Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Commenti liberi
  La Regressione dell’America

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  AF-
      AF-
La Regressione dell’America
#1
So tutto
Iscritto il: 2/2/2007
Da
Messaggi: 27
Offline
La Regressione dell’America

Fonte: Salon.com
Traduzione: Saigon2k.altervista.org

di Glenn Greenwald

4 Dicembre 2009, “Salon” — Ronald Reagan, il 20 Maggio 1988, comunicando al Senato la Convenzione Contro la Tortura per la ratifica:

“Gli Stati Uniti hanno partecipato attivamente ed efficacemente ai negoziati della Convenzione. … La ratifica della Convenzione da parte degli Stati Uniti esprime in modo chiaro l’opposizione degli Stati Uniti alla tortura, una pratica ripugnante che sfortunatamente è ancora prevalente nel mondo di oggi.

I provvedimenti centrali della Convenzione stabiliscono un sistema di cooperazione internazionale nel processo penale ai torturatori basato sulla cosiddetta “giurisdizione universale”. Ad ogni Partito dello Stato viene richiesto di perseguire i torturatori che vengono trovati nel proprio territorio oppure estradarli in altri paesi per il procedimento giudiziario.“

L’articolo II/IV della Convenzione Contro la Tortura, firmata e promossa da Ronald Reagan:

“Nessuna circostanza eccezionale di alcun tipo, nè uno stato di guerra o una minaccia di guerra, nè un’instabilità politica interna o qualsiasi altra emergenza pubblica, può essere invocata come una giustificazione per la tortura … Ogni Partito dello Stato deve assicurarsi che tutti gli atti di tortura siano considerati dei reati sotto la legge penale.”

Oggi, un sondaggio Pew:

“L’opinione pubblica rimane divisa sull’uso della tortura, anche se la parte che sostiene sia qualche volta giustificata è salita nell’ultimo anno. Attualmente poco più della metà degli Americani sostengono che l’uso della tortura contro sospetti terroristi per ricavare importanti informazioni può venir giustificata spesso (19%) o qualche volta (35%). Questa è la prima volta in oltre cinque anni di sondaggi della Pew Research su questa questione che una maggioranza ha espresso queste opinioni. Un’altro 16% sostiene che la tortura raramente può essere giustificata, mentre un 25% sostiene che non può mai venir giustificata.”

Riflettiamo su questo. La tortura è uno dei più grandi taboo universali nel mondo civilizzato. Il trattato promosso da Ronald Reagan dichiara che “nessuna circostanza eccezionale” può giustificarla, e richiede che ogni stato la criminalizzi e persegua quelli che l’autorizzano o la praticano. Ma solo un 25% degli Americani concordano con Ronald Reagan su questo consenso Occidentale per cui la tortura non è mai giustificabile. E ancor peggio, il 54% degli Americani credono che la tortura sia “spesso” o “qualche volta” giustificata. Quando si parla di tortura, ora la maggior parte del paese è alla “destra” (per mancanza di un termine migliore) di Ronald Reagan, che almeno a parole (se non nei fatti) insistette su una proibizione assoluta di questa pratica e una prosecuzione obbligatoria dei responsabili.

Con questi nuovi numeri, è virtualmente impossibile trovare un paese con una percentale così alta di sostenitori della tortura presente negli Stati Uniti. In Iran, ad esempio, solo il 36% crede che la tortura possa venir giustificata in qualche caso, mentre il 43% sostiene che ogni tortura vada severamente proibita. In modo simile, il 66% dei Palestinesi, il 54% degli Egiziani, e oltre l’80% degli Europei Occidentali sostengono che la tortura sia sempre sbagliata. Gli Stati Uniti hanno una percentuale molto più bassa di tutte queste nazioni di individui che credono che la tortura dovrebbe sempre essere proibita. Almeno a livello di cittadinanza (in contrapposizione al governo), noi siamo praticamente lo stato leader nel mondo per il sostegno alla tortura.

Adam Serwer dice che questo “è quello che succede quando un partito in un sistema a due partiti inserisce qualcosa di ripugnante nella sua piattaforma politica: anche il comportamento più aberrante si può far diventare mainstream”. Ciò è sostanzialmente vero, ma anche lasciando da parte il fatto che molti Democratici hanno acconsentito, se non apertamento appoggiato le stesse politiche, questo risultato è anche attribuibile alla nostra decisione collettiva, e molto bipartisan, di non indagare e perseguire i crimini di tortura che son stati commessi. Dopo tutto, com’è possibile sostenere in modo credibile che noi crediamo che la tortura sia una sorta di crimine estremo e un male assoluto, quando poi siamo stati fermi mentre i nostri leaders politici la autorizzavano e adesso ci rifiutiamo di attenerci ai nostri obblighi di perseguirla ? Facendo così, non stiamo forse dicendo che, in modo implicito anche se non ambiguo, qualunque sia la nostra retorica alla fine non pensiamo realmente che la tortura sia poi così male ? Quando pensiamo che son stati davvero commessi alcuni crimini realmente orrendi non “Guardiamo Avanti”; invece “Guardiamo Indietro” (qualche volta molto indietro) e li perseguiamo. Qualunque sia la verità, questo è il messaggio che la maggior parte degli Americani ha ricevuto e quindi abbracciato: se non vale la pena perseguire chi pratica la tortura allora questa non dev’essere poi così orribile.

Fonte: Salon.com
Traduzione: Saigon2k.altervista.org
Inviato il: 18/12/2009 18:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA