potuto rispondere se consideriamo che nessun giornalista estero è stato ammesso perchè vige ancora la CENSURA perchè è un paese democratico.


Intanto gli attivisti della Rachel Corrie vengono mandati a casa:

Israele: attivisti Rachel Corrie saranno espulsi oggi
06 Giugno 2010 09:11 ESTERI

TEL AVIV - Saranno espulsi oggi da Israele gli 11 passeggeri e gli 8 membri dell'equipaggio della Rachel Corrie, la nave irlandese abbordata ieri dalla marina israeliana mentre si dirigeva verso la Strisca di Gaza con un carico di aiuti. Fra i passeggeri, 5 irlandesi e 6 malesi, vi e' anche il premio Nobel per la pace 1976, la nordirlandese Mairead Maguire, 66 anni. (RCD)



e delle navi e di quello che c'era sopra nessuno sa nulla di quello che ne faranno gli israeliani.

Il bottino, da veri pirati, se lo spartiranno fra loro?

EDIT

la Rache Corrie è la nave di Free Gaza e Greta Berlin scriveva il 30 maggio:


Del tutto americane
SCRITTO DA GRETA BERLIN | 30 MAGGIO 2010

PER IL RILASCIO IMMEDIATO

(Cipro, 30 maggio 2010) Ci sono ora due barche del movimento Free Gaza nella Freedom Flotilla che sta per consegnare 10.000 tonnellate di rifornimenti alla popolazione di Gaza imprigionata. La terza barca è in riparazione.

Le nostre due barche passeggeri, Challenger 1 e Challenger 1I, hanno avuto problemi meccanici venerdì 28 maggio, e sono state trainate nei porti di Cipro. Dopo che le autorità di porto cipriote nella parte greca hanno negato l'attracco per riparazioni, la nostra barca, Challenger 1 ha raggiunto a stento il porto di Famagosta, nella parte turca di Cipro.

Entrambe le imbarcazioni battono bandiera statunitense e sono registrate negli Stati Uniti, il che significa che sono territorio degli Stati Uniti.

Pertanto ci aspettiamo che il governo degli Stati Uniti intervenga in caso queste proprietà degli Stati Uniti siano erroneamente confiscate dalle autorità israeliane come hanno minacciato. Israele deve ancora restituire la barca Spirit of Humanity che batteva bandiera greca.

http://www.freegaza.org/it/home/press-releases/1189-as-american-as-apple-pie

quindi non è affatto azzardato, alla luce dei fatti, dire che gli israeliani continuano a fare i pirati, senza che nessuno li disturbi o tenti di farlo. E non si capisce il perchè lasciano far questo consdierato che gli aiuti sono internazionali e per Gaza.
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Inviato il: 6/6/2010 11:24
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#216
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

ovviamente (visto il nome della nave) non poteva fare la fine della Mavi Marmara e l'hanno lasciata andare in porto 'senza resistenza' ovviamente è stata il tutto lodato da Netanyau.


Faccia-di-tolla Netanyahu ha detto che "stavolta non ci sono stati problemi perché si trattava di veri pacifisti".
Come al solito, capovolgono le responsabilità, è il gioco in cui i sionisti sono specialisti. Anche molti funamboli del giornalismo italiano hanno imparato benissimo il giochetto.
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Inviato il: 6/6/2010 8:16
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#215
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Inviato il: 6/6/2010 0:26
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#214
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E' inutile, hanno il riflesso pavloviano dell'autocensura preventiva


I "nostri" lavoratori nemmeno scherzano: una bella settimana di rifiuto di avere a che fare con tutto ciò che è merce israeliana, no,vero??

Come in Svezia: In Svezia i lavoratori portuali boicottano Israele.

1500 lavoratori, uniti e compatti che non scaricheranno le navi israeliane. Il loro sindacato è tra i finanziatori di FreedomFlotilla.

Ho trovato poi questo blog in cui scrive un israeliano, a quanto pare: Manifestazioni di protesta in tutto il mondo e in Israele.

"6.000 israeliani si sono riuniti per protestare contro il raid israeliano e l'uccisione dei nove attivisti pro-palestinesi Striscioni , bandiere israeliane per dimostrare che si manifestava contro il Governo,no contro Israele. Gli slogan:"Il governo ci sta facendo affogare" " Dobbiamo far un passo per la pace. Contemporanemante un centinaio di attivisti di destra hanno cominciato a seguire il corteo ed è intervenuta la polizia per evitare scontri tra i due gruppi. Uri Avnery è stato preso di mira e" salvato" dalla polizia".

Qui, alcuni interventi di Fabio Beltrame, autore di "Palestina ai Palestinesi".
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Inviato il: 6/6/2010 0:02
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#213
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No, l'hanno ammazzata gli eroici israeliani, schiacciata sotto un bulldozer mentre tentava di impedire la solita demolizione a scopo punitivo, ma è vietato ricordarlo.
Affanculo, pezzi di merda.


ovviamente (visto il nome della nave) non poteva fare la fine della Mavi Marmara e l'hanno lasciata andare in porto 'senza resistenza' ovviamente è stata il tutto lodato da Netanyau.
Della nave e di tutto quello che contenva non si sa che fine faccia.Si sa solo che l'equipaggio è stato rispedito in patria.
Anche questa è stata una rapina di uomini e di cose ma nessuno pare non lo noti più.

Ma gli aiuti erano per Gaza o per gli israeliani?
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Inviato il: 5/6/2010 23:19
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#212
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E' inutile, hanno il riflesso pavloviano dell'autocensura preventiva: più di un "giornalista" oggi in diversi TG nazionali ha ricordato come la Rachel Corrie abbia preso il nome di "una pacifista americana MORTA a Gaza".
Morta come ? Ictus? Infarto? Suicidio?
No, l'hanno ammazzata gli eroici israeliani, schiacciata sotto un bulldozer mentre tentava di impedire la solita demolizione a scopo punitivo, ma è vietato ricordarlo.
Affanculo, pezzi di merda.
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Inviato il: 5/6/2010 19:47
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  •  dr_julius
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#211
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Questa prima testimonianza (palesemente di fonte Israeliana) mostra un momento dell'abbordaggio alla nave irlandese Rachel Corrie

(frammento molto breve messo su YouTube alle 13:45 di oggi)





Non si vedono incidenti.

Notevole come questa volta si voglia ostentare trasparenza.
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Inviato il: 5/6/2010 14:31
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  •  Calvero
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#210
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Citazione:
ha detto mons. Tomasi. «Quindi - ha proseguito - dobbiamo tutti incoraggiare la comunità internazionale e i Paesi più direttamente interessati a lavorare per una soluzione di lunga durata che non può essere altro - a questo punto - che quella di uno Stato palestinese e di uno Stato israeliano sicuro, in modo che tra i due si possa eventualmente non solo rispettare le regole dell’indipendenza ma anche aprire la porta alla collaborazione».




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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#209
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Queste, le dichiarazioni di Manolo Luppichini al suo rientro a Roma.


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Inviato il: 5/6/2010 12:23
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#208
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Le ultime notizie danno la Rachel Corrie scortata al porto di Ashdod dalle autorità israeliane.

A quanto pare, il governo irlandese ha formulato degli accordi con israele circa la possibilità che venga aperto un corridoio via terra per consegnare gli aiuti a Gaza.

"Ma gli attivisti filo-palestinesi a bordo hanno fatto sapere di non volervi aderire. "Noi - ha dichiarato nella notte per telefono dalla nave uno dei pacifisti, John Graham - non abbiamo intenzione di accettare alcuna intesa che ci voglia coinvolgere legittimando l’assedio (navale israeliano) contro la Striscia di Gaza"."
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#207
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Racquel Corrie in mano israeliana

Corrie in mano israeliana, scortata verso Ashdod

ROMA - Fonti dell'organizzazione Free Gaza hanno hanno reso noto su Twitter che la nave dei pacifisti Rachel Corrie è stata presa con la forza dalla marina israeliana ed è rimorchiata verso il porto di Ashdod. I passeggeri a bordo sono incolumi.

La notizia è stata postata sul profilo dell'organizzazione su Twitter da Perdana, società malese comproprietaria della nave che ha un proprio attivista a bordo. Sullo stesso sito si apprende che la nave è visibile dalla costa di Gaza.

Il battello di attivisti filopalestinesi Rachel Corrie, diretto verso la Striscia di Gaza, è stato intercettato dalla Marina israeliana 35 miglia al largo delle coste. Lo rende noto un portavoce del gruppo di attivisti. La notizia è stata confermata anche dai gruppi Facebook e Twitter dell'imbarcazione irlandese, nei quali si legge che non ci sono stati né scontri né feriti.

Secondo quanto riferisce un membro del gruppo Freegaza, Greta Berlin, la marina israeliana avrebbe seguito l'imbarcazione irlandese. Un giornalista di Al Jazeera, che si trovava a bordo della nave irlandese, ha detto di aver visto le navi israeliane accanto alla Rachel Corrie. "Ci stanno seguendo - ha affermato -. Non ci sono scontri". "Diversi scafi hanno accerchiato la Rachel Corrie - è la testimonianza di Amjad al-Shawa, portavoce del comitato che avrebbe dovuto accogliere gli attivisti filopalestinesi a Gaza - in una zona situata tra le 30 e le 35 miglia al largo delle coste di Gaza". L'esercito israeliano non ha ancora confermato l'accaduto. I gruppi Facebook e Twitter stentano a fornire notizie per l'impossibilità di comunicare con i passeggeri a bordo della nave.

ISRAELE NON CONFERMA ABBORDAGGIO CORRIE - Non trova per il momento nessuna conferma da fonti israeliane la notizia secondo cui la nave irlandese Rachel Corrie, diretta verso Gaza, sarebbe stata dirottata dalla marina d'Israele verso il porto di Ashdod. Un portavoce militare ha dichiarato di non avere per ora ''alcuna informazione del genere''. ''L'unica cosa che posso al momento confermare - ha detto il portavoce militare - e' che l'equipaggio (della Rachel Corrie) ha finora ignorato le nostre richieste di cambiare rotta e ha rifiutato di cooperare''.

TV ISRAELE,CORRIE ABBORDATA, NESSUNA VIOLENZA - La tv israeliana Canale 2 ha confermato che forze militari hanno preso possesso senza scontri della Rachel Corrie. L'abbordaggio, secondo l'emittente, é stato "pacifico" e la nave viene ora dirottata verso il porto israeliano di Ashdod. La nave "é passata sotto il controllo" delle forze israeliane, ha poi confermato un portavoce militare, aggiungendo che l'abbordaggio è avvenuto "senza scontri" e "senza alcuna resistenza" da parte dell'equipaggio. La Rachel Corrie, che cercava di rompere - con un carico di aiuti e 19 attivisti filo-palestinesi a bordo - il blocco imposto alla Striscia
CORRIE IGNORA CONTATTI, S'ATTENDE ABBORDAGGIO - La nave irlandese 'Rachel Corrie' ha ignorato finora le richieste della marina israeliana di cambiare rotta e dirigersi verso il porto Ashdod (sud di Israele). Lo ha detto all'ANSA un portavoce militare, rifiutandosi di aggiungere se l'imbarcazione sia tuttora in movimento o sia invece fermo, circondato da unità israeliane, secondo quanto riferito da alcune fonti del Comitato di accoglienza a Gaza.

"Abbiamo stabilito un contatto, ma l'equipaggio non coopera", ha detto un portavoce militare, ribadendo che le forze israeliane hanno chiesto alla Rachel Corrie di deviare "verso il porto di Ashdod" e lasciando intendere che a questo punto la nave potrebbe essere abbordata. Resta tuttavia confermata, per il momento, la mancanza di qualsiasi segno di scontro. Ieri sera il ministero degli Esteri irlandese e quello israeliano avevano delineato un'ipotesi di accordo affinché la nave potesse attraccare ad Ashdod con la garanzia israeliana dell'apertura di un corridoio via terra attraverso il quale lo stesso equipaggio avrebbe potuto poi consegnare il suo carico di aiuti a Gaza, previ i controlli di sicurezza. Ma gli attivisti filo-palestinesi a bordo hanno fatto sapere di non volervi aderire. "Noi - ha dichiarato nella notte per telefono dalla nave uno dei pacifisti, John Graham - non abbiamo intenzione di accettare alcuna intesa che ci voglia coinvolgere legittimando l'assedio (navale israeliano) contro la Striscia di Gaza".

ISRAELE CONFERMA, STOP O ABBORDAGGIO - Le forze israeliane "non avranno altra scelta se non quella di abbordare la nave" se la Rachel Corrie, la nave irlandese con a bordo aiuti e attivisti filo-palestinesi, continuerà a puntare verso la Striscia di Gaza. Lo ha detto all'ANSA il capitano Aryi Shalicar, dell'ufficio stampa delle forza armate israeliane. "Sono quattro ore che proviamo a contattare l'equipaggio per chiedere di cambiare la rotta verso Ashdod (sud di Israele) di non violare il blocco (imposta da Israele attorno alla Striscia di Gaza), ma per ora non c'é cooperazione", ha affermato l'ufficiale. "Se non avremo altra scelta, abborderemo la nave per fermarla, perché questo è il nostro compito", ha aggiunto.

- "Israele - ha ripetuto il portavoce militare - non ha problemi a far attraccare la Rachel Corrie ad Ashdod e ad aiutare poi l'equipaggio a trasferire gli aiuti a Gaza" via terra. Ha tuttavia aggiunto che occorrerà prima "ispezionare il carico, per verificare che non vi siano esplosivi o munizioni". Israele ha imposto severe restrizioni attorno alla Striscia di Gaza, fin dall'avvento al potere in questa enclave palestinese degli islamico-radicali di Hamas, nel 2007. Gli attivisti, tuttavia, considerano illegittimo tale blocco, la cui revoca è chiesta con crescente insistenza anche da diversi attori della comunità internazionale: tanto più dopo il sanguinoso blitz di lunedì compiuto dalle forze speciali israeliane contro una flottiglia guidata dalla nave turca Mavi Marmara che cercava a sua volta di forzare l'embargo.


Citazione:
E forse è semplicemente in corso una "manutenzione" dello status quo di chi comanda davvero.

molto probabilmente sia bibi che obama sono in forte difficoltà interna. Bibi non si è ancora scagionato delle accusa di aver fatto uccidere a Dubai l'armiere palestinese e Obama è alla prese con la marea nera che non cessa e che fa più che mai danni agli occhi di tutti e i consensi si stanno riducendo di momento in momento.
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Inviato il: 5/6/2010 12:07
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#206
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Freeman ha detto Citazione:

Voglio vedere se di fronte a questa confessione di un sabotaggio compiuto da agenti israeliani nel porto di un "alleato", c'è ancora qualcuno che si mette a cavillare sulla definizione di pirateria...
Il problema è che ormai i sionisti ammettono apertamente, con abbondanza di faccia di tolla e arroganza, i loro atti scellerati, perché sanno che nessuno mai si sognerà di accusarli e/o men che meno di "punirli".


La definizione di "pirateria" è inappropriata.
I pirati sono, in parole semplici e non giuridiche, predoni per ragioni di profitto personali.
Quello è sabotaggio.
La strage sulla Flotilla è terrorismo. Oppure atto di guerra (ma essendo rivolto contro civili sarebbe meglio parlare di terrorismo di stato, come ha detto Erdogan).

Sul senso di impunità degli israeliani hai pienamente ragione, non è una novità e mi sembra superfluo citare ad esempio come si mossero nella caccia al Settembre Nero.

Ma ora stanno mettendo a dura prova la pazienza di alcuni alleati. E forse è semplicemente in corso una "manutenzione" dello status quo di chi comanda davvero.
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Inviato il: 5/6/2010 11:55
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#205
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Citazione:

florizel ha scritto:
Dopo i sabotaggi subiti alle altre due imbarcazioni del Free Gaza Movement, le misure di sicurezza prese prima della partenza della Rachel Corrie sono state accurate. I sabotaggi sono stati confermati da il colonello Itzik Tourgeman che ha dichiarato alla Commissione Difesa e Affari Esteri della Knesset, il parlamento israeliano, che alcune navi della Flotilla non hanno potuto salpare dai porti europei verso Gaza perché manomesse grazie ad una "missione coperta", ovvero da agenti dell'Intelligence."


Qui l'articolo originale.

Voglio vedere se di fronte a questa confessione di un sabotaggio compiuto da agenti israeliani nel porto di un "alleato", c'è ancora qualcuno che si mette a cavillare sulla definizione di pirateria...
Il problema è che ormai i sionisti ammettono apertamente, con abbondanza di faccia di tolla e arroganza, i loro atti scellerati, perché sanno che nessuno mai si sognerà di accusarli e/o men che meno di "punirli".
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Inviato il: 5/6/2010 11:43
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#204
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Tagliata la testa come a San Giovanni

Lo dice padre Roberto Ferrari, missionario in Turchia, parlando dell'omicidio di monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia e presidente della Conferenza episcopale turca, ucciso a Iskanderun il 3 giugno scorso.


Immagino si riferisse a San Giovanni Battista.
traggo da wikipedia

"Il Battista morì a causa della sua predicazione. Egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade; il re lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la bella figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato ad un banchetto, lo fece decapitare."


Ora ci vorrebbe qualcuno più addentro di me nei simbolismi e nei codici linguistici (massonici ad esempio) per riuscire a spiegare perchè, tra i mille modi possibili di uccidere un uomo, perchè si sia voluto uccidere monsignor Padovese proprio in quel modo. O perchè padre Ferrari si sia affrettato a rilasciare il macabro dettaglio in una intervista.

ULTIM'ORA: la Rachel Corrie alla fine è stata abbordata dagli israeliani e sembra si sia diretta al porto di Ashod. Risultano illesi tutti i passeggeri. (fonte adnkronos)
EDIT: ma ancora Israele non conferma l'abbordaggio
(da corriere.it delle 11:37)
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Inviato il: 5/6/2010 11:39
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#203
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Non mi sembra molto importante, ma vedo che ancora qualcuno voleva appurare le norme di diritto marittimo applicabili nelle circostanze dell'attacco.
QUI ho trovato una dissertazione dell'avvocato Claudia Milani che spiega tutti i dettagli tecnici.

Diceva dunque giusto DA SUBITO Erdogan, definendo l'episodio un atto di terrorismo di stato.

(citato qui dalla ANSA)
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Inviato il: 5/6/2010 11:24
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#202
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Israeliani intercettano la Rachel Corrie
si attende l'abbordaggio
Unità della marina hanno circondato la nave
irlandese al largo della cose di Gaza



La Rachel CorrieLARNACA - La nave irlandese «Rachel Corrie», in navigazione verso la Striscia di Gaza, ha ignorato finora le richieste della marina israeliana di cambiare rotta e dirigersi verso il porto Ashdod (sud di Israele). «Abbiamo stabilito un contatto, ma l'equipaggio non coopera», ha detto un portavoce militare, rifiutandosi di aggiungere se l'imbarcazione sia tuttora in movimento o sia invece ferma, circondata da unità israeliane. Resta tuttavia confermata, per il momento, la mancanza di qualsiasi segno di scontro.
PROIBIZIONE - Venerdì sera il ministero degli Esteri irlandese e quello israeliano avevano delineato un'ipotesi di accordo affinchè l'ultima nave della Freedom Flotilla decisa a superare il blocco potesse attraccare ad Ashdod con la garanzia israeliana dell'apertura di un corridoio via terra attraverso il quale lo stesso equipaggio avrebbe potuto poi consegnare il suo carico di aiuti a Gaza, previ i controlli di sicurezza. Ma gli attivisti filo-palestinesi a bordo hanno fatto sapere di non volervi aderire. «Noi - ha dichiarato nella notte per telefono dalla nave uno dei pacifisti, John Graham - non abbiamo intenzione di accettare alcuna intesa che ci voglia coinvolgere legittimando l'assedio (navale israeliano) contro la Striscia di Gaza».

ATTIVISTI UCCISI CON COLPI ALLA TESTA A BRUCIAPELO - Intanto oggi il quotidiano britannico Guardian, citando le autopsie svolte in Turchia, scrive che i nove attivisti turchi uccisi dalle forze armate israeliane nel corso del blitz contro la Freedom Flotilla sono stati raggiunti da almeno una trentina di colpi d’arma da fuoco. Si tratterebbe di pallottole da 9 millimetri, sparate in molti casi da distanza ravvicinata; cinque delle vittime sono state colpite alla testa, scrive il medico legale turco, incaricato di effettuare le autopsie dal ministero della Giustizia di Ankara. In particolare, Ibrahim Bilgen, 60 anni, è stato colpito da 4 proiettili alla tempia, al petto, ai fianchi e alla schiena. Un diciannovenne, Fulkan Dogan, con cittadinanza americana, è stato raggiunto da cinque colpi sparati da meno di 45 centimetri, alla faccia, alla nuca, due volte alle gambe e una alla schiena. Altri due uomini sono stati uccisi da almeno quatto colpi ciascuno e cinque delle vittime hanno ricevuto proiettili nella schiena, ha riportato Yalcin Buyuk, vice-presiente della commissione di medicina legale.

ERDOGAN VALUTA SE MANDARE MARINA A ROMPERE ASSEDIO - Tayyip Recep Erdogan sta valutando se usare la sua Marina per rompere l'assedio di Gaza. Lo scrive Debkafile, un sito considerato vicino all'intelligence israeliana, che cita i servizi segreti turchi. Il premier turco starebbe addirittura pensando di salire a bordo egli stesso di un futura nave di attivisti filo-palestinesi, convinto che Israele non avrebbe il coraggio di intervenire per bloccarlo.

USA MEDIANO: «BLOCCO INSOSTENIBILE, MA DIRIGETEVI AD ASHOD» - Secondo fonti di Debkafile ad Ankara, l'amministrazione di Obama è comunque in stretto contatto con il premier turco per cercare di raffreddare gli animi. Mike Hammer, portavoce del National Security Council, ha tra l'altro chiesto espressamente all'imbarcazione israeliana di cambiare rotta e andare al porto di Ashdod. A proposito del blocco su Gaza, Hammer ha detto che «la situazione attuale è insostenibile e deve essere cambiata». Gli Usa lavorano attivamente con Israele, l'Autorità Palestinese e altri partner internazionali, «per mettere a punto nuove procedure per la consegna di materiale e assistenza alla popolazione di Gaza, evitando nel contempo l'importazione di armi».

http://www.corriere.it/esteri/10_giugno_05/rache-corrie-intercettata_b56cb98a-706b-11df-aae4-00144f02aabe.shtml

EDIT


Cronaca Mondo La marina israeliana intercetta la Rachel Corrie: “Stop o vi abbordiamo”

Le forze israeliane “non avranno altra scelta se non quella di abbordare la nave” se la Rachel Corrie, la nave irlandese con a bordo aiuti e attivisti filo-palestinesi, continuerà a puntare verso la Striscia di Gaza. Lo ha detto all’ANSA il capitano Aryi Shalicar, dell’ufficio stampa delle forza armate israeliane.
“Sono quattro ore che proviamo a contattare l’equipaggio per chiedere di cambiare la rotta verso Ashdod (sud di Israele) di non violare il blocco (imposta da Israele attorno alla Striscia di Gaza), ma per ora non c’é cooperazione”, ha affermato l’ufficiale. “Se non avremo altra scelta, abborderemo la nave per fermarla, perché questo è il nostro compito”, ha aggiunto.
La nave irlandese ‘Rachel Corrie’, in navigazione verso la Striscia di Gaza, ha ignorato finora le richieste della marina israeliana di cambiare rotta e dirigersi verso il porto Ashdod (sud di Israele). Lo ha detto all’ANSA un portavoce militare, rifiutandosi di aggiungere se l’imbarcazione sia tuttora in movimento o sia invece fermo, circondato da unità israeliane, secondo quanto riferito da alcune fonti del Comitato di accoglienza a Gaza.
“Abbiamo stabilito un contatto, ma l’equipaggio non coopera”, ha detto un portavoce militare, ribadendo che le forze israeliane hanno chiesto alla Rachel Corrie di deviare “verso il porto di Ashdod” e lasciando intendere che a questo punto la nave potrebbe essere abbordata. Resta tuttavia confermata, per il momento, la mancanza di qualsiasi segno di scontro.
Venerdì sera il ministero degli Esteri irlandese e quello israeliano avevano delineato un’ipotesi di accordo affinché la nave potesse attraccare ad Ashdod con la garanzia israeliana dell’apertura di un corridoio via terra attraverso il quale lo stesso equipaggio avrebbe potuto poi consegnare il suo carico di aiuti a Gaza, previ i controlli di sicurezza. Ma gli attivisti filo-palestinesi a bordo hanno fatto sapere di non volervi aderire.
“Noi – ha dichiarato nella notte per telefono dalla nave uno dei pacifisti, John Graham – non abbiamo intenzione di accettare alcuna intesa che ci voglia coinvolgere legittimando l’assedio (navale israeliano) contro la Striscia di Gaza”.
Secondo quanto riferisce un membro del gruppo Freegaza, Greta Berlin, la marina israeliana avrebbe seguito l’imbarcazione irlandese. Un giornalista di Al Jazeera, che si trovava a bordo della nave irlandese, ha detto di aver visto le navi israeliane accanto alla Rachel Corrie.
“Ci stanno seguendo – ha affermato – Non ci sono scontri”. “Diversi scafi hanno accerchiato la Rachel Corrie – è la testimonianza di Amjad al-Shawa, portavoce del comitato che avrebbe dovuto accogliere gli attivisti filopalestinesi a Gaza – in una zona situata tra le 30 e le 35 miglia al largo delle coste di Gaza”. L’esercito israeliano non ha ancora confermato l’accaduto. I gruppi Facebook e Twitter stentano a fornire notizie per l’impossibilità di comunicare con i passeggeri a bordo della nave.
Le forze israeliane hanno contattato in precedenza l’equipaggio della Rachel Corrie. Lo ha confermato all’ANSA un portavoce militare, precisando che c’é stata “una richiesta di identificazione, secondo le normali procedure” di approccio in mare. La Rachel Corrie è stata intercettata a prima mattina da alcune unità della marina israeliana che da quel momento continuano a seguirla. Nel frattempo i contatti radio e il radar della nave irlandese risultano oscurati. Non vi sono stati fino ad ora scontri o tensioni.
Secondo fonti del Comitato di accoglienza che avrebbe dovuto ricevere la Rachel Corrie a Gaza, la nave è al momento ferma, circondata dalle unità israeliane. Le fonti confermano a loro volta che non si segnalano scontri o spari e che per ora la nave irlandese non risulta essere stata abbordata né appare trainata.

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/gaza-flottiglia-blitz-rachel-corrie-409315/
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Inviato il: 5/6/2010 9:57
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#201
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Vittorio Arrigoni da Gaza: confermano che stanno arrivando.

"Alle 20:04 italiane, siamo riusciti a raggiungere al telefono satellitare la Rachel Corrie. Stanno tutti bene e navigano tranquilli verso Gaza ad una distanza di circa 100 miglia. Li aspetteremo al porto dalle 11 di domani mattina.
(...)
Il capitano Derreck anche questa mattina ha smentito fortemente quanto scritto ieri dal quotidiano israeliano Haaretz e riportato da tutti i giornali del mondo, e cioè che se intercettati dai commandos dirigeranno di loro spontanea volontà verso il porto israeliano di Ashdod.
Equipaggio e passeggeri sono determinatissimi a portare a compimento la loro missione umanitaria e sbarcare a Gaza con il loro carico di aiuti: cemento, ferro, attrezzature mediche, giocattoli.
(...)
Dopo i sabotaggi subiti alle altre due imbarcazioni del Free Gaza Movement, le misure di sicurezza prese prima della partenza della Rachel Corrie sono state accurate. I sabotaggi sono stati confermati da il colonello Itzik Tourgeman che ha dichiarato alla Commissione Difesa e Affari Esteri della Knesset, il parlamento israeliano, che alcune navi della Flotilla non hanno potuto salpare dai porti europei verso Gaza perché manomesse grazie ad una "missione coperta", ovvero da agenti dell'Intelligence."
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Inviato il: 5/6/2010 0:43
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#200
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Secondo quanto riferito dall'attivista italiano Manolo Luppichini, le persone uccise dai soldati israeliani potrebbero essere addirittura molti di più di quelli riferiti finora, in quanto molti corpi sarebbero stati gettati in mare.

"Particolari che lo stesso freelance avrebbe appreso da Jerrie Campbell, un’infermiera australiana che si trovava a bordo della nave turca, e che giustificherebbero le persone ritenute disperse. Tra queste ci sarebbe anche il 60enne californiano Paul Larudee, il co-fondatore del Free Gaza Movement, che dai racconti del reporter italiano, durante la detenzione sarebbe stato prima colpito con le pistole elettriche e poi pestato dai militari israeliani. Al momento di Larudee non si hanno notizie.
(...)
La cosa certa, invece, è che i 9 attivisti sono state uccise da colpi di arma da fuoco. Lo rivelano le autopsie eseguite ad Istambul, in cui si è scoperto che le vittime sono state tutte crivellate dai proiettili a parte una, deceduta dopo aver ricevuto il cosiddetto colpo di grazia a bruciapelo, sparato dai 2 ai 14 centimetri a detta dei sanitari. A breve sarà redatto un rapporto e una volta inoltrato agli uffici competenti sarà il procuratore generale di Istanbul a decidere se incriminare il governo israeliano.

Nel frattempo la nave Rachel Corrie salpata dall'Irlanda per una nuova spedizione battezzata Freedom2, carica di aiuti umanitari per la Striscia di Gaza, è giunta a 150 miglia dalle coste palestinesi, dove secondo la tabella di marcia dovrebbero arrivare domani mattina. Il condizionale è d'obbligo, visto che lo stato d'Israele ha annunciato che vieterà il passaggio con tutti i mezzi.
Il ministro degli esteri israeliano Avigdor Lieberman ha ribadito anche questa sera alla tv Channel 1 che impediranno alla nave irlandese di forzare il blocco per portare aiuti alla Strscia di Gaza. "Fermeremo la nave - ha detto Lieberman - non c'è alcuna possibilità che la Rachel Corrie raggiunga le coste di Gaza".

Una minaccia avventata, visto che ora gli occhi sono tutti puntati sulla prossima mossa d'Israele. Un'altra incursione, infatti, potrebbe rivelarsi fatale e destabilizzare ulteriormente quest'area che non conosce pace da troppi anni."


Una considerazione: si è tanto parlato di "isolamento" di israele. A me pare un'enorme cazzata. Dopo aver incassato il NO degli USA (e dei suoi servi), e l'astensione di Francia, Gran Bretagna e Germania alla risoluzione del'ONU (per quanto possano servire...) di fronte all'opinione pubblica mondiale, non so se si può parlare di "isolamento", o di "sconfitte"...
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Inviato il: 5/6/2010 0:00
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#199
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La mente non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere perché s'infuochi il gusto della ricerca e l'amore della verità. (Plutarco)
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#198
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Israele, hai perso.


SCRITTO IL 2010-06-04 IN NEWS
Di Angela Lano, da Torino.

Israele ha definitivamente rivelato il suo vero volto, violento, terrorista, disumano. L'attacco alla Freedom Flotilla, di cui ormai tutti conoscono i dettagli grazie alla intelligente organizzazione mediatica turca, che ha munito di satellitare la nave Marmara, con centinaia di giornalisti e attivisti a bordo, è stato uno dei peggiori autogoal dello stato sionista. Una dimostrazione di selvaggia stupidità, quella di cui soltanto i violenti sono dotati. Se ci avessero fermato in acque gazesi, anziché in acque internazionali, l'avrebbero spuntata in qualche modo, ma la loro arroganza e sicura tracotanza - quella che deriva loro dalla totale impunità di cui hanno goduto da oltre 62 anni a questa parte - li ha portati a strafare. E dunque a piombarci addosso con furia disumana in piene acque internazionali.

Una mossa folle, bestiale e, alla fine, autolesionista, a dimostrazione del vuoto morale e politico che regna in Israele e tra i suoi leader.

Israele affonda insieme ai cadaveri dei poveri attivisti che ha gettato in mare. Il mondo intero, tranne l'Italia malata e codarda rappresentata da politici al servizio straniero, è ormai contro di lei, creatura nata in grembo al colonialismo europeo di fine Ottocento e dei primi decenni del Novecento, progetto fallito di homeland per soli ebrei, e dunque stato razziale e razzista.

La Freedom Flotilla non è entrata a Gaza, e con dolore ha dovuto rinunciare al gioioso progetto umanitario e politico che la voleva nella Striscia di Gaza insieme al milione e mezzo di esseri umani imprigionati nel più grande carcere a cielo aperto. Tuttavia, la Freedom Flotilla ha vinto. Ha battuto lo stato canaglia con la propria forza morale e coraggio, e ha rivelato di fronte a tutti il vero volto di Israele che la propaganda di decenni descrive come "unica democrazia del Medio Oriente" e come "civiltà in mezzo alla barbarie".

Al di là del dolore per le vittime innocenti, dell'orrore vissuto, della tortura psicologica, e per alcuni della violenza fisica, cui siamo stati sottoposti a partire dal nostro rapimento in acque internazionali fino ai giorni passati in carcere, ciò che resta è l'orgoglio, la profonda soddisfazione di aver partecipato a un evento storico, a un momento incredibile che, siamo tutti certi, cambierà lo scenario politico regionale e internazionale. Se Israele ha pensato di piegarci, di indurci a lasciare il nostro impegno per la Striscia di Gaza - copertura mediatica per noi giornalisti a bordo della Flotta, umanitario per gli attivisti - s'è sbagliata di molto: siamo pronti a rimetterci in viaggio con il doppio delle navi. La verità non può essere coperta, neanche se a infangarla è uno degli stati più armati e violenti del mondo. Prima o poi essa viene a galla.

Quindi, non posso che dirmi fiera, come cittadina e come giornalista, di aver fatto parte della flottiglia, anche se questo è costato dolore alla mia famiglia e un grande senso di colpa a me - per questo e solo per questo ero "provata", come hanno scritto i giornali. Per il resto, come tutti gli altri, ero arrabbiata e combattiva, perché di fronte alla codardia violenta di Israele non ci si può permettere di avere altro atteggiamento. E' stato scritto che ero pronta a firmare: sì, a firmare la deportazione da un Paese dove ero stata portata con forza e contro la mia volontà, ma non certo di ammettere una colpa che non avevo, ma di cui invece s'è macchiata Israele, con il suo atto di pirateria e rapimento di civili disarmati. La schiacciante maggioranza di noi non è stata infatti disponibile ad accettare alcuna ammissione di colpevolezza, e, come me, s'è detta disposta a finire in prigione piuttosto che a sottomettersi a un ordine ingiusto.

In tutto ciò non vi è niente di eroico e il clamore mediatico è stato da noi accolto con entusiasmo perché finalmente si è dissolto il buio informativo che da sempre copre la situazione in Palestina.

Ci aspettiamo il contrattacco della Israel Lobby e dei suoi ascari, già all'opera, in Italia mentre eravamo in viaggio verso Gaza e poi in prigione. Colpiranno ancora con menzogne, ricostruzioni false, fallaci accuse di antisemitismo, intimidazioni e chissà che altro. Ma noi siamo qui a lavorare e a fare del nostro meglio per diffondere una corretta informazione. Siamo inoltre grati alle centinaia e centinaia di persone che ci stanno mandando messaggi di solidarietà e di affetto, incoggiandoci ad andare avanti. L'assedio alla Striscia sarà sollevato, anche grazie alla ferocia e stupitidà israeliana

http://www.infopal.it/leggi.php?id=14851
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#197
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Quale pazzia dovremo ancora registrare prima che si arrivi ad una sostanziale inversione di rotta che riporti la pace in quei territori martoriati‭? ‬

"Da sempre gli Stati hanno diviso i popoli imponendo le frontiere.‭ ‬La creazione dello Stato d'Israele non solo non ha risolto le esigenze della popolazione ebraica residente,‭ ‬né di quella sfuggita ai campi di sterminio,‭ ‬ma ha creato in Palestina una fortezza militarista ed autistica,‭ ‬baluardo di interessi strategici degli imperialismi USA ed UE,‭ ‬ed ha sviluppato una contrapposizione permanente con la popolazione preesistente,‭ ‬imponendo una dominazione di tipo coloniale."


Da Vittorio Arrigoni, Striscia di Gaza:

Le vie dell'utopia sono zeppe d'incroci: i miei amici Manolo e Osama non si conoscevano prima di qualche ora fa, eppure si sono riconosciuti immediatamente come alleati dinnanzi allo squadrismo dei loro torturatori.
Ora sono tornati liberi, uno in Italia l'altro in UK, certi di ritrovarsi in futuro sulla strada che porta alla liberazione della Palestina.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#196
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 4/6/2010 14:59
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