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  L'angolo delle cose preoccupanti...

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  •  ivan
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#541
Sono certo di non sapere
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  •  gronda85
      gronda85
Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#542
Dubito ormai di tutto
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mi faccio gli affari miei
ha già anche troppi problemi


comunque
un in bocca al lupo a sara tommasi
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  •  Spiderman
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#543
Dubito ormai di tutto
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Regno Unito, “Solo chemio per il bimbo”. I giudici contro la madre

L'Alta corte britannica ha deciso che il ragazzino di 7 anni dovrà essere curato solo con la medicina tradizionale e non con le cure alternative. La mamma aveva paura di possibili menomazioni causate dalle terapie più invasive


L’Alta Corte britannica ha detto “no”. Con una sentenza arrivata giusto in tempo per Natale, il tribunale ha deciso che il giovane Alan (nome di fantasia), bimbo di sette anni, dovrà essere curato con la medicina tradizionale. Il tutto contro il volere della donna che l’ha messo al mondo, salita agli onori delle cronache per aver rifiutato più volte la chemioterapia e la radioterapia, per essere scappata con il bambino non si sa dove per una settimana e per aver avviato una battaglia per il diritto alle cure “alternative”. Una madre, quindi, contro il tumore del figlio di sette anni. Ma ora anche contro l’ex marito, un giudice e il medico che vogliono obbligare il piccolo a fare la chemio e la radioterapia. “Se solo mio figlio dovesse soffrire, anche solo un minimo, denuncerò tutti. Se poi non dovesse sopravvivere almeno cinque anni come mi hanno promesso, li denuncerò nuovamente. Qui è in gioco il diritto di una madre a vedere felice il proprio figlio”, ha detto la donna, che è diventata in pochi giorni un personaggio mediatico, al centro dell’attenzione per tabloid e programmi televisivi strappalacrime.

Ma il giudice dell’Alta Corte, durante la sentenza, ha detto: “Questa madre si è affidata a Internet, ma noi sappiamo che la chemio e la radioterapia sono al momento le cure più efficaci. E nessuna delle soluzioni che la donna ha prospettato sono state ritenute valide dal medico legale”. Il Regno Unito intero ora si interroga su una storia che va ben oltre la superficie, per arrivare a simboleggiare, per alcuni, anche la crisi della famiglia in Gran Bretagna.

Il padre del bambino ha subito accettato le cure proposte dalla medicina ufficiale. Separatosi dalla moglie 18 mesi fa, l’uomo sta portando avanti una lotta anche per poter tenere con sé il figlio durante le cure, che, secondo il giudice, dovranno partire a metà gennaio. La madre vorrebbe invece portare il figlio lontano da Londra, ma c’è il rischio, dice il padre, che la donna sparisca di nuovo, mettendo a serio rischio la salute del bambino. Schiere di avvocati di famiglia, in questi giorni, parlano in televisione e sui giornali. “Non possiamo giocare le nostre battaglie di adulti sulla pelle dei bambini”, dicono. Intanto, il tumore al cervello del piccolo Alan cresce senza fermarsi e le cure ufficiali partiranno il prima possibile, non appena il piccolo sarà in forze. “Io voglio portare mio figlio negli Stati Uniti – dice ora la madre – qui nel Regno Unito la cura dei tumori è rimasta ferma agli anni Quaranta, mi propongono soluzioni, come la radioterapia, che risalgono a quegli anni lì”. Le raccolte di fondi sono iniziate, ma il giudice è irremovibile. “Il bambino dovrà iniziare le cure, e che siano pure cure tradizionali, qui nel Regno Unito. Il prima possibile”.

La madre teme soprattutto che il figlio rimanga menomato. “Sappiamo tutti che intervenire in questo modo sul suo cervello può influire sulle sue capacità relazionali, può renderlo sterile, alcuni mi prospettano addirittura mutismo e sordità. Io su Internet e tramite altri canali ho trovato nuove cure ed è mio diritto fidarmi di quello che mi dice il cuore”, ha detto la donna. Fra le proposte della donna, l’immunoterapia, la radioimmunoterapia e la terapia cosiddetta “fotodinamica”. Ma il medico ingaggiato dall’Alta Corte è stato chiaro: “Queste cure non sono scientificamente provate, almeno non per questo tipo di malattie, non le possiamo quindi accettare”. Con le minacce legali della donna, ora, il caso andrà sicuramente avanti. E nel cuore della madre c’è una sola consolazione: “Mio figlio è come un piccolo guerriero, è molto coraggioso, quasi da non crederci. Mio figlio sorride e combatte”

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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#544
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@Spider
Lo stavo per postare. Proprio nell'angolo delle cose preoccupanti. Non si può nemmeno più decidere come curare i propri figli. Molto preoccupante.
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Chuang Tzu
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#545
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Spero tanto sopravviva il bambino... ma nel caso non c'è la facesse di chi sarebbe la colpa? Del tumore, o della medicina?
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#546
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Merio ha scritto:
Spero tanto sopravviva il bambino... ma nel caso non c'è la facesse di chi sarebbe la colpa? Del tumore, o della medicina?

Con questi elementi non si può rispondere. Bisogna conoscere la situazione molto bene prima.
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Chuang Tzu
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#547
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Mi sa che c'hai ragione...
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#548
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#549
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Citazione:

Merio ha scritto:
Spero tanto sopravviva il bambino... ma nel caso non c'è la facesse di chi sarebbe la colpa? Del tumore, o della medicina?


Hai dei dubbi? Muoiono milioni di persone ogni anno nelle grinfie della medicina ufficiale, non è difficile tirare le somme.
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Inviato il: 28/12/2012 9:07
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#550
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Diciamo che se qualcosa va storto deviando dal protocollo, allora è colpa della deviazione mentre se qualcosa va storto seguendo il protocollo allora è tutto nella norma... insomma le morti protocollari vanno bene, quelle non protocollari no, o cmq vanno sempre esecrate...

Pace ai vostri sensi
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Inviato il: 28/12/2012 13:29
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#551
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Citazione:


Hai dei dubbi? Muoiono milioni di persone ogni anno nelle grinfie della medicina ufficiale, non è difficile tirare le somme.


Eh già.

Come è che non c'è ne siamo accorti prima .

Davvero.
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#552
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Due notizie :

link Crisi, a Cremona cittadini senza acqua, luce e gas: 239 famiglie a rischio...


link XXXXX le spese del gruppo al Senato: stipendi ‘extra’ per 15milioni di euro ... Le rivelazioni arrivano da XXXXX interrogata dai pm,“il gruppo pagava l'affitto del senatore XXXXX e una sua carta di credito. Al senatore XXXX venivano dati 2mila euro al mese

Solita cronache di cui stracciarsi le vesti.

La notizia piu' clamorosa è quella che non c'è: avessi mai letto una volta qualcosa del tipo "il politico YYYYY devolve la cifra di XXXX ai bisognosi".

Il buon esempio non trova terreno fertile ultimamente, salvo qualche rara eccezzione ovviamente.
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Inviato il: 6/1/2013 14:58
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#553
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"Perchè internet sarebbe pericolosa?" era l'argomento di una discussione in 3ad di là.

Sul sito de "l' universo elettrico" c' è un articolo del settembre 2008 che parla delle due facce di internet: strumento di comunicazione che ormai ha soppiantato i media tradizionali e nel contempo strumento che desta molte preoccupazioni e che va gestito con le dovute precauzioni*-

L'articolo parla anche dell'incubo senza fine che devono fronteggiare i moderatori dei forum su Internet: dal momento che tutti si sentono in diritto di inviare commenti che poi saranno pubblici - non importa quanto offensivi, blasfemi, provocatori o incoerenti- e dal momento che ogni "filtro" sui commenti porta ad accuse di censura, come si può gestire un forum per mantenere un minimo di decenza e decoro? La risposta è che, purtroppo, pochi lo fanno, pochi ci riescono e così la maggior parte dei 3ad - se non tutti - sono invasi da polemiche spesso futili e sterili, attacchi ad personam e confusioni varie.

L'articolo è questo: link The Internet & the Death of Communications - Pt. 1
September 21, 2008
The Internet is both the most useful and destructive communication tool in world history. ...


* Dice ad esempio l'articolo "many corporations now guide their employees through comprehensive training on email and forum etiquette, advising them to always wait and reflect on their writings before hitting the irretrievable "send" or "post" command .
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Inviato il: 6/1/2013 18:00
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#554
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E sulla pericolosità di Internet ormai ci fanno anche i corsi di aggiornamento professionali:

link Legami, vincoli e dipendenze: psicopatologie della vita quotidiana

Citazione:


Abstract convegno: “Legami, vincoli e dipendenze:psicopatologie della vita quotidiana” All’interno di tale convegno verranno trattate alcune delle variegate dipendenze della società odierna: dipendenza da internet e social network, da gioco d’azzardo patologico, da shopping compulsivo, da dipendenza affettiva e, in ultima analisi, la dipendenza dalla propria corporeità. Ecco di seguito un breve sintesi su ognuna di queste tematiche che verranno adeguatamente manifestate in sede congressuale. La dipendenza da Internet o Internet dipendenza, meglio conosciuta nella letteratura psichiatrica con il nome originale inglese di Internet addiction disorder (IAD), è un disturbo da discontrollo degli impulsi.
Nel 1995 lo psichiatra americano Ivan Goldberg ha definito il concetto di Internet Addiction Disorder (IAD), individuandone principali sintomi caratteristici quali:
1. il bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore “in rete” per ottenere soddisfazione;
2. la marcata riduzione di interesse per altre attività che non siano internet;
3. lo sviluppo, dopo diminuzione o sospensione dell’uso della rete, di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line;
4. la necessità di accedere alla rete con più frequenza o per più tempo rispetto all’inizio;
5. l’impossibilità di interrompere o di tenere sotto controllo l’uso di internet;
6. il dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla rete; Facebook, il più famoso social network ha sessanta milioni di iscritti al mondo, e sono in continua crescita; si stima che circa il 10% degli utenti diventarne dipendente.
“Si distinguono 5 sottotipi di dipendenti da internet – spiega lo psichiatra Tonioni -:
1. il cyber-sexual addiction (sesso virtuale e pornografia),
2. il cyber-relational addiction (social network),
3. il net-compulsion (gioco d’azzardo, shopping e commercio on-line), 4. l’information overload (ricerca ossessiva di informazioni) e il
5. computer addiction (coinvolgimento eccessivo in giochi “virtuali” o “di ruolo”).
“I disturbi mentali caratterizzati da comportamenti estremi nella sfera dell’abuso da video – spiega Tonioni - , possono condurre a un deterioramento del funzionamento fisico e psichico del soggetto fino a farla diventare una patologia. È patologia quando aumentano progressivamente le ore di collegamento e diminuisce il tempo disponibile da dedicare alle persone care, agli amici e alla famiglia, quando il virtuale acquista una importanza maggiore della vita reale dalla quale il soggetto tende a estraniarsi sempre più creando problemi in ambito familiare, lavorativo, scolastico e della salute che si traduce in un malessere psicofisico....




Il casino è come uscirne dalla web dipendenza ...

La crisi ha aggravato la situazione perchè uscire di casa ed andare a farsi una vacanza disintossicante costa e cosi ci si ritrova in solitudine davanti ad un tubo catodico che si ti connette con tutto il mondo ma che ha anche le conseguenze di cui sopra.
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Inviato il: 6/1/2013 21:42
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
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@Ivan:

Citazione:
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Prova con la Cocaina o Eroina !!!!
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#557
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Dal Il Mattino:

link Campania, record di tumori tra Napoli e Caserta: l'attesa di vita cala di due anni

link Balduzzi: «I rifiuti tossici e il cancro il nesso non è ancora dimostrato»

link Tumori, il ministro Balduzzi ad Aversa annuncia: «Presto una task force» ... ... Una conferenza stampa con contorno di aspre contestazioni quella tenuta oggi pomeriggio presso il municipio di Aversa dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, che ha relazionato sul rapporto di ricerca che evidenzia cifre record di tumori nell'area tra Napoli e Caserta ..... Al termine del suo intervento il ministro ha lasciato la sede del Comune da un'uscita secondaria: nonostante questa precauzione, però, calci e pugni sono stati sferrati contro l'auto del ministro e quelle dei suoi collaboratori da un gruppo di manifestanti aderenti a varie associazioni, tra cui «Mamme Vulcaniche» di Terzigno, Movimento cinque stelle e «Comitato Fuochi».

In molti urlavano «assassini». Già all'arrivo di Balduzzi ad Aversa, comunque, non erano mancati cori di contestazione all'indirizzo del ministro da parte di ambientalisti e attivisti dei comitati. «Qui moriamo di tumore e non vogliamo essere presi in giro» hanno gridato al suo ingresso in Comune.

Tra i manifestanti, presenti alcuni aderenti al Movimento 5 Stelle, a Insorgenza civile, ai comitati antidiscarica di Chiaiano. I manifestanti, ma anche i «Medici per l'Ambiente», contestano i dati presentati dal Ministero secondo i quali non è accertato il nesso causale tra l'esposizione a rifiuti e aumento dei tumori nelle province di Napoli e Caserta. Proteste, poi, che hanno accompagnato anche la seconda tappa ad Aversa del ministro, nell’incontro in programma nella facoltà d’Ingegneria della Seconda Università di Napoli. ...
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Si dovrebbe aprire una bella rubrica:
"dillo con le tue parole !!"
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#562
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Su la stampa on line i seguiti della vicenda delle navi cariche di rifiuti fatte affondare nel mediterrano.

link CRONACHE
12/01/2013 - IL CASO Il mistero della nave dei veleni fatta affondare o “trasformata” ... Chissà dov’è la «Cunsky», dove è stata affondata, o in quale cantiere navale è stata «trasformata» e oggi in quali mari naviga. E se è stata affondata davvero, come ha raccontato un pentito calabrese, Francesco Fonti, trasportava rifiuti tossici e radioattivi? ... E allora, che fine ha fatto la «Cunsky»? Nel 2009 la Procura di Catanzaro autorizzò la ricerca sottomarina di relitti nel mar Tirreno, al largo delle coste di Cetraro. Le ricerche furono seguite dall’opinione pubblica con particolare attenzione. «A fine ottobre del 2009. Fu ispezionato un relitto che certamente non poteva essere il “Cunsky”». Ma oggi qual è la verità?


La verità è semplice: siamo di fronte ad un altro mistero d'Italia, di cui probabilmnte non sapremo mai fino in fondo la verità dlle cose.

Che siamo di fronte ad un altro mistero d'Italia sono lo dimostra il fatto che lo scenario è sempre lo stesso di tutti imisteri italici : un crimine efferato, indagini superficiali che in quanto tali non potrano a nulla, strani comportamenti della politica e così via.
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
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DSM-V: il nuovo manuale di psichiatria...

Citazione:
...Cosa significa normalità in psichiatria? Essere uno zombie senza sentimenti
L’unico modo per essere “normali” quando si è sottoposti alla “diagnosi” di uno psichiatra – un processo che è del tutto soggettivo e del tutto privo di qualcosa di simile alla vera scienza – è quello di mostrarsi assolutamente privi di emozioni.
Una persona in coma è una persona “normale”, secondo il DSM, in quanto non presenta alcun sintomo che potrebbe indicare la presenza di quelle terribili cose, chiamate sentimenti.
Anche una persona morta è “normale”, secondo la psichiatria, soprattutto perché i morti non si qualificano per il rimborso Medicare e quindi non vale la pena diagnosticarli o curarli.
E’ tutta una crudele beffa. La psichiatria dovrebbe essere del tutto abolita in questo momento, togliendo i psicofarmaci ai bambini e sostituendoli con alimenti sani...


La fine dell'articolo é troppo semplicistico e superficiale ma il resto vale la pena leggerlo.
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#565
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A proposito di cose di psichiatria, su CDC un articolo che parla della correlazione tra piombo ed atti violenti:

link CDC

Citazione:

Una spiegazione incredibile per l’aumento e la diminuzione del crimine può essere corretta?

All’inizio, sembrava assurdo. Era un’ipotesi così strana che mi sono messo a ridere. L’ascesa e la caduta dei crimini violenti nella seconda metà del 20° secolo e nei primi anni del 21° sono state causate, secondo la teoria, non dai cambiamenti nella vigilanza o nell’incarcerazione, dai genitori unici, dalla recessione, dal crack o dalla legalizzazione dell’aborto, ma principalmente… dal piombo.

Non dico stronzate. Le ondate di crimine che hanno afflitto gran parte del mondo e che dopo, contro ogni previsione, sono crollate, come descritto in un articolo pubblicato da Mother Jones (1) la scorsa settimana, a causa dell’aumento e la seguente diminuzione dell’uso di vernici a base di piombo e di piombo tetraetile.

È ridicolo – finché non vedi le prove. Alcuni studi fra varie città, stati e nazioni dimostrano che questa oscillazione nel crimine segue, con circa 20 anni di scarto, l’oscillazione dell’esposizione dei bambini a quantità minime di piombo (2,3,4). Ma tutto ciò che ci fornisce è una correlazione, un’associazione che potrebbe essere una coincidenza. Il pezzo del Mother Jones (1), basato su diversi articoli scientifici, parla di relazione causale.

Ho incominciato con il leggere gli articoli. Dicono quanto dichiara il pezzo? Si. Poi ho dato un’occhiata alle citazioni: la discussione degli articoli nella letteratura scientifica. I tre di cui ho controllato le citazioni sono stati menzionati, nell’insieme, 301 volte. Ho letto tutti questi documenti (tranne qualcuno in altre lingue) oltre a dozzine di altri. Con mia grande sorpresa, ho scoperto che solo uno attaccava la tesi e che era sostenuto dalla Ethyl Corporation, che si dà il caso sia stata uno dei maggiori produttori di additivo per petrolio a base di piombo tetraetile. Ho trovato più articoli a favore della tesi. Per quanto suoni folle, sembra davvero che l’avvelenamento da piombo possa essere stata la causa principale dell’ascesa e della caduta dei crimini violenti.

La curva segue lo stesso andamento in tutti i Paesi analizzati da questi articoli. Il piombo è stato tolto prima dalle vernici e poi dalla benzina in momenti diversi ed in posti diversi (cominciando con gli Usa negli anni ’70 per quanto riguarda la benzina, seguiti dall’Europa negli anni ’90). Tuttavia, nonostante le circostanze fossero diverse, il modello rimane lo stesso: i casi di crimini violenti raggiungono l’apice circa 20 anni dopo il picco dell’inquinamento da piombo. I tassi di criminalità nelle città d’America piccole e grandi, un tempo enormemente diversi, stanno gradualmente convergendo dopo altri 20 anni circa (10).

Non c’è altro che sembra spiegare queste tendenze. I ricercatori se la sono vista dura nella correzione delle variabili ovviamente complesse: fattori sociali, economici e legali. Dopo aver preso in considerazione 15 diverse variabili, uno studio ha scoperto un aumento di quattro volte negli omicidi negli Stati americani con i più alti livelli di inquinamento da piombo (11). Un altro ha scoperto che i livelli di piombo sembravano spiegare il 90% della differenza nei tassi di casi di aggressione tra le città americane (12).

Uno studio fatto a Cincinnati ha scoperto che i giovani perseguitati per delinquenza hanno una probabilità quattro volte maggiore rispetto alla normale popolazione di avere alti livelli di piombo nelle ossa (13). Una meta-analisi (uno studio degli studi) di 19 degli articoli non ha trovato nessuna prova di altri fattori che possano spiegare la correlazione tra l’esposizione al piombo ed i problemi di comportamento tra la popolazione giovane (14).

È davvero così sorprendente che una tossina altamente potente possa causare una cambiamento comportamentale? Gli impatti devastanti e permanenti di livelli minimi di piombo su quoziente intellettivo sono noti da anni. Gli effetti sul comportamento sono stati documentati per la prima volta nel 1943: è stato scoperto che alcuni bambini che avevano masticato la vernice delle ringhiere dei loro lettini, anni dopo essere stati ricoverati per avvelenamento acuto, siano diventati altamente inclini alla violenza e all’aggressione (15).

L’avvelenamento da piombo nell’infanzia, anche a livelli molto bassi, compromette lo sviluppo di quelle parti del cervello (la corteccia cingolata anteriore e la corteccia prefrontale) che regolano il comportamento e lo stato d’animo (16). L’effetto è più forte nei maschi che nelle femmine. L’avvelenamento da piombo è associato con sindrome da deficit di attenzione (17,18), impulsività, aggressione e, secondo un articolo, psicopatie (19). Il piombo è così tossico che non è sicuro a nessun livello (21,22).

Gli afro-americani, dal momento che era più probabile vivessero in città interne in case non ristrutturate vicino a strade trafficate e con la vernice che si staccava dalle pareti, sono stati soggetti a livelli medi di intossicazione da piombo molto più alti rispetto agli americani bianchi. Uno studio, pubblicato nel 1986, ha scoperto che il 52% dei bambini di colore negli USA, contro il 18% di bambini bianchi, avevano oltre 20 milligrammi per decilitro di piombo nel sangue (23); un altro ha scoperto che, tra il 1976 ed il 1980, i bambini neri avevano una probabilità di otto volte maggiore di avere una quantità di 40 mg/dl (24), un peso orrendo. Secondo altri due articoli, questo potrebbe spiegare la differenza nei tassi di criminalità tra i bianchi e i neri d’America (25) e la ipotetica differenza di quoziente intellettivo divulgata dal libro The Bell Curve (26).

È rimasto un solo produttore di piombo tetraetile sulla terra. Si trova ad Ellesmere Port in Inghilterra e si chiama Innospec. Il prodotto è stato da tempo bandito dalla vendita nel Regno Unito, ma la compagnia afferma, sul suo sito web, che sta ancora vendendo questo veleno ad altri Paesi (27). La Innospec si è rifiutata di parlare con me, ma altri rapporti dichiarano che il piombo tetraetile viene esportato in Afghanistan, Algeria, Birmania, Iraq, Corea del Nord, Sierra Leone e Yemen (28,29), Paesi segnati dal caos, con governi a cui non frega niente della loro popolazione.

Nel 2010 la compagnia ha ammesso che, sotto il nome di Associated Octel, aveva pagato milioni di dollari per corrompere funzionari in Iraq ed Indonesia per poter continuare, con immense profitto, a vendere piombo tetraetile (30). Tramite un accordo con le corti americana e inglese, la Innospec è stata prosciolta in maniera così lieve che il Lord John Thomas si è lamentato del fatto che “nessun altro accordo del genere deve essere più fatto” (31). Solo Dio sa quante vite abbia rovinato questa compagnia.

Il governo inglese mi dice che dal momento che il piombo tetraetile non si trova sulla lista europea delle esportazioni controllate, non c’è nulla che impedisca alla Innospec di venderlo a chi voglia. C’è un termine per questo: razzismo ambientale.

Se è vero che l’inquinamento da piombo, i cui impatti più ampi sono stati riconosciuti per anni, ha portato all’oscillazione dei casi di violenza, allora è lì, dietro ai crimini che hanno distrutto così tante vite e riempito così tante carceri, che giace un crimine ancora più grande.

George Monbiot
Fonte: www.monbiot.com
Link: http://www.monbiot.com/2013/01/07/the-grime-behind-the-crime/
07.01.2013




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E pare ci sia pure una correlazione tra piombo e fine dell' impero romano :

link Source

Citazione:

Fu il piombo a far crollare l’Impero Romano?!?

Gli antichi romani assorbivano circa dieci volte più piombo di un odierno abitante di Roma, New York o di Tokyo. Tanto che secondo alcuni storici, la caduta dell’Impero Romano non sarebbe stata causata dalla dissoluzione dei costumi, dalla corruzione e dal caos amministrativo, bensì da una lenta progressiva intossicazione da piombo soprattutto tra la classe dirigente. Imperatori compresi. Quantomeno vi avrebbe contribuito il saturnismo. Tra i sintomi che questa malattia può provocare c’è anemia, debolezza muscolare, convulsioni e attacchi epilettici; in forma cronica può sfociare nel coma e nella comparsa sul bordo gengivale di una particolare colorazione bluastra. Le lesioni per i soggetti colpiti dal saturnismo non furono solo temporanee, poiché gli stessi soggetti trasmisero le lesioni che si erano prodotte all’interno dell’organismo in particolare nelle cellule neurali alle generazioni successive. L’ipotesi che il saturnismo possa aver contribuito al crollo dell’Impero Romano non è solo una deduzione priva di fondamenti: poggia anzi su ricerche e indagini ben accurate ....

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