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   Guerre e Terrorismo
  Io mi rendo conto...

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  •  dino
      dino
Re: Io mi rendo conto...
#201
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Redazione ha scritto:
Non vorrei apparire come il frescone che arriva all'ultimo momento, ma una domanda a questo punto devo farla (mi rivolgo un pò a tutti):

Siete proprio sicuri che sia importante stabilire le dimensioni reali dell'olocausto (600.000 morti piuttosto che sei milioni), invece di stabilire chi VERAMENTE l'abbia voluto?

Mi permetto di suggerire che se c'è un caso nella storia in cui venga alimentato un falso problema, per distrarre da quello vero, sia proprio questo.

L'analogia corrente fra nazismo e sionismo non nasce dal nulla. Ed è per quello che i sionisti si ribellano, nel sentirla pronunciare. Se qualcuno li paragonasse la Mostro di Lochness, ad esempio, non muoverebbero un dito.

Fine intervento - potete tranquillamente ignorarmi.




QUOTO....!
Inviato il: 19/2/2009 12:19
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Re: Io mi rendo conto...
#200
Dubito ormai di tutto
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Allora chiariamo una cosa.....fondamentale....

Se continuiamo a fare casini semantici, non ne veniamo fuori (cosa che prevedo comunque).

Se usate indistintamente sionismo/israele/ebrei come sinonimi commettete un errore micidiale.

Decidiamoci, una buona volta.

E evitiamo che discussioni come "civiltà ebraica" alimentino questa confusione.

Da molti post addietro vi ho chiesto fin dove si possa spingere la libertàdi espressione di un'idea.

Quando diventa un pericolo?

Quando va vietata?

Oppure... non va MAI vietata?

Non ho trovato una sola, singola risposta, finora....

Se non partiamo da questo, come possiamo continuare a discutere?

Ho fatto l'esempio del pedofilo.

Le sue magnificazioni del proprio modo di godere vanno sottoposte a censura o no?

Il suo proselitismo va fermato o no?

L'antisemitismo, come QUALUNQUE ALTRO CASO DI RAZZISMO, va fermato o no?

Insomma.... possiamo trovare un modo comune e coerente di trattare le cose?
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 19/2/2009 12:12
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Re: Io mi rendo conto...
#199
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Ciao Francesco....

E' possibile che io mi sbagli e che stia guardando il dito.

Ma qui io i fatti li vedo da entrambe le parti.

E' una guerra e ci sono morti da tutte e due le parti.

Chi usa i razzi (magari inefficienti e caserecci) o le cinture esplosive nei mercati affollati e chi usa altri mezzi più evoluti e micidiali di distruzione.

Sulla base di che cosa tu dici che i fatti dimostrano qualcosa?

Per quanto riguarda quel sito, invece, porca miseria!

Non sminuiamo la realtà!

Quel sito non e' "un po' troppo estremista", e' fanatico e folle oltre ogni misura!!!!

Ma hai visto le foto? Le cose che dice? Porca miseria, se quello è solo "un po' troppo estremista", allora anche Auschwitz era un centro di soggiorno climatico con "prezzi un po' troppo salati"!!!
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 19/2/2009 12:07
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Re: Io mi rendo conto...
#198
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

florizel ha scritto:
Citazione:
ma l'hai visto un pochino il sito da cui hai tratto la tua citazione????

Notturno, cosa ti scandalizzi se, purtroppo, alcune documentazioni è possibile trovarle solo nell'ambito di una dicotomia imperante tra posizioni politiche?
E' forse per "nostro" demerito particolare non riuscire a collocarci su posizioni INDIPENDENTI da questo o quel POTERE?


beh, ma questa non ha proprio senso!

Se peschi da un verminaio ti becchi i vermi, che altro ti aspetti, scusa?

Ora facciamo poca filosofia astratta. Quel sito e' un verminaio bell'e buono!

Fine della storia, dai.... non ci sbattiamo per una cazzata simile.

Citazione:

Comunque, ti passo un altro link:

"Intanto il sionismo quanto il nazismo desideravano costruire uno ‘Stato’ che sarebbe stato ‘ redento’ tramite una purificazione violenta (nel caso della Germania nazista) e un ‘muro d'acciaio’ (nel caso dell'Israele sionista). "

"Nel 1949 l'intelligence israeliana impiegò Walter Rauff, un ufficiale delle SS che si ritiene sia stato responsabile dell'omicidio di almeno 100.000 persone e che era ricercato dagli alleati come criminale di guerra. Israele, invece di portarlo alla giustizia, lo pagò per i suoi servigi e lo aiutò a scappare in sud America. Rauff che aveva escogitato un piano per distruggere gli ebrei in Palestina non fu il solo criminale nazista impiegato da Israele."

O forse preferisci quest'altro?

"Il sionismo dichiara che gli ebrei, senza eccezione, appartengono ad una specifica etnia; altrettanto fecero i nazisti quando rivendicavano la specifica identità etnica di ogni tedesco.

Come fecero i nazisti, i sionisti hanno cercato di creare uno ‘stato’ la cui ‘salvezza’ è garantita dalla purificazione: ottenuta con la violenza diretta, nel caso della Germania nazista, e, nel caso del sionismo israeliano, con la costruzione di un ‘Muro di Ferro’."


"Ma dobbiamo porci la seguente domanda: i nazisti erano ‘nazisti’ solamente perché avevano costruito e utilizzato le camere gas per ridurre in ceneri le loro vittime, ebraiche e non? Il male rappresentato dal nazismo sarebbe minore, il loro essere ‘nazisti’ in qualche modo sarebbe attenuato, se, invece di forni, avessero adoperato le pallottole o la fame come strumenti della morte, così come fa ora Israele nei confronti dei palestinesi? D’altronde, se gli ebrei avevano il diritto di chiamare la nave Exodus un’Auschwitz galleggiante, perché i palestinesi non possono descrivere come ‘nazista’ l’estirpazione, il loro allontanamento dalle proprie terre ancestrali? Gli ebrei hanno forse l’esclusiva sull’uso del termine? Si applica esclusivamente ai loro nemici e a chi li critica? Gli altri, gli stessi palestinesi non hanno il diritto di usare questo termine, ‘nazista’, con riferimento ai crimini israeliani e a chi li compie?"

(...)

"A pochi giorni dagli avvenimenti dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti, l’allora Ministro per la difesa israeliano, Benjamin Ben Eliezer, dichiarò con soddisfazione che l’attenzione mediatica rivolta a quanto era accaduto negli Stati Uniti sgomberava il campo per Israele, che ora poteva uccidere un numero maggiore di palestinesi nella Cisgiordania senza dover subire le condanne e critiche della comunità internazionale."



Dunque, ho letto un po' e sono d'accordo del tutto sull'idea di fondo dell'articolo: chiunque fondi le proprie convinzioni su idee razziste e sul conseguente uso della violenza, come soluzione razzista commette un abominio.

Cazzo se sono d'accordo!

Citazione:

PS: ma "stern gang" l'hai poi cercato?


Si. tra mille siti in inglese (che non comprendo) ho trovato il sito dei radicali.

Sto leggendo che molti leaders israeliani erano dei terroristi.

Ossia mettevano le bombe negli alberghi (e altre cosucce di eguale encomiabile candore) fingendosi palestinesi.

Ora ti domando una cosa: ma quando c'è una guerra tra due popoli, quali sono i "buoni" e quali i "cattivi"?

Qual è il criterio di valutazione?

Le bombe?

Le mettono tutti.

Ebrei, palestinesi, tedeschi, italiani, tutti.

Ogni volta che combattono.

Stai dicendo che alcune bombe si possono mettere ed altre no?

Quali? E con quale criterio?
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 19/2/2009 12:02
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  •  florizel
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Re: Io mi rendo conto...
#197
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  •  francesco7
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Re: Io mi rendo conto...
#196
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  •  florizel
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Re: Io mi rendo conto...
#195
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Citazione:
ma l'hai visto un pochino il sito da cui hai tratto la tua citazione????

Notturno, cosa ti scandalizzi se, purtroppo, alcune documentazioni è possibile trovarle solo nell'ambito di una dicotomia imperante tra posizioni politiche?
E' forse per "nostro" demerito particolare non riuscire a collocarci su posizioni INDIPENDENTI da questo o quel POTERE?

Comunque, ti passo un altro link:

"Intanto il sionismo quanto il nazismo desideravano costruire uno ‘Stato’ che sarebbe stato ‘ redento’ tramite una purificazione violenta (nel caso della Germania nazista) e un ‘muro d'acciaio’ (nel caso dell'Israele sionista). "

"Nel 1949 l'intelligence israeliana impiegò Walter Rauff, un ufficiale delle SS che si ritiene sia stato responsabile dell'omicidio di almeno 100.000 persone e che era ricercato dagli alleati come criminale di guerra. Israele, invece di portarlo alla giustizia, lo pagò per i suoi servigi e lo aiutò a scappare in sud America. Rauff che aveva escogitato un piano per distruggere gli ebrei in Palestina non fu il solo criminale nazista impiegato da Israele."

O forse preferisci quest'altro?

"Il sionismo dichiara che gli ebrei, senza eccezione, appartengono ad una specifica etnia; altrettanto fecero i nazisti quando rivendicavano la specifica identità etnica di ogni tedesco.

Come fecero i nazisti, i sionisti hanno cercato di creare uno ‘stato’ la cui ‘salvezza’ è garantita dalla purificazione: ottenuta con la violenza diretta, nel caso della Germania nazista, e, nel caso del sionismo israeliano, con la costruzione di un ‘Muro di Ferro’."


"Ma dobbiamo porci la seguente domanda: i nazisti erano ‘nazisti’ solamente perché avevano costruito e utilizzato le camere gas per ridurre in ceneri le loro vittime, ebraiche e non? Il male rappresentato dal nazismo sarebbe minore, il loro essere ‘nazisti’ in qualche modo sarebbe attenuato, se, invece di forni, avessero adoperato le pallottole o la fame come strumenti della morte, così come fa ora Israele nei confronti dei palestinesi? D’altronde, se gli ebrei avevano il diritto di chiamare la nave Exodus un’Auschwitz galleggiante, perché i palestinesi non possono descrivere come ‘nazista’ l’estirpazione, il loro allontanamento dalle proprie terre ancestrali? Gli ebrei hanno forse l’esclusiva sull’uso del termine? Si applica esclusivamente ai loro nemici e a chi li critica? Gli altri, gli stessi palestinesi non hanno il diritto di usare questo termine, ‘nazista’, con riferimento ai crimini israeliani e a chi li compie?"

(...)

"A pochi giorni dagli avvenimenti dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti, l’allora Ministro per la difesa israeliano, Benjamin Ben Eliezer, dichiarò con soddisfazione che l’attenzione mediatica rivolta a quanto era accaduto negli Stati Uniti sgomberava il campo per Israele, che ora poteva uccidere un numero maggiore di palestinesi nella Cisgiordania senza dover subire le condanne e critiche della comunità internazionale."


PS: ma "stern gang" l'hai poi cercato?
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Inviato il: 19/2/2009 11:46
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Re: Io mi rendo conto...
#194
Dubito ormai di tutto
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Flo.....

ma l'hai visto un pochino il sito da cui hai tratto la tua citazione????

Hai letto cosa dice e come si esprime???

"Nel nome di Dio difendi la tua fede e la tua eredità cristiana dalla mafia ebraica.... Lotta con noi, unica alternativa politica teocratica che combatte questo male satanico... guerra santa"?????????

Gesu', FLO...... ma che cazzo di roba è quella???

Ma come si fa a pescare da quei posti???

Ma che credito vuoi che abbia una notizia riportata da QUEL SITO????

Invito ognuno di voi a dargli un'occhiata..... http://www.holywar.org/PROPAGAN.htm
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Inviato il: 19/2/2009 11:26
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  •  florizel
      florizel
Re: Io mi rendo conto...
#193
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Citazione:
L'analogia tra sionismo e nazismo non nasce dal nulla.

Nasce anche da menti un tantino distorte.


"Nella primavera del 1936 una coppia di ebrei, i Tuchler, inviati dalla Federazione Sionista di Germania, ed una coppia di nazisti, i von Mildenstein, inviati dal N.S.D.A.P. e dalle SS., si ritrovarono alla stazione di Berlino dove presero il treno per Trieste e s’imbarcarono sulla Martha Washington per la Palestina."

"Lo scopo del viaggio era quello di fare un’indagine il più possibile completa e documentata sulle POSSIBILITÀ DI INSEDIAMENTO DI EBREI TEDESCHI IN PALESTINA. «Malgrado le dichiarazioni di principio e diverse misure specifiche (boicottaggio degli ebrei tedeschi a partire dal 1 aprile 1933), tutti gli storici sono d’accordo nell’ammettere che Hitler non aveva una politica d’insieme precisa sulla questione ebraica fino alla notte dei cristalli del 9-10 novembre 1938.

Ciò lasciò campo libero all’Ufficio degli Affari ebraici delle SS, per esplorare le diverse politiche attuabili. Il viaggio del barone von Mildenstein fu una di esse. Ora Mildenstein era ufficiale superiore delle SS… s’era interessato da molto tempo alla questione ebraica… Fervente sionista, entrò nelle SS. e fu reputato uno dei più qualificati specialisti del Giudaismo. Fu lui che vide per primo l’interesse che si poteva trarre dalle organizzazioni sioniste, specialmente revisioniste…

Scrisse una serie di dodici lunghi articoli, molto documenteti, sul quotidiano berlinese Der Angrif di Goebbels, dal titolo Un nazista viaggia in Palestina. Vi esprimeva la sua ammirazione per il Sionismo… e concludeva che “il focolare nazionale” ebreo in Palestina “…indica un mezzo per guarire una ferita vecchia di molti secoli: la questione ebraica”. Per commemorare tale visita fu coniata una medaglia, su richiesta di Goebbels. Una faccia era ornata dalla svastica nazista e l’altra dalla stella di David… Le SS. erano divenute la componente più filosionista del partito nazista»."


(...)

"I dirigenti ebrei della gang Stern – incredibile ma vero - fecero ai nazisti una proposta di alleanza nel 1941 per lottare contro gli inglesi: la cosa che più colpisce è che uno di essi era Yitzhak Shamir, futuro primo ministro di Israele."

(...)

"«…I principali uomini di stato della Germania nazionalsocialista hanno spesso insistito sul fatto che un Ordine Nuovo in Europa richiede come condizione previa una soluzione radicale della questione ebraica, mediante l’emigrazione. L’evacuazione di masse ebree d’Europa è la prima tappa della soluzione della questione ebraica. Tuttavia, il solo mezzo per cogliere tale fine è l’installazione di queste masse nella patria del popolo ebraico, la Palestina, mediante lo stabilimento di uno Stato ebraico nelle sue frontiere storiche… »."

(...)

"Se la banda Stern fu l’unico gruppo sionista revisionista a negoziare col Terzo Reich in piena guerra, le organizzazioni sioniste moderate non avevano esitato a farlo prima della guerra, in gran segreto. «I circoli nazionalisti ebrei sono molto soddisfatti della politica della Germania, poiché la popolazione ebrea in Palestina sarà da tale linea politica talmente accresciuta che in un futuro prossimo gli ebrei potranno contare su una superiorità numerica di fronte agli arabi»."

Vuoi ancora "prove" del fatto che il massacro di palestinesi ed il massacro di ebrei durante l'olocausto siano connessi?

Citazione:
Quando le vittime sono gli ebrei, allora ci si sgola a cercare le prove.
...E poi, invece, quando si passa ai palestinesi, allora e' sufficiente il "cui prodest" immediato.

Nel caso delle MIE opinioni, il "cui prodest" è ovvio.
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Inviato il: 19/2/2009 11:16
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Re: Io mi rendo conto...
#192
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FLO..... stavo solo sottolineando che spesso qui vedo usare due pesi e due misure

Quando le vittime sono gli ebrei, allora ci si sgola a cercare le prove.

E si dice che migliaia di testimonianze non bastano, che i forni non erano "giusti" per quello scopo, che il gas era per i pidocchi, eccetera.

E poi, invece, quando si passa ai palestinesi, allora e' sufficiente il "cui prodest" immediato.

"Giova a Israele? Beh, allora e' tutta colpa sua".

Il cui prodest, insomma, e' uno strumento che da qualche risposta ma rozza e incompleta. E di dicuro non esaustiva.

Come ho tentato di dire quando rispondevo a Ribelle.

A me va bene qualunque cosa..... ma perlomeno con coerenza.
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Inviato il: 19/2/2009 11:16
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  •  florizel
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Re: Io mi rendo conto...
#191
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Citazione:
Non ci vedo l'esistenza di quel "nel nome".

Quindi, scusa, non vedi nemmeno alcun nesso tra l'olocausto e la fondazione dello stato di israele.
Le "prove" sono da ricercare unicamente nel "cui prodest" di tutte le vittime dell'olocausto a cui accennavo, e che tu stesso sostieni siano state reali.

Non possiamo ritenere un evento simile, come del resto ogni strage, scollegato da un disegno perseguito, e sconnesso da ogni altra premessa e conseguenza. Questa sarebbe pura astrazione e riduzione a compartimenti stagni di fatti storici rilevanti.

Citazione:
Mi stupisce, infine, che tu non ti renda conto che quand'anche la morte di milioni di palestinesi ci sia effettivamente stata, essa viene oggi strumentalizzata a scopi politici, per garantire al popolo palestinese sopravvissuto la costituzione di uno stato da cui possa, poi, governare il mondo.

Chi ti dice che non me ne renda conto? E chi CI dice che la costituzione di uno stato palestinese non sia poi un altro mezzo per continuare a consentire ad israele e ai poteri "avversari" di imperare sullo scenario politico e militare mondiale?
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Inviato il: 19/2/2009 11:08
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Re: Io mi rendo conto...
#190
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NOTTURNO: "Ma ovviamente mi si dirà che il piano di eliminazione del popolo ebreo non è sufficientemente dimostrato."

E' proprio il contrario. Rileggi bene quello che ha scritto Florizel.

Se "negare" equivale ad "assolvere" ...

Non è questione di menti distorte, ma di storia tenuta nascosta.

(Va be', ti dò una dritta: prova a cercare "stern gang" insieme a "nazi". E se esce troppa roba aggiungici anche Shamir).
Inviato il: 19/2/2009 11:04
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Re: Io mi rendo conto...
#189
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

L'analogia corrente fra nazismo e sionismo non nasce dal nulla. Ed è per quello che i sionisti si ribellano, nel sentirla pronunciare. Se qualcuno li paragonasse la Mostro di Lochness, ad esempio, non muoverebbero un dito.


Non è che, per caso, c'è un'altra spiegazione possibile?

Tipo l'orrore di essere paragonati a coloro che hanno massacrato i tuoi genitori, nonni, zii,parenti ed altro?

Non è che sia quello il motivo per cui si incazzano?

L'analogia tra sionismo e nazismo non nasce dal nulla.

Nasce anche da menti un tantino distorte.

Ma ovviamente mi si dirà che il piano di eliminazione del popolo ebreo non è sufficientemente dimostrato.

Mentre, invece, quello dell'eliminazione del popolo palestinese è sotto gli occhi di tutti, vero?
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Inviato il: 19/2/2009 10:55
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Re: Io mi rendo conto...
#188
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Insomma, due pesi e due misure.....

Quando i morti (presunti???) sono ebrei, allora mancano sempre le prove.

Quando i morti sono palestinesi, allora.... beh, ma che lo diciamo a fare?

Il fatto si da per scontato, il complotto giudaico è visibile a chiunque lo voglia vedere.

La strumentalizzazione? Evidente.

Boh.....
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Re: Io mi rendo conto...
#187
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Citazione:

Altrimenti non dovremmo scandalizzarci più del fatto che MILIONI di palestinesi vengono sterminati da decenni nel nome delle vittime dell'olocausto.


Non ci vedo questo nesso.

Non ci vedo l'esistenza di quel "nel nome".

Non vuol dire che non esista.

Ma non darlo per scontato, perché tutte queste "prove" non ci sono.

E' una possibile verità.

Ma agire dandola per scontata secondo me porta a risultati sbagliati.

D'altro canto, mi stupisce che Ribelle non intervenga a dire che non abbiamo le prove della morte di milioni di palestinesi.....

Visto che non ce ne sono nemmeno della morte di milioni di ebrei.

Mi stupisce che nessuno chieda l'esibizione di un ordine firmato da parte del presidente del consiglio israeliano che preveda l'eliminazione del popolo palestinese.

Visto che è stato richiesto anche per la Shoah.

Mi stupisce che nessuno chieda la prova dell'uso del fosforo bianco, che non sia solo un video o una testimonianza.

Visto che anche quelli, per la Shoah, sono stati ritenuti insufficienti.

Mi stupisce che nessuno, come Ribelle, ti faccia rilevare che il fosforo bianco viene utilizzato per spidocchiare i palestinesi.

Visto che era la stessa tesi che Mattogno ha ritenuto valida per l'uso dello ZyklonB sugli ebrei.

Mi stupisce che tu parli di MILIONI di morti, quando invece al massimo sono stati 30.000 e persino la Croce Rossa Internazionale lo ha testimoniato.

Visto che questa è stata la posizione di uno dei negazionisti sulla Shoah.

Mi stupisce, infine, che tu non ti renda conto che quand'anche la morte di milioni di palestinesi ci sia effettivamente stata, essa viene oggi strumentalizzata a scopi politici, per garantire al popolo palestinese sopravvissuto la costituzione di uno stato da cui possa, poi, governare il mondo.

Visto che questa tesi, a posizioni invertite, viene ritenuta possibile da te.
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#186
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Attenta a non dare per scontato che una strumentalizzazione esista.

Il "senso morale" impone porsi anche questo interrogativo, Notturno.

Altrimenti non dovremmo scandalizzarci più del fatto che MILIONI di palestinesi vengono sterminati da decenni nel nome delle vittime dell'olocausto.
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Re: Io mi rendo conto...
#185
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Condivido, FLO.....

Almeno la prima parte.

Ma purtroppo non basterà.

Vedrai.

Attenta a non dare per scontato che una strumentalizzazione esista.

Non è detto che a pensar male si indovini sempre (al contrario di quel che diceva quel sant'uomo di Andreotti).
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(Stefano Bartezzaghi)
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ci sono molte persone che quando l’argomento è l’olocausto non riescono a fare a meno di mescolare del tutto impropriamente il piano intellettuale con quello morale…

Stai affermando che i “revisionisti” (che, tra l’altro, pongono interrogativi interessanti, al contrario dei negazionisti) non sono animati da spinte “morali”? Se si, sarebbe grave che un’indagine che riguarda la VITA UMANA si soffermasse solo sugli aspetti “tecnici” di un evento, poiché questo NON garantirebbe la giusta tensione verso la VERITA’.
Ancora del tutto diverso, e ben peggiore in termini di "ricerca", è per le tesi negazioniste.
Come Elwood sottolineava nel suo ottimo commento, il rischio è quello di costruire concettualmente un contesto argomentativo partendo dalla NEGAZIONE aprioristica di un evento, adattando ad esso i vari aspetti della questione.

Onestamente, trovo del tutto demagogico, oltre che insidioso, separare piano intellettuale da piano morale. E non solo circa l’olocausto, ma per tutto ciò che, ripeto, riguarda la VITA UMANA.
Il fatto che si faccia dell’olocausto il mezzo per rivendicare altri vergognosi sterminii fa leva sicuramente sul senso “morale”, e questo è vero.
Ma non è NEGANDOLO di principio che ci si sottrae a tale strumentalizzazione.
In questo senso, si tratta esclusivamente del sottrarsi alla perversa strumentalizzazione del nostro SENSO MORALE, come IMMORALE è invece accettare versioni ufficiali su svariati eventi pur sapendo che contengono un mucchio di contraddizioni.
Secondo il tuo ragionamento, per provare che l’11 settembre NON sia stato “opera” del terrorismo islamico si dovrebbe ritenere che NON si sia mai verificato. Che razza di discorso è?

Dunque, la tua affermazione seguente

Citazione:
… Dunque, se contesti, in qualunque forma, qualitativa e/o quantitativa, la versione ufficiale dell’olocausto sei cattivo.


non ha alcun senso. Almeno con me, non attacca.
Ora possiamo piantarla.

Redazzucco
Citazione:
Siete proprio sicuri che sia importante stabilire le dimensioni reali dell'olocausto (600.000 morti piuttosto che sei milioni), invece di stabilire chi VERAMENTE l'abbia voluto?

Ottima domanda, Redaz. Ed è anche un elemento che fa crollare ogni negazionismo aprioristico.
Con grande sgomento dei sionisti. Ecco perché sostenevo che “negare” equivale ad assolvere la strumentalizzazione.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 19/2/2009 10:22
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  •  Redazione
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Re: Io mi rendo conto...
#183
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Non vorrei apparire come il frescone che arriva all'ultimo momento, ma una domanda a questo punto devo farla (mi rivolgo un pò a tutti):

Siete proprio sicuri che sia importante stabilire le dimensioni reali dell'olocausto (600.000 morti piuttosto che sei milioni), invece di stabilire chi VERAMENTE l'abbia voluto?

Mi permetto di suggerire che se c'è un caso nella storia in cui venga alimentato un falso problema, per distrarre da quello vero, sia proprio questo.

L'analogia corrente fra nazismo e sionismo non nasce dal nulla. Ed è per quello che i sionisti si ribellano, nel sentirla pronunciare. Se qualcuno li paragonasse la Mostro di Lochness, ad esempio, non muoverebbero un dito.

Fine intervento - potete tranquillamente ignorarmi.
Inviato il: 19/2/2009 4:30
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  •  Ribelle
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Re: Io mi rendo conto...
#182
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Citazione:
Appunto. Perchè tiri fuori la faccenda del "superiore" in merito all'essere "semplicemente" discordi, quindi?

Perché – e poi piantiamola pure – ci sono molte persone che quando l’argomento è l’olocausto non riescono a fare a meno di mescolare del tutto impropriamente il piano intellettuale con quello morale. Non riescono cioè a mantenere la discussione nell’ambito del semplice scambio di idee attorno ad un evento storico ma devono ficcarci per forza i “buoni” (gli ufficialisti, di norma) e i “cattivi” (i revisionisti, di norma). Questi ultimi vengono automaticamente assimilati a categorie moralmente disprezzabili quali (è esempio recente) i pedofili, gli stupratori, i serial killer, i neonazisti e, ovviamente, gli antisemiti (ne ho dimenticata qualcuna? no, mi pare di no); e al loro giungere a conclusioni in contrasto con l’ufficialità vengono attribuite recondite motivazioni senz’altro losche e disoneste. La loro malafede è cosa sempre certa e scontata. Dunque, se contesti, in qualunque forma, qualitativa e/o quantitativa, la versione ufficiale dell’olocausto sei cattivo. È chiaro il meccanismo cui mi riferivo, adesso? Benissimo. E quanto precede, tanto per chiarire, non è un piagnisteo: è una constatazione. Non so se qualcun altro gradisca un’impostazione di questo genere: io certamente no.

Buonanotte.
Inviato il: 19/2/2009 3:07
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  •  florizel
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Re: Io mi rendo conto...
#181
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Citazione:
Qui poi si sta parlando di una questione storica su cui sussistono diverse interpretazioni. Che c’entra con l’essere migliori o peggiori?

Appunto. Perchè tiri fuori la faccenda del "superiore" in merito all'essere "semplicemente" discordi, quindi?

Ripeto: smettiamo con i piagnistei.
Se hai qualcosa da dire a me nello specifico, usa i pm.
Sarò ben lieta di risponderti.
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Inviato il: 19/2/2009 1:01
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  •  Ribelle
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Re: Io mi rendo conto...
#180
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Citazione:
Una sola replica: tu parti dal presupposto che in un confronto ci si possa sentire moralmente "superiori" solo in quanto "discordi".
Non valuti nemmeno la possibilità che ci si possa sentire tali in merito ai "contenuti".

Questa è senz’altro la convinzione di chi si sente superiore. Che poi la sua adesione a certi contenuti ne faccia una persona superiore è tutto da dimostrare. Avere ragione non significa mica essere migliori. Né avere torto significa essere peggiori. Qui poi si sta parlando di una questione storica su cui sussistono diverse interpretazioni. Che c’entra con l’essere migliori o peggiori?

Citazione:
Nè che possa esistere una serie di "principi" che fanno propendere per una data posizione piuttosto che per un altra.

Sulla questione “prove a favore o contro l’olocausto”?

Citazione:
Non ti salta nemmeno in testa che i partecipanti a questo forum, per lo più gente che mastica complottismo da mane a sera, se ne frega altamente della fazione “ufficialista".
Qui ci sono interlocutori "superiori" per il solo fatto di fottersene di prendere posizioni aprioristiche, e dovrebbe essere ormai chiaro anche a te.

Tutti i qui presenti sarebbero come dici tu? No, non credo proprio.

Citazione:
Ogni lezioncina su un "confronto" che LIVELLA MORALMENTE gli individui è tipica solo della cosidetta "democrazia".

Ma non è quello che ho detto io. Rileggi.

Citazione:
Nella vita reale, quella che ci viene sbattuta brutalmente in faccia ogni giorno, se il nostro interlocutore discorde dovesse essere un esaltato, un farabutto, un millantatore, io mi auguro sinceramente che qualcuno continui a sentirsi moralmente superiore.
Senza offesa per nessuno, sia chiaro.

SE lo dovesse essere, un esaltato, un farabutto o un millantatore, sono con te. SE lo dovesse essere.

Magari però non darlo per assolutamente scontato sarebbe una bella cosa.

Citazione:
Che poi ci sia, come affermi, un disinteresse circa le tesi revisionistiche, è una tua fissazione, consentimi.
Chiunque qui può approfondire e verificarlo.

Da parte di certuni è senza dubbio così. Senza dubbio alcuno.

Citazione:
A mio avviso, sarebbe ora di smetterla di piangersi addosso, e continuare una discussione seria e costruttiva.
Non ti offendere, ma la stai facendo troppo nera.

Speriamo di procedere senza ulteriori piagnistei.

Florizel, e dove sarebbero i “piagnistei”? Nel mio post? Dove?
Inviato il: 19/2/2009 0:38
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  •  florizel
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Re: Io mi rendo conto...
#179
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Citazione:
presuppone che nessun partecipante si senta esponente di una categoria morale superiore a quella dei propri interlocutori discordi

Una sola replica: tu parti dal presupposto che in un confronto ci si possa sentire moralmente "superiori" solo in quanto "discordi".
Non valuti nemmeno la possibilità che ci si possa sentire tali in merito ai "contenuti". Nè che possa esistere una serie di "principi" che fanno propendere per una data posizione piuttosto che per un altra.

Non ti salta nemmeno in testa che i partecipanti a questo forum, per lo più gente che mastica complottismo da mane a sera, se ne frega altamente della fazione “ufficialista".
Qui ci sono interlocutori "superiori" per il solo fatto di fottersene di prendere posizioni aprioristiche, e dovrebbe essere ormai chiaro anche a te.

Ogni lezioncina su un "confronto" che LIVELLA MORALMENTE gli individui è tipica solo della cosidetta "democrazia".

Nella vita reale, quella che ci viene sbattuta brutalmente in faccia ogni giorno, se il nostro interlocutore discorde dovesse essere un esaltato, un farabutto, un millantatore, io mi auguro sinceramente che qualcuno continui a sentirsi moralmente superiore.
Senza offesa per nessuno, sia chiaro.

Che poi ci sia, come affermi, un disinteresse circa le tesi revisionistiche, è una tua fissazione, consentimi.
Chiunque qui può approfondire e verificarlo.

A mio avviso, sarebbe ora di smetterla di piangersi addosso, e continuare una discussione seria e costruttiva.
Non ti offendere, ma la stai facendo troppo nera.

Speriamo di procedere senza ulteriori piagnistei.
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Inviato il: 18/2/2009 23:54
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  •  Ribelle
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Re: Io mi rendo conto...
#178
Ho qualche dubbio
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Un po’ di considerazioni. Non sarò breve. Scusate.

Un confronto, per possedere le caratteristiche del dialogo e per non essere una semplice rissa (con i post a sostituire i tradizionali cazzotti) oppure una crociata di catechizzazione e/o redenzione dei miscredenti (oppure un mix di entrambe), presuppone una sincera disponibilità verso le tesi della controparte, una vera apertura mentale per accoglierne gli argomenti e vagliarli il più obbiettivamente possibile. Presuppone cioè di partecipare al dibattito senza avere la convinzione irremovibile di tenere già in tasca, fissa e immutabile, la Verità. Ancora di più presuppone che nessun partecipante si senta esponente di una categoria morale superiore a quella dei propri interlocutori discordi, poiché niente più di questo determina una drastica chiusura mentale.

Ora, se c’è un argomento che incappa in maniera costante nell’assenza dei due ultimi requisiti citati è precisamente quello che si sta affrontando in questa discussione, ovvero l’olocausto ebraico.

Di fronte a questo tema, ciò che nei post viene argomentato riguardo al merito specifico della questione è solo una, spesso trascurabile, parte di ciò che concorre effettivamente al dibattito.

L’altra parte, decisamente preponderante, è costituita dal ruolo moralmente giudicante, a suon di demonizzazioni e scomuniche civili, che la fazione “ufficialista” si arroga nei confronti della fazione “revisionista”; tale approccio, se tutto va bene rimane appena appena sotto la superficie, ricoperto da un velo, leggero ed assai fragile, di apparente disponibilità al confronto, mentre in caso contrario (cioè nella quasi totalità dei casi) si esplicita in forma immediata e brutale, evidente per chiunque.

Per chi ha seguito finora la discussione non credo servano chissà quali altri esempi oltre all’intervento 145 di questo thread (ma anche il 147 non è male), postato da Notturno. Io lo trovo assolutamente rappresentativo, in questo senso, e mi sembra di averlo mostrato bene nei miei interventi successivi.

E veniamo ai miei contributi alla discussione, del tutto volontariamente non centrati sul merito della materia.

Per mancanza di argomenti? No.

Sono in grado di sommergere il thread di materiale: il copia/incolla è una pratica di perfetta elementarità, e anche accodarci qualche personale illazione non è certo un traguardo inarrivabile. Ma... a che pro?

Vediamo.

Innanzitutto, come ho già detto altrove, ritengo che nessuno dei presenti (io innanzi tutto) sia un esperto riguardo alla storiografia del periodo in discussione (e a tanti altri suoi aspetti - comunque rilevanti ai fini delle conclusioni cui si vuole arrivare - quali, per dirne uno, gli aspetti tecnici della cremazione a quel tempo); dunque non c’è nessuna possibilità che le tesi esposte dai diversi autori e, specialmente, le documentazioni prodotte a sostegno possano essere valutate professionalmente. Se allora si deve rimanere al livello delle impressioni, cosa può mai importare se l’utente Pinco da più credito all’esperto X piuttosto che all’esperto Y mentre l’utente Pallino fa il contrario, considerato che tanto non sono in grado di valutare attendibilmente - per incompetenza - le loro tesi?

Ma non è questo l’ostacolo principale, perché se l’approccio comune dei partecipanti (di tutti i partecipanti) fosse quello veramente dialogante che descrivevo all’inizio (apertura mentale e disponibilità a considerare pacatamente ed obbiettivamente le tesi altrui), allora ben venga il contributo di tutti, anche se non scientificamente inappuntabile, e ben venga il confronto con tutti. Volerà magari qualche cazzata madornale, ma non cadrà certo il mondo per questo. Non è mica obbligatorio essere esperti universitari di un argomento, per parlarne. E comunque, un confronto basato sul rispetto reciproco non fa mai male.

Se però c’è fra i partecipanti qualcuno altrettanto sostanzialmente incompetente come tutti gli altri ma con la convinzione che le sue e solo le sue non siano opinioni bensì la Verità, allora la questione cambia un po’.

Se poi, in nome delle proprie opinioni “più giuste”, si sente pure lui “più giusto” dei portatori di opinioni diverse, allora la questione cambia un po’ di più.

Se poi ancora, sulla base della propria maggiore “giustezza”, si sente pure in diritto di dispensare giudizi di moralità su questo e quello, a quel punto la questione cambia completamente.

Questo è per me l’ostacolo principale, per cui argomentare nel merito diventa del tutto superfluo; in primo luogo perché non c’è nessun interesse reale verso il contenuto delle tesi revisioniste, che sono già state inappellabilmente bocciate fin dall’inizio; in secondo luogo perché non me ne può fregare di meno di parlare con qualcuno che, in realtà, mi sta processando e che l’unica possibilità che mi riconosce è l’abiura.

Con persone del genere il confronto si sposta decisamente su un altro piano, che è un piano di contrasto non dei loro argomenti ma del loro approccio alla conversazione, facendone emergere il carattere pregiudiziale e scorretto. E si tratta di un contrasto forte, perché deve opporsi ad una modalità scorretta e violenta.

Così, se qualcuno scrive che i revisionisti sono tutti neonazisti gli rispondo che è una stronzata; intanto perché lo è; poi perché lo sventolio del termine “neonazista” ad ogni occasione fa parte di quelle tecniche di demonizzazione dell’avversario che tanto bene la osannata Pisanty ha descritto, ma che vengono riconosciute esclusivamente tra le manifestazioni dei rappresentanti di una sola fazione... quella revisionista, ovviamente (praticata da altri viene invece classificata come “legittima critica personale”; è uno dei tanti misteri della semiotica).

E se qualcuno insiste, gli chiedo di fare nomi e cognomi precisi, così da poterlo pubblicamente sputtanare. E mi sembra soltanto doveroso, perché da certi atteggiamenti il campo va sgombrato una volta per tutte.

Dopo sarà possibile confrontarsi sui contenuti delle varie teorie. Ma solo dopo. Col dovuto reciproco rispetto.
Inviato il: 18/2/2009 23:24
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  •  florizel
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Re: Io mi rendo conto...
#177
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baciccio
Citazione:
L'olocausto o è avvenuto oppure è una gigantesca impostura. Quindi,perchè mai "negarlo" equivarrebbe ad assolvere chi lo ha progettato? Niente olocausto niente progetto del medesimo.

L’ho spiegato sopra. Proprio perché c’è scarsità di documentazioni, e quelle poche non sono indiscutibilmente fasulle, SE è avvenuto (come propendo fortemente sia stato) negarlo sollecita paradossalmente (ho scritto anche questo) la reattiva ed imperitura propaganda di chi oggi lo rivendica a premessa per altri sterminii; in tal modo si “assolve” quella strategia, le si porge il fianco.
SE NON è mai avvenuto, allo stesso modo, sulla base di scarse documentazioni che lo attestino come falso, affermarlo a priori scatena la stessa reazione; possiamo solo fare ipotesi, con la differenza che nel primo caso (SE cioè fosse reale) sarebbe molto più facile rintracciare un “fine” perseguito atraverso quell’orrore.

Però attenzione: io parto dal presupposto che in “certi ambienti” e a “certi livelli” l’interesse a stabilire e a mantenere un predominio, o a perseguire un fine, ha la priorità su tutto, anche su migliaia di vite umane. L’11 settembre, solo a NY, ha fatto più di TREMILA vittime.
Quindi sono orientata a ritenere l’olocausto PIU’ che reale. Certo. A prescindere dal COME e dal “quanti” ne abbia sterminati.

Il discorso è sempre lo stesso: in mancanza di documentazioni certe e sufficienti abbiamo materiale “umano” che testimonia ALMENO le persecuzioni. L’indagine non va fatta “a togliere”, ma ad “individuare”, come molto più forbitamente ha illustrato Elwood nel suo post di chiarimento.
Ha ragione da vendere.
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Inviato il: 18/2/2009 23:20
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Re: Io mi rendo conto...
#176
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ELWOOD BLUE mi ha chiesto di postare per lui questo intervento postumo.

Lo faccio, ma siete pregati di NON REPLICARE.

Grazie

M.M.

(anche la formattazione è sua)

***

Citazione:
Ribelle è un negazionista e quindi negaziona.
Altro non è capace di fare.




Può apparire una definizione grossolana.

Ma siccome il ‘soggetto’ in questione ha postato molti pochi commenti, e la stragrande maggioranza dei suoi commenti è stata fatta quando c’ero anch’io (sul serio. Nei due mesi della mia espulsione ha postato solo 3 cosette) sapevo dove andare a cercare per dimostrare la mia tesi.

Essenzialmente nei due thread in cui ha concentrato la propria produzione:



FASCISMO MALE ASSOLUTO – aperto dallo stesso Ribelle

[Libro] L'INDUSTRIA DELL'OLOCAUSTO - Finkelstein Norman G – aperto da BlSabbath



E quindi sono andato a rileggermeli tutti, sia mai che mi fossi sbagliato.

No, non mi ero sbagliato.





Tempo fa Skabrego, in questo secondo thread, ha postato un estratto da wiki che riassume l'interessante discorso sul negazionismo fatto da Valentina Pisanty.



Lo riprendo: leggiamolo con attenzione che fra poco servirà.



Citazione:
Valentina Pisanty, durante una conferenza i cui atti sono stati raccolti da Marcello Flores, ha offerto un'analisi sulla metodologia stilistica dei negazionisti al fine di capire quella che è la struttura logica o paralogica sottesa agli scritti degli stessi, per capire se vi sia un'ossatura argomentativa costante in tali testi, e se (ed eventualmente come) tale ossatura si discosti sensibilmente dal metodo interpretativo comunemente impiegato dagli storici di professione.

L'autrice ritiene che Robert Faurisson sia la figura di transizione tra la fase propagandistica del fenomeno negazionista ed il tentativo di conquistare una certa rispettabilità scientifica. Faurisson, insieme ad alcuni suoi allievi, fra cui spiccano Henry Roques e Carlo Mattogno, tenterebbe di legittimare il negazionismo attraverso l'utilizzo di strategie retoriche “oggettivanti”. Lo scopo dei revisionisti “ricercatori” sarebbe quello di dare l'impressione, del tutto illusoria, che sia in corso un serio dibattito storiografico tra la “storiografia ufficiale” da un lato e la “storiografia revisionista” dall'altro.



Le strategie usate dai negazionisti, a detta della Pisanty, sono semplici, ma efficaci.



In primo luogo essi operano una drastica selezione sul materiale documentario di partenza. Essi procedono con un metodo “negativo”, tentano cioè di smontare le testimonianze ed i documentari che attestano l'esistenza dello sterminio, ma non portano una testimonianza o documentazione a garanzia della loro tesi. Come dire che non possono dimostrare in modo “positivo” e quindi costruttivo, la loro teoria, dunque cercano di avvalorarla mettendo in crisi la teoria opposta.



Procedono poi con una ulteriore selezione, eliminando tutto quel materiale che non torna utile alla loro teoria.



Essi, in pratica, si rendono ciechi e sordi davanti alle testimonianza dei Sonderkommandos o dei Sanitater, fanno finta di ignorare le dichiarazioni trascritte dei discorsi in cui Hitler e gli altri grandi capi della gerarchia nazista dichiaravano a chiare lettere, senza possibilità di incomprensioni, la pulizia etnica in corso, come il famigerato congresso di Posen del 1943 o la Conferenza di Wannsee, di cui negano l'autenticità.

Quello che i negazionisti propongono sarebbe dunque una decostruzione, una dissezione degli studi storiografici, quali il Poliakov, l'Hilberg ecc., e delle testimonianze dirette, per trovarvi, talvolta in modo veramente forzato, delle contraddizioni e per porre l'accento su eventuali errori o imprecisioni (reali o inesistenti). Essi, in fin dei conti, si “discostano dall'oggetto della discussione per attaccarsi a ciò che l'avversario ha detto”.



La Pisanty cita, a tale proposito, l'argumentum ad personam descritto da Arthur Schopenhauer nel suo saggio Sull'arte di ottenere ragione: “Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che in quella sede si ha partita persa) al contendere e si attacchi in qualche modo la sua persona”.



I negazionisti sceglierebbero, fra le varie testimonianze ufficiali, quelle dei bersagli simbolici, come Anna Frank[/b], esprimendo dubbi sull'autenticità degli scritti o sulla comprensione del testo, come nel caso di Rudolf Höß, o insinuando che la testimonianza è inventata o forzata o che sia un falso, come in molti casi relativi alle deposizioni lasciate dai gerarchi nazisti al processo di Norimberga.

I negazionisti, insomma, secondo l'autrice metterebbero in dubbio la veridicità di alcune testimonianze simbolicamente importanti, per arrivare a sostenere che tutte siano state fraintese, più o meno volutamente, nel loro vero significato. Appigliandosi ai minimi errori commessi dai testimoni (sia da parte dei superstiti, sia da quella delle SS), i negazionisti saltano precipitosamente alla conclusione che, se il testimone si è sbagliato su un dettaglio, nulla garantisce che egli non sia sia sbagliato anche sul resto (è la logica del "Falsus in uno, falsus in omnibus").

All'occorrenza, tali autori non esiterebbero a fabbricare fonti inesistenti, come il presunto computo della Croce Rossa Internazionale, per cui le vittime della ferocia nazista non sarebbero state più di trentamila. La Pisanty sottolinea come la Croce Rossa Internazionale si sia preoccupata di smentire immediatamente tale informazione, infondata e del tutto falsa.








Possono queste cose dette dalla Pisanty applicarsi anche a Ribelle?

Vediamo.







Iniziamo con la parafrasi Pisantyca.







"Le strategie usate da [b]ribelle, a detta della Pisanty, sono semplici, ma efficaci." [/b]





1) In primo luogo esso opera una drastica selezione sul materiale documentario di partenza.



L’attenzione alle fonti difetta qui come fra i negazionisti più famosi.

L’argomento non è di grandissima importanza in questo caso, ma lo riporto solo come esemplificativo di una certa modalità di trattare gli argomenti.



Ribelle; #102

Citazione:
Te ne sei accorto, finalmente. E no, questa volta non sbagli, per fortuna. Festeggiamo lo straordinario evento.



Citazione:



Là ci sono alcune confutazioni storiche ai tuoi pregiudizi - ovvero alle cose che dice Mattogno.

Anche se non parli inglese risultano di più immediata comprensione di un testo medio del tuo autore preferito sull'argomento.





Che siano confutazioni alle cose che dice Mattogno tu sei costretto a scriverlo sulla fiducia.



Citazione:



Mi piego alle minacce. Ho editato il post.






Tutto questo si riferisce a un mio post, il #101. Come dire un autentico botta e risposta: infatti è stato scritto 36 minuti dopo.

Solo che io avevo scritto cose leggermente diverse.

Citazione:
In quel sito ci sono alcune confutazioni storiche ai tuoi pregiudizi - ovvero alle cose che dice Mattogno (curioso come le cose sembrano coincidere..)


Citazione:
Mi piego alle minacce del manipolo. Ho editato il post.


Ripeto, niente d’importante e probabilmente nemmeno di premeditato.

Solo la solita “disattenzione” per le fonti..



(spiegazione del mistero: probabilmente le citazioni sono state prese prima che editassi il post. Io di solito i post li edito 3 o 4 volte di fila subito dopo la pubblicazione, e solo perché non ho ancora preso il vizio di rileggerli prima di pubblicarli. E’ per questo che parlo di “disattenzione” – che è meno grave di “falsificazione”, ma è più grave di “attenzione”. Questo non toglie che dall’ultimo edit al post di replica siano passati ben 36 minuti. Il post di replica conta 83 parole - escludendo ovviamente le citazioni. All'epoca avevo pensato di baloccarmici un po' con questa storia, poi ho lasciato perdere).









2) "Esso procede con un metodo “negativo”, tenta cioè di smontare le testimonianze ed i documentari che attestano l'esistenza dello sterminio, ma non porta una testimonianza o documentazione a garanzia della sua tesi. Come dire che non può dimostrare in modo “positivo” e quindi costruttivo, la sua teoria, dunque cerca di avvalorarla mettendo in crisi la teoria opposta."



Su questo ci torniamo poi.









3) "per trovarvi, talvolta in modo veramente forzato, delle contraddizioni e per porre l'accento su eventuali errori o imprecisioni (reali o inesistenti)."

Esso, in fin dei conti, si “discosta dall'oggetto della discussione per attaccarsi a ciò che l'avversario ha detto”.




Nel thread “Fascismo Male Assoluto” chiunque sia interessato può trovare interessanti spunti riguardo a questo argomento, in particolar modo sviluppati sulle Perfide Tecniche della Formattazione Propagandistica e su un supposto parallelismo negazionismo=pedofilia, che letti alla luce di questa affermazione della Pisanty acquistano un certo significato.

Il “dibattito” in oggetto inizia al #33 e termina in due fasi: per me sostanzialmente al #109; per Ribelle al #130









4) "La Pisanty cita, a tale proposito, l'argumentum ad personam descritto da Arthur Schopenhauer nel suo saggio Sull'arte di ottenere ragione: “Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che in quella sede si ha partita persa) al contendere e si attacchi in qualche modo la sua persona”.



Una piccola e assolutamente non esaustiva selezione di materiale.

Ribelle

Citazione:
Qual è esattamente il senso di questa osservazione imbecille?


Citazione:
..stronzate.. ..stronzate.. ..stronzate.. ..stronzate..

Citazione:
Leggere/interpretare/confutare i copia/incolla che fai tu (o chiunque altro)? (*)


Citazione:
Cerca di non accrescere ulteriormente il tuo sciocchezzaio personale che è già fin troppo ricco così com’è.


Citazione:
Te ne sei accorto, finalmente. E no, questa volta non sbagli, per fortuna. Festeggiamo lo straordinario evento.


Citazione:
Che siano confutazioni alle cose che dice Mattogno tu sei costretto a scriverlo sulla fiducia.


Citazione:
Ulteriore mucchio di stronzate.


Citazione:
A proposito di fuffa...

...e di strafuffa. (**)




(*) Questa tecnicamente è al di qua dei confini dell'insulto esplicito. L'ho messa perché, alla luce del successivo punto 2, è particolarmente gustosa.

(**) N.B. Io ero stato il primo ad usare il termine “fuffa”, però mi ero anche preso il disturbo di spiegare il perché lo usavo.)









5) I negazionisti sceglierebbero, fra le varie testimonianze ufficiali, quelle dei bersagli simbolici, come Anna Frank



Non voglio fare paragoni assolutamente fuori luogo fra persone normali e figure così drammatiche, quindi non parafraso questa citazione.

Mi limito a sottolineare come nella sua breve permanenza in questo sito la stragrande maggioranza dei post di Ribelle[b] citino in modo negativo qualcuno, quasi sempre le stesse persone.

All’inizio quello sotto tiro ero io, poi per fortuna è andato a cercare nuovi amici e ha trovato [b]so_tutto
.

Per dare un’idea dell’ordine di grandezza, questo riguarda oltre il 70% dei suoi interventi (almeno all’incirca fino al suo post n.40, che poi mi sono scocciato di mettere i segnetti nell’agenda).

Controllare (e contare) per credere.









Ma torniamo al n.2, quello che avevamo rimandato.



2) "Esso procede con un metodo “negativo”, tenta cioè di smontare le testimonianze ed i documentari che attestano... (l'esistenza dello sterminio), ma non porta una testimonianza o documentazione a garanzia della sua tesi. Come dire che non può dimostrare in modo “positivo” e quindi costruttivo, la sua teoria, dunque cerca di avvalorarla mettendo in crisi la teoria opposta."



Una frase pesante, che suona strano poter applicare a un utente del forum. Ovviamente non per quanto riguarda lo sterminio ma come modalità di comunicazione in genere.

Eppure Ribelle ci ha un po’ abituato a questa sorta di estenuante strip-tease intellettuale, dove sembra sempre che gli indumenti cadano, ma poi invece non cadono mai.



FASCISMO MALE ASSOLUTO: # 51Citazione:
Per quanto riguarda il resto, parecchio grossolano ed opinabile, per il momento sorvolo. Bisognerebbe scrivere parecchio, molte pagine, e l’ambito non è adeguato. Magari qualcosa più avanti.


E più avanti… niente.



[Libro] L'INDUSTRIA DELL'OLOCAUSTO - Finkelstein Norman G.: # 90 Citazione:
Ti do tempo di ritirarla entro il prossimo post per evitare una magra figura. Ti auguro di saper riconoscere un buon consiglio, quando te lo danno.



Siccome molto di quello che segue discende da questa stronzata (si è sentito bene “stronzata”? Si? Bene.) per il momento mi fermo qui. Aspetto il tuo post di rettifica.


Arrivato il post di rettifica, con tanto di edit (dichiarato) del post incriminato.

Uno si aspetterebbe che dopo la immediata rettifica il discorso potrebbe proseguire, ma invece..



#102 Citazione:
Cita nomi e classificazione, così poi ti becchi la doverosa sputtanata che ti meriti.


No, ANCORA?????

Ancora un pretesto per non dire niente?



Giusto per fare un esperimento non ho citato né nomi né classificazioni.

Chissà che non fosse la volta buona!

Ma invece niente di nuovo sotto questo sole: non solo non è arrivata la sputtanata, ma come al solito non è arrivato niente.





Perché dopo un po’ è difficile non accorgersene.

Curiosamente leggendo gli interventi di Ribelle si nota una grande abbondanza di tutto tranne che di una cosa: gli argomenti.



Non sono riuscito a trovare un intervento nel quale si prendesse la responsabiltà di un'affermazione, ovvero facesse un qualche tipo di comunicazione in positivo.

La cosa che ci si è avvicinata di più è stato un breve riassunto delle posizioni di C. Mattogno - ovvero di una terza persona; per il resto in entrambi i thread il massimo che si è riusciti a ottenere è stato qualche sporadico link, e un copiaincolla di un brano di testo.





Cosa che anche l’ottimo Notturno aveva già avuto modo di notare qualche tempo fa:



Notturno

Citazione:
Invece di fare il "botta a botta", proponi qualcosa che abbia dei "contenuti".

Non sarebbe meglio?




(E anche so_tutto aveva avuto modo di avvisarlo che su questo forum non è consuetudine il "mandare a leggere".)





A me sembra quindi che l'ossatura metodologica e paralogica che la Pisanty riconosce come tipica del negazionismo sia la stessa applicata da Ribelle.

Così, giusto per voler spiegare come “negazionista” sia una appartenenza, volendo, non solo ideologica.

Volendo.







- - - - - - - - - - -





ECCHELLA’.

Stavo rileggendo i post di Ribelle, ho scritto il post, arrivo a postarlo e scopro di essere stato espulso.



Di nuovo!



Beh, pazienza.

Qualcuno dice che le espulsioni sono come le corna: fanno male solo la prima volta..





Redazione

Citazione:
Non ho letto i post precedenti, ma è chiaro che se altri sono usciti dalle righe dovranno essere bastonati in relativa misura


NOTA BENE: io NON chiedo e NON mi auguro l’espulsione di nessuno.

E non credo neppure al concetto di Giustizia Perfetta.

Per quanto mi riguarda Ribelle può continuare a postare tranquillamente le sue, in mancanza di termini migliori, negazioni.



Citazione:
ELWOOD: Se proverai ad iscriverti con un altro nick sarò costretto ad oscurare tutti gli IP da cui ti colleghi.


Visto il numero dei pc che uso questo potrebbe essere un compito DAVVERO improbo..



Ma non preoccuparti: non ho intenzione di tornare a chiedere l’ammissione.

E sulla mia reticenza a iscrivermi con altri nick ho già parlato.

Auguro davvero buona fortuna a tutti quanti.





ElwoodBlue.
Inviato il: 18/2/2009 10:52
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Re: Io mi rendo conto...
#175
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IO_SONO: Scusami per il pasticcio. Scrivimi perfavore a redazione at luogocomune.net, perchè devo darti una nuova password (e non so se la tua email è quella giusta).
Inviato il: 18/2/2009 1:55
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Re: Io mi rendo conto...
#174
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SO_TUTTO: "Non vorrei che tu avessi sospeso la persona sbagliata... io sono so_tutto."

Grazie per la segnalazione, ora provvedo.

Citazione:
Mi sorprende che tu non riesca a capire l'identità dei tuoi iscritti neanche quando continuano ad usare la stessa mail d'iscrizione e non si sforzano di nascondere l'ip.


Questo ti dimostra quanto me ne possa fregare dell' "identità" degli iscritti. Email e IP sono cose che guardo solo se ci sono dei problemi. (E i nick - che detesto letteralmente - me li dimentico in otto millesimi di secondo. Ricordo solo chi firma con un nome "umano").

Per il resto, ti ringrazio dei consigli, ma io faccio quello che sento giusto. Se il bicarbonato è una stupidaggine o meno sarà la storia a deciderlo, e non certo tu nè io.
Inviato il: 18/2/2009 1:53
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Re: Io mi rendo conto...
#173
Mi sento vacillare
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Citazione:

florizel ha scritto:


Va bene fare luce su dettagli che possono sicuramente essere stati ampliati, o su eco propagandistici molto amplificati, ma negare l’olocausto in toto equivale paradossalmente ad “assolvere” chi lo ha progettato.
E non mi riferisco solo agli esecutori materiali di quello che, a mio parere, resta un vero e concreto sterminio. A proposito di questo, a molti “negazionisti” sembra essere sfuggito il “sostegno” sionista al nazismo…


L'olocausto o è avvenuto oppure è una gigantesca impostura. Quindi,perchè mai "negarlo" equivarrebbe ad assolvere chi lo ha progettato? Niente olocausto niente progetto del medesimo.
La storia delle camere a gas, che all’olocausto è legata indissolubilmente, è, fra i tanti supplizi di diversa natura, ( tutti rigorosamente narrati da testimoni oculari) quella che ha fatto più presa sull’immaginario popolare, ma all’inizio ha stentato ad imporsi. A riprova posto un breve estratto da un libro revisionista.
L’ingegnere Franco Deana scrive nel suo “Studi revisionistici”: ”I vincitori della Seconda Guerra Mondiale hanno imposto come verità storica, e gli storici di regime l’hanno accettata, che la Germania nel corso stesso della guerra, si sia macchiata di tutte le infamie possibili e, in particolare dello sterminio degli ebrei mediante le camere a gas. Tuttavia questa verità ufficiale, che salda la Shoah alle camere a gas, si è imposta con difficoltà fra le notizia di altri metodi di sterminio. Ad esempio, all’inizio del 1943 l’ambasciatore italiano a Berlino, Dino Alfieri, in una lettera del 3 febbraio, scoperta da Renzo de Felice, aveva riferito la voce che gli Ebrei venissero eliminati in massa mitragliandoli, gettandoli vivi tra le fiamme e sfracellando i bambini contro un muro. Contemporaneamente circolavano altre notizie di stermini su scala industriale, e ne ricorderemo alcune: Sterminio con il vapor acqueo o con CO ( ossido di carbonio ). Il 15 novembre del ’42 l’organizzazione clandestina del ghetto di Varsavia aveva inviato al governo polacco in esilio a Londra un rapporto in cui si sosteneva che, " secondo testimonianze oculari, le vittime nel lager di Treblinka venivano chiuse in locali attraversati da tubi forati, dai quali usciva vapore acqueo che li asfissiava in quindici minuti".[…] Stermini col martello pneumatico o per folgorazione.[…] Si trattava di camere speciali nelle quali dal tetto scendeva un martello pneumatico e le vittime venivano uccise per mezzo di un congegno speciale sotto un’alta pressione d’aria. Altri testimoni hanno affermato che a Belzec le vittime venivano radunate in un locale che aveva per pavimento una lastra metallica attraverso la quale veniva fatta passare la corrente elettrica che folgorava gli Ebrei. Secondo il “ New York Times” del 12 febbraio 1944, testimoni oculari “sfuggiti all’esecuzione” avevano dichiarato che: “gli Ebrei erano spinti nudi su una piattaforma metallica che funzionava come un elevatore idraulico che li calava in una enorme vasca piena d’acqua fino al collo delle vittime. Essi venivano folgorati con la corrente per mezzo dell’acqua. L’elevatore poi sollevava i corpi ad un crematorio che si trovava al di sopra”. Stefan Szende ha testimoniato che i trasporti di Ebrei: “entravano attraverso un tunnel nei locali sotterranei del luogo di esecuzione Gli Ebrei nudi venivano condotti in sale gigantesche . Queste sale potevano contenere migliaia di uomini alla volta. Esse non avevano finestre, erano di metallo , col pavimento che si poteva abbassare. Il pavimento di queste sale con migliaia di Ebrei veniva calato in una cisterna piena d’acqua che si trovava sotto, però soltanto in modo tale che gli uomini sulla lastra metallica non fossero immersi completamente. Quando tutti gli Ebrei nella lastra metallica stavano già nell’acqua fino ai fianchi, si faceva passare nell’acqua la corrente ad alta tensione. Dopo pochi istanti tutti gli Ebrei, migliaia alla volta, erano morti. Poi il pavimento di metallo si sollevava fuori dall’acqua. Su di esso giacevano i cadaveri dei giustiziati. Si inseriva un’altra linea elettrica e la lastra metallica si trasformava in una cassa da morto crematoria ( krematoriumssarg ) incandescente, finchè tutti i cadaveri erano inceneriti. Potenti gru sollevavano allora la gigantesca cassa da morto crematoria ed evacuavano le ceneri. Grosse ciminiere da fabbrica evacuavano il fumo. La procedura era compiuta”. Un’altra variante del mito menziona un “forno elettrico” come strumento di “sterminio”:” poi essi entrano in una terza baracca che contiene un forno elettrico, ( einen Elektrschen ofen ) in questa baracca hanno luogo le esecuzioni”.
Inviato il: 18/2/2009 1:52
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  •  so_tutto
      so_tutto
Re: Io mi rendo conto...
#172
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/1/2009
Da
Messaggi: 122
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Non vorrei che tu avessi sospeso la persona sbagliata... io sono so_tutto
Comunque...

Sono recidivo, quindi mi puoi anche espellere. Mi sorprende che tu non riesca a capire l'identità dei tuoi iscritti neanche quando continuano ad usare la stessa mail d'iscrizione e non si sforzano di nascondere l'ip.
Ma non è per vantarmi di chissà quali imprese piratesche che ti scrivo.
Non mi interessa più postare su Luogocomune, neanche per provocare, visto che francamente sta diventando noioso. Una volta era divertente: non sono d'accordo su nessuna delle tue opinioni, e nemmeno sulla filosofia che anima la stragrande maggioranza degli interventi, ma mi piaceva discutere, e consideravo Luogocomune uno spazio comunque libero e aperto.
Ora sta morendo, e non perché si continuano a sostenere idee deliranti come il cancro che si cura col bicarbonato e il complotto del'11 settembre. A queste cose, grazie al cielo, non crede più nessuno, ma si possono sempre trovare nuovi cavalli di battaglia (e magari prima o poi si riesce anche a dire qualcosa di veramente interessante).
Sta morendo perché col pretesto di un pongo-regolamento ambiguo e assurdo, stai facendo di tutto per conservare i troll nel tuo sito e allontanare coloro che potrebbero davvero dire qualcosa di costruttivo.
Stai acquistando la credibilità di uno Straker, e io ti considero un gradino al di sopra, anche come correttezza, quindi mi piace pensare che tu non te renda conto. Ma ti consiglio di cambiare rotta.
Addio.
Inviato il: 18/2/2009 1:44
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