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   Guerre e Terrorismo
  i 19 errori di ISRAELE

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Re: i 19 errori di ISRAELE
#271
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 26/6/2010 19:33
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#272
Dubito ormai di tutto
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Da NiggahCity
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Citazione:

florizel ha scritto:
Pacifici ha rivolto un invito al ministro degli Esteri Franco Frattini: "Dobbiamo darci da fare per rimediare a quattro anni di diritti umani negati e di violazione della Convenzione di Ginevra", ha detto. Un appello condiviso anche dal presidente Zingaretti. "Se siamo qui è per lanciare un messaggio forte: nessuno faccia finta di non vedere e non capire, e nessuno osi dimenticare Gilad Shalit", ha ammonito, "in questa vicenda le ragioni e i torti sono chiari e indiscutibili, perchè Gilad è vittima di una vicenda barbarica al di fuori di ogni convenzione internazionale". "Continueremo il nostro impegno - ha assicurato Polverini - affinché i nostri giovani possano trasmettere, insieme ai vostri, un messaggio di speranza, quella di poter festeggiare l'anno prossimo, a Gerusalemme, la liberazione di Gilad"."

Non riporto il resto, perchè tutto l'articolo mi ha già dato il vomito.

Già, tutti si dimenticano degli oltre 10.000 (DIECIMILA, cristo) prigionieri politici palestinesi che marciscono nelle carceri israeliane, spesso senza neanche sapere il perché. Tra loro, ci sono centinaia di minorenni, ma per questi poveracci non ci sono lampadine da spegnere.
Al massimo, qualche candela da rovesciare, come insegnano le squadracce nazi-sioniste, democraticamente, si capisce.
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 27/6/2010 6:40
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#273
Sono certo di non sapere
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Aggiorno su Gaza riportando due articoli di Vittorio Arrigoni, dal suo blog "Guerrilla Radio".

Israele annuncia un alleggerimento dell'embargo, ma non lascia passare quel che serve davvero.

"Prendendo atto della decisione del governo israeliano di "allentare" l'assedio a Gaza concedendo l'immissione di più merce, l'organizzazione israeliana per i diritti umani B'Tselem ha commentato : "questo è un primo mini passo nella giusta direzione per portare la politica d'Israele in linea con i suoi obblighi".

Passo davvero microscopico, se consideriamo che solo dal valico di Karni, prima dell'inizio dell'assedio, passavano più di diecimila camion al mese e che comunque anche allora eravamo lontani dai 500 camion di merci al giorno, quantitativo minimo necessario stabilito dalle Nazioni Unite per coprire in parte i fabbisogni di un milione e mezzo di persone.
Un passo che secondo alcuni analisti politici palestinesi è addirittura controproducente, perché si pone nella direzione di voler legittimare l'assedio.

Un assedio che in quanto punizione collettiva ad una popolazione civile viola l'articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra, ed è ritenuto illegale da tutte le maggiori organizzazioni per i diritti umani governative e non, come hanno recentemente ribadito Amnesty International e la Croce Rossa Internazionale.

Continua a essere banditi dalla Striscia il cemento, il ferro e qualsiasi altro materiale per la costruzione, tanto che a detta dell'Onu, a distanza di un anno e mezzo dai bombardamenti dell'operazione Piombo Fuso, il 75 percento degli edifici danneggiati e distrutti pendono ancora in macerie...

... Se dalle televisioni di stato italiane la percezione trasmessa è che l'assedio è stato allentato per un atto di generosità dello Stato israeliano, sul campo la realtà è ben diversa.
L'assedio di per se deve essere in toto terminato perché la popolazione qui non ha bisogno di stuzzicadenti e patatine fritte, ma di cemento, ferro, medicinali, attrezzature mediche e tutto il necessario in import e export per risollevare l'economia e renderla indipendente dagli aiuti.
Oltre che di poter uscire e entrare liberamente da questa prigione.

Tutto quello che abbiamo davanti agli occhi in questi giorni è l'immagine artefatta di una situazione tragica truccata ad arte a miglioria dopo il lavorio cosmetico della propaganda israeliana ed egiziana.
In mezzo a questi echi propagandistici di grande presa stridono ulteriormente le felicitazioni di Tony Blair per l'avvenuto "allenatamento" del blocco israeliano. Dietro il sorriso di Blair, direttore di orchestra di un Quartetto (Usa, Ue, Russia e ONU) che in questi anni non hanno prodotto altro che inutili comunicati stampa, tutte le carie di una cariatide corresponsabile del genocidio iracheno in corso, oltre che del lassismo politico dei governi europei dinnanzi alla tragedia palestinese."


L'assedio israeliano a Gaza è illegale, lo sostiene pure la Croce Rossa Internazionale.

"L’ultima volta sabato scorso a Khoza, sud est della Striscia. Nonostante avessimo con noi tre troupe televisive, i cecchini israeliani ci hanno osservato per una mezz’ora raccogliere a mani nude coi contadini palestinesi il mais, poi hanno aperto il fuoco.
Abbiamo dovuto ritirarci, noi internazionali a mani alzate, i contadini indigeni muovendosi a terra terrorizzati mentre i proiettili ci passavano a centimetri dai corpi.

I pochi giornalisti che vengono con noi al confine rimangono sempre colpiti, più che dalle pallottole dall’incredibile coraggio di questi temerari coltivatori nella loro sfida quotidiana contro la morte nel cercare di procurasi il necessario con cui sfamare le famiglie.
Con noi, sabato, c’era oltre ad Al Jazeera English, una televisione cinese e una brasiliana.
Le telecamere della RAI con noi ci sono venute solo una volta, e ce le hanno condotte Manolo Luppichini.

Mi riferiscono che i telegiornali nazionali in questi giorni intasano l’etere illuminando i riflettori sulla vicenda del soldato Gilad Shalit, unico prigioniero israeliano nelle mani dei palestinesi, prigioniero di guerra. Ben inteso, illuminare Shalit oscurando le migliaia di prigionieri politici sepolti vivi nelle prigioni sparse in Israele, le quali sorti pare proprio non interessi a nessuno.

7.500 prigionieri (politici, non di guerra), soggetti ai più atroci supplizi in una pseudo-democrazia dove la tortura è una prassi consolidata.
Milano, Torino e Roma hanno spento i loro caratteristici monumenti per accendere l’ipocrisia di un messaggio secondo il quale la libertà di un soldato vale più di quella di centinaia di minori palestinesi reclusi senza regolare processo e abitualmente abusati sessualmente nelle 25 prigioni e centri di detenzione israeliani.

Mentre il Colosseo si spegnava per un soldato sulla scalinata del Campidoglio gli attivisti della Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese accendevano dei lumi per ricordare proprio questi migliaia di prigionieri innocenti e dimenticati. Almeno sino a quando non stati aggrediti “da parte di un gruppo di squadristi riconducibili come appartenenti alla Comunità Ebraica Romana”, secondo quanto dichiarato dagli stessi attivisti. 6 ragazzi della Rete hanno dovuto ricorrere alle cure mediche dopo il vile assalto da parte di chi sotto la bandiera israeliana ritiene di godere di quell’impunità che quel vessillo rappresenta all’interno della comunità internazionale.

Evidentemente la solidarietà alla causa palestinese si paga col sangue, da Gaza a Roma fin sopra la nave turca Mavi Marmara.
Ma come quei temerari contadini continuano a sfidare i proiettili rivendicando il diritto alla loro terra, la solidarietà per i diritti umani conquistano e consenso maggior terreno ingiustizia dopo ingiustizia, affronto dopo affronto squadrista.
Nel frattempo anche Israele ha spento le luci per Shalit: qui a Gaza abbiamo a malapena 6 ore di elettricità al giorno."
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 7/7/2010 12:32
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#274
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Sopra il ghetto di Varsavia sventolano bandiere bandite a Gerusalemme.

"La superiorità ebraica sugli arabi in Israele è realmente una lezione impartita nelle scuole e nelle accademie militari fin dalla più giovane età, e questo può far comprendere alcuni atti dell’esercito più immorale del mondo, da Sabra e Shatila fino alla Freedom Flotilla.
Questo almeno è quello che sostiene Yonatan Shapira, per molti anni pilota di elicotteri Blackhawk e capitano di una unità di elite delle Forze aeree israeliane.


Yonatan si è rifiutato di prendere parte ad altro attacchi aerei in zone densamente abitate della Palestina occupata, vista l'alta concentrazione di civili tramutati in ‘danni collaterali”.
Quando Yonatan è stato chiamato a giustificare il suo rifiuto dinnanzi al generale Gen. Dan Halutz così gli ha chiesto: “Lei accetterebbe di sparare missili da un apache contro un’ automobile su cui viaggia un uomo ricercato, se stessa guidando per le strade di Tel Aviv, ben conscio che questa azione potrebbe comportare la morte di civili innocenti che si trovano a passare in quell’istante?”


La settimana scorsa, Yonatan Shapira, accompagnato dalla nostra attivista Free Gaza Movement Ewa Jasiewicz, si è recato in visita alle rovine del ghetto di Varsavia. Con della vernice spray gli attivisti hanno scritto sul un muro originario del ghetto: "Liberate tutti i Ghetti", in ebraico, e "Gaza e Palestina Libere”, in inglese."

Per chi non si accontenta della quotidiana merda mediatica propinata come uno psicofarmaco, altre info su INFOPAL.
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Inviato il: 7/7/2010 12:42
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#275
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“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#276
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Ed in merito all'attacco alla Flotilla, c'è chi prende UFFICIALMENTE le distanze da israele.

"Una volta, ad una partita di baseball, una donna vide Dustin Hoffman che non portava né il cappello degli Yankees né quello dei Red Sox e gli chiese: «Sei neutrale?». Lui rispose: «No, sono ebreo». Lo ha raccontato l’attore in un’intervista tempo fa.

Nella crisi attuale tra Israele e la Turchia, Hoffman ha scelto di stare alla larga dallo Stato ebraico. Non ha spiegato perché. L’aveva invitato il festival del cinema di Gerusalemme, evento di due settimane che inizia l'8 luglio . «Eravamo vicinissimi a giungere ad un accordo con lui», ha raccontato al quotidiano Jerusalem Post uno degli organizzatori, Yigal Molad Hayo. «Poi c’è stata la questione della flottiglia e la corrispondenza s’è interrotta».

Molad Hayo è certo che la ragione sia il raid israeliano del 31 maggio contro le navi dirette a Gaza per spezzare l’embargo, nel quale sono stati uccisi 9 turchi. "


Che artisti e per di più ebrei si rifiutino di intattenere rapporti col sionismo, non può che portare alla luce un pezzetto in più di tanta parte di gente che è contro lo stato sionista, e a cui non viene data la meritata e dovuta voce.

Aderiscono anche Carlos Santana, Elvis Costello, i Pixies, i Klaxons e i Gorillaz.
Emblematica la frase di congedo di Costello: “La mia coscienza mi impedisce di esibirmi a Tel Aviv o Gerusalemme”.
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Inviato il: 8/7/2010 16:40
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#277
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Pescatori di Gaza circondati e catturati dalla marina israeliana.

Gaza, Israele allenta il blocco? Sì, ma non per le persone.

"Nella Striscia di Gaza entra qualche merce in più, forse meno prodotti vietati, ma Israele blocca comunque le persone.
L’allentamento dell’embargo del governo Netanyahu non riguardano le persone.
A chiarirlo con un documento pubblico, il ministero della Difesa israeliano.
La nota è arrivata dopo le richieste di spiegazioni di una organizzazione umanitaria israeliana, dopo il reiterato rifiuto opposto a una studentessa universitaria palestinese di Gaza che – attraverso Israele – chiedeva di recarsi in Cisgiordania per completare i suoi studi."


Ed una stranissima notizia circa un video che sta spopolando in rete: soldati israeliani che ballano in una via di Hebron durante un pattugliamento...
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Inviato il: 8/7/2010 16:53
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#278
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Gerusalemme Est: Israele riprende le demolizioni di case palestinesi.

"Demolizioni o sfratti a favore di cittadini israeliani: due realtà, due distinte giustificazioni su base legale. Ma il risultato delle politiche israeliane a Gerusalemme Est è lo stesso: migliaia di palestinesi perdono la propria abitazione."


Da Guerrilla Radio:

"E’ martedì sera, sono circa le ore 20:45, alcune donne stanno prendendo il fresco nel cortile dinnanzi a casa, quando odono un colpo sordo seguito subito dopo da un’altro e da un forte ronzio, come di una migliaia di insetti sparati a tutta forza contro di loro. Lo sciame di api metalliche inizia a infierire sulla facciata dell’abitazione, riducendola presto un colabrodo, poi con il loro pungiglione di acciaio attaccano fameliche la carne delle beduine."

"Dopo circa un’ora di apparente quiete, Nema Abu Said, trentatreenne madre di cinque bambini, si accorge disperata che il suo figlio più piccolo Nader, dorme ancora all’esterno della casa inconsapevole del pericolo che sta correndo.

Si getta fuori per raccoglierlo, quando si ode un altro corpo sordo e l’ennesimo sciame di frecce assassine la colpisce. Nema muore all’istante.

Suo cognato, Jaber Abu Said, 65 anni, è ferito dalle schegge del proiettile alla coscia destra.
La famiglia ha continuato a chiamare i soccorsi invano: un’ambulanza della mezza luna rossa ottiene il permesso israeliano per arrivare sul posto solo dopo due ore, e raccoglie 3 feriti e una donna ormai cadavere.

Al termine dell’operazione militare “Piombo Fuso”, che a ha causato più di 1400 vittime, la stragrande maggioranza civili, fra i quali 300 bambini, Amnesty International ha documentato i tipi di armi utilizzate dalle forze di occupazione israeliane contro la popolazione di Gaza. Fra queste le freccette, che sono piccoli dardi metallici dalla punta acuminata, lunghi 4 cm e provvisti di 4 alette nella parte posteriore, con cui vengono caricati i proiettili da 120 mm dei carri armati. Quando il proiettile esplode in aria, a 30 metri dal suolo, disperde uno sciame di 5mila-8mila freccette in un raggio conico, investendo un'area larga 300 m e lunga 100.

Utilizzate e poi bandite dall’esercito statunitense in Vietnam, essendo un’arma antipersona, l’uso delle freccette dovrebbe essere vietato in aeree abitate. Dal 2001 a oggi, a Gaza come in Libano Israele non lesina il suo illegale utilizzo. "


La strage ed il genocidio continuano, nel segno della "difesa" del popolo ebraico (leggi "nel nome dell'espansione dello stato sionista).
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Inviato il: 24/7/2010 14:53
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#279
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Inviato il: 24/7/2010 15:07
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  •  Luxio
      Luxio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#280
Ho qualche dubbio
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Da Ostrava
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Shimon Peres accusa la Gran Bretagna di antisemitismo; non tutti gli inglesi, ma in particolare i membri dell'elite...ma porca troia...

http://www.guardian.co.uk/world/2010/aug/01/israel-shimon-peres-british-arab-bias
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Non possiamo separare i nostri pregi dai nostri difetti, essi sono collegati come la forza e la materia. Se li separiamo, l'uomo sparisce.
Nikola Tesla
Inviato il: 2/8/2010 11:29
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: i 19 errori di ISRAELE
#281
Mi sento vacillare
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Da nowhere
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Dopo 2 anni, qualche testimonianza in piu' dagli organizzatori del "commando umanitario" che si preparano ad una nuovo viaggio previsto entro la Primavera del 2011, e come i giornali hanno gestito il caso.

Freedom Flotilla II. Prove generali di Notizia
Scritto da Pino Cabras
Venerdì 17 Dicembre 2010 01:07
Guerra e verità

La troupe di MegaChannel Zero ha ripreso la conferenza stampa di presentazione della nuova campagna della Freedom Flotilla II, che intende liberare Gaza dal lungo assedio e dalla macchina delle stragi imposti dalle forze armate israeliane. Nella conferenza i giornalisti si sono sentiti liberi di raccontare quel che "i boss delle redazioni" impongono di tacere, sopire e troncare. Il video documenta storie di giornalismo di valore, attento a notizie di enorme importanza, ma schiacchiato da alcuni tabù. La Notizia, corposa e piena di implicazioni, riuscirà a superare i silenzi?

Il Video della conferenza stampa (a cura di MegaChannelZero)



Fonte: http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5265-freedom-flotilla-ii-prove-generali-di-notizia.html
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Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
Inviato il: 24/12/2010 12:17
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#282
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Tra nucleare ed interventi bellici in Libia, il tutto mediaticamente ben condito dalla propaganda del sistema di dominio, sono giorni terribili.

Dove le popolazioni cercano di riscattare la loro vita, il potere appone il suo marchio manipolando e cavalcando le loro lotte.

Da mesi, anzi da anni, continua anche la lotta di Gaza. E stavolta parla a chiare lettere: basta, che se ne vadano tutti, oppressori e FINTI paladini della libertà del popolo Palestinese. La Palestina è da sempre stata una cartina al tornasole circa i meccanismi usati dal sistema di potere globale, e lo è ancor più quando dimostra tragicamente quanto sia facile passare da un dominio e da un'oppressione ad altre.

"“Vaffanculo Hamas. Vaffanculo Israele. Vaffanculo Fatah. Vaffanculo ONU. Vaffanculo UNWRA. Vaffanculo USA!"

Ne riporta notizia Vittorio Arrigoni sul suo blog "Guerrilla Radio".

Il Manifesto GYBO dei giovani di Gaza.


"La goccia che ha fatto traboccare il vaso facendo tremare i nostri cuori per la frustrazione e la disperazione è stata quando il 30 Novembre gli uomini di Hamas sono intervenuti allo Sharek Youth Forum, un’organizzazione di giovani molto seguita con fucili, menzogne e violenza, buttando tutti i volontari fuori incarcerandoni alcuni, e proibendo allo Sharek di continuare a lavorare.

Alcuni giorni dopo, alcuni dimostranti davanti alla sede dello Sharek sono stati picchiati, altri incarcerati. Stiamo davvero vivendo un incubo dentro un incubo.

E’ difficile trovare le parole per descrivere le pressioni a cui siamo sottoposti. Siamo sopravvissuti a malapena all’Operazione Piombo Fuso, in cui Israele ci ha bombardati di brutto con molta efficacia, distruggendo migliaia di case e ancora più persone e sogni. Non si sono sbarazzati di Hamas, come speravano, ma ci hanno spaventati a morte per sempre, facendoci tutti ammalare di sindromi post-traumatiche visto che non avevamo nessuno posto dove rifugiarci.
Siamo giovani dai cuori pesanti.

...

Negli ultimi anni Hamas ha fatto di tutto per controllare i nostri pensieri, comportamenti e aspirazioni.

Siamo una generazione di giovani abituati ad affrontare i missili, a portare a termine la missione impossibile di vivere una vita normale e sana, a malapena tollerata da una enorme organizzazione che ha diffuso nella nostra società un cancro maligno, causando la distruzione e la morte di ogni cellula vivente, di ogni pensiero e sogno che si trovasse sulla sua strada, oltre che la paralisi della gente a causa del suo regime di terrore.

Per non parlare della prigione in cui viviamo, una prigione giustificata e sostenuta da un paese cosiddetto democratico. La storia si ripete nel modo più crudele e non frega niente a nessuno. "


Da Gaza, Palestina.
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Inviato il: 20/3/2011 12:10
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#283
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Inviato il: 20/3/2011 12:32
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#284
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Nelle ultime 24 ore uccisi 17 palestinesi dall'esercito israeliano.

Da Gaza City, Guerrilla Radio.

"Ad Al-Farahin, Est di Khan Younis un drone UAV israeliano, uno di quegli velivoli senza pilota comandati a distanza che qui a Gaza chiamano “zannana”, ha mirato e fatto centro su un gruppo di donne.

Il missile è esploso a mezzo metro da Najah Harb Qdeah, 45 anni, uccidendola sul colpo. Nidal Ibrahim Qdeah di 20 anni, è morto poco dopo, Fida di anni 15 è rimasta seriamente ferita ad una gamba mentre Nida Qdeah, un’altra bambina di 12 anni, sta lottando in questo momento fra la vita e la morte all’ospedale Europa di Khan Younis.

La giornata di oggi era cominciata seguendo lo stesso copione di morte e terrore di quella di ieri: elicotteri Apache, caccia bombardieri f 16 e droni concentrati nel loro fuoco da nord a sud della Striscia. Questa mattina, prima dell’attacco alla famiglia Qdeah, sempre a Est di Khan Younis, durante un bombardamento venivano uccisi 2 guerriglieri di Hamas e contemporaneamente a Rafah 3 civili venivano feriti gravemente."



La pagina di Vittorio Arrigoni su FB.

VERSO LA MANIFESTAZIONE DEL 7 MAGGIO.
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Inviato il: 10/4/2011 13:54
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#285
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Appena 8 giorni fa... Ma la PAGINA FACEBOOK DI VITTORIO è ANCORA ATTIVA, e lo resterà.


"E intanto a Gaza : *Questa mattina carri armati israeliani e tre bulldozer hanno invaso Gaza da Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, distruggendo terreni agricoli e terrorizzando molti cittadini.
*La marina israeliana invece ha aperto il fuoco contro i pescherecci palestinesi lungo la costa. I pescatori palestinesi hanno riferito che sono stati costretti a lasciare il mare."



Continuiamo a "cercare" nel blog di Vittorio, Guerrilla Radio, tracce delle sue testimonianze, e diffondiamo le notizie che ci ha inviato da Gaza.
Sarà molto difficile, così, che i suoi assassini l'abbiano davvero ucciso.



"Per il 31esimo giorno consecutivo dopo il massacro dei 5 coloni dell’insediamento illegale di Itamar, il villaggio palestinese di Awarta rimane sotto assedio.

Un vero e proprio pogrom compiuto dall’esercito israeliano (spesso col sostegno dei coloni, la frangia più estremista e razzista del regime sionista di Tel Aviv), che ogni notte compie raid e rapisce civili palestinesi.

150 donne sono state condotte con la forza via dal villaggio nelle vicine basi militari per essere sottoposte a interrogatori e a test del DNA.
Fra di loro ci sono donne incinte, vecchie ultraottantenni, bambine. Durante i radi notturni i soldati israeliano danno sfogo alla loro natura di vandali lanciando granate, sfondando porte,spaccando finestre, distruggendo case e scorte alimentari.

A oggi, 71 palestinesi di Awarta risultano ancora sequestrati da qualche parte in Israele, fra di loro c’è anche Julia Mazen Awwad, 14 anni. Nella foto, la sorella di Julia, Halaa, 6 anni, presa a calci dai soldati mentre cercava di impedire l’arresto della madre e della sorella.

Restiamo Umani

Vik da Gaza city"


BOYCOTT ISRAEL

BOICOTTAGGIO GLOBALE DELL'OCCUPAZIONE ISRAELIANA

PERCHE’ IL BOICOTTAGGIO ECONOMICO DI ISRAELE E’ GIUSTIFICATO
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