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Indice del forum Luogocomune
   Guerre e Terrorismo
  i 19 errori di ISRAELE

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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#255
Sono certo di non sapere
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 14/6/2010 20:42
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#254
Sono certo di non sapere
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Citazione:
"Hamas, come tutti sanno, vuole la distruzione di Israele". Ma vaffanculo, magari fosse vero.


Beh, se la loro pietra di paragone è Abu Mazen e Fatah, che si sono svenduti il popolo Palestinese ed anche il culo a sionismo & C., è immaginabile che debbano continuare ad acuire contrasti agli occhi del mondo; contrasti che in realtà si rivelano funzionali al gioco politico, più che alla liberazione dei Palestinesi.

A tale proposito scrive Vittorio Arrigoni sulla sua pagina FB: "Viva i palestinesi che lottano per la loro libertà, di chiunque fazione essi siano (per inciso, la maggior parte qui a Gaza non sta ne con Hamas, ne con Fatah)."

Il punto è che qualunque posizione possano avere i palestinesi AL DI SOPRA dei tempi e dei modi dettati dalla politica e dalle rappresentanze di schieramenti, organizzazioni e partiti assortiti, farebbe davvero fatica ad affermarsi. Quel popolo è la vittima del concentrato di tutte le mistificazioni e le manipolazioni del potere e del dominio dell'uomo sul'uomo.

Israele nomina 5 saggi, Turchia non ci sta - Netanyahu vara comitato con osservatori, placet solo da Usa e Ue.

Come al solito, la merda loro se la dividono sempre gli stessi.

7MILA PERSONE ENTRATE IN EGITTO DA GAZA IN 2 SETTIMANE.

Settemila su UN MILIONE E MEZZO di persone, malgrado le condizioni di vita durissime, significa solo una cosa: GAZA RESISTE! PALESTINA RESISTE!




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Inviato il: 14/6/2010 20:29
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#253
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

florizel ha scritto:
In questo momento, sul canale TV di Rai News 24, sulla Freedom Flotilla.


che vomito, il "giornalista" israeliano. Io non ce la faccio più a sentire 'sti animali che vomitano propaganda sionista, sempre a fare le vittime.
"Hamas, come tutti sanno, vuole la distruzione di Israele". Ma vaffanculo, magari fosse vero.
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 14/6/2010 16:24
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#252
Sono certo di non sapere
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In questo momento, sul canale TV di Rai News 24, sulla Freedom Flotilla.

In studio c'è anche Manolo Luppichini.
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Inviato il: 12/6/2010 21:49
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#251
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Bel video, parecchi simbolismi, molto eloquente.

"Palestinian Woman defeats Israeli Commandos".

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Inviato il: 12/6/2010 21:39
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#250
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Quanto "rende" la sofferenza del popolo Palestinese?
Tanto, ai corrotti di sempre.

Usa, 400 milioni di dollari per l’elemosina ai palestinesi.

"Obama consegna un assegno ad Abu Mazen. Oltre la metà della cifra (240 milioni) andrà in agevolazioni ai mutui per l’acquisto di case in Cisgiordania. Solo 30 milioni destinati a Gaza.

(...)

Dopo aver sondato il terreno, i suoi, gli hanno chiesto di rimandare le prossime elezioni municipali. Il motivo è semplice: ai palestinesi della Cisgiordania, il governo di Mahmoud Abbas e il suo corrotto partito Al Fatah non piace. Fra le righe: se si votasse adesso, Hamas vincerebbe anche in Cisgiordania."

Degni eredi di Arafat. 400 milioni di soldi sporchi, presi dagli stessi strozzini amici di israele, niente fine dell'assedio. Che merda.

In occasione dell’incontro con il presidente Obama a Washington due giorni fa, Mahmoud ‘Abbas, aveva dichiarato: “Non ho intenzione di incitare contro gli ebrei o di negare il diritto del popolo ebraico sulla Palestina occupata”.

L'ha imparata bene anche lui, la canzoncina sugli "ebrei".
Che se diceva "sionisti", magari niente soldini.
Potenza del fottuto dio denaro.

E l'Egitto regge lo strascico al padrone.
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Inviato il: 12/6/2010 21:01
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#249
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Se ne parla abbastanza dettagliatamente anche su Infopal.

C'è poi un articolo, su eventi e personaggi d'Italia ed israele, che si intrecciano torbidamente tra loro .

Parla della fondazione della Shayetet 13, il corpo speciale della marina israeliana che ha condotto l'attacco alla Freedom Flotilla.

Il commando israeliano che attaccò la Freedom Flotilla lo ha fondato un fascista italiano.

"In un articolo scritto per il numero I del dicembre 2005 de La Storia in rete dal titolo Un fascista ingaggiato dal Mossad.
Con l’Ok di De Gasper, il giornalista e storico Gianni Scipione Rossi ripercorre le tappe della nascita di questa unità speciale per la cui costituzione il nascente stato ebraico si avvarrà dell’
apporto fondamentale di un’istruttore italiano Fiorenzo Capriotti, fascita mai pentito ed ex- membro della X Mas."

Non c'è bisogno di specificare cos'era la X MAS, vero?

"Nell’aprile del 1948, De Gasperi ha un’incontro molto riservato con Ada Sereni, un’ebrea italiana emigrata nel 1927 in Palestina e tornata in Italia come agente del Mosad per organizzare l’emigrazione via mare degli ebrei europei sfuggiti alla Shoah.

(.....)

"Ada Sereni in quell’incontro con De Gasperi chiede che l’Italia aiuti la neonata Israele a vincere la guerra con gli arabi. De Gasperi è preoccupato in caso di una sconfitta dei sionisti da un possibile deflusso nel nostro paese.

Inoltre non ritiene che sia conveniente avere paesi arabi troppo forti con i quali avere a che fare. Decide allora di accettare la proposta della Sereni. L’Italia chiuderà entrambi gli occhi sulle attività del Mossad nel nostro paese, in particolare sul traffico di armi dall’Italia verso la Palestina ebraica e sulle azioni di contrasto all’ all’ analogo trafficoverso gli arabi.
Ma il contributo dell’Italia non si ferma a questo.

Dato che Israele ha bisogno di contrastare la marina egiziana, molto probabilmente Ada Sereni riesce a convincere De Gasperi a inviare degli istruttori al di là del Mediterraneo.


Il servizio segreto della marina italiana, diretto da Calossi decide allora di rivolgersi a Nino Buttazzoni, un reduce della X Mass agli ordini di Junio Valerio Borghese che aveva combattuto per la RSI. Ma Buttazzoni rifiuta l’incarico e l’attenzione dei servizi segreti italiani viene rivolta verso Fiorenzo Capriotti.

Nel 1947 è di nuovo con la divisa nel 1947 ma solo per pochi mesi. All’inizio del 1948, lascia e, a quel punto , da libero cittadino, nonché dirigente missino (terminera la sua carriera nel MSI nel 1957 come membro della direzione centrale del partito), viene avvicinato dal SIS, ed accetta l’incarico. A Milano acquista dei vecchi motoscafi turistici e li fa recapitare in Israele; poi si imbarca sotto falso nome diretto in Palestina.

Nel giugno del 1948, a Jaffa si costituisce il primo gruppo mezzi d’assalto con soldati provenienti dai Kibutz. L’addestramento avviene durante l’estate presso il lago Tiberiade.

La prima azione di guerra dell’S13 è programmata per il 22 ottobre 1948. Obiettivol’ammiraglia egiziana “El Emir Farouk”, alla fonda nel porto di Gaza. Capriotti vorrebbe partecipare ma è italiano e se venisse catturato ne nascerebbe un’incidente diplomatico.

Viene perciò fatto rientrare in Italia. Tornerà ancora in Israele nel 1952, dopo aver curato per quattro anni, da Lugano, la spedizione di componenti di sistemi d’arma e poi svariate volte con un passaporto regolare anche da turista. Il 22 ottobre 1992, nell’anniversario dell’azione di Gaza, Capiotti è ad Atlit, sede di Shayetet 13, dove riceve dell’ ammiraglio Ami Ayalon, comandante in capo della Marina Israeliana, una pergamena commemorativa a lui dedicata.

Nell’aprile del 1998 è tra gli amici d’Israele invitati al gala romano per il cinquantenario della nascita dello Stato ebraico.
"


Ora vorrei sentire il parere della nirenstein, che dava del "fascista" a chiunque ce l'avesse con israele.
Iniziali minuscole per entrambi, volutamente.
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Inviato il: 11/6/2010 22:47
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: i 19 errori di ISRAELE
#248
Dubito ormai di tutto
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Quanto riportato qui sopra da Freeman, trova spazio anche sul sito di RaiNews24
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 11/6/2010 18:58
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  •  soulsaver
      soulsaver
Re: i 19 errori di ISRAELE
#247
Mi sento vacillare
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QUI L'intervista a Iara Lee a Democracy Now
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Free from the need to be free "Mommy what's a Funkadelic, George Clinton 1970"
Inviato il: 11/6/2010 17:18
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#246
Dubito ormai di tutto
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La giornalista Iara Lee, a bordo della Mavi Marmara, ha finalmente reso pubblico il video che gli israeliani non sono riusciti a sequestrarle (imbecilli).

http://tc.indymedia.org/files/flotilla-footage/index.html

Guardatelo e traete le vostre conclusioni.
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Inviato il: 11/6/2010 17:00
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  •  redna
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#245
Sono certo di non sapere
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qui un video che mostra la lista di persone da colpire sulla mavi marmara....

http://vimeo.com/12429821


EDIT


L’AMMINISTRAZIONE OBAMA E’ STATA COINVOLTA NEL PIANO DELL ’ATTACCO DI ISRAELE CONTRO LA FLOTTIGLIA GAZA FREEDOOM ?

.....interessante interrogativo.


Il commando della marina militare israeliana sapeva in partenza chi c’era a bordo della nave turca , compresa la sistemazione dei passeggeri in quanto alla disposizione delle cabine. Secondo l’autore svedese Henning Mankell, che era a bordo della Marmara, “le forze israeliane hanno attaccato dei civili mentre dormivano”. Questi sono stati assassini mirati. Sono stati presi come bersaglio specifici individui. Sono stati presi come bersaglio i giornalisti, per confiscarne le registrazioni e le strumentazioni per le registrazioni audio e video. “Siamo stati i testimoni di omicidi premeditati”, ha detto lo storico Mattias Gardell che era sulla Mavi Marmara.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 11/6/2010 13:27
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  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#244
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Tranquilli, Israele non fa mai cazzate.

quello che mi preoccupa è che ci sia qualcuno che sta dicendo questo....altro che 'tranquilli'....

Citazione:
No, è stato tutto voluto e il perchè è chiaro.
Far capire a tutti che comandano loro e non solo in Medio Oriente.

forse è chiaro a te. Ma chi comanda in medioriente è sempre quello che ha voluto lo stato di israele come prima base militare in medioriente e nel contempo ha risolto anche la questione ebraica.

Citazione:
E che erano pronti ad azioni ben più gravi se non si fosse giunti
rapidamente a sanzioni contro l'Iran.

un fazzoletto di terra pieno di deserto pensi possa dettar legge? suvvia....
Parli delle sanzioni che hanno dato ORA all'Iran? .... da morir dal ridere....
tanto che ahmadinejad ha riassunto il tutto: cartastraccia. Se questa è la diplomazia internazionale....
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Inviato il: 10/6/2010 21:34
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  •  edo
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#243
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Inviato il: 10/6/2010 21:05
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  •  audisio
      audisio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#242
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Ho letto che qualcuno scrive di una presunta "cazzata" commessa da
Israele.
Tranquilli, Israele non fa mai cazzate.
L'agguato in acque internazionali con morti è stato ampiamente voluto.
Potevano fermare le navi vicino Gaza, avrebbero potuto alzare meglio la
cortina fumogena su eventuali armi "trovate", avrebbero potuto
fermarle senza sparare, ad esempio speronandole e poi recupertando i
naufraghi.
No, è stato tutto voluto e il perchè è chiaro.
Far capire a tutti che comandano loro e non solo in Medio Oriente.
E che erano pronti ad azioni ben più gravi se non si fosse giunti
rapidamente a sanzioni contro l'Iran.
Che infatti sono prontamente arrivate mentre chiunque sano di mente
si sarebbe aspettato il contrario dopo il clamore suscitato dall'atto di
terrorismo israeliano.
Insomma, sanzioni ora contro l'Iran fa incazzare ancora di più il mondo
islamico mi sembra ovvio.
Ma oggi Israele comanda persino gli USA...
Inviato il: 10/6/2010 12:34
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#241
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Edo, pare che siano anche molto motivati e determinati.

Ti lascio ancora qualche link.

Da Infopal.

Il nome non è definitivo ma tutti la chiamano già la «Nave ebraica». Partirà a metà luglio da un porto del Mediterraneo.

Ed è sempre di una storia d'amore per il mare, vissuta via mare, quella dei
tanti surfisti palestinesi...
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Inviato il: 10/6/2010 0:14
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  •  edo
      edo
Re: i 19 errori di ISRAELE
#240
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FINALMENTE qualcosa si muove nella direzione giusta!

Basta che serva a rompere l'embargo, e non a permettere aiuti selettivi!!
Inviato il: 9/6/2010 23:23
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  •  Calvero
      Calvero
Re: i 19 errori di ISRAELE
#239
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..e piano piano, come abbiamo sempre sostenuto, il dimenticatoio sta accogliendo gli ultimi 19 errori ...

L'altro giorno parlavo seriamente a tavola con conoscenti della vicenda di questo Topic e, mi sono stupito, che tutti sono apparsi interessati in maniera più profonda del solito, alla cosa. Ho visto conoscenti e parenti osservare le notizie al telegiornale con fervido interesse. Il loro silenzio sembra facesse presupporre un disappunto profondo per questa vicenda.

Sarà stato veramente così? mi domandavo.

Finiti i telegiornali, i commenti delle persone valutavano razionalmente la vicenda e si rendevano conto di chi fosse veramente dalla parte del torto. << finalmente >> mi sono detto tra me e me ..

Sarà stato veramente così? tornavo a domandarmi.

La risposta definitiva arrivò. Che ingenuo, Calvero. Avevo dimenticato un fattore semplice.

Quando poi, sempre al Telegiornale, riportarono che Valentino Rossi si era fratturato una caviglia ( o che so io cosa..) quelle persone allora si sono scomposte dal divano e dalle poltrone << MA NOOOOO!!! cazzo!! >> si sentiva da una parte e ... << questo veramente mi dispiace adesso >> dall'altra... sono andati a cena preoccupati, e ripetevano tra loro stessi come un mantra << che peccato! veramente! >> ... con occhi tristi e come gli fosse morto il gatto

..qualcosa li aveva coilpiti nell'intimo; qualcosa li ha fatti andare a casa dispiaciuti; i loro sentimenti sono trascesi ai giudizi, alla logica: insomma, sono diventati dinamici nel valutare la vicenda, sia sotto il profilo umano che sportivo..

...INSOMMA: tutto quello che NON hanno fatto per la Vicenda della Nave assaltata in acque internazionali, per una cosa che avevano, prima, compreso come una dichiarazione di guerra. Nessun dispiacere. Nessuna cena rovinata. Nessun calore umano.

E io che ci ero cascato.

..e adesso PRONTI PER I MONDIALI!! YAOUUUUUUUUU a vedere uno spettacolo di miliardi di dollari in una Terra massacrata dalla fame. << i 19 cosa?? >>... e i divani saranno ancora più comodi

Come ho fatto a non accorgermi di una cosa così semplice: per questa vicenda non era uscito da nessuna bocca, nessuna, un semplice sincero << mi dispiace >>. Quella sarebbe stata la differenza.

CHE TRACOLLI TUTTO
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 9/6/2010 16:06
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#238
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Ho ricevuto notizie sul carico di aiuti e sull'apertura del valico di Rafah, passo il link.

Egyptian Government lied again. Rafah crossing is not really open as previously claimed.

Quanto agli aiuti, è stato confermato che sono in deposito ad Ashdod, e pare che israele vorrebbe farli entrare a Gaza davanti a tutti i media internazionali, una sorta di "riscatto" mediatico...
Ma che bravi, questi sionisti...

L'ipotesi che gli aiuti possano essere stati venduti agli egiziani è da escludere, e credo che le notizie date da Vittorio Arrigoni siano più fondate.

Il fatto che Hamas abbia rifiutato di far entrare gli aiuti nella Striscia, si riferisce appunto al tentativo israeliano di riacquistare "credito" dopo l'assedio alla Flotilla e l'assassinio di numerosi attivisti.

Come MOLTO OPPORTUNAMENTE ricorda Vittorio, non serve la carità, ma la fine dell'assedio.

L’epoca dell’ammirazione araba per i discendenti degli ottomani.

"nnanzitutto, prima di perderci nei particolari che riteniamo importanti, è necessario affermare che il crimine dell’assedio di Gaza da parte dello Stato ebraico continua a rimanere impunito. Il crimine è l’assedio, poiché l’assedio di Gaza, che è stato tacitamente o apertamente approvato dagli Stati arabi, è il crimine per definizione.

...

Giordania ed Egitto hanno rapporti diplomatici con Israele, dunque è bene non contare sulle reazioni di questi paesi. Questa è l’occasione per ricordare ancora una volta che il regime di Hosni Mubarak partecipa all’assedio criminale contro la Striscia di Gaza ed è complice con le politiche ostili dello Stato ebraico.

Ricordiamo che la chiusura del valico di Rafah da parte dell’Egitto di Mubarak – si tratta dell’unico valico della nostra gente nella Striscia, dell’unico punto di contatto con il mondo esterno – è avvenuto in piena sintonia con la politica ufficiale israeliana.

...

Certo, riconosciamo che l’Egitto ha deciso di aprire il valico di Rafah ai palestinesi dopo il massacro compiuto dalla marina israeliana, tuttavia abbiamo il diritto di chiederci: doveva verificarsi questo massacro perché il valico, che è stato aperto solo sporadicamente dall’inizio dell’assedio, venisse aperto ai palestinesi assediati ed affamati?

...

In questi tempi difficili si è sviluppata presso gli arabi una nuova cultura, la cultura dell’ammirazione. Quando si è impotenti, si cominciano a cercare cose per cui provare ammirazione. Attualmente è di moda l’ammirazione araba nei confronti dei turchi, sia dei loro leader che del loro popolo. Questa ammirazione ha superato ogni aspettativa.

Sì, personalmente uniamo la nostra voce alle voci libere del mondo e applaudiamo la Turchia per la sua posizione e per le sue azioni a sostegno del popolo palestinese, ma allo stesso tempo mettiamo in guardia dal trasformare i discendenti degli ottomani in tutori della nazione araba. Il ruolo turco è importantissimo, ma ciò non significa in nessun modo giurare fedeltà alla Turchia per sfuggire agli obblighi della responsabilità storica e nazionale araba."



Le maledette menzogne dei media e la propaganda israeliana.



"Dopo l'attacco omicida contro la Gaza Freedom Flotilla destinata ad alleviare la crisi umanitaria della Striscia di Gaza, numerose agenzie d'informazione e media britannici, come pure altri Paesi dell'Europa occidentale, hanno lavorato sodo alla ricerca della terminologia utile e funzionale alla giustificazione di quel crimine.

A diverse riprese, BBC e Sky News hanno ripetuto che Israele si sente "isolato" dalla comunità internazionale e che si trova in stato di "guerra", pertanto crede di dover prendere misure straordinarie per auto-difendersi. Ancora una volta, questo è stato possibile grazie all'ampio ricorso a invenzioni di vecchia data: Hamas vuole la distruzione di Israele e il blocco imposto sulla Striscia di Gaza è una risposta al lancio di missili di Hamas.

Senza dubbio, la realtà è diversa, e Israele non è affatto isolato dal resto del mondo.

...

Tutti credono che il blocco israeliano su Gaza abbia avuto inizio nel giugno 2007, quando Hamas prese il controllo del territorio.

Israele aveva già proibito l'ingresso di ogni sorta di bene a Gaza.

I missili che partono da Gaza non sono una minaccia per Israele e non sono la ragione alla base del blocco imposto.

Israele compie raid mortali contro Gaza ad un ritmo quotidiano.

I missili di cui parla sono rudimentali, non sono di una precisione tale da rappresentare un pericolo; solo di rado risultano essere letali e restano l'unica "seria" arma a disposizione di una popolazione disperata brutalizzata per decenni da Israele.

Qualora accettasse di ritirarsi dalla Cisgiordania e ponesse fine al blocco su Gaza, Hamas ha offerto più volte a Israele una tregua aperta, ma Israele si è sempre rifiutato.

La realtà è che la "hudna", la tregua offerta, rappresenta il riconoscimento di fatto dello Stato di Israele."
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Inviato il: 9/6/2010 12:52
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#237
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In merito al carico delle navi della Freedom Flotilla: pare che sia ancora fermo al porto di Ashdod (ma alcuni articoli riportano che sia custodito in un valico presso Gaza), e secondo israele sarebbe Hamas a respingerne l'introduzione nella Striscia e a Gaza.

Ieri ho inviato una mail a Vittorio Arrigoni per capire se loro, gli attivisti, ne sanno qualcosa di più; finora nessuna risposta, immagino che il loro tempo per scrivere e rispondere a tutte le mail che arrivano sia limitato.


Israele: la dialettica distorta dell'autodifesa.
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#236
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Da Reset Italia, Doriana Goracci segnala in un suo articolo un VIDEO MOLTO IMPORTANTE realizzato prima che israele prendese la nave, almeno ufficialmente.

Tel Aviv Gaza Uri Avnery e la Sposa bella.

Citazione:
Mi chiedo quanta forza d'animo occorra ai volontari portare il loro aiuto e sostegno a quei territori martoriati... e come riescono allo stesso tempo a reggere psicologicamente all'ambiente totalmente ostile.


Me lo chiedo ancor più insistentemente in questi giorni, anch'io.
Devono essere persone estremamente motivate, e con una grande forza d'animo: la sofferenza continua di un popolo reso muto, civili uccisi ogni giorno, il territorio martoriato, la rabbia da trasformare in impegno, e l'ipotesi di poter rischiare la vita. Non è roba facile. Ma, a mio parere, rende la vita più degna di essere vissuta.
uno dei modi per sostenere questi volontari, è evitare che vengano isolati, soprattutto mediaticamente.

Davvero sono peripezie, quelle che si devono fare per entrare in israele.
L'unica "democrazia" (sic) in Medioriente...
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Inviato il: 9/6/2010 1:05
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  •  astro7
      astro7
Re: i 19 errori di ISRAELE
#235
Mi sento vacillare
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Citazione:
Questo è quanto. Decidi cosa è meglio per te, per arrivare a Gerusalemme. Se hai domande da porci, scrivici. Ci vediamo in Palestina!"


Mi sa che è più facile per un cammello passare la cruna di un ago che per un attivista arrivare in Palestina....

Ciao, Flo

non si può non restare turbati leggendo ciò che hai appena tradotto.
Mi chiedo quanta forza d'animo occorra ai volontari portare il loro aiuto e sostegno a quei territori martoriati... e come riescono allo stesso tempo a reggere psicologicamente all'ambiente totalmente ostile.

Non ho parole.
Inviato il: 9/6/2010 0:37
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#234
Sono certo di non sapere
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Già, shm... Io sono rimasta basita dalla decisione dell'Egitto di sequestrare gli aiuti, tenedo presente che sulla carovana avrebbero viaggiato dei parlamentari, forse a garanzia che il carico non includesse armi, o materiale ritenuto "dannoso" per israele.

Non che ci si possa aspettare, dall'Egitto, operazioni disinteressate e gratuite, figuriamoci: il blocco egiziano della “Gaza Freedom March” conferma una complicità tra i governi e gli stati:

Perchè la Gaza Freedom March ha fatto bene a rifiutare la proposta egiziana

Ma il tutto appare contraddittorio, e fino ad ora me lo sono spiegato solo con l'ipotesi che quello che viene spacciato come "aiuto" dal governo de Il Cairo sia in realtà la faccia "ufficiale" di un mercato fra Egitto e Gaza, che DEVE continuare ad essere gestito unilateralmente.

L'altra ipotesi è che si tratti di scaramucce tra parti politiche.

Il punto è sempre lo stesso, ahinoi: i Palestinesi stanno in mezzo, ostaggi di tutti.
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Inviato il: 9/6/2010 0:32
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#233
Sono certo di non sapere
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Dalla pagina spagnola dell'ISM (International Solidarity Movement) ho tradotto la parte che riguarda il come entrare in israele prima ed in Palestina poi, per un attivista.

"VIAGGIO IN PALESTINA, CONSIGLI. E’ molto bello che tu venga ad unirti a noi in Palestina.
Le info che seguono ti aiuteranno a pianificare il tuo viaggio.
Per favore, mettiti in conttatto con noi per consigli e suggerimenti particolari.

Sul viaggio.

Le autorità israeliane controllano tutte le frontiere con la Palestina, ed in passato tali entrate erano precluse a tutti i visitatori. Tuttavia i visitatori, inclusi quelli appartenenti all’ISM, sono riusciti comunque a varcare tali frontiere.
Benché le autorità israeliane neghino di avere una politica di divieto di entrata in Palestina a tutti coloro che si relazionano all’ISM, a chi si identifica come volontario dell’associazione viene quasi sistematicamente impedito l’accesso. Così come negano l’ingresso ad ogni altro attivista per i diritti umani, operatori di ONG, e singoli individui che mostrano interesse a visitare i Territori occupati e i palestinesi, o che esprimano simpatia per la causa palestinese.

I visitatori che arrivano in esplicita solidarietà con il popolo palestinese, e/o ne appoggiano la resistenza non violenta, vanno incontro ad una situazione critica. Se ammettono il motivo della visita al personale di frontiera, ed ammettono qualunque relazione con l’ISM, il minimo è che venga loro negato l’ingresso.
Se esprimono altri motivi per la visita, possono perfino essere accusati di mentire alle autorità israeliane, e vedersi negato l’ingresso per questo. Dinanzi a tale problematica, alcuni attivisti preferiscono tacere sul loro attivismo, e fornire la motivazione di essere lì per visitare la Terra Santa, o andare a trovare un amico israeliano, o per turismo.

Questi attivisti, generalmente, presentano un piano di visita chiaro che include luoghi nei quali sosteranno all’interno di Israele, nomi, itinerari e numeri di telefono delle persone che vedranno (senza menzionare i palestinesi). Portare materiale dell’ISM con te sarà la causa, quasi certamente, di vederti negato il permesso d’entrata in Israele.
E’ probabile che il tuo bagaglio verrà ispezionato all’arrivo all’aeroporto o alla frontiera. Il semplice fatto che possa essere in possesso di materiale relazionabile con la Palestina o con i Palestinesi ti espone ad interrogatori prolungati, oltre al divieto di ingresso.

ALCUNI MODI DI ARRIVARE IN PALESTINA:
1. dall’aeroporto Ben Gurion - Tel Aviv
2. dalla Giordania (varco Allenby, varco Sheikh Hussein o Aqaba)
3. da Taba, Egitto.

Gli attivisti che scelgono di presentarsi alle autorità israeliane come volontari dell’ISM, dovrebbero arrivare all’aeroporto Ben Gurion, essere pronti a venir fermati, preventivare di resistere ad un eventuale fermo mentre si avvia un appello legale al tribunale israeliano contro l’arresto.
Per evitare questo, bisogna prevedere di rivolgersi ad un avvocato o all’ISM prima dell’arrivo in Israele, qualora si fosse decisi a presentarsi come attivista che va ad unirsi a quelli già sul posto.
Chiunque venga fermato all’aeroporto e a cui viene negato l’ingresso, verrà tenuto in una cella di contenzione finchè le autorità non forniscano un foglio di via per rinviarlo al paese di provenienza. Questo avviene generalmente entro le 24 ore, a meno che l’attivista non rifiuti il rimpatrio, o non affermi di voler disobbedire alle prassi di controllo.

Se ti presenti come attivista dell’ISM e arrivi dalle frontiere della Giordania o dell’Egitto, la cosa più certa è che tu venga obbligato a tornare indietro senza alcuna opportunità di appello al divieto di ingresso.

ARRIVANDO DA TEL_AVIV.

Dopo aver passato il controllo di frontiera dall’aeroporto Ben Gurion, puoi trovare un servizio di collegamento a Gerusalemme centro all’uscita dell’aeroporto, a destra. E’ un servizio bus che ospita fino a 10 persone, per 40 NIS a persona (circa 10 dollari). Verrà chiesto ad ognuno che luogo di Gerusalemme preferisce raggiungere.
Tu dovresti chiedere di essere condotto alla Damascus Gate (Porta di Damasco), ed è possibile che qualche autista rfiuterà di portarti lì.
In questo caso, chiedi per la New Gate (Porta Nuova), che è la più vicina alla Damascus Gate. Il tragitto fino a Gerusalemme può durare dai 40 minuti fino ad oltre ad un'ora, dipende dal luogo da raggiungere.
L’altra opzione è chiedere un taxi palestinese tramite il nostro coordinatore logistico Hisham (posta elettronica: hisham@palsolidarity.org, telefono0547429651).
Questo costerà di più, circa 50 dollari, è una buona alternativa se si viaggia in gruppo.

ARRIVANDO DA AMMAN, GIORDANIA.

Se decidi di venire da Amman, Giordania, le autorità israeliane ti interrogheranno appena giunto alla frontiera, chiedendoti perché hai scelto di entrare in Israele da lì, e perché non sei arrivato direttamente all’aeroporto Ben Gurion nel caso tu arrivi alla frontiera lo stesso giorno che sei atterrato all’aeroporto Queen Alia di Amman.
Negandoti l’ingresso in Israele venendo dalla Giordania o dall’Egitto, ti manderanno indietro, semplicemente.
Non ti metteranno con la forza in un aereo, ma la libertà sufficiente per decidere come procedere.

Se arrivi dalla Giordania, dovrai arrivare ad uno di questi tre posti di frontiera:

1. Aqaba/Eilat: Questo è il più lontano e meno raccomandato, a meno che tu non voglia visitare Aqaba o Eilat (dal lato di Israele). Si trova a 4 ore da Amman in taxi o autobus, e dal territorio israeliano ci vogliono altre 4 ore per Gerusalemme, in autobus.

2. Allenby Bridge: Questo posto di frontiera è il più prossimo all’aeroporto di Amman e a Gerusalemme. Ti costerà circa 20 dinares giordani (circa 30$) prendere un taxi da Allenby Bridge. E’ da qui che i palestinesi entrano ed escono dalla Giordania, ed è generalmente frequentato.
Ha senso utilizzarlo se affermi di voler visitare Gerusalemme. Una volta attraversato, non dovrebbero esserci problemi nel prendere un taxi fino a Gerusalemme. Passando da questo varco per entrare ed uscire dalla Palestina, devi munirti di un visto di soggiorno multiplo per la Giordania, nell’aeroporto o nel tuo paese di provenienza, prima di partire. E’ molto importante, perché Allenby non è una frontiera “ufficiale”, quindi da qui non potrai richiedere un visto giordano per poter rientrare in Giordania alla fine del tuo viaggio in Palestina. Se ne sarai sprovvisto, non potrai rientrare da qui. Un’alternativa è recarti all’ambasciata giordana di Tel Aviv prima di lasciare la Palestina, o rientrare in Giordania attraverso uno dei due altri varchi di frontiera.

3. El Sheikh Hussein Bridge, nel nord. (Fai attenzione quando chiedi ad un tassista di condurti a questo varco:assicurati che al tassista sia chiaro che vuoi andare a SHEIKH Hussein Bridge e non a MALIK Hussein Bridge. MALIK Hussein è un altro nome di Allenby Bridge). Questo viaggio ti costerà 35 dinares giordani (50$), dall’aeroporto al varco. All’interno di Israele, l’unico mezzo valido è un autobus fino a Gerusalemme (un paio d’ore di viaggio), benché in genere non consigliamo a nessuno di utilizzare un bus israeliano. L’alternativa è accordarsi con Hisham affinché un taxi venga a prenderti. Questo ti costerà circa 50 o 60$, ma almeno sarai certo di arrivare esattamente dove vuoi. Questa frontiera è meno frequentata di Allenby, ma il problema è che si trova più lontana da Gerusalemme.

4. La frontiera di Taba dall’ Egitto: Taba è una località turistica nel Nord del penisola del Sinai, a circa 8 ore da Il Cairo. Ci sono svariati autobus al giorno da Il Cairo a Taba, e non sono cari. Consulta comunque una guida per i dettagli. Attraversare da Taba presenta gli stessi problemi di Aqaba e di Sheik Hussein, con la sola differenza che un gran numero di israeliani attraversano quotidianamente da questo varco per vacanze nel Sinai. Da qui, la città israeliana più vicina è Eilat. Da Eilat a Gerusalemme ci sono circa 4 ore e mezza.

Anche se la cosa più logica è arrivare all’eroporto di Te Aviv, i vantaggi di arrivare dalla Giordania o dall’Egitto è che si ritiene che i controlli via terra siano meno rigidi, e che se ti viene negato l’ingresso non sei messo di peso in un aereo e spedito al tuo paese di origine. Puoi restare nella regione della frontiera da cui provieni.

A Tel Aviv i controlli sono molto rigidi, e gli operatori molto sospettosi; malgrado ciò alcune persone sono fortunate e la maggior parte dei nostri attivisti riescono a passare. Una volta arrivato a Gerusalemme e stabilito contatto con l’ISM, noi cerchiamo nel modo migliore di portarti ai posti di addestramento, che si trovano nei territori palestinesi occupati ed assediati (per alcuni è molto difficile arrivarci la prima volta). La cosa più semplice è incontrarti con altre persone a Gerusalemme con cui viaggerai verso i territori.

Questo è quanto. Decidi cosa è meglio per te, per arrivare a Gerusalemme. Se hai domande da porci, scrivici. Ci vediamo in Palestina!"
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#232
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florizel

Citazione:
"Parte questa mattina dal Cairo una carovana umanitaria organizzata dal gruppo dei Fratelli Musulmani e diretta a portare aiuti alla popolazione di Gaza. Secondo quanto hanno reso noto i dirigenti del gruppo islamico egiziano, citati dal giornale arabo 'al-Hayat', la carovana umanitaria percorrera' via terra il Sinai fino ad arrivare al valico di Rafah, aperto sei giorni fa proprio dal governo egiziano per permettere l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari."


"Le autorita' egiziane hanno sequestrato gli aiuti alimentari e il materiale edile presente nei camion della carovana diretta a Gaza, organizzata dai Fratelli Musulmani. Secondo quanto ha annunciato il deputato egiziano Hazim Faruq alla tv iraniana 'al-Alam', le autorita' egiziane hanno sequestrato l'intero carico di aiuti dopo aver impedito alla carovana di entrare nella citta' palestinese."


shm

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Re: i 19 errori di ISRAELE
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07/06/2010 | ore 09.02

"Parte questa mattina dal Cairo una carovana umanitaria organizzata dal gruppo dei Fratelli Musulmani e diretta a portare aiuti alla popolazione di Gaza. Secondo quanto hanno reso noto i dirigenti del gruppo islamico egiziano, citati dal giornale arabo 'al-Hayat', la carovana umanitaria percorrera' via terra il Sinai fino ad arrivare al valico di Rafah, aperto sei giorni fa proprio dal governo egiziano per permettere l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari."

08/06/2010 | ore 10.37

"Le autorita' egiziane hanno sequestrato gli aiuti alimentari e il materiale edile presente nei camion della carovana diretta a Gaza, organizzata dai Fratelli Musulmani. Secondo quanto ha annunciato il deputato egiziano Hazim Faruq alla tv iraniana 'al-Alam', le autorita' egiziane hanno sequestrato l'intero carico di aiuti dopo aver impedito alla carovana di entrare nella citta' palestinese."

Magari uno pecca di complottismo se si chiede a che cazzo serve aprire la frontiera PER gli aiuti umanitari, e contemporaneamente vietare che aiuti umanitari entrino a Gaza.
Poi il complottismo rischia di aumentare, se ci si chiede che cazzo di fine hanno fatto le tonnellate di aiuti arrivati con la Freedom Flotilla, ipotizzando che niente niente possono pure essere arrivati in mani egiziane "grazie" a qualche accordo con israele, tramite quella brava gente dei coloni.
Tanto per farsi pagare i beni dai palestinesi.

Provo a chiedere lumi a chi è lì, a Gaza, e vi faccio sapere.
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Inviato il: 8/6/2010 23:31
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#230
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http://www.forumpalestina.org/news/2010/Giugno10/05-06-10IntervistaAngelaLano.htm


Intervista a Angela Lano, di ritorno dalla Freedom Flotilla

Buongiorno Angela e grazie della disponibilità, sappiamo che sei contattata da tanti giornalisti e agenzie di stampa in queste ore.
Si, è un continuo… ma va bene così, perché più si parla della situazione a Gaza e dei crimini israeliani, più la Freedom Flotilla ha raggiunto uno degli obiettivi..
Abbiamo avuto modo di leggere la testimonianza rilasciata al tuo ritorno. Puoi raccontarci cosa è avvenuto all’alba di lunedì 31 maggio? Hai detto che mentre eravate sull’imbarcazione greca “Ottomila” la marina israeliana si è avvicinata dicendo che vi trovavate in acque israeliane. Già questo fa riflettere..
Si, tra l’altro quando hanno iniziato ad avvicinarsi contattando e minacciando il nostro comandante ci trovavamo ben prima delle 70 miglia dalla costa, dove poi ci hanno attaccato. Eravamo a circa 100 miglia dalla costa di Gaza, dunque assolutamente in acque internazionali. Alle 4,30 del mattino ci sono piombati addosso gli Zodiacs israeliani, queste piccole imbarcazioni velocissime e piene di soldati mascherati, armati con tutte le armi possibili, hanno attaccato la nostra barca e vedevamo che nel frattempo attaccavano anche le altre imbarcazioni della flotta. L’elicottero militare che ci sorvolava già da qualche ora ha quindi attaccato la nave greca; i militari sono piombati a bordo, noi ci siamo divisi fra attivisti e giornalisti. Noi giornalisti abbiamo tentato di documentare il più possibile l’aggressione ma poi ci hanno sottratto le videocamere e le cassette.. Gli attivisti hanno fatto una catena umana intrecciando le braccia intorno alla cabina di pilotaggio per cercare di proteggere il capitano all’interno, ma sono stati assaltati con bombe sonore, proiettili, testate, calci, pugni, tutto quello che potevano scaraventare addosso ai pacifisti, li hanno feriti, hanno aperto una breccia e fatto irruzione nella cabina di pilotaggio; hanno aggredito in modo furibondo il nostro capitano, che era aggrappato al timone, anche a lui hanno dato calci, pugni e testate coi loro elmi. Alla fine hanno prevalso. Tutto si è svolto in un quarto d’ora di inferno. In quel momento abbiamo pensato che ci avrebbero ammazzati, perché erano delle belve. Si è svolto tutto velocemente, di notte, all’oscuro. Un incubo. Un film del terrore.

Dalla vostra imbarcazione potevate vedere cosa avveniva sulle altre barche, soprattutto sulla Mavi Marmara?
Vedevamo che dalla Marmara usciva del fumo, probabilmente lacrimogeni, sentivamo le grida, gli spari, i colpi e avevamo l’angoscia anche di vedere i nostri amici sotto attacco come noi. Per sapere cosa era successo alla Marmara abbiamo dovuto aspettare il giorno dopo il nostro arresto quando sono arrivate le donne che erano sulla nave turca e ci hanno raccontato scene raccapriccianti, di gente sparata a bruciapelo in fronte, crivellata di colpi come il cittadino americano di origine palestinese, gente trovata cadavere in bagno, gente buttata giù dalla nave. I nostri giornali fanno vedere la foto delle persone buttate giù dalla nave e raccontano che sono i soldati gettati dalla nave, ma non è così. Erano i soldati a buttare giù dalla nave i pacifisti. Siamo di fronte a una manipolazione assoluta. Testimoni oculari hanno raccontato che i soldati buttavano in mare persone ammanettate. Certa stampa italiana è vergognosa..

Quindi da una parte parliamo di vere e proprie esecuzioni, dall’altra di persone disperse in mare..
Esattamente. Infatti ci sono vari dispersi e risulteranno poi per esclusione dalle liste dei passeggeri..

Da lì siete stati portati nel carcere di Beersheva. Come siete stati trattati e cosa vi dicevano?
Hanno diviso gli uomini dalle donne. Abbiamo subito pressioni psicologiche molto forti, ci trattavano come fossimo dei terroristi, ci guardavano come fossimo criminali. Ci hanno negato il telefono, il contatto con le ambasciate, con degli avvocati. Ci hanno di nuovo sottoposto un foglio, come quello che ci avevano chiesto di firmare al porto, nel tendone, con l’ammissione di responsabilità di essere entrati in acque israeliane. Noi ci siamo fermamente opposti. Tra l’altro ho sentito le dichiarazioni del ministro Frattini del 1 giugno in cui dice che avevamo scelto di rimanere in Israele e che avremmo dovuto firmare come tutti gli altri. Forse a Frattini sfugge il fatto che pochissimi hanno firmato. La maggior parte di noi si è rifiutata di ammettere una colpa che non avevamo, è Israele che ha violato il diritto internazionale e non noi.

Volevano che voi ammetteste di essere entrati in Israele illegalmente, quando eravate stati portati lì con la forza. Un paradosso.
Certo, un paradosso. Noi dicevamo che non volevamo entrare in Israele, che avevamo il rigetto per Israele e volevamo entrare a Gaza, in territorio palestinese. Dicevamo che loro ci avevano portato con la forza in Israele, e lo abbiamo ripetuto continuamente mentre loro che ci guardavano e ci ridacchiavano in faccia. Tutta Israele è un’illegalità, se ci pensiamo.. un paese costruito 62 anni fa con il terrorismo e con la forza su territorio palestinese. Israele è tutta una bugia, quindi è chiaro che continua su questa linea di propaganda, di manipolazione della verità, di ribaltamento della verità. Con l’appoggio degli USA, di parte dell’Europa, sicuramente dell’Italia, con il livello di impunità che sappiamo. Ha dalla sua anche l’arroganza dell’impunità. Rispetto a Frattini sono rimasta basita.. se non eravamo in prigione, dove eravamo? Provasse lui a stare dietro le sbarre! Forse eravamo in un villaggio vacanze?!?

Siete stati contattati dalla Farnesina al vostro ritorno?
No.. non ho sentito nessuno..

Cosa avete intenzione di fare, adesso che siete tornati?
Ci dovremo incontrare per portare avanti delle azioni legali, sia personali per lesioni nei nostri confronti, sia collettive. Ci collegheremo a livello internazionale per portare avanti una causa legale contro Israele. Lo abbiamo detto ai nostri carcerieri fin dall’inizio: “vi processeremo, vi porteremo di fronte ai tribunali internazionali”.

L’azione israeliana è servita a intimidire il movimento di solidarietà con il popolo palestinese, oppure a invogliare, semmai, a compiere nuove azioni di sostegno alla popolazione di Gaza?
Non ci hanno intimidito, neanche per sogno. Anzi, siamo ancora più agguerriti, ovviamente in senso non violento. La nostra determinazione è di ripartire, di fare altre flottiglie e di premere perché si ponga fine a questo assurdo, ingiusto, disumano assedio alla Striscia di Gaza. Dalla Turchia e dalla Campagna Europea stanno parlando dell’organizzazione di un’altra flotta, con più navi. Israele adesso è debole, non militarmente ma dal punto di vista morale, proprio perché ha dimostrato tutta la sua cronica e storica immoralità.

* Radio Città Aperta
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Inviato il: 8/6/2010 22:27
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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A Joe Fallisi bisogna riconoscereil grande coraggio di aver chiamato le cose col loro nome... compreso il riferimento a stalin...

Queste sono le interviste che la TV HA PAURA di mostrare, serva delle lobbies.

Un articolo da CDC:

LA VERITÀ DIETRO LA PROPAGANDA ISRAELIANA.

"La cosa sorprendente in tutto questo è che molti giornalisti occidentali - e includo la pusillanime copertura della BBC sulle navi di aiuti di Gaza - scrivono come giornalisti israeliani, mentre molti giornalisti israeliani stanno scrivendo sulle uccisioni con il coraggio che i giornalisti occidentali dovrebbero dimostrare.

E sullo stesso esercito israeliano. Prendiamo il devastante rapporto di Amos Harel su Haaretz, che analizza la composizione del corpo degli ufficiali dell'esercito israeliano.

In passato, molti di loro provenivano dalla tradizione kibbutziana di sinistra, dalla più grande Tel Aviv o dalla pianura costiera di Sharon. Nel 1990, solo il 2 per cento dei cadetti dell'esercito erano ebrei ortodossi. Oggi la percentuale è del 30 per cento. Sei dei sette tenenti colonnelli della Brigata Golani sono religiosi. In alcune brigate di fanteria, più del 50 per cento dei comandanti locali sono religiosi "nazionali". "


Il 10 giugno sarà il il 43° anniversario dell'OCCUPAZIONE della Palestina.

"Il Medioriente è oggi un laboratorio per la costruzione di una realtà di convivenza e rispetto reciproco tra i popoli, ma l'occupazione dei territori palestinesi e la continua violazione del diritto internazionale da parte delle autorità Israeliane, permessa dalla comunità internazionale, è un ostacolo che può essere superato solo da un'azione forte da parte della società civile mondiale per ristabilire la legalità e la giustizia.

Questa violazione assume i caratteri dell'annessione e della confisca delle terre, il furto dell'acqua e la negazione dell'identità Palestinese, che si concretizzano nella costruzione di una “barriera di separazione” in forma da muro a semplice reticolato e di insediamenti per coloni che vengono fatti venire appositamente da tutto il mondo, dell'occupazione e della demolizione di case, del divieto di utilizzare strade e mezzi di trasporto pubblico e perfino di uscire da citta' come Bethlehem, Nablus, Hebron, la disseminazione di oltre 500 posti di blocco, una situazione definita ormai in molte sedi a livello mondiale di apartheid per quanto abbia molto di piu' le caratteristiche di una vera e propria pulizia etnica. "
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Joe Fallisi racconta...

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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Campagna Europea: 'Passaporti rubati durante il massacro della Flotilla'


SCRITTO IL 2010-06-07 IN NEWS


Bruxelles - Palestine-info. Attivisti giordani e membri della Campagna Europea per rompere l'assedio di Gaza hanno rivelato il furto da parte dell'Esercito israeliano di decine di passaporti appartenenti a sostenitori giordani ed europei a bordo della Freedom Flotilla.

Come ha precisato la Campagna in un rapporto pubblicato ieri (6 giugno), le forze sioniste hanno rubato 31 passaporti, che - teme l'associazione - le autorità israeliane, e in particolare i servizi segreti (Mossad), potrebbero usare per perpetrare nuovi attentati, com'è accaduto nel caso dell'assassinio del leader di Hamas Mahmud al-Mabhuh a Dubai, negli Emirati Arabi. Per questo motivo, la Campagna Europea si è rivolta ai Paesi europei chiedendo d'indagare seriamente sul furto dei documenti.

I nomi degli otto cittadini giordani derubati dei passaporti sono stati rivelati ieri dal presidente dell'Unione dei sindacati dei professionisti giordani, Ahmad al-Armuti, durante una conferenza stampa tenutasi ad Amman.

Il presidente del comitato anti-normalizzazione del sindacato riferisce inoltre che Israele "ha rubato i nostri bagagli e i nostri laptop: ci avevano promesso di restituirceli quando fossimo partiti per tornare a casa, ma non l'hanno fatto."

Mahmud Abu Ghunayma, una delle vittime del furto dei documenti, afferma: "La Freedom Flotilla ha raccolto molte vittorie, tra cui la più importante è stata quella di far passare il mondo dalla propria parte". Ha quindi riportato le parole di un attivista non-arabo, che gli avrebbe confidato di essere diretto a Gaza perché quello che sta accadendo al popolo palestinese non gli permetteva di guardarsi allo specchio dalla vergogna.

Tutti i presenti alla conferenza hanno fornito i loro resoconti delle barbare azioni d'Israele nei confronti dei partecipanti al convoglio. Khadir al-Mashayikh, un reporter giordano che ha fornito copertura informativa alla spedizione, ha raccontato che un cecchino israeliano gli ha sparato da un elicottero, nonostante lui avesse indosso un giubbotto che riportava chiaramente la scritta "Word press": i proiettili gli si sono conficcati nel tessuto anti-proiettile. I militari gli hanno poi confiscato il cellulare, che conteneva il suo archivio giornalistico personale e più di 900 numeri di telefono di personalità del mondo dei media e della politica.

Tra i beni sequestrati da Israele vi sono anche le confezioni di latte per neonati, acquistate per 16.000 euro su richiesta delle autorità di Gaza

Alcuni dei presenti hanno fatto notare che il recupero dei passaporti sarà compito dello Stato giordano, trattandosi di un'infrazione della stessa sovranità della Giordania.

http://www.infopal.it/leggi.php?id=14872


Gaza - Infopal. Le associazioni arabe, islamiche e internazionali hanno già approntato almeno dieci navi da far salpare per la Striscia di Gaza con la prossima spedizione: lo ha confermato il deputato Jamal al-Khudari, presidente del Comitato popolare per la rottura dell'assedio.
http://www.infopal.it/leggi.php?id=14874


Navi iraniane in partenza per Gaza
SCRITTO IL 2010-06-07 IN NEWS
PressTv. Due navi iraniane cariche di aiuti umanitari e rifornimenti medici per il popolo di Gaza salperanno nei prossimi giorni in direzione della Striscia.

La Mezzaluna Rossa Iraniana ha annunciato oggi che il cargo comprenderà cibo, medicine ed elettrodomestici, e sarà accompagnato da un gruppo di dottori iraniani e di operatori umanitari.

La spedizione - riferisce il direttore della Mezzaluna Rossa Abdolraoof Adibzadeh - “arriverà a Gaza entro la fine di questa settimana attraverso il passaggio di Rafah, al confine con l'Egitto”.

“L'Iran si sta anche preparando a spedire una nave-ospedale per gli abitanti di Gaza, che avrà a bordo dottori, infermiere e tutte le attrezzature mediche richieste per la chirurgia d'emergenza e le varie procedure”, ha spiegato Adibzadeh.
http://www.infopal.it/leggi.php?id=14875

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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/6/2010 8:14
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#226
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
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QUESTA E' LA PAGINA DI VITTORIO ARRIGONI su FACEBOOK.

E' possibile trovarvi notizie e considerazioni che "sfuggono" ai beneamati pipponi dei gornalisti imbavagliati e/o prezzolati.

L'ultima notiza riguarda "Cetin Topcuoglu, ex campione di taekwondo, era stato anche allenatore della nazionale turca della stessa specialità. Aveva 54 anni ed è una delle vittime del terrorismo di stato d'Israele a bordo della Freedom Flotilla."

Uno dei "terroristi", secondo israele.

E' stata arrestata anche "Huwaida Arraf, cofondatrice dell’International Solidarity Movement e del Free Gaza Movement. Partecipava alla rituale manifestazione pacifica del venerdi’ contro il muro che si sta inghiottendo il villaggio di Bil’In."

Su Guerrilla Radio, altre notizie. In diretta, direttissima, da Gaza.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/6/2010 3:21
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