Va bene, restiamo al solo Israele; la tratta delle bianche slave e russe dirette a questo solo paese è gestita da organizzazioni giudaiche, non vedo come possa esser diversamente in seno al sionismo. Quanto alla designazione di " mafia russa" vale il concetto dell'articolo precedente. Puoi essere d'accordo su questo punto? Le notizie su questo fenomeno sono diffuse in rete a proposito di questo aspetto del sionismo
Posto un articolo datato non molti mesi addietro - 9 giugno 2010 -Autore: admin
http://www.nonnepossopiu.net/tag/israeliane/Dal Libro di Loretta Napoleoni
Economia Canaglia
Il Saggiatore
Le Natasha
Israele è uno dei maggiori importatori di prostitute slave. Ogni mese un
milione di israeliani fa visita a una prostituta. Secondo la Commissione
d’inchiesta parlamentare israeliana,
ogni anno dalle 3000 alle 5000 donne (dell’ex Blocco sovietico) vengono
introdotte clandestinamente in Israele e vendute all’industria della
prostituzione.[…] Le donne lavorano sette giorni su sette, fino a 18 ore
al giorno, e dei 120 Nis (27 dollari) pagati dai clienti, a loro ne restano
solo 20 (4,50 dollari).10.000 di queste donne attualmente risiedono nei
300-400 bordelli del paese. Sono vendute dagli 8.000 ai 10.000 dollari
l’una.
Si riesce a intuire la portata dell’attività seguendo il flusso dei grossi pro-
fitti riciclati in Israele: solo dal 1990 al 1995, circa quattro miliardi di
dollari sono stati investiti nelle banche israeliane. Altri 600 milioni di
dollari vengono riciclati in beni immobili.
Alla base dell’aumento della prostituzione in Israele ci sono fattori
culturali e religiosi. Gli uomini israeliani, e non sorprende, hanno un
debole per le slave alte e bionde, che chiamano tutte Natasha. Gli uomi-
ni < entravano nel locale e con un sorriso sciocco gridavano “Natasha!”
come fossimo matrioske> ricorda Marika, una prostituta russa portata
clandestinamente in Isralele. La domanda di prostituzione è particolar-
mente alta tra haredim, ebrei ortodossi, molti dei quali sono clienti
abituali dei bordelli. Nissan Ben-Ami, condirettore dell’Ong Awareness
Centre, che lotta contro il traffico di donne e la prostituzione in Israele
spiega :
Nella zona della borsa e del mercato dei diamanti c’è molta prostituzio-
ne. In queste zone si aggirano tanti uomini estremamente religiosi in
cerca di sesso a pagamento perché le donne della loro società non pos-
sono assecondarli quando vogliono. Non possono nemmeno masturbar-
si, perché è vietato sprecare sperma. Quindi devono farlo per forza con
una donna.
Fonti israeliane confermano che l’afflusso di ebrei russi ortodossi, un
altro dei fenomeni legati al crollo dell’Unione Sovietica, ha dato un
Impulso inaspettato all’industria della prostituzione. legami con la mafia russa che, all’inizio degli anni novanta, controllava
quasi interamente il racket delle prostitute slave, e contribuirono a
instaurare legami con i protettori locali> dice un poliziotto di Tel Aviv.
Michael, il protettore di Berlino, conferma che, subito dopo la caduta
del muro, è la mafia russa ad assumere il controllo del traffico della
nuova merce. Berlino erano i Russi.>
Un affare plurimiliardario che alletta anche organizzazioni criminali
Armate. In Germania, dove la prostituzione è stata legalizzata, esistono
molti modi per procurarsi una fetta del busines del sesso.[...]
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