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  •  Pispax
      Pispax
Re: i vicini di casa
#151
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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(SEGUE DALLA PAGINA PRECEDENTE)


Citazione:
Cosa ti aspetti che facciano gli Stati arabi? Che si coalizzino contro l’unico Stato dell’area in possesso della bomba atomica?

A me basterebbe che mandassero qualche cargo di generi di prima necessità.
Anzi, MOLTI carghi. O potrebbero costruire qualche ospedale.

Ops, dimenticavo: se aiutano i palestinesi a non crepare di fame “legittimano Israele”.
Che schiattino pure.





Citazione:
Gli equilibri sono diventati così delicati che oggi un aiuto a Gaza non significherebbe altro che un’eversione all’ordine istituito, in parole povere “terrorismo”, magari pure di stampo islamico(leggasi Al Qaeda)…

Piaccia o non piaccia riconoscerlo, sia Hamas che gli Hezbollah vengono riforniti di armi sia dalla Siria che dall'Iran. Al limite questo è eversivo.
E' troppo chiedere che in quei carichi ci venga messo anche un paio di panini per i civili?






Citazione:
Se consideriamo che all’epoca della guerra fredda il problema palestinese era pressoché sconosciuto, si deduce chiaramente che ora, Gaza è una miccia pronta a scatenare una rappresaglia in qualsiasi momento data l’attuale lettura di ogni evento ad essa correlato in chiave di un più globale espediente storico come la “guerra al terrorismo”, sorta di pretesto per una guerra di controllo geopolitico su una zona eccezionalmente strategica come il medio-oriente.

Consideriamo anche che all'epoca della Guerra Fredda io c'ero, e che il problema palestinese veniva detto ai telegiornali tutti i giorni dispari.

E poi non capisco cosa ci sia di “eccezionalmente strategico” in quella zona.
Il petrolio immagino di no, visto che secondo te sono “gli stati arabi che dipendono dagli usa per il commercio del petrolio”. Il controllo geopolitico dell'area gli USA lo fanno esattamente con la stessa fatica dalla Turchia, uno dei pochi stati ad avere più basi americane dell'Italia.
L'unica cosa di “eccezionalmente strategica” che resta è il Canale di Suez, che è dell'Egitto. Se non fosse che dal 1978 l'Egitto è AMPIAMENTE nella manica degli americani (le sovvenzioni USA all'Egitto hanno quasi raggiunto quelle a Israele) la cosa poteva essere plausibile.

Che resta allora per giustificare tutto questo incomodo?
Sono terribilmente curioso della risposta.







Citazione:
La strategia sionista calcola anche che gli Stati vicini si accollino il problema dei profughi, esattamente ciò che tu auspichi venga fatto da parte della comunità araba, a spese loro e con il preciso scopo di indebolirli finanziariamente: il mantenimento dei profughi difatti è un costo!

E allora è come sostenevo io giusto?
Che i Palestinesi s'impicchino pure!

E' terribilmente ingiusto indebolire finanziariamente i RICCHISSIMI paesi Arabi esportatori di petrolio chiedendogli di buttare in Palestina un po' degli avanzi della loro tavola.
Tanto, che cazzo ce ne frega a noi dei Palestinesi ,dopotutto?







Citazione:

pispax:

Anche affrontare il problema della crisi del vietnam partendo dal presupposto che "quei fascisti degli americani hanno avuto ogni tipo di responsabilità storica e politica" è una cosa cretina al di là di ogni dubbio.

shm:

Più che una crisi c’è stata un’invasione del Vietnam del sud avallata da un Governo fantoccio e un’escalation militare determinante la distruzione di un Paese(da esportatore di riso divenne importatore) che, comunque fossero andate le cose, avrebbe abbracciato il socialismo… “Crisi”, comunque, è un termine utilizzato dalla propaganda americana dell’epoca!

Fa sempre piacere leggere una così profonda lezione storica.

A me “crisi” risulta essere una parola utilizzata dagli storici ogni volta ci sia un caso di forte tensione internazionale, a maggior ragione quando questo implica un intervento armato. Ti dicono niente le frasi “Crisi di Suez” o “Crisi di Panama”?

Dammi retta max, ripigliati.







Citazione:
pispax:

La cosa di cui mi scandalizzo è che questo servizietto privilegiato viene rivolto esclusivamente a Israele.
I cui crimini sono tantissimi, e questo è bene sottolinearlo, ma sono tutto tranne che inauditi. Diventano "inauditi" solo perché questo fa comodo dal punto di vista "politico".
(Notare le virgolette. Sono inusitatamente gentile in questi giorni)

Shm:

Se mi spiegassi a quale genere di comodità ti riferisci forse capirei la retorica che si nasconde dietro le parole che hai scritto. Comunque permettimi di utilizzare il termine inaudito nel descrivere per esempio il bombardamento di una piccola area sovrappopolata in cui la gente non può fuggire perché rinchiusa entro muri materialmente definibili come barriere di contenimento.
Riflette un po’ ciò che successe ad Haifa nel ’48: per rappresaglia 5000 sionisti della brigata Karmeli indussero una popolazione di quasi 100.000 persone ad ammassarsi nei pressi del porto. Ad un certo punto per espellerli in qualsiasi modo anche via mare cominciarono a bombardare alla cieca nel mucchio, ovviamente non facendo distinzione tra vecchi, donne e bambini …

Intanto specifichiamo, che non venga poi qualcuno ad accusarti di revisionismo di tipo 1.
Per rappresaglia di cosa?

Il punto comunque non è la “comodità”. Il punto è “inauditi”.

Che letteralmente significa “mai udito prima”, e per esteso sta a indicare una cosa di eccezionale grandezza, di un livello mai raggiunto prima.

Il problema è che anche senza scomodare l'Olocausto di robe di quel genere è piena la storia del '900, proprio iniziando dallo sterminio degli Armeni. Rispetto al bombardamento di Dresda (avevo messo il link, ma è di wiki quindi l'ho tolto) cannoneggiare oziosamente un 100.000 persone radunate in un porto è una roba (purtroppo) da far ridere i polli.
L'unica cosa davvero inaudita è semmai che gli sia stata lasciata una possibilità di fuga. Rispetto a quanto accaduto nei 5 anni precedenti direi che è un'eccezione di tutto rispetto.

Restando più vicini ai giorni nostri nell'assedio di Sarajevo (per il link, idem come sopra) sono state uccise oltre 200.000 persone.


Quindi sono cose ABBONDANTEMENTE udite, purtroppo.
Non spiccano neppure nel panorama. Rispetto agli oltre 2 milioni di stupri fatti dalle truppe naziste in Russia uno si meraviglia persino che qui non sia stata stuprata QUASI (il quasi è d'obbligo) nessuna donna.

Definirle “inaudite” è solo l'artificio retorico che permette di portarne la strumentalizzazione.





Citazione:
pispax:

Dici che il problema non è "politico" ma è umanitario? Fantastico.

Shm:

non è solo politico, non è solo umanitario… non è solo diplomatico, non è solo geo-politico, non è solo demografico. Il problema è più complesso perché mette in dubbio, a mio avviso, anche l’utilità di un organo che dovrebbe essere “neutrale” come l’ONU e di conseguenza la capacità stessa degli Stati membri nella risoluzione di gravi problematiche come quella del conflitto israelo-palestinese…

Sull'inutilità dell'ONU sono tristemente d'accordo.

Però non lo fare il revisionista. Perché dici che l'ONU <<dovrebbe essere “neutrale”>>?

In che senso non lo ritieni “neutrale”, come lasci intendere?

Se è non-neutrale A FAVORE di Israele allora viene da chiedersi perché mai abbia emanato quelle ben 72 (o 73?) risoluzioni CONTRO Israele, che credo sia stato il più alto numero di risoluzioni contro un Paese mai approvato dall'ONU – e stiamo parlando solo di quelle che dopo citi tu, cioè di quelle violate.

Se invece è non neutrale CONTRO Israele allora questo Paese ha agito correttamente a violarne le risoluzioni, quindi non ha senso criticarlo perché lo ha fatto.


N.B.: Io non mi pronuncio. Per me l'ONU è neutrale. Al limite è solo strutturato molto male. Volevo solo sapere perché secondo te non lo era.





Citazione:

pispax:

Allora spiegami perché per esempio non si parla MAI del Darfur. La guerra del Darfur sta finendo - forse - in questi giorni. Il progetto era lo stesso, cioè l'eradicazione territoriale totale, che viene imputato a Israele. In pochi anni di guerra si stimano 400.000 morti e oltre 2 milioni di persone che hanno dovuto abbandonare le loro case per sempre.

Shm:

…mi chiedo perché quando qualcuno cerca di discutere di olocausto nazista e allora porta a confronto altri genocidi si sente rispondere che l’olocausto è inequiparabile per metodologia, cifre e ideologia d’esecuzione e quando invece si accusi Israele, prove alla mano, di continuare una pulizia etnica da oltre 60 anni in Palestina si portano altri esempi per minimizzarne a latere le responsabilità del sionismo.

Se stai cantando la canzone a ME allora hai sbagliato ascoltatore.
Non solo non lo sostengo, ma ho detto ben prima che tu pubblicassi questo intervento che Hitler e il Nazismo non hanno neppure il podio rispetto alle atrocità commesse.
(Si, ho i link. Si, vengono da wiki. Quindi dovremo farne a meno)

Se invece ti risuonano ancora nell'orecchio le note di Finkelstein allora hai sbagliato canzone.
Qui non si sta parlando dell'Olocausto: si sta discutendo del fatto che una stragrande quantità di utenza di LC quando parla di Israele o/e degli ebrei e/o del sionismo utilizza metri diversi rispetto a quando parla di altre questioni.


Il fatto che ALTROVE ci siano persone che utilizzano l'Olocausto per cercare di minimizzare le responsabilità israeliane in Medio Oriente con questa roba non c'entra semplicemente un cazzo.
Anzi, a maggior ragione dovrebbe indurre alla vergogna chi utilizza le stesse tecniche in direzione contraria, che so, magari cercando di AMPLIFICARE la tragedia palestinese.

Una volta credevo che questo fosse il posto giusto, visto l'accanimento con cui gridiamo a tutto il mondo che “noi siamo privi di condizionamenti e ragioniamo sulle cose”.

Purtroppo, come ho già avuto modo di dire a Calvero è solo un vuoto che sostituisce un altro vuoto.
Inviato il: 27/3/2010 5:34
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  •  Pispax
      Pispax
Re: i vicini di casa
#152
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione:
Sarei più contento se riconoscessi tu perché non si parla “MAI”, o quasi, del Darfur. Ma così su due piedi potrei dirti che una spiegazione potrebbe risiedere nell’inutilità della strumentalizzazione che tale tragedia comporta per mancanza di interessi strategico-politico-economici, o almeno finora, degni di nota. Da un’altra parte è anche vero che nessuna delle due parti avverse nel conflitto del Darfur è nota quanto le organizzazioni sioniste americane per esercitare pressioni sulla massima super-potenza militare mondiale. E nessuna delle due parti è conosciuta per operare quotidianamente un lavaggio del cervello teso a responsabilizzare l’umanità intera sulle colpe dell’olocausto nazista, col pretesto del monito verso l’irripetibilità della tragedia.

Oh, questo non devi chiederlo a me.
Io del Darfur non ne parlo mai. Però non vado neppure in giro a blaterare robe sugli “inauditi crimini di Israele”.

Per il resto ammiro la pervicacia con sta cercando in tutti i modi di infilare l'Olocausto in questo discorso, ma la trovo inutile.

Per me è buona la prima: del Darfur non si parla mai per via dell'” inutilità della strumentalizzazione che tale tragedia comporta”.

Sono assolutamente d'accordo con te. Visto che strumentalizzare il Darfur non serve a nessuno allora non se ne parla davvero mai.

Ora facciamoci una domanda: perché invece si parla sempre dei Palestinesi?

Domanda interessante..


---------------------------------------------------------------------------------

Da qui in poi hanno inizio alcune lunghe arringhe.

Quindi la smetto di quotare tutto il testo e mi limito ad alcune frasi.
Se ci sono cose che ho tralasciato mi dispiace, e risponderò appena mi verrà fatto notare.










Citazione:
È indubbio che buona parte della responsabilità sia dell’informazione pubblica e privata dei grandi media, non certo di internet su cui trovi tutte le informazioni ma di cui la conoscenza specifica di ognuna dipende dalla tua volontà e non dalla inconsapevole passività dell’individuo nell’apprendere qualsiasi notizia propinatagli guardando la televisione.

A me sembra che le informazioni vengano date con una certa completezza. Semmai è il MODO in cui vengono date che induce (deliberatamente) all'errore.
Basta tenere il cervello acceso.

Quando ci fu Piombo Fuso il tiggiuno disse una cosa del genere “A seguito dell'ennesimo ferimento di un'anziana signora israeliana avvenuto per il lancio di un razzo da parte dei palestinesi, in seguito al quale l'anziana signora ha dovuto correre piangendo in ospedale, Israele ha giustamente avviato il bombardamento della Striscia di Gaza. Pur non essendoci notizie precise si stima che i morti siano già varie decine”.
Persino mia zia, che ha 85 anni ed è sempre stata filoamericana alla morte, ha guardato il giornalista sbigottita e ha detto: “ma che cazzo ci ha in capo quello lì?”
(E allora è stato il mio turno di sbigottirmi: non l'avevo mai sentita dire una parolaccia)









Citazione:
…ma perché invece non parlarne approfonditamente? …ci sono articoli e testimonianze interessanti sull’argomento con cui si potrebbe aprire un dibattito sui diritti umani.
Perché non fai una lista con tutti i genocidi contemporanei e la esponi in un topic, oppure in questo? Ma alla fine, per quanto altrettanto inauditi potessero risultare i crimini da te esposti cosa avresti dimostrato di nuovo? Oltre al fatto che la capacità e il cinismo dell’uomo nel fare del male, come noi lo intendiamo, sono limitati soltanto alla propria fantasia?

Perché non mi interessa.
E perché ANCHE DOPO il 95% degli eventuali interventi ruoterebbe intorno alla situazione israele-palestinesi.
(Mi sembra che tu ancora non lo abbia fatto. Ti consiglio sul serio di dare un'occhiata a quell'articolo sul Darfur di cui avevo messo il link)





Citazione:
Stai facendo un errore di fondo e, a mio avviso, quanto mai banale, nel tentativo di minimizzare il sionismo e Israele nelle loro responsabilità, dicendo(in maiuscolo) che questo è peggio di quello…

La cosa davvero buffa è che io NON STO AFFATTO tentando di minimizzare le responsabilità di Israele o quelle del sionismo.
Curioso eh?

Chiaro che se uno parte convinto a prescindere che la crisi mediorientale, l'influenza suina e la crisi economica mondiale siano precise responsabilità del sionismo allora è evidente che qualunque tentativo di riportare il discorso dentro a un qualunque senso delle proporzioni venga letto come un “minimizzare”.

Non preoccuparti: non sei certo il primo a fare questa cosa. Né in questo thread né altrove.







Citazione:
Ma mentre ti dimentichi di notare che quello della Siria è un gravissimo problema, ma interno, dai connotati simili, in particolare per un

STOOOP!

Fermiamo la carovana un attimo.

Non è curioso notare che se la stessa cosa la si chiede a un israeliano, anche lui ti risponderà che “i palestinesi sono un problema interno”?

Dal suo punto di vista è pure difficile anche dargli torto.





Citazione:
Sotto gli occhi dell’ONU, che a tuo, dire renderebbe legittima la sua emanazione…

Non dal mio punto di vista.
O bene o male Israele ha avuto una genesi curiosa: credo sia stato il primo, se non l'unico, paese che è nato per consenso internazionale.

In effetti a volte mi viene da pensare che se gli ebrei avessero militarmente invaso la Palestina, sterminando di fatto la popolazione e poi invocando il diritto di guerra per la conquista – cioè più o meno quello che hanno fatto TUTTI GLI ALTRI, non ultima la Cina col Tibet – probabilmente ora avrebbero molti meno problemi.
Personalmente ritengo una fortuna che le cose siano andate in modo diverso.

N.B. Sia chiaro che l'ONU NON HA “creato” Israele. Israele è stato concepito dagli Inglesi ed è nato a Sevres negli accordi del primo dopoguerra. Le potenze vincitrici della 2gm, che più o meno erano le stesse di quella precedente, non hanno fatto altro che far ratificare gli impegni presi in quell'occasione.
Si può sparlare a proprio piacimento del fatto che “Israele è nato come risarcimento per l'Olocausto”; basta essere consapevoli che si sta dicendo una minchiata.

(sulla plebeissima e riottiana wiki c'è un'ottima spiegazione del termine “pacta sunt servanda”. Ovviamente non metto il link, ma darci un'occhiata non ti farebbe male per niente. Se accetti di frequentare posti così malfamati, chiaro)






Citazione:
Lungi dal farti notare che non sta a me dire cosa sia peggio o meno peggio, ci tengo a dirti che l’unico mezzo di sostentamento a Gaza, oggi, dipende dall’esistenza di un migliaio di tunnel scavati sotto-terra: hai presente i topi di fogna? Considera che ad ognuno di quei tunnel lavorano da 30 a 50 persone, contrabbandando macchine, cammelli, medicinali, derrate alimentari ecc. ecc… Ti pare mai possibile? Riesci a immaginarlo?

Prova a pensare che per un kg di pane devi aspettare che la squadra di turno attraversi il tunnel fino in Egitto, cercando di non farsi vedere, aprire una botola in superficie, contrabbandare le merci con gli egiziani dall’altra parte sperando di non essere intercettato e rischiare di farsi requisire tutto e vedersi magari chiuso il tunnel o allagato del tutto…

Ti rendi conto di dove si sia arrivati?

Prego notare che tutte quelle derrate non vengono regalate: vengono vendute a peso d'oro, perché gli astuti cittadini arabi confinanti stanno bellamente speculando su questa tragedia.
D'altra parte hanno il più alto grado di monopolio che si possa immaginare: quello sui beni di prima necessità.

E quindi tutto va bene no?
Il perfido piano sionista di indebolire l'economia dei paesi arabi si è rivelato fallimentare.
I paesi arabi ci si stanno ingrassando, con i palestinesi.
Ops: con i “fratelli palestinesi”, stando alla loro retorica.

Forse questo spiega un po' perché non gli mandino un paio di navi da carico tutte le settimane, lasciando l'incombenza ad associazioni meno affratellate del mondo occidentale.







Citazione:
La causa di tutto ciò è solo e soltanto il sionismo.

Curioso: credevo che questo fosse un argomento di discussione, non una premessa.
D'altra parte c'è anche chi è convinto che la causa di ogni divorzio è il matrimonio, ed è difficile dar torto anche a lui.

Per curiosità: è solo il sionismo che è voluto andare in palestina quello colpevole?
Siamo davvero sicuri sicuri che se avesse vinto il Venezuela ora non si sarebbe tutti qui a discutere delle atrocità che i malvagi sionisti avevano perpetrato nei confronti dei poveri amerindi?
Inviato il: 27/3/2010 5:40
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  •  Pispax
      Pispax
Re: i vicini di casa
#153
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione:
Pispax:

E' sicuramente meglio stabilire un criterio omogeneo quando si parla delle cose e attenersi a quello. A proposito: QUIZZONE!
Quizzone a risposta privata rivolto a tutti! Quante sono state le vittime palestinesi dalla prima intifada a piombo fuso, escludendo quest'ultimo? Chiunque non ne abbia proprio la minima idea e SOPRATTUTTO non sappia nemmeno da che parte iniziare a cercare questo dato.. notifichi a se stesso che sta facendo una figura da cioccolataro.

Shm:

…incredibile il “QUIZZONE”!! Escludendo “piombo fuso”, dai dati di un articolo dell’Unità che cita come fonte B’Tselem, associazione israeliana per i diritti umani, le vittime palestinesi sono circa 6.000. Cosa vorresti far notare pispax?

Tralascio l'altra parte dell'arringa.

Quale parte della frase “ Quizzone a risposta privata rivolto a tutti” ti è sfuggita?

Siccome nutro la profonda convinzione che in moltissimi parlino di queste cose senza nemmeno sapere di cosa stanno parlando, secondo me era cosa buona e giusta che se ne rendessero conto.
Un fatto fra loro e loro, nel quale io non voglio certo metter bocca.
Mica devono venire a dirlo a me.

Anzi, non nascondo un certo disappunto per il fatto che tu abbia rivelato le cifre (a me risultava qualcosa di più): personalmente avrei preferito che su questa roba continuasse ad aleggiare un alone di mistero.









Inoltre:

Citazione:
Primo: la stima delle vittime del Darfur che riporti coincide con l’apice della tragedia stessa, quindi a questo punto per offrire un paragone, in qualche modo, ragionevole si dovrebbe parimenti confrontare queste cifre con l’apice della pulizia etnica avvenuta in Palestina durante l’intero processo che vide l’emanazione d’Israele.

Se si confrontano gli apici non c'è nemmeno partita: vince il darfur. O meglio, perde.
Se si confrontano i totali le cose cambiano di poco: a me risulta che i palestinesi sterminati DIRETTAMENTE dagli israeliani (ovvero che non siano rimasti vittime di una delle 4 guerre arabo-israeliane che hanno insanguinato la Palestina) siano, per dire, molti meno delle vittime che Mussolini ha fatto in Abissinia ed Eritrea.
A te no?

A proposito, la scelta delle 2 intifade non è stata casuale. Hanno segnato un improvviso riaprirsi delle ostilità dopo un periodo relativamente “tranquillo”. Più o meno come in Darfur, virgolette comprese.






Citazione:
Secondo: dalle stime della popolazione mista arabi/ebrei/cristiani in Palestina, nel 1947, quindi a seguito delle 4 massicce immigrazioni ebraiche, si parla di un totale di circa 2.000.000 di persone. I musulmani erano presenti nell’ordine del doppio degli ebrei, mentre i cristiani erano circa 150.000… Le stime sono riportate su wikipedia e la fonte e Sergio Della Pergola, direttore della Jewish Demography and Statistics alla Hebrew University di Gerusalemme, di cui ho il libro “Israele e Palestina: la forza dei numeri”, che se vuoi ti presto. Come confronto con il conflitto del “Darfur”, risulta improprio, laddove si parla solo per quel che concerne sfollati e profughi di una cifra di 2.000.000 di persone.

Quindi: i soli SFOLLATI del Darfur sono pari all'intera popolazione della Palestina, ebrei e cristiani compresi.
Quel libro tienilo da conto, che fra un po' tornerà utile proprio qui, su questi schermi.





Citazione:
Terzo: nelle stime delle vittime generate dal conflitto del Darfur si parla in maggioranza di morti dovute a carestie, fame, malattie, siccità ecc., dettaglio credo questo da tenere in considerazione qualora si decida di confrontarne i contenuti con altre tragedie simili e laddove siano avvenuti stermini per fame o carestie…

Per avvalorare il tuo ragionamento, mostrando cifre totalmente decontestualizzate, non potremmo portare a confronto nemmeno il genocidio armeno, circa un milione di persone, o l’olocausto degli indiani(non d’America) di 4.000.000 di persone avvenuto tra il ’42 e il ‘45, o lo sterminio per fame operato da Stalin negli ‘30 in cui morirono circa 7.000.000 di persone.

Ma certo che sono confrontabili.
Se per far sfollare un villaggio palestinese viene avvelenato l'unico pozzo della zona, le morti causate da quell'evento (fame, malattia, siccità ecc.) per quanto mi riguarda sono in tutto e per tutto imputabili agli israeliani.
Idem se vengono distrutti i raccolti.
Idem se le morti avvengono perché si impedisce con la forza di coltivare i campi, o se vengono uccise le vacche.

Durante la Rivoluzione Culturale in Cina sono morte più di 50,000,000 di persone per fame.
Vogliamo dire che Mao è del tutto innocente perché non ha premuto il grilletto?






Citazione:


Certo, ad onor del vero, neanche di questi altri stermini si parla mai…

Come mai invece, secondo te, si parla quasi esclusivamente sempre e solo dell’olocausto nazista?

Tanta costanza NON merita di essere premiata.

Ti faccio notare che qui dell'Olocausto nazista ne stai parlando sempre e solo TE.
Io per ora ho letto solo note che riguardavano lo sterminio dei palestinesi da parte dei “sionisti”.








Citazione:
Non c’è un tentativo di dimostrare che il sionismo collaborasse “prevalentemente” con il nazismo, ma “ANCHE”.

Intanto fermiamoci qui.
Quindi anche tu concordi nel dire che “sionismo e nazismo erano affini” sia una cazzata, giusto?

Come credo siamo d'accordo nel dire che una parte minoritaria del sionismo abbia maturato un'ideologia razziale molto simile.
Difficile però da questa risalire al movimento sionista nel suo complesso, che con ventimila sfaccettature si trovava d'accordo solo su una cosa: fine della diaspora e creazione di uno stato per gli ebrei.
(forse non ti farebbe male dare una ripassata ai discorsi di Hertzl sulla genesi del sionismo. Ce ne sono alcuni su... ops, no, scusami)




Citazione:
La stessa politica razziale che s’incontrava nel nazismo si trova nel sionismo: discriminazione, persecuzione ed espulsione… Sono tante altre le similitudini che mettono il nazismo sullo stesso livello del sionismo per condotta sociale che mi dilungherei troppo a descriverle e ad argomentarle tutte.

Non dilungarti.
Se proprio vuoi dilungarti su qualcosa magari fallo rispetto al termine “razziale”.
Se davvero il sionismo ha portato avanti una politica “razziale”, qualcuno per favore mi spieghi come mai in Israele su una cittadinanza complessiva di 7 milioni di abitanti ne conta più di un milione che sono arabi. Forse “razziale” è un tantinello improprio.






Citazione:
Tuttavia noto che è con un certo malcelato disprezzo che continui a minimizzare le responsabilità di una minoranza sionista collaborante con i nazisti in quanto da te reputata evidentemente minoranza ininfluente, ma con, a latere, l’intento di indurre l’interlocutore a riconoscere che il vero sionismo è altro, un qualcosa magari di filantropico, e non questa vergognosissima e vile minuscola parentesi nazista…
Però sappiamo che il sionismo è stato un movimento complesso e che di volta in volta si sia frammentato per ideologia politica o per territorialismo o per altro… Negli anni ’30 ci fu anche una scissione in Germania che portò ad un ramo sionista cosiddetto revisionista che aggregava i giovani ebrei per indottrinarli all’emigrazione in Palestina e la conseguente costruzione di Israele. C’erano lotte interne tra i sionisti che volevano lo Stato arabo/ebraico o chi si accontentava di vedere riconosciuta una certa autonomia all’interno di alcuni Stati, come hai detto… Ogni volta si formava una corrente di pensiero che col tempo faceva numero…

Sbagli su una cosa: il disprezzo non è per niente malcelato.
(Dici che mi sono sforzato troppo poco nel renderlo evidente?)

Perché mai non dovrei provare disprezzo verso chi sta cercando di fregarmi raccontandomi le barzellette e provando a convincermi che sono Verità Sacrosanta?

Io non sono certo un esperto di sionismo, ci mancherebbe. Sarebbe come se qualcuno dichiarasse di essere esperto di Democrazia Cristiana però moltiplicato per 100.

Come dici anche tu, è stato un movimento COMPLESSO.
Nel quale la stragrande maggioranza per dirne una disprezzava Jabotinski e le sue politiche, ivi compresa la Destra sionista – dalla quale lo stesso Jabotinski si staccò perché era “troppo mollacciona”. Prendo Jabotinski solo come caso esemplare.

(Una delle poche cose peraltro su cui si trovassero d'accordo: per citare un proverbio ebreo “se metti insieme tre ebrei avrei quattro opinioni differenti”. Per dirne una, per porre fine alla diaspora DALLA Palestina ci hanno messo quasi 50 anni per decidere di andare.. in Palestina.
Che per un gruppo etnico caratterizzato ESCLUSIVAMENTE da una religione così fortemente territoriale come quella ebraica direi che è un tempo singolarmente lungo..)

Quindi se qualcuno viene a raccontarmi che Sionismo=Jabotinski mi sento pienamente legittimato a sputargli in faccia.

Così come mi sento legittimato a sputare in faccia a chiunque cerchi con palese malafede di convincermi di una cosa incredibilmente falsa solo perché questo serve ai suoi fini, qualunque essi siano.











Citazione:
Il sionismo tedesco non vedeva di buon occhio il sionismo americano per il boicottaggio che quest’ultimo sperava nei confronti della Germania(magari non hai letto l’articolo corrispondente alla fonte “olo-dogma” che ti ho passato). Non sapendo altrettanto che i sionisti tedeschi avevano accordi coi nazisti per il trasferimento (espulsione) degli ebrei tedeschi in Palestina, prima del ’42, e non sapendo che era in corso un trasferimento delle finanze attraverso società finanziarie di copertura istituite appositamente grazie a diversi passaggi che consentivano la trasformazione del denaro in beni di consumo, non puoi trarne la conclusione che nazismo e sionismo(se vuoi minoranza ininfluente del tutto) collaborasse ampiamente coi nazisti, tanto che gli fu permesso di allestire campi di addestramento sul suolo tedesco ed erano autorizzati a sfilare con le proprie divise militari(differenti da quelle tedesche). Il nazismo vedeva di buon occhio il sionismo e viceversa poiché ognuno vedeva nell’altro il raggiungimento del proprio scopo.

Hanna Arendt, filosofa storica ebrea, nota per il resoconto del processo ad Eichmann tenuto a Gerusalemme, quindi una persona non certo di sentimenti “anti-semiti”, oltre a descrivere quanto finora riportato, pag. 17 e 18, aggiunge terribilmente:

“They were unaware of the sinister implications of this deal, which still lay in the future: but they too somehow believed that if it was a question of selecting of selecting Jews for survival the Jews should selected themselves. It was this fundamental error in judgment that eventually led a situation in which the non-selected majority of Jews inevitably found themselves confronted with two enemies – the Nazi authorities and the Jews authorities.”

Tralasciando le polemiche: certo che ho letto il link.
Li ho letti tutti, compreso quello così spassoso di olo-dogma.

La Arendt non era certo antisemita, ci mancherebbe altro, però era decisamente antisionista.
Be' lei può sicuramente permetterselo.
Se vuoi leggere delle critiche del sionismo serie, intelligenti e parecchio incisive puoi dedicarle molto tempo. E' una persona e un'intellettuale di fronte alla quale ci dobbiamo tutti togliere il cappello, e di sicuro non perde il suo tempo con trappole acchiappagonzi tipo “nel 1920 i giudei avevano già stabilito che ci sarebbero stati 6 milioni di morti ebrei!”

Due note:

“Il nazismo vedeva di buon occhio il sionismo e viceversa poiché ognuno vedeva nell’altro il raggiungimento del proprio scopo.”
Qualcuno ha terribilmente sbagliato i suoi calcoli.
Proviamo a indovinare chi?

La Arendt nell'articolo che linki tu da anche una definizione precisa di questi sionisti.

“these Jews from Palestine spoke a language not totally different from that of Eichmann.  They had been sent to Europe by the communal settlements in Palestine, and they were not interested in rescue operations: ‘That was not their job’ they wanted to select ‘suitable material’, and their chief enemy, prior to the extermination program, was not those who made life impossible for Jews in the old countries, Germany or Austria, but those who banned to the new homeland; that enemy was definitely Britain and not Germany.

Che mi sembra pari pari la descrizione di quelli che si affiliarono a Stern.

Di nuovo, difficile risalire da questo all'intero sionismo.
Inviato il: 27/3/2010 5:43
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Re: i vicini di casa
#154
Sono certo di non sapere
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...

Parliamo sempre della stessa minoranza(gli estremisti) che collaborò con il nazismo.

La minoranza non è rimasta minoranza a vita! Sul nascere era ovviamente minoranza, poi, col tempo…

Minchia, di nuovo!
NO!

La smettiamo di fare di ogni erba un fascio?

UNA minoranza collaborò col nazismo. Come dici anche tu fu un accordo d'uso, non ideologico.
UN'ALTRA minoranza era convinta delle storie della Razza Eletta, e NON collaborarono con il nazismo, perché non ci stanno due galli nello stesso pollaio. Disprezzavano gli ariani (e tutti gli altri) allo stesso modo in cui i nazisti disprezzavano gli ebrei.
UN'ALTRA minoranza ANCORA voleva la Palestina e nient'altro che la Palestina per motivi esclusivamente religiosi, e se ne sbatteva bellamente la minchia del nazismo e dei palestinesi: l'importante era ricostruire il Tempio.
ANCORA UN'ALTRA minoranza dichiarava che far trasferire i coloni ebrei che già c'erano dalla Palestina a un'altra parte del mondo (il “Venezuela”) era un problema impossibile da risolvere, quindi visto che si stava decidendo tanto valeva la Palestina, almeno ci stavano dentro tutti.
UN'ALTRA minoranza era quella di chi in Palestina già ci viveva e voleva che gli altri facessero una scelta simile – o più semplicemente non voleva scomodarsi troppo.
UN'ALTRA minoranza era fatta da quelli che volevano uno stato per tutti gli ebrei, e sostenevano che si poteva magari convincere un avviato barbiere di new york a trasferirsi a Gerusalemme, ma di sicuro non nelle foreste venezuelane.
ANCORA UN'ALTRA minoranza sosteneva che gli inglesi avevano regalato la Palestina agli ebrei già da vent'anni, e che sarebbe anche l'ora, cazzo, di decidersi ad accettare quel regalo invece di dover ricominciare tutto da capo.

Ce se saranno altre mille, ognuna delle quali si compenetra nell'altra.

A forza di minoranze – e comunque sapendo che la Palestina per gli ebrei tutti era pur sempre la Palestina – alla fine ha vinto la decisione di proclamare la Palestina come Patria Sionista.

Il fatto che per Rothbard la cosa scellerata sia stata proprio la scelta della Palestina (ma ne ha da dire proprio sul concetto di sionismo in generale) può spingere lui a definirli tutti quanti “estremisti”.

Il significato che stiamo dando noi a questo termine è diverso.



Sul come e soprattutto sul PERCHE' all'interno del sionismo – e in tempi diversi anche in Israele – abbia successivamente preso piede una delle destre più radicali del pianeta è proprio tutto un altro discorso.









Citazione:
Le palle me le faccio più che altro nel cercar di capire, oltre al sottile sarcasmo alludente a sottintesi non meglio chiariti, qual è il senso che tu voglia dare a queste nozioni che riporti. Ti giuro non lo comprendo. Ma ce la metto tutta…

Cosa starebbero a significare per te le leggi razziali polacche, anche più tremende di quelle tedesche? Sapevi che studiosi ebrei della shoah non reputavano immaginabile che un ondata anti-semita simile in Europa potesse vedersi in Germania? Gli stessi si dichiarano stupiti che tutto ciò non fosse accaduto in Francia, per esempio… (Fonte: “Mistero Hitler” – Ron Rosenboum, penultimo capitolo in cui si critica “I volenterosi carnefici di Hitler”, di Goldhagen: nel tentativo di inficiare la tesi di Goldhagen, e cioè che l’olocausto nazista fosse l’apice di un processo di anni di trasformazione della coscienza tedesca in una mentalità capace di sostenere congiuntamente lo sterminio degli ebrei della Germania nazista, i critici (ebrei) ritengono che questa teoria sia priva di senso in quanto altre Nazioni mantenevano un sentimento anti-semita peggiore rispetto alla Germania[ovviamente la tesi poi serve a dimostrare che l’unico responsabile è Hitler, capro espiatorio sacralizzato…]
Uno studioso ebreo, per altro, ha scritto un libro, sulla disfatta dei partiti politici tedeschi anti-semiti avvenuta prima dell’inizio della prima guerra mondiale.

E allora?

Dai manuali di storia non vanno decontestualizzate le nozioni e per lo meno quando le si mettono insieme con lo scopo di offrire un’opinione, bisognerebbe anche esporla questa, al fine di essere più chiari con gli altri, sennò è un macello…

Si, lo sapevo.
Non sapevo invece della disfatta d'anteguerra dei partiti antisemiti in Germania.
Quella roba degli studiosi ebrei della shoah teniamola di conto che poi la riutilizziamo.


Per il resto, siamo qui per servirvi.
Ecco una cosa che può aiutarti nei tuoi sforzi a “mettercela tutta”: capire da dove siamo partiti.

Citazione:
Citazione:
mi son fermato un secondo a pensare al “Libro bianco” del 1939 che a seguito della rivolta araba in Palestina venne redatto in segno di distensione diplomatica a moderare l’incontrollato popolamento ebraico della regione avvenuto negli anni passati e alle sue implicazioni rispetto all’inasprimento delle leggi razziali nei confronti degli ebrei in Germania.

E in POLONIA? Le leggi razziali polacche sono state più dure di quelle tedesche, e se ricordo bene furono approvate d'un botto nel 1936. Strano che nessuno ne parli mai: sarà mica un complotto ebreo?

L'ondata di emigrazione ebrea in palestina in quegli anni - quella che ha portato al Libro Bianco - era prevalentemente polacca; ma fa brutto dirlo, che non si può mica usare questa roba per dire che sionismo e nazismo erano fratellini.

Anche parlare della rivolta araba del '29 (in protesta contro l'eccessiva immigrazione ebrea) non serve a niente: le leggi razziali non erano state ancora approvate. Quindi tralasciamo.
(A proposito: dopo quella rivolta gli inglesi introdussero un forte limite all'immigrazione ebrea)

Figuriamoci poi parlare della rivolta araba del 1920 (stessi motivi) quando il nazismo non esisteva ancora.
Peggio che mai: la prima petizione di notabili arabi contro l'immigrazione ebraica in Palestina risale al 1891, sei anni prima addirittura che nascesse il Sionismo.

E' molto semplice: tu collegavi il Libro Bianco a un'improvviso afflusso di immigrazione ebrea causata dall'inasprimento delle leggi razziali in Germania (le prime furono nel 1933 e quelle “normali” furono nel 1935, quindi immagino quelle del 1938).
Tutto questo era persino collegabile ad alcune affermazioni che vagheggiavano che le leggi razziali fossero state addirittura sollecitate dai sionisti.

La replica puntualizzava che:

Le leggi razziali non furono emanate solo in Germania, come pure quelle tedesche non furono neppure le peggiori. Non capisco come tu prima critichi quelli che vogliono fare di Hitler il capro espiatorio dell'antisemitismo, e poi ti presti così innocentemente al loro gioco.

Le leggi razziali non sono state causa diretta di un aumento dell'immigrazione ebraica, perché c'era già stata una rivolta PRIMA di queste leggi. Al limiite sono state UNA causa, insieme a quelle polacche e al resto dell'antisemitismo europeo.

Neppure il Nazismo è stato causa prima dell'aumento dell'immigrazione ebrea in Palestina, perché già nel 1920 ci fu una rivolta araba per protestare contro questa cosa.

Paradossalmente neppure il sionismo è stato causa determinante, perché la prima protesta araba contro l'immigrazione ebraica è ANTERIORE alla nascita del sionismo.


Come puntualizzi anche tu, non era il primo libro bianco e soprattutto non era la prima volta che veniva posto un limite all'immigrazione.












Per il resto, andiamo un passo alla volta:


Citazione:
A parte quello del 1939 fu il terzo libro bianco, il primo libro bianco risaliva al 1922 e riguardava sempre restrizioni relative all’immigrazione ebraica… in Palestina! Dunque mettere l’accento sul fatto che si adottò soltanto, per la prima volta, nel 1942, l’obiettivo di uno Stato sionista in Palestina non ha granché senso, poiché è noto anche a te che già dalla fine del XIX° secolo cominciarono le immigrazioni di massa ebraiche su quel territorio


Interessante il fatto che anche tu dica che “ è noto anche a te che già dalla fine del XIX° secolo cominciarono le immigrazioni di massa ebraiche su quel territorio”.
Strano pensare che all'epoca il sionismo non era nemmeno nato, no?



Citazione:
e quella del 1942 non fu che una presa di posizione unilaterale e definitiva da parte del sionismo mondiale.


Si...


Citazione:
Ma la necessità della stesura del Libro Bianco si rese tale proprio perché è in Palestina che l’aumento della presenza ebraica destabilizzò la normalità della comunità ivi presente su cui l’Inghilterra aveva il mandato britannico.


Si...


Citazione:
E siccome il mandato per il controllo sulla Palestina ce l’aveva l’Inghilterra che doveva stare con due piedi in una scarpa perché da una parte doveva garantire il focolare nazionale ebraico e dall’altra la promessa dello Stato arabo(per via degli accordi di Sykes-Picot del 1916),


Si...


Citazione:
se ne conclude comunque che se il sionismo non avesse voluto lo “Stato necessariamente a preponderante maggioranza ebraica in Palestina o ne avesse accettato l’istituzione da un’altra parte del globo probabilmente qualche ebreo in più si sarebbe salvato dall’olocausto nazista”, visto che il libro bianco del ’39 irrigidì le sanzioni


NO!

Come fai a sostenere CONTEMPORANEAMENTE che

1 – Per colpa del sionismo che voleva “lo Stato necessariamente a preponderante maggioranza ebraica in Palestina” l'Inghilterra fu costretta nel 1939 a emanare il libro bianco e
2 – La decisione di uno “Stato necessariamente a preponderante maggioranza ebraica in Palestina” fu presa dal sionismo nel 1942?
Guarda che non scherzavo quando dicevo che con le deduzioni non stavi avendo troppa fortuna.

Prova a riflettere sul fatto che non tutte le immigrazioni erano legate al sionismo.
Anzi, molte erano addirittura precedenti.





Citazione:
Nessuno obbligava il sionismo a crearsi uno Stato specificamente in Palestina. Nessuno negava al sionismo l’emanazione di uno Stato per via del supposto anti-semitismo cui era soggetta la comunità ebraica tra il XIX° e il XX° secolo.

Davvero, non puoi prima postare una citazione che dice che in Europe non erano certo i tedeschi i più antisemiti di tutti perché c'erano stati MOLTO più antisemiti della Germania e poi venire a parlare di “supposto” antisemitismo.
Stai tirando una coperta troppo corta: se ti copri la testa ti restano scoperti i piedi.







Citazione:
Nessun triplo salto carpiato, è una semplice costatazione, da come puoi riscontrane anche tu la logica elementare…

Se i sionisti avessero accettato l’istituzione di uno Stato in Venezuela, per esempio, l’Inghilterra secondo te avrebbe avuto l’esigenza di pubblicare i “libri bianchi”? No, perché l’Inghilterra col Venezuela non aveva nessuna relazione! Agli inglesi non sarebbe fregato nulla se gli ebrei fossero andati a stabilirvisi per sempre, in Venezuela. Gli inglesi avrebbero potuto mantenere la promessa con gli arabi

Anche questo rispecchia un po' la logica sacrosanta di “la causa principale di ogni divorzio è il matrimonio”

Seguiamo per un po' questo gioco dei “se”

SE i sionisti avessero accettato l'istituzione di uno stato in Venezuela, questo avrebbe implicato che il Venezuela era disposto a rinunciare a una bella fetta della sua sovranità territoriale. C'erano le condizioni perché questo avvenisse?

SE questo fosse successo di sicuro gli inglesi non avrebbero avuto niente da ridire. Le rivolte sarebbero scoppiate in Venezuela fra la nuova popolazione ebrea e la popolazione che già abitava in quei posti. Perché il Venezuela, ammesso e non concesso che qualcuno fosse stato così intelligente da affidargli la gestione del periodo di transizione, non avrebbe dovuto a sua volta emanare un libro bianco?
O forse stai dicendo che era meglio ritagliare una fetta di nazione per i sionisti e poi che se la vedessero loro? Quindi massacrare i palestinesi è sbagliato ma massacrare le popolazioni native venezuelane poteva essere accettabile?

SE gli inglesi non hanno rispettato la promessa fatta agli arabi e hanno seguito la strada che un loro Primo Ministro prospettava già un secolo prima (e 50 anni prima che nascesse il sionismo).. un motivo ci sarà, no?
Non è che per caso facesse parecchio comodo A LORO un forte insediamento ebreo in Palestina?
No, sai.
Tanto per chiedere.








Citazione:
(Edwin Black[ebreo] – “The transfer agreement, the dramatic story of the pact between Third Reich and Jewish Palestine”)
http://www.transferagreement.com/
È altrettanto certo che se anziché riportare la tua incredulità come prova che ciò non fosse avvenuto portassi qualche fonte forse la discussione prenderebbe una piega differente rispetto alla semi-sarcastica che leggo…

Quando leggo un libro di storia che ha un titolo uguale a un libro di gossip a me inizia subito ad accapponarsi la pelle.
Non posso farci niente. E non me ne frega un cazzo se chi scrive è ebreo o lituano.

Mi farebbe voglia di portare qualche fonte santimoniosa di un qualche Riotta filoisraeliano, ma mi fa fatica andarla a cercare: almeno a me fa schifo ANCHE leggere la roba dell'altra parte.
Inviato il: 27/3/2010 5:48
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Re: i vicini di casa
#155
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Immagino che rifiuterai l’estratto della recensione riportato, col pretesto della provenienza dal blog “civium libertas” potenzialmente passibile di immediata condanna all’etichettatura per i più furbi, in luogo di argomentare con altrettante fonti a sostegno del tuo punto di vista, ma semmai replicassi ti chiedo semplicemente di esprimere una tua opinione netta precisa al riguardo piuttosto che il nulla che ho letto…

Bravo, immagini bene.

Per la replica supportata da fonti vale quello che ho detto prima.

La mia opinione “netta e precisa” è che NONOSTANTE il limite americano alle immigrazioni ebree la Palestina comunque intercettò solo una piccola parte degli ebrei che emigrarono dall'Europa. Avrei il link, ma è su wiki.
Però se consulti quel libro sui numeri della popolazione un cenno dev'esserci sicuro.

Una curiosità sincera.
Secondo le tue “indiscutibili” fonti i sionisti americani hanno fatto fuoco e fiamme per favorire la nascita di Israele in Palestina, fino al punto di impedire a quanti più ebrei potevano di andare in America.
Giusto?
Secondo un'altra fonte sempre portata da te, Finkelstein, invece le organizzazioni ebraiche americane nella loro quasi totalità e soprattutto l'élite ebrea americana erano talmente tanto terrorizzate dall'accusa di “doppia lealtà” che Israele non se lo sono proprio inculato di pezza fino al 1967. E' nel primo capitolo de “L'industria dell'Olocausto”.

Domanda: fra il 1945 e il 1948 c'è stato un cambio totale ai vertici di queste organizzazioni o si è trattato solo di panico da palcoscenico?
Lo chiedo seriamente.



Citazione:

Pispax:

Se ne deduce altresì che Arthur James Balfour e Winston Churchill, giusto per citarne solo due, siano improvvisamente evaporati dalla storia. Poveretti.

Shm:

La dichiarazione Balfour fu illegittima, infatti:

- come avrebbe fatto l’Inghilterra a promettere l’insediamento di un focolare nazionale ebraico in Palestina non essendo ancora nella disponibilità del territorio, sapendo che la otterrà col trattato di Sevres del 1920, sostituito nel ’23, e che nel frattempo, soltanto nel 1922 otterrà ufficialmente il controllo sulla Palestina da parte della società delle Nazioni(Primo “libro bianco” di Winston Churchill)?
- qualora l’impegno inglese fosse reputato legittimo, in che modo la dichiarazione Balfour sostituirebbe gli accordi di Sykes-Picot in cui i inglesi governi francese e britannico concordano il, 6 maggio 1916, come primo punto essenziale “a riconoscere e proteggere uno Stato arabo indipendente o una confederazione di Stati arabi sotto la sovranità di un capo arabo”.

Anche se snobbassi il link a “civium libertas” sulla recensione del libro scritto da Alan Hart, dovresti considerare che un altro nome ebreo sottoscrive l’invalidità della “dichiarazione Balfour”:

[…]“La Dichiarazione di Balfour, (come divenne nota) era in parte una risposta alle richieste insistenti del Dr. Chaim Weizman, che era diventato il capo dell’Organizzazione Mondiale Sionista dopo la morte prematura del suo fondatore, Theodor Herzl. Il documento diceva:
“Il Governo di Sua Maestà vede con favore l’istituzione di una patria nazionale per il popolo Ebraico in Palestina e impiegherà ogni sforzo per il raggiungimento di tale obiettivo, a condizione che non si faccia niente che possa pregiudicare i diritti civili e religiosi delle comunità non-ebraiche in Palestina, o che possa pregiudicare per gli ebrei gli stessi diritti e lo stesso status politico che essi godono già negli altri Paesi.”
In quel periodo la Palestina era sotto il controllo della Turchia, e la Gran Bretagna non aveva alcun diritto di disporre della Palestina e farne concessione ad altri né in toto, né in parte.

(Nel 1957 un articolo pubblicato nella rivista giuridica ‘American Bar Association Journal’ da Sol Linowitz - che in seguito divenne consigliere e negoziatore per il Pres. Carter - concludeva che la cosiddetta Dichiarazione di Balfour era “legalmente impotente”)”[…]

E ancora:

[…]Venti anni dopo, nel 1939, dopo che i Britannici avevano represso con una schiacciante sconfitta la ribellione araba su vasta scala, e distrutto la leadership palestinese, la strategia politica di Balfour fu ripudiata da parte di una Commissione del parlamento britannico, i cui membri comprendevano il Lord Cancelliere, Vincent Caldecot. La Commissione indagava in merito alle promesse fatte agli Arabi, e il Lord Cancelliere si dichiarò inorridito per l’inganno dei Britannici scoperto da parte della Commissione, la quale in data 11 marzo 1939 rilasciò una dichiarazione unanime che diceva:
“Il Governo di Sua Maestà non aveva l’autorità di disporre della Palestina senza alcun riguardo per gli interessi e la volontà degli abitanti della Palestina.”[…]
http://civiumlibertas.blogspot.com/2010/02/alan-hart-lineamenti-di-storia-del.html


Certo è che, finché ci si limita a spulciare wikipedia(Riotta docet) e a non documentarsi su che cosa la critica alle proprie credenze proponga, non si può pretendere di etichettare con ragione e non-curanza le opinioni altrui pensando di far prevalere le proprie.


Certo, fino a quando si segue come tonni le teorie di “civiumlibertas”, o di “olo-dogma” o di “vho” o di tutta la collezione dei siti REVISIONISTI è facile fare brutta figura.
Non dire che non ti avevo avvertito sul fatto che i revisionisti prendono dal mazzo solo le carte che gli fanno comodo..

Chi ha mai sostenuto, NEL MONDO, che la dichiarazione Balfour fosse legittima?
Io no di certo.
E nemmeno lo stesso Balfour. Figuriamoci poi Churchill se ha mai sostenuto una cazzata del genere.

La dichiarazione Balfour non è altro che un impegno.
Non è neppure un impegno particolarmente ufficiale. Figuriamoci poi quanto può essere vincolante una lettera: basta scaricare chi l'ha scritta.

E' diventata legittima dopo, quando è stata riportata per intero negli accordi di Sevres..
Per l'esattezza all'art. 95.

Fra i tanti link possibili QUI mi fa troppo sugo mettere quello di wikipedia..

http://en.wikipedia.org/wiki/Treaty_of_S%C3%A8vres#British_Mandate_for_Palestine


Chiediti ora che fine fanno tutte le discettazioni sul fatto che “Balfour non poteva disporre della Palestina perché l'Inghilterra ancora non aveva il mandato.”

Anche su Sykes-Picot ti consiglio un approfondimento.
Prova a leggere questo link da WIKI:

http://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_Sykes-Picot

I tuoi mentori mettono l'accento sul fatto che “i governi francese e britannico concordano il, 6 maggio 1916, come primo punto essenziale “a riconoscere e proteggere uno Stato arabo indipendente o una confederazione di Stati arabi sotto la sovranità di un capo arabo”.

Fantastico.
Però la Palestina non è trattata al primo punto, è trattata al punto 3:
“Che nella zona marrone potrà essere istituita un’amministrazione internazionale la cui forma dovrà essere decisa dopo essersi consultati con la Russia ed in seguito con gli altri alleati ed i rappresentanti dello sceriffo della Mecca. “
(nel link c'èm la cartina tutta colorata)

E chi siedeva attorno al tavolo a Sèvres? Tutti quelli che avevano accettato l'accordo Sykes-Picot, o meglio, i superstiti: la Russia non c'era più e l'Unione Sovietica aveva firmato un trattato indipendente nel 1918.


Ops, dimenticavo: quali atti formali sono seguiti al "ripudio" di Lord Caldecot?








Citazione:
Che legittimità intercorre, secondo te, tra l’auspicare l’ottimizzazione commerciale di uno Stato terzo, in una determinata zona geografica e con l’insediamento di un’etnia specifica, da parte di un politico intraprendente come Palemrston e l’istituzione fraudolenta di uno Stato coloniale su quella zona geografica da parte di un gruppo estremista di minoranza, di un movimento riconducibile parzialmente a quell’etnia, che si è reso responsabile di una pulizia etnica?

Comunque:

- La prima ondata di ebrei arrivò in Palestina dalla Russia dopo il 1880, 40 anni dopo la proposta di lord Palmerston…
- La prima colonia sionista, Petah Tikva, risale al 1878.


Quindi secondo te la prima colonia “sionista” risale a DICIOTTO ANNI PRIMA CHE VENISSE INVENTATO IL SIONISMO?

Minchia gente, non ne posso più.
Davvero.
E poi mi chiedono perché non voglia parlare di queste cose QUI.








Citazione:
Ma che centra comunque l’Exodus con il fatto poi che anche gli ebrei riconoscono che l’olocausto è stato strumentalizzato per l’ottenimento dell’emanazione d’Israele?

Ancora con la solita cazzata.
Vabbè.
Diciamo allora che gli INGLESI, cioè gli autentici creatori dello stato d'Israele (se non altro per il fatto che rinunciarono al Mandato), evidentemente l'ondata emotiva “strumentalizzata” l'hanno capita davvero molto male, visto che si sono permessi di bombardare e di rispedire in GERMANIA una nave con sopra MIGLIAIA di EBREI oltretutto REDUCI dei CAMPI DI STERMINIO NAZISTI che andavano in PALESTINA a cercare il MERITATO RIPOSO.
Hai visto che bella collezione di parole-chiave?
Eppure BUM!

Tre cannonate e tutti di nuovo a Amburgo.





Citazione:
…sarà allora per questo che il sionismo non riuscì ad evitare che 160.000 soldati ebrei mezzosangue e per un-quarto combattessero nell’esercito nazista. In fin dei conti anche quelli erano parassiti… per i sionisti.

Perbacco.
Quindi i SIONISTI, quelli che ora governano l'America, all'epoca controllavano di nascosto lo Stato Maggiore della Wermacht?
Cazzo, erano così vicini.. c'erano riusciti quasi con tutti a non permettere che venissero arruolati, ma quelli lì gli sono sfuggiti di mano.









Citazione:
Comunque siamo d’accordo sul fatto che il “libro bianco” non venne rispettato dai sionisti… anche se è altrettanto vero che agli inglesi l’ufficiosa alleanza con le organizzazioni sioniste faceva sempre comodo, come fu nella prima guerra mondiale erano utili le agenzie ebraiche d’oltremare nel determinare il risultato del conflitto con l’entrata in guerra degli Stati Uniti)…

Il libro bianco non fu fatto rispettare DAGLI INGLESI, testina!
I sionisti non hanno MAI rispettato i limiti all'immigrazione posti dagli inglesi. Erano questi che dovevano controllare e far rispettare i limiti, mica i sionisti!
E' come dire che “i limiti posti dall'agricoltore rispetto al furto di ciliegie non sono stati rispettati dai ladri di ciliegie”.

No, davvero, scusa lo sfogo, ma davvero non ne posso più.

Guarda i dati (inglesi) dei censimenti. Invece dei 75,000 previsti fra il 1939 e il 1945 sono immigrati in palestina circa 200.000 ebrei.





pispax:

Non mi pare che al momento tu abbia avuto particolare fortuna con le deduzioni.

Shm:

…l’apparenza, come vedi, inganna clamorosamente!

Citazione:
…certo, fin che si è indottrinati su wikipedia, si rifiuti di conoscere cosa dica la critica alle proprie credenze consolidate nell’inconsapevolezza circa fatti storici accaduti e incontrovertibili e quindi si è innamorati e arenati appassionatamente di una tesi è normale trovare difficoltà nel cambiare idea.
Comunque ti chiedo se puoi elencarmi una serie di fonti che tu reputi affidabili, in modo che anche io, come te, possa arrivare ad una visione… “più giusta della mia?” ed, eventualmente, oltre…

...

…Madonna mia!
Quando si “discute” con i “debunker” sembra che nessuno, che non la pensi come loro, abbia maturato le proprie convinzioni individualmente. Con te sembra la stessa cosa, soltanto che qui le conclusioni le fornirebbero quelli di VHO (ha un nome più terribile dell’HIV… AaARGH!!) dove tu ricopri la figura dell’intellettuale moderatore e conoscitore della (tua)verità…
Portassi almeno una fonte! Una! Che non sia wikipedia, che comunque citi raramente, dove si legge di tutto…
Evitassi almeno di tralasciare sottintesi tra le tue obiezioni ed esponessi chiaramente qual è il tuo punto di vista…

Come mai questa avversione verso il revisionismo storico?
Ma pensi che certi cenni storici li trovi nell’archivio del sito dell’AIPAC?
Temi che siano tutti politicizzati gli autori di VHO, altri siti o libri?
Che siano pericolosi perché fomentino in realtà il germe dell’anti-semitismo neo-nazista?
Quanta ritieni pericoloso il c.d. “anti-semitismo”?
E quante vittime ha causato l’anti-semitismo, diciamo, dal ’48 ad oggi?
Secondo te, per non incappare in questo pericolo di malvagie mistificazioni, quali potrebbero essere delle fonti attendibili e sicure? Potresti suggerirne una lista?

Per il momento mi sono incuriosito sulla situazione ebrea in russia e polonia.

Io sto faticosamente cercando di destreggiarmi con questi:

History of the Jews in Russia and Poland, from the Earliest Times until the Present Day Vol. 1
http://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=14026878

Il secondo volume è qui:http://www.gutenberg.org/etext/15729

Il terzo (se ci arrivo) lo troverò.

Poles, Jews, and the politics of nationality: the Bund and the Polish
l'anteprima su google


Se sopravvivo ai primi due proverò con questo:
http://openlibrary.org/b/OL17402013M/Jewish_policies_and_right-wing_politics_in_Imperial_Russia
Inviato il: 27/3/2010 5:58
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Re: i vicini di casa
#156
Sono certo di non sapere
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Per il resto è tardi, e non mi perdo a commentare le pittoresche dichiarazioni vhoiane.
Tipo il sostenere che Hitler prevedesse la deportazione forzata degli ebrei a est per cavarseli dalle balle nel Reich e che sostenesse questa cosa proprio mentre l'operazione Barbarossa procedeva di vittoria in vittoria verso Mosca

Non ne ho il tempo, non ne ho la voglia e soprattutto non ne vedo l'utilità.
Lasciamo perdere.

Mi limito ad altre due cose, solo perché le ritengo indicative di un metodo.







Citazione:
Se si considerano le suddivisioni per classe di appartenenza della popolazione in Russia a quest’epoca risulta che solo il 25% della comunità ebraica potesse essere, potenzialmente, a rischio di fame. Su una popolazione comprendente URSS e Russia Bianca di 5.500.000 ebrei risulterebbe che solo 1.500.000 di ebrei fossero potenzialmente a rischio di morte per fame… ma al 1942. A meno che non si voglia congetturare che solo 20 anni prima, tenendo conto poi dell’aumento demografico in 20 anni, una percentuale maggiore della comunità ebraica fosse povera, dovremmo fare obiettivamente lo stesso ragionamento in relazione agli altri Stati considerati dell’Europa dell’Est per concludere che la cifra di 5 o 6.000.000 di ebrei morenti per fame è una frode bella e buona per rastrellare fondi da parte della comunità ebraica, prettamente sionista, americana dell’epoca.

Che bei discorsi..
Ti sfugge che in Russia nel 1917 c'è stata una rivoluzione, si?
Che sono andati al potere i comunisti al posto dello Zar?

Mi spieghi come fai a fare una proiezione all'indietro visto che sono cambiati tutti i presupposti economici?
Oltretutto una proiezione valida anche per i paesi dove questa rivoluzione non c'è stata?

Graaaazie.






Citazione:
pispax:

Complichiamoci la vita ancora di più: mentre prima per essere condiderati ebrei occorrevano almeno 3 nonni ebrei (lo dicevano persino le leggi di Norimberga del 1935 se non sbaglio) in un secondo tempo questa definizione razziale è stata estesa.
Negli ultimi tempi per essere deportati molto spesso era sufficiente essere ebrei per un quarto.

shm:

Ti ho chiesto se volevi che ti prestassi il libro "I soldati ebrei di Hitler", scritto da un ebreo Bryan Mark Rigg, ma l'hai rifiutato...

Sicuramente però se l'avessi letto avresti evitato di scrivere "Negli ultimi tempi per essere deportati molto spesso era sufficiente essere ebrei per un quarto", visto che Rigg ha stabilito con lieve approssimazione al ribasso che erano circa tra 150.000 e 160.000 tra ebrei mezzo-sangue ed ebrei per un quarto a combattere nelle file del Terzo Reich durante la 2GM.


Ecco, ora è legittimo domandarsi che cazzo c'entrano i “soldati di Hitler” rispetto alla cosa che ho detto io.



Rileggiamola:

“Complichiamoci la vita ancora di più: mentre prima per essere condiderati ebrei occorrevano almeno 3 nonni ebrei (lo dicevano persino le leggi di Norimberga del 1935 se non sbaglio) in un secondo tempo questa definizione razziale è stata estesa.
Negli ultimi tempi per essere deportati molto spesso era sufficiente essere ebrei per un quarto”

Ci siamo?
E' chiaro il senso?

Ora serve un po' di pazienza. So che i lettori del vho sono per le cose spicce, ma cerchiamo di sforzarci.




Passo numero uno:

Vengono emanate le leggi razziali di Norimberga.
In particolare la LEGGE PER LA PROTEZIONE DEL SANGUE E DELL'ONORE TEDESCO
(15 Settembre 1935) stabilisce tutta una serie di limitazioni per gli ebrei, considerando reato persino l'intrattenere una relazione extraconiugale con una persona di razza ariana.

Inoltre si vieta agli ebrei (e non solo a loro, ma loro sono gli unici espressamente menzionati) la possibilità di avere cittadinanza tedesca

Questo lascia un po' di casino: si, ma CHI E' ebreo?

Quindi si arriva al..




Passo numero due:

Il 14 novembre dello stesso anno viene pubblicato il PRIMO DECRETO SUPPLEMENTARE ALLA LEGGE SULLA CITTADINANZA TEDESCA , che all'articolo due affronta il problema dei “mezzosangue”



Articolo II
1. Le norme di cui all'Articolo I si applicano anche a coloro che sono di sangue misto giudeo.
2.Un individuo di sangue misto giudeo è colui che discende da uno o due nonni che siano razzialmente interamente ebrei, a meno che egli non sia un Ebreo ai sensi di quanto disposto dal Paragrafo 2 dell'Articolo V. Per nonni interamente Ebrei si intendono coloro che appartengono alla comunità religiosa ebraica.

Bene: guardiamo allora che cosa si dice all'art. 5

Articolo V
1. Si considera ebreo chiunque discenda da almeno tre nonni di razza ebrea.
2. Si considera ebreo anche chi discende da due nonni interamente ebrei, qualora:
a) sia membro della comunità ebraica al momento dell'entrata in vigore della presente legge o vi aderisca successivamente.
b) contragga matrimonio con persona ebrea al momento dell'emanazione della presente legge o successivamente,
c) nasca dal matrimonio con persona ebrea, considerata tale ai sensi di quanto stabilito al Paragrafo 1, che sia stato contratto dopo l'entrata in vigore della Legge per la Protezione del Sangue e dell'Onore Tedesco del 15 Settembre 1935.
d)sia il frutto di una relazione extra-coniugale con una persona ebrea, considerata tale ai sensi di quanto stabilito nel Paragrafo 1 e nasca dopo il 31 luglio 1936.



Facciamo il punto: per il momento se si hanno 3 o 4 nonni ebrei si è ebrei a tutti gli effetti.
Se i nonni sono uno o due si può ancora essere considerati ebrei a tutti gli effetti, però sono eccezioni. Fondamentalmente basta evitare di frequentare le sinagoghe per scamparla.


Ora siamo pronti per il...





Passo numero tre.


Guardiamo il Protocollo di Wannsee, quello che citi tu.
(il link è lo stesso)

La prima cosa che salta agli occhi pe l'appunto riguarda proprio la stima degli 11 milioni, ed è subito sotto alla tabella:
“Il numero di Ebrei comprende solo coloro che professano la religione Ebraica, poichè in alcuni dei Paesi sopra elencati la qualifica di "Ebreo" non viene attribuita secondo criteri razziali ma religiosi. “
Quindi, tutti gli ebrei non praticanti – ma RAZZIALMENTE ancora ebrei – non sono compresi in quei calcoli per alcuni paesi. Con buona pace di tutti gli pseudocalcoli successivi.
Non sono compresi neppure i mezzosangue di cui parliamo adesso.



La seconda cosa riguarda invece i mezzosangue:

1) Trattamento delle persone di sangue misto Giudeo di Primo Grado. [2 nonni ebrei]
Ai fini della soluzione della questione Ebraica, le persone di sangue misto Giudeo di Primo Grado saranno, in linea di principio, considerate Ebrei.
...


2) Trattamento delle persone di sangue misto di Secondo Grado. [1 nonno ebreo]
Le persone di sangue misto di Secondo Grado verranno fondamentalmente considerate di sangue Tedesco con l'eccezione dei seguenti casi in cui esse saranno invece considerate totalmente Ebrei.
a) Persone di sangue misto di Secondo Grado nate dal matrimonio di due genitori entrambi di sangue misto.
b) Persone di sangue misto di Secondo Grado che razzialmente mostrino un aspetto esteriore sgradevole tale da essere inequivocabilmente identificate come Ebrei.
c) Persone di sangue misto di Secondo Grado che secondo i resoconti della Polizia e in base alle idee politiche professate, godono di una reputazione particolarmente negativa tale da concludere che pensano e si comportano come un Ebreo.



Quindi: dopo la conferenza di Wannsee per essere TOTALMENTE ebrei basta avere 2 nonni ebrei. (Salvo poche eccezioni riportate, ma che non ricopio). E quindi si veniva deportati.

Però anche con uno solo nonno ebreo bastava avere un “aspetto esteriore sgradevole tale da essere inequivocabilmente identificate come Ebrei”, a insindacabile giudizio del deportatore, che si veniva deportati lo stesso.
Anche limitarsi a “far concludere” il deportatore che “si pensa come un ebreo” era motivo sufficiente.


Mentre mi spieghi che cazzo c'entrano i “soldati di Hitler”, spiegami anche perché non leggi nemmeno i link che posti.



CHIEDO SCUSA PER AVER FRAZIONATO I POST.
Inviato il: 27/3/2010 6:06
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Re: i vicini di casa
#157
Mi sento vacillare
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pispax:“Dammi retta: questo genere di deduzioni falle fare al VHO. E' più roba loro.
Se ti interessano deduzioni ulteriori su questa falsariga anche radioislam, l'AaARGH e il centro culturale san giorgio sembra promettano molto bene. Olo-dogma pare promettere bene anche lui: ci farò un paio di risate con comodo”.

SHM: “E’ stata l’atrocità dell’Olocausto nazista che ha dato al Sionismo TUTTO ciò di cui aveva bisogno per procedere con sicurezza e presuntuosa auto-rettitudine. Tutto – compreso il supporto emotivo e politico della quasi totalità del mondo ebraico; e compresi i fondi economici che sono arrivati copiosi, in gran parte dall’America, per l’acquisto degli armamenti per combattere e sconfiggere gli eserciti arabi – di tutti gli stati arabi, se necessario”.

Fintanto che non ci si addentra nel cuore del problema “olocausto” e lo si ritiene un fatto storico indiscutibile, possono coesistere tutte le teorie che appaiono convincenti o convenienti ad ognuno di noi. Ma se l’olocausto non fosse stato, tutte le elucubrazioni dispiegate con grande impegno e serietà su questo thread perdono sussistenza.
Io ho tra le mani l’opera revisionista definitiva su Auschwitz , un libro di oltre settecento pagine opera del maggior specialista olocaustico. La tesi del libro è che l’olocausto così come è comunemente inteso, non abbia avuto luogo. L’opera aspetta di essere confutata.
Per chi fosse interessato “Le camere a gas di Auschwitz”, di Carlo Mattogno- effepi.
Inviato il: 27/3/2010 10:01
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Re: i vicini di casa
#158
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C'è un confine sottile fra revisione e revisionismo.
Normalmente i revisionisti si riconoscono perché “fanno i furbi”. O perché danno un enorme rilievo storico a particolari secondari che però sono funzionali all'ideologia che stanno difendendo.


Non c'è alcun confine sottile fra revisione e revisionismo: il revisionista è colui che opera una revisione. Il distinguo che fai e che esplichi nella seconda frase è quello tra storia e propaganda.

A tal proposito, scusate se linko nuovamente il mio blog: La storia, romanzo progettato per unirci.
Inviato il: 27/3/2010 10:39
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  •  Manfred
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Re: i vicini di casa
#159
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Le cose mi sembrano tanto semplici.

Chi ha fatto salire Hitler al potere?
A chi facevano comodo le leggi razziali?

L' yiddish è considerata una lingua germanico-orientale perciò
i tedeschi erano razzisti.


Invece di correre dietro egli specchietti sarebbe meglio guardare la storia con altri occhi, alla logica non necessita conoscere tanti documenti, che poi sono scritti per confondere.
Io comincerei da babilonia o se volete saltare qualche passaggio da:

AMSCHEL BAUER
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Manfred
Inviato il: 27/3/2010 11:40
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  •  Pispax
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Re: i vicini di casa
#160
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baciccio



Citazione:
Fintanto che non ci si addentra nel cuore del problema “olocausto” e lo si ritiene un fatto storico indiscutibile, possono coesistere tutte le teorie che appaiono convincenti o convenienti ad ognuno di noi. Ma se l’olocausto non fosse stato, tutte le elucubrazioni dispiegate con grande impegno e serietà su questo thread perdono sussistenza.

Visto che qui stiamo parlando di tutt'altra roba (il rapporto degli utenti di LC rispetto alla crisi medio-orientale, che io giudico essere deliberatamente falsato) difficile sostenere che "le eculubrazioni perdono di sussistenza se viene a mancare l'Olocauso".

Anche OGNUNA delle questioni che ho portato per evidenziare questa deriva si regge tranquillamente a prescindere dall'Olocausto.

in effetti per ora della questione dell'Olocausto ne ha parlato solo shm, introducendo un clamoroso "off-topic" rispetto a questo canale di discussione.
(Secondo me si introduce questo argomento solo quando non si è in grado di replicare alle questioni. E lo fanno tutti, filoisraeliani o antiisraeliani che siano. E tutti aovviamente accusano gli altri di farlo)


Mi piacerebbe davvero che tu spiegassi il perché di quella frase: son curioso da morire.




Oh, a proposito.
Già che ci sei avrei piacere anche che tu spiegassi un'altra cosa.

Visto che l'evidenza storica, ahimè, dimostra che l'Olocausto con la nascita di Israele non c'entra un beneamato cazzo (anche se questa credenza è stata accuratamente coltivata), e visto che secondo te l'olocausto (minuscolo) è stato prima inventato e poi strumentalizzato per altri fini, potrei saper quali sarebbero questi altri fini?


Grazie.


N.B.: puoi mettere tutti i fini che vuoi, ma se dici che l'Olocausto è stato funzionale alla creazione dello Stato di Israele sei tenuto a dimostrarlo.
E NON citando articoli di giornale o discorsi. che di quelli possiamo portarne tutti in grande abbondanza.
Servono testi diplomatici, accordi, risoluzioni.
Il resto son bubbole.

Io al momento non sono riuscito a trovare nulla. Sono molto interessato a vedere cosa porti tu.
Inviato il: 28/3/2010 22:39
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  •  Pispax
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Re: i vicini di casa
#161
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Paxtibi


Citazione:
Non c'è alcun confine sottile fra revisione e revisionismo: il revisionista è colui che opera una revisione. Il distinguo che fai e che esplichi nella seconda frase è quello tra storia e propaganda.

Vero.
Infatti anche* secondo me solo solo dei propagandisti.

Sono LORO che si definiscono "storici revisionisti".


Dal tuo articolo:

Citazione:
Più recentemente, lo storico John Lewis Gaddis ha proposto che ogni storico si avvicini al suo soggetto con determinate premesse, basati sull'esperienza personale, su “come accadono le cose” nel mondo – premesse su “com'è il mondo,” [39] su come funziona il mondo. “Trovare la differenza fra come le cose avvengono e come le cose sono avvenute,” scrive Gaddis, “è qualcosa di più che cambiare semplicemente il tempo di un verbo. È una parte importante di ciò che è coinvolto nel raggiungimento di una minore distanza fra la rappresentazione e la realtà.”


Direi che spiega abbastanza bene la cosa.



Citazione:
Ma se l'impresa storica può essere difficile da distinguere dall'impresa romanzata (specialmente alla luce del concetto, introdotto circa quattro decenni fa da Truman Capote, del “romanzo non di finzione”), cosa implica questo per il cosiddetto “romanzo storico”? C'è un qualsiasi motivo per cui un lettore dovrebbe disporre maggiore fiducia nel lavoro di uno storico che nel lavoro di un romanziere storico? La risposta è che tutto dipende dallo storico del quale stiamo parlando, dal romanziere del quale stiamo parlando e del genere di romanzo storico di cui stiamo parlando.


La differenza fra uno storico e un romanziere credo sia l'onestà con cui valuta l'insieme delle fonti.

Lo storico per esempio è quello che si chiede "è vero che sionismo e nazismo sono stati conniventi?"
Poi inizia a valutare le fonti e cerca una risposta.
Più o meno come facciamo sulla roba del 9/11, dove le informazioni più o meno vengono valutate nel loro complesso.

Di solito ottiene una risposta che genera altre domande.
(possibile risposta: "in parte lo è stato". Domanda successiva: "in QUANTA parte lo è stato? Questa roba è stata influente o no, e semmai come e quanto?"
E vai di questo passo.)


Il romanziere è quello che di solito dice "Ora per soli 19.99$ vi racconto la drammatica storia di come nazismo e sionismo siano stati conniventi".
Ovvero, parte da un'affermazione e seleziona solo le fonti che la confermano.


Per il momento sono fioccate perlopiù le citazioni dei romanzieri.


Che va anche bene, basta che nessuno abbia a pretendere seriamente che ioqualcuno* debba crederci.



*editato
Inviato il: 28/3/2010 23:09
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  •  Pispax
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Re: i vicini di casa
#162
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Manfred



Citazione:
Invece di correre dietro egli specchietti sarebbe meglio guardare la storia con altri occhi, alla logica non necessita conoscere tanti documenti, che poi sono scritti per confondere.

E' quello che sostiene anche la Rowlings, che non a caso ha riscritto la storia moderna introducendoci Harry Potter




Citazione:
Io comincerei da babilonia o se volete saltare qualche passaggio da:

AMSCHEL BAUER

Dai babilonesi a Bauer (che è morto nel 1812) tutti quanti ovviamente sionisti
Inviato il: 28/3/2010 23:13
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  •  sitchinite
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Re: i vicini di casa
#163
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Citazione:

Manfred ha scritto:

L' yiddish è considerata una lingua germanico-orientale perciò
i tedeschi erano razzisti.




dire 'germanico ocrientale' non ha senso... la lingua yiddish é giudeo-germanica, e si divide in yiddish occidentale (scarsamente utilizzato) e yiddish orientale (più diffuso). Comunque potresti esplicare questa 'conclusione'?
Come si deduce il razzismo di un popolo dalla lingua utilizzata da una sua minoranza?
Inviato il: 28/3/2010 23:19
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Re: i vicini di casa
#164
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Infatti anche secondo me solo solo dei propagandisti.

Sono LORO che si definiscono "storici revisionisti".


Propagandisti possono essere sia gli "storici" ufficialisti che i revisionisti. Lo stesso vale per gli storici veri. il discrimine dovrebbe essere il valore delle loro ricostruzioni sulla base dei dati certi disponibili.

La differenza fra uno storico e un romanziere credo sia l'onestà con cui valuta l'insieme delle fonti.

Lo storico per esempio è quello che si chiede "è vero che sionismo e nazismo sono stati conniventi?"

Poi inizia a valutare le fonti e cerca una risposta.


Da quello che ho capito io, che una connivenza tra una fazione sionista e i nazisti ci sia stata è certo, e anche logico. Che questa sia stata poi la fazione "vincente" tra i ranghi del sionismo, è altrettanto sicuro. Non mi pare invece che ci siano gli elementi per affermare che questa alleanza sia centrale alla questione del sionismo, né che sia necessaria per criticarne la dottrina.

Ovviamente però devo ammettere che io trovo repellente sia il marxismo che il nazismo, per cui queste per me sono questioni di lana caprina...
Inviato il: 28/3/2010 23:23
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  •  Pispax
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Re: i vicini di casa
#165
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Paxtibi


Citazione:
Propagandisti possono essere sia gli "storici" ufficialisti che i revisionisti. Lo stesso vale per gli storici veri. il discrimine dovrebbe essere il valore delle loro ricostruzioni sulla base dei dati certi disponibili.

Assolutamente vero.

Il fenomeno tende a essere più raro, perché di solito chi si rivolge a percorsi accademici ha un po' più da rischiare di chi fa pubblicazioni da edicola.
Questo non significa per niente che fra gli "storici ufficiali" non ci siano numerosi cazzoni.






Citazione:
Da quello che ho capito io, che una connivenza tra una fazione sionista e i nazisti ci sia stata è certo, e anche logico.

A dire la verità - e visto con il senno di poi - io tanto logico non lo trovo. Però c'è stata lo stesso.






Citazione:
Che questa sia stata poi la fazione "vincente" tra i ranghi del sionismo, è altrettanto sicuro.

Tendenzialmente vero, anche se con una serie di distinguo che trovo inutile fare.
O meglio: il mio interesse per il sionismo come movimento scompare con il 1948.
In un certo senso anche il "sionismo" scompare in quell'anno, a obiettivo raggiunto. Da quel momento in poi le vicende politiche israeliane a mio avviso seguono percorsi ideologici assimililabili a quelli di ogni altro paese.

Credo possa essere discutibile da questo punto di vista persino etichettare come "sionisti" persino quelli che hanno continuato a volere "la Grande Israele al di qua e al di là del Giordano".
Non ci vedo particolari differenze ideologiche dei "normali" (e raccapriccianti) movimenti ultranazionalisti europei, a partire da chi voleva la Grande Germania per finire a chi voleva la Grande Serbia.
Non esistono popoli che hanno il monopolio dell'imbecillità.

Prima o poi (ma non adesso, dai) sarebbe interessante affrontare i motivi per cui dentro Israele c'è stata una svolta a destra così radicale.
La cosa davvero interessante comunque a mio avviso sarebbe chiedersi A CHI HA GIOVATO questa svolta.

Questa si che sarebbe una bella domanda, da affrontare a parecchi livelli di profondità.
E rispondendo a questa seconda questione si avrebbero anche dei bei chiarimenti sulla prima.
Limitarsi a etichettare tutta la questione medio-orientale sotto a un generico "sono stati i cattivi sionisti" credo sia abbastanza futile.






Citazione:
Non mi pare invece che ci siano gli elementi per affermare che questa alleanza sia centrale alla questione del sionismo, né che sia necessaria per criticarne la dottrina.

Concordo con entrambe le affermazioni.






Citazione:
Ovviamente però devo ammettere che io trovo repellente sia il marxismo che il nazismo, per cui queste per me sono questioni di lana caprina...

(Anch'io li trovo repellenti entrambi.
Ma per favore non ditelo a mangog: non vorrei togliergli l'iilusione che io sia comunista.)
Inviato il: 29/3/2010 0:21
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Re: i vicini di casa
#166
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Il fenomeno tende a essere più raro, perché di solito chi si rivolge a percorsi accademici ha un po' più da rischiare di chi fa pubblicazioni da edicola.

Guarda che mica tutti i revisionisti sono estranei agli ambienti accademici, anzi. Elmer Barnes, per esempio, era un rispettato storico della Columbia University.

Prima o poi (ma non adesso, dai) sarebbe interessante affrontare i motivi per cui dentro Israele c'è stata una svolta a destra così radicale.

La mia opinione è che destra e sinistra per i sionisti siano stati solo dei vestiti da indossare o smettere a seconda delle contingenze. Così fan tutti, in fondo.
Inviato il: 29/3/2010 0:30
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  •  Manfred
      Manfred
Re: i vicini di casa
#167
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cit. Come si deduce il razzismo di un popolo dalla lingua utilizzata da una sua minoranza?

Infatti era una provocazione l'yiddish così a occhio nudo è costituito dal 95% di tedesco!
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Manfred
Inviato il: 29/3/2010 14:37
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  •  Manfred
      Manfred
Re: i vicini di casa
#168
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In un intervento parlavate dello stesso Truman Capote immagino?

Rolling Stones e loro ospiti nei tours:

dal film documentario

Cocksucker Blues (1972)
Regia di
Robert Frank
 
Cast (in ordine alfabetico)

Truman Capote
...
Se stesso

Dick Cavett
...
Se stesso

Marshall Chess
...
Se stesso

ecc. La lista completa su Cinema e NWO

Vedete come la storia sia nello stesso tempo semplice e un pochettino più variegata dei libri che si lasciano scrivere.E il valore di Harry Potter diventa automaticamente relativo.
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Manfred
Inviato il: 29/3/2010 20:35
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  •  edo
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Re: i vicini di casa
#169
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Mia personalissima e stringatissima sintesi:
- qualunque gruppo cerca l'alleanza con il più forte in vista di possibili vantaggi. La forza del nazismo, nei primi anni del suo sviluppo e della sua politica di conquista militare, "affascinava" (tutti) -soldati ebrei compresi- molto più di quanto possiamo percepire oggi, grazie a una storiografia immatura che perpetua la divisione inutile e ridicola tra "buoni e cattivi", grazie alla quale si viene agevolmente condotti su schieramenti ideologici opposti e inconciliabili... ottimo presupposto per non capire un benemerito fico secco e ripetere così, ogni errore, ad libitum.

- sionisti e arabi, ovviamente, non sfuggirono al fascino del potere nazista. Contare e soppesare i tentativi dell'uno non serve a alleggerire la posizione dell'altro. Disturba semmai, che ancora oggi ognuno cerchi di negare il proprio coinvolgimento per evidenziare (strumentalmente) quello dell' l'avversario.
Ciò che mi colpisce è proprio l'uso della censura, non solo in questo "storico" caso ma anche nel più recente esempio del libro di Ariel Toaff "pasque di sangue", per non parlare dell'ostracismo totale nei confronti dei cosiddetti negazionisti o delle restrizioni all'immigrazione ebrea dalla germania agli stati uniti, e mi chiedo: a che scopo usare una censura su questi argomenti? Qual'è lo scopo di una tale censura?
Qui si può trovare un nesso differenziale tra la situazione palestinese e il darfur. A me appare chiaro che il darfur è l'oggetto finale della conquista territoriale così come invece mi appare che la palestina sia l'oggetto iniziale della conquista territoriale sionista.
Osservando la realtà, mi pare che gli stati arabi siano soddisfatti del fatto che israele abbia come problema prevalente la conquista della palestina. Sperano, gli arabi, che israele si accontenterà di stare chiuso in palestina? Non colgono le sue già espresse spinte nei territori circostanti? Non accettano la paura che israele abbia mire territoriali che vanno dall'ex iraq all'egitto? Cazzi loro, e anche di tutti noi... perchè un mondo che tace e si ferma di fronte all'arroganza di un israele qualunque, si merita di subire le conseguenze della sua arroganza e violenza, così come la subirono i nostri nonni e padri in epoca nazista.
Il parallelismo tra sionismo e nazismo esiste, riguarda l'ignavia di chi, di fronte a segni sempre più evidenti di una strategia palese, si rifiuta di vedere la realtà e gira altrove lo sguardo, solo perchè è vinto dalla propria paura.
Inviato il: 30/3/2010 9:52
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  •  florizel
      florizel
Re: i vicini di casa
#170
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edo, naturalmente sottoscrivo il tuo intervento.

"Il parallelismo tra sionismo e nazismo esiste, riguarda l'ignavia di chi, di fronte a segni sempre più evidenti di una strategia palese, si rifiuta di vedere la realtà e gira altrove lo sguardo, solo perchè è vinto dalla propria paura."

Diciamo pure che se la storia è scritta da chi detiene nelle mani la sorte di interi popoli, non ci si può ingenuamente (e a volte nemmeno tanto) aspettare che pericolose tracce di Verità facciano capolino da qualche pagina.

E diciamo pure che non si tratta di sola paura. C'è dentro una sorta di rassicurante obbedienza alle logiche dualistiche di schieramento.
E' così che vince il Potere, fornendo il male ed anche la sua cura.
Solo poveri di spirito, idioti ed individui in malafede ci cascano.

Un carissimo saluto libertario, ed un abbraccio.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 30/3/2010 15:55
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  •  Pispax
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Re: i vicini di casa
#171
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edo


Citazione:
A me appare chiaro che il darfur è l'oggetto finale della conquista territoriale così come invece mi appare che la palestina sia l'oggetto iniziale della conquista territoriale sionista.

...

di fronte a segni sempre più evidenti di una strategia palese,

Evidentemente a me mancano dei dati, quindi questa cosa mi interessa molto.

Potrei sapere, se ne hai voglia, qual'è a tuo avviso l'obiettivo finale della conquista territoriale e se intendono raggiungerlo da soli o con l'aiuto di altri (p.es gli USA)?
Nella descrizione che hai fatto non si capisce bene se Iraq ed Egitto sono compresi o esclusi, e soprattutto non è chiaro cosa succeda a oriente (p.es. Giordania e Stati arabi)



Sulla base di questo arriviamo alla cosa che mi interessa di più: quali sono gli atti che rendono così palese questa strategia?


Chiaro che anche qui vorrei che il ragionamento si fermasse (per quanto possibile) sugli atti più che sui discorsi: credo che tutti siamo consapevoli dei rischi che comporta l'adottare la retorica politica come un fatto vero.
Ci sono state anche un paio di discussioni in home a questo proposito.




Te lo chiedo perché le mie osservazioni portano a una conclusione opposta, e quindi sono molto curioso di capire che cosa mi è sfuggito.


Grazie
Inviato il: 30/3/2010 18:04
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  •  Pispax
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Re: i vicini di casa
#172
Sono certo di non sapere
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Una riflessione.



florizel


Citazione:
Diciamo pure che se la storia è scritta da chi detiene nelle mani la sorte di interi popoli, non ci si può ingenuamente (e a volte nemmeno tanto) aspettare che pericolose tracce di Verità facciano capolino da qualche pagina.

Credo che gli storici "revisionisti" dovrebbero essere i primi a ribellarsi a questa affermazione.





Citazione:
E diciamo pure che non si tratta di sola paura. C'è dentro una sorta di rassicurante obbedienza alle logiche dualistiche di schieramento.

Vero.





Citazione:
E' così che vince il Potere, fornendo il male ed anche la sua cura.

Vero.





Citazione:
Solo poveri di spirito, idioti ed individui in malafede ci cascano.

Vero.

(Anche se arricchirei la lista degli aggettivi)




Non è strano notare come queste parole, prese esattamente come sono scritte, si possano applicare anche a moltissimi utenti di LC quando si ragiona di questi argomenti?

Anche se il tuo intento era chiaramente diverso, ti ringrazio per aver espresso con così bella sintesi esattamente le cose che sto sostenendo io.
Inviato il: 30/3/2010 19:21
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  •  florizel
      florizel
Re: i vicini di casa
#173
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COMMENTO EDITATO.

"Non è strano notare come queste parole, prese esattamente come sono scritte, si possano applicare anche a moltissimi utenti di LC quando si ragiona di questi argomenti? Anche se il tuo intento era chiaramente diverso, ti ringrazio per aver espresso con così bella sintesi esattamente le cose che sto sostenendo io."

Non mi pare che tu stia sostenendo che il presuntamente contrapposto dualismo nazismo-sionismo sia in realtà solo una necessaria messa in scena.

Non mi pare che tu abbia riflettuto sulla necessità, per il sionismo, di assimilare (servendosene) in sè ideologie dialetticamente contrapposte per ricevere il consenso dell'opinione pubblica internazionale; e parlo degli elementi marxisti o socialisti connessi al nazionalismo più radicale.

Nè pare che tu stia sostenendo che il tanto sbandierato antisemitismo dui cui la banda sionista assassina si serve punta a svuotare le sacrosante critiche che gli si rivolgono, in merito allo sterminio sistematico, e pianificato, del Popolo Palestinese.

Quindi, pispax, prima di darti martellate sui coglioni o di giocare con le parole, cerca di agganciare il commento degli utenti a ciò che hanno espresso in precedenza.

edo ha sottolineato un punto che tu NON vuoi approfondire, questo

appare che la palestina sia l'oggetto iniziale della conquista territoriale sionista.

perchè prenderlo in considerazione farebbe crollare d'un colpo l'impalcatura delle tue posizioni e delle tue convinzioni. Meglio fare domande, invece di porsele, vero?

Come disse qualcuno: "eppur si muove..."
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Inviato il: 30/3/2010 20:00
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Re: i vicini di casa
#174
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florizel


Citazione:
Quindi, pispax, prima di darti martellate sui coglioni o di giocare con le parole, cerca di agganciare il commento degli utenti a ciò che hanno espresso in precedenza.

edo ha sottolineato un punto che tu NON vuoi approfondire, questo

appare che la palestina sia l'oggetto iniziale della conquista territoriale sionista.

perchè prenderlo in considerazione farebbe crollare d'un colpo l'impalcatura delle tue posizioni e delle tue convinzioni. Meglio fare domande, invece di porsele, vero?

Come disse qualcuno: "eppur si muove..."


Prima di "muoverti" verso azzardate interpretazioni, potresti dare un'occhiata al post #171.

Credo che in prima lettura ti sia sfuggito.
Inviato il: 30/3/2010 20:26
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Re: i vicini di casa
#175
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Nel post 171 scrivi:

"quali sono gli atti che rendono così palese questa strategia?"

tralasciando quello che sia edo, che shm, che io, ti abbiamo ripetuto diverse volte, e cioè che è molto difficile che "gli atti" diplomatici di qualsivoglia sistema di potere lascino trasparire esattamente i suoi obiettivi.

Tuttavia, nel farsi delle cose, una data strategia appare chiara, fosse anche solo per la palese ed enorme portata dell'incisività della politica israeliana in medioriente. Non solo su quello che resta della Palestina, che prima della fondazione di sion era una colonia inglese.

Ovvio che se il tuo interesse per il sionismo si ferma al 1948, su ben poco possiamo confrontarci. Quello che viene dopo come logica conseguenza di una pianificazione precisa, nemmeno lo vedi.

Spero ora che il mio commento ti appaia più chiaro.
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Inviato il: 30/3/2010 21:19
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Re: i vicini di casa
#176
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florizel


Citazione:


Nel post 171 scrivi:

"quali sono gli atti che rendono così palese questa strategia?"

tralasciando quello che sia edo, che shm, che io, ti abbiamo ripetuto diverse volte, e cioè che è molto difficile che "gli atti" diplomatici di qualsivoglia sistema di potere lascino trasparire esattamente i suoi obiettivi.

Tralasciando che edo interviene in QUESTO dibattito per la prima volta (difficile quindi che abbia potuto ripetersi), che shm basa le sue confutazioni sugli storici revisionisti, e quindi ingenuamente si aspetta che, tutto sommato, "pericolose tracce di Verità facciano capolino da qualche pagina"; tralasciando anche il fatto che tu hai bellamente e deliberatamente ignorato ogni richiesta di approfondimento sui TESTI (riporto il plurale)..

..faccio presente solo due cose:

1) io a edo ho chiesto espressamente un approfondimento.
Subito dopo che l'ho fatto te ti sei lanciata in un discorso strano dicendo che per "non farmi domande" non volevo approfondire.
Ganzo.
Lievemente idiota, ma ganzo.

2) "atto" è una cosa che si fa.
Non solo dal notaio.
Sia la cronaca che la storia riportano lo svolgimento degli atti.
Comunque anche quelli raccolti in conservatoria aiutano.

Non a caso a Baciccio ho chiesto cose diverse da quelle che ho chiesto a edo
(a proposito Baciccio, non dimenticarti delle mie due domande!).

Basta leggere.







Citazione:
Tuttavia, nel farsi delle cose, una data strategia appare chiara, fosse anche solo per la palese ed enorme portata dell'incisività della politica israeliana in medioriente. Non solo su quello che resta della Palestina, che prima della fondazione di sion era una colonia inglese.

Prima della fondazione di Sion al più poteva essere un colonia egiziana.
No?
Tralasciando le quisquilie, se vuoi anche tu puoi cimentarti nello spiegare in cosa consiste quella strategia che "appare chiara".
Mi raccomando: non dimenticarti un'altra volta di specificare su quali atti si basano le tue profonde convinzioni.

Lo ripeto: l'osservazione delle cose mi ha fatto maturare un'idea diversa.
Non ho difficoltà a metterla in discussione, purché ci sia un'alternativa chiara da esaminare.
Parlare di "chiare strategie" senza poi mai chiarirle è un ragionamento religioso per iniziati di terzo livello.








Citazione:
Ovvio che se il tuo interesse per il sionismo si ferma al 1948, su ben poco possiamo confrontarci. Quello che viene dopo come logica conseguenza di una pianificazione precisa, nemmeno lo vedi.

Chiariamolo una volta per tutte: "sionismo" è solo un'etichetta.
A mio avviso un'etichetta in questo caso del tutto impropria.

Continuano ad utilizzarla per parlare delle attuali politiche medio-orientale solo poche categorie di persone:

1) gli idioti e i poveri di spirito
2) gli individui in malafede che utilizzano questo termine solo perché parlare di "ebrei" fa brutto, quindi tocca usare "sionismo".
3) gli individui in malafede che pensano che SESSANTADUE ANNI dopo la fondazione dello stato di Israele esista ancora un movimento che voglia assicurare agli ebrei un "focolare nazionale domestico"
4) gli individui in buonafede che non si rendono conto di cosa significa il termine.


Verrebbe da chiedersi come mai c'è così tanto attaccamento a questa etichetta.

Poi uno riflette che "sionismo" in definitiva è anche un luogo neutro contro al quale talvolta possono incontrarsi con ipocrita indifferenza sia quelli che vogliono la scomparsa di Israele come nazione sia quelli che vogliono la scomparsa degli ebrei come popolo, quindi un abbozzo di risposta forse già c'è.






Citazione:
Spero ora che il mio commento ti appaia più chiaro.

Se ti stai riferendo al fatto che secondo te io "non mi faccio domande perché non voglio scuotere alle fondamenta le mie raficate convinzioni" direi di no.
Le domande sulle cose che "non voglio approfondire" le avevo fatte 5 minuti prima.

SE invece mi fosse apparso più chiaro non avrei replicato se non per darti ragione.
Inviato il: 30/3/2010 23:14
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  •  edo
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Re: i vicini di casa
#177
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pispax: Citazione:
qual'è a tuo avviso l'obiettivo finale della conquista territoriale e se intendono raggiungerlo da soli o con l'aiuto di altri (p.es gli USA)? Nella descrizione che hai fatto non si capisce bene se Iraq ed Egitto sono compresi o esclusi, e soprattutto non è chiaro cosa succeda a oriente (p.es. Giordania e Stati arabi) Sulla base di questo arriviamo alla cosa che mi interessa di più: quali sono gli atti che rendono così palese questa strategia? Chiaro che anche qui vorrei che il ragionamento si fermasse (per quanto possibile) sugli atti più che sui discorsi:


Che israele sia ciò che grazie agli usa è un fatto.
Difficile immaginare una nazione che vìola tante risoluzioni onu senza subire l'ombra di una sanzione... ovvio che, una nazione così educata non trovi niente di strano a continuare sulla strada che può percorrere impunemente da così tanto tempo. Il risultato di questo metodo montessori, è oggettivamente riconoscibile nella "politica estera" di uno stato che fa dell'appropriazione indebita la sua strategia di "sviluppo" laddove ATTUA la sottrazione di risorse d'altri, per esempio deviando i corsi d'acqua, o ATTUA lo scarico dei propri rifiuti nel territorio altrui, o ancora ATTUA operazioni di aggressione militare, come nel caso dell'ultima guerra con il libano.

KIVUNIM

Citazione:
Diciamo pure che se la storia è scritta da chi detiene nelle mani la sorte di interi popoli, non ci si può ingenuamente (e a volte nemmeno tanto) aspettare che pericolose tracce di Verità facciano capolino da qualche pagina. Credo che gli storici "revisionisti" dovrebbero essere i primi a ribellarsi a questa affermazione.


A loro modo lo fanno, ma vengono censurati, insultati, malmenati, incarcerati... e io mi chiedo: ma se questi cosiddetti negazionisti dicono solo delle scempiaggini, perchè non gliele lasciano dire? Si screditeranno con i loro stessi argomenti se questi sono così facili da confutare.
Inviato il: 31/3/2010 0:02
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Re: i vicini di casa
#178
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Citazione:
shm basa le sue confutazioni sugli storici revisionisti, e quindi ingenuamente si aspetta che, tutto sommato, "pericolose tracce di Verità facciano capolino da qualche pagina"


Ma ti rendi conto che lui almeno le tracce se le aspetta dai critici del sionismo, e non dagli atti ufficiali dello stesso, o dalle dichiarazioni politiche dello stato di israele? O ancora dalle "cronache e dalla storia", scritta e propagandata da CHI?

la vedi o no la differenza?

La cosa "lievemente idiota" è appunto pretendere che si interpretino gli obiettivi del sionismo e dei suoi fedeli alleati basandosi su documentazioni fornite dagli stessi. I famosi (o fumosi) "atti" che chiedi con insistenza.

Cosa ci vedi di difficilmente comprensibile nell'affermazione "una data strategia appare chiara, fosse anche solo per la palese ed enorme portata dell'incisività della politica israeliana in medioriente."?

Non ti aspetterai che israele venga a dirti quale sia il suo ruolo nella politica di dominio globale, vero? No, perchè l'alternativa chiara da esaminare NON TE LA DANNO, devi dedurla te analizzando le cose ed il loro procedere.
Cercando con lo sguardo d'insieme, piuttosto che sugli accadimenti separati tra loro.

Vale la pena ricordarti le fallacie che vai ripetendo dall'inizio di questa discussione:

"sionismo" è solo un'etichetta.

senza renderti conto dell'operazione di etichettamento ed assimilazione a "sionisti" degli ebrei in generale.

Un attimo di onestà intellettuale, perchè ti si sta ripetendo che NON sono la stessa cosa.

Quelli che le usano per assimilare gli ebrei al sionismo (che è un'idea politica, non un'appartenenza religiosa o culturale ancorchè caratteristica etnologica) vengono ritenuti, appunto, legittimati in questa operazioni esattamente dagli idioti, dai poveri di spirito e dai boccaloni.
Nel peggiore dei casi, dagli individui in malafede.

Come fai a maturare un'idea diversa se non passi al microscopio l'enorme bugia dell'equazione sionismo=ebraismo, e della sua utilità?
Se anche te parli della DIFFERENZA (vera e concreta) tra israele come nazione e di ebrei come popolo, come fai a non soffermarti e riflettere su questo?

Dobbiamo credere che intendi valutare la possibilità di rivedere la politica israeliana da un altra prospettiva senza passare attraverso l'impiantito su cui si fonda?

Buona apertura degli occhi; ed auguri a shm e a edo, che la loro, a questo punto, è da considerare a tutti gli effetti una "missione".
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Inviato il: 31/3/2010 1:10
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Re: i vicini di casa
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edo ha scritto:
pispax: Citazione:
qual'è a tuo avviso l'obiettivo finale della conquista territoriale e se intendono raggiungerlo da soli o con l'aiuto di altri (p.es gli USA)? Nella descrizione che hai fatto non si capisce bene se Iraq ed Egitto sono compresi o esclusi, e soprattutto non è chiaro cosa succeda a oriente (p.es. Giordania e Stati arabi) Sulla base di questo arriviamo alla cosa che mi interessa di più: quali sono gli atti che rendono così palese questa strategia? Chiaro che anche qui vorrei che il ragionamento si fermasse (per quanto possibile) sugli atti più che sui discorsi:


Che israele sia ciò che grazie agli usa è un fatto.
Difficile immaginare una nazione che vìola tante risoluzioni onu senza subire l'ombra di una sanzione... ovvio che, una nazione così educata non trovi niente di strano a continuare sulla strada che può percorrere impunemente da così tanto tempo. Il risultato di questo metodo montessori, è oggettivamente riconoscibile nella "politica estera" di uno stato che fa dell'appropriazione indebita la sua strategia di "sviluppo" laddove ATTUA la sottrazione di risorse d'altri, per esempio deviando i corsi d'acqua, o ATTUA lo scarico dei propri rifiuti nel territorio altrui, o ancora ATTUA operazioni di aggressione militare, come nel caso dell'ultima guerra con il libano.

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Si, ma io mica ti ho chiesto grazie a chi o cosa Israele è quello che è.

Visto che tu parli della Palestina come di una "fase iniziale" di un vasto progetto di conquista territoriale, ne descrivi a grandi linee gli sviluppi e dichiari oltretutto che è un processo "palese"..

.. ti ho chiesto semplicemente di palesarlo anche a me.

Non posso farci niente: a me non si è palesato. Chiedo aiuto.


Sarebbe interessante anche avere qualche dettaglio in più. Siria, Egitto, Giordania, Libano, Iraq, Iran, Arabia Saudita, E.A.U. e tutti gli altri paesi del Golfo.. quali di questi sono sotto tiro? In particolare mi interessano gli stati confinanti, a meno che non sia palese anche un'espansione "sionista" che non preveda la contiguità territoriale.

E magari anche con l'aiuto di chi intendano portarla a termine?
E' chiedere troppo?
Il fatto che "israele sia ciò che grazie [anche] agli usa" non implica per niente che chi ne ha "aiutato" la nascita debba continuare a sostenerlo.


Una volta eliminata questa fase istruttoria si arriva alla parte che mi interessa davvero: visto che la storia del Medio Oriente è stata riportata in questi 60 anni da moltissime fonti diverse, quasi sempre ideologicamente conflittuali fra di loro, direi che possiamo ritenerla attendibile.
Potresti spiegarmi sulla base di quali fatti storici quel vasto piano strategico di conquista territoriale è reso così evidente?
E quali sono i fatti che invece dimostrano che Israele continua a perseguirlo, cazzo, e fino in fondo?


Se puoi fammi un disegnino abbastanza semplice, magari senza "mandarmi a leggere" troppe cose.
E per quanto possibile basato sui fatti, che la roba basata sulle opinioni va bene per un po', ma dopo inizia a stufare. E qui se ne è letta fin troppa.



Grazie edo.
Inviato il: 31/3/2010 2:16
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Re: i vicini di casa
#180
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Citazione:
Citazione:
shm basa le sue confutazioni sugli storici revisionisti, e quindi ingenuamente si aspetta che, tutto sommato, "pericolose tracce di Verità facciano capolino da qualche pagina"


Ma ti rendi conto che lui almeno le tracce se le aspetta dai critici del sionismo, e non dagli atti ufficiali dello stesso, o dalle dichiarazioni politiche dello stato di israele? O ancora dalle "cronache e dalla storia", scritta e propagandata da CHI?

la vedi o no la differenza?


Purtroppo la vedo.
Ho riletto la tua frase tre volte, ma l'unico significato che sono riuscito a trovarci è questo: se una fonte critica Israele o il sionismo allora è vera, se non li critica allora è una fonte manipolata.

c.v.d.

Che tristezza..









Citazione:
La cosa "lievemente idiota" è appunto pretendere che si interpretino gli obiettivi del sionismo e dei suoi fedeli alleati basandosi su documentazioni fornite dagli stessi. I famosi (o fumosi) "atti" che chiedi con insistenza.

La cosa "lievemente idiota" è dire che qualcuno abbia paura di affrontare alcuni argomenti un secondo dopo che questi ha fatto precise domande proprio su quegli argomenti.
Visto che stiamo parlando di me: ti sembra che abbia cercato di glissare?







Citazione:
Cosa ci vedi di difficilmente comprensibile nell'affermazione "una data strategia appare chiara, fosse anche solo per la palese ed enorme portata dell'incisività della politica israeliana in medioriente."?

Nella frase niente.
Ma visto che la strategia a te appare chiara e a me no, ti ho semplicemente chiesto di spiegarmela nel maggior dettaglio possibile.
Ho chiesto la stessa cosa anche a edo.







Citazione:
Non ti aspetterai che israele venga a dirti quale sia il suo ruolo nella politica di dominio globale, vero? No, perchè l'alternativa chiara da esaminare NON TE LA DANNO, devi dedurla te analizzando le cose ed il loro procedere.
Cercando con lo sguardo d'insieme, piuttosto che sugli accadimenti separati tra loro.

Sono assolutamente d'accordo.
E' per questo che chiedo che le ipotesi vengano supportate dagli atti.
Alle parole non ci credo per niente.
Se Netanyahu viene a dire che lui è favorevolissimo alla pace con i palestinesi ma poi inizia a bombardarli ogni volta che battono ciglio, quello che conta è la seconda cosa.
Può dire quello che vuole ma intanto li bombarda.
L'atto è più rivelatore del discorso.

Allo stesso modo, se qualcuno sostenesse che i sionisti, di concerto con gli USA, hanno fin dalla creazione di Israele il progetto di dominare militarmente l'intera area dovrebbe anche spiegarmi, che so, il perché gli israeliani negli anni '50 si sono ritirati dal Canale di Suez subito dopo esserne riusciti a prenderne possesso.

Direi che è una cosa legittima da chiedere. Infatti la chiediamo entrambi.






Citazione:
Vale la pena ricordarti le fallacie che vai ripetendo dall'inizio di questa discussione:

"sionismo" è solo un'etichetta.

senza renderti conto dell'operazione di etichettamento ed assimilazione a "sionisti" degli ebrei in generale.

Per "etichetta" intendo una cosa diversa.

Per esempio credo sia indiscutibile il fatto che i leghisti stanno ripercorrendo alcune strade già percorse in precedenza dai fascisti. Per esempio la creazione delle "camicie verdi" e la continua insisitenza per legittimare le ronde; la xenofobia feroce, il concetto de "l'Italia agli Italiani!".

Questo comunque non basta per attribuire loro l'etichetta di "fascisti".

NEPPURE un libro che spiega e dimostra che 51 leghisti in realtà sono dei naziskin e conoscono a memoria il Mein Kampft e tutti gli anni vanno in pellegrinaggio a Salò basta a giustificare questa attribuzione.
Purtroppo.






Citazione:

Un attimo di onestà intellettuale, perchè ti si sta ripetendo che NON sono la stessa cosa.

Quelli che le usano per assimilare gli ebrei al sionismo (che è un'idea politica, non un'appartenenza religiosa o culturale ancorchè caratteristica etnologica) vengono ritenuti, appunto, legittimati in questa operazioni esattamente dagli idioti, dai poveri di spirito e dai boccaloni.
Nel peggiore dei casi, dagli individui in malafede.

Come fai a maturare un'idea diversa se non passi al microscopio l'enorme bugia dell'equazione sionismo=ebraismo, e della sua utilità?
Se anche te parli della DIFFERENZA (vera e concreta) tra israele come nazione e di ebrei come popolo, come fai a non soffermarti e riflettere su questo?

Contando il fatto che queste sono le cose che sostengo io, che oltretutto è dall'inizio di questa discussione che critico pesantemente le generalizzazioni su queste cose, direi che sfondi una porta aperta.

Lo ribadisco, così togliamo spazio a ulteriori equivoci: io non penso affatto che ebrei=sionisti.
Allo stesso modo non penso nemmeno che ebraismo=sionismo.

Credevo fosse ABBONDANTEMENTE chiaro, ma ripeterlo male non fa.

Poi vado anche avanti e evito di fare ulteriori generalizzazioni.
Per esempio dico che "sionismo" è diverso da "partito revisionista sionista".
Sionismo è diverso anche da Banda Stern.
Cose così, insomma.

Mi spingo ancora oltre, ma non rendiamo questo post troppo lungo.







Citazione:
Dobbiamo credere che intendi valutare la possibilità di rivedere la politica israeliana da un altra prospettiva senza passare attraverso l'impiantito su cui si fonda?

E' esattamente quello che sto mettendo in discussione.

Più in particolare sottolineo il fatto che prima si costruisce intenzionalmente una visione distorta del sionismo, poi si utilizza questa visione distorta per motivare "i crimini inauditi" del sionismo, poi si utilizzano i "crimini inauditi" per motivare un vasto piano "segreto" di conquista.
Le motivazioni portate a giustificazione di questa roba (quando va di lusso e almeno qualche giustificazione viene portata) sono spesso incongrue e contraddittorie fra loro.







Citazione:
Buona apertura degli occhi; ed auguri a shm e a edo, che la loro, a questo punto, è da considerare a tutti gli effetti una "missione".

Grazie.
Non mi crederai ma non vedo l'ora di aprirli.

La "missione" è molto più facile di quanto tu possa immaginare: basta che mi venga presentata una strategia congruente ricavata da precisi accadimenti storici e coerente con essi (e almeno con la maggior parte degli altri).

Almeno c'è qualcosa di cui parlare, invece di tutta un'infinita serie di "tu non ti rendi conto".
Bene, è vero: non mi rendo conto.

Spiegatemi.




E' facile cazzo.
Si sta perlando di robe "palesi", di strategie che "appaiono chiare".
E ci si riferisce a 50 anni di storia moderna e a 60 anni di storia contemporanea.
Tutta questa chiarezza e questo palesarsi sarà motivato da centinaia di esempi macroscopici no?



Il fatto che nessuno lo faccia e che tutti si perdano dietro ai dettagli mi fa pensare proprio quello che penso (e che denuncio) fin dall'apertura del thread: che su questi argomenti tutti sparano minchiate basate sui dettagli.

E che costruiscano teorie del cazzo basate sui dettagli e che usino altri dettagli per confermarsele, in un processo assolutamente autoreferenziale

..piuttosto che sul "dedurla ... analizzando le cose ed il loro procedere" e analizzando le cose con "sguardo d'insieme", come giustamente in altri contesti chiedi anche tu.



Non che ci creda tanto, ma non vedo l'ora che queste due affermazioni vengano smentite.
Inviato il: 31/3/2010 3:46
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