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Autore Discussione
Re: vicini di casa
#391
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
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5 minuti al volo...

...:

"Però nel 1948 e nel 1973 la pulizia etnica è stata fatta dagli arabi, che hanno invaso il territorio assegnato dall'ONU agli ebrei."

shm:

...chi ha fatto questa affermazione deve essere impazzito/a del tutto, o ci fa?!!
Pericoloso/a...

ps:
Non ho avuto tempo di leggere tutto: ma l'autore, chi è?!

Posso solo immaginare...
_________________
“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 9/5/2010 11:48
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  •  Pispax
      Pispax
Re: vicini di casa
#392
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
Da
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edo


Citazione:
No, non siamo d'accordo sulle date e nemmeno sull'utilizzo di (tuoi) esempi e confronti (che nello stile e nella tecnica mi ricordano certi svizzeri che si attaccano a un cavillo pur di spingere l'interlocutore a guardare la pagliuzza anzichè la trave).


Vorrei un dettagli su dove stanno le pagliuzze e le travi, please.
Pappé dice che i sionisti hanno portato avanti un piano deliberato di pulizia etnica fin dai primi anni degli insediamenti: Pappé dice che gli arabi che si sono ribellati a questa pulizia etnica sono stati pochissimi.

Queste due affermazione contemporaenamente da sole non stanno in piedi.
Punto.

O vengono aggiunte cose ulteriori (e documentarle sarebbe bello), altrimenti Pappé dice minchiate: in almeno una delle due affermazioni sta mentendo.


I vantaggi strategici dei palestinesi dell'epoca sono indiscutibili. Questa cosa è rilevabile persino dal tuo avatar: nel 1945 vengono mostrati gli insediamenti; nel 1947 i territori assegnati dall'ONU. Ma la situazione degli insediamenti (le aree abitate dagli ebrei) era cambiata di poco in quei due anni: ogni volta che arrivava una nave di immigrati gli inglesi perlopiù la intercettavano e la facevano attraccare a Cipro.
Qualunque fossero le intenzioni sioniste, anche prendendo in esame le più perfide, erano bloccate dalla scarsità demografica.


Se hai dei dati che contraddicano questi numeri (che sono portati da Pappé) e/o questa situazione strategica li leggerò volentieri.


Altrimenti resta in piedi il problema della contraddizione.
E visto che stiamo discutendo di un testo di Pappè, direi che la trave è questa.







Citazione:
Ho formulato la domanda giusto per evitare inutili (secondo me) polemiche sul dato "45 contro 47" anche perchè (secondo me) l'idea mentale organizzativa della conquista territoriale della palestina risale a molto prima del 1945.
...
Naturalmente tu obietterai il fatto che io creo un parallelismo tra nazismo e sionismo, ma (secondo me) anche qui il parallelismo c'è.
Entrambi non avevano come scopo INIZIALE l'eliminazione fisica dell'avversario; se gli ebrei se ne fossero andati dalla germania (lasciando i loro beni) i nazisti avrebbero gioito.
Se i palestinesi se ne fossero andati dalla palestina (lasciando i loro beni) i sionisti avrebbero gioito.
La pulizia etnica (la politica di sterminio fisico) si attua per quelli che resistono, che non capiscono, che si ostinano....




Come ho già detto a florizel Piripicchio* la mia idea mentale del sesso comprende quantomeno la Bellucci.
Che però non ho mai visto neanche da lontano.

Un conto è avere un'idea, altro fare cose per metterla in pratica.

(*Testo editato)


L'unica cosa sicura al momento è che Israele ha decise mire territoriali sulla Palestina.

Questa cosa però ha anche una sua contraddizione storica: sono state parecchie le volte in cui Israele avrebbe potuto affondare il colpo e sbarazzarsi una volta per tutte dei Palestinesi. Nel 1967 aveva un'ottima occasione; nel 1973 si rasentava la perfezione.

Non lo ha mai fatto.

Questo lascia la porta aperta solo a due strade:

1) le mire espansionistiche sulla Palestina sono meno marcate di quanto si sostiene
2) c'è un tornaconto preciso a mantenere aperto per decenni il conflitto israelo-palestinese. In questo caso resta da capire chi ci guadagna.

Non vedo spazi per una terza opzione.
Scegli quale ti piace di più.



N.B.: A parte le terre (che non sono poco, ma non sono neppure paragonabili alla partecipazione in capitale degli ebrei nell'economia tedesca) quali altri "beni" avrebbero dovuto lasciare i palestinesi?



Se le polemiche 1945/1947 le avessi ritenute utili la avrei avanzate prima.
Quell'avatar semplicemente fa parte dell'infinito elenco di minchiate che vengono sparate sulla questione.

Credo sia nato per affrontare il dibattito sul concetto di NAZIONE avanzato dallo Stato di Israele. In quel contesto aveva senso.
Poi è diventato come l'acqua santa per i nonni dei nostri nonni, e si cerca di applicarlo a sproposito più o meno a tutto pensando che abbia funzioni curative universali.







Citazione:
L'altra questione che poni può essere letta in questi termini:
Perchè gli ebrei europei hanno ""assecondato"" la persecuzione nazista, seguendo le indicazioni dei loro leader?
Perchè i palestinesi hanno ""assecondato"" la persecuzione israeliana, seguendo le indicazioni dei loro leader?


ASSECONDATO??

INDICAZIONI??
Quali sarebbero queste indicazioni?


1920: rivolta araba di Gerusalemme. 5 civili ebrei morti, 216 feriti
http://en.wikipedia.org/wiki/Nebi_Musa_riots

1921: rivolta di Jaffa. 47 civili ebrei morti, 146 feriti.
http://en.wikipedia.org/wiki/Jaffa_riots

1929: moti palestinesi. 133 civili ebrei morti, 339 feriti
http://en.wikipedia.org/wiki/1936%E2%80%931939_Arab_revolt_in_Palestine

( gli episodi maggiori di queste rivolte:
Hebron: 67 morti; Safed, 18 morti, 80 feriti.
http://en.wikipedia.org/wiki/1929_Hebron_massacre
http://en.wikipedia.org/wiki/1929_Safed_massacre)

1936-1939: rivolta araba. 415 civili ebrei morti, oltre 1.200 feriti.
http://en.wikipedia.org/wiki/1936%E2%80%931939_Arab_revolt_in_Palestine


ATTENZIONE: fino a questo momento si sta parlando quasi esclusivamente di vittime ebree civili provocate da insurrezioni arabe.
Anche gli arabi hanno avuto le loro vittime in quegli episodi, però sono state provocate dagli INGLESI.
(http://en.wikipedia.org/wiki/Palestinian_casualties_of_war)

Solo nella rivolta araba, durata 3 anni e con migliaia di vittime fra gli arabi, i circa 20.000 soldati inglesi impegnati sono stati affiancati da alcune centinaia di soldati ebrei.


L'ultimo episodio prima dell'invasione araba.
1947-1948: Guerra civile del Mandato.
895 vittime militari ebree, 408 vittime civili ebree, 2000 feriti.
400-600 vittime militari arabe, 200-300 vittime civili arabe (pur nelle oscillazioni dei numeri, si parla di minimo 720 vittime complessive), 1171 feriti.

http://en.wikipedia.org/wiki/Palestinian_casualties_of_war
(prego notare come il principale leader palestinese, Mohammad Amin al-Husayni, sia sempre citato fra gli ispiratori di queste rivolte)

http://en.wikipedia.org/wiki/Israel_casualties_of_war


Per trovare un massacro di iniziativa ebrea di una certa rilevanza, credo si debba risalire al massacro di Deir Yassin
http://en.wikipedia.org/wiki/Deir_Yassin_massacre (9/4/1948)






Citazione:
Gli ebrei tedeschi che hanno colto prima di altri che cosa li aspettava hanno venduto tutto e sono scappati, chi ha capito dopo è semplicemente scappato (con difficoltà crescenti vista la chiusura delle frontiere verso GB e USA) e chi invece si è fidato dei propri capi è rimasto fregato. La rivolta del ghetto di varsavia è un microcosmo del gioco delle parti in cui la vittima è spinta all'angolo da due entità che hanno finto di essere nemici tra loro, e invece erano solo "poliziotto buono e poliziotto cattivo".


Questa è per l'appunto la tesi di Yahia.
Che io non condivido particolarmente, ma soprattutto che non c'entra un granché in questa discussione.
Diventa rilevante solo ed esclusivamente se si riescono a trovare prove (testi, discorsi, manifesti, trasmissioni radio) che dimostrino che la leadership palestinese abbia attivamente incitato la popolazione civile ad andarsene.

A quel punto diventa interessante verificare le tesi di Yahia e vedere se è possibile fare un parallelismo storico; altrimenti tutto questo non c'entra una cippa.






Citazione:
Per i palestinesi il discorso è simile ma non identico: vendere e scappare-scappare-riconoscere lo stato israeliano e diventarne cittadino-fare la fine del topo a gaza o in cisgiordania.


Non so se ho capito bene il discorso.
In ogni caso credo sia difficile sostenere che gli arabi israeliani stiano facendo la fine del topo a Gaza o in Cisgiordania.






Citazione:
Ora, noi ci troviamo a parlare di chi "fa la fine del topo" (ebreo in germania piuttosto che palestinese in palestina) e ci troviamo di fronte alla domanda: "perchè ti trovi nella condizione del topo?".


Io credevo che si stessa parlando del fatto che il sionismo abbia o non abbia avuto un disegno di pulizia etnica (o addirittura di sterminio razziale, come qualcuno incautamente sostiene) nei suoi valori fondativi.

Comunque per il momento ti seguo su questa strada.







Citazione:
La risposta (per me) più plausibile è legata al fatto che la percezione di "nemico" nella gente comune è fortemente attenuata e relativizzata dalla propria abitudine di vita (se mi dicono che quelli di brescia sono cattivicattivicattivi, ma io ho l'esperienza di una vita vissuta con dei vicini di casa bresciani e ottime persone, io riconoscerò come falsa questa diceria), idem nel caso di ebrei tedeschi con tedeschi e palestinesi con ebrei.
Solo chi ha un disegno politico più ampio dei tuoi confini consuetudinari può agire in termini più macrocosmici per modificare anche il tuo microcosmo (un mezzo efficacissimo per raggiungere questo scopo è quello del terrorismo attribuito falsamente agli altri).
Io penso che se ci fosse stata realmente l'intenzione di arrivare alla pace tra israeliani e palestinesi, a questa si sarebbe arrivati..


Sono d'accordo su ogni sillaba.

Al limite ci sono differenze sui motivi per cui a questa pace non si è arrivati.

La tesi che normalmente leggo su queste pagine dice che non si arriva alla pace per colpa di una generica "cattiveria" degli ebrei/sionisti.
Questa tesi viene variamente declinata.

Io la trovo fondamentalmente una tesi idiota in ognuna delle sue declinazioni.







Citazione:
e penso anche che il colpevole atteggiamento dei paesi arabi e della comunità internazionale sia dettato solo da paura (la "stessa" paura che l'europa aveva della germania nazista) pare che, al momento, solo la turchia sappia chiamare le cose con il proprio nome quando c'è di mezzo la politica """espansionistica""" israeliana.
Il frutto di questa paura lo vedremo in futuro (la paura ha tempi di gestazione variabili), ma anche in questo caso avremo delle scelte e delle strategie che produrranno conseguenze. A posteriori si possono contare solo i morti e i danni.


Personalmente non credo che le cose stiano così.
La Turchia è stata per anni uno dei migliori alleati di Israele. Ha iniziato a prendere le distanze in modo netto solo dopo i contrasti fra la Knesset e il Dipartimento di Stato di Obama.
Questa più che una scelta "coraggiosa" mi sembra un'esplicita scelta di campo.

Comunque grazie per non aver favorito la mia depressione citando Ahmadinejad.


Sulla "paura" non sono tanto d'accordo. A parità di possibilità atomiche credo che faccia ESTREMAMENTE più paura il Pakistan.
Eliminando queste possibilità, che oltretutto non è che per Israele siano così certe, Israele resta un piccolo stato molto ben armato principalmente perché viene sostenuto dal mondo occidentale. Tolto il sostegno sarebbe molto nei guai.
Inoltre a differenza della Germania di Hitler non è in grado di minacciare direttamente né Europa né la Russia.







Citazione:
Quindi la mia risposta è: la responsabilità di ciò che è successo sia agli ebrei in germania che ai palestinesi in palestina, è dei loro rispettivi leader che hanno interpretato in modo lucido e cinico le esigenze dei loro popoli per trarne profitto su un piano differente rispetto al popolo che rappresentavano.
Aggiungo un esempio che permette di cogliere meglio il senso dell'importanza della leadership: senza Nelson Mandela il sudafrica di oggi non serebbe il sudafrica di oggi.


Se ti sente un ultrasionista rischi di venire abbracciato.

Ogni tanto scappa fuori la minchiata che l'Olocausto è servito a creare Israele.
Persino se questo fosse vero la cosa oggi non avrebbe più importanza, visto che ormai Israele c'è, ed è difficile eliminarlo. Sempre seguendo questa (idiota) linea di pensiero, oggi in line di massima non avrebbe più nessuna importanza mettere in discussione l'Olocausto.

Però se riuscisse ad affibbiare ai leaders palestinesi la stragrande maggioranza delle responsabilità dei profughi, applicando la stessa linea concettuale applicata da Yahia per l'Olocausto, quell'ipotetico ultrasionista tirerebbe un gran respiro di sollievo: lo Stato Palestinese ancora non c'è.
E seguendo quella falsariga non ci sarà mai.



Per inciso comunque anch'io credo che i problemi siano da attribuire sostanzialmente alla politica araba e palestinese dal 1925 in poi, che è diventata (deliberatamente) una strada senza uscita nel 1947.
Però probabilmente per i motivi opposti a quelli che pensi tu.

Magari prova a dare un'occhiata ai discorsi dell'epoca di al-Husayni e a quelli di Arafat nei tempi d'oro.
Anche fare un paragone fra le condizioni dell'Egitto di Farouk o di Nasser e quelle dell'Egitto del dopo-Sadat potrebbe facilitarti la vita.








Citazione:
Perciò la domanda è da leggere in questi termini: al di la di qualunque considerazione su "ha cominciato lui! No, è stato lui che mi ha detto scemo!"... nella situazione ATTUALE c'è qualcosa che gl'israeliani possono invidiare ai palestinesi? (secondo te).

...
Ripeto perciò la domanda: c'è qualcosa che, nella loro condizione attuale, gli israeliani possono invidiare ai palestinesi di gaza e cisgiordania?
Si chiama prova dello specchio .


Ops.
Credevo davvero di aver risposto; ma non l'avevo fatto.


Uno dei motivi per cui non l'ho fatto (credevo di si, ma poi rimanda rimanda me ne sono dimenticato) è che fondamentalmente non ho capito il senso della domanda.

In ogni caso la risposta è semplice: niente, ASSOLUTAMENTE niente.
Non solo non gli possono invidiare niente proprio a causa della terribile situazione in cui proprio gli israelieni li costringono, ma secondo me non avrebbero niente da invidiargli neppure se si arrivasse immediatamente a una pace assoluta e definitiva. E questa situazione di non-invidia durerebbe minimo per una ventina d'anni, con ogni probabilità rinnovabili per altri 50.
(Il più probabile destino di uno Stato palestinese indipendente credo che sarebbe quello di diventare un paese satellite dell'Egitto, che non è fra i paesi più famosi al mondo come grado di libertà individuale e come percentuale di distribuzione della ricchezza.)

Che cosa ti aspettavi che rispondessi?
Una cosa falsa?


Non sono riuscito a capire l'utilità della prova dello specchio.
Se l'idea era quella di dimostrare che gli israeliani stanno quasi bene e i palestinesi stanno estremamente male, non è che ce ne fosse un gran bisogno.
Inviato il: 9/5/2010 18:52
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  •  Pispax
      Pispax
Re: vicini di casa
#393
Sono certo di non sapere
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redna ha scritto:
Citazione:
Citazione:
Seguo la tua definizione alla lettera:

nel 1967 la pulizia etnica è stata fatta dagli israeliani, che hanno invaso il territorio assegnato dall'ONU agli arabi (ce ne sarebbe da dire sui motivi, ma ho detto che avrei preso alla lettera le tue affermazioni)
Però nel 1948 e nel 1973 la pulizia etnica è stata fatta dagli arabi, che hanno invaso il territorio assegnato dall'ONU agli ebrei.

dal 1948 al 1973 la pulizia etnica è stata fatta dagli arabi che hanno INVASO il territorio assegnato dall'ONU agli ebrei?
qualche fonte l'avresti? .... giusto per capire di che cosa parli.


Sei ijn grado di leggere le cose che citi?
Io ho detto NEL 1948 e NEL 1973, non DAL 1948 AL 1973.

Guerra d'invasione araba del 1948 e la guerra del Yom Kippur del 1973.
In entrambi i casi le armate arabe hanno invaso il territorio assegnato dall'ONU a Israele.

Ho semplicemente applicato la tua definizione:

Citazione:
Se qualcuno ha fatto pulizia etnica è stato quello che invaso le terre che non gli spettavano.
Punto.









Citazione:
Citazione:
Per il momento secondo il tuo criterio i paesi arabi sono in vantaggio di due pulizie etniche contro una.

parliamoci chiaro. Il TUO citerio NON è il MIO e probabilmente hai sbagliato a capire.
Non ho mai parlato di vantaggi sulle pulizie etniche in nessuna maniera anche perchè non banalizzo fino a questo la storia della palestina.
Non cambiare i termini della discussione a tuo piacere.


Confermo che il MIO criterio è completamente diverso dal TUO.
Ma non ho sbagliato a capire niente: il tuo criterio è scritto nero su bianco, ed è abbastanza semplice.

Io non lo condivido per niente.







Citazione:
Citazione:
I primi a invadere militarmente Gerusalemme inoltre sono stati quelli della Legione araba transgiordana, che la hanno invasa nel 1948, cacciando la grande comunità ebraica di civili e religiosi che ci risiedeva da secoli. Ci sono rimasti fino al 1967.

facciamo che i primi a invadere gerusalemme erano i templari?
facciamo che prima dei primi c'erano degli altri primi?

Perchè non diciamo invece che gli arabi a Gerusalemme prima del 1967 c'erano da OTTO SECOLI e che gli ebrei e tutti gli altri stavano li tranquillamente e facevano la loro vita che hanno sempre fatto da quelle parti?


Com'è che ogni volta che si dice che sono stati proprio gli arabi i primi a violare l'internazionalità di Gerusalemme.. l'ONU scompare immediatamente dalla discussione?







Citazione:
Citazione:

Non ti facevo così filosionista.

non ti facevo così superficiale e soprattutto che cambi i significati delle parole a piacimento, non per chiarire la discussione, ma per insabbiarla.


Quale significato avrei cambiato?
Inviato il: 9/5/2010 19:08
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  •  Pispax
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Re: vicini di casa
#394
Sono certo di non sapere
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shm:

Citazione:
5 minuti al volo...

...:

"Però nel 1948 e nel 1973 la pulizia etnica è stata fatta dagli arabi, che hanno invaso il territorio assegnato dall'ONU agli ebrei."



...chi ha fatto questa affermazione deve essere impazzito/a del tutto, o ci fa?!!
Pericoloso/a...

ps:
Non ho avuto tempo di leggere tutto: ma l'autore, chi è?!

Posso solo immaginare...



E infatti non ci hai capito un cazzo.

Leggi per bene e poi torna a chiedere scusa, da bravo.
Inviato il: 9/5/2010 19:10
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  •  florizel
      florizel
Re: vicini di casa
#395
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Visto che florizel viene chiamata in causa (nonostante il proclama di lasciarla in compagnia dei suoi profeti), sottolineo l'ASSURDITA' della domanda di pispax, questa:

"A parte le terre (che non sono poco, ma non sono neppure paragonabili alla partecipazione in capitale degli ebrei nell'economia tedesca) quali altri "beni" avrebbero dovuto lasciare i palestinesi?"

A parte che le terre RIMASTE ai palestinesi sono state rese aride dal FURTO di acqua da parte dello stato sionista; a parte che i palestinesi non potrebbero mai inserirsi in qualsivoglia contrattazione economica con altri stati; a parte che campano con quello che gli arriva dagli aiuti internazionali e quello che riescono a recuperare di loro iniziativa, CHIUNQUE sia dotato di un minimo di intelligenza potrebbe capire che gli "altri beni" lasciati dai palestinesi sono gli stessi di cui godevano prima che venissero sradicati dai luoghi in cui vivevano: casa, lavoro, e campi.

Mi sono riletta tre volte la domanda posta, e DEVO dedurne che se non si tratta di miopia o cattiva fede, si tratta di cinismo.

Citazione:
Come ho già detto a florizel la mia idea mentale del sesso comprende quantomeno la Bellucci.

A parte che nun ce ne fotte proprio niente della tua idea del sesso, da qualche tempo stai dando l'idea che essa invece comprenda anche la pratica del negare l'evidenza delle cose.

Ti invito, e davvero, a fare uno sforzo per renderti conto dell'assoluta PARZIALITA' e la totale INOBBIETTIVITA' con cui stai trattando l'argomento. E' vergognoso.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 9/5/2010 19:48
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Re: vicini di casa
#396
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florizel

Citazione:
Visto che florizel viene chiamata in causa


No, ma quale "chiamata in causa".

E' questa maledetta abitudine di evidenziare i nick quando li scrivo.
Non mi pare di aver citato alcuna delle tue idee: era solo un riferimento mnemonico.

Cercherò di perderla.
Anzi, per evitare ulteriori equivoci quando parliamo di Palestina mi riferirò a te chiamandoti.. che ne so.. ecco: "Piripicchio".

Piripicchio va bene. Si.


La frase incriminata quindi va letta: "Come ho già detto a Piripicchio la mia idea.."

Come vedi nessuno ti chiama in causa.







Citazione:
Ti invito, e davvero, a fare uno sforzo per renderti conto dell'assoluta PARZIALITA' e la totale INOBBIETTIVITA' con cui stai trattando l'argomento. E' vergognoso.


Su, su: torna all'altare.
Sta per iniziare l'omelia.
Tocca a te.
Devi portare le argomentazioni alle masse.
Inviato il: 9/5/2010 21:34
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  •  florizel
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Re: vicini di casa
#397
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"E' questa maledetta abitudine di evidenziare i nick quando li scrivo."

Come "scusa" o pretesto, è patetica quanto l'eccesso di chiacchiericcio con cui infarcisci le banalità delle tue argomentazioni circa l'invasione sionista della Palestina.
Eduard Luttvak è più divertente.

D'altra parte, i conti tornano: buttarla sul burlesco ti evita di rispondere alle domande più elementari circa ciò che, per essere compreso, non necessita di molte elucubrazioni mentali, e qui risottolineo l'assurdità del tuo commento:

"A parte le terre (che non sono poco, ma non sono neppure paragonabili alla partecipazione in capitale degli ebrei nell'economia tedesca) quali altri "beni" avrebbero dovuto lasciare i palestinesi?"

Se ora ti rimane un briciolo di onestà intellettuale, controbatti, per cortesia, alla mia replica:

a parte che le terre RIMASTE ai palestinesi sono state rese aride dal FURTO di acqua da parte dello stato sionista; a parte che i palestinesi non potrebbero mai inserirsi in qualsivoglia contrattazione economica con altri stati; a parte che campano con quello che gli arriva dagli aiuti internazionali e quello che riescono a recuperare di loro iniziativa, CHIUNQUE sia dotato di un minimo di intelligenza potrebbe capire che gli "altri beni" lasciati dai palestinesi sono gli stessi di cui godevano prima che venissero sradicati dai luoghi in cui vivevano: casa, lavoro, e campi.

La morte in regime di apartheid.

Il diario è aggiornato al Maggio 2010.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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Re: vicini di casa
#398
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florizel


Citazione:
Se ora ti rimane un briciolo di onestà intellettuale, controbatti, per cortesia, alla mia replica:

a parte che le terre RIMASTE ai palestinesi sono state rese aride dal FURTO di acqua da parte dello stato sionista; a parte che i palestinesi non potrebbero mai inserirsi in qualsivoglia contrattazione economica con altri stati; a parte che campano con quello che gli arriva dagli aiuti internazionali e quello che riescono a recuperare di loro iniziativa, CHIUNQUE sia dotato di un minimo di intelligenza potrebbe capire che gli "altri beni" lasciati dai palestinesi sono gli stessi di cui godevano prima che venissero sradicati dai luoghi in cui vivevano: casa, lavoro, e campi.


Certo.
Per chiarezza la divido in tre parti.




1) "a parte che le terre RIMASTE ai palestinesi sono state rese aride dal FURTO di acqua da parte dello stato sionista; ... a parte che campano con quello che gli arriva dagli aiuti internazionali e quello che riescono a recuperare di loro iniziativa"

Una buona descrizione della realtà. Non perfetta, ma buona. Sono d'accordo.




2) "a parte che i palestinesi non potrebbero mai inserirsi in qualsivoglia contrattazione economica con altri stati;"

Se quello che scrivi è quello che intendi, questa invece è una pessima descrizione della realtà.
Perché "non potrebbero mai"?
Dici che sono troppo nobili e superiori per farlo?

Lo stanno facendo già adesso per una cosa diplomaticamente facile come gli aiuti.
Alla Conferenza di Parigi ci sono state numerosissime contrattazioni economiche fra i "donors" e le varie fazioni palestinesi, al termine delle quali i "donors" di cui sopra hanno deciso di far passare gli aiuti da Fatah invece che da Hamas.
Se un domani (spero) diventeranno uno stato indipendente, le contrattazioni economiche con gli altri stati saranno il loro pane quotidiano.

A meno che non "decidano" di sostituire una sottomissione con una servitù.

(per esempio un brutto rischio che vedo all'orizzonte per un eventuale nuovo Stato Palestinese, che bene o male - e i motivi sono secondari rispetto a questa realtà - al momento è privo di fondamenti economici indipendenti, è quello di diventare il paese di manodopera a basso costo per l'Egitto, che a sua volta è il paese di manodopera a basso costo per la Tunisia, che a sua volta è il paese di manopera a basso costo per l'Italia)



3) "CHIUNQUE sia dotato di un minimo di intelligenza potrebbe capire che gli "altri beni" lasciati dai palestinesi sono gli stessi di cui godevano prima che venissero sradicati dai luoghi in cui vivevano: casa, lavoro, e campi."

Si, appunto.
E' quello che dicevo anch'io.

Ti ricordo il contesto dal quale hai estratto questa frase.
Edo sosteneva che c'era una profonda analogia fra gli ebrei nella Germania nazista e i palestinesi nel 1948.

Diceva edo:

"Naturalmente tu obietterai il fatto che io creo un parallelismo tra nazismo e sionismo, ma (secondo me) anche qui il parallelismo c'è.
Entrambi non avevano come scopo INIZIALE l'eliminazione fisica dell'avversario; se gli ebrei se ne fossero andati dalla germania (lasciando i loro beni) i nazisti avrebbero gioito.
Se i palestinesi se ne fossero andati dalla palestina (lasciando i loro beni) i sionisti avrebbero gioito
."

Io ho interpretato questa cosa non solo come un parallelismo di modalità, ma anche come una similitudine di valore economico. La confutazione era rivolta a questa seconda parte.

I palestinesi hanno lasciato le loro terre (e le loro case), che come dicevo non è poco.
Gli ebrei nella Germania del primo dopoguerra erano abbastanza ben integrati in una società economicamente avanzata: oltre a lasciare le loro terre e le loro case hanno lasciato i loro laboratori, le loro fabbriche, i loro studi professionali, le loro attività specializzate, in alcuni casi i loro patrimoni immobiliari ed economici (tipo le partecipazioni azionarie), le loro più o meno grandi attività commerciali.
La posta in gioco era diversa per svariati ordini di grandezza.

Un po' come confrontare (dalla parte dei padroni, non da quella dei contadini o degli operai) un latifondo in Irpinia con Finmeccanica.


Tutto qui.
Spero di essere riuscito a spiegarmi.
Inviato il: 9/5/2010 23:06
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Re: vicini di casa
#399
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Citazione:
Sei ijn grado di leggere le cose che citi?
Io ho detto NEL 1948 e NEL 1973, non DAL 1948 AL 1973.

Guerra d'invasione araba del 1948 e la guerra del Yom Kippur del 1973.
In entrambi i casi le armate arabe hanno invaso il territorio assegnato dall'ONU a Israele.



sei in grado di leggere quello che in post precedenti è stato scritto?

L'ONU quando ha assegnato un territorio ad Israele gli arabi NON ERANO D'ACCORDO e questo significa solo una cosa......NON VOLEVANO NESSUN STATO DI ISRAELE sulla loro terra. Non è stata una guerra di invasione, questo lo dici tu.

Devo scriverlo altre mille volte perchè tu legga questo.

In poche parole significa che se l'ONU assegnava delle terre agli ebrei LORO (gli arabi)NON VOLEVANO che tradotto ancora nel linguaggio degli stati voleva dire solo che sarebbe stata GUERRA!

Pertanto hanno invaso un territorio perchè l'ONU non ha ASCOLTATO le istanze ARABE e soprattutto perchè non era stata rispettata la VOLONTA'ARABA di avere DUE STATI.

Resto sempre in attesa degli episodi NEL 1948 e NEL 1973. E magari se le cose di cui sei così convinto ce le dicessi subito faremo anche meno post.

Citazione:
Ho semplicemente applicato la tua definizione:

Citazione:
Se qualcuno ha fatto pulizia etnica è stato quello che invaso le terre che non gli spettavano.
Punto.


un par de ciuffoli!!!
stai solo applicando quello che te pare senza guardare come si sono svolti i fatti fin dall'inizio e pretendi anche che qualcuno se lo dimentichi.


Citazione:
Per il momento secondo il tuo criterio i paesi arabi sono in vantaggio di due pulizie etniche contro una.

parliamoci chiaro. Il TUO citerio NON è il MIO e probabilmente hai sbagliato a capire.
Non ho mai parlato di vantaggi sulle pulizie etniche in nessuna maniera anche perchè non banalizzo fino a questo la storia della palestina.
Non cambiare i termini della discussione a tuo piacere.


Confermo che il MIO criterio è completamente diverso dal TUO.
Ma non ho sbagliato a capire niente: il tuo criterio è scritto nero su bianco, ed è abbastanza semplice.

Io non lo condivido per niente.


il tuo criterio non si capisce proprio da dove lo ricavi. Quindi è ovvio che ti si ri-chieda di dare le fonti.
Il fatto di condividere per niente quello che è successo è infantile....non si tratta di condividere ma di testimoniare i fatti. Tutto qui.

Citazione:
Com'è che ogni volta che si dice che sono stati proprio gli arabi i primi a violare l'internazionalità di Gerusalemme.. l'ONU scompare immediatamente dalla discussione?

com'è che dell'ONU ti ricordi un momento si e uno no?
ti ricordi dell'internazionalità di israele ma non ti ricordi che la città è ancora sotto amministrazione ONU anche ora che israele manda via i palestinesi dalle loro case come e quando gli pare....
Per quanto riguarda l'internazionalità violata da parte degli arabi dovresti citare l'episodio preciso.
OLtrettutto ti ricordo che gli arabi, prima che l'ONU definisse un territorio per gli ebrei e decidesse che Gerusalemme era sotto la sua amministrazione, era degli arabi da OTTO SECOLI.
Pertanto è ridicolo dire che gli arabi hanno violato l'internazionalità di Gerusalemme quando era LORO!

Citazione:
E infatti non ci hai capito un cazzo.

Leggi per bene e poi torna a chiedere scusa, da bravo.


...o sei tu che dovresti farlo, invece?
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Inviato il: 9/5/2010 23:53
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Re: vicini di casa
#400
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"a parte che le terre RIMASTE ai palestinesi sono state rese aride dal FURTO di acqua da parte dello stato sionista; ... a parte che campano con quello che gli arriva dagli aiuti internazionali e quello che riescono a recuperare di loro iniziativa".

pispax
Citazione:
Una buona descrizione della realtà. Non perfetta, ma buona. Sono d'accordo.


Bene, mi fa piacere. Il punto in questione, però, è che quando chiedi “quali altri "beni" avrebbero dovuto lasciare i palestinesi?", se la domanda è retorica stai accettando il parallelismo che faceva Edo.
Il che, come minimo, dovrebbe condurti a condividere anche l’analogia circa i metodi di Israele: quelli con i quali sta piegando un intero popolo, né più né meno come PRIMA della “soluzione finale” è stato tentato di fare con gli ebrei perseguitati durante il nazismo.

Invece, dalla difesa strenua delle GIUSTIFICAZIONI che adotta lo stato sionista circa il genocidio dei palestinesi a cui sarebbe “costretto” per la sua salvaguardia, non risulterebbe che tu accetti quelle similitudini.
Condividerle dovrebbe portarti a considerare la strumentalizzazione dell’Olocausto che il sionismo mette in atto allo scopo di legittimare quella che è un’occupazione arbitraria di territori che NON GLI SPETTANO.

E’ da questa considerazione, da questa angolazione, che è nata l’esigenza per molti ricercatori di andare a verificare SE ci fossero rapporti tra il sionismo e gi artefici di quello che fu l’orrore dell’Olocausto. Non stiamo, noi che riteniamo possibile questo incrocio di interessi, farneticando: si sta considerando che da una parte ci sono i POPOLI, palestinese ed ebraico, e dall’altra delle precise ELITES che pianificano gli sviluppi economici e politici in determinati contesti globali, mondiali, internazionali.

"a parte che i palestinesi non potrebbero mai inserirsi in qualsivoglia contrattazione economica con altri stati;"

Citazione:
Se quello che scrivi è quello che intendi, questa invece è una pessima descrizione della realtà.
Perché "non potrebbero mai"?
Dici che sono troppo nobili e superiori per farlo?

Lo stanno facendo già adesso per una cosa diplomaticamente facile come gli aiuti.
Alla Conferenza di Parigi ci sono state numerosissime contrattazioni economiche fra i "donors" e le varie fazioni palestinesi, al termine delle quali i "donors" di cui sopra hanno deciso di far passare gli aiuti da Fatah invece che da Hamas.
Se un domani (spero) diventeranno uno stato indipendente, le contrattazioni economiche con gli altri stati saranno il loro pane quotidiano.


Non potrebbero MAI perché non sono uno STATO, e gli STATI intrattengono rapporti tra stati, appunto. Non con “popoli” non legittimati e senza alcuna forma sociale istituzionalizzata.
Gli AIUTI non sono “rapporti” tra stati e popoli, sono ELEMOSINA, mantenimento di una forma di assoggettamento, sottomissione e degrado. Dipendenza, in poche parole.

Inoltre, quando rispondendo ad Edo scrivi che nel ‘48
Citazione:
I palestinesi all'epoca avevano AMPIE prospettive di vittoria: erano superiori in tutto, tranne che nell'organizzazione


è la tua affermazione che non sta in piedi, non quella di Pappe: sotto il mandato britannico, nella rivolta fra il ’36 ed il ’39 (cito wikipedia che ti piace tanto tanto) “ le autorità britanniche tentarono di confiscare ogni arma in possesso della popolazione araba. Ciò, e la distruzione della parte più rilevante della leadership politica araba nel corso della Rivolta, minò grandemente gli sforzi militari palestinesi nel corso della guerra arabo-israeliana del 1948, causata dalla dichiarazione d'indipendenza dello Stato d'Israele alla fine del Mandato britannico”, il che implica l’indebolimento di qualunque forma organizzativa dei palestinesi."

E pare ovvio che indebolire un popolo in ogni sua fase ORGANIZZATIVA, prima durante il mandato britannico e poi tramite i rapporti tra occidente e quello che sarebbe diventato lo stato sionista (non noccioline e manipoli di uomini, dunque…) significa sconfiggerlo in partenza.

A questo aggiungi il grande esodo dei palestinesi, lo stato di prostrazione e sfinimento di enormi numeri di individui costretti a lasciare le proprie terre e le proprie abitazioni, il furto sistematico di risorse fondamentali per la sopravvivenza, e poi dimmi se il 7% non è pure molto.

Dove sarebbero le AMPIE prospettive di vittoria?

“Soltanto dopo l'invio da Londra di rinforzi militari di 20mila uomini che, assistiti dall'aviazione, spazzano via la tenace guerriglia dimostratasi capace di occupare intere zone agricole e citta', e di resistere a lungo contro forze di gran lunga superiori, grazie ad un vasto appoggio tra le popolazioni locali."

"Ma dietro la protesta spontanea non esisteva una reale politica di opposizione all'imperialismo inglese ed ai sionisti, le masse arabe palestinesi venivano strumentalizzate dai regimi arabi i quali, lungi dal difenderne i diritti ne usavano la protesta per aumentare il prezzo della resa ai sionisti.”

Una doppia strumentalizzazione.

Altro che Libro Bianco:

“«Oggetto di pressioni contraddittorie da parte degli arabi e degli ebrei, Winston Churchill espone il 30 luglio 1922 la politica del suo governo verso la Palestina.

Questo importante documento, conosciuto col nome di Libro bianco del 1922, afferma che, contrariamente ai «timori manifestati dalla delegazione del Comitato esecutivo arabo, il governo britannico non ha mai contemplato la sparizione o la subordinazione della popolazione, della lingua o della cultura arabe in Palestina».

E Winston Churchill «attira l'attenzione sul fatto che i termini della dichiarazione [Balfour] non prevedono che l'intera Palestina divenga un Focolare nazionale ebraico ma che un tale focolare sarà fondato in Palestina».

Nei confronti degli ebrei il Libro bianco sottolinea che «è essenziale che questa comunità sappia che essa si trova in Palestina per diritto e non per tolleranza».

E aggiunge che l'immigrazione ebraica «non può eccedere la capacità economica di assorbimento del Paese».
Definendo, in una prospettiva più generale, la politica britannica, Winston Churchill dichiara: «Alla domanda: "Cosa bisogna intendere per sviluppo del Focolare nazionale ebraico in Palestina?", si può rispondere che non si tratta dell'imposizione di una nazionalità ebraica agli abitanti dell'intera Palestina ma di perseguire lo sviluppo della comunità ebraica esistente, con l'aiuto degli ebrei delle altre regioni del mondo, affinché essa divenga un centro al quale l'intero popolo ebraico possa, per quanto riguarda la razza e la religione, interessarsi e del quale possa andare fiero».”


Un mirabile esempio di quella che è la “diplomazia” politica: chiacchiere, fumo negli occhi, sporchi interessi da parti apparententemente in contrasto, ai danni di un unico popolo.

“Come noto, l'ipotesi di spartire la Palestina era piaciuta ai sionisti sin dalla fine degli anni '30, allorché la commissione inglese PEEL, insediatasi in Palestina dal novembre 1936 al gennaio 1937, pubblicò un rapporto in cui proponeva di dividere la Palestina in due Stati, lasciando Gerusalemme e il corridoio da Gerusalemme a Giaffa in mano agli inglesi."

"Naturalmente si prevedeva l'espulsione di tutti gli arabi dal futuro Stato ebraico (in conformità peraltro ai postulati teorici del fondatore del sionismo politico, Theodor Herzl). All'inizio del '47 la politica sionista poteva contare sull'Haganà (l'organizzazione militare ebraica in Palestina) che disponeva già di 60.000 uomini, di cui almeno 12.000 avevano combattuto nel corso della II guerra mondiale a fianco di inglesi o americani; poi vi erano altre organizzazioni militari clandestine che svolgevano azioni terroristiche e campagne politiche estremistiche, sia contro gli inglesi che contro gli arabi.”

Quindi, come fai a parlare di irrilevanza della “pulizia etnica” in merito allo smembramento sistematico di ogni forma organizzativa palestinese, quando si scopre che l’indebolimento di quel popolo è precedente ANCHE al 1948?
O, in tempi di “democrazia” apportata dalla politica USA “contro” il “nemico” nazista, volevi un massacro perpetrato tutto d’un botto?!

Sembra che tu non voglia tener conto nemmeno dei cambi di strategia di oppressione segnati da quel terribile (e determinante nella panificazione dell’intero secolo a venire, come minimo) evento che fu la IIGM.
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Inviato il: 10/5/2010 1:07
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Re: vicini di casa
#401
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SHM:
Ma se cerchi di generalizzare a tutta la resistenza duosiciliana una totale inettitudine non è quantomeno statisticamente possibile ripiegare su una completa e totale incapacità militare. Secondo me sbagli di grosso.
Sembra di leggere la versione ufficiale del 9/11 al contrario: non si capirono, tardarono ad inviare i caccia, aspettavano gli ordini, quello fraintese, la burocrazia era cambiata, le leggi d’ingaggio erano state modificate…
Dai!

Notturno:

Sorry. Non ho detto che il R2S (Regno delle Due Sicilie) sia stato battuto solo per inettitudine militare.

Ho detto, invece, e anche molto chiaramente (tanto che tu stesso, dopo, mi hai citato), che esistevano le seguenti condizioni:

1)una élite intellettuale che, con diverse interpretazioni e con diverse strutture politiche, sociali e istituzionali, voleva l'unità d'Italia.
E che si trattasse di un'élite ristrettissima è evidente dal semplice elemento dell'analfabetismo. Era diffuso ovunque. Al nord e al sud. E spiega quanto non sia possibile parlare di “consenso” della popolazione rispetto a qualunque tipo di ideale che non fosse una frase soggetto-verbo-complemento oggetto, tipo “Garibaldi distribuirà le terre”.
2)Il popolo non fu coinvolto dall'ideale di unificazione. Una delle prove più evidenti fu quel che accadde a Carlo Pisacane e alla sua impresa dei 300, giovani e forti e morti.
Sbarcarono a Sapri nel 1857 (solo 3 anni prima del Peppino Nazionale) e furono massacrati dallo stesso popolo che loro pretendevano di “liberare”.
Malgrado questa premessa, va anche detto che è' ovvio che ci siano stati elementi e fatti specifici idonei a sostenere che una parte del popolo, sia a nord che a sud (ma in misura inferiore) vedesse di buon occhio l'unificazione.

Ma, e qui ritorno all'elemento base del mio discutere, non basta la volontà di un gruppo per giustificare un'aggressione da parte di un paese estero, un'invasione e una sostituzione di un gruppo dirigente, il furto di tutte le risorse economiche e tecnologiche.
Non basta un ideale di unità per aggredire, spogliare ed affamare un popolo, fino a spingerlo a ribellarsi armi in pugno e, infine, dopo la sconfitta e l'impoverimento, a espatriare, emigrare all'estero, unico rifugio contro la povertà INDOTTA dagli aggressori.


Tutti questi elementi, caro shm, sono comuni sia all'aggressione di Israele contro i Palestinesi che a quella dei Piemontesi contro i meridionali.

Non volerli vedere è come alzare un muro che tenga l'orrore commesso da Israele su un piano VOLUTAMENTE diverso da quello commesso da mille altri Paesi in mille altre occasioni.

Ci sto a condannare Israele. L'ho detto e lo ripeterò all'infinito.

Ma così ci si nasconde dietro a un dito.

Rileggevo i tuoi post precedenti, caro shm ed ho trovato questa tua asserzione:

SHM (post n°274): “In italia gli italiani non si sono assembrati in colonie meno di un secolo e mezzo fa ai danni dei nativi e poi hanno fatto i loro comodi, cacciandoli, e poi istituendosi uno Stato, facendoselo riconoscere dai Governi compiacenti.

In Italia gli italiani non hanno introdotto una lingua in disuso poco più di un secolo fa... Che mi risulti abbiamo addirittura tracce di un tizio che scriveva in volgare fin dal 1300 ed è rinomato ancora oggi in tutto il mondo(Nel mezzo del cammin di nostra vita...)!


Hai individuato due differenze tra la storia d'Italia e quella di Israele:

1)In Italia (sostieni tu) non è stata “introdotta una lingua in disuso poco più di un secolo fa...” .
E abbiamo visto che, al contrario, è successo proprio che è stata introdotta una lingua inesistente (l'italiano-toscano) che era del tutto sconosciuto al meridione e che, sottolineo, ERA DA SEMPRE SCONOSCIUTO AL MERIDIONE.
2)Tu sostieni che “gli italiani non si sono assembrati in colonie meno di un secolo e mezzo fa ai danni dei nativi e poi hanno fatto i loro comodi, cacciandoli, e poi istituendosi uno Stato, facendoselo riconoscere dai Governi compiacenti.”
E invece è andata QUASI allo stesso modo.
Il Piemonte ha invaso il sud, ha fatto i suoi comodi (rubando e depredando di tutto), ha cacciato i meridionali (arrestandoli in massa, fucilandone migliaia e facendoli emigrare A MILIONI).

Poi, successivamente (al post n°278), dici che nel caso dell'invasione del Piemonte “sussiste un’illegittimità parziale o relativa ma coerente”.

Forse ti sei espresso male.

Non intendevi parlare di “illegittimità parziale o relativa”.

L'illegittimità esiste o non esiste ed è sempre relativa ad una norma di legge (legge di uno stato, legge morale, legge religiosa, ecc...) ma non è mai “parziale o relativa” per come la fai intendere tu.

E infine mi ha stupito quell'aggettivo “coerente”.

Ma “coerente” rispetto a che cosa?

Ad un presunto (ma inesistente) volere di un popolo di essere aggredito?

Vedi, shm, sia ben chiara una cosa: io non sostengo che il Regno delle Due Sicilie fosse uno Stato perfetto, una specie di paradiso terrestre in cui tutto andava bene e tutti erano felici e innamorati del loro Re, come nelle favole di Walt Disney.

Io sostengo solo che l'aggressione del Piemonte non era stata invocata da quel popolo meridionale.

Non esistevano quelle “grida di dolore”, che, invece, il “Re Galantuomo” ha evocato SOLO per trovare una giustificazione di una sua RAPINA commessa ai danni di un popolo estero.

I meridionali non amavano alla follìa i loro governanti?

Può essere. Ci sono opinioni divergenti su questo.

Alcuni sostengono che, in effetti, l'amore fosse assai variabile in funzione di quale Re fosse in quel momento al potere.

Ferdinando, in effetti, sembra sia stato amatissimo dal popolo.

Francesco, invece, (suo successore) no.

Ma questo maggiore/minor consenso verso i propri governanti può mai giustificare un'aggressione di un paese straniero?

E poi che si fa, si invade un paese straniero per cacciare via un re assoluto e metterne un altro???

Ma cazzo, shm, come fai a sostenerlo?

E' come Bush che esporta la democrazia in Iraq!

Magari anche lì non amavano Saddam, ma questo non credo possa giustificare l'invasione USA.

Io non parlo dell'invasione del Sud per provocazione.

Ne parlo perché milioni di persone che hanno vissuto nelle nostre stesse terre sono morte per colpe identiche a quelle che oggi si rimproverano a Israele, anzi, secondo me le colpe Piemontesi erano ben maggiori (nessuna dichiarazione di guerra, nessuna richiesta di aiuto, nessuna volontà di aiutare, nessuna ONU a favore dell'invasione del Piemonte).

Però tra pochi giorni “festeggeremo” l'unità d'Italia e canteremo l'inno di Mameli.

E subito dopo verremo sul forum a scrivere contro Israele.

Secondo me questo strano fenomeno andrebbe studiato.
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 10/5/2010 11:46
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Re: vicini di casa
#402
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Citazione:
Ne parlo perché milioni di persone che hanno vissuto nelle nostre stesse terre sono morte per colpe identiche a quelle che oggi si rimproverano a Israele, anzi, secondo me le colpe Piemontesi erano ben maggiori (nessuna dichiarazione di guerra, nessuna richiesta di aiuto, nessuna volontà di aiutare, nessuna ONU a favore dell'invasione del Piemonte).


....colpe identiche a quelle che oggi si rimproverano a israele?
ma di che cosa stai parlando?
ma il medioriente ora è diventato come l'italia improvvisamente?
è diventato anche un paragone....??? ....del tutto pazzesco proprio di chi non sa assolutamente nulla nè del sionisno e nemmeno di quello che oggi succede da quelle parti ma che ha come metro di misura quelli che opportunamente li disinformano giorno per giorno.



Citazione:
Però tra pochi giorni “festeggeremo” l'unità d'Italia e canteremo l'inno di Mameli.


tutti gli stati festeggiano l'unità. Bisogna vedere se TUTTE LE PERSONE festeggiano e cantano.
A questo non credo tu abbia risposta. Se per te è sufficiiente che in televisione si parli di questo e si facciano trasmissioni siamo sempre sulla superficie del problema.
I grandi eventi sono al centro di scandali inenarabile e anche i festeggiamenti sull'unità d'italia sono al centro di scandali.

E'ovvio che c'è chi festeggia e chi canta i e altri sono quelli che 'pagano' questi festeggiamenti.


Citazione:
E subito dopo verremo sul forum a scrivere contro Israele.

nel fare questo paragone sei completamente fuori dal tema del forum oltrechè non comprendere quello che si posta. A meno che tu non abbia una sfera di vetro e su questa ti basi.
E'interessante anche notare che interpreti quello che si scrive che sia contro Israele non fermandoti un momento a pensare che è israele stesso la causa dei suoi problemi.


Citazione:
Secondo me questo strano fenomeno andrebbe studiato.

dovresti studiare la storia del sionismo. Questo studio credo che non ti piaccia per questo aspiri a studiare altri fenomeni che non c'entrano nulla con l'argomento del forum.
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Inviato il: 10/5/2010 12:30
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Re: vicini di casa
#403
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"Non basta un ideale di unità per aggredire, spogliare ed affamare un popolo, fino a spingerlo a ribellarsi armi in pugno e, infine, dopo la sconfitta e l'impoverimento, a espatriare, emigrare all'estero, unico rifugio contro la povertà INDOTTA dagli aggressori."

Non so se te ne rendi conto, ma nel caso di israele (e non solo, a quanto tu stesso affermi) è bastata la volontà di un gruppo d'elite per stabilire e determinare un'immigrazione di massa tale da dover poi "giustificare" la sottomissione di un intero popolo.

Nel nome di un'UNITA' di popolo a danno di un altro, appunto.

SE è vero che tu rivendichi una sorta di RIesame della questione "unificazione", dovresti coerentemente ritenere lo stato di israele illegittimo fin dalla sua fondazione.
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Inviato il: 10/5/2010 12:45
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Re: vicini di casa
#404
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Citazione:

florizel ha scritto:
"Non basta un ideale di unità per aggredire, spogliare ed affamare un popolo, fino a spingerlo a ribellarsi armi in pugno e, infine, dopo la sconfitta e l'impoverimento, a espatriare, emigrare all'estero, unico rifugio contro la povertà INDOTTA dagli aggressori."

Non so se te ne rendi conto, ma nel caso di israele (e non solo, a quanto tu stesso affermi) è bastata la volontà di un gruppo d'elite per stabilire e determinare un'immigrazione di massa tale da dover poi "giustificare" la sottomissione di un intero popolo.

Nel nome di un'UNITA' di popolo a danno di un altro, appunto.

SE è vero che tu rivendichi una sorta di RIesame della questione "unificazione", dovresti coerentemente ritenere lo stato di israele illegittimo fin dalla sua fondazione.


Florizel..... ti invito caldamente a rileggere quello che ho scritto.

Mi annoio mortalmente a riscrivere tutto.

Per l'ultima volta: CONDANNO ISRAELE PER LE STRAGI E GLI ATTI DI VIOLENZA! Chiaro?

Dopo di che, ti domando: se è illegittima la nascita di Israele, perché non lo è ANCHE quella dello Stato Italiano?

E QUALE ALTRO STATO, secondo te, sarebbe nato da una procedura meno violenta e aggressiva di quella israeliana?

Sono almeno DIECI i miei post in cui ripeto solo e sempre questo e ancora non ho ricevuto una risposta, a parte shm, con il quale, infatti, sto confrontando le diverse tappe delle due diverse storie.

Che, a mio parere e per le info che ho, coincidono preoccupantemente.

Ma è così difficile come concetto?

Scrivo frasi troppo lunghe?
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 10/5/2010 13:54
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Re: vicini di casa
#405
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florizel

Ho già detto che non mi piace affrontare in modo TEOLOGICO i ragionamenti storici.
Trovo profondamente stupido cercare di piegare la logica e la storia ai propri interessi. Ripeto, un conto è la retorica, altro conto è la manipolazione deliberata.


Quindi eviterò di rispondere ad alcune cose che porti nel tuo sermone.
Sulle altre per quanto mi riesce cercherò comunque di applicare esclusivamene la logica, e non qualche convinzione preconcetta.





Citazione:
Il punto in questione, però, è che quando chiedi “quali altri "beni" avrebbero dovuto lasciare i palestinesi?", se la domanda è retorica stai accettando il parallelismo che faceva Edo.
Il che, come minimo, dovrebbe condurti a condividere anche l’analogia circa i metodi di Israele: quelli con i quali sta piegando un intero popolo, né più né meno come PRIMA della “soluzione finale” è stato tentato di fare con gli ebrei perseguitati durante il nazismo.


Stai sbagliando.
La domanda infatti non era per niente retorica.
(tendenzialmente non uso quasi mai le domande retoriche, a meno che non siano divertenti)

edo introduceva, non so quanto consapevolmente, una similitudine più sottile che si autosupportava in un processo circolare malizioso (ovvero: le false implicazione della tesi sostenuta davano forza alla tesi stessa).

I nazisti hanno avuto oltre a tutto il resto (Weber non è stato il primo a sottolineare il fenomeno del "tutto il resto") un preciso vantaggio economico nell'antisemitismo. Questo vantaggio è stato immediato, tangibile, di ammontare elevato e utilizzabile su più fronti.
Hanno incamerato tutti i beni degli ebrei, che complessivamente era tanta roba, li hanno immediatamente messi a frutto e hanno pure utilizzato gli ebrei come fonte di manodopera gratuita.

I sionisti hanno avuto senza tutto il resto (non avevano certo bisogno di compattare il popolo incolpando qualcuno per una tragica situazione postbellica) sicuramente un vantaggio nella fuga dei palestinesi.
Questo vantaggio non è stato né immediato né tangibile (è inutile acquisire nuove terre se non hai nessun ebreo a cui farle coltivare. Il vantaggio al limite è solo potenziale), è stato di basso ammontare economico e non ho notizia del fatto che i palestinesi "rastrellati" siano stati utilizzati come forma di manodopera gratuita.

Se uno queste cose non le sa può cadere nel giochetto dell'affermazione che giustifica se stessa: siccome i nazisti ci han tirato su un fracasso di soldi, allora è vera anche la pulizia etnica sionista, perché anche loro volevano tirarci su un fracasso di soldi.

Io ho precisato questa roba non per accettare il parellelismo con una domanda retorica, ma proprio per smontarne le false implicazioni.







Citazione:
Invece, dalla difesa strenua delle GIUSTIFICAZIONI che adotta lo stato sionista circa il genocidio dei palestinesi a cui sarebbe “costretto” per la sua salvaguardia, non risulterebbe che tu accetti quelle similitudini.


La "difesa strenua" la vedi solo tu.
So esattamente quello che scrivo, e so perfettamente di non aver fatto "difese strenue" di niente altro se non della necessità di considerare la situazione con obiettività laica.

Il dialogo con te mi ricorda parecchio una discussione surreale che ebbi tempo fa con una ragazza del Movimento per la Vita: lei diceva i motivi religiosi per cui l'aborto è un crimine, io sostenevo che se uno non è religioso probabilmente non sente l'esigenza di riconoscere quei motivi e lei come tutta risposta si metteva ad urlare che ero un assassino.

Qui è la stessa cosa.





---------------------------- Editato: aggiunto alle 19:55. Me n'ero scordato.


Citazione:
Condividerle dovrebbe portarti a considerare la strumentalizzazione dell’Olocausto che il sionismo mette in atto allo scopo di legittimare quella che è un’occupazione arbitraria di territori che NON GLI SPETTANO.


Ti faccio una domanda estremamente seria, alla quale vorrei una risposta precisa: a tuo avviso quali sono i territori che gli spettavano?


-------------------------- Fine edit.







Citazione:
(cito wikipedia che ti piace tanto tanto)


Si, quando posso lascio ad altri il piacere di informarsi su siti come Holywar, l'AAARGH, Olo-Dogma e fratellini vari.






Citazione:

è la tua affermazione che non sta in piedi, non quella di Pappe: sotto il mandato britannico, nella rivolta fra il ’36 ed il ’39
...
“ le autorità britanniche tentarono di confiscare ogni arma in possesso della popolazione araba. Ciò, e la distruzione della parte più rilevante della leadership politica araba nel corso della Rivolta, minò grandemente gli sforzi militari palestinesi nel corso della guerra arabo-israeliana del 1948, causata dalla dichiarazione d'indipendenza dello Stato d'Israele alla fine del Mandato britannico”, il che implica l’indebolimento di qualunque forma organizzativa dei palestinesi."

E pare ovvio che indebolire un popolo in ogni sua fase ORGANIZZATIVA, prima durante il mandato britannico e poi tramite i rapporti tra occidente e quello che sarebbe diventato lo stato sionista (non noccioline e manipoli di uomini, dunque…) significa sconfiggerlo in partenza.
...

Quindi, come fai a parlare di irrilevanza della “pulizia etnica” in merito allo smembramento sistematico di ogni forma organizzativa palestinese, quando si scopre che l’indebolimento di quel popolo è precedente ANCHE al 1948?


Nell'arco di 15 anni gli arabi si erano sollevati (contro gli inglesi) altre tre volte. Ogni volta lo scopo di queste sollevazioni era di portare avanti il massacro degli ebrei "invasori" e non.
L'ultima insurrezione, quella che citi tu, durò ben tre anni.

Considerare questo come un piano a lunga scadenza per indebolire gli arabi in vista di un possibile conflitto arabo-ebreo, che avrebbe seguito di qualche anno il possibile esito di una possibile Seconda Guerra Mondiale (siamo fra il 1936 e il 1939) mi sembra inconsistente.
Gli inglesi dominavano quella terra; da buoni imperialisti volevano che quella dominazione portasse loro un profitto, e sparavano a chi gli rompeva i coglioni.

In ogni caso gli inglesi sono notoriamente un popolo sportivo: per riequilibrare la situazione si sforzarono di indebolire il più possibile gli ebrei dal 1946 al 1948.
La Seconda Guerra Mondiale era già finita, e a quel punto tutti consideravano lo scoppio di una guerra arabo-ebrea assolutamente inevitabile.






Citazione:
Non potrebbero MAI perché non sono uno STATO, e gli STATI intrattengono rapporti tra stati, appunto. Non con “popoli” non legittimati e senza alcuna forma sociale istituzionalizzata.
Gli AIUTI non sono “rapporti” tra stati e popoli, sono ELEMOSINA, mantenimento di una forma di assoggettamento, sottomissione e degrado. Dipendenza, in poche parole.


Che idea strana che hai delle relazioni diplomatiche..
La "forma istituzionalizzata" è proprio l'ultima cosa che serve. Basta che uno bene o male abbia il controllo del territorio: e allora tutti quelli che sperano di attrarlo nella propria sfera d'influenza si precipitano a trattare con lui, felicissimi di concedergli "aiuti".

Nella fase postcolonialista di esempi di questo genere se ne sono avuti a decine: gli alberghi di Londra e Parigi hanno fatto molti più soldi con i vari leaders rivoluzionari che andavano là a trattare (in mome e per conto di governi che di sicuro non c'erano, ma che spesso non si sapeva nemmeno se ci sarebbero stati) piuttosto che con le delegazioni ufficiali.






Citazione:
A questo aggiungi il grande esodo dei palestinesi, lo stato di prostrazione e sfinimento di enormi numeri di individui costretti a lasciare le proprie terre e le proprie abitazioni, il furto sistematico di risorse fondamentali per la sopravvivenza, e poi dimmi se il 7% non è pure molto.


Modo curioso di vedere la storia.
Se questa cosa tu la dicessi a un esame, ti strapperebbero il libretto. Anche la bocciatura sarebbe considerata troppo poco.

1) "Il Grande Esodo dei palestinesi".. fino al 1947 era VERSO la Palestina. Bene o male l'arrivo degli ebrei, e soprattutto della mentalità economica europea che si portavano dietro, aveva vitalizzato l'economia e trasformato queste terre in un piccolo magnete economico.
Non c'è un giudizio di bene o di male in questo: è solo una constatazione demografica.

2) "lo stato di prostrazione e sfinimento di enormi numeri di individui costretti a lasciare le proprie terre e le proprie abitazioni, il furto sistematico di risorse fondamentali per la sopravvivenza".. avvennero DOPO la prima guerra arabo-israeliana. Le cifre riferite da Pappé invece parlano del periodo PRIMA dello scoppio di questa guerra.
Anche se Pappé è bravo a imbrogliare strumentalmente i periodi per far tornare le cose come piacciono a lui, almeno questa cosa sembra essere chiara.

3) "e poi dimmi se il 7% non è pure molto."
In realtà il 7% sarebbe appena sufficiente, in uno scenario di pulizia etnica. I numeri citati da Pappé parlano invece di uno 0.7%, una cifra dieci volte più bassa.


Pappé inoltre "tralascia" si citare tutti quei casi in cui furono proprio i civili arabi a salvare gli ebrei dallo sterminio portato avanti dai militanti arabi durante le rivolte. Hebron è stato solo un episodio fra molti.
Niente di ché, solo il fatto che anche questa cosa mi sembra un po' contraddittoria con la tesi del massacro sistematico degli arabi da parte dei sionisti. Non si dà aiuto a chi ti sta uccidendo.







Citazione:
"Ma dietro la protesta spontanea non esisteva una reale politica di opposizione all'imperialismo inglese ed ai sionisti, le masse arabe palestinesi venivano strumentalizzate dai regimi arabi i quali, lungi dal difenderne i diritti ne usavano la protesta per aumentare il prezzo della resa ai sionisti.”

Una doppia strumentalizzazione.


A me pare una strumentalizzazione SINGOLA.
I motivi per cui i regimi arabi strumentalizzavano le masse palestinesi possono essere plausibili.

Ma mi spieghi in che modo i sionisti avrebbero strumentalizzato "le masse arabe palestinesi"? Per la soddisfazione di rimetterci pagando un prezzo più alto per la loro resa, o per un qualche altro motivo?
E gli inglesi? Strumentalizzavano le rivolte arabe per la soddisfazione di spendere soldi e vite per reprimerle, oppure avevano motivi più reconditi?








Citazione:
«Oggetto di pressioni contraddittorie da parte degli arabi e degli ebrei, Winston Churchill espone il 30 luglio 1922 la politica del suo governo verso la Palestina.

Questo importante documento, conosciuto col nome di Libro bianco del 1922, afferma che, contrariamente ai «timori manifestati dalla delegazione del Comitato esecutivo arabo, il governo britannico non ha mai contemplato la sparizione o la subordinazione della popolazione, della lingua o della cultura arabe in Palestina».

E Winston Churchill «attira l'attenzione sul fatto che i termini della dichiarazione [Balfour] non prevedono che l'intera Palestina divenga un Focolare nazionale ebraico ma che un tale focolare sarà fondato in Palestina».

Nei confronti degli ebrei il Libro bianco sottolinea che «è essenziale che questa comunità sappia che essa si trova in Palestina per diritto e non per tolleranza».

E aggiunge che l'immigrazione ebraica «non può eccedere la capacità economica di assorbimento del Paese».
Definendo, in una prospettiva più generale, la politica britannica, Winston Churchill dichiara: «Alla domanda: "Cosa bisogna intendere per sviluppo del Focolare nazionale ebraico in Palestina?", si può rispondere che non si tratta dell'imposizione di una nazionalità ebraica agli abitanti dell'intera Palestina ma di perseguire lo sviluppo della comunità ebraica esistente, con l'aiuto degli ebrei delle altre regioni del mondo, affinché essa divenga un centro al quale l'intero popolo ebraico possa, per quanto riguarda la razza e la religione, interessarsi e del quale possa andare fiero».”

Un mirabile esempio di quella che è la “diplomazia” politica: chiacchiere, fumo negli occhi, sporchi interessi da parti apparententemente in contrasto, ai danni di un unico popolo.


Trovo curioso che tu faccia questa affermazione citando i brani di Churchill A DIFESA dei diritti della popolazione araba.
Churchill sostiene la Dichiarazione Balfour, ma precisa che gli ingressi degli ebrei saranno contingentati; che la "nazione" ebraica non comprenderà l'intera Palestina; che non si verificherà alcun processo di giudaizzazione forzata.

L'unica cosa su cui sono d'accordo è sull'ipocrisia di quelle parole.
Churchill se ne sbatteva di fare gli interessi degli ebrei o degli arabi: a lui interessavano solo gli interessi dell'Inghilterra.

Non a caso quando l'Inghilterra ha capito che da quella zona non si poteva spremere più niente, e che i costi erano superiori ai ricavi, si è affrettata a mollare l'osso annunciando che avrebbe posto termine volontariamente al Mandato.







Citazione:

“Come noto, l'ipotesi di spartire la Palestina era piaciuta ai sionisti sin dalla fine degli anni '30, allorché la commissione inglese PEEL, insediatasi in Palestina dal novembre 1936 al gennaio 1937, pubblicò un rapporto in cui proponeva di dividere la Palestina in due Stati, lasciando Gerusalemme e il corridoio da Gerusalemme a Giaffa in mano agli inglesi."


E' arrivata l'ora di decidersi: ai sionisti PIACEVA la spartizione e ne erano convinti (ivi compreso il non-possesso di Gerusalemme) oppure OSTEGGIAVANO la spartizione proprio per il non possesso di Gerusalemme e perché andava contro l'idea della Grande Israele?

No sai: qui ho avuto modo di leggere entrambe le cose.
La cosa singolare è che debba controbattere solo io a queste tese contrapposte.

Scannatevi un po' fra voi.

(No, eh? Lo so già che non lo farete. Tanto basta dire che "la colpa è tutta dei sionisti", e poi chi se ne frega se le tesi portate sono in contraddizione fra loro.. )







Citazione:
Naturalmente si prevedeva l'espulsione di tutti gli arabi dal futuro Stato ebraico (in conformità peraltro ai postulati teorici del fondatore del sionismo politico, Theodor Herzl). All'inizio del '47 la politica sionista poteva contare sull'Haganà (l'organizzazione militare ebraica in Palestina) che disponeva già di 60.000 uomini, di cui almeno 12.000 avevano combattuto nel corso della II guerra mondiale a fianco di inglesi o americani; poi vi erano altre organizzazioni militari clandestine che svolgevano azioni terroristiche e campagne politiche estremistiche, sia contro gli inglesi che contro gli arabi.”


"Naturalmente"?

"Naturalmente si prevedeva l'espulsione di tutti gli arabi dal futuro Stato ebraico (in conformità peraltro ai postulati teorici del fondatore del sionismo politico, Theodor Herzl)"?

Voi che ci siete in confidenza, potete chiedere a quel fulmine di guerra che ha scritto questa frase come riesce a conciliarla con il fatto che il 20% degli israeliani sono proprio quegli arabi che secondo lui avrebbero dovuto essere "tutti" espulsi?

Minchia, non può essere stata una dimenticanza!
Son più di un milione!


Dio, la propaganda. Ancora.
Che palle.
Ma si può?

Vi farà piacere sapere che probabilmente presto smetterò di rispondere in questo forum. Ho oltrepassato i limiti della noia assoluta.

Che ci vuoi fare.
Notturno si annoia a ripetere sempre le stesse cose; io che sono in una fase più acuta della patologia mi annoio persino a leggere sempre le stesse cose.







Citazione:
O, in tempi di “democrazia” apportata dalla politica USA “contro” il “nemico” nazista, volevi un massacro perpetrato tutto d’un botto?!

Sembra che tu non voglia tener conto nemmeno dei cambi di strategia di oppressione segnati da quel terribile (e determinante nella panificazione dell’intero secolo a venire, come minimo) evento che fu la IIGM.


Reverenda, si compiaccia di credere che io non volevo nessun massacro.
So che per voi ecclesiastici è dura da credere, ma Le garantisco che anche noi laici, pur nella nostra indegnità causata dalla nostra mancanza di Fede, non siamo bestie assetate di sangue.

Se i suoi Uffizi le lasciano tempo bastevole avrà inoltre modo di constatare, sempre che Ella lo ritenga consono alla Sua dignità, come in una recente risposta data a redna io abbia affrontato proprio codesta questione, lamentandomi velatamente altresì di come le Celebrazioni Liturgiche si limitino ad affrontare i "mutamenti di strategia" esclusivamente in modo utile e funzionale alla Fede.
Capisco che questa cosa abbia indubitamente senso per i Credenti tutti, visto che procede in una direzione Ortodossa e Benedetta, ma umilmente faccio notare che è quantomeno discutibile il fatto che anche i laici debbano essere costretti a bersi tutto quell'incredibile mucchio di stronzate che voi preti "antisionisti" ortodossi cercate di propinare al mondo.

Amen.







Citazione:
SE è vero che tu rivendichi una sorta di RIesame della questione "unificazione", dovresti coerentemente ritenere lo stato di israele illegittimo fin dalla sua fondazione.


Mi dispiace importunarla nuovamente, ma se Ella avrà modo di spogliarsi degli abiti talari forse potrà rendersi conto che le frasi di Notturno vanno lette al contrario rispetto a come fa Lei: chiunque ritenga illegittimo lo Stato di Israele fin dalla sua fondazione, dovrebbe a MOLTA maggior ragione ritenere illegittima la questione dell'unificazione italiana (e probabilmente impegnarsi in prima istanza sulle cose di casa sua).

Aggiungo una nota ulteriore: dovrebbe contestare con molta maggior forza la formazione di TUTTI gli stati sovrani esistenti, visto che ognuno di essi è nato a seguito di una serie abbastanza impressionante di bagni di sangue.


Curiosamente almeno nelle intenzioni lo Stato di Israele invece avrebbe dovuto essere il primo esempio di come si possa creare uno stato senza bisogno di conquistarselo uccidendo nessuno.
(Seguendo la frase riportata proprio da florizel evidentemente l'ONU aveva sottostimato il prezzo richiesto dagli arabi, visto che questi hanno ritenuto opportuno prendere in ostaggio i Palestinesi per rialzarlo.)
A quanto pare invece per le conquiste son tutti d'accordo, per il resto insomma: ogni centimetro quadrato di terra usurpato dagli israeliani ha generato molte più contestazioni e polemiche dell'intera invasione del Tibet da parte dei cinesi.

(N.B.: queste sei ultime righe esprimono in blocco un pensiero unico. Non è ammesso citarle utilizzandone solo una parte)
Inviato il: 10/5/2010 19:16
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  •  Pispax
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Re: vicini di casa
#406
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Notturno

Citazione:
Per l'ultima volta: CONDANNO ISRAELE PER LE STRAGI E GLI ATTI DI VIOLENZA! Chiaro?


Notturno, ho letto con cura tutti i tuoi interventi.
Stai portando avanti una posizione intelligente. Ha solo il "difetto" che in molti la ritengono una posizione eretica.


Credimi: non hai alcun bisogno di giustificarti.
Questa roba tu l'hai già detta. E anch'io.

Lascia semmai che a giustificarsi debbano essere i vari preti antisionisti "ortodossi", che sempre più spesso cercano di spacciare i loro paradigmi di Fede per ragionamenti logici.
Inviato il: 10/5/2010 19:38
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  •  edo
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Re: vicini di casa
#407
Sono certo di non sapere
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Edo: Ripeto perciò la domanda: c'è qualcosa che, nella loro condizione attuale, gli israeliani possono invidiare ai palestinesi di gaza e cisgiordania?

Pispax: la risposta è semplice: niente, ASSOLUTAMENTE niente.
Non solo non gli possono invidiare niente proprio a causa della terribile situazione in cui proprio gli israeliani li costringono, ma secondo me non avrebbero niente da invidiargli neppure se si arrivasse immediatamente a una pace assoluta e definitiva. E questa situazione di non-invidia durerebbe minimo per una ventina d'anni, con ogni probabilità rinnovabili per altri 50.

Edo: ok, si parta dall'oggi. Il passato è il passato (qualunque esso sia) e il futuro è solo (in gran parte) ipotizzabile.
Edo: Quindi la mia risposta è: la responsabilità di ciò che è successo sia agli ebrei in germania che ai palestinesi in palestina, è dei loro rispettivi leader che hanno interpretato in modo lucido e cinico le esigenze dei loro popoli per trarne profitto su un piano differente rispetto al popolo che rappresentavano.
Aggiungo un esempio che permette di cogliere meglio il senso dell'importanza della leadership: senza Nelson Mandela il sudafrica di oggi non serebbe il sudafrica di oggi.

Pispax:Se ti sente un ultrasionista rischi di venire abbracciato.

Edo: lo abbraccio volentieri (Nirenstei compresa) se smettono di ammazzare e vessare in ogni modo quei semìti dei palestinesi!

Pispax: Ogni tanto scappa fuori la minchiata che l'Olocausto è servito a creare Israele.
Persino se questo fosse vero la cosa oggi non avrebbe più importanza, visto che ormai Israele c'è, ed è difficile eliminarlo. Sempre seguendo questa (idiota) linea di pensiero, oggi in line di massima non avrebbe più nessuna importanza mettere in discussione l'Olocausto.

Edo: Finkestein infatti combatte ciò che nella realtà nega l'ultima frase del tuo discorso. In occasione della giornata della memoria, mi trovo a discutere “animatamente” con chi sostiene che la memoria riguardi solo il passato anziché servire per evitare di ripetere gli stessi errori, nel presente. Al punto che mi chiedo: se questi negazionisti hanno delle teorie talmente strampalate e ridicole, perché non li invitano a “porta a porta”? Al massimo faranno ridere! E invece no, secondo qualcuno i negazionisti sono “psicocriminali” ok, andiamo avanti così, vediamo dove porta questa bella stradina buia...
Edo: e penso anche che il colpevole atteggiamento dei paesi arabi e della comunità internazionale sia dettato solo da paura (la "stessa" paura che l'europa aveva della germania nazista) pare che, al momento, solo la turchia sappia chiamare le cose con il proprio nome quando c'è di mezzo la politica """espansionistica""" israeliana.
Il frutto di questa paura lo vedremo in futuro (la paura ha tempi di gestazione variabili), ma anche in questo caso avremo delle scelte e delle strategie che produrranno conseguenze. A posteriori si possono contare solo i morti e i danni.

Pispax: La Turchia è stata per anni uno dei migliori alleati di Israele. Ha iniziato a prendere le distanze in modo netto solo dopo i contrasti fra la Knesset e il Dipartimento di Stato di Obama.
Questa più che una scelta "coraggiosa" mi sembra un'esplicita scelta di campo.
Sulla "paura" non sono tanto d'accordo.

Edo: in linea di principio considero, ciò che viene pubblicato con notizie diffuse, l'ombra della realtà (e a volte l'ombra sbagliata), però mi spiace che nessuno stato democratico-occidentale-etc riesca a dire a israele “come stanno le cose” al livello comunicativo di quello turco. Si vede che hanno un motivo più “alto” della democrazia e del rispetto delle regole, per fare una scelta di campo diversa da quella turca.
Comunque (a me) le palesi genuflessioni dei vari leader, a ogni richiesta israeliana, sembrano più dettate dalla paura che dalla convinzione. Il fatto è che non affermando una posizione chiara (di condanna e conseguenti sanzioni) è impossibile sperare che israele alimenti il rispetto per gli altri.

Pispax: Israele resta un piccolo stato molto ben armato principalmente perché viene sostenuto dal mondo occidentale. Tolto il sostegno sarebbe molto nei guai.
Inoltre a differenza della Germania di Hitler non è in grado di minacciare direttamente né Europa né la Russia.

Edo: israele ha il nucleare civile e militare (entrambi illegalmente sviluppati e fuori da qualunque controllo AIEA) in più ha anche dichiarato che può colpire chiunque (roma compresa), ma si sa, c'è chi queste cose può dirle e chi no... e (anche) qui si scopre il significato della “moderna” democrazia e del rispetto delle regole.

Pispax: credo sia difficile sostenere che gli arabi israeliani stiano facendo la fine del topo a Gaza o in Cisgiordania.

Edo: gli arabi sraeliani no, i palestinesi?

Pispax: Com'è che ogni volta che si dice che sono stati proprio gli arabi i primi a violare l'internazionalità di Gerusalemme.. l'ONU scompare immediatamente dalla discussione?

Edo: non colgo il senso. Tra le altre cose israele aderisce all'onu ma è uno dei pochissimi stati al mondo che non ospita una sede di rappresentanza dell'organizzazione.
Inviato il: 10/5/2010 23:49
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  •  Pispax
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Re: vicini di casa
#408
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Edo: ok, si parta dall'oggi. Il passato è il passato (qualunque esso sia) e il futuro è solo (in gran parte) ipotizzabile.


Mi piacerebbe davvero molto se fosse possibile. Purtroppo il passato tente a non morire, e quando lo si seppellisce a forza si agita moltissimo nella sua tomba.

Questo è uno dei grandi problemi della questione palestinese: ognuna delle due parti ha talmente tanti torti da imputare all'altra che è estremamente difficile trovare una sintesi.


N.B. Questa cosa sul passato non riguarda solo la Palestina.
Basta pensare a quante persone oggi votano Berlusconi solo per evitare che vincano i comunisti.

E se gli dici che, guarda, i comunisti oggi non ci sono più.. loro ti rispondono che lo sanno perfettamente, ma che comunque voteranno Berlusconi solo per evitare che vincano i comunisti.
(se non ci credi fai un giro fra gli interventi di mangog.
Tranne che nei forum più tecnici, in quelli generali o in quelli politici credo di averne trovati solo un paio che non citino i comunisti o un loro sinonimo.)


Il passato è un convitato di pietra parecchio scomodo persino a lasciarlo così com'è; figuriamoci a manipolarlo.








Citazione:
Edo: lo abbraccio volentieri (Nirenstei compresa) se smettono di ammazzare e vessare in ogni modo quei semìti dei palestinesi!


Non sono riuscito a esprimere bene il concetto.
Lui ti abbraccerebbe proprio perché, grazie alla tesi che gli porti TU, lui potrebbe continuare ad ammazzarli e a vessarli.








Citazione:
Citazione:
Ogni tanto scappa fuori la minchiata che l'Olocausto è servito a creare Israele.
Persino se questo fosse vero la cosa oggi non avrebbe più importanza, visto che ormai Israele c'è, ed è difficile eliminarlo. Sempre seguendo questa (idiota) linea di pensiero, oggi in line di massima non avrebbe più nessuna importanza mettere in discussione l'Olocausto.


Edo: Finkestein infatti combatte ciò che nella realtà nega l'ultima frase del tuo discorso. In occasione della giornata della memoria, mi trovo a discutere “animatamente” con chi sostiene che la memoria riguardi solo il passato anziché servire per evitare di ripetere gli stessi errori, nel presente


Finkelstein sostiene semplicemente che grazie all'Olocausto qualcuno ci sta facendo un sacco di soldi, e non sta parlando delle vittime dell'Olocausto stesso.

Chiariamo questa roba una volta per tutte: lo stato di Israele, semplicemente, NON PUO' nascere come risarcimento per l'Olocausto. Se nel diritto internazionale venisse riconosciuto un precedente del genere si alzerebbero subito miriadi di mani (curdi, armeni, indiani americani, corsi, sardi, ecc) e ci troveremmo istantaneamente di fronte ad altri 1000 problemi simili. Altri mille stati nati per "risarcimento" che - a quel punto anche legittimamente - inizierebbero a sloggiare le popolazioni residenti. Di etnie ingiustamente perseguitate è piena la storia.
Non a caso nella 181 dell'Olocausto non se fa cenno.

Quella è una minchiata che viene raccontata nelle dichiarazioni pubbliche giusto per tener buono il popolo bue.

Tanto c'è sempre chi abbocca: e questo thred ne è la dimostrazione.










Citazione:
in linea di principio considero, ciò che viene pubblicato con notizie diffuse, l'ombra della realtà (e a volte l'ombra sbagliata), però mi spiace che nessuno stato democratico-occidentale-etc riesca a dire a israele “come stanno le cose” al livello comunicativo di quello turco. Si vede che hanno un motivo più “alto” della democrazia e del rispetto delle regole, per fare una scelta di campo diversa da quella turca.


Bah.
Sarà che di giornali ne ho sempre letti parecchi (ora ho smesso) ma nei giornali italiani su Israele ho trovato le posizioni più varie. Per lo stesso episodio a seconda del giornale che leggevi si oscillava dalla condanna più ferrea alla giustificazione più netta.

La tv sia in Italia che in Turchia è sotto stretto controllo politico. Se in questi due paesi la tv parla in modo strano di qualcosa, significa solo che il governo ha una posizione strana su quel qualcosa. Quando cambia la posizione governativa cambiano anche i servizi giornalistici.









Citazione:
Comunque (a me) le palesi genuflessioni dei vari leader, a ogni richiesta israeliana, sembrano più dettate dalla paura che dalla convinzione. Il fatto è che non affermando una posizione chiara (di condanna e conseguenti sanzioni) è impossibile sperare che israele alimenti il rispetto per gli altri.


Potresti fare degli esempi?
A volte è stato persino detto che Fini con la kippah è segno della sottomissione occidentale.
Se posso scegliere preferirei esempi meno imbecilli.








Citazione:
. Al punto che mi chiedo: se questi negazionisti hanno delle teorie talmente strampalate e ridicole, perché non li invitano a “porta a porta”? Al massimo faranno ridere! E invece no, secondo qualcuno i negazionisti sono “psicocriminali” ok, andiamo avanti così, vediamo dove porta questa bella stradina buia...


Per il momento ha portato un mondo decisamente migliore.

Bella la definizone di "psicocriminale". Complimenti ha chi l'ha inventata.








Citazione:
Edo: israele ha il nucleare civile e militare (entrambi illegalmente sviluppati e fuori da qualunque controllo AIEA) in più ha anche dichiarato che può colpire chiunque (roma compresa), ma si sa, c'è chi queste cose può dirle e chi no... e (anche) qui si scopre il significato della “moderna” democrazia e del rispetto delle regole.


Quella del nucleare israeliano è notizia che ricorre spesso. Anche a livelli politici e culturali maggiori di questi. La cosa per un po' mi ha incuriosito, ma non sono riuscito a trovare alcun tipo di riferimento.
Tu hai qualche dato?

Io sono un po' perplesso su questa notizia. Non perché ritenga Israele incapace di detenere armi atomiche, anzi. E' solo che se fossi nei piedi di qualunque governante israeliano, troverei estremamente comodo alimentare questa convinzione anche se fosse smaccatamente falsa.








Citazione:
Citazione:
Pispax: credo sia difficile sostenere che gli arabi israeliani stiano facendo la fine del topo a Gaza o in Cisgiordania.


Edo: gli arabi sraeliani no, i palestinesi?


Replicavo a questa tua frase.

"Per i palestinesi il discorso è simile ma non identico: vendere e scappare-scappare-riconoscere lo stato israeliano e diventarne cittadino-fare la fine del topo a gaza o in cisgiordania."

Tu facevi un parallelismo assoluto fra i profughi palestinesi e gli ebrei nella Germania nazista.

Per i profughi palestinesi parli di 4 opzioni possibili:

1) vendere e scappare
2) scappare
3) riconoscere lo stato israeliano e diventarne cittadino
4) fare la fine del topo a gaza o in cisgiordania.

Difficile non notare come l'opzione n.3, quella "se compio questo piccolo atto potrò fare la vita di sempre senza più che nessuno mi disturbi" agli ebrei tedeschi non fosse concessa.

Scusa se è poco.










Citazione:
Citazione:
Pispax: Com'è che ogni volta che si dice che sono stati proprio gli arabi i primi a violare l'internazionalità di Gerusalemme.. l'ONU scompare immediatamente dalla discussione?


Edo: non colgo il senso. Tra le altre cose israele aderisce all'onu ma è uno dei pochissimi stati al mondo che non ospita una sede di rappresentanza dell'organizzazione


Il senso non lo cogli perché evidentemente non hai seguito il battibecco fra redna e me.
Lo trovi nei post precedenti. (#385 e ss)


Sul fatto che Israele non ospiti una sede ufficiale di rappresentanza ONU non ho grandi motivi di preoccupazione.
(A proposito, chi sono gli altri stati che non la ospitano? hai una lista completa?)

Mi preoccupo MOLTO di più quando leggo che Israele considera ufficilamente "ospiti non graditi" gli Osservatori ONU che danno opinioni negative.
Invece di concentrarti sulle minuzie poco significative, credo che dovresti farlo anche tu.







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Inviato il: 11/5/2010 1:28
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  •  florizel
      florizel
Re: vicini di casa
#409
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Notturno
Citazione:
se è illegittima la nascita di Israele, perché non lo è ANCHE quella dello Stato Italiano?

E perché non prendi in considerazione, allora, la mia affermazione secondo cui “tutti gli stati sono uguali, ma Israele è più stato degli altri”?

Citazione:
E QUALE ALTRO STATO, secondo te, sarebbe nato da una procedura meno violenta e aggressiva di quella israeliana?

Tolto lo sterminio dei nativi americani (che è stato truce per le modalità e la spietatezza nel nome della "conquista delle terre") se viene dato come “meno violento” qualunque altro stato costituitosi “democraticamente”, puoi arrivarci da solo.
Ammesso che “democraticamente” per te significhi ciò che significa per me: con altre forme forme di assoggettamento.
Ma circa gli “stati” io costituisco un caso a parte, Notturno, lo sai…

Citazione:
sto confrontando le diverse tappe delle due diverse storie.
Che, a mio parere e per le info che ho, coincidono preoccupantemente.

Non ci diventerai antisionista…?
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 11/5/2010 1:49
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Re: i vicini di casa
#410
Sono certo di non sapere
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pispax
Citazione:
Trovo profondamente stupido cercare di piegare la logica e la storia ai propri interessi.

Se poi spieghi dove sarebbe accaduto, mi fai un piacere.

Citazione:
I sionisti hanno avuto senza tutto il resto (non avevano certo bisogno di compattare il popolo incolpando qualcuno per una tragica situazione postbellica) sicuramente un vantaggio nella fuga dei palestinesi.

QUALE FUGA? Deportazione, vorrai dire. Se citi la fonte che dichiara che i palestinesi sarebbero “fuggiti” (magari di loro sponte…) è meglio.

Citazione:
è inutile acquisire nuove terre se non hai nessun ebreo a cui farle coltivare.

Stai sovrapponendo date e fatti: l’acquisto delle terre fu relativo alla prima fase del sionismo, per impiantarvi colonie e costituire continuità territoriale tra esse, e a questo contribuì il Fondo nazionale ebraico fondato nel 1901:

“I vettori dell’insediamento ebraico furono le agenzie sioniste di compravendita e di colonizzazione, che incominciarono la loro attività già all’inizio del XX secolo, come la Jewish Colonization Association (JCA) fondata nel 1901 o il Jewish National Fund (JNF), fondata sempre lo stesso anno per decisione del Congresso sionista e che aprì il suo primo ufficio a Jaffa nel 1907.

La sua agenzia locale, la Palestine Land Developement Corporation (PLDC), creata nel 1909, aveva lo scopo di centralizzare e coordinare in Palestina l’acquisto delle terre da parte egli ebrei. Un secondo aspetto della colonizzazione ebraica è lo spirito miliziano e pionieristico dei coloni della seconda aliya, forgiati da una più decisa volontà di impugnare le armi in difesa delle terre da poco acquistate, che si traduceva in un atteggiamento più aggressivo nei confronti degli arabi, si inizia perciò a delineare la relazione di implicazione reciproca nel progetto sionista tra necessità di espansione e consolidamento territoriale e la necessità di trasferimento forzato del popolo palestinese.”


Il fracasso di soldi li hanno avuti PRIMA.


Citazione:
non ho notizia del fatto che i palestinesi "rastrellati" siano stati utilizzati come forma di manodopera gratuita.

No, infatti sarebbe stato contraddittorio voler “ebraicizzare” un territorio servendosi di manodopera palestinese. Lo scopo era far si che ogni ebreo arrivato in Palestina sentisse quella terra solo sua, lavorandoci con le proprie braccia.
Vedi i kibbutz…

Citazione:
La domanda infatti non era per niente retorica.

Mi fa piacere, lo ripeto, che tu condivida la realtà dei fatti.
Quindi, la domanda era cinica, esattamente come avevo percepito.

Citazione:
Io ho precisato questa roba non per accettare il parellelismo con una domanda retorica, ma proprio per smontarne le false implicazioni.

Quindi non condividi il “parallelismo” col nazismo solo per la diversa applicazione e le diverse modalità del massacro, o sbaglio?

Citazione:
so perfettamente di non aver fatto "difese strenue" di niente altro se non della necessità di considerare la situazione con obiettività laica.

Dichiarare “laicamente” obbiettiva un’opinione che separa un massacro da un altro solo per la metodologia utilizzata a tale scopo, è politichese puro.
I fatti (i FATTI riguardano il genocidio, l’isolamento politico e FISICO, l’annientamento culturale, la depredazione di risorse e l’esilio forzato di un intero popolo che vive lì da 5000 anni) dicono altro.

Citazione:
a tuo avviso quali sono i territori che gli spettavano?

A mio avviso, nessuno. Se non quelli che ebrei e palestinesi avrebbero voluto condividere (come hanno fatto per secoli) di comune accordo, e senza alcun esilio o prevaricazione da ambo le parti.

Citazione:
La "forma istituzionalizzata" è proprio l'ultima cosa che serve. Basta che uno bene o male abbia il controllo del territorio: e allora tutti quelli che sperano di attrarlo nella propria sfera d'influenza si precipitano a trattare con lui, felicissimi di concedergli "aiuti".


E a te risulta che il popolo palestinese abbia il “controllo del territorio”?
E per te “aiuti” (umanitari, in questo caso) equivale a “rapporti tra stati”?

Citazione:
Se questa cosa tu la dicessi a un esame, ti strapperebbero il libretto. Anche la bocciatura sarebbe considerata troppo poco.

Infatti agli esami di storia son stata ben attenta al modo di presentarle, le cose.
Altrimenti mi avrebbero segate le gambe ben prima che potessi dirle a te.

Citazione:
"Il Grande Esodo dei palestinesi".. fino al 1947 era VERSO la Palestina.

AAAARGHHHH!!! Che cazzo dici? Se è GIA’ dalla formazione delle prime colonie che i palestinesi sono stati progressivamente ricacciati FUORI dal loro territorio, come fai a dire che l’esodo era VERSO la Palestina?!

Fai sul serio, o scherzi?

Il trasferimento della popolazione araba fuori dalla Palestina era sull'agenda del movimento sionista fin da una fase preliminare--dal momento che la sua presenza ostacolava la fondazione di uno Stato ebraico.

Uno dei pensatori liberali del movimento, Leo Motzkin, espresse così la questione nel 1917: “La nostra idea è che la colonizzazione della Palestina deve andare in due direzioni: colonizzazione ebraica in Eretz Israel [il territorio della Isreale biblica n.d.t.] e il ricollocamento degli arabi di Eretz Israel al di fuori del paese.

Il trasferimento di così tanti arabi potrebbe sembrare, in un primo momento, economicamente inaccettabile, ma è, nondimeno, pratico. Non richiede troppo denaro ricollocare un villaggio palestinese su un altro territorio”. (The Motzkin Book, p 164)”


Davvero: se a te risulta un ESODO PALESTINESE VERSO LA Palestina, ti prego di fornirmi il link da cui hai attinto questa "novità".

Citazione:
Anche se Pappé è bravo a imbrogliare strumentalmente i periodi per far tornare le cose come piacciono a lui

Stai proiettando una tua peculiarità su Pappe, Pispax…

Citazione:
A me pare una strumentalizzazione SINGOLA.
I motivi per cui i regimi arabi strumentalizzavano le masse palestinesi possono essere plausibili.

Ma mi spieghi in che modo i sionisti avrebbero strumentalizzato "le masse arabe palestinesi"?

Guarda che io mi stavo riferendo alla strumentalizzazione della causa palestinese da parte dei governi arabi.

Citazione:
Trovo curioso che tu faccia questa affermazione citando i brani di Churchill A DIFESA dei diritti della popolazione araba.
L'unica cosa su cui sono d'accordo è sull'ipocrisia di quelle parole.

Ed infatti citavo Churchill proprio a dimostrazione dell’ipocrisia insita nelle dichiarazioni diplomatiche.
Ti pare mai possibile che avrei citato Churchill a riprova del fatto che, come oggi l’ONU, i paesi occidentali potessero far seguire i fatti ai proclami e alle “condanne” verso israele?

Citazione:
E' arrivata l'ora di decidersi: ai sionisti PIACEVA la spartizione e ne erano convinti (ivi compreso il non-possesso di Gerusalemme) oppure OSTEGGIAVANO la spartizione proprio per il non possesso di Gerusalemme e perché andava contro l'idea della Grande Israele?

I fatti sono relativi a PRIMA della IIGM, quindi prima del passaggio dalle mani britanniche a quelle sioniste. Quindi, anche PRIMA che il ruolo di Israele diventasse determinante all’interno dei rapporti tra occidente e medioriente.

Citazione:
Reverenda, si compiaccia di credere che io non volevo nessun massacro.
So che per voi ecclesiastici è dura da credere, ma Le garantisco che anche noi laici, pur nella nostra indegnità causata dalla nostra mancanza di Fede, non siamo bestie assetate di sangue.

Molto ironico, Pispax; ma quando non tieni conto del fatto che la pulizia etnica è stata facilitata dallo smembramento sistematico e progressivo di ogni forma organizzativa palestinese, l’ecclesiastico che “crede ciecamente” alle favolette sei te.

Citazione:
le frasi di Notturno vanno lette al contrario rispetto a come fa Lei: chiunque ritenga illegittimo lo Stato di Israele fin dalla sua fondazione, dovrebbe a MOLTA maggior ragione ritenere illegittima la questione dell'unificazione italiana

E dove lo vedi che io ritengo legittima l’unificazione d’Italia?

Citazione:
Curiosamente almeno nelle intenzioni lo Stato di Israele invece avrebbe dovuto essere il primo esempio di come si possa creare uno stato senza bisogno di conquistarselo uccidendo nessuno.

“Almeno nelle intenzioni” è un’affermazione molto divertente, se non celasse un'opinione del sionismo un tantino fideistica.

Sei pure simpatico, Pispax.
Però mi convinco sempre più che lo saresti di più davanti ad un buon vino, piuttosto che in discussioni come questa.
Almeno si saprebbe che se sbrocchi è perché hai bevuto.
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Inviato il: 11/5/2010 2:03
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  •  florizel
      florizel
Re: i vicini di casa
#411
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I BAMBINI DELLA TIGNA: ALTRO OLOCAUSTO, ALTRA MEMORIA.

"In Israele devono essere in tanti a conoscere il nome di Chaim Sheba: a lui, infatti, è intitolato il prestigioso Chaim Sheba Medical Center di Tel HaShomer — il più grande complesso ospedaliero israeliano. Omaggio doveroso a questo medico di origine romena (nasce Chaim Scheiber, nel 1908, a Frasin, da una nota famiglia chassidica), laureatosi a Vienna nel 1929 e poi nel 1933 emigrato in Israele, dove serve nell’esercito come medico militare per diventare, ritornato civile, direttore generale del Ministero della sanità.

Ma non per questi meriti dovrebbe essere ricordato il dottor Sheba, quanto piuttosto per il singolare trattamento della tricofizia dello scalpo — malattia del cuoio capelluto più nota come tigna — che il dottore mise in pratica nel 1951.

La popolazione di origini ebraiche è divisa tra ashkenaziti, ebrei immigrati dall’Europa e dagli Stati Uniti, e sefarditi, provenienti dai paesi arabi, dall’Africa e dal Medio Oriente. I primi compongono la classe dirigente: i premier e i leader dei due principali partiti sono sempre stati ashkenaziti. I secondi sono la parte più povera della popolazione...

Nel 1951, il direttore generale del Ministero della salute israeliano volò negli Stati Uniti e tornò con 7 apparecchi radiografici, fornitigli dall’esercito statunitense. Sarebbero stati utilizzati in un esperimento atomico di massa con un’intera generazione di giovani sefarditi che avrebbero dovuto fare da cavie. La testa di ogni bambino sefardita doveva essere attraversata da una dose di raggi X che corrispondeva a 35.000 volte quella massima. In cambio di questo il governo statunitense pagò 300.000 lire israeliane all’anno al governo di Israele. Il denaro pagato dagli statunitensi equivale a miliardi di dollari oggi.

Per ingannare i genitori delle vittime i bambini vennero portati via in “gite scolastiche” e più tardi gli venne detto che i raggi X erano un trattamento per eliminare la tigna del cuoio capelluto. 6.000 di questi bambini morirono poco dopo aver ricevuto le dosi, moltissimi altri svilupparono dei cancri che li uccisero nel tempo e che tuttora continuano ad ucciderli. In vita le vittime hanno sofferto di disturbi quali epilessia, amnesia, Morbo di Alzheimer, cefalea cronica e psicosi."

Esperimenti medici nei campi nazisti.
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Inviato il: 11/5/2010 2:15
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  •  redna
      redna
Re: i vicini di casa
#412
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il senso non lo cogli perché evidentemente non hai seguito il battibecco fra redna e me.


non ho ancora capito se tu hai colto il senso. Da quello che scrivi pare di no.


mi soffermo un attimo su questo:


Citazione:
Tu facevi un parallelismo assoluto fra i profughi palestinesi e gli ebrei nella Germania nazista.

Per i profughi palestinesi parli di 4 opzioni possibili:

1) vendere e scappare
2) scappare
3) riconoscere lo stato israeliano e diventarne cittadino
4) fare la fine del topo a gaza o in cisgiordania.

Difficile non notare come l'opzione n.3, quella "se compio questo piccolo atto potrò fare la vita di sempre senza più che nessuno mi disturbi" agli ebrei tedeschi non fosse concessa.



e non ti fermi un istante per capire che Israele non è uno stato consolidato.
Israele è un divenire di cui non si sa ancora nulla. Ma gli arabi, loro si, lo sanno e per questo agiscono di conseguenza.
Pertanto le tue opzioni, nel contesto mediorientale e non in quello occidentale, non esistono nemmeno.

Gli arabi che sono sempre stati sulla loro terra NON possono andare dagli ebrei ad inchinarsi.
La costruzione del terzo tempio per gli ebrei è fondamentale, e questo gli arabi lo sanno benissimo, ma pispax pare che invece lo ignori.
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Inviato il: 11/5/2010 7:15
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  •  edo
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Re: i vicini di casa
#413
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Pispax: Purtroppo il passato tente a non morire, e quando lo si seppellisce a forza si agita moltissimo nella sua tomba.
Questo è uno dei grandi problemi della questione palestinese: ognuna delle due parti ha talmente tanti torti da imputare all'altra che è estremamente difficile trovare una sintesi.

Edo: l'africa, in questi casi, è sempre un'esempio da seguire. Il loro concetto di famiglia allargata favorisce (credo) l'accettazione di una nuova realtà. Loro hanno la capacità di vivere la catarsi, cioè di riconoscere la verità attraverso la “confessione comune”. Noi occidentali amiamo di più l'intellettualizzazione e il “controllo”, la manipolazione. Mi riferisco, oltre che al sudafrica, al conflitto tutsi-hutu

Pispax: Non sono riuscito a esprimere bene il concetto.
Lui ti abbraccerebbe proprio perché, grazie alla tesi che gli porti TU, lui potrebbe continuare ad ammazzarli e a vessarli.

Edo: secondo te, perché?

Pispax: Finkelstein sostiene semplicemente che grazie all'Olocausto qualcuno ci sta facendo un sacco di soldi, e non sta parlando delle vittime dell'Olocausto stesso.

Edo: non solo. Denuncia la manipolazione propagandistica con cui, con il ricatto dell'olocausto, si cerca di strumentalizzare e gestire la propaganda favorevole allo stato israeliano, con lo scopo di giustificare ogni sua scelta.

Pispax: La tv sia in Italia che in Turchia è sotto stretto controllo politico. Se in questi due paesi la tv parla in modo strano di qualcosa, significa solo che il governo ha una posizione strana su quel qualcosa. Quando cambia la posizione governativa cambiano anche i servizi giornalistici.

Edo: resta il fatto che nessun'altro abbia detto agli israeliani “cose turche” ma talmente vere che agli israeliani farebbe solo bene sentirsele dire più spesso da tutti... altrimenti potrebbero sviluppare ulteriormente l'errato senso di trovarsi nel “giusto”.

Pispax: A volte è stato persino detto che Fini con la kippah è segno della sottomissione occidentale.
Se posso scegliere preferirei esempi meno imbecilli.

Edo: difficile, ma ci provo: http://www.youtube.com/watch?v=xoOmJwsHUpY

. Al punto che mi chiedo: se questi negazionisti hanno delle teorie talmente strampalate e ridicole, perché non li invitano a “porta a porta”? Al massimo faranno ridere! E invece no, secondo qualcuno i negazionisti sono “psicocriminali” ok, andiamo avanti così, vediamo dove porta questa bella stradina buia...

Pispax: Per il momento ha portato un mondo decisamente migliore.

Edo: curioso parere, dal tuo punto di vista.

Pispax: Quella del nucleare israeliano è notizia che ricorre spesso. Anche a livelli politici e culturali maggiori di questi. La cosa per un po' mi ha incuriosito, ma non sono riuscito a trovare alcun tipo di riferimento.
Tu hai qualche dato?

Edo: è preferibile che tu chieda direttamente a Mordechai Vanunu. Lo stato israeliano, come noto, è democraticissimo e quindi non avrà nessun problema a far si che tu parli con un suo cittadino.

Pispax: Io sono un po' perplesso su questa notizia. Non perché ritenga Israele incapace di detenere armi atomiche, anzi. E' solo che se fossi nei piedi di qualunque governante israeliano, troverei estremamente comodo alimentare questa convinzione anche se fosse smaccatamente falsa.

Edo: la stessa presunzione la applichi (per esempio) all'iran? Se si, allora è coerente. Rimane ancora una differenza sostanziale: la AIEA non può mettere il naso a dimona.

Pispax: Difficile non notare come l'opzione n.3, quella "se compio questo piccolo atto potrò fare la vita di sempre senza più che nessuno mi disturbi" agli ebrei tedeschi non fosse concessa.

Edo: infatti il mio parallelismo non era assoluto, tant'è che l'ho specificato scrivendo “simili ma non identici”.

Pispax:(A proposito, chi sono gli altri stati che non la ospitano? hai una lista completa?)

Edo: Ti giro la risposta che ottenni tempo fa via mail:
di solito sono gli Stati membri dell'Onu che inviano i propri delegati alla sede centrale di NewYork per essere rappresentati.
Non esiste un motivo ufficiale per cui a Gaza si trovi solo l'UNRWA, ma solitamente l'ONU invia ove necessario delle proprie rappresentanze, e soprattutto
invia il personale per svolgere missioni di sviluppo, di peacekeeping, di sostegno all'agricoltura ecc. a seconda delle necessità del paese in questione.
In generale le possiamo dire che c'è una rappresentanza dell'Onu, di una sua agenzia o di un suo organo sussidiario, in ogni Stato membro.
Per ulteriori dettagli ed informazioni, la invitiamo a visitare il sito dell'Onu _http://www.un.org/_ ed il sito ufficiale delle Nazioni Unite in Italia: http://www.onuitalia.it/
Cordiali saluti,

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and Justice Research Institute
Piazza S. Marco, 50
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Tel.: +39 06 6789907
Fax: +39 06 6780668
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Inviato il: 11/5/2010 9:13
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  •  redna
      redna
Re: i vicini di casa
#414
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Citazione:
Pispax: Finkelstein sostiene semplicemente che grazie all'Olocausto qualcuno ci sta facendo un sacco di soldi, e non sta parlando delle vittime dell'Olocausto stesso.

Edo: non solo. Denuncia la manipolazione propagandistica con cui, con il ricatto dell'olocausto, si cerca di strumentalizzare e gestire la propaganda favorevole allo stato israeliano, con lo scopo di giustificare ogni sua scelta.


Betlemme - Palestine News Network. Mohammed Baraka, deputato palestinese nella Knesset, il Parlamento israeliano, ha riferito ieri alla stampa l’esito della votazione alla Organisation for economic co-operation and development (OECD), l'Organizzazione per la cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE).

Con il voto, è stata approvata la proposta di accogliere Israele tra gli stati membri.

Baraka ha sottolineato come, questa decisione, incoraggerà Israele a proseguire le proprie politiche di discriminazioni ed apartheid.



Nei mesi scorsi si sono rese pubbliche le motivazioni per cui Israele non doveva essere accettato nell’Oecd, a partire dalle discriminazioni contro gli arabi d’Israele.

Tutti i 31 stati membri dell’Oecd hanno votato a favore mentre, in passato, Svizzera, Irlanda e Norvegia avevano posto delle riserve a causa della commercializzazione dei prodotti delle colonie.

Ieri, dunque, Israele è stato accolto all’unanimità nell’Oecd.

Ricordiamo che la documentazione fornita all'Organizzazione da Israele contiene dati invalidi perché non vengono fatte le dovute distinzioni tra i prodotti provenienti dalle colonie e quelli prodotti in Israele. Le colonie sono costruite sulla terra palestinese e sono illegali.

Questo voto ha un enorme significato: protezione economica e nuovi investimenti a favore di Israele.

http://english.pnn.ps/index.php?option=com_content&task=view&id=8114


oltre a capire per quali motivazioni è stato accolto Israele nell'OCSE ci sarebbe anche da chiarire se Israele è in medioriente o in europa.Per cui la comunità europea dovrebbe, ora, cambiare anche nome e quindi accogliere altri paesi mediorientali.

fonte: http://www.infopal.it/leggi.php?id=14531
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Inviato il: 11/5/2010 15:13
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Re: i vicini di casa
#415
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Citazione:
Se poi spieghi dove sarebbe accaduto, mi fai un piacere.


Ho solo l'imbarazzo della scelta.
Già che ci sono le orazioni - quando servono - le farò in questo post.


Noto che ancora procedi con il rispondere solo ad alcune cose. Questo significa che sulle altre sei d'accordo?




Citazione:
QUALE FUGA? Deportazione, vorrai dire. Se citi la fonte che dichiara che i palestinesi sarebbero “fuggiti” (magari di loro sponte…) è meglio.


Secondo Morris, uno dei Nuovi Storici israeliani e estremamente critico sull'operato dei sionisti, sugli oltre 500 villaggi arabi abbandonati le evacuazioni deliberate da parte dei sionisti sono 56.

"Deportazioni"?

* Ora pro nobis...






Citazione:
Citazione:
è inutile acquisire nuove terre se non hai nessun ebreo a cui farle coltivare.


Stai sovrapponendo date e fatti: l’acquisto delle terre fu relativo alla prima fase del sionismo, per impiantarvi colonie e costituire continuità territoriale tra esse, e a questo contribuì il Fondo nazionale ebraico fondato nel 1901:


Sua Eminenza si compiaccia di verificare che ACQUISIRE e ACQUISTARE non è che abbiano proprio lo stesso significato, soprattutto quando ACQUISIRE viene utilizzato in un contesto di pulizia etnica (#405)

* Ora pro nobis...









Citazione:
No, infatti sarebbe stato contraddittorio voler “ebraicizzare” un territorio servendosi di manodopera palestinese. Lo scopo era far si che ogni ebreo arrivato in Palestina sentisse quella terra solo sua, lavorandoci con le proprie braccia.
Vedi i kibbutz…

Si, ho visto dei kibbutz.
Dunque?
So che in molti lo considerano una specie di "santino" per dimostrare la perfidia dei "sionisti".
Per me questa è una gran cazzata.

Dire le stesse cose che dico io rispetto agli scarsi vantaggi portati dai "beni" palestinesi rispetto a quelli portati dagli ebrei tedeschi sarebbe un "confutare"?

Oppure c'era solo da elevare il santino dei kibbutz ai fedeli?

* Ora pro nobis...






Citazione:
Mi fa piacere, lo ripeto, che tu condivida la realtà dei fatti.
Quindi, la domanda era cinica, esattamente come avevo percepito.


Per quanto mi è possibile io cerco sempre di condividere la realtà dei fatti.
I motivi della domanda li ho ampiamente e dettagliatamente esposti, e non riesco a trovarci nessuna traccia di cinismo visto che si limitavano a smontare delle false implicazioni.

Tu ci trovi del "cinismo"?

* Ora pro nobis...






Citazione:
Quindi non condividi il “parallelismo” col nazismo solo per la diversa applicazione e le diverse modalità del massacro, o sbaglio?


* Ora pro nobis...
* Dominus vobiscum...
* Pater Ave Gloria...

I parallelismi col nazismo, come ho ripetuto fino alla nausea, non sono possibili proprio per la diversa base ideologico-filosofica che sta alla base della questione.
Il nazismo considerava gli ebrei una razza inferiore e li sterminava per questo. Non c'era possibilità di emancipazione.
I sionisti non lo facevano: hanno condotto una guerra per il territorio.
Punto.

E ANCORA cerchi di mettermi in bocca delle cose completamente diverse?

Porta pure un qualunque libro scritto da un qualunque rabbino intorno al 1478 che possa illustrarci come i "sionisti" OGGI si sentono superiori ai palestinesi, su.
Sarà divertente.

* E ora, fratelli, apriamo il LIbro dei Salmi a pagina 20...







Citazione:
Dichiarare “laicamente” obbiettiva un’opinione che separa un massacro da un altro solo per la metodologia utilizzata a tale scopo, è politichese puro.


E infatti lo fai tu, non io.
Te la canti e te la suoni.
Prima pretendi che io abbia detto cose diverse da quelle che sostengo, poi mi attacchi sulle cose che pretendi io abbia detto.
(Vedo anche che te le sei scelte con cura)

* Ora pro nobis...






Citazione:
I fatti (i FATTI riguardano il genocidio, l’isolamento politico e FISICO, l’annientamento culturale, la depredazione di risorse e l’esilio forzato di un intero popolo che vive lì da 5000 anni) dicono altro.


Sono commosso, giuro.
Però se fossi in te non risalirei troppo indietro nel tempo: questa affermazione assomiglia stranamente a quella che portano i sostenitori della Nazione ebraica.

* Ora pro nobis...







Citazione:
A mio avviso, nessuno.


Ha fatto alla svelta l'ONU a scomparire dalla scena. Eppure in altre occasioni viene invocata a mani basse.

* Ora pro nobis...






Citazione:
Se non quelli che ebrei e palestinesi avrebbero voluto condividere (come hanno fatto per secoli) di comune accordo, e senza alcun esilio o prevaricazione da ambo le parti.


Sono d'accordo.
Se non ché fino al 1947 gli ebrei le terre le hanno comperate dagli arabi, e si dice le abbiano anche pagate parecchio.

Poi si sono messi tranquillamente a coltivarsele.

Dal 1920 al 1939 ci sono state QUATTRO rivolte arabe palestinesi per scacciarli. Nel 1947 èscoppiata una guerra civile (su iniziativa araba) per lo stesso motivo.
Ecco servite le prevaricazioni.

* Ora pro nobis...





Citazione:
E a te risulta che il popolo palestinese abbia il “controllo del territorio”?


Si.

Citazione:
E per te “aiuti” (umanitari, in questo caso) equivale a “rapporti tra stati”?


Si. E non solo umanitari.


Se non sei d'accordo spiegami TU come abbia fatto Yasser Arafat a trattare con i principali governi del pianeta.







Citazione:
Infatti agli esami di storia son stata ben attenta al modo di presentarle, le cose.
Altrimenti mi avrebbero segate le gambe ben prima che potessi dirle a te.


Abitudine che faresti bene a riprendere
Presentare le cose a cazzo non aiuta la discussione.








Citazione:
AAAARGHHHH!!! Che cazzo dici? Se è GIA’ dalla formazione delle prime colonie che i palestinesi sono stati progressivamente ricacciati FUORI dal loro territorio, come fai a dire che l’esodo era VERSO la Palestina?!

Fai sul serio, o scherzi?

Il trasferimento della popolazione araba fuori dalla Palestina era sull'agenda del movimento sionista fin da una fase preliminare--dal momento che la sua presenza ostacolava la fondazione di uno Stato ebraico.

Uno dei pensatori liberali del movimento, Leo Motzkin, espresse così la questione nel 1917: “La nostra idea è che la colonizzazione della Palestina deve andare in due direzioni: colonizzazione ebraica in Eretz Israel [il territorio della Isreale biblica n.d.t.] e il ricollocamento degli arabi di Eretz Israel al di fuori del paese.

Il trasferimento di così tanti arabi potrebbe sembrare, in un primo momento, economicamente inaccettabile, ma è, nondimeno, pratico. Non richiede troppo denaro ricollocare un villaggio palestinese su un altro territorio”. (The Motzkin Book, p 164)”

Davvero: se a te risulta un ESODO PALESTINESE VERSO LA Palestina, ti prego di fornirmi il link da cui hai attinto questa "novità".



Oh.....
Uno scritto del 1917 che spiega gli accadimenti del 1948....
Meraviglioso...

* Ora pro nobis...


Per i link:
http://en.wikipedia.org/wiki/British_Mandate_for_Palestine#Population
http://en.wikipedia.org/wiki/First_British_census_of_Palestine
http://en.wikipedia.org/wiki/Second_British_census_of_Palestine

Popolazione araba in Palestina:

1922: 589.177
1931: 761.922 (+ 172.745; quasi 20.000 l'anno)
"A discrepancy between the two censuses and records of births, deaths and immigration, led the authors of the second census to postulate the illegal immigration of about 9,000 Jews and 4,000 Arabs during the intervening years."

1945: 1.061.270 (+ 300.000 persino dopo la WW2)


Scegli pure quale altra fonte vuoi.
Però occhio!
Uno dei cavalli di battaglia di questa questione è proprio quello demografico. Tendenzialmente gli antisionisti portano dati che "gonfiano" la popolazione araba palestinese, per ridurre la "necessità" vista dall'ONU di creare uno stato ebraico.
Però quanto più queste cifre sono alte, tanto più uno si chiede che cazzo ci andassero a fare tutti quegli arabi in Palestina..

A seguire un link che forse spiega meglio








Citazione:
Stai proiettando una tua peculiarità su Pappe, Pispax…


Questo è un insulto generico o sei ancora convinta che "acquistare" e "acquisire" significhino la stessa cosa?

* Ora pro nobis...







Citazione:
Guarda che io mi stavo riferendo alla strumentalizzazione della causa palestinese da parte dei governi arabi.


Appunto.
Infatti io ti chiedevo perché parlavi di "doppia" strumentalizzazione.

Visto che gli attori in causa sono tre, chiedevo quale degli altri due "strumentalizzasse" anche lui.

(qui niente orazione. Semmai andava messa nel post precedente, quello della strumentalizzazione "doppia")






Citazione:
Ed infatti citavo Churchill proprio a dimostrazione dell’ipocrisia insita nelle dichiarazioni diplomatiche.
Ti pare mai possibile che avrei citato Churchill a riprova del fatto che, come oggi l’ONU, i paesi occidentali potessero far seguire i fatti ai proclami e alle “condanne” verso israele?


Le dichiarazioni diplomatiche inglesi in quell'occasione sono state assolutamente coerenti con il comportamento inglese fino alla fine del Mandato, che pure è stato ambiguo su molti fronti.
Lo sbaglio è di volerle rendere funzionali a un appoggio arabo o a un appoggio sionista.








Citazione:
I fatti sono relativi a PRIMA della IIGM, quindi prima del passaggio dalle mani britanniche a quelle sioniste. Quindi, anche PRIMA che il ruolo di Israele diventasse determinante all’interno dei rapporti tra occidente e medioriente.


Ho sbagliato io.







Citazione:
Molto ironico, Pispax; ma quando non tieni conto del fatto che la pulizia etnica è stata facilitata dallo smembramento sistematico e progressivo di ogni forma organizzativa palestinese, l’ecclesiastico che “crede ciecamente” alle favolette sei te.


Fatto ADDIRITTURA nel 1939?
E lasciando NOVE ANNI per riorganizzarsi, anni oltretutto in cui un fucile era più facile da ottenere di un'arancia?

E com'è che non fai alcun accenno all'embargo a cui sono stati sottoposti i sionisti nel periodo prima e durante la Guerra civile?
E al blocco delle immigrazioni ebree, di cui l'Exodus è stato solo un esempio?

No sai, anche solo per sportività sarebbe stato carino farlo.
(Dimentico sempre che si sta parlando di religione, accidenti!)

* Ora pro nobis...







Citazione:
E dove lo vedi che io ritengo legittima l’unificazione d’Italia?


Dal fatto che hai postato 1.234.567 commenti per criticare un paese a 3.000 km di distanza e forse appena 2 (mi sono iscritto dopo di te e non ho letto tutti i tuoi commenti) per criticare l'unificazione del paese in cui vivi?








Citazione:
Citazione:
Curiosamente almeno nelle intenzioni lo Stato di Israele invece avrebbe dovuto essere il primo esempio di come si possa creare uno stato senza bisogno di conquistarselo uccidendo nessuno.


“Almeno nelle intenzioni” è un’affermazione molto divertente, se non celasse un'opinione del sionismo un tantino fideistica.


Lo sapevo, sai, che sarebbe successo.
Avevo anche scritto un'avvertenza precisa su come utilizzare questa roba:

#405
Citazione:
(N.B.: queste sei ultime righe esprimono in blocco un pensiero unico. Non è ammesso citarle utilizzandone solo una parte)



Te invece, molto scorrettamente, hai deliberatamente deciso di prendere solo la parte che ti faceva comodo.


E poi ancora ti chiedi perché dico "Trovo profondamente stupido cercare di piegare la logica e la storia ai propri interessi."?

Lo stai facendo addirittura per una cosa marginale come un post..





Ciao Florizel, ti lascio di nuovo alle tue pratiche ecclesiastiche.
Non voglio disturbare così grandi professioni di Fede.





* Deeeeo gratiaaaaas....
Inviato il: 11/5/2010 17:52
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Re: i vicini di casa
#416
Sono certo di non sapere
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Citazione:
e non ti fermi un istante per capire che Israele non è uno stato consolidato.
Israele è un divenire di cui non si sa ancora nulla. Ma gli arabi, loro si, lo sanno e per questo agiscono di conseguenza.
Pertanto le tue opzioni, nel contesto mediorientale e non in quello occidentale, non esistono nemmeno.

Gli arabi che sono sempre stati sulla loro terra NON possono andare dagli ebrei ad inchinarsi.


Mica ce la posso fare.

(Però in un certo senso è carino anche illustrare le varie minchiate che appaiono di volta in volta. Tutte rigorosamente MONODIREZIONALI, chiaro.)



Ora all'improvviso salta fuori anche l'amore patriottico palestinese.



Dai, con calma, limitiamoci all'ultimo millennio:


Nel 1099 la Palestina è stata conquistata dai crociati.
I Palestinesi sono stati sotto al Regno di Gerusalemme per 143 anni fino al..

1244, quando sono stati conquistati dai Mongoli. Però è durata poco, e solo dopo 6 anni, nel

1250 sono stati conquistati dai Mamelucchi, ai quali dopo 266 anni nel

1516 si sono sostituiti i Turchi, che hanno retto la Palestina per 4 secoli fino al

1917 quando per 31 anni sono stati sotto agli inglesi, fino al

1948 che sono arrivati gli ebrei e ovviamente gli arabi si sono istantaneamente incazzati, che erano sempre stati nella "loro" terra e mica potevano "inginocchiarsi".


Tutto chiaro, no?




P.S. Le "mie" opzioni in realtà sono le opzioni che aveva postato edo
Inviato il: 11/5/2010 18:43
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Re: i vicini di casa
#417
Mi sento vacillare
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@ Pispax
Per tagliare corto, tu tra gli ateniesi e i Meli, hai scelto di stare con gli ateniesi, d’accordo, è una posizione realistica. Stai con i più forti.
Ma ti chiedo, che condizioni dovrebbero accettare i palestinesi per non fare la fine dei Meli? ammesso e non concesso, che condizioni possano essere loro poste?
Inviato il: 11/5/2010 18:53
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Re: i vicini di casa
#418
Sono certo di non sapere
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edo


Citazione:
Edo: secondo te, perché?


Perché esiste una frangia politica israeliana che porta avanti questa teoria politica.
Ce ne sono esponenti persino nella coalizione di Netanyahu; che pure non è certo una "colomba", ma che pure fatica a tenere a bada (proprio lui!)
Credevo lo sapessi.






Citazione:
Edo: non solo. Denuncia la manipolazione propagandistica con cui, con il ricatto dell'olocausto, si cerca di strumentalizzare e gestire la propaganda favorevole allo stato israeliano, con lo scopo di giustificare ogni sua scelta.

La manipolazione propagandistica serve solo a condizionare le folle.
A che serve nelle relazioni internazionali? Nelle "alte sfere" nessuno abboccherebbe.







Citazione:
Edo: resta il fatto che nessun'altro abbia detto agli israeliani “cose turche” ma talmente vere che agli israeliani farebbe solo bene sentirsele dire più spesso da tutti... altrimenti potrebbero sviluppare ulteriormente l'errato senso di trovarsi nel “giusto”.

Sei sicuro sicuro che siano gli "unici"?






Citazione:
Edo: difficile, ma ci provo: http://www.youtube.com/watch?v=xoOmJwsHUpY

Non posso vedere i video.
Dopo un'ora non ne avevo scaricato neppure il 30%

QUEL video lo avrei visto volentieri.






Citazione:
Edo: curioso parere, dal tuo punto di vista.


Questo argomento merita un thread a sé.
Ci sto pensando su.






Citazione:
Edo: è preferibile che tu chieda direttamente a Mordechai Vanunu. Lo stato israeliano, come noto, è democraticissimo e quindi non avrà nessun problema a far si che tu parli con un suo cittadino.


La storia di Vanunu la conoscevo.
La cosa che mi lascia perplesso (poco: io sono abbastanza convinto che queste armi Israele ce l'abbia, e che stia sviluppando i Jericho3 come vettori) è che NONOSTANTE Vanunu, nonostante tutti dicano che è vero, resta sempre il dubbio per esempio di dove siano stati eseguiti questi esperimenti nucleari, quali sono le zone di massima sicurezza, dove vengono custodite, ecc.

Fermo restando che nonostante il suo poderoso armamento Israele resta una nazione grande un po' meno della Toscana, senza alcuna profondità strategica tranne forse per il Negev. Non ha spalle grandi a sufficienza: è fin troppo facile saturarla.






Citazione:
Edo: infatti il mio parallelismo non era assoluto, tant'è che l'ho specificato scrivendo “simili ma non identici”.


Non sono nemmeno simili, se non nella misura in cui un omicidio assomiglia a un altro.

Sono diversi nelle motivazioni, negli scopi, nelle modalità, nella crudeltà generale, negli usi funzionali e nei numeri.







Citazione:
Edo: Ti giro la risposta che ottenni tempo fa via mail:
di solito sono gli Stati membri dell'Onu che inviano i propri delegati alla sede centrale di NewYork per essere rappresentati.
Non esiste un motivo ufficiale per cui a Gaza si trovi solo l'UNRWA, ma solitamente l'ONU invia ove necessario delle proprie rappresentanze, e soprattutto
invia il personale per svolgere missioni di sviluppo, di peacekeeping, di sostegno all'agricoltura ecc. a seconda delle necessità del paese in questione.
In generale le possiamo dire che c'è una rappresentanza dell'Onu, di una sua agenzia o di un suo organo sussidiario, in ogni Stato membro.


In generale possiamo dire che siccome a Gaza c'è una rappresentanza di un'Agenzia ONU allora rientra nelle casistiche normali?

Questa cosa te l'ho sentita dire altre volte.
IO non riesco a dargli importanza: le "rappresentanze ufficiali" dell'ONU hanno così tanti pochi poteri che la loro presenza è abbastanza ininfluente.


Credo che conosca il concetto di "gatekeeping" meglio di me.

(Sia chiaro che non mi sto riferendo a nessuno dei partecipanti a questo forum)

Eliminando fin da subito ogni elemento di volontarietà (il "gatekeeper" di solito è uno prezzolato), potresti per favore illustrarmi le modalità con cui un gatekeeper cerca di smontare la tesi che finge di appoggiare?
Te lo chiedo seriamente.
Inviato il: 11/5/2010 19:20
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Re: i vicini di casa
#419
Sono certo di non sapere
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baciccio ha scritto:
Citazione:
@ Pispax
Per tagliare corto, tu tra gli ateniesi e i Meli, hai scelto di stare con gli ateniesi, d’accordo, è una posizione realistica. Stai con i più forti.


1) non capisco che vantaggio ne avrei a stare "con i più forti".
Pensi che la mia sia una posizione opportunistica?

2) E' abbastanza buffo notare che io in questa questione non sto con gli israeliani
L'ho anche detto alcune volte.
(Poi ho smesso, per gli stessi motivi per cui ho consigliato anche a Notturno di smetterla)

Di sicuro sto CONTRO l'enorme cumulo di cazzate che vengono portate solo a fini propagandistici.
Io penso che gli israeliani siano abbondantemente condannabili per le cose che hanno fatto, che stanno facendo e che probabilmente continueranno a fare.
Si vede che a qualcun altro invece tutto questo sembra TROPPO POCO, e allora s'inventa minchiate per rialzare il piatto.
Neanche 'accorge che tutto questo è controproducente proprio per la causa che sostiene - sempre ammesso e non concesso che questa causa sia davvero la difesa del popolo palestinese.

Poi si sa come vanno le cose: visto che non sei con me, allora sei contro di me.
Ed eccomi improvvisamente diventato uno che sta "con i più forti", o un filosionista sfegatato.

Wow.






Citazione:
Ma ti chiedo, che condizioni dovrebbero accettare i palestinesi per non fare la fine dei Meli? ammesso e non concesso, che condizioni possano essere loro poste?


Non è un vae victis. I tempi delle "condizioni" unilaterali sono passati da qualche decennio.

Credo che dovrebbero semplicemente imparare a vivere da vicini.
Nessuno pretende la lingua in bocca.
E' irrealistico pretendere come condizione la cancellazione dello Stato d'Israele; è disumano immaginare che la cosa finisca per la pura estinzione fisica dei Palestinesi.

Ad oggi questa semplice cosa è irrealizzabile.
I palestinesi continuano a lottare per estirpare Israele, gli israeliani sfruttano questa cosa per premere il tallone sempre più forte.


Il passo iniziale è vago: dare segni di buona volontà reciproca, che conducano a un negoziato facile, che conduca a un esito positivo, che venga persino rispettato, che il rispetto di questi accordi conduca ad altri negoziati, che abbiano successo anch'essi e che vengano incredibilmente rispettati pure loro. Piano piano questo potrebbe condurre alla pace.


Coi "se" e con i "ma" non si fa la storia. Però oggi è innegabile la constatazione che se le autorità Palestinesi avessero negoziato già nel 1925 con gli ebrei e con gli inglesi delle soluzioni durature si sarebbero evitati un numero incredibilmente alto di morti, dai moti del 1929 alla guerra del 1973, oltre ovviamente al problema dei profughi palestinesi.
Invece IL leader palestinese dell'epoca, al-Husayni, si trincerò ostinatamente dietro al rifiuto anche quando era palese che le condizioni stavano diventando insostenibili.
A quanto sembra gli altri leaders arabi sarebbero stati ben felici se l'ONU o gli USA li avessero "costretti" con la "violenza" ad accettare la risoluzione dell'ONU, Abdullah in testa.

Parafrasando edo, l'uomo sbagliato al posto giusto può causare disastri inimmaginabili.




Però è curioso comunque notare che quando qualche leader mediorientale fa dei passi avanti in direzione della pace, dopo poco tempo "casualmente" venga assassinato.
Da Sadat in poi.
Inviato il: 11/5/2010 19:55
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Re: i vicini di casa
#420
Sono certo di non sapere
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post 412


Citazione:
e non ti fermi un istante per capire che Israele non è uno stato consolidato.
Israele è un divenire di cui non si sa ancora nulla. Ma gli arabi, loro si, lo sanno e per questo agiscono di conseguenza.
Pertanto le tue opzioni, nel contesto mediorientale e non in quello occidentale, non esistono nemmeno.

Gli arabi che sono sempre stati sulla loro terra NON possono andare dagli ebrei ad inchinarsi.
La costruzione del terzo tempio per gli ebrei è fondamentale, e questo gli arabi lo sanno benissimo, ma pispax pare che invece lo ignori.



quindi come vedi il discorso era piuttosto articolato e la risposta sbrigativa non si è fermata a rispondere circa il FATTO che israele non è consolidato e quello che sta facendo ora in pratica è illegittimo o per dirla come l'ONU, nullo.

----


Citazione:
Mica ce la posso fare.

(Però in un certo senso è carino anche illustrare le varie minchiate che appaiono di volta in volta. Tutte rigorosamente MONODIREZIONALI, chiaro.)



Ora all'improvviso salta fuori anche l'amore patriottico palestinese.


vedo, come al solito, che interpreti (sbagliato) l'amore patriottico con il fatto concreto che la terra è degli arabi. Non so nemmeno come tu sia arrivato a parlare di amore patriottico quando ai palestinesi, oltre che essere privati della loro terra, sono privati anche dall'avere un loro stato proprio dall'ONU che invece assegnò dei loro territori agli ebrei.
Noto come al solito che le minchiate le scrivi tu e, nel contempo, punti il dito su altri.
Monodirezionale sono i tuoi preconcetti che finora hai espresso.
Ma non è tutto....e infatti:



Citazione:
Dai, con calma, limitiamoci all'ultimo millennio:


Nel 1099 la Palestina è stata conquistata dai crociati.
I Palestinesi sono stati sotto al Regno di Gerusalemme per 143 anni fino al..

1244, quando sono stati conquistati dai Mongoli. Però è durata poco, e solo dopo 6 anni, nel

1250 sono stati conquistati dai Mamelucchi, ai quali dopo 266 anni nel

1516 si sono sostituiti i Turchi, che hanno retto la Palestina per 4 secoli fino al

1917 quando per 31 anni sono stati sotto agli inglesi, fino al

1948 che sono arrivati gli ebrei e ovviamente gli arabi si sono istantaneamente incazzati, che erano sempre stati nella "loro" terra e mica potevano "inginocchiarsi".


Tutto chiaro, no?


e pensi che i palestinesi si siano inchinati ad essi?
questo era quanto ho scritto e non quello che pensi tu che abbia scritto.
Come nelle precedenti invasioni gli arabi palestinesi non si sono inchinati, nemmeno ora lo faranno con gli ebrei, chiaro?
Che poi gli invasori ci siano stati quattro anni o quattro secoli non ha importanza...
...se ne sono sempore andati........
lo hai scritto tu stesso. Anche se quanto dicevo io era un'altra cosa, ti sei incartato.
Da solo.

Gli arabi palestinesi, malgrado tutto, sono rimasti fino ad ora e non si inchinano nemmeno a questo ennesimo oppressore.
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 11/5/2010 21:56
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